Bretagna 2009 (diario di viaggio)
Equipaggio: Giovanni, Paola, Pietro, Chiara e Nemo (il nostro pastore tedesco)
Periodo
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dal 7 agosto al 22 agosto 2009
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Camper
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Wingamm Oasi 580 P
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7 agosto
Siamo tre equipaggi: noi, i Nerei e i Tiziani. L’appuntamento è alle 6,30 al casello di Vicenza Ovest. Parola d’ordine: puntualità e pieno fatto (che non cominciamo il viaggio fermandoci). Tiziano arrivando ci riferisce di aver visto il cugino Nereo sulla corsia opposta della tangenziale che con la solita gestualità ha comunicato di dover rientrare alla base in quanto ha dimenticato qualcosa. E’ così che la partenza avviene alle 7.00. Percorriamo la Piacenza-Torino e, tramite il passo del Monginevro, arriviamo in Francia. Il nostro viaggio in Francia comincia dalla Borgogna, dal paese di Cluny. Sebbene alcuni diari di viaggio l’avesserodescritta come piuttosto deludente, noi tutti abbiamo concordato che meriti una sosta. Dopo aver parcheggiato nel parcheggio per le corriere e camper a ridosso del centro e dopo aver cenato gironzoliamo per il centro dellapiccola cittadina sorta nel X secolo attorno alla celebre abbazia. L’abbazia, della quale rimangono solo le fondamenta, è stata fondata nel 910 da Guglielmo il Pio, duca d'Aquitania ed è stata la più grande chiesa della cristianità fino alla costruzione della Basilica di San Pietro.
8 agosto
La colazione comincia nel migliore dei modi: caffè italiano e brioches di vari tipi comprate nella boulangerie del paese. Prima di partire ci concediamo un giretto in paese dove troviamo il mercato. Dopo l’acquisto di qualche formaggio di capra torniamo al camper e partiamo per Bourges dove troviamo da parcheggiare nel parcheggio per corriere e camper vicino al centro. Vistiamo la stupenda cattedrale di Saint-Étienne che è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La cattedrale è uno dei capolavori dell'architettura gotica in Francia e la sua facciata, larga 40 metri, è la più grande per questo tipo di edifici. Oggi è giornata di matrimoni: ci divertiamo a commentare le tante coppie di sposi e gli invitati che, felici, escono dall’edificio di fronte alla cattedrale: ma i francesi non erano famosi per l’eleganza? Ci rilassiamo infine nel bellissimo giardino fiorito alle spalle della cattedrale.
Alla sera arrivo a Amboise. La piccola cittadina è superaffollata di turisti, arrivare fino al campeggio risulta complicato per il traffico; anche una volta arrivati al campeggio ci spaventiamo della lunga coda alla reception così scegliamo l’area di sosta che, senza scarico e carico, costa solo 1 €. Alla sera, dopo cena, facciamo una passeggiata in paese. Anche a quest’ora il centro è preso di mira dai turisti anche molti stanno raggiungendo il castello per uno spettacolo. Amboise attira la nostra attenzione anche perché qui visse gli ultimi anni Leonardo da Vinci che si stabilì nel maniero di Clos Lucè situato nei pressi del castello. Per mettere in comunicazione i due edifici venne scavato un tunnel sotterraneo. Leonardo visse ad Amboise fino alla morte, avvenuta nel 1519, e venne successivamente sepolto nella cappella Saint-Hubert.
9 agosto
Alle 7.00 partenza per Cap Frehel, probabilmente il punto panoramico più famoso della Bretagna. Arrivati alla sbarra del parcheggio veniamo informati che il parcheggio per i camper è completo così, visto che la larghezza della strada lo consente, parcheggiamo i camper sul ciglio della strada con vista mare. Cap Frehel è una riserva ornitologica tra le più ricche della Bretagna anche se, a dire la verità, siamo più colpiti dal panorama: la falesia domina il mare da un'altezza di circa 70 metri e il terreno in cui camminiamo è un tappeto di erica fiorita. Ci godiamo il contrasto tra azzurro del cielo, rosa inteso del terreno e blu-smeraldo del mare. A piedi raggiungiamo in venti minuti il vecchio faro in granito costruito nel 1650 e il nuovo faro del 1950 che domina il mare da un'altezza di 103 metri. Saliamo in cima al faro (2 € gli adulti) e ci godiamo il panorama.
Un cartello non molto veritiero ci invita a raggiugere a piedi in 20 minuti Fort La Latte, il forte medievale. Il tempo è bello, il panorama anche ma valutando il sentiero lungo la costa ci rendiamo conto che è meglio chiedere ad alcuni ragazzi quanto manca alla meta e quando ci dicono che dobbiamo camminare un’altra ora facciamo un dietro front verso il camper dove ci rifoccilliamo.
Per la sera raggiungiamo il campeggio municipale a Sables d’Or.
10 agosto
Ci sembra un vero peccato perderci la visita di Fort la Latte e così ripercorriamo il breve tragitto fino a raggiungere il parcheggio dove lasciamo i camper. In pochi minuti di passeggiata raggiungiamo il forte ed entriamo per la visita (12 €). Il forte, edificato nel 14° secolo, merita la visita e capiamo perché viene utilizzato per molti set cinematografici.
Tornati al camper ripercorriamo la strada costiera verso Sables d’Or: il tempo è bello, c’è il sole, il mare. L’oceano ci chiama, non resistiamo, parcheggiamo in un parcheggio sterrato e, indossati i costumi, andiamo in spiaggia. Io, ad altezza cosce, mi ritiro dalle acque gelide mentre altri più stoici o incoscenti? si divertono tra le acque oceaniche. Dopo esserci rilassati in spiaggia e dopo aver pranzato riprendiamo la strada costiera fino Paimpol. Qui il traffico aumenta, l’ingresso in città è reso lento da una lunga coda di macchine, raggiungiamo l’area di sosta ma è piena e quindi tiriamo dritto fino al campeggio municipale di Lecardrieux (9,30 €)
11 agosto
Al mattino alle 10 in punto, orario di apertura per le visite, siamo all’ Abbazia di Beauport (12,00 €). I diari di viaggio stampati a casa la descrivono come molto simile alla Abbazia di S. Galgano che abbiamo visitato in uno dei tanti giri in Toscana. Effettivamente la ricorda molto, ha lo stesso fascino, la stessa atmosfera, lo stesso tetto….. E’ bellissimo anche il giardino fiorito dietro l’abbazia. Ci sono fiori di tanti colori, chiedo a Pietro di fotografare, io riprendo con la telecamera per cercare di portare con noi un po’ di quell’atmosfera. Dopo 1 ora e mezza di visita cerchiamo di spostarci al parcheggio della stazione di Paimpol in quanto viene descritta come carina ma è impossibile anche solo pensare di parcheggiare e così tiriamo dritto fino Tregastel all’area di sosta (7 €). Dopo una visita al vicino Super U con acquisti eno-gastronomici ci gustiamo una bellissima passeggiata lungo la costa di granito rosa fino Pont Gourec. La marea è bassa, le barche sono in secca, la spiaggia è larghissima. Lungo la costa, con vista sul mare ci sono ville bellissime con vetrate che consentono di vivere il mare.
12 agosto
Al mattino imbocciamo la strada costiera e ci fermiamo nei pressi di Trebeurden per una vista panoramica ma il tempo un po’ uggioso ci spinge a risalire in camper e a proseguire fino a Locquirec dove passeggiamo a zonzo per il mercato. Purtroppo il nostro Nemo viene attaccato da un brutto cane cattivo che lo assale in modo assolutamente imprevedibile. Nel frattempo è tornato il sole e ancora una volta abbiamo voglia di mare. A Carantec, dopo pranzo, passiamo qualche ora in spiaggia dove Pietro e Francesco pensano a uno scherzetto per Martina: perché non nascondere le ciabatte sotto la sabbia? Peccato che poi non riescano a identificare il punto di sepoltura e quindi adie ciabatte. Ripreso il camper, veniamo attirati dal cartello che ci indirizza al porto ma qui una disattenzione non ci fa vedere il divieto di accesso ai camper e così con i tre mezzi ci imbottigliamo nelle viuzze strette strette.
Alla sera raggiungiamo Roscoff dove parcheggiamo nell’area di sosta gratuita. Il giro a piedi in paese ci delude.
13 agosto
St Pd de Leoc visita alla cattedrale???
Proseguiamo puntando il percorso dei calvari; ci interessa il trittico formato da St. Thegonnec, Giumilau e Lampauol Guimiliau. Tutti e tre i paesini sono forniti di belle aree sosta. Ci rendiamo poi conto che è un susseguirsi di paesi con relativo complesso comprendente chiesa, cimitero, ossario e calvario.
Raggiungiamo il bellissimo e famoso faro St. Martin e infine sostiamo al camping Le Sabbie Bianche a Conquait (25 €). Il campeggio è abbastanza bruttino, trasandato ma vicino a una bella spiaggia.
14 agosto
La nostra meta di oggi è Locronan, con 3 € parcheggiamoil campervicino al piccolo paese che, chiuso al traffico, conserva l’antico centro con case e chiesa in granito.Locronan è classificato come "uno dei più bei villaggi di Francia". La piazzetta, incredibilmente conservata, con il suo pozzo antico e la cattedrale di Saint Ronan con torre quadrata in granito, è incantevole ed è stata sfondo di numerosi film storici. Fino al 1600 le tele di lino di Locronan erano considerate le più fini e resistenti di tutta la regione e venivano esportate in tutta Europa. Il paese è molto turistico ma, si sa, bisogna pur vivere e noi contribuiamo a far girare l’economia: alla boulangerie compriamo pane e quicke mentre in un favoloso negozio di biscotti facciamo il pieno di biscotti burrosi da portare a casa. Tornati al parcheggio dobbiamo salutare l’equipaggio dei Nerei che ci abbandonano per rientrare in patria desiderosi come sono di tornare a lavorare. Noi riprendiamo il viaggio e dopo una deviazione di 12 Km raggiungiamo la Punta degli Spagnoli dalla quale vediamo nella costa opposta Roscoff. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Camaret sur Merdove presso la zona dei Menhir, c’è una bella area di sosta. La sera in pochi minuti di passeggiata raggiungiamo il centro. Cerchiamo un ristorante per gustare le mules ma l’incertezza ci porta fino alla piazza dove alla sagra del paese ci mescoliamo ai locali e ci sbaffiamo un piatto di cozze con patatine fritte. Il rientro a piedi al camper è dedicato al ripasso delle tabelline che Pietro dovrà dimostrare di sapere al rietro a scuola.
15 agosto
In mattinata raggiungiamo l’estremità di Penn Hir. Scesi dal camper passeggiamo lungo la costa a strapiombo sul mare e ci gustiamo il panorama, fotografiamo qualche barca a vela in lontananza e sognamo un tuffo improponibile nel mare smeraldo.
Passiamo per Dovarnenez ma non ci entusiasma cosi evitiamo di fermarci e proseguiamo per Punte du Raz dove sostiamo nel parcheggio a pagamento (6€ la sosta, 15 € il pernottamento). Il mal di testa mi blocca in camper mentre gli altri fanno una gita a piedi, vedono la statua della Madonna dei naufraghi e il bellissimo paesaggio.
16 agosto
Alle 8.30, momento della nostra partenza, “purtroppo” non c’è nessuno che ci faccia pagare, l’asta del parcheggio è alzata e così il pernottamento risulta gratis. Passiamo Audierne e raggiungiamo Punte de Penmarch. Giovanni, Pietro e Chiara salgono sul faro e dopo pranzo raggiungiamo Concarneau; ancora in periferia vari cartelli annunciamo la festa del “filetto blu”.
L’accesso al paese è chiuso da transenne ed è necessario parcheggiare ben distante dal centro. Facciamo come tanti altri che hanno usufruito del parcheggio del supermercato Leclerc. Raggiungiamo a piedi il centro di Concarneau. La sua fama è dovuta alla vecchia città murata Ville Close, che sorge su un isolotto fortificato collegato alla terra ferma attraverso un ponte. Per noi però risulta impossibile raggiungere il cuore del paesino perché la folla è tanta, percorriamo il brevissimo ponte imbottigliati in una colonna umana ed è così che decidiamo di ritornare sui nostri passi, gironzoliamo nella zona porto dove fotografiamo le donne del paese vestite con costumi tradizionali. La nostra prossima meta è Pont Aven dove troviamo posto nell’area di sosta. Il villaggio Pont-Aven è famoso perché ci visse Gaugin e per la sua scuola di pittura. Tuttora il paese è tutto una mostra d’arte. Ci sono alcuni mulini lungo il fiume Aven, tantissimi fiori ed un porto fluviale.
17 agosto
Puntiamo la penisola di Quiberon. Dopo un giro in paese con acquisti e una sosta con bagno nella bellissima spiaggia imbocchiamo la strada che costeggia il mare per vedere la bella Costa Selvaggia (Cote Sauvage) ricca di spiaggette tra gli scogli. Possiamo solo immaginare la meraviglia di percorrerla con il mare in burrasca perché in questo momento è calma piatta. Raggiungiamo Carnac sito archeologico famoso per le migliaia di gigantesche pietre conficcate nel terreno. Quasi 3.000, tra menhir e dolmen. Ci fermiamo al Kermario (luogo dei morti) al quale si accede per mezzo di un dolmen gigante. A dire la verità a me questi sassoni non dicono molto mentre vedo che i molti turisti presenti si scatenano in foto e riprese.
Verso sera raggiungiamo Vannes, il campeggio De Conleau Av du Marechal Juin 188 (29,75 €).
18 agosto
Questa mattina ci dedichiamo alla visita della città di Vannes con sosta lungo il canale del porto. Ci sono tante case a graticcio, una bella chiesa e andandocene per raggiungere il camper ci rendiamo conto che la graziosa cittadella fortificata stà per essere popolata da tanti turisti nell’ora di punta.
Maciniamo un bel po’ di Km fino l’area di sosta presso il camping du Bois Vent 14 rue Boisseau Parthenay (8 €). Pietro e Chiara si scatenano in un parco giochi bellissimo e passiamo la notte vicino le sponde di un tranquillo laghetto.
19 agosto
Lasciamo la Bretagna e raggiungiamo dopo tanti Km la Dordogna intenzionati a visitare qualche bel borgo medievale, durante la strada è un susseguirsi di castelli, il paesaggio è cambiato notevolmente e anche le temperature, soffriamo il caldo anche perché ci eravamo abituati al fresco della Bretagna. I paesi qui sono molto affollati di turisti tanto che desistiamo dalla visita di Guerandes perché capiamo dalla situazione dei parcheggi e dal traffico che è meglio proseguire. Arrivati a Beynac et Cazenac ancora una volta rinunciamo alla visita perché è molto caldo, ci rifugiamo in un campeggio fornito di piscina ristoratrice e aspettiamo con ansia il tramonto del sole sperando in un po’ di refrigerio. Il campeggio è in un posto bellissimo, stando in piscina vediamo in alto imperioso il castello, vicino c’è il fiume che invoglia i villeggianti (noi no) a bagni refrigeranti. Invidiamo un po’ i tanti che, invece, lo percorrono in canoa o in barcone in quanto le guide segnalano la possibilità di effettuare un bel percorso con vista castelli.
20 agosto
Al mattino facciamo tappa a Domme, dopo aver lasciato i camper nel parcheggio vicino al centro ci dirigiamo verso il piccolo centro. Il paese è molto carino ma è molto turistico, è un susseguirsi di negozzietti e in piazza c’è il mercato. Prima di procedere con il giretto a zonzo per il mercato non riusciamo a far a meno di assoggiare una crepe: io rimango fedele alla nutella, gli altri scelgono quella salata con formaggio e uovo mentre Roberta sceglie la crema di noci. Ci lasciamo andare agli acquisti, tornare al camper è faticoso, è caldo e siamo carichi come muli; abbiamo fatto incetta di vini e meloni. Dopo aver mangiato il melone all’ombra di una tanto apprezzata pianta ripartiamo, direzione Rocamadour dove parcheggiamo nel parcheggio gratuito di fianco al castello.
La nostra visita inizia dal castello, con 2 € ciascuno saliamo sui bastioni e da li ammiriamo il paesaggio. Ci rendiamo conto che dicevano il vero le guide che descrivevano Rocamadour come una autentica sfida all’equilibrio; in effetti, Rocamadour, è arroccata verticalmente al di sopra del canyon dell'Alzou. Dal castello si vede un baratro di 150 metri in fondo al quale serpeggia il fiume Alzou. Dal castello percorriamo in discesa il percorso della via crucis che porta fino al santuario dedicato a Notre Dame. Leggiamo che qui nel 1166 un abitante del villaggio in punto di morte chiese alla sua famiglia di seppellire le sue spoglie all’ingresso dell’oratorio e che appena cominciato a scavare fu ritrovato intatto il corpo del beato Amadour. Famosa è la campana miracolosa, oggi nella cappella della Vergine Nera, che suonava quando vi erano marinai in pericolo che pregavano. Rocamadour è un luogo di intenso pellegrinaggio nell’Occidente cristiano medievale e risultò tappa dei cammini che conducevano i pellegrini a Santiago di Compostela. Completiamo la visita passeggiando nella viuzza principale ricca di negozi sottostante al santuario. Rocamodour ci è piaciuta tantissimo sia per la sua particolare ambientazione sia per l’atmosfera che si può respirare nel santuario che mi è apparso non intaccato dal caos dei tanti turisti.
Stanchi decidiamo di usufruire dei due ascensori a pagamento che velocemente ci riportano a livello del castello, riaccendiamo i camper e raggiungiamo il campeggio Le Relais du campeur 46500 Rocamadour (16,40 €) dove ci rinfreschiamo in piscina.
21 agosto
Partiamo presto per affrontare i tanti chilometri che ci aspettano ma dopo 9 Km ci fermiamo attirattirati da un’esposizione di ceramiche, non possiamo non comprare qualche bel vaso portafiori decorato e dopo averlo ben stivato ripartiamo.
Per la notte scegliamo l’area di sosta all’Alpe d’Huez, affrontiamo i 12 Km di salita per raggiungere la meta evitando di allungare lo sguardo oltre il basso muretto di protezione e pensando alla fatica dei ciclisti professionisti e non che affrontano con tanta fatica il tragitto. Durante la notte ci godiamo la fresca temperatura ben consci che a casa ci aspetta il caldo afoso.
22 agosto
L’area di sosta in questo periodo è gratuita così al mattino riprendiamo il nostro percorso affrontando la ripida discesa e distraendoci per leggere le varie tabelle che, ad ogni tornante, ricordano i vincitori della tappa del Tour de France. Dopo aver oltrepassato il Monginevro e dopo una breve sosta imbocchiamo l’autostrada che fortunatamente nella nostra direzione di marcia non presenta tanto traffico. Il gran caldo ci accompagna fino Piacenza, poi le nuvole fino Vicenza.