Il mondo virtuale di Google

Quando un colosso come Google si muove, certamente lo fa a ragion veduta.

Desta quindi interesse la sua recente creazione: Lively.

Si tratta di un ambiente che, seguendo le ultime tendenze, tenta di attrarre l'attenzione di chi ama usare il PC per estraniarsi dal mondo reale e inseguire incontri virtuali.

Lively mette a disposizione gratuitamente un programma che - una volta scaricato e installato sul proprio PC (per il momento opera solo su Windows XP e Vista) - consente di creare il proprio "alter ego", personalizzandolo a piacere attingendo da un insieme di avatar precostituiti. Il personaggio così definito può ulteriormente essere modificato nel look: taglio di capelli, abiti, e così via.

Per rendere il contesto in cui si opera più reale, Lively permette anche di creare la propria stanza, sempre con effetti tridimensionali. Anche in questo caso, si può partire da vari modelli di locali proposti, modificandoli poi secondo il proprio gusto in termini di design, architettura, arredamento.

A questo punto, che si fa? Semplice, ci si muove tra stanze che altri hanno creato come noi, si fanno incontri e conoscenze, insomma si socializza sul web, sia con strette di mano o abbracci, sia con una più classica chat di testo.

Tutte le operazioni in Lively si eseguono senza necessariamente essere degli esperti di informatica: via browser, con clic intuitivi, chiunque può cimentarsi nella semplice impresa, e trovarsi immerso in una esperienza virtuale, un gioco moderno che raccoglie molti appassionati.

Facile prevedere che la notorietà di Google favorirà la diffusione di questo nuovo ambiente, che si candida a superare le precedenti esperienze (ricordate Second Life?) e divenire il riferimento del settore.

Insomma, niente a che vedere con gli incontri reali che noi camperisti siamo abituati ad organizzare - o a improvvisare - con amici o conoscenti, in qualche bella situazione di sosta, magari con qualche scambio enogastronomico che allarga le culture e avvicina gli animi.

Fortunatamente, ognuno di noi può perseguire i comportamenti che più gli si addicono e socializzare come meglio crede.