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Camping Sport Magenta

LE CINQUE TERRE

Veicolo: Rimor Europeo NG1 - Ford 2.4 TDi
Equipaggio: Riccardo (38) - Antonella (39) - Cristiano (13)
Periodo: Ottobre 2003


Carpineto Romano (ROMA) – Partiamo la mattina, con piacevole calma, ed incerti sul come organizzarci, ci godiamo il viaggio e così calato il buio del primo pomeriggio decidiamo di recarci direttamente presso il camping “ Oasi Park ” in Diano Marina (IM). La mia precauzione di telefonare è stata eccessiva ma la cortesia dei titolari squisita, ospitalità per una notte con piazzola all’altezza di un vero camping.

La mattina seguente, vicini al confine francese decidiamo di recarci al Principato di Monaco ove devo ammettere che le autostrade di quella zona … bhè sono superiori alle nostre sia come cura del manto stradale ma in particolare per l’illuminazione dei tunnel. Ma il rovescio della medaglia è presto servito, dove l’eccessiva bellezza del Principato viene pregiudicata dalla carenza di parcheggi per i Camper e credetemi è un vero peccato vedere il tutto dall’abitacolo del nostro mezzo.

Imprigionati nel camper decidiamo forzatamente di fare ritorno, essendo la nostra mèta le 5 Terre, e così pensiamo bene di goderci Sanremo …. ma cosa avevamo detto carestia? Anche lì il parcheggio era una miraggio, nessuno sapeva indicarci dove andare ed il lungomare non offriva spazi per i camper.

E così senza parcheggio ed in un traffico caotico, continuiamo il ritorno giungendo a Genova… ma si vede che la jella era nostra compagna di viaggio. Conosco Genova, ho lavorato nel 1986, ma perdonatemi è diventata una città budello: cerco di parcheggiare nei pressi dell’Acquario, trovo posto accedo, non intralcio nessun altro veicolo pur se il mezzo usciva di circa 50 cm. posteriori fuori delle strisce, pago profumatamente alla obliteratrice la somma di euro 8,00, espongo il ticket sul cruscotto, maaaa …. eccoli in agguato nascosti dietro il muro due Vigili Urbani che mi invitano ad allontanarmi in quanto non potevo sostare. Premetto che mi hanno visto pagare, che sul posto non vi era segnaletica di divieto per camper, ma per non degenerare e porre in cattiva luce l’essere CAMPERISTA mi allontano (in un traffico dannato) ove dopo circa 4 km esiste un enorme parcheggio sul mare. Bello e capiente, peccato che si tratta di una zona non “accogliente” sotto il profilo di sicurezza ed essendovi il capolinea degli autobus decidiamo di chiudere il nostro camper (..pregando che nulla accada..) e chiesto al conducente del mezzo pubblico questi ci riferiva che alle ore 18,00 l’Acquario chiudeva ai visitatori. Ok !!! La giornata è giusta!!!

A questo punto non ci resta altro che dirigerci direttamente a La Spezia ove abbiamo eretto come base di appoggio l’A.A. del Club Camperisti Spezzini, per la visita alle 5 Terre. In serata giungiamo all’A.A., a ridosso dell’area portuale, ove sistematici abbiamo tutti i comfort previsti compreso l’allaccio luce.

La mattina seguente, acquistiamo i biglietti dell’autobus all’ingresso della nostra AA (comprensivi di piantina e depliant delle 5 Terre) e dopo circa 100 mt esterni con un’attesa di 20 minuti prendiamo il bus che ci conduce direttamente alla Stazione FFSS = comodo ! In treno scendiamo alla prima fermata così descritte:

1. RIO MAGGIORE = decidiamo di percorre a piedi la “Via dell’Amore” (stupefacente) che costeggia, transitando sotto il crostone della montagna sovrastante, la sottostante scogliera a picco rendendola uno spettacolo della natura senza fiato. Il tunnel dei graffiti e dediche ricorderà anche noi negli annali. Mancando pochi chilometri continuiamo il percorso giungendo (sempre a piedi) a Manarola.

2. MANAROLA = per nulla entusiasmante. Borgo senza infamia e lode.

3. CORNIGLIA = la raggiungiamo in treno da Menarola. Per ora di pranzo ci fermiamo alla trattoria “La Lanterna”, intersecato internamente il paese. Ovvi i piatti gustati: trenette al pesto – risotto alla pescatora – linguine allo scoglio. Il Borgo è caratteristico nel suo interno.

4. VERNAZZA = raggiunta in treno. Splendido Borgo marinaro che ti conduce su una vista deliziosa e delicata. La chiesetta medioevale nella piazzetta, ove vi sono le barche dei pescatori, è di rara bellezza. Non possono mancare i pittori di tele tutti in fila come a scuola.

5. MONTEROSSO = raggiunta in treno. Località estrema (per noi che venivamo dalla parte opposta) e ultima terra visitata. Purtroppo stante il periodo i negozi sono in chiusura per la pausa invernale, il chè dona un velo di tristezza. Esiste un parcheggio a pagamento per i camper, direttamente sul mare, ma senza carico-scarico di acqua né corrente. Monterosso è anche definito il paese dei gatti, ed effettivamente ne abbiamo visti a decine in giro per non parlare della vendita nei negozi: uno carino lo abbiamo acquistato anche noi…è un gatto pensieroso.

Nota: le 5 terre si possono raggiungere anche a piedi seguendo un accurato e insidioso percorso natura a piedi, per cui necessita attrezzarsi con scarponcini e bastoni.

La sera abbiamo fatto ritorno alla nostra AA, ovviamente stanchi per l’immane camminata, ma felici di aver vissuto una giornata, come le altre (anche senza parcheggio), che ci aiutano a vivere ad andare avanti ed amare questo tipo di turismo: l’essere camperisti.


Viaggio effettuato da Riccardo, Antonella e Cristiano nell'Ottobre 2003

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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