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Camping Sport Magenta

 

 


                                                                                         

 

 

 

 

Periodo

28 luglio – 22 agosto 2001

Equipaggio

Michele (32) e Chiara (28)

Veicolo

Elnagh Trophy 3 su Ducato 1.9 TD  del 1992

Chilometri percorsi

6232

Litri di gasolio

650

Media

9,6 Km/l

Spesa gasolio

£ 1.048.500

Autostrada (I)

Firenze-Brennero-Firenze  £89.000

Autostrada (A)

Vignette (£ 15.000 x2) + Europabrucke (£ 16.000 x2)

Altri pedaggi

Ponte Korsør – Nyborg  230 Kr (£60.000)

Traghetti

Rostock (D) – Gedser (Dk)  2 ore  115 DM (£ 115.000)

Campeggi

2 in tutto per una spesa di £ 59.000

Spesa totale

£  2.700.000 tutto compreso ( € 1395)

 

 

28 LUGLIO 2001  FIRENZE – FÜSSEN  Km 615

Dopo dieci anni di vacanze itineranti in tenda abbiamo deciso di acquistare un camper e così ci apprestiamo a vivere la nostra prima lunga esperienza da camperisti con l’assoluta convinzione (poi rivelatasi esatta) che ci troveremo benissimo e non rimpiangeremo la nostra gloriosa Ferrino Pamir.

Così, dopo lunghi preparativi a mezzogiorno partiamo da Calenzano, dove lasciamo la nostra piccola Sissi (una gattina grigia di quasi un anno) ai miei genitori, e ci incamminiamo verso la Germania. Dopo 615 chilometri percorsi in poco più di otto ore, attraversando le alpi tirolesi e bavaresi passando per Garmish, arriviamo alla nostra prima meta: i castelli reali di Neuschwanstein e Hoenswangau vicino a Füssen, appena oltre il confine austriaco nel sud della Baviera. Per dormire parcheggiamo lungo il Lech a poche centinaia di metri dal paese.

 

29 LUGLIO 2001  FÜSSEN - NÖRDLINGEN  Km 200

Stamani partiamo con le bici per Neuschwanstein. Dopo aver comprato i biglietti (28 DM) facciamo un giro lungo l’Alpensee (un bel lago alpestre) in attesa del nostro orario d’ingresso. Dopo una salita tremenda arriviamo al castello e lo visitiamo con l’ausilio di un’audioguida in italiano (cosa che non ci capiterà spesso nel resto del viaggio). Poi ci arrampichiamo fino ad un posticino sospeso su una gola per fare una foto al castello e quindi torniamo al camper a mangiare. Nel pomeriggio girata per Füssen, paese caratteristico molto colorato, e poi pedalata fino alle Lechfall le cascate dello smeraldino fiume Lech che poco prima del paese passa in una stretta gola con un gran fragore.

Ricarichiamo le bici e ripartiamo lungo la Romantische Strasse che da qui porta fino a Rothenbourg e oltre. Per la strada facciamo una breve sosta alla Wieskirke, una bella chiesa barocca, e poi proseguiamo fino a Nördlingen e ci sistemiamo con il camper in un parcheggio proprio sotto le mura (integralmente conservate). Dopo cena passeggiata in paese dove prendiamo un bel gelato alla gelateria Firenze.

 

30 LUGLIO 2001  NÖRDLINGEN – LICHTENFELS  Km 230

Oggi proseguiamo la Romantische Strasse dopo aver visitato meglio Nördlingen ed aver percorso quasi tutto il camminamento di ronda originale delle sua mura medievali. Poco più avanti troviamo Dinkelsbüel splendido paesino colorato, con case a graticcio e mura ben conservate, che ha ben poco da invidiare all’assai più turistica Rothenbourg dove arriviamo all’ora di pranzo. Troviamo un camper service così carichiamo e scarichiamo i serbatoi. Poi alle 14.00 sotto il sole cocente (32 gradi) cominciamo la visita di quella che dai giapponesi è considerata una meta da non perdere al pari di Roma o Firenze nei loro tour europei. In effetti il paese è molto grazioso, con una doppia cinta di mura, torri, case a graticcio, scorci caratteristici e un bel Markt ( la piazza principale che in Germania si chiama ovunque così): unico difetto la quantità di turisti. Siamo comunque soddisfatti e sfiniti dal caldo ci concediamo la nostra prima original Weissbier. Alle 17.30 ripartiamo per Bamberg dove però non riusciamo a trovare un posto adatto alla sosta per la notte. Così proviamo ad addentrarci con il camper nel centro e riusciamo a vedere qualche scorcio, compreso il famoso municipio sul ponte. Quindi procediamo in cerca di un posto per dormire. Ci fermiamo a Lichtenfels, una trentina di chilometri più a nord. Qui il camper sembra un’astronave da come ci guardano! Comunque il paese è piccolo ma carino e tranquillo e decidiamo di passare la notte in un parcheggio. 

 

31 LUGLIO 2001  LICHTENFELS – WEIMAR  Km 200

Stamani siamo partiti sul presto. Abbiamo provato a visitare la cattedrale della  Viergenhelige ma era troppo presto ed era ancora chiusa: qua spesso i musei e i monumenti aprono intorno alle 10.00.

Così siamo andati avanti, ma la superstrada è finita presto e sono cominciati i rallentamenti dovuti a TIR e camioncini vari. Dopo un po’ siamo entrati nella foresta del sud della Turingia e di qui nella valle della Saale dove alcune dighe formano ampi laghi artificiali. Di qui, entrati nell’ex DDR, dopo un bel pieno a 1,55DM al litro, siamo arrivati nei pressi di Weimar ed abbiamo optato per un pasto al locale Mc Donald’s. Dopo il panino siamo andati fino all’ex campo di concentramento di Buchenwald la visita del quale ha impegnato metà pomeriggio: tutto molto interessante e al tempo stesso molto triste. Alle 18.00 circa siamo a Weimar, posteggiamo nel parcheggio vicino allo stadio e alla piscina, smontiamo le bici e … un acquazzone tremendo ci inzuppa da capo a piedi nonostante fossimo sotto un portico. Finito il temporale, e cambiati i vestiti, andiamo a visitare la cittadina dove hanno vissuto tra gli altri Göethe e Schiller. Tutto è colorato con colori tenui, pastello, e la cittadina ha un aria particolare anche se non si può dire caratteristica quanto quelle della Baviera.

 

1 AGOSTO 2001  WEIMAR – POTSDAM  Km 280

Dopo aver visitato il parco dello Schloss Belvedere, appena fuori Weimar, partiamo per Wörlitz, un paesino sulla riva dell’Elba nei pressi di Dessau, con un notevole parco nel quale abbiamo girovagato allegramente con le bici fino alle 16.30 e dove abbiamo incontrato pavoni e scoiattoli. Poi proseguiamo dritti verso Berlino e ci fermiamo in un campeggio a pochi chilometri da Potsdam. Una bella doccia, una telefonata a casa, due passi e qualche lettura per farci un’idea di cosa vedremo domani e poi a letto. La temperatura è decisamente scesa e stasera ci sono 13 gradi: quindi a letto col plaid!

 

2 AGOSTO 2001  POTSDAM - BERLINO   Km 40

Dopo aver caricato e scaricato i serbatoi del camper partiamo per Potsdam. La giornata è quasi interamente dedicata alla visita del parco di Sans Souci, il castello “da riposo” di Federico II, che qui si rifugiava per stare “senza pensieri”. Visitiamo diversi edifici, sempre con ai piedi delle pantofole enormi per non rigare i pavimenti, e tra tutti troviamo particolarmente bello (oltre al castello di Sans Souci) il Neues Palais, un palazzo aggiunto a fine Ottocento dotato di splendide sale da ballo e da banchetto. Alle 17.00 il parco chiude; proviamo a raggiungere il vicino castello di Cecilienhof, dove sono stati firmati i trattati per la spartizione della Germania nel dopoguerra, ma anche questo è già chiuso. Così andiamo a Berlino. Lungo il viale di accesso alla Porta di Brandeburgo (impacchettata per restauro) vediamo alcuni camper italiani e ci uniamo a loro per spostarci dopo le 19.00 in un parcheggio in posizione 5 stelle: sotto al duomo e al vecchio palazzo del parlamento dell’RDT, a poche centinaia di metri da Alexander Platz e dall’Unter den Linden, il boulevard berlinese. Parliamo un po’ con gli altri camperisti, uno dei quali è di ritorno da Capo Nord e ci ammalia con i suoi racconti. Dopo cena facciamo due passi fino alla famosissima Alexander Platz dominata dalla Fernsehturm, la torre della televisione, alta 365m, e poi a letto.

 

3 AGOSTO 2001  BERLINO

Alle 9.00 spostiamo il camper perché il parcheggio è consentito dalle 19.00 alle 9.00 (durante il giorno è per gli autorizzati) ed andiamo al castello di Charlottenburg. Visitiamo il corpo centrale con gli stessi pantofoloni giganti di Sans Souci, ma siamo stanchi di visite guidate in tedesco e così evitiamo l’attiguo museo (dove poi scopriamo con rammarico essere custodita la famosa testa di Nefertiti) e facciamo due passi nel parco. Tornati al camper ci spostiamo verso il Tiergarten, il parco principale di Berlino, al cui margine orientale c’è il famoso zoo. Lasciamo il camper un po’ distante e stanchi di camminare prendiamo le bici; poi però lo zoo lo giriamo a piedi ed è dura perché è molto grande, tanto che la visita occupa circa quattro ore. In compenso vediamo un sacco di animali e restiamo colpiti da oranghi e gorilla che ci fanno morire dal ridere. Usciti dallo zoo diamo uno sguardo alla vicina chiesa commemorativa (Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche), quella mezza vecchia e mezza moderna perché semidistrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Di qui parte il Kurfüsterdamm, l’altro boulevard berlinese, e la Tauentzienstrasse in cima alla quale c’è il KaDeWe, il più grande magazzino d’Europa assieme ad Harrod’s. Ci facciamo un giro e restiamo colpiti soprattutto dal reparto gastronomia dove si può trovare veramente di tutto, dal vino iraniano al caviale del Volga: basta poi poter pagare! Siamo veramente stanchi così torniamo al camper e torniamo al parcheggio dove fatichiamo a trovare posto perché è iniziata la Berliner Gauklerfest, molto gettonata dai cittadini della capitale, con birra, bratwürst, musica e cabaret. Per la festa siamo comunque troppo cotti e ci accontentiamo di due passi per l’Unter den Linden, quindi a letto completamente cotti!

 

4 AGOSTO 2001  BERLINO

Dopo una dormita come sassi ci risvegliamo belli tonici per una nuova giornata alla scoperta di Berlino. La mattina torniamo al Kurfüsterdamm per vedere meglio la chiesa commemorativa e l’orologio ad acqua dentro l’Europa Center e per fare due passi in questo quartiere così animato e vivace. Poi, con le bici, arriviamo fino all’Olimpia Stadion, a diversi chilometri in direzione di Spandau. Tornati al camper andiamo a piazzarlo nel solito parcheggio ( che il sabato è accessibile dalle 14) e mangiamo un po’ di salumi locali, quelli che alla vista sono irresistibili e poi sanno per lo più sempre di würstel! Dopo pranzo facciamo qualche foto al duomo e alla zona dove restiamo a dormire da due giorni, e poi ripartiamo di nuovo con le bici, perché le distanze sono sempre enormi, verso Gendarmenmarkt, una piazza molto grande con un teatro e due chiese simmetriche ai due lati. Continuando il giro passiamo per strade e palazzi che rendono l’idea dell’architettura della ex Berlino-est, ed incontriamo uno strano monumento in vetroresina a forma di palla colorata con attaccate sedie ed altri oggetti da casa. Quindi giungiamo a Potsdamer Platz, che fino a undici anni fa era terra di nessuno mentre oggi è un modernissimo centro affaristico e commerciale, il Kulturforum, con vari cinema multisala sovrastati dai grattacieli della Sony e della DB, nonché da un’avveniristica struttura a tendone in metallo. Poco lontano avvistiamo resti del muro e una torretta di avvistamento ancora in piedi. Proseguiamo verso la Porta di Brandeburgo, infagottata dalla Telekom per restauro, e di lì fino al Reichstag, il parlamento della repubblica ( e prima del Reich). L’edificio danneggiato durante i bombardamenti è stato restaurato, ma al posto della cupola originaria ha oggi una cupola di vetro che permette ai turisti di osservare il panorama. Davanti, verso il Tiergarten, stanno costruendo il nuovo parlamento che è già a buon punto. Vorremmo continuare, ma una nuvola nera e densa si avvicina rapidamente, così ci precipitiamo verso il camper, sospinti da un vento sempre più impetuoso. Appena il tempo di entrare che si abbatte un vero nubifragio con raffiche di vento che tolgono ai malcapitati turisti ogni possibilità di ripararsi dalla pioggia. Per fortuna dura poco, così dopo cena possiamo andare alla festa in Unter den Linden con musica, spettacoli e tanta buona birra. Prendiamo una Paulaner e scopriamo che qui, oltre all birra si paga una cauzione per il bicchiere di vetro che viene restituita quando lo si riconsegna: noi decidiamo che i bicchieri ci piacciono e li teniamo come souvenir!

 

5 AGOSTO 2001  BERLINO

Stamani ci siamo alzati prestino come al solito ed essendo domenica la città è semideserta. Facciamo un giro per Alexander Platz e poi decidiamo di salire sulla torre della televisione (12 DM) a vedere il panorama dal bar-ristorante girevole posto a 207 m da terra. Dall’alto ci accorgiamo che c’è un altro bel pezzo di muro rimasto in piedi e così, appena scesi ci dirigiamo verso Östbanhof : di qui fino all’ Oberaumbrüke ci sono 1200 metri di muro completamente affrescati. Passato il ponte arriviamo a Kreuzberg, il quartiere dove vive la maggior parte degli immigrati kurdi e turchi. Torniamo al camper a mangiare e poi via di nuovo con le bici nella zona di Prenzlauer Berg, dove gli alternativi berlinesi hanno occupato diverse case vuote e fatiscenti, e dell’adiacente quartiere ebraico dove vediamo la nuova sinagoga e l’Hackesche Höfe. Siamo veramente stanchi, così torniamo al camper a riposare un po’. Alle 17 scopriamo che la prima domenica del mese il Pergamon museum è gratis, così proviamo a farci un salto e lo troviamo ancora aperto, anche se per poco: facciamo comunque in tempo a vedere l’altare di Zeus che non avevamo potuto vedere tre anni fa in Turchia. Di qui andiamo nuovamente in Unter den Linden, stavolta a piedi, e arriviamo fino alla Porta di Brandeburgo. Torniamo al camper per la cena e mentre mangiamo si abbatte un nuovo temporale che fa crollare la temperatura a 14 gradi. Così non usciamo: facciamo un po’ di piani di viaggio per domani e poi a letto.

 

6 AGOSTO 2001  BERLINO (D) – FARØ (DK)  Km 280

Partenza da Berlino verso Spandau per vedere la Zitadelle che però è chiusa il lunedì. Quindi proseguiamo verso nord, indecisi fino all’ultimo se puntare su Lubecca o su Rostock: alla fine optiamo per quest’ultimo (niente da vedere ma molto più vicino) in modo da traghettare in giornata verso la Danimarca. Lungo la strada sosta ai laghi del Mecklemburgische Platte dove incredibilmente scopriamo che l’acqua non è fredda. Ripresa l’autostrada  dopo Krakov ci imbattiamo in una coda per incidente. Per fortuna siamo sul camper, infatti è l’una e decidiamo di mangiare. Dopo un’ora finalmente si riparte e alle 16.00 scarse siamo a Rostock dove perdiamo il traghetto per una manciata di minuti. Lo prendiamo alle 18. Fa abbastanza caldo per queste latitudini (24°) e il mare è calmo, ma il cielo comincia ad annuvolarsi. Sbarchiamo a Gedser alle 20 e subito ci rendiamo conto di quanto è pianeggiante la Danimarca. Fatti 50 km arriviamo sull’isoletta di Farø, dove riusciamo finalmente a svuotare le acque scure, e dove ci sistemiamo per la notte.   

 

7 AGOSTO 2001   FARØ - KØBENHAVN  Km 180

È piovuto tutta la notte e anche stamani il tempo non promette niente di buono; infatti per la strada verso le bianche scogliere di Mons Klimt continua a piovere incessantemente. Arrivati sul posto ci armiamo di K-way ed ombrello e andiamo a vedere le scogliere, uno dei punti più alti della Danimarca (132 m). Nel frattempo smette di piovere. Sulla strada per Copenaghen ci fremiamo a Næstved dove cambiamo un po’ di soldi e compriamo pane e affettati per il pranzo. Ripartiamo per la capitale dove arriviamo verso le 16.00. Qui, con nostra sorpresa e rammarico, scopriamo che l’area attrezzata descritta su Portolano non esiste più, così dobbiamo arrangiarci con le zone a parchimetro tra il Tivoli e il canale. Trovato un posto adatto tiriamo giù le bici e partiamo alla scoperta della città. Copenaghen è molto bella e vivace, specie la zona pedonale, detta Strøget, e il Nyhavn, con le sue pittoresche case colorate che si specchiano nel canale e tanta gente che parla con in mano una Tuborg o una Carlsberg. In poche ore visitiamo buona parte della città ed arriviamo fino alla statua della sirenetta, un po’ defilata lungo il porto. Dopo cena torniamo a piedi verso il centro che dista circa un chilometro dalla zona dove abbiamo lasciato il camper, e restiamo affascinati dalle luci di Radhus pladze. Facciamo due passi ma i locali sono quasi tutti chiusi (verso le 23) così prendiamo una birra ad un chiosco in piazza e poi andiamo a letto.

 

8 AGOSTO 2001  KØBENHAVN

Stamani il tempo è orribile. Piove che Dio la manda! Aspettiamo fino alle 11 e poi decidiamo di muoverci con il camper fino ad Amalienborg per andare a vedere il cambio della guardia che si svolge ogni giorno alle 12 e che oggi avviene sotto una pioggia tremenda con vento a raffica. Compriamo pane, würstel e formaggi e torniamo con il camper nella zona dove avevamo pernottato. Dopo pranzo finalmente smette di piovere ed esce un bel sole che ci permette di completare la visita della città, stavolta a piedi. Saliamo sulla Rundetaarn, una torre alta poco più di 30 m , dalla quale vediamo la città dall’alto e poi arriviamo al castello di Rosemborg circondato da un bel parco. Poi continuiamo la passeggiata e verso le 19.30 facciamo ritorno al  camper per la cena. Mentre mangiamo si abbatte un nuovo temporale, ma stavolta di breve durata; tuttavia siamo troppo stanchi per ripartire e decidiamo di andare a letto.

 

9 AGOSTO 2001   KØBENHAVN - NYBORG  200 km

Partenza dalla capitale alle 9.00. Alle 9.30 siamo già a Helsingor per visitare il castello di Kromborg, il castello di Amleto, ma è presto (apre alle 10.30) e dobbiamo aspettare. Davanti a noi a 20 minuti di traghetto c’è la Svezia e fuori tira un vento fortissimo. Del castello visitiamo i sotterranei e la cappella: le stanze ci hanno un po’ stancato e poi i saccheggi degli svedesi hanno lasciato ben poco degli arredi del castello. Poi facciamo il giro dei bastioni, lungo il mare, e quindi ci dirigiamo verso il centro del paese. Helsingor è un centro vivace e colorato con un sacco di botteghe che ci stuzzicano, così compriamo delle tartine, un’hamburgher gigante, dello spezzatino e un po’ di formaggio locale, nonché dei dolcetti tipo riccio e ce ne torniamo al camper a mangiare. Tutto molto buono. Poi andiamo a Hyllerod per vedere il castello di Fredrichsborg. È bellissimo, in mezzo a un lago, circondato da un parco alla francese, con siepi di bosso e fontane. Quindi ci spostiamo a Roskilde per vedere le navi vichinghe e le tombe dei reali di Danimarca nel duomo; ma è troppo tardi (qui chiudono alle 17) e dobbiamo accontentarci di sbirciare da dietro i vetri. Così dopo aver fatto il pieno (61 l per 433 Dk) ci avviamo verso Nyborg, sull isola di Fyn . Passiamo il ponte (17 km – 230 Dk) e ci fermiamo all’area di sosta subito alla fine del viadotto, dove scarichiamo i serbatoi, ricarichiamo l’acqua e pernottiamo.

 

10 AGOSTO 2001  NYBORG – RANDERS 320 Km

Stamani c’è un bel sole e partiamo subito per Viby, un piccolo boergo vicino a Kerteminde, con case a graticcio coi tetti di paglia e un vecchio mulino a vento. Sembra un posto da fiaba e infatti pare che abbia ispirato Hans Christian Andersen. Proseguiamo per Ladby dove c’è l’unica nave-tomba vichinga conservata (di solito bruciavano insieme al defunto e affondavano in mare. Di qui ci rechiamo più a sud verso il castello di Egeskov. Il tempo è peggiorato ma per ora non piove e riusciamo a visitare il parco dove scorrazzano liberamente paperi e daini. Il castello è bello, ma a noi forse è piaciuto più quello di Fredricksborg. Nel parco ci sono anche dei padiglioni adibiti a museo di mezzi di trasporto, dalle carrozze alle moto, dalle auto ai mezzi dei pompieri: tutti pezzi antichi dalla fine dell’800 agli anni 50. Tornati al camper mangiamo e poi ci avviamo verso Odense dove vediamo la casa natale di Andersen e il borgo adiacente. Quindi ci incamminiamo verso nord, lasciando l’isola di Fyn ed entrando nello Jutland, la parte “continentale” della Danimarca, arrivandi fino a Randers dove pernottiamo in un’area di sosta dell’autostrada. Fa piuttosto fresco: quando andiamo a letto ci sono 12°.

 

11 AGOSTO 2001  RANDERS – SKAGEN – BLOKHUS 370 Km

Sveglia presto (7.30) e dopo aver espletato le operazioni di carico e scarico die serbatoi ripartiamo verso Rebild Bakker, una foresta „incantata“ oggi parco nazionale. Lungo la strada facciamo il pieno in un convenientissimo fai da te e poi arriviamo al parco. Breve passeggiata nella fitta faggeta e poi ripartenza per Aalborg, nei pressi della quale visitiamo la più grande necropoli vichinga della Danimarca, Lindholm Høye. Quindi di nuovo in marcia verso Skagen. Il tempo oggi ci vuole bene e troviamo un bel sole anche se accompagnato da un forte vento. Quassù all’estremo nord del paese, osserviamo lo spettacolo dei due mari (Skagerrat e Kattegat) che a Grenen si scontrano dando vita a un’onda anomala che si estende per diverse centinaia di metri oltre la punta sabbiosa. Tornati al camper, che avevamo parcheggiato sotto il faro, ci spostiamo nel paese di Skagen, caratteristico per le sue case gialle con le palizzate bianche, e mangiamo un ottimo gelato con una cialda croccantissima. Da qui proseguiamo per la prima duna mobile, Råbjerg Mile, una montagna di sabbia affascinante che si sposta di 9 metri ogni anno per via del vento incessante. Dopo un po’ di corse in questo curioso deserto nordico, ripartiamo per l’altra duna mobile e dopo circa 50 km arriviamo a Råbjerg Knude. Qui la duna è davvero spettacolare perché da un lato ha semisommerso il vecchio faro e dall’altro è a picco sul mare che si apre davanti ai nostri occhi all’improvviso una volta giunti in cima. Qua il vento è, se possibile, ancora più forte e la sabbia ci sferza da ogni parte penetrando dappertutto, ma lo spettacolo è unico anche perché a quest’ora (19.30) ci siamo solo noi. Dopo aver tolto un chilo di sabbia dalle scarpe e dai vestiti ripartiamo in cerca di un posto dove dormire. Passiamo da Lokken, ma il paese, per quanto carinissimo, non si presta più di tanto allo scopo. Andiamo ancora avanti fino a Blokhus dove troviamo una spiaggiona immensa percorribile anche in auto e in camper e ci appostiamo in riva al mare per la cena. Fino alle 22.00 abbondanti il cielo resta chiaro e noi restiamo sulla spiaggia, poi pian piano tutti se ne vanno ed anche noi ci spostiamo nel vicino parcheggio per la notte. È stata una giornata splendida, anche se stanotte la temperatura scende fino a 11°.

 

12 AGOSTO 2001  BLOKUS – RIBE  420 Km

Ha piovuto tutta la notte e anche stamattina il sole non accenna a voler uscire, forse per compensare la splendida giornata di ieri. Sotto una fitta pioggerella ci incamminiamo così verso il Limfjorden, un tratto di mare che attraversa da parte a parte lo Jutland settentrionale. Lungo la strada ci fermiamo a vedere gli uccelli nella palude antistante il fiordo. Poi attraversiamo il ponte presso Sundby che collega la terraferma con l’isola di Mørs e ci fermiamo ad Hanklit, una scogliera dove, secondo la leggenda, Amleto uccise lo zio. Proseguiamo per Nykøbing, ma è domenica e non si vede in giro anima viva: sembra veramente un paese fantasma! Così andiamo avanti, lasciamo Mørs e ci fermiamo alla fortezza di Spottrup dove invece c’è un sacco di gente perché è in corso una festa medievale con figuranti in costume, falchi pellegrini, archibugi e stando all’interno del castello. Ricomincia a piovere e riprendiamo la lunga strada verso Ribe. Ad un incrocio un gentilissimo signore danese si offre di darci qualche consiglio così scegliamo la strada costiera che passa da Rinkøbing e dalla sottilissima striscia di terra di Hvide Sande, che separa lo Skagerrat dal fiordo di  Rinkøbing. Il tempo non accenna a migliorare così andiamo avanti ed arriviamo a Ribe per cena. Qui ci sistemiamo in una bella e tranquilla area di sosta dotata di servizi con molti altri camper, per lo più italiani. Dopo cena facciamo una passeggiata per le vie del piccolo centro che ha qualcosa di fiabesco con le finestre delle casette a graticcio illuminate per lo più dalla luce tremula delle candele.

 

13 AGOSTO 2001  RIBE (DK) – LUBECCA (D)  350 KM

Anche stanotte ha piovuto, ma stamani un timido sole ci permette di vedere al meglio Ribe, graziosa cittadina medievale patria delle cicogne, di cui vediamo però solo i nidi sui tetti, ricca di vecchie case a graticcio e con un bel duomo dalla cui torre (250 scalini) si osserva un bel panorama. Verso mezzogiorno ci avviamo verso Rømø, isola collegata alla terraferma da un istmo lungo e sottile. Qui pranziamo in riva al mare, su una spiaggia percorribile in camper, se possibile ancora più grande di quella di Blokhus. C’è un po’ di sole ma dura poco. Il cielo si copre nuovamente, anche se non piove. Ci avviamo verso il confine, ma abbiamo ancora il tempo di vedere diverse cose. Per primo incontriamo il mulino di Hojer; poi arriviamo a Møgeltonder, paesino famoso per le case coi tetti di paglia (ma dopo aver visto Viby non ci fa un grande effetto); infine ci fermiamo a Tonder, dove spendiamo le ultime corone rimaste in birra, marmellata e souvenir. Una volta attraversato il confine facciamo il pieno (a 1540 lire anziché le 1630 – 1820 della Danimarca) e decidiamo se puntare direttamente su Amburgo o fermarci prima a Lubecca. Dopo lunghi ragionamenti optiamo per la seconda ipotesi. Arriviamo per cena e questa volta cerchiamo un campeggio visto che abbiamo assoluta necessità di una bella doccia! Il cielo è ancora coperto: speriamo in meglio per domani.

 

14 AGOSTO 2001   LUBECCA – AMBURGO  80 KM

Stamani il cielo è ancora un po’ grigio, ma non piove. Dopo la sospirata doccia lasciamo il campeggio Lübeck Schönböcken (29 DM) per andare a visitare la vecchia capitale della Lega Anseatica. Parcheggiamo vicino alla famosa porta Holstentor e vediamo i principali monumenti della città. Quindi ci concediamo un pranzo alla tedesca con bratwürst, cavolo e Kartoffel, il tuuto bagnato da buona birra “vom fass”. Facciamo una sosta a comprare un po’ di dolcetti al marzapane (per i quali Lubecca è famosa) e poi ripartiamo per Amburgo dove arriviamo nel primo pomeriggio e ci sistemiamo al porto, vicino al mercato del pesce, nel parcheggio di Hafenstrasse (15 DM per ventiquattr’ore). Da qui prendiamo le bici e partiamo per il giro della città. Saliamo sulla torre di S.Michele per vedere Amburgo dall’alto e farci un idea del percorso, quindi vediamo l’Altstadt, la S. Nikolai kirke, semidistrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il municipio, l’Außen Alster (il lago più grande) e torniamo al camper. Dopo cena facciamo un giro nel quartiere di St. Pauli  con l’enorme Luna Park fisso e decine di sexy shop e localini di streep tease.

    

15 AGOSTO 2001  AMBURGO – GOSLAR - HANN MÜNDEN   350 KM

Stamani ripartiamo da Amburgo verso le 9.30 e ci dirigiamo verso Goslar, antica città libera dell’Impero nella regione dell’Harz, dove arriviamo per l’ora di pranzo. Facciamo un po’ di spesa nel locale supermercato (qui ferragosto è un giorno come un altro) e poi visitiamo il paese. Ogni angolo è estremamente caratteristico: ovunque case a graticcio, alcune delle quali con le pareti e i tetti rivestiti d’ardesia. Il centro è grandino ed impieghiamo circa due ore e mezza per vederlo tutto (senza entrare nel castello di Enrico III che risale all’XI secolo). Splendida la Marktplatz e le vie adiacenti. Rifacciamo il pieno (85 DM) e ci avviamo verso Hann Münden che dista circa ottanta chilometri. Arriviamo per cena e ci sistemiamo nel campeggio per camper segnalato a pagamento (10 DM x 24 ore) sulla riva della Fulda a pochi metri dal centro. Dopo cena studiamo un po’ i percorsi per i prossimi giorni e facciamo una giratina per il paese che visiteremo meglio domani.

 

16 AGOSTO 2001  HANN MÜNDEN – COCHEM   370 KM

Visitiamo il paese di Hann Münden situato alla confluenza dei fiumi Fulda e Werra che danno qui origine al Weser. Ci sono molte case a graticcio ben restaurate, ma il centro è piccolo è la visita prende meno tempo del previsto. Così partiamo per Marburg dove arriviamo per pranzo. Il paese è un po’ diverso da quelli che abbiamo visto finora perché è arroccato su una collinetta in cima alla quale domina il castello. Visitiamo la cattedrale di Santa Elisabetta, primo esempio di gotico tedesco (1250 ca), l’immancabile Markt con l’altrettanto immancabile Rathaus (municipio) e con in mano un bel gelato preso al caffè Venezia (gestito da italiani) saliamo fino al castello. Alle 16.00 ripartiamo, ma non sappiamo ancora se per la valle del Reno  o quella della Mosella: alla fine la scelta ricade sulla seconda. Lungo la strada ci coglie un bel temporale che abbassa drasticamente la temperatura dai 30 gradi di Magburg ai 18 di Cochem, dove arriviamo intorno alle 19.00 e dove parcheggiamo il camper a poche centinaia di metri dal centro. Dopo cena facciamo due passi in paese e ci fermiamo in un localino tipico a cantinetta dove assaggiamo del buon vino bianco locale (halbtrocken e troken – semisecco e secco); quindi a letto!

 

17 AGOSTO 2001  COCHEM – RÜDESHEIM  180 KM

Sveglia alle 8.30 e visita del paese. Stamani c’è il sole e per la via pedonale c’è un sacco di gente. Saliamo prima al castello e poi ci impegniamo nella ricerca di buoni vini e souvenirs. Quindi ripartiamo verso il castello di Eltz. Dopo aver sistemato il camper nel parcheggio, pranziamo con uova strapazzate e all’occhio di bue, maquerolles (sgombri) in scatola e poi ci incamminiamo verso il castello. Dopo averlo contemplato dall’alto entriamo con una visita guidata in inglese. Molto soddisfatti riprendiamo la faticosa, ma per fortuna breve, salita verso il camper. Raggiungiamo Coblenza dove attraversiamo il ponte e ci inoltriamo nella valle del Reno. Per primo incontriamo il castello di Marksberg che vediamo dal basso. Più aventi, costringendo il camperino ad inerpicarsi per una salita tremenda, arriviamo alle rovine del castello di Liebenstein di fronte al quale c’è la fortezza di Sterrenberg oltre ad un bel panorama sul Reno. Continuiamo lungo il fiume che è davvero molto largo e arriviamo al massiccio della Lorelay. Da quassù il panorama è veramente splendido: si vede il Reno che forma una grande esse e due castelli, quello di Katz  (gatto) e quello di Maus (topo) sullo sfondo. Riscendiamo lungo la riva ed arriviamo a Kaub sovrastato dal castello di Gutenfels e con davanti, in un isolotto in mezzo al Reno, il castello-dogana di Pfalz. Nonostante l’arrampicata messneriana per cercare di fare una foto analoga a quella della guida l’impresa non mi riesce. Così, con un occhio preoccupato all’indice del gasolio che sta per finire, arriviamo fino a Rüdesheim dove piazziamo il camper vicino al fiume. Dopo cena facciamo due passi in centro dove troviamo un’animata festa del vino. 

 

18 AGOSTO 2001     RÜDESHEIM – BADEN-BADEN  230 KM

Lasciamo la valle del Reno con il cielo grigio, anche se non piove, e dopo aver trovato il bandolo della matassa nel groviglio di autostrade intorno a Wiesbaden, puntiamo su Heidelberg, graziosa cittadina sulla riva del Neckar, affluente del Reno. Facciamo un giro nell’animata Hauptsraße, al via pedonale, fino al Markt e attraversiamo l’ Alte Brücke (il ponte vecchio, proprio come a Firenze) al di là del quale si gode una splendida vista sulla città. Cerchiamo qualcosa da mangiare, ma i prezzi sono dovunque esosi. Entriamo al Mc Donald’s ma non c’è l’aria condizionata e si bolle! Così stanchi e un po’ innervositi decidiamo di non salire al castello e di tornare al camper. Poco prima di arrivare incontriamo Nordsee, una catena di fast food a base di pesce che abbiamo sempre visto ma che non abbiamo mai provato durante il viaggio, e così ci compriamo due ottimi panini. Lasciamo Heidelberg e proviamo ad andare a vedere il vicino circuito di Hockeneim, ma c’è in corso una gara e così non riusciamo a vederlo neanche da lontano. Così puntiamo diretti su Baden-Baden, centro termale del sud, nella Schwarzwald (la Foresta Nera). Facciamo un giro in centro, ma ci accorgiamo che non c’è gran che da vedere oltre alle terme; così torniamo al camper e ci riposiamo per tutto il resto della serata.

 

19 AGOSTO 2001  BADEN-BADEN – DONAUESCHINGEN  210 KM

Stamani c’è un bel sole e così partiamo ben contenti per scoprire la tanto decantata Foresta Nera. La nostra prima tappa è il laghetto glaciale di Mummelsee a 1036 m di altezza. Poi incontriamo le Alterheiligen Wasserfall, delle belle cascatelle che si possono ammirare risalendole lungo un sentiero in mezzo alla foresta. Dopo le cascate la strada ci riporta in quota dove facciamo riposare un po’ il camper che si è surriscaldato e riempiamo qualche bottiglia ad una fonte che, ci dicono, è la migliore della zona. Ne approfittiamo anche per mangiare e poi ripartiamo in discesa: in breve tempo la fitta foresta d’abeti lascia il posto a verdi vallate con prati ed alberi, con contrasti di verde estremamente rilassanti. Ci fermiamo a Gutak per fare una passeggiata al sole e guardiamo dall’esterno le case restaurate del museo all’aperto delle tradizioni valligiane. Proseguendo arriviamo a Triberg dove seguendo un sentiero si ammirano altre cascate. Qui tanti simpatici scoiattolini abituati al viavai si avvicinano per prendere le noccioline che i visitatori portano loro. Soddisfatti per la bella giornata nella natura troviamo un’area di sosta a Donaueschingen dove pernottiamo.

 

20 AGOSTO 2001  DONAUESCHINGEN – SCHAFFHAUSEN (CH) – LINDAU  220 KM

Ha piovuto tutta la notte e anche stamattina il tempo non è dei migliori. Dopo aver provveduto alle operazioni di carico e scarico dei serbatoi ci avviamo a vedere la sorgente del Danubio, una vasca rotonda nel parco del castello dei principi von Fürstemberg. L’acqua che esce da questa polla si unisce con quella del Brigek e del Breg, due torrenti che scendono dalla Foresta Nera, e da vita al Danubio vero e proprio. Ripartiamo e varchiamo la frontiera svizzera per arrivare a Schaffahusen dove vediamo le Rehinfall, le cascate del Reno, larghe 150 m ed alte 23 m con una portata d’acqua impressionante che in estate raggiunge i 600 m³ al secondo. Veramente un bello spettacolo. Dopo pranzo rientriamo in Germania e arriviamo al Lago di Costanza che delimita il confine tra Germania, Austria e Svizzera. Visitiamo il paese di Meersburg, colorato e vivace, e poi proseguiamo per Lindau con una breve sosta a Wasserburg. Pernottiamo nell’area di sosta per camper (P1) a circa un km dal centro storico.

 

21 AGOSTO 2001  LINDAU (D) – VADUZ (FL) – BOLZANO (I)  360 KM

Sveglia alle 8.00. Dal parcheggio prendiamo il bus navetta (che si può prendere con il biglietto del parcheggio) per Lindau-isola dove passeggiamo nel centro storico. Poi andiamo a spendere gli ultimi marchi in un grande centro commerciale dove compriamo principalmente birre e vini. Verso mezzogiorno ripartiamo, passiamo il confine austriaco, ricompriamo la targhetta per l’autostrada e dopo pochi chilometri varchiamo un’altra dogana: quella con il Liechtenstein. Ci fermiamo a Vaduz, dove non c’è un gran che da vedere a parte il castello, che peraltro non è visitabile perché abitato dalla famiglia principesca. Alle 16.00 ripartiamo verso Innsbrück, ma il viaggio si rivela un po’ più lungo del previsto perché l’autostrada diventa spesso statale ed a un certo punto, per evitare di pagare un tunnel, ci inerpichiamo fino al passo che porta alla rinomata stazione sciistica di S. Anton. Quando arriviamo a Innsbrück ormai è tardi ed il tempo è grigio. Così saltiamo la tappa e proseguiamo fino a Bolzano dove ci fermiamo a dormire in un area di servizio. Di qui l’indomani facciamo ritorno a casa dopo una breve sosta a Verona a trovare i nonni. 

 


Viaggio effettuato nel 2001 da Michele e Chiara

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE.


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