Viaggio in Germania gennaio 2010 - 5 giorni
Il 17 dicembre 2009 mia moglie ha fatto l’ennesima risonanza magnetica. I Medici radiologi hanno scritto nel referto che non c’erano variazioni rispetto alla precedente indagine. Questa notizia ci ha fatto credere che, come detto dai radioterapisti del Policlinico di Monza, di aver raggiunto ormai il massimo ottenibile nella riduzione del tumore cerebrale contro il quale combattiamo una guerra dal 2001.
Dovendo fare al Policlinico di Monza la visita di controllo il 13 gennaio 2010 decidiamo di non partire per vacanze durante il periodo natalizio anche in considerazione del fatto che persino la figlia “piccola” desiderava trascorrere il capodanno con le sue amiche (il figlio “grande” è ormai uccel di bosco da tempo!) e di prendere 5/6 giorni per festeggiare la buona novella in occasione della visita di controllo.
Detto fatto! Allestiamo il camper all’ultimo momento.
Siamo proni per partire con l’intenzione di prenderci alcuni giorni di puro bighellonare senza nessun proposito di tipo culturale… quando ci vuole, ci vuole!
13 gennaio
Il 13 gennaio, dopo aver accompagnato la “piccola” a scuola partiamo verso Monza.
Partiamo solo mia moglie ed io. Persino Arthur (il nostro amato setter) resta a casa sotto la tutela del figlio “grande”.
Del viaggio verso il Policlinico di Monza non ho nulla da dire essendo stato davvero tranquillo.
Alle 15 siamo dal Professore.
Purtroppo, contrariamente alle aspettative, lui pur confermando una non variazione rispetto alla precedente indagine di settembre (nella quale si era avuta conferma di una drastica riduzione e miglioramento generale) rileva un tendenza alla ripresa. Il tumore si sta predisponendo per ripartire.
Occorre impedire che la ripresa avvenga. Quindi si prosegue con la chemio (Temodal) e ha raddoppiato la dose di Talidomide.
Al momento nulla di preoccupante, ma il colpo va digerito!
Nella vicina Brugherio c’è una delle rarissime farmacie italiane che incapsulano la Talidomite (prodotto galenico). Per telefono la ordiniamo e ci dicono che sarà pronta per le 18:30.
Ci rechiamo in un grande centro commerciale a Brugherio per comprare un po’ di frutta e insalata. Quando mi parcheggio in Italia non riesco mai a stare sereno… certamente per l’esagerato numero di persone strane (bianche! non nere) che dopo poco ronzano intorno come mosconi. Per fortuna dopo pochi minuti si avvicinano dei vigilantes, per altro piuttosto palestrati, e lo sciame di mosconi si dirada. Per ogni evenienza chiudo le cose di valore (computer e attrezzatura fotografica) nelle casseforti e vado a far spesa con mia moglie.
Verso le 180:30 preleviamo le medicine presso la Farmacia e partiamo verso la Germania.
Lo spirito non è quello che ci eravamo prefigurati, ma pazienza. La vita è questo e occorre godersi ogni istante che ci viene concesso!
Abbiamo il camper omologato per 39 quintali quindi siamo sempre in regola con i pesi. Decidiamo a cuor leggero di attraversare la Svizzera.
Verso le 19:30 siamo a Chiasso dove acquisto i 10 transiti giornalieri previsti per i veicoli over 35. Sono dieci transiti giornalieri usabili entro un anno dalla data di acquisto. Il costo è di € 22,54.
Arrivati all’altezza di Bellinzona, essendo quasi in riserva, facciamo sosta in una area autostradale per cenare e poi dormire.
Nei giorni precedenti avevamo cucinato (per la verità lo ha fatto in parte mia madre e la nostra colf) vari cibi disponendoli in vaschette monodose per forno a microonde e li abbiamo congelati. Quella sera pasta e fagioli (che scongeliamo e scaldiamo al microonde), qualche affettato e insalata.
Decidiamo, contrariamente alle nostre abitudini, di andare a nanna prestino per tentare, non dico riuscirci, di essere pronti a metterci in viaggio la mattina successiva in orari da “gente normale”.
Fuori, stando al termometro del camper, ci sono 4 gradi sotto zero e la stufa va a tutta birra. Le strade le abbiamo trovate senza neve e molto ben tenute.
14 gennaio
Stranamente riusciamo a svegliarci prestino e siamo pronti a partire per le 9:30!!!
Da vero idiota mi scordo che il serbatoio del Gasolio è quasi in riserva e parto senza fare il pieno. Mi ridesto da questo stato di torpore pochi chilometri dopo, quando è troppo tardi, vedendo che la spia della riserva si accende.
La salita verso il traforo del S. Bernardino è severa e la lancetta del gasolio scende precipitevolissimevolmente! Spero di incontrare un distributore! Nulla. Decido di uscire dalla autostrada sperando di trovare un distributore nel primo paesino. Lo trovo. Per la prima volta in vita mia ho trovato un distributore di carburante automatico che non accetta bancomat o carte di credito, ma solo contante! Sono in difficoltà perché viaggio sempre con non più di 10/20 euro spicci. Sono costretto a fare solo 10 euro di carburante!
Riprendo il viaggio e proprio poco prima di arrivare al traforo del S. Bernardino trovo un distributore lungo l’autostrada. Questa volta la carta di credito è accettata e faccio l’agognato pieno.
Attraverso il traforo e punto dritto verso l’Austria.
Devo stare molto attento a non farmi istradare verso le autostrade Austriache perché non ho il Go-Box (sistema di pedaggio per veicoli over 35). Attraverso i primi paesini.
Non so cosa possa essere accaduto perché incontro numerose pattuglie della polizia austriaca, con tanto di mitra spianato, che effettuano controlli a tappeto. Davvero molte e nei punti cardini della viabilità.
Attraverso rapidamente su strada ordinaria il breve percorso austriaco e finalmente entro nel territorio tedesco e punto verso Sulzemoos.
Le strade sono tutte sgombre nonostante una bella nevicata mi accompagna fino a destinazione. Le campagne sono completamente bianche e gli alberi tutti carichi di neve. Solo in un tratto di alcuni chilometri, per giunta in rapida salita, incontro della neve sulla strada. Fino all’ultimo ero stato indeciso se acquistare dei pneumatici da neve visto lo scarso utilizzo invernale che avrei fatto del camper. Per fortuna li ho comprati. Non avrei mai creduto che i pneumatici da neve potessero garantire sul bagnato e sella neve prestazioni in termini di trazione e tenuta pari all’asfalto asciutto!
Verso la 14 arriviamo a Sulzemoos il più grande concessionario di camper d’Europa.
Attacco la corrente (€ 0,50/Kw).
Pranziamo scongelano e scaldando al microonde degli gnocchi al ragù di cinghiale (il sugo è opera mia) e uno spezzatino al finocchi selvatico che farebbe resuscitare pure i morti!!! Un caffè con la macchinetta Nespresso corona il pasto e siamo subito pronti per uscire non avendo, ovviamente, nulla da lavare.
Dopo pranzo facciamo la visita al mega market di accessori per camper dove compro un paio di cappelli (non so perché ma li ho sempre trovati solo qua di questo tipo) e altri accessori per camper tra i quali il librone ATRAL BORD REISMOBIL 2010.
Non intendiamo restare, nella pur comoda e gratuita, perché avere due camper intorno per noi è davvero troppo!
Verso le 17, dopo aver effettuato il rabbocco dell’acqua pulita e lo scarico dei serbatoi di recupero (€ 1), ripartiamo per Monaco.
In circa mezz’ora siamo in Max-Joseph-Platz proprio davanti al Residenz e al Bayerische Staatstheater dove, spudoratamente, troviamo parcheggio. È un posto per portatori di handicap e avendo mia moglie con me ne approfittiamo.
Monaco è letteralmente affogata nella neve!
Siamo a 4 passi dal centro e ne approfittiamo per fare un rapido giretto non dopo esserci bardati con pesanti stivali pesanti e abiti caldi. Avendo trovato i negozi aperti ci dedichiamo allo shopping, lo sport preferito di mia moglie!!!
Alle 20 entriamo in un locale (non saprei quale) per cenare.
Uno stinco di maiale e un polpettone con adeguati contorni, innaffiati da una ottima birra HB ci sollevano lo spirito soprattutto costatando che il conto è di soli € 27 totali!!!
Dopo un’ora e mezzo, siccome molto freddo, rientriamo nel camper.
Prendo dalla cassaforte il mio amato Mac PoverBook Pro 17”. Inserisco nella chiavetta la sim della Vodafone tedesca che avevo acquistato durante la precedente estate, avvio il collegamento. Ovviamente la sim ricaricabile è senza credito e il sistema della Vodafone tedesca mi invia ad una pagina dove posso ricaricare al costo di 9,90 euro una settimana intera, 24 h su 24, di collegamenti a traffico illimitato.
Scarico la posta, do un’occhiata al sito COL e poi con mia moglie prima guardiamo RAI NEWS 24 (visionabile via internet anche dall’estero) e poi, collegandomi ad appositi siti, ci vediamo un film comodamente seduti al calduccio prima di addormentarci.
15 gennaio
Sveglia all’alba (per noi). Infatti sono le 9.
Siamo pronti ad uscire alle 11.
Ci rechiamo nella vicina Marienplatz dove verso le 12 assistiamo al già visto, ma sempre bello, spettacolo del famoso carillon che, con figure che ruotano, simula un torneo medioevale. Il carillon orna la torna centrale del Neue Rathaus.
Facciamo un giretto visitando la vicina chiesa St. Peter caratterizzata da un esterno gotico estremamente spartano e un interno barocco dove fa bella mostra di se un magnifico altare. Poi visitiamo la gigantesca libreria che dà direttamente sulla Marienplatz. La libreria è distribuita su 3 piani oltre il pianoterra. C’è veramente di tutto. Ho trovato, in ristampa, un raro libro che cercavo da anni sulle fotografie di Nadar (pseudonimo di Gaspard-Félix Tournachon).
Verso le 14 entriamo nel ristorante adiacente la libreria. Un pasto frugale a base di salsicce e patate arrosto. Con un paio di birre abbiamo speso in due € 18. Il locale è in perfetto stile tedesco: caldo e accogliente.
Il pomeriggio trascorre a zonzo per negozi approfittando di saldi con prezzi di partenza già più bassi di quelli medi italiani. Per una volta avevamo deciso di non visitare nessun museo e di non fare nulla di culturale!
Raggiungiamo in Sonnenstraße un grosso negozio distribuito su tre piani di articoli musicali non particolarmente specializzato per la musica classica (qualche articolo per principianti) ma soprattutto per strumenti ed impianti per musica pop/rock e sale di registrazione. Ne approfitto per provare alcuni microfoni mettendoli a confronto tra loro potendo “ascoltarli”. Questo è un altro campo di mio interesse professionale lavorando come ingegnere del suono per registrazioni audio classiche per conto di un famoso network. Il network dispone, ovviamente, di qualunque microfono io richieda e nella quantità desiderata, ma non consente di poter effettuare prove e confronti.
Mia moglie nel frattempo ha trovato un pianoforte a coda e ha cominciato a “provarlo”. In breve si è formato intorno a lei un capannello di persone che ascoltavano in religioso silenzio per scatenarsi in fragorosi applausi al termine di ogni brano.
Verso le 19 chiamiamo un taxi e ci facciamo trasportare in Max-Joseph-Platz dove, come ho già detto, avevamo parcheggiato il camper di fronte al Residenz e al famosissimo Bayerische Staatstheater.
Ci riposiamo un po’, ci cambiamo per uscire.
Mentre mia moglie finisce di truccarsi bussano alla porta. Apro e un paio di poliziotti a cavallo mi fanno notare con gentilezza che quel posto è riservato a veicoli con contrassegno per portatori di handicap. Faccio notare che abbiamo il contrassegno sul parabrezza, ma, effettivamente, il vetro è appannato e da fuori si nota poco. Lo prendo e lo mostro ai poliziotti che controllati i documenti con un sorriso salutano e se ne vanno.
Usciamo per andare a cena.
In pochi passi siamo al Hofbräuhaus la birreria con annesso ristorante più famosa di München nonché una della sette fabbriche di birra di Monaco.
È nata nel 1589 per volere del Duca Gugliemlo V. Vi si produce la famosa birra HB.
Nel 1897, quando divenne proprietà dello Stato Bavarese, il birrificio fu trasferito in periferia per creare una immensa sala degli ospiti. La Hofbräuhaus fu sempre teatro di attività politiche storicamente importanti; nel primo decennio del secolo scorso fu luogo di incontro dei rivoluzionari di sinistra e durante la Räterepublick (Repubblica dei Consigli) fu proclamata la Repubblica Comunista che sostituì la Repubblica proclamata il 7 aprile 1919 da Toller, Mühsam e Landauer. Il 24 febbraio 1920 Hitler in uno dei suoi primi comizi enunciò i 25 punti del programma del Partito dei Lavoratori Tedeschi (Deutsche Arbeiterpartei - DAP). Il DAP fu in realtà fondato in altra birreria e nel successivo marzo divenne il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei - NSDAP) meglio conosciuto come Partito Nazista. La birreria subì pesanti danni durante i bombardamenti del 1944 e dopo la guerra fu ristrutturata e riaperta al pubblico nel 1958 giusto in tempo per i festeggiamenti dell’ottocentesimo anniversario della fondazione della città.
La sala è molto grande e complessivamente può contenere circa 3000 persone. La sala è in gran parte con soffitti decorati da affreschi che passano in secondo piano di fronte ai fiumi di birra che vi scorrono. Gli arredi, in perfetto stile birreria, è caratterizzato da lunghi tavoli con lunghe panche.
Una orchestrina allieta la serata con tipici Ländler (walzer viennese) e poche. Di tanto in tanto intona “ein Prosit, ein Prosit der Gemütlichkeit” (un brindisi, un brindisi al benessere) per invogliare gli astanti ad una bella bevuta.
Non senza difficoltà troviamo due posti a tavola. L’atmosfera è molto allegra.
Scegliamo entrambi la stessa cosa: una zuppa di patate cui fa seguito una grossa bistecca di maiale arrosto con contorno di cipolle grigliate e purea di patate con patate al gratin. Ordiniamo una birra “piccola”. Il cameriere si mette a ridere e ci dice che li servono solo un “taglio”. Dopo pochi istanti si presenta con due boccali da un litro ciascuno!!!! Meno male che quella sera non avrei dovuto guidare! Concludiamo la cena con un meraviglioso “apfelstrudel mit vanillesauce”.
Al ristorante in Germania si è sempre tranquilli di non avere amare sorprese al momento del conto. Infatti, anche questa volta il conto è “umano”. In tutto spendiamo solo € 37.
Dopo cena facciamo un breve giro per il centro della città ammirando Marienplatz e il suo Neue Rathaus in versione notturna e molto suggestiva.
Rientriamo al camper e, dopo aver visionato la posta elettronica, ci prepariamo per la notte.
16 gennaio
Siamo pronti verso le 8:30.
Ho voglia di spostarmi e mi sposto nelle vicinanze del Viktualienmarkt il famoso mercato di Monaco. Sostiamo per poco meno di due ore pagando il parcometro.
Poco dopo ci muoviamo e andiamo verso l’Olimpia Park con intenzione di visitare la Torre della Radio Bavarese e il museo BMW.
Per non saper né leggere né scrivere ci dirigiamo verso il grande parcheggio del parco olimpico. Entriamo prendendo il biglietto.
Al momento di scendere sono colpito da un fortissimo mal di schiena con fitte su tutta la gamba sinistra. Prendo un antidolorifico, ma non sentendomela di andare in giro decidiamo di uscire. Inserisco il tagliando del parcheggio per pagare ma la macchina si mangia il biglietto e la sbarra non si apre. Pigio il pulsante per chiamare l’assistenza. In pochi minuti arriva un addetto che mi spiega che il sistema “vede” che si tratta di un camper e che non consente il pagamento orario ma solo la tariffa per 24 ore (€ 15). Non mi resta che pagare a lui che mi dà un biglietto valido 24 ore. Confesso che son restato piuttosto male per questa rigidità.
Vedendomi zoppicante mi chiede se volessi un passaggio in auto fino alla torre.
Rispetto ai propositi iniziali di andare via e considerando che ho pagato € 15 cambio idea e accetto il passaggio. In pochi minuti ci lascia presso la torre della radio. Il sistema elettronico è rigido, ma l’uomo si è dimostrato gentile ed affabile, oltre che simpatico!
Alla torre della radio compriamo il biglietto per salire con l’ascensore. Ora non ricordo il prezzo ma mi sembra fosse di 4 euro a persona). L’ascensore ci porta in pochi secondi a circa 200 metri di altezza. Viaggia alla bella velocità di 7 m/s. In alto una rotonda panoramica consente dietro possenti vetri di godere della vista di Monaco. La vista è purtroppo a sprazzi a causa di una nebbiolina che va e viene.
Nei locali è allestita una piccola mostra sulla storia del Rock con jukebox degli anni 60/70 e molto altro ancora.
Nel frattempo il mio mal di schiena dava segni di miglioramento.
Quando scendiamo ci rechiamo a piedi al museo BMW.
Il biglietto costa € 12 a testa.
Non poco, ma alla fine vale davvero la pena.
Difficile descrivere come è stata progettata la struttura. L’unica cosa possibile è vederla di persona. Già solo la struttura vale la pena della visita.
Il percorso si articola tra corridoi, salite, discese sale e salette dove è possibile ammirare automobili, motociclette e motori d’aereo dagli albori della BMW fino ad oggi. L’illuminazione è studiata in modo incredibile e stilisticamente allineata all’epoca dell’autovettura esposta.
Una curiosità. Ho visto per la prima volta la famosa Isette. Si tratta di una microvettura a forma di uovo con un portellone di ingresso sul davanti che costituisce anche il parabrezza. Questa microvettura era un progetto italiano della fabbrica ISO. In Italia la Iso Isetta riscosse uno scarso successo. La BMW, comprendendone le potenzialità, acquistò il brevetto e mise in produzione la Isetta col nome di BMW 250. Il nome Isette fu solo un soprannome con cui i tedeschi la chiamavano affettuosamente. In Germania, contrariamente all’Italia, la Isette ottenne un bel successo e contribuì non poco alla rinascita della BMW salvandola da un quasi certo fallimento.
Al termine della visita, sono ormai le 17 suonate, nel tornare verso il camper passando sotto la torre vediamo che sono state allestite telecamere, stand alimentari, sono presenti decine e decine di addetti alla sicurezza e comincia ad esserci un certo afflusso di persone. Osservando intuisco che di li a poco si sarebbe svolta una gara e presumibilmente una gara di pattinaggio della quale non conosco l’importanza. Ma la presenza di telecamere e della televisione di Stato tedesca mi fanno intuire che non doveva essere una manifestazione da poco.
Non avendo pranzato con pochi euro fermiamo lo stomaco con un ottimo panino con una salsiccia cotta al carbone.
Non provando particolare interesse per quella manifestazione ci avviamo verso il camper e ci mettiamo in marcia puntando verso casa, facendo una tappa alla mia amata Garmish-Partenchirchen dove arriviamo verso le 19.
Ci parcheggiamo, come nostra abitudine, nella vicina Grainau.
Mi collego ad internet con la chiavetta e guardiamo un film scaricato dal solito sito.
Più o meno a metà film accendo il generatore e scaldiamo al microonde due porzioni di passato di verdure insaporito allo speck. Una porzione di spezzatino di carne e patate divisa in due, frutta e caffè.
Poi prima di dormire vediamo la parte finale del film.
17 gennaio
La notte una leggera nevicata rende più romantica la nostra notte.
Al mattino ci svegliamo tardino ripristinando le nostre sane abitudini.
Dopo una frugalissima colazione usciamo per fare una passeggiata sulle stradine innevate della zona godendoci il paesaggio ai piedi dello Zugspitz.
Verso le 14 rientriamo. Avvio il mio Mac collegandomi ad internet per vedere Rai 24 News e contemporaneamente scongelo e cuocio due porzioni (piccole) di cannelloni agli spinaci.
Dopo pranzo muoviamo il camper e ci rechiamo al centro di Garmisch. Per fare una passeggiata urbana.
Verso le 18 prendiamo una fetta di torta in una pasticceria. Riprendiamo a passeggiare guardando le vetrine.
Alle 21 ci rechiamo in un ristorante dove per soli € 30 ci facciamo servire due porzioni di trota al carbone con i contorni a base di patate e verdure miste innaffiate da un bicchierone di vino bianco della Mosella.
Mi reco all’area attrezzata di Garmish per effettuare il carico/scarico delle acque (€ 1 per 50 litri di acqua). Il costo dell’A.A. è di € 10, volendoci restare. Ovviamente, come mia abitudine, non passerò la notte in A.A. (troppi camper) e torno al solito parcheggio di Grainau dove trascorreremo l’ultima notte tedesca di questa brevissima escursione.
18 gennaio
Ci svegliamo di buon’ora. Mia moglie si reca in un negozietto per acquistare un souvenir e verso le 11 partiamo per tornare a casa.
Percorriamo il “discesone” di Zirl per raggiungere Innsbrück. Non percorriamo l’autostrada perché non ho il Go-Box e sarebbe stato inutile percorrere l’autostrada per pochi chilometri. Ci avviamo verso la statale che da Innsbrück porta al Brennero, ma un cartello indica che è chiusa fino alla fine di gennaio. Siamo costretti a percorrere l’autostrada. Nessun problema per il Go-Box perché questo tratto prevede il pagamento del pedaggio tramite barriera. Il costo previsto per un camper immatricolato oltre le 3,5 t. è pari a € 26,78. Cifra che avrei volentieri risparmiato percorrendo la normale statale impiegando nel percorrerla solo 15 minuti di più. Pazienza!
Il viaggio fino ad Ancona è tranquillo. L’unico inconveniente è una densa nebbia a banchi tra Verona e Carpi con lunghi tratti con visibilità ridotta a meno di 50 metri. Da segnalare il comportamento di alcuni automobilisti che durante i sorpassi di colonne di TIR ti si attaccano dietro lampeggiando in continuazione incuranti del fatto che non solo si procede a velocità ridotta per la nebbia ma anche a causa della colonna che viaggia in corsia di sorpasso. Figuriamoci! A fare i prepotenti hanno trovato la persona giusta! Ovviamente sono restato in colonna seguendo il flusso delle auto! Un imbecille, in particolare, tenta un azzardato sorpasso passando alla mia destra incuneandosi tra due TIR. Piccolo tocco di acceleratore avvicinandomi al veicolo che mi precedeva e gli ho impedito di inserirsi! Così impara l’educazione! Chissà dopo quanti chilometri sarà riuscito ad entrare nella colonna in corsia di sorpasso?
Alle 20:30, con tre soste per pranzo, caffè e carburante, siamo arrivati a casa.
Battuta conclusiva
Esistono accessori sempre utili ed altri sempre inutili. In questo viaggio, ma solo per questo viaggio, potrei dire di aver trovato inutile la cucina e i fornelli!
Note tecniche
Km totali:.............................................................................................................. 1900 (scarsi);
Gasolio:............................................................................................. 245 litri (3 pieni e mezzo);
Prezzo medio:............................................................................................................. € 1,102/l.;
Sosta:................................................................................................................ solo sosta libera;
Uso del generatore:................................................................................................ circa 4 h/die;
Benzina generatore:.............................................................................................. 17 litri (circa);
Pedaggio Svizzero:...................... € 22,54 (restano ancora 9 giorni da sfruttare entro un anno);
Pedaggi totali Italia:........................................................................................................... € 64;
Bombole gas consumate:........................................................................................... 2,5 (circa);
Carico/scarico acqua:............................................................................................................ € 2;
Corrente elettrica:............................................................................................................ € 0,50;
Spesa totale approssimativa ristoranti esclusi:.......................................................... € 380 circa.