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Automezzo Volkswagen Multivan 2500 tdi
Partecipanti: Bruno marito di anni 43, Silvia moglie di anni 40, Tiziano figlio di anni 13
Partenza 31/12/2005
Ritorno 07/01/2006
Km percorsi 2381
Costo pedaggi e varie 200 euro circa
Gasolio euro 370 circa
Colazioni pranzi e cene 410 euro circa
Spese varie euro 120 circa
Guide consultate:
- Francia del Touring Club Italiano
- Normandia e Bretagna della Routard
- Francia del Nord della Routard

31/12/2005
Guidizzolo-Strasburgo
km 634
pedaggio euro 10
vignette euro 30
cena euro 68
passaggio Frejus euro 32

Partenza dalle ore 10.30 da Guidizzolo in provincia di Mantova.
Il freddo in questi giorni è stato veramente intenso, ha sfiorato spesso e volentieri i meno 13 gradi. Ha nevicato spesso e decidiamo di affrontare ugualmente questa avventura, noncuranti delle ammonizioni di amici e parenti.
Oltretutto questa mattina il finestrino dalla parte del guidatore si è bloccato. Probabilmente un problema elettrico. Cerchiamo subito l'elettrauto, ma è gia' in ferie e decidiamo di partire nonostante il grande disagio.Il finestrino lo terremo bloccato per tutto il viaggio.
Pensando infatti alle autostrade francesi, immaginiamo che non sara' per niente facile.Un poco demoralizzati prendiamo la A4 Milano-Venezia e poi la A9 Como-Chiasso.
Entriamo in Svizzera alle ore 12.00.
Acquistiamo la vignette al Valico di Brogeda valevole per 1 anno.
Proseguiamo per la E35 per Lugano - Basilea. La temperatura è salita a meno 2 gradi. Passiamo il lago di Lugano e ci fermiamo in un'area di sosta a 70 km dal S. Gottardo. Sono le 13.00 e il sole è stupendo. Mangiamo un panino e ripartiamo. Arriviamo al S. Gottardo alle ore 14.30. Nevica e le strade non sono bellissime. Non fa niente, e comunque fa un certo effetto passare il tunnel (circa 17 km). Un poco d'ansia ci prende, pensando di essere come all'interno di una bara e non si vede l'ora di uscirne. Cerchiamo di essere ottimisti non pensando che se succede qualche cosa lì dentro, si fa la morte del topo e tutto fila liscio. Oltrepassiamo Basilea, e passiamo la frontiera per la Germania proseguendo con la E35 per Karlsruhe.
Alle 18.00 arriviamo finalmente a Strasburgo. C'è già scuro e abbiamo un poco di difficolta' ad entrare in città. Dopo diversi tentativi finalmente ci riusciamo, e dopo qualche giro, troviamo parcheggio in Place de Lattre. Ci rendiamo subito conto che Strasburgo è bellissima.
Il centro è stupendo, le case sono tutte a graticcio, con influenza tedesca, e i davanzali sono tutti decorati da una marea di pacchi, pacchettini, fiocchi e angioletti. Da restare senza fiato ad ammirare tutto questo splendore. E' meraviglionso passeggiare per le vie illuminate a festa. Sembra di essere tornati piccini, immersi nel paese delle fiabe. Il clima è stupendo. Dai meno 12 gradi della sera precedente, siamo passati a circa 8 gradi.. Primavera!! Andiamo alla Cathedral e ceniamo lì alla Tavern de la Cathedral. La cena non è un granchè e spendiamo piuttosto parecchio, ma è la sera dell'ultimo dell'anno e tutto e' permesso.
Ci trasferiamo poi, nella vicina Place Klebert e festeggiamo li' il capodanno. C'e' un albero di Natale stupendo e gandissimo a fare da sfondo a tutti i botti, razzi e fuochi a cui assisitiamo. Ci dobbiamo riparare sotto il cornicione di una casa per non essere investiti da questa pioggia tipo guerra. Tiziano si diverte un sacco, noi un poco meno, e rientriamo al furgone per la notte, alle 01.30.
Esausti ci addormentiamo subito.
Buona notte.

01/01/2006
km 455
Strasburgo-St.Quentin
pedaggio euro 9
gasolio euro 75 per litri 65.22
pranzo euro 18
cena euro 25
souvenir euro 8

Visitiamo Strasburgo dopo colazione fatta alla Brasserie La Bourse proprio in piazza Lattre.
Desideriamo andare a prendere il battello per visitare Strasburgo attraverso i canali.
Arrivati all'imbarco ci avvertono, però, che a causa di scarsità di acqua (!) bisogna posticipare la partenza verso mezzogiorno.
Visitiamo in attesa, la Cattedrale, assistendo alla S. Messa e rifacciamo a piedi tutto il centro storico, rimanendo di nuovo estasiati da tanta bellezza. Verso mezzogiorno prendiamo finalmente il battello insieme a molti altri turisti.
Noi consigliamo vivamente il giro, in quanto è molto, molto affascinante, specialmente per il sistema di chiuse in cui l'acqua si alza e si abbassa, permettendo percio' la navigazione. Inoltre si vedono numerosissime case a graticcio, con balconi decorati, e bellissimi scorci, dove poter fare numerose fotografie.Vediamo il Palais d'Europe sede de Parlamento europeo e Chateau des Rohan. Insomma tutto veramente bello. Ritornati sulla terraferma ci fermiamo a mangiare un Kebab in centro e a malincuore verso le 14.00 ripartiamo in direzione Parigi via Metz.
A Reims prendiamo la E17 A26 per Laon evitando Parigi già vista anni orsono per ben 2 volte e ci fermiamo in un'area di servizio a St. Quentin per la cena.
Alle 21.30 tutti a letto.

02/01/2006
km 450
St.Quentin - Etretat- Arromanches
Pedaggio euro 9
Passaggio Pont du Normandie euro 5
Colazione euro 2
Cena euro 45

Ripartenza alle ore 9.00 dopo una colazione veloce.
Prendiamo la strada per Amiens e poi per Rouen A29 E44.
Entriamo in Normandia alle ore 10.20.
Ci sono 5 gradi.
Proseguiamo per le Havre - Caen con la A29 uscita Fecamp ed Etretat per le alte falesie. Arriviamo ad Etretat, parcheggiamo appena dentro il paese in Place Guillarde, dove c'è l'ufficio turistico. Pranziamo sul furgone,ci facciamo una pasta con il nostro fornellino da campeggio.
Il paesino è molto bello, anch'esso tutto addobbato, e notevoli sono le falesie (rocce spioventi verso l'oceano Atlantico). Prendiamo il sentiero che ci guida verso una delle falesie piu' alte e ci godiamo l'immenso panorama. Alle 15.30 ci dirigiamo verso Le Havre, tappa obbligata per i siti che dobbiamo visitare e rimaniamo veramente costernati. Le Havre secondo porto francese dopo Marsiglia, è una città completamente cementificata. Rasa al suolo per l'85% nella seconda guerra mondiale, è stata ricostruita malamente, ed è stata resa insignificante da una marea di casermoni, insopportabili alla vista, che la rendono veramente orribile. Nemmeno il porto ha granchè di caratteristico. Ne usciamo alla veloce alle 16.30, dirigendoci verso Caen A29 E44 e lo spettacolare Pont de Normandie che collega Le Havre a Honfleur. A pagamento e lungo circa 2 km sembra sospeso come nel vuoto e invece e arroccato su solo due piloni. Prendiamo la A13 E46, sbagliamo ed usciamo a Caen per prendere la Cherbourg-Rennes uscita Arromanches.
Cena all'Hotel de Normandie di Arromanches (unico aperto che desolazione). Ceniamo con terrine di cozze e assaggiamo finalmente il Calvados. A nanna alle 21.00.

03/01/2006
Arromanches-Longues sur Mer-Gold Beach-Colleville sur Mer-Omaha Beach-Point du Hoc-La Cambe-Utah Beach-St.Marie Eglise
Km 100
Colazione euro 10
Gasolio euro 77 Litri 66 (euro 1.160 al litro)
Albergo euro 80
Cena euro 58

Come abbiamo notato la sera precedente, in giro non c'è un'anima. Arrivare ad Arromanches è stato un'incubo, tra stradine poco illuminate, casine immerse nella desolazione piu' assoluta, nessuna persona in giro e pochissime segnalazioni.
Arromanches les Bains è la prima tappa importante del nostro giro riguardante le coste dello sbarco.
Qui rimangono ancora molti resti del gigantesco porto artificale, costruito dal nulla, per lo sbarco dei rifornimenti e delle truppe.
Purtroppo e con grande delusione il museo e il cinema tridimensionale sono chiusi, come del resto tutti gli altri musei che incontreremo nel nostro viaggio. E' bene sapere (e come noi tanti non lo sapevano) che in questi posti, qualsiasi cosa chiude in concomitanza con la chiusura delle scuole. Perciò se decidete di intraprendere un viaggio del genere in questo periodo, sappiate che è ottimo il fatto di non trovare assolutamente code stradali (le strade sono molto piccole e gli ingorghi sono molto frequenti), l'atmosfera è perfetta poiché è la stessa che i nostri alleati hanno trovato sbarcando (anche se era giugno), ma tutto è chiuso. Molto è stato lo sconforto, ma ci ha rincuorato il fatto che comunque l'emozione è stata grandissima lo stesso.
Ripartiamo alle 10.00 dopo colazione fatta allo stesso albergo, per Longues sur Mer, con le casematte tedesche e un Bunker che domina Gold Beach. Andando poi verso Colleville sur Mer e Omaha Beach, la tristezza prende il sopravvento. Il tempo sembra essersi fermato, tutto è ancora lo stesso: le stradine strettissime dove i soldati passavano a piedi, le stesse casine di vita rurale, lo stesso clima grigio e spento, la stessa immensa impotenza pensando a quello che in un passato non tanto lontano e ancora così vivo dentro di noi era accaduto. Non si puo' passare in questi luoghi e non restarne profondamente colpiti. Dopo il recupero della sabbia in una bottiglietta ad Omaha, arriviamo al cimitero americano di Colleville e non siamo riusciti a trattenere il pianto.
Situato lungo la scogliera, proprio sopra la spiaggia di Omaha, trovano degna sepoltura circa 10.000 soldati americani. Tutte croci bianche, uguali, per una distesa infinita di 70 ettari. Non si ha parole per quello che si vede, si riesce solo a camminare tra le lapidi, in un silenzio quasi surreale, fatto di pace e di tranquillità. Solo i rumori dei nostri passi fanno da sfondo. Numerosi giardinieri silenziosi anch'essi tagliano l'erba e tengono in ordine; noi mesti e tristi percorriamo questi spazi leggendo i nomi e le date di nascita e di morte scolpite sul marmo candido. Ragazzi giovani, giovanissimi che non ci sono piu' e che lì riposano dopo tanto dolore.
Usciamo da questo posto veramente depressi, e prendiamo la D514 per Point Du Hoc. Qui il terreno è cosparso di buchi enormi, restati tali da allora dalle navi che bombardavano. Sono veramente impressionanti. Su queste scogliere si arrampicarono i rangers e vi trovarono la morte in molti.
Proseguiamo prendendo la D113 per La Cambe proseguendo l'itinerario segnalato, chiamato D.D. LE CHOC. A La Cambe c'è il cimitero Tedesco….
Il cimitero tedesco, ex cimitero americano, è veramente enorme.
Qui riposano circa 21.000 soldati disposti sotto crocette piccolissime e scure, due soldati ogni lapide. L'atmosfera è molto piu' cupa e desolante, in quanto situato non sul mare, ma all'interno, non ha niente della maestosita' del cimitero americano. La sensazione è quella di un posto buio, tetro e nascosto, luogo forse di espiazione per tanti soldati tedeschi che nella guerra non avevano ne' colpe e ne' peccati. Ci ritroviamo veramente frastornati, e ne usciamo con un gran peso nel cuore e nell'anima.
Prendiamo la 4 corsie N13 con l'uscita St. Marie Eglise. Ci fermiamo sulla spiaggia Utah Beach. Anche qui c'è' un imponente museo che purtroppo è chiuso.
E' quasi buio e ci dirigiamo verso St. Marie Eglise. Troviamo l'unico albergo aperto, il "Le Ste Mare", e ci fermiamo. L'albergo è veramente deprimente, ma dobbiamo fermarci per la notte.
Facciamo una doccia, e tutto ci sembra un poco meno disastroso, anche la cena con ostriche e salmone con burro non è niente male anche se un poco caro. Alle 22.00 tutti a letto in un vero "letto".

04/01/2006
km 190
Spesina euro 6
Parcheggio euro 4
Entrata Abbazia euro 12
Creperie euro 12
Cena euro 48

Visitiamo, St. Marie Eglise.
Anche qui tutto chiuso, troviamo solo un negozietto aperto con qualche souvenir.
Vediamo la chiesa famosa per il paracudista impigliato sul campanile che dopo essere stato liberato diventò sordo per il suono delle campane.
In memoria, attaccato al campanile, un telo bianco con un fantoccio al seguito.
Verso le 10.00 andiamo verso Le Mont San Michel.
Prendiamo la N13 per Saint Lo. N174 E3 passando per La Meauffe e poi la N174 per Le Mont San Michel/Rennes che diventa poi A84 N175.
La temperatura è sempre sui 9 gradi. Arriviamo al parcheggio verso le 13.00. Ci facciamo una pasta sul furgone, e partiamo per visitare l'Abbazia che secondo la tradizione fu fatta coistruire dall'Arcangelo Gabriele, apparso in sogno a Oberto. Qui le maree sono veramente insidiose e improvvise, ma purtroppo non potremo vederle in quanto si alzeranno verso le 20.00.
Passeggiamo a piedi, pero', nella distesa sabbiosa che attornia il monte. Che strano pensare a quando tutto questo verrà invaso dalle acque rendendo come sospesa l'Abbazia e coprendo quasi completamente tutto quello che la circonda compreso il parcheggio. Il freddo comincia a farsi sentire e ci addentriamo nel borgo circostante.
Visitiamo tutto quello che si puo' vedere, dopodichè ritorniamo al furgone e ripartiamo per Cancale. Decidiamo di deviare e lasciamo pedere Cancale con le coltivazioni delle famose ostriche in quanto è quasi buio e ci dirigiamo a Saint Malo' in Bretagna.
A noi è piaciuta moltissimo, circondata da bastioni e mura, anche se terribili bombardamenti la distrussero quasi completamente durante la seconda guerra mondiale. Il centro storico ha ancora notevole fascino, ed è molto piacevole trascinarsi lenti nelle viuzze piene di negozietti e ristorantini, che nei mesi estivi, saranno sicuramente brulicanti di gente.
Purtroppo, in questo periodo, ben poco è allegro, ma troviamo un bellissimo ristorantino chiamato la Morinere, dove poter mangiare cozze e lumache di mare accompgnate dalle deliziose crepes allo zucchero e burro. E' stata la cena piu' fantastica di tutto il nostro viaggio. Alle 22.00 a nanna in un parcheggio adiacente le mura, vicino alla marina.

05/01/2006
km 400
St. Malo'-Amboise-Chenonceau-Blois
Pane euro 2
Panini euro 2
Biglietto castello euro 36
Cena euro 54

Partenza per la Valle della Loira.
C'è buio fino alle 08.30. Vediamo i ragazzini che vanno a scuola nell'oscurita'.
Andiamo in direzione Rennes N137 N136 per le Mans. Deviamo per Laval e Tours D21 D306. Ci fermiamo a prendere il pane caldo in una boulangerie…….eccezionale. Facciamo il centro di Tours, direzione Amboise. Costeggiamo la Loira per un lungo tratto. Il paesaggio è un po' deprimente, visto che fuori ci sono 2 gradi con una certa foschia.
Abituati a temperature un poco piu' alte cominciamo a sentire freddo.
Passiamo da Amboise. Ci fermiamo a mangiare un panino proprio sotto il Castello.
Il freddo è parecchio e sta iniziando a nevicare. Sono le 13.00.
Vediamo il Castello dall'esterno con il paesino entro le mura, ma ce ne andiamo verso Chenonceau sulla D431 D81 per Chateau di Chenonceaux. Il Castello è bellissimo, sul fiume Cher. Chiamato Castello delle Dame, vi abitò Caterina de Medici. Stupende sono le cucine, e le camere da notte.
Dopo un bellissimo giro, ritorniamo ad Amboise, dove abito' Leonardo Da vinci.
Proseguiamo per Blois sulla N152 alle ore 18.30.
Parcheggiamo vicino al parcheggio del Castello davanti al College St. Charles. Giro breve in centro e cena al ristorante Le Boleau. A ninna alle ore 22.00.

06/01/2006
km 300
Entrata Castello euro 16
Gasolio litri 74 euro 86 (euro 1.16 al litro)
Pedaggi euro 28.90
Cena autogrill euro 31

Partiamo alle 08.00 e andiamo verso Chambord. Naturalmente c'e ancora buio. Ci fermiamo a fare colazione e prendiamo la N152 per Le Flòeury - Suevres Mer al semaforo girare a destra per D112. Passiamo il ponte sulla Loira per andare sull'altra riva del fiume. Purtroppo dobbiamo fare il giro da St. Dye D951 D112 per una battuta di caccia. Chambord è indescrivibile. Questo Castello che doveva essere un simbolo e un segno grandioso dello splendore della Corona di Francia, è immenso.
Sorge solitario al centro di un infinito parco. Composto da 440 stanze e 365 camini (purtroppo la grandezza non ha mai permesso di scaldarlo completamente), non ha mantenuto niente , degli antichi splendori, in quanto distrutti o dispersi gli interni quasi completamente, poiché simbolo dell'anziano regime. Visitare le stanze è una cosa devastante in inverno, il freddo è potente, i piedi si gelano in continuazione, e nonostante le guide si fa fatica a divincolarsi in una tale marea di spazio. Le scale sono 84 e degna di nota è quella a doppia spirale progettata da Leonardo Da Vinci. Dopo una tale quantità di freddo, usciamo stanchissimi da questo capolavoro che noi abbiamo apprezzato un po' poco. Fuori nevica e velocemente decidiamo di andare a Cheverny prendendo la D102. Questo Castello privato, mantiene intatte le immagini di vita vissuta. Foto, arredi di un tempo, arazzi e dipinti, danno proprio l'impressione di essere stato abitato da poco. E' molto bella l'atmosfera che si respira. Assisitiamo al mangiare dei cani da caccia. Tiziano è veramente entusiasta. Questo è il Castello che ci è piaciuto di piu' in assoluto.
Verso le 16.00 riprendiamo la strada del ritorno.
Prendiamo la D956 per Limoges e poi per Vierzon a pagamento la A82 e poi verso Lione la A 85.
Ci fermiamo a dormire a circa 80 km da Lione.

07/01/06
km 700
Pedaggi euro 28
Passaggio Frejus euro 32
Panini euro 7
Gasolio euro 30 per 25 litri

Ripartiamo verso casa alle 08.30 per Lione e Grenoble/Torino/Milano.
Alle 13.00 ci ritroviamo in coda (circa 3 km)al Frejus e perdiamo un'ora.
Arriviamo a casa alle 17.30.
Cosi' la nostra vacanza è terminata.

Facendo un breve sunto del nostro viaggio possiamo dire che:
- Abbiamo trovato una temperatura eccezionale in tutta la parte alta della Francia (Strasburgo-Normandia-Bretagna).
- Purtroppo, come abbiamo già esposto in precedenza, i musei in Normandia, sono tutti chiusi e tanti equipaggi che come noi hanno deciso di portarvi i bambini in quanto chiusura delle scuole in Italia, sono rimasti molto delusi.
- Abbiamo trovato, invece, molto freddo nella parte centrale (Castelli della Loira). Ci sentiamo di consigliare questa zona in un periodo meno glaciale, in modo da riuscire a vedere il verde degli stupendi parchi e la fioritura dei giardini che, ammirati in un momento meno grigio, fanno tutto un altro effetto.
- Abbiamo sempre mangiato ottimamente, a prezzi abbastanza abbordabili.
Per il resto tutto quanto è andato splendidamente, senza intralci o difficolta' di nessun genere.

Ringraziamo tutte le persone che hanno esposto i loro diari di bordo sul sito www.camperonline.it, perché hanno reso possibile questo stupendo viaggio. Vi rammentiamo altresi' di non avere timore a rendere partecipi gli altri delle vostre esperienze. I diari di bordo sono indispensabili per chi come noi ama viaggiare.

Ricordatevene.

Silvia Bruno e Tiziano.


Viaggio effettuato per Capodanno 2006 da Silvia, Bruno e Tiziano

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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