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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itLES GORGES DU VERDON


21 Aprile 2006, venerdi

Visto che il tempo è poco, e la voglia di fare tanta, iniziamo il viaggio la sera del venerdi.

Autostrada fino al casello successivo a quello di Fossano (CN), poi 'bretella' in direzione Cuneo, e infine SS 20 del Col di Tenda.

Come ormai sperimentato, cena e notte nella tranquilla area di sosta di Vernante, a destra del paese salendo, dove ci stavano aspettando i compagni di questo viaggio.

 

Verso le Gorges du Loup, presso Grasse

22 Aprile 2006, sabato

Una bella mattina di sole di accompagna nella discesa verso Ventimiglia.

Incontriamo poi una discreta coda (circa 40 minuti) per il pagamento del primo ticket autostradale francese, praticamente nell'entroterra monegasco.

Usciamo in direzione Grasse, dove pranziamo presso un supermercato, occasione di qualche acquisto 'gourmet'.

Tentiamo poi la visiata alle Gorges du Loup, senza successo: strada interrotta.

Proseguiamo perciò, transitando senza averlo previsto in una ottima strada molto panoramica, in gran parte su un altopiano con pascoli e bestiame, fattorie e boschi, raggiungendo Castellane, che molte guide indicano come la 'partenza' per la visita della meta di questo viaggio: le Gorges du Verdon.

Cena e notte in un ospitale parcheggio in gran parte dedicato ai camper (più che altro italiani), che costa 5 euro/notte e offre carico e scarico.

Un paesino provenzale sul percorso

L'area di sosta di Castellane, a inizio abitato
23 Aprile 2006, domenica

Inizia il percorso delle 'Gole'. Prima tappa panoramica al 'Point Sublime', vertiginosa vista sul canyon.

Sosta per pranzo più avanti, in un'ansa con spettacolare vista sul fiume che scorre molto più in basso.

Il fiume Verdon è di un colore verde unico, quasi irreale, in netto contrasto con il colore bianco, e a olte rossastro, delle rocce che lo cingono.

In fondo al canyon, dove scorre il fiume, si scorgono canoe e pedalò che lo solcano placidamente.

Raggiunta la fine della riva destra, appare un magnifico lago (artificiale, creato da uno sbarramento artificiale), sulla cui riva affittiamo un pedalò. Siamo in 5, e costa 24 euro per 2 ore, un tempo ragionevole per risalire un buon tratto di Verdon ed immergerci quanto più possibile nella fantastica natura che qui pare intonsa.

Risalire il fiume, nel silenzio del fondo valle e attoniti per le ripide sponde, è un'esperienza eccitante e indimenticabile.

In serata, pernottiamo nel vicino camping municipale, che offre un notevole panorama sul lago Choix.

 

Il 'Point Sublime', con il Verdon sullo sfondo, molto più in basso ...
Il circolino rosso indica alcuni camper sul versante opposto, visti dal Point Sublime - 24 ore dopo i nostri saranno nello stesso punto
24 Aprile 2006, lunedi

In campegio ci consultiamo con gentili colleghi camperisti liguri, già più esperti della zona. Anche su loro consiglio, in mattinata ci spostiamo a Mustiers, pochi km dal lago, sostando nell'apposita, immancabile area di sosta per camper alla base del paese.

La visita dell'abitato è molto piacevole: si tratta di un borgo medievale, vero scrigno di arte e religione, sede di molte botteghe di mastri vasai. Saliamo alla Chiesa che lo sovrasta, e ammiriamo la stella sostenuta da una catena tesa tra due pareti, simbolo di un voto di un Crociato che, prigioniero in Terra Santa, si salvò per miracolo e volle così sottolineare la propria fede nella salvezza Cristiana.

Ripartiamo verso Aiguines, percorrendo poi in senso antiorario il lato sinistro del canyon, così da trovarci 'lato monte' in caso di incroci difficoltosi con altri veicoli. Siamo nella 'Corniche Sublime', secondo il vezzo Francese di attribuire altisonanti nomi ed attributi a quasi tutto.

In verità, questo tratto di strada è di quelli che non si dimentica. Abbiamo letto definizioni come 'ardita', 'impegnativa', ecc.

Secondo noi (buona esperienza di viaggi, veicolo dalle dimensioni importanti: oltre 7 metri per 2,32) è una strada che si percorre senza punti proibitivi, agevolati dal fatto che il tratto di fronte è quasi sempre in vista e quindi ci si può regolare e organizzare gli 'incroci' nei punti migliori. Certamente ne abbiamo fatte di assai peggiori. Abbiamo anche incontrato - senza problemi degni di nota - diversi bus turistici, anche a due piani (ed erano loro 'lato burrone' ...). Detto questo, si tratta di un percorso imperdibile, mozzafiato. Strapiombi di molte centinaia di metri, viste da capogiro, tornanti da brivido: assolutamente unica.

Da Aiguires a Mescla un crescendo di scenari unici. Sostiamo per pranzo a Les Cavalliers, sul precipizio, tra distese di mortella.

Nel pomeriggio, seguendo il sentiero segnalato, scendiamo fino al fiume. Con la risalita, consuntiviamo oltre un km di dislivello superato a piedi in un paio d'ore. Il percorso presenta alcuni passaggi impegnativi, e non è adatto a bimbi piccoli (mentre non è agibile del tutto ai passeggini).

Stanchi per la faticosa passeggiata, proseguiamo cercando un camping, ma non troviamo neanche uno (mentre erano una sequenza continua dopo Castellane e fino al lago, sull'altra sponda del fiume). Finiamo così per trovarci a La Motte, già verso il mare presso Frejus, dove trascorriamo una notte tranquilla nell'area per camper segnalata, che si trova a fianco dell'ufficio di informazioni turistiche.

 

In pedalò sul Verdon

Mustiers: salendo verso la Chiesa

L'abitato di Mustiers, ed il lago generato dal Verdon sullo sfondo

25 Aprile 2006, martedi

Oltrepassiamo St. Raphael, ammirando la costa, e percorriamo la corniche d'Or e la corniche Esterl, due magnifici tratti caratterizzati da splendidi panorami. Pranziamo in una terrazza naturale sul mare, tra selvagge rocce rosse dove di infrangono le onde, tra piante grasse in fiore e gabbiani che si librano al vento.

Alle 16:30 è l'ora del rientro: l'autostrada ci riporta velocemente in Italia, ed a Ventimiglia deviamo per il Col di Tenda.

Non abbiamo però fatto i conti con le code: la statale è ben presto intasata, e la voce che circola tra tra i veicoli in sosta forzata è che causa incidente l'accesso è impossibile: oltre 40 km di coda. Torniamo quindi, come tanti altri, sull'autostrada dei fiori, mentre la radio informa che un po' ovunque il rientro è disturbato da rallentamenti e code. Ad Imperia optiamo per tentare il col di Nava, che è scorrevole fino all'unico semaforo che si incontra scendendo verso Ceva, dove una affannata e volenterosa pattuglia della stradale gesticola e fischia per far passare il nostro flusso nonostante il 'rosso', dal momento che dall'altro lato, dove c'è il 'verde', non arriva nessuno. Domanda banale: e spegnere il semaforo, o renderlo lampeggiante?

Comunque, alla fine - pur con molto ritardo - siamo in direzione di casa. Stanchi, si, ma soddisfatti per un viaggio che vale davvero la pena di essere gustato a fondo.

 

Foto 'mozzafiato' dalla Corniche Sublime

Pareti verticali, con il fiume centinaia di metri più in basso


Segnaliamo

I siti degli uffici turistici di:
- Castellane

 

Alcuni dei punti principali toccati in questo viaggio

Viaggio effettuato ad Aprile 2006 da Cinzia Nesi

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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