Pubblicato:
17/02/2012 da
Baba70
Periodo:
03/08/2011 - 24/08/2011
(21 giorni)
Non specificato
02/08 Partenza da Nettuno alle 08:50 con destinazione Matera; percorriamo l’autostrada A1 fino a Caianello poi proseguiamo sulla telesina e rientrati in autostrada a Benevento proseguiamo fino all’uscita Candela. Da questo momento inizia la vera vacanza perché in queste zone non siamo mai passati.
Percorriamo la stretta statale che attraversa l'altipiano delle Murge: immenso e aspro, sferzato da un forte e caldo vento che fa girare le pale dell'eolico tutto il giorno. Un paesaggio veramente suggestivo. E pensare che lungo la strada ci sono i cartelli di obbligo catene neve sembra impossibile!
Alle 14:50 arrivo a Matera e ci fermiamo in un piccolo parcheggio in prossimità del centro, davanti al palazzetto dello sport di Matera (40.661137 – 16.605502)
Rapido pranzetto e poi fuori a visitare la città. Chiediamo informazione all'azienda turistica di soggiorno che ci consiglia la visita guidata della città; appuntamento alle 17:00 davanti a palazzo Lanfranchi. Mentre aspettiamo ammiriamo il Sasso Caveoso dal punto panoramico a destra del palazzo e visitiamo la chiesa di Santa Chiara.
Il paesaggio è molto suggestivo: un groviglio di pietra scavata, intagliata e sovrapposta, per creare uno scenario da presepe. Davanti la Gravina di Matera, un grand canyon scavato dalle acque del torrente Gravina nei secoli.
La guida ci fa visitare il Sasso caveoso, il nucleo più antico e più naturale perché recuperato con scrupolosa attenzione a non modificarne la struttura originaria; la guida ci mostra il sistema per la raccolta delle acque, la casa grotta tipicamente arredata e il vicinato, un sorta di piccolo cortile su cui si affacciavano diverse abitazioni. Il razionale era quello di offrire in ogni ora del giorno una zona illuminata e scaldata dal sole e anche per vivere vicini, aiutarsi, mentre gli uomini stavano nei campi.
Visitiamo il monastero di Santa Lucia alle Malve uno dei primi insediamenti cristiani nelle Murge creato da gruppi di frati in fuga dalle zone costiere assalite dai mussulmani.
Mentre camminiamo tra il Sasso Caveoso il povero Leonardo viene punto per ben due volte da due vespe, sulla testa prima e poi sul piede....poveretto tutti attorno a soccorrerlo.
Visitiamo le chiese rupestri, scavate nella roccia sono ancora bellissime, con gli affreschi ben conservati; col passare dei secoli queste chiese hanno cambiato destinazione d’uso e sono diventate dimore ma anche più recentemente cantine nelle quali conservare vini e prodotti locali.
La guida ci spiega che Matera è la seconda città più antica del mondo dopo Gerico, per i suoi 9 mila anni di ininterrotta presenza dell'uomo. Uomo che non ha modificato il territorio, ma si è adeguato a lui nei secoli.
L'architettura è detta di “tipo in negativo”, ovvero si scava la roccia per costruire e con il materiale si finisce l'esterno, ma la grotta interna è parte stessa dell'abitazione. Le strade sono incurvate perché sono il soffitto di case grotta poste nel piano inferiore.
Ultima tappa della visita guidata, la degustazione presso una rivendita di prodotti locali dove gustiamo olio, pane, salame, paté di carciofi, e peperoni secchi e fritti. Gusti meravigliosi che ci convincono ad acquistare una confezione di peperoni secchi e fritti e i ceci neri tipici di Matera. Finita la visita ci lasciamo con la guida e continuiamo da soli a visitare il Sasso Barisano, il secondo centro di Matera, rivolto verso Bari e per questo chiamato così, e il Duomo, chiuso per restauro. È la zona commerciale, meno caratteristica del Sasso Caveoso, ma sempre molto suggestiva.
Quindi saliamo alla Matera del piano, la zona più recente dove sono stati trasferiti gli abitanti che fino agli anni 60 vivevano nelle case grotta dei sassi, in condizioni igienico sanitarie molto precarie. Una vera e propria legge dello stato decretò la costruzione di case popolari in cui furono trasferiti gli abitanti dei sassi. Le case grotta passarono allo Stato. Dopo circa 20 anni, le case grotta, testimonianza di una cultura, rischiavano di andare perse e distrutte, quindi una seconda legge degli anni 80 decretò il recupero dei Sassi e delle case grotta.
Lo Stato le poteva cedere a privati per 99 anni a patto che intervenissero per la ristrutturazione. Per i primi 30 anni non pagavano affitto, poi per il restante periodo ne possono avere l’uso con il pagamento di un affitto.
E così la città è un cantiere unico e molto si è già fatto, anche se gli anziani non riconoscono la loro città di una volta. Meglio così però, che perdere tutto.
Oggi vi sono parecchi bed and breakfast o lussuosi alberghi. Il tutto però senza fare perdere il fascino dei Sassi.
Dopo la visita di Piazza Vittorio Emanuele, molto bella e suggestiva, per la chiesa rupestre scoperta sotto al suo piano, ci dirigiamo al camper, un po’ stanchini.
Ceniamo e poi crolliamo a letto.
03/08 La mattina facciamo ancora una passeggiata per i Sassi e visitiamo altre chiese, San Pietro, molto bella e suggestiva per l'area sottostante dove i tre ribelli scorrazzano divertendosi tra i pertugi scavati nella roccia, visitiamo San Biagio e le due chiese rupestri (Madonna dell'Idris) interamente scavate nella roccia; si ergono davanti al Sasso Caveoso, su una roccia particolare e all'interno si possono ammirare affreschi ben conservati fino ai giorni nostri.
Visitiamo anche la chiesa di San Francesco e poi saliamo al piano e facciamo la spesa, dopo un rinfrescante gelato.
Acquistiamo il rinomato pane di Matera di grano duro con una forma a ventaglio, veramente strana.
Torniamo al camper e decidiamo di ripartire subito verso Taranto.
La strada molto suggestiva ci permette di ammirare ancora l'altipiano delle Murge.
Arriviamo a Taranto, la attraversiamo per il centro e lungo mare e ci dirigiamo a Marino di Pulsano.
Qui troviamo parcheggio lungo la litoranea, appena dopo Marina di Pulsano, in prossimità di una insenatura molto bella di roccia.
Il sole è caldo e il cielo azzurro quasi blu.
Pranziamo con una focaccia con pomodorini acquistata a Matera con il buonissimo pane. Facciamo un po’ di siesta ma poi il caldo ci spinge tutti fuori al mare.
Scendiamo nell'insenatura e subito in acqua di colore turchese, limpida come acqua minerale con un fondo di sabbia bianca a grana grossa. Passiamo praticamente tutto il pomeriggio in acqua, con i tre che si scatenano senza tregua.
Restiamo in mare fino alle 19:00, poi in camper, una doccia rapida e cena fresca.
Dopo cena facciamo una passeggiata lungo mare a scoprire Marina di Pulsano. Subito capiamo che è solo un piccolo insediamento turistico prevalentemente di case private che si allunga per un chilometro a mala pena. Sufficiente per gustare un gelato molto buono e ammirare un fast food di queste parti: una macelleria dove scegli la carne per farcire il panino che ti preparano al momento fuori sulla griglia. Una fila interminabile conferma che questa regione ha una tradizione gastronomica e di dedizione al cibo, senza eguali.
Torniamo al camper e crolliamo dal sonno.
04/08 La mattina ci alziamo con il cielo velato, colazione e poi ci spostiamo in direzione Torre dell'Ovo.
Prima però un po’ di spesa e acqua nei serbatoi, che troviamo oltre Torre dell'Ovo, in località Campomarino presso il porticciolo. Tuttavia nel paese ci sono altre fontanelle pubbliche che meritano di essere segnalate.
Dopo il carico torniamo verso Torre dell'Ovo e ci fermiamo lungo la litoranea, in un parcheggio sterrato in prossimità di una bella spiaggia sabbia e roccia (loc Maruggio, 40.296180-17.533407)
Mattinata in acqua, il sole compare verso le 12:00 con tutta la sua forza circondato da un blu del cielo intenso. Tanti bagni, snorkeling tutti insieme per ammirare il fondale con rocce, sabbia, ricci e qualche pesciolino.
Quindi pranzo. Nel pomeriggio il sole si è coperto ma la temperatura ottima.
Dopo una siesta con compiti e letture varie tutti in spiaggia.
Il sole ricompare nel tardo pomeriggio verso le 19:00. Quindi ne approfittiamo per fare una bella nuotatina prima di rientrare in camper.
Cena e crollati tutti a nanna.
05/08 La mattina, sveglia presto tutti, colazione e partenza.
Ci fermiamo nuovamente a Campomarino, Barbara ne approfitta per fare un po’ di spesa e intanto rabbocchiamo i serbatoi dell'acqua alla fontanella in via Leopardi, poi si parte per Torre Colimena. L'area attrezzata I Monaci è stata chiusa per accertamenti quindi l’unica disponibile è la Salina (40.30121-17.72607), tra San Pietro in Bevagna e Torre Colimena. Non c'è posto subito, ma in mattinata sono previste partenze e il gestore ci fa lasciare il camper lungo la strada in attesa che si liberi la nostra piazzola; mentre aspettiamo andiamo in spiaggia e ci facciamo un tuffo.
In mattinata il posto si libera: il costo al giorno é di 19€ fino a 4 persone, la quinta paga 4€ se oltre 4 anni, poi attacco alla corrente elettrica 2,5€. Insomma con Leonardo che ha solo 6 anni ci tocca pagare la sovrattassa! Povere famiglie numerose, neppure nelle aree attrezzate hanno vantaggi!
L'area La Salina è ordinata e pulita, i mezzi ben disposti e zona carico/scarico pulita senza odore e con tutto ciò che serve. Tubo esclusivo per pulizia potty e tanti divieti e norme interne in diversi cartelli posti un po’ dappertutto.
Tuttavia non mancano i nei: a parte la tariffa con questo limite delle 4 persone facciamo notare che l'attacco della corrente consente giusto la ricarica delle batterie e di qualche accessorio con trasformatore (cellulari e computer); un disastro per il frigorifero che non rende nulla al punto che siamo costretti a passare al gas, pena buttare tutto il cibo conservato. Non vale la pena spendere 2,5€.
Infine per i nasi sensibili, la vicina salina, in serata emana odore salmastro che a taluni può dare fastidio.
Il mare é magnifico e il cielo terso: ne vale proprio la pena. Tanti bagni tutta la mattina in un mare limpidissimo e una spiaggia pochissimo affollata.
Pranzo a base di specialità da forno comprate dal fornaio di Campomarino. Quindi siesta a base di letture, compiti e sonnellini.
Io ne approfitto per scrivere un po’ il nostro diario.
Il pomeriggio lo trascorriamo in spiaggia. Prima facciamo qualche foto alla riserva Salina dei Monaci, adiacente all'area attrezzata, un'area salmastra un tempo utilizzata per la produzione del sale, oggi piccola riserva naturale, conserva ancora alcune strutture utilizzate per la lavorazione e conservazione del sale. Lateralmente corre una stradina che collega l'area attrezzata a Torre Colimena: a destra il mare e le dune di sabbia, a sinistra la Salina.
Cambiamo spiaggia e ci mettiamo oltre le dune,in prossimità della salina.
Anche qui l'acqua è limpidissima e il mare piatto.
Restiamo in spiaggia fino alle 19:00 con un ultimo tuffo al sole che scende all'orizzonte.
Quindi docce calde (oggi grazie all'area attrezzata) e poi cena. Dopo cena era prevista una passeggiata ma siamo tutti cotti dal sonno, quindi preferiamo due chiacchiere fuori dal camper e poi a nanna.
06/08 La mattina sveglia presto, colazione, sistemiamo tutto, rabbocco acqua, paghiamo e si riparte per la vicinissima Punta Prosciutto.
Passando per lo svincolo che porta a Torre Colimena leggiamo un cartello che indica “Tor Colimena salina” sosta libera: non andiamo a verificare, ma per chi ci legge varrebbe la pena farci una scappata.
Andiamo oltre l’accesso per Punta Prosciutto, seguendo le indicazioni di un'area attrezzata vicino al Lido Oasi. L'area sembra ordinata e pulita, non molti posti camper, ma è troppo distante dal mare. Decidiamo quindi di tornare allo svincolo per Punta Prosciutto e provare all'area attrezzata Il Saraceno, proprio sulla punta.
É tutto pieno e mentre sembra si liberi un posto, notiamo un camper che esce da una stradina poco distante in direzione della Punta. Chiediamo e ci dicono che seguendo la stradina che porta alla punta, procedendo oltre Il Saraceno, c’è uno spiazzo proprio sul mare. Seguiamo il consiglio e ci troviamo proprio sulla Punta, delimitata da roccia tutta lavorata dal vento e dal mare. E’ un posto bellissimo, ci sono circa 10 camper parcheggiati lungo la stradina, in tutta comodità e senza dare fastidio: rigorosamente parcheggiati, senza campeggiare, nel rispetto della segnaletiche abbiamo letto lungo la strada litoranea (40.292089-17.764045).
La mattina la trascorriamo in mare; nelle rocce troviamo una vasca naturale secca e piatta ideale per mettere stuoie e asciugamani. Abbiamo a disposizione anche un accesso al mare naturale e perfetto per i bimbi. Tra un bagno e l'altro loro giocano in un'altra vasca naturale che raccoglie l’acqua del mare alzata dalle onde e dagli schizzi ! Un mare da urlo profondo e blu, cielo e venticello ideali.
Restiamo fino alle 13:00 in acqua a sollazzarci felici della scelta fatta: la consigliamo soprattutto agli amanti della roccia!
Pranziamo accompagnando con un pane locale denominato "le pucce", una pagnottella ripiena di olive o sugo acquistata dal panettiere che passa ogni mattina lunga la stradina: ottimo!
Dopo pranzo siesta, compiti e sistemazioni varie.
Io ne approfitto per fare due passi intorno e scopro che sul lato sx della Punta (guardando il mare) si estende una bellissima spiaggia bianca con un bel reef azzurro. Tuttavia improponibile, almeno il sabato come oggi: ricoperto da ombrelloni e gente.
Meglio stare sulle nostre rocce, nel mare blu e con il camper nella tranquillità. Passiamo il pomeriggio in acqua e ci scottiamo anche un pò. Verso le 19:00 doccetta e rientro in camper per una bella cenetta.
07/08 La mattina della domenica ci svegliamo di buona mattina con il bellissimo quadro del mare di Punta Prosciutto. Colazione e partenza per Porto Cesareo.
Arrivati a Porto Cesareo ci dirigiamo, come da indicazioni raccolte, al porto, lato dx dove c'è un Luna Park. Appena dietro c'è un primo parcheggio ma é solo per carico scarico delle barche; adiacente c'è un secondo grande parcheggio a pagamento dalle 16:00 alle 02:00 nei mesi estivi.
Nello stesso parcheggio tutte le mattine ci sono bancarelle di frutta e verdura. Approfittiamo per fare della spesa mentre facciamo due passi lungo mare e vediamo piccoli pescherecci che vendono il pesce pescato nella notte. Lungo la parallela al lungo mare, troviamo un minimarket dove facciamo altra spesa.
Torniamo al camper e decidiamo di passare la giornata sull'Isolotto Dei Conigli, proprio davanti a Porto Cesareo. Per salire sull'isola, completamente disabitata e oasi naturale, ci sono piccole barche che offrono servizio di taxi di mare. Prendiamo i biglietti, 5€ adulti e 3€ i bimbi (tuttavia chiedete lo sconto se siete una famiglia).
Il servizio funziona così: ti accompagnano sull'isola e poi, quando vuoi rientrare, chiami al telefono che ti hanno lasciato e ti vengono a prendere sullo stesso molo.
L'isola é stretta e lunga, parallela alla costa che dista qualche centinaia di metri, in alcuni punti il mare è bassissimo da toccare. La costa verso la terraferma é sabbiosa ma un po’ paludosa, acqua limpida ma ferma.
La costa esterna offre due insenature, una con spiaggia e mare basso per molti metri e la seconda, che non riusciamo a visitare, ci dicono che ha l'acqua alta dopo pochi metri.
Scegliamo la prima, anche perché è la prima che incontriamo e non è comodissimo camminare carichi sulle rocce. Abbiamo portato l'attrezzatura da mare, acqua e delle pizze acquistate al forno. Il clima è ottimo cielo terso, sole ma ventilato, il paesaggio è molto bello; si ammirano Torre Colimena, Torre Lapillo a dx e a sx si intravedono Sant Isidoro e porto Selvaggio.
Il mare ha colori suggestivi, dal blu al verde, acqua molto limpida anche se le barche dei locali si spingono fino alla spiaggia per scaricare persone e attrezzature per picnic: e questo non è gradevole. Ci vorrebbe maggiore controllo, d'altronde è domenica e c'era da aspettarselo. Tuttavia non c'è ressa neppure nelle ore centrali. Con i bimbi costruiamo una capanna coni molti legni che il mare ha portato durante le mareggiate. Sarà il loro riparo dal sole per tutta la giornata, pranzo compreso.
Tanti bagni nella caletta, un pranzetto rapido gustando la buonissima uva bianca acquistata ad una delle bancarelle la mattina.
Verso le 17:00 chiamiamo il nostro taxi e facciamo rientro in camper, doccia rapida, un attimo di riposo e poi andiamo a messa alle 19:00. Dopo la messa cena e di nuovo fuori per visitare Porto Cesareo. Molto carino il lungo mare, ma anche le viette del centro, chiuse al traffico la sera e ricolme di gente, ristoranti e locali. Musica tipica dal vivo nella piazzetta del lungo mare, dopo il promontorio e il vento, creano un'atmosfera molto tipica e coinvolgente. Torniamo con i tre bimbi morti dal sonno e desiderosi di buttassi nel lettino del camper.
08/08 La mattina, siamo in compagnia di altri tre camper che nella notte si sono affiancati a noi.
Colazione e partenza per Porto Selvaggio, dove incontreremo Nicola e Teresa, con Stefano e Gianmarco, compagni di Filippo e Alessandro, che stanno trascorrendo la vacanza a Santa Maria al Bagno.
Prima di metterci in strada, facciamo il carico dell'acqua presso una fontanella, dietro al Luna Park accanto alla discesa per le barche.
Poi uscendo dal paese facciamo lo scarico delle acque e potty presso l'agriturismo Le Radici molto carino, pulito e con i proprietari gentilissimi. Ci fanno pagare lo scarico solo 2€ con tanto di ricevuta.
Quindi partiamo direzione Porto Selvaggio, che raggiungiamo dopo poco più di 10 chilometri.
Lungo la strada passiamo per Sant’Isidoro, che segnaliamo perché sembra veramente carino e offre parecchi punti di parcheggio per i camper, lungo mare. Inoltre una bellissima insenatura sabbiosa bianca veste il borgo.
Proseguiamo e arriviamo al parcheggio Casablanca, il più comodo e pratico per accede alla baia di Porto Selvaggio.
Incontriamo i nostri amici che sono nativi del posto e ci raccomandano al gestore del parcheggio. Paghiamo 6€ per tutta la giornata (tariffa non di favore!).
Dal parcheggio inizia una lunga discesa per raggiungere la Baia. Arriviamo e ci imbattiamo in un bellissimo paesaggio selvaggio, una insenatura di rocce con un mare blu intenso. Intorno pineta e verde.
Passiamo la giornata nel mare e sulla roccia che di ora in ora diventa sempre più calda. Tuttavia un bel venticello ci rinfresca. Per il pranzo ci ritiriamo nella pineta all'ombra. Un bel picnic tutti insieme a base di pucce, panini, uva melone locali.
Il pomeriggio ancora in mare e scoglio.
A piedi andiamo lungo il sentiero, oltre la baia: sia apre ai nostri occhi un paesaggio splendido, di roccia, pini e macchia mediterranea, con sullo sfondo una torre (la torre di Santa Caterina) bellissima e dominante.
Si arriva al mare dopo un lungo tratto tutto di roccia lavorata dal vento e dall'acqua, creando di volta in volta delle piscinette naturali, dove i piccoli si tuffano.
Tornati alla baia, facciamo la "prova del freddo". Consiste nell'andare dal mare in un punto della roccia dove sgorga acqua sorgiva, freddissima; quindi immergersi con tutto il corpo: vince chi resiste di più. Una sensazione unica, da provare solo con un buon sistema cardio circolatorio....
Rientriamo al camper nel tardo pomeriggio e ci spostiamo a Santa Maria al Bagno, in un parcheggio sul mare, davanti alla casa dei nostri amici.
Ceniamo tutti insieme a base di pasta con la conserva, buratta, ricottina e verdure locali, portate dai genitori dei nostri amici un vero ben di dio!!
Poi passeggiata per il paese, dove degustiamo un magnifico gelato alla gelateria pasticceria Piccadilly, nella piazza davanti al mare: la consigliamo a tutti!!!
Rientriamo in tarda serata tutti cotti ma felici.
09/08 Questa mattina andiamo alla spiaggia Il Trullo; molto carina tutta a rocce con delle piscine naturali scavate nella roccia e un mare profondissimo blu. Tanti bagni e pesca delle cozze locali dalla roccia che ne è ricoperta. Oggi è una giornata di festa perché Gianmarco compie 11 anni !
A pranzo, dai nostri amici degustiamo specialità di verdure locali, preparate dalla mamma di Teresa e insaporite da peperoncino piccante fresco coltivate dal papà. Il tutto bagnato da vino rosso e bianco locale alla modica gradazione di 13,5 gradi!! Per finire una bella padella di cozze, pulite e cucinate a puntino da Nicola.
Nel pomeriggio, dopo la consueta siesta ce ne andiamo al mare e facciamo due bei bagni con maschera e pinne.
La sera tutti in festa per il compleanno di Gianmarco. Siamo una ventina con i vari parenti di Nicola e Teresa. Menu a base di spezzatino di cavallo cotto alla modalità locale, panzarotti, pizzette e tortini con ricotta di Piccadilly, verdure grigliate e gustosissime mozzarelline fatte nel pomeriggio stesso. Cocomero e torta tutta panna e crema da sfondarsi.
Una bella serata trascorsa tutti insieme in un clima familiare e accogliente tipico pugliese.
10/08 Ci svegliamo con un forte vento da nord-ovest che fa dondolare il camper. Nicola ci viene salutare con dolci caldi di Piccadilly uno spettacolo per il palato!
Dopo colazione facciamo una bella camminata verso Santa Caterina; infatti ci sono un po’ di nubi e il vento aumenta di intensità increspando il mare. Le case lungo mare sono belle ed eleganti, con giardini e decorazioni curate. Santa Caterina è un gioiellino di borgo, elegante e con una scogliera ricca di insenature e mare verde smeraldo. Da segnalare i parcheggi alla fine del lungo mare, sotto la Torre!
Ci fermiamo a fare un po’ di tuffi da una roccia davanti al lungo mare di Santa Caterina: un salto di oltre 3 metri in un mare blu che in quel punto é profondo 50 metri!!!
Pranzo a base di verdure cotte, lasagne di spinaci e ricotta e pane casereccio.
Intanto il vento diventa a raffiche e il mare sempre più grosso e minaccioso; decidiamo di tornare a Il Trullo dove si prepara la festa di San Lorenzo, molto sentita da queste parti.
Stiamo a sollazzarci al vento e ascoltiamo la musica.
Poi docce e per cena decidiamo di andare a mangiare una frittura al ristorante La Reggia; per essere precisi siamo andati dal "cozzaro", attaccato al ristorante, molto alla buona ma di buona qualità.
Dopo cena torniamo al camper che é stato circondato dagli accampamenti di persone che festeggiano San Lorenzo sul mare, con barbecue e ogni sorta di cibo.
Ce ne andiamo a letto con il vocio dei vicini accampamenti che intanto continuano a festeggiare San Lorenzo, nella speranza di vedere una stella cadente.
11/08 La mattina ci svegliamo con il vento che soffia ancora e il mare increspato. Piccola spesa, salutiamo i nostri amici e ripartiamo destinazione vicina Gallipoli.
Abbiamo qualche indicazione nelle località prima ma con il mare così mosso non é possibile stare sugli scogli.
Continuiamo fino oltre Gallipoli vicino allo stadio. Troviamo da fermarci nel parcheggio del supermercato; dicono che la sera non chiudono l'ingresso. Siamo in località San Giacomo dove ci sono i lidi di Gallipoli. Passiamo la mattinata in spiaggia, sabbia bianca e mare turchese e verde smeraldo, con la vista su Gallipoli e il faro. Molto suggestivo, con un mare arrabbiato e un vento forte e fresco.
Dopo pranzo facciamo scarico e carico presso l'area attrezzata in via Scalelle, paghiamo 5€. Pur essendo una bella area è molto lontana dal centro e noi preferiamo portarci al porto dove ci hanno detto che si può sostare anche con i camper. Troviamo parcheggio in Piazza Marinai D'Italia, dove già ci sono altri camper fermi.
La sera facciamo una passeggiata per Gallipoli con i nostri amici che ci sono venuti a trovare.
Purtroppo c'é un vento di tramontana che ci fa patire il freddo e non ci consente di fare una camminata lungo la parte esterna della Gallipoli vecchia. Passiamo dai rivenditori del pesce al porto; servono pesce crudo in grossi piatti, accompagnati da vino bianco. Ad una certa ora si torna a nanna in camper.
12/08 La mattina di venerdì ci alziamo con un cielo terso, mare ancora mosso ma vento meno forte e ci spostiamo verso Torre Pizzo. Seguiamo la segnaletica Lido Punta Pizzo, ma entriamo nel parcheggio di Punta Suina, appena prima, in prossimità del campeggio Baia di Gallipoli (40.00203-18.01941)
Il campeggio è sulla sx (andando verso Santa Maria di Leuca) e dall'altro lato della strada parte una sterrata che porta ad un enorme parcheggio su terra dove parcheggiamo il camper; il costo per tutto il giorno é di 10€ e si può pernottare.
Percorrendo un sentiero che attraversa una fresca pineta si giunge alla spiaggia molto bella di sabbia bianca e fine, con qualche tratto di roccia. Si domina tutto il litorale di Gallipoli a dx e Torre Pizzo a sx. La spiaggia di Lido Punta Pizzo é poco distante, raggiungibile camminando sulla battigia. La sabbia è bianca e dona un colore smeraldo bellissimo al mare che é ancora mosso ma meno di ieri, consentendoci di fare il bagno. Ci sono anche delle aree di spiaggia attrezzata, con lettini, ombrelloni e un baretto. Docce fredde con 0,50€.
Dopo pranzo e la consueta siesta si torna in spiaggia. La poseidonia si é distribuita lungo la spiaggia a causa del vento di questi giorni e del mare mosso. Tuttavia andando al largo troviamo una fascia di mare turchese, limpidissimo con fondo di sabbia grigia.
Restiamo in spiaggia fino oltre le 19:00.
Quindi rientro in camper e cena. Pernottiamo nello stesso parcheggio, anche se stranamente i pochi camper che si erano fermati con noi, se ne sono andati! Veramente strano considerando che il posto offre pace e tranquillità.
13/08 La mattina presto sentiamo i trattori che continuano a portare via la poseidonia depositata sulla spiaggia. Dopo colazione partiamo in direzione Torre Mozza.
Passiamo per Marina di Mancaversa, dove segnaliamo un'area attrezzata a cui si accede seguendo le segnaletiche dal centro. Oltre, passando per Torre Suda segnaliamo un bel punto sosta che leggiamo é provvisto anche di fontanella, punto panoramico con alle spalle il paese, particolare per le belle ville antiche sul lungo mare, che ci colpiscono particolarmente.
Arriviamo a San Giovanni, grande paese, con molti negozi, un bel lungo mare e al porticciolo c’è anche una fontanella pubblica.
Oltrepassiamo San Giovanni e arriviamo a Torre Mozza, piccola frazione di Ugento con un piccolo lungo mare, una chiesetta (messa alle 20:00) e 2 aree sosta camper, Sole Beach e American Beach. Il primo a nord e il secondo a sud del paese. Scegliamo il secondo ma é tutto pieno. Proviamo a telefonare anche al primo ma ci dicono che saranno pieni fino al 16!.
Quindi decidiamo, come altri camperisti di parcheggiare lungo la stradina che fa accedere alle spiagge. Troviamo una magnifica posizione proprio a 10 metri dal mare, poco distante dall'area sosta American Beach. Parallelo al mare c'è un lago salmastro collegato al mare attraverso un piccolo canale poco distante da noi. La caletta di fronte all'area sosta offre una spiaggia sabbiosa che continua anche nella prima parte di mare. Poi inizia la poseidonia che crea un fastidiosa mucillagine nella limpida acqua. Oltre questa caletta, troviamo una seconda caletta, dove abbiamo parcheggiato, con spiaggia sempre sabbiosa ma il fondo è ricoperto da roccia a pelo dell'acqua per molti metri, ricoperta da alghe. Non é il massimo, sicuramente naturale, ma fastidiosa per fare il bagno.
L'area sosta American Beach offre pochi posti e mal disposti e da un senso di poca cura. I mezzi sono disposti molto vicini e il fondo è misto terra ed erba. I costi solo per scaricare il potty 5€, che diventano 8€, se si vuole anche fare il carico: ci sembra eccessivo ma avendo necessità di fare lo scarico accettiamo! Nel pomeriggio facciamo lo scarico del potty e il gestore fa un po’ di storie per fare la ricevuta, giustificandosi con il fatto che ha problemi a fare scaricare in quanto nei giorni successivi (domenica e Ferragosto) se il pozzo si riempie, hanno difficoltà a passare con lo spurghi o sono in ferie. Tuttavia la mattina seguente verso le 07:45 ben tre camion dello spurghi sono operativi nella zona vicino al nostro camper e uno di questi proprio all'area sosta !! Perché allora tutte quelle storie a fare la ricevuta (poi non fatta) e tutte quelle critiche alla regione che non assicura i depuratori e non permette l'allargamento delle aree sosta?
In ogni caso finiamo la nostra giornata con una passeggiata per Torre Mozza, dopo cena.
Il paesino non offre molto e scopriamo che forse le spiagge più blasonate sono a nord del paese.
14/08 Al mattino il mare é piatto e il vento si é placato del tutto e splende un sole stupendo. Partiamo di buon’ora visto che oggi è domenica e la nostra meta è Pescoluse, per goderci il mare delle "maldive", come son soprannominate qui queste spiagge, per il colore della sabbia e del mare, con un lungo reef.
Lungo la strada vediamo molti altri punti dove hanno pernottato camper, sul mare.
Arriviamo a Pescoluse, chiediamo ai parcheggi Florida Beach e Le Maldive; il primo offre parcheggio, carico e scarico per 20€, ma i camper sono abbastanza ammassati, nonostante appena dietro ci sia molto spazio. Il gestore ci dice che deve vedere se qualcuno parte oggi, quindi deduciamo che lo spazio adibito ad area camper é solo questo. Inoltre attaccato sfocia un canale, sicuramente acqua delle campagne pulita, ma non ci convince del tutto. Il secondo, Le Maldive, offre un ampio parcheggio, separato dalla spiaggia da un piccolo pioppeto e dalle dune di sabbia; offre solo parcheggio e scarico per 15€, anche se sul cartello all'ingresso c'é scritto 25€. Tuttavia niente carico e non é possibile aprire il tendalino. Per cercare una fontanella, proseguiamo in Pescoluse; alla prima rotonda vediamo a sx un parcheggio accanto alla chiesa moderna (messa alle 08:00 e alle 20:00), a dx della rotonda si entra per il mare e si accede ad un secondo PK il cui costo giornaliero é di 3€, ma fino alle 19:00 per camion e camper ( 39.83683-18.25188).
Optiamo per questa soluzione perché ci permette di essere molto vicini al mare, stare in centro, per una passeggiata dopo cena e vicini alla chiesa, per la messa questa sera.
Dopo la spiaggia del pomeriggio ci sposteremo nel PK accanto alla chiesa, più tranquillo anche per dormire. Ci sono altri parcheggi nel paese, quasi tutti a pagamento (0,6€ dalle 08:00 alle 19:00).
Il mare é magnifico, piatto e verde smeraldo, grazie al lungo reef di questa spiaggia. Sabbia finissima. Purtroppo oggi essendo domenica c'é molta gente; tuttavia stando in mare, non si percepisce più di tanto.
All'ingresso della spiaggia c'é un ristorante bar che offre anche docce e lavapiedi rispettivamente a 0,5€ e 0,2€. Ottimo soprattutto per noi che abbiamo poca acqua.
Passiamo anche il pomeriggio al mare, quindi doccia e spostiamo il camper nel parcheggio vicino alla chiesa (39.83949-18.25142).
Dopo la messa, cena e poi passeggiata. Purtroppo anche in questa zona hanno cementificio molto: tantissimi residence, villette e anche la chiesa è moderna e recente. Rispetto a quando eravamo stati nel 2006, ci sembra eccessivo e spesso mal fatto e non compiuto o lasciato andare, come la piazza davanti al mare, frutto sicuramente di un progetto faraonico e carino, ma poi non del tutto compiuto e non curato, a partire dai giardini che hanno l'erba secca e alta, i faretti nel pavimento spesso spenti o divelti. Insomma preferivamo le Maldive del 2006, più naturali.
15/08 La mattina del giorno di Ferragosto partiamo dopo aver fatto un po’ di spesa, facciamo il carico dell'acqua a Pescoluse Posto Vecchio, di fronte al Lido Venere (3€ per fare il carico dell'acqua).
Poi direzione Santa Maria di Leuca.
Arriviamo a Punta Ristola, ma ci fermiamo prima, come consigliato dal nostro amico Nicola, al parcheggio del ristorante Tatanka (39.79635-18.33666). Il parcheggio é in pendenza, ma ottimo per accedere sulle rocce più vicine alle famose Tre Porte.
Dalla parte opposta del parcheggio parte un piccolo sentiero che porta giù al mare. Si possono trovare varie sistemazioni tra le rocce, per posizionare asciugamano e anche ombrelloni, incastrati tra i sassi.
Il paesaggio é bellissimo, si ammira Punta Ristola davanti, le Tre Porte e poi il mare aperto.
Si accede al mare attraverso un piccolo balcone di roccia sommerso per pochi centimetri (attenzione se il mare é mosso !) scendiamo subito, muniti di pinne e maschere: appena ci si stacca dalla roccia per qualche metro, si scopre che tutta la costa é intervallata da grotte marine, raggiungibili a nuoto, fino alle più famose Tre Porte.
Lo spettacolo bellissimo, dentro e fuori le grotte, mare limpidissimo, ma attenti alle ore di punta (tarda mattinata e primo pomeriggio) per le imbarcazione che organizzano le visite alle grotte, che spesso entrano nelle grotte intasando di odore di gasolio. Per fortuna avendo fatto il primo bagno alle 09:30 siamo riusciti a gustarci tutte le grotte in serenità e con un mare limpidissimo.
Più tardi facciamo una seconda nuotata, ma questa volta a seguendo la costa a destra, verso nord. Anche da questa parte altre grotte bellissime, ma attenzione che talvolta ci sono sorgenti di acqua che rendono il mare gelato!!
Decidiamo di pranzare sulle roccia, all'ombra del nostro ombrellone, sapientemente bloccato con sassi.
Nel pomeriggio, Teresa ci aveva detto che ci sarebbe stata la processione della Madonna di Leuca sul mare. Infatti alle 18:00 spunta da Sud un cordone di barche che seguono una grossa barca su cui troneggia la Madonna di Leuca con Vescovo e tanti preti e chierichetti.
Molto suggestivo, con il sole basso all'orizzonte che da una pennellata di colore unico.
Torniamo in camper, doccia e tentiamo di entrare a Leuca.
Aiuto ! Non l'avessimo mai fatto !
Tutto il lungo mare é un serpentone di ambulanti con i loro furgoni e camper e si passa a pelo.
Cerchiamo di raggiungere l'area sosta La Cornula che avevamo già sperimentato nel 2006 e che si trova poco distante dal Santuario e dal faro. Dopo una deviazione obbligata per i festeggiamenti, che ci costringe a fare un giretto ad anello, raggiungiamo l'area di sosta che ovviamente é al completo, strapiena ! La signora che gestisce l'area non si scoraggia e ci trova con una calma glaciale un posticino ! Fantastica! Ci chiedono solo 8€ con carico e scarico (la signora ci dice che tanto faremo solo 12 ore ! Unica !). L'area é come ce la ricordavamo nel 2006, pulita, ben attrezzata, docce, bagni, lavatoi e lavandini. Mancano solo le pilette della corrente ad eccezione di un paio di colonnine vicine al chiosco del ricevimento.
Qualche piccolo albero arreda l'area che, sebbene stracolma per il Ferragosto, appare pulita e ordinata. Decidiamo di spizzicare qualche cosa per strada, in mezzo alla festa, quindi andiamo da Martinucci, consigliato dall'amico Nicola, una rinomata pasticceria e gelateria della zona di Santa Maria di Leuca.
Consiglio ottimo! Prendiamo calzoni per tutti al negozio, poco distante dal porticciolo, un po’ all'interno, rispetto il lungomare. Poi nella gelateria Martinucci più spostata verso il centro del paese, prendiamo un mega gelatone: 10 e lode per entrambi!
Il paese é in preda al delirio, affollatissimo, con la processione che continua per le vie, fino alla chiesa, con fuochi d'artificio ovunque.
Molto caratteristico ma abbiamo avuto fortuna! Ci dicono che Ferragosto é il giorno clou per Santa Maria di Leuca e si paralizza tutto.
16/08 La mattina dopo la colazione, ci incolonniamo per fare scarico e carico (oggi sono previste molte partenze) e lasciamo l’area assieme a molti altri camper; facciamo tappa al Santuario per ammirare la congiunzione dello Ionio e dell'Adriatico e per ammirare Santa Maria di Leuca dall'alto e visitare l'interno del bel santuario.
Dopo le consuete foto, ripartiamo per il Nord, direzione Tricase Porto.
Lungo la strada il paesaggio é mozzafiato, a strapiombo sul mare azzurro, con case bellissime che quasi si mimetizzano nella roccia. Molti sono i trulli ristrutturati alla perfezione!
Passiamo per il famoso ponte del Ciolo, da dove si racconta che un ragazzetto di paese faceva scommesse nel periodo estivo, sfidando i turisti a tuffarsi!
La roccia sembra spaccata dal mare che forma una lingua verde smeraldo bellissima. Purtroppo non ci sono molti parcheggi, ma se si riesce a trovare posto, grazie ad una lunga scalinata é possibile farsi una nuotata!
Continuiamo fino a Tricase Porto; segnaliamo che al primo bivio per Tricase paese (che si trova all'interno) c'é una fontanella pubblica, con possibilità di accostarsi per il carico.
Arriviamo a Tricase Porto e troviamo parcheggio sul piccolo lungomare, come nel 2006. Scendiamo alle stesse rocce da cui ci eravamo tuffati 5 anni fa!
Un trampolino sommerso di roccia permette di tuffarsi nel blu del mare, che qui sotto é profondissimo.
Dopo cena una passeggiata sul lungo mare ci permette di scoprire altri particolari interessanti di Tricase Porto: il porticciolo attrezzato di tutto, pulito e ordinato che ospita non molte barche su un acqua molto limpida. Ha subito un ampliamento rispetto al porto antico, ma che non ne ha alterato la bellezza grazie all'uso della pietra locale per pavimenti e muri.
Da segnalare la presenza nel porto della scuola di barca a Vela Latina e del Museo di Attrezzatura delle barche Mediterranee.
Procedendo lungo la banchina sinistra si giunge ad una piccola caletta sabbiosa, che fa accedere alla banchina destra e che probabilmente veniva utilizzata in passato per l'alaggio delle barche.
Procedendo lungo la banchina destra si giunge al piccolo faro che delimita l'ingresso al porto; a sinistra attraverso un pertugio nel muro si accede ad un ampio lido di roccia, attrezzato con un piccolo baretto.
Proseguendo dopo il lido si accede ad un camminamento scavato nella roccia che porta ad altre calette lungo mare. Purtroppo il buio della notte non ci consente di vedere bene la conformazione della roccia e di proseguire oltre.
Tornando alla caletta sabbiosa nel porto risaliamo al piano strada dove domina una importante villa antica e alcuni ristorantini tra cui uno del circuito Ittiturismo.
Tornando al camper nell'ampio piazzale sul mare la gente balla musica locale, liscio e valzer.
17/08 La mattina ripartiamo con un bel venticello e un sole caldo.
Dopo circa 5 km arriviamo a Marina di Andrano, non prevista tra le nostre tappe, ma che ci attira subito per la bella roccia a picco su un mare limpidissimo e per i vari parcheggi disponibili, in cui sono già parcheggiati alcuni camper.
Il parcheggio é ovunque a pagamento dalle 09:00 alle 01:00 (0,50€ all'ora e 1€ 3 ore).
Scegliamo il parcheggio sul mare in località Grotta Verde, interessante anche per la presenza di una fontanella pubblica e di bagni pubblici però aperti solo la sera (39.96374-18.40438).
Le rocce sottostanti fanno accedere al mare e offrono piccoli spiazzi per sdraiarsi. Il mare é limpidissimo, profondissimo e ci permette di fare molti bagni e snorkeling.
A sinistra c'é l'accesso alla Grotta Verde che si scopre in tutta la sua bellezza solo muniti di pinne e maschera, entrando tenendosi sulla destra si accede ad un secondo ambiente della grotta, buio, illuminato solo dal riflesso della luce solare che penetra dal basso, grazie ad una volta sommersa che fa accedere al mare aperto. Il risultato é un'illuminazione di colore verde acqua di tutto l'ambiente.
La sera decidiamo di cenare al vicino ristorante pizzeria Il Pescatore: giudizio buono.
Poi una bella camminata sul lungo mare Le Agave che si sviluppa internamente rispetto alla litoranea e quindi molto silenzioso e accogliente. Molto caratteristiche e belle alcune piccole abitazioni che danno sul camminamento, ricche di muri a secco e con strutture che ricordano i trulli.
Da qui si accede ad un lido ricavato nella roccia, simile a quello di Tricase, con una alaggio per le barche e grosse spaccature nella roccia.
Il lungo mare procede fino a Località Porto, dove appunto troviamo il piccolo porticciolo, praticamente un grosso rettangolo scavato nella roccia con acqua limpidissima dove le barchette sembrano sospese.
La notte dormiamo nello stesso parcheggio, insieme con altri 6 camper che si sono fermati nel pomeriggio. Solo una nota negativa: il parcheggio la notte é un pò rumoroso per le auto che parcheggiano fino a tardi.
18/08 Di buon mattino partiamo da Marina di Andrano, dopo aver rabboccato i serbatoi dell'acqua alla fontanella pubblica. Direzione Castro Marina, passiamo per Marina di Marittima, carina con belle abitazioni lungo la strada, ma pochi punti in cui sostare.
Arrivati a Castro si nota da subito che si tratta di una località più nota e grande delle 2 precedenti.
All'ingresso del paese passiamo una parcheggio con alcuni campers poiché la nostra meta é la Grotta Zinzulusa, all'uscita del paese. Una via in discesa porta al parcheggio sul mare. Scopriamo subito che ci sarà da aspettare 1 ora poiché le grotte aprono alle 10:00.
Nel frattempo sopraggiunge un vigile urbano che ci avverte che il parcheggio e la strada di accesso sono interdetti ai campers e pullman, come segnalato dalla transenna in entrata; insieme ad un altro camperista spieghiamo che non abbiamo visto alcuna transenna all’imbocco della discesa ma il vigile insiste sulla presenza della transenna e così torniamo alla litoranea e parcheggiamo nel piccolo parcheggio proprio all'inizio della discesa per la grotta. Adesso sì che troviamo una bella transenna nel senso opposto, messa dopo che eravamo passati!
Capiamo subito il business: si incentiva a parcheggiare nel piccolo parcheggio o lungo la litoranea, per evitare ingorghi lungo la strada che porta al parcheggio delle grotte e per far lavorare il trenino che fa su e giù!
Nessun problema per noi, visto che sono le 09:00 e facilmente troviamo parcheggio nel piccolo parcheggio, torniamo al piazzale della grotta attraverso un sentiero comunale denominato Sentiero dei Pescatori, tutto in sasso a secco, da cui si ammira l'acqua del mare trasparente e blu, all'ingresso della Zinzulusa.
Entriamo nella grotta con il secondo gruppo della giornata e lo consigliamo a chi ci legge poiché c'è meno ressa e la guida é più rilassata e si ha più tempo.
La Grotta Zinzulusa è bellissima a partire dall'ingresso maestoso con una alta volta da cui dipartono tante stalattiti che somigliano appunto a tanti stracci stesi "zinzuli" in dialetto locale.
La grotta è stata scoperta dall'ultimo vescovo di Castro, ma sono stati trovati reperti risalenti al Paleozoico a testimonianza del fatto che la grotta é stata abitata dall'uomo molto prima.
Ci sono 2 laghi all'interno, comunicanti attraverso grotte sommerse; il primo denominato La Conca, che ci si accorge essere pieno di acqua solo grazie alle ondine causate dallo stillicidio dell'acqua; la grotta infatti é ancora "viva", ovvero l'acqua continua a gocciolare dal soffitto di roccia.
Non si riesce ad arrivare al secondo lago poiché é stato interdetto alle visite dopo la scoperta di un rarissimo crostaceo che vive in acqua salmastra e che oramai ceco si nutre di sterco di pipistrello. Per evitare di fare fuggire i pipistrelli, con la conseguente estinzione del crostaceo, si evita di fare arrivare i visitatori fino al secondo lago.
L'ultima parte della grotta che si visita é il Duomo, chiamata così poiché si presenta come un'altissima grotta molto ampia, un tempo ricoperta di sterco di pipistrello e poi ripulita. Le tracce della bonifica sono le scritte fatte con lo stesso sterco dai lavoratori del tempo, a qualche metro di altezza, a testimonianza di quanto era spesso lo strato di guano.
Usciti dalla grotta Zinzulusa decidiamo di prendere la barca che porta alle vicine grotte Azzurra e Palombara. La gita é breve di soli 15 minuti, ma ne vale la pena: si ammira il mare azzurro nella prima e verde nella seconda.
Il biglietto di accesso alla Zinzulusa é 5€ adulti e 2€ ridotto. Per la visita delle altre due in barca, 5€ adulti e 2,5€ ridotto.
Finita anche questa visita torniamo al camper e siamo contenti non solo per le bellezze ammirate ma anche perché siamo arrivati di prima mattina: delirio di auto parcheggiate ovunque, anche lungo la litoranea !
Torniamo al parcheggio all'ingresso del paese di Castro, ma il traffico sulla stretta litoranea e le auto parcheggiate su un lato, rendono il tragitto impegnativo. Consigliamo di arrivare di buon mattino al parcheggio all'ingresso del paese, lasciare il camper e fare uso del trenino per la visita alla grotta.
Abbiamo fortuna e troviamo l'unico parcheggio disponibile (1€ all'ora)(40.01245-18.43270) nel parcheggio si trova anche la friggitoria “ Isola del Sole”. Poi attraverso una serie di scale si arriva al mare: una lunga barriera di roccia da cui si accede al mare grazie a delle scalette scavate nella roccia.
Il mare é bellissimo, limpidissimo e azzurro verde grazie al suo fondale di solo sabbia e alla profondità dell'acqua.
Nel pomeriggio andiamo a fare il bagno al molo del porticciolo, rivolto al sole del pomeriggio.
C'é molta gente, come un p’ in tutta Castro Marina e questa è la nota dolente, dal nostro punto di vista.
Anche da questa parte, praticamente é stata delimitata un'area con le boe e corde dove fare il bagno, ma questo penalizza il senso del mare aperto.
Dopo cena i bimbi sono cotti, andiamo sul lungo mare per la consueta passeggiata e decidiamo di prendere il trenino L'Arcobaleno che porta a Castro paese, arroccato sulla collinetta sul mare.
Il trenino ci lascia al centro storico e ripassa ogni mezz'ora, consentendo il rientro quando si vuole fino alle 01:30. Il costo é di 2€ a persona, ma per i bambini fanno un forfait.
Il borgo di Castro é molto caratteristico, ben tenuto e con alcune interessanti attrazioni, come il castello aragonese che troneggia all'ingresso del borgo, la basilica bizantina e le mure Messapiche.
Altra cosa molto positiva la temperatura, più fresca con un piacevole venticello.
Nella piazza della basilica alcune botteghe offrono simpatici oggetti di produzione locale, come il negozio Artefatto che vende ogni oggetto in terracotta, con la possibilità di costruirsi un quadretto su una tela, incollando le piccole figure in terracotte, pesci, alberi, persone, balconcini e altro. Una seconda bottega offre oggetti fatti con il tessuto.
Durante la visita di una mostra di opere in legno e pietra Leccese nel palazzo vescovile, delle simpatiche persone del posto ci offrono dei fichi freddi che stanno degustando per passare la serata.
Torniamo al camper, con il nostro trenino L'Arcobaleno e tutti a nanna.
19/08 Al mattino ci svegliamo tutti soli nel parcheggio che, andando a nanna, abbiamo lasciato affollato. Colazione e poi partenza per Santa Cesarea Terme.
Abbiamo la cassetta del potty piena ma non abbiamo indicazioni di Aree Sosta. A questo proposito esprimiamo un certo dissenso nel constatare che da Santa Maria di Leuca non ci sono aree attrezzate o punti sosta con camper service, fino ad Otranto!
Tuttavia in località Porto Miggiano chiediamo al camping omonimo se ci fanno scaricare: dopo un po’ di " simpatica resistenza ", la proprietaria ci consente lo scarico perdipiù gratis!! Strano che non si organizzino per offrire questo servizio, visto il numero di campers che fanno tappa a Porto Miggiano. D'altra parte é comprensibile vista la bellezza di questa località. Decidiamo di fare tappa qui (40.03008-18.44900) perché a Santa Cesarea Terme verifichiamo che le possibilità di fare mare non sono molte e non confrontabili con la bellezza di Porto Miggiano.
La roccia si spacca per dare spazio la verde mare limpidissimo e profondissimo. Molti i pesci e le possibilità di tuffi, ma attenti che alcune rocce sono insidiose ! Una mattinata di mare memorabile con tuffi, snorkeling e sole sulla cima di una roccia, con un vento caldo che ci soffia addosso. Sulla roccia troneggia la torre, ristrutturata e dietro un enorme complesso turistico denominato Diciannove che non esisteva fino a tre mesi fa! L'impatto visivo non é negativo ma speriamo che si fermino qui con la cementificazione di questa area di roccia aspra, mare e poca vegetazione.
Nel pomeriggio facciamo alcuni tuffi dal molo del Porto, bellissimo per i tre piccoli! Mare limpidissimo e blu fino al tramonto ! Tappa consigliata !
Dopo la doccia decidiamo di portarci a Santa Cesarea Terme, per fare un po’ di "struscio" la sera. Parcheggio comodissimo in entrata nel paese, altezza mercato coperto, girare a dx e proseguire lungo la strada e lo si trova sulla sx, proprio sul mare (40.03588-18.45994).
Serata trascorsa a fare lo "struscio" con rituale del gelato. In effetti il lungo mare é breve e il paese non offre molto di più.
20/08 La notte è trascorsa tranquilla e questa mattina il cielo è azzurrissimo e il sole splendente! Il mare é una tavola, soffia un delicato Maestrale e la temperatura inizia presto a salire.
Dopo un po’ di spesa al mercato coperto (consigliamo i taralli venduti sfusi alla panetteria), partiamo per Porto Badisco.
Dopo Santa Cesarea Terme, il paesaggio cambia, la costa rocciosa a strapiombo lascia il posto ad una scogliera più bassa e da una montagna che digrada lentamente verso il mare, lasciando spazio ad alcuni terreni, più di roccia che di terra, con erba selvatica arsa dal sole. L'insieme é molto suggestivo, si parte dal giallo delle erbe secche dei campi, al grigio chiaro della roccia asciutta, al nero della roccia bagnata, al blu del mare profondo quasi ovunque.
Non vi sono molti accessi l’ideale sarebbe poter fare questo tratto discosta con un gommone.
Segnaliamo la cala di Villaggio Paradiso che non visitiamo, ma che dalla strada promette molto bene. Attenzione che per accedervi, la strada bianca passa sotto la litoranea e bisogna verificare l'altezza per i campers. Tuttavia si può trovare qualche posto anche prima del sottopasso.
Arriviamo a Porto Badisco, un piccolo borgo noto per la bella cala, forse un tempo adibita a porticciolo perché particolarmente profonda; il mare é sempre calmo ma molto limpido. La spiaggia é di sabbia sulla stretta punta della cala, ma per alcuni metri bagnata dalle sorgenti di acqua dolce freddissima che sgorgano dal sottosuolo; il fondale sabbioso ma ricoperto di sassi, per la verità un pó fastidiosi entrando a piedi nudi. Sui due lati, solo roccia.
Per il parcheggio sono segnalati 2 opzioni, una all'inizio del paese e una alla fine, proprio sulla cala.
Segnaliamo che quest'ultima é interdetta al transito, con i vigili che la mattina piantonano.
Quindi meglio optare per il parcheggio all'ingresso del paese, comodo al costo di 6€ al giorno per i camper e possibilità di pernotto (40.07822-18.48231).
Oggi è sabato e ben presto la caletta si riempie di gente ma molti locali dalle 12:00 iniziano ad andarsene per il pranzo e quindi la cala si svuota un po’, mostrando tutta la sua bellezza e colori, esaltati dal sole a picco.
Il programma prevede mare fino a tarda mattinata, verso le 14:00, pranzo e partenza per Otranto, che vogliamo visitare meglio del 2006.
Lungo la strada ammiriamo il paesaggio con campi riarsi dal sole che si tuffano gradualmente nel mare blu. Subito superato Porto Badisco notiamo una seconda cala che sembra molto bella, leggiamo un cartello di un agriturismo con sosta camper. Poco più avanti c'è una stradina che finisce con un parcheggio in mezzo alla campagna dove vediamo auto e un camper, sicuramente di coloro che sono nella cala. Unica attenzione e che giustificherebbe la presenza di solo un camper é che per entrare nella stradina dalla litoranea il terreno presenta un avvallamento non ideale per camper di grandi dimensioni. Tuttavia, per chi ci legge, andate a dare una occhiata, perché sembra veramente bella.
Il nostro itinerario però deve continuare e quindi proseguiamo.
Sempre lungo la panoramica litoranea, in corrispondenza della zona militare, vediamo alcune persone ferme a fotografare, incuriositi ci fermiamo e capiamo subito dove siamo: Capo Otranto, che nasconde il bellissimo faro, ben visibile dal mare o addentrandosi tra le rocce per qualche metro: bellissimo e da ammirare. Merita uno sguardo anche il paesaggio in direzione Otranto con un panorama mozzafiato di roccia, cale e mare.
Facciamo un po’ di foto e poi entriamo a Otranto già in fermento per il periodo estivo e per il fatto che oggi é sabato. Passiamo dal porto dove è possibile parcheggiare e pernottare con il camper (costo 15€ al giorno in un'area e 0,75€/ora nel parcheggio).
Decidiamo di andare al parcheggio Santa Barbara vicino al lungo mare (via Giovanni Paolo II) dove avevamo pernottato nel 2006, è il più comodo per il lungomare. Anche qui il costo è di 15€ al giorno ma non c'é posto. Quindi optiamo per il parcheggio antistante che costa 1,5€/ora o 12€ la giornata (09:00-01:00).
Subito ci buttiamo nella folla del centro storico per visitare la città approfittando della luce;visitiamo la bellissima Basilica bizzantina il Castello e la chiesetta di San Pietro, poi un po’ di giri per i piccoli vicoli densi di botteghe, ristoranti e piani bar.
Alle 19:30 alla messa in Cattedrale e poi una rapida cenetta in camper: infatti tutti i ristoranti hanno una coda infinita e i nostri tre sono affamati. Dopo cena usciamo di nuovo per un giro e un gelato di Martinucci che degustiamo passeggiando sul lungomare. Barbara acquista anche delle infradito di cuoio, tipico artigianato salentino, veramente belle ed economiche.
Infine a nanna in camper.
21/08 La mattina della domenica ci si sveglia di buon ora e poi si parte in direzione Laghi Alimini. Abbiamo indicazione dell'area sosta Le Fontanelle, consigliata anche da un camperista che avevamo incontrato a Gallipoli. Tuttavia hanno già raggiunto il numero massimo consentito di mezzi e quindi ripieghiamo per la vicina area 2 Palme. Il costo 15€ al giorno con carico e scarico, docce a 0,5€ fredde, lavello per bucato e lavello per piatti, 2€ la corrente elettrica ma attenzione che non regge il frigorifero, come a Torre Colimena! Nota dolente da segnalare ai gestori delle aree sosta pugliesi: non ce ne facciamo nulla di un attacco alla corrente se non possiamo fare funzionare i frigoriferi !
La spiaggia si raggiunge agevolmente con una camminata in pineta e offre zone di sabbia e di roccia, ma sicuramente le mareggiate degli ultimi inverni hanno portato via molta sabbia.
Mare molto bello, limpidissimo come sempre ma per trovare acqua profonda bisogna fare una bella camminata al largo; attenzione alla corrente che lungo questo litorale é sempre forte anche se non sembra. Pranziamo in spiaggia e i ragazzi ne approfittano per sonnecchiare sotto l’ombrellone ……nel pomeriggio l'acqua é un brodo, infatti la temperatura é molto alta e solo il vento e il mare offrono un refrigerio accettabile. Restiamo in spiaggia fino a tardi anche perché verso seretta tutti se ne vanno e si gode meglio il mare, poi doccia, cena e refrigerio fuori dal camper sulle nostre sedioline. Certo nulla a confronto degli altri campers che hanno arredato le piazzole con ogni sorta di accessorio, tenda, tavoli e sedie: ma questo é il bello del camperismo!
22/08 Al mattino ci svegliamo con tutta tranquillità anche perché nell’area regna la calma assoluta facciamo colazione e poi carico e scarico. Approfittiamo anche per dare una lavata con la canna al camper, oramai rivestito di polvere e sale. Appena usciti dall'area di sosta, andando verso nord, ammiriamo i laghi Alimini sulla sinistra e proseguiamo verso Torre Specchia Ruggeri. Lungo la strada facciamo la spesa. Proseguendo arriviamo a Torre Dell'Orso in cui si transita lungo la piccola circonvallazione, se si viene da sud, senza entrare nel centro ( l’accesso non é più consentito in centro, fino alla torre con i camper e men che meno parcheggiare); appena si rientra sulla strada litoranea si trova un grande parcheggio libero, non vicinissimo al mare, ma vediamo un trenino che probabilmente fa servizio navetta per il paese e il mare.
Proseguendo, in direzione Marina di Melendugno, incontriamo Roca con un litorale frastagliato di roccia alta, bel mare e anche alcuni punti per sostare con i campers. Segnaliamo il sito archeologico proprio sul mare che si vede bene dalla strada. Superata Roca arriviamo a San Foca bel centro turistico, con bel mare e soprattutto un ampio lungo mare, verso nord del paese, lungo il quale ci sono parecchi parcheggi.
Quindi giungiamo a Torre Specchia Ruggeri, al parcheggio di cui abbiamo segnalazione, subito dopo la torre, per la verità l'accesso non é comodissimo per grandi campers ed inoltre consigliamo di arrivare in prima mattinata, per fare le manovre più agevolmente. Troviamo un bel punto fronte mare.
La spiaggia è di sabbia con qualche roccia qua e la. Mare limpido, con qualche ciuffo di Poseidonia.
Davanti un micro isolotto che visitiamo con pinne e maschera; a metà mattina il mare si appiattisce rapidamente diventando un olio e il poco venticello smette di soffiare: oggi é previsto il picco di caldo che sta imperversando su tutta l'Italia!
Ma qui abbiamo il mare limpido che ci tiene freschi.
Davanti alle nostre stuoie, sul ciglio dx della strada (direzione nord) un piccolo chiosco con cartello che recita "Ricci, cozze e altro da Marcello", dove alcuni signori, servono da mangiare su piccoli tavolini, sotto una tettoia rudimentale.
Passiamo la mattinata in mare, poi pranzo e siesta; infatti questa sera saremo a Lecce e incontreremo i nostri amici Nicola e Teresa, con Gianmarco e Stefano, per una bella cenetta ancora insieme. Dobbiamo riprendere le forze, soprattutto i tre piccoli, per evitare teste cadenti sul tavolo del ristorante !
Dopo la pennica, ancora un po’ di mare con un paio di bei bagni. Quindi doccia e partenza per Lecce.
Lungo la strada vediamo l'ingresso dell'oasi del WWF Le Cesine, che sarebbe interessante visitare. Qui la strada rientra per lasciare spazio all'area naturalistica, poi voltiamo a sx nell'entroterra per gli ultimi chilometri che ci separano dalla città. Il paesaggio è campagna sterminata, con qualche masseria, spesso disabitata.
Arriviamo alla tangenziale e quindi entriamo nel viale che porta a Porta Napoli,dove si trova il parcheggio Carlo Pranzo a pagamento, utilizzato dai camperisti (40.35846-18.16922)
La tariffa dalle 07:00 alle 21:00 è 0,52€/ora e 1,5€ per tutto il giorno, inoltre con il pagamento del parcheggio si ha diritto alla navetta per il centro, che comunque è veramente a tre passi. Ci sono già altri camper parcheggiati, attendiamo in nostri amici e poi tutti insieme andiamo a piedi in centro, passando dalla imponente e appena ristrutturata Porta Napoli.
Da qui procedendo a dx entriamo nel corso, ricco di botteghe e ristorantini, quindi andiamo subito alla piazza della cattedrale che nel 2006 non eravamo riusciti a visitare perché già chiusa. La piazza é veramente un salotto d'arte, con il bel campanile, il palazzo vescovile e altre importanti strutture.
La cattedrale è molto bella a cominciare dall'imponente facciata. All'interno ricchi altari nelle due cappelle principali ai lati dell'altare, a dx i tre santi patroni della città Sant Oronzo, San Giusto e San Fortunato, che si festeggeranno solennemente nei prossimi 24, 25 e 26 agosto.
Sotto l'altare si accede alla cripta costituita da una seconda chiesa, molto simile a quella posta sotto l'altare della cattedrale di Otranto: una pianta a T rovesciata, con due cappelle sui bracci laterali e al centro tantissime colonne con capitelli tutti diversi che sorreggono tutto l'altare della cattedrale.
Dopo la cattedrale ci dirigiamo verso piazza Sant’Oronzo nella quale domina la stele e a dx l'anfiteatro.
Procediamo a sx verso la chiesa di Santa Croce, che colpisce già dalla facciata con sculture in pietra di figure mitologiche e guerrieri turchi che sorreggono sulle spalle il timpano principale, sopra un importante rosone che sembra lavorato all’uncinetto…..magnifico. All'interno tre navate, una principale centrale e due minori laterali con tante cappelle tutte adornate di colonne di pietra finemente lavorate.
Uscendo dalla chiesa a sx, all'altezza del centro della navata, una cappella dedicata a Sant Oronzo con uno scritto tutto in dialetto leccese che non riusciamo ad interpretare, neppure con l'aiuto di Nicola e Teresa.
Usciti dalla chiesa della Santa Croce, procediamo a dx, da qui partono una serie di stradine con pavimento di pietra e su entrambi i lati palazzi importanti, con balconi adornati, ingressi a volta scolpiti. Peccato che molti sono abbandonati o in stato di degrado e inoltre sembra che la zona sia non delle migliori: strano considerando la bellezza e valore delle strutture e nel pieno centro della città. Si dovrebbe incentivare la rivalorizzazione di tutto il centro storico, gioiello di arte.
Qui di andiamo a cena in una pizzeria lungo il corso denominata Maccheroni: pizza al metro molto buona.
Dopo la bella cena con i nostri amici, riprendiamola camminata per tornare a Porta Napoli che é ancora più bella grazie alla bella illuminazione a faretti, realizzata in occasione della ristrutturazione.
Salutiamo i nostri amici e a nanna.
23/08 La mattina di martedì sveglia, colazione e partiamo sulla superstrada direzione Brindisi.
Oggi é il nostro ultimo giorno di mare. Infatti, considerato il caldo che continua ad imperversare, decidiamo di cambiare il programma originario che prevedeva una giornata di visite all'interno, Martina Franca, Cisternino e Grotte di Castellana, per il mare di Ostuni
Non abbiamo particolari indicazioni, quindi andiamo naso uscendo a Ostuni e prendendo per Torre Pozzella. Naso perfetto! Infatti si giunge ad un bel parcheggio su ghiaia già occupato da campers (40.76983-17.66364) che confina con una bellissima lunga insenatura arricchita di una spiaggetta di sabbia fine. Intorno altri parcheggi che sono occupati dalle autovetture, quindi nessun problema di ingombro per i nostri mezzi.
Il mare é molto limpido e la giornata perfetta, con un filo di vento e mare calmo. Poco oltre la caletta ci si avvicina alla torre, visibile già dal camper. Qui si scopre una seconda cala, più piccola e ideale da fare il bagno in prima mattinata, quando siamo giunti noi. Acqua cristallina e roccia tutto intorno.
Poi bagni, snorkeling ad ammirare le rocce e insenature della caletta, fino al mare aperto e tanto sole, che scotta sempre più.
Quindi pranzetto e riposo. Dopo la siesta di nuovo in mare ma optiamo per la roccia sul lato destro della caletta; in corrispondenza di una piccola rampa di alaggio per i gommoni, scavata nella roccia, si accede facilmente ad un mare blu e profondo, con possibilità di fare qualche tuffo. Da questa posizione inoltre si è baciati dal sole fino al tramonto. È il nostro ultimo bagno e ce lo godiamo fino al calare del sole; intanto il mare è diventato come olio, assenza di vento, che invita tante imbarcazioni ad uscire al largo.
Ci ritiriamo nel nostro camper e dopo una doccia ci spostiamo a Ostuni per trascorrere la nostra ultima serata di vacanza.
A Ostuni abbiamo due indicazioni di parcheggio, il 1º più vicino al centro è sterrato ed è dotato di piletta per lo scarico e fontanella per il carico. Tuttavia è già pieno e dobbiamo ripiegare sul 2ºasfaltato, in pendenza, con spazi per auto e pullman e una fontanella pubblica. Anche qui tutto pieno ad eccezione degli spazi per pullman dove però si rischia la multa con i camper. Alla fine troviamo un altro parcheggio, lungo la strada sotto le mura, sterrato e non a pagamento: insieme ad altri camper decidiamo di sostare qui.
Dopo una rapida cena ci tuffiamo nei vicoli della bella città bianca, gustando un ottimo gelato della gelateria pasticceria Borgo Antico, nella piazzetta della Cattedrale. Ad allietare la nostra ultima calda serata pugliese ci sono le melodie della Taranta suonata e ballata da gruppi musicali locali, in vari punti della città.
24/08 Siamo giunti alla nostra ultima giornata di vacanza e inizia il nostro viaggio di rientro a Nettuno. Lungo la strada segnaliamo le 2 aree sosta sempre lungo la marina di Ostuni dove si sono fermati diversi camper. Il viaggio procede bene, senza traffico ma con una temperatura che sale di ora in ora fino a superare probabilmente i 40° quando ci fermiamo in un'area di sosta vicino Cassino per pranzare.
Arriviamo a Nettuno che sono quasi le 16:00, dopo aver percorso 1435km e visitato ben 28 magnifici punti della Puglia che consigliamo a tutti coloro che hanno avuto la pazienza si leggere fino a qui questo nostro diario di viaggio.