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Equipaggi:      Ranieri, Paola, Valeria e Anna da Monteviale (VI)

Franco e Franca da Motta di Costabissara (VI)

Piero e Mariella da Scandicci (FI)

Umberto, Annamaria e Giulia da Vicenza



04/08 Finalmente è arrivato il tanto atteso giorno della partenza per le ferie 2006; è dallo scorso febbraio che stiamo pianificando il viaggio in Svezia e Norvegia, una novità per gli altri compagni di viaggio e un gradito ritorno per la mia famiglia che nel ’97 raggiunse il mitico Nord Kapp.-

Quest’anno, anche per i giorni di ferie contati, ci “limiteremo” ad andare al nord della Svezia fino all’altezza di Kiruna e quindi entrare in Norvegia in prossimità di Narvik, per poi ridiscendere la Norvegia partendo dalle isole Lofoten.

Incontrati gli altri equipaggi vicentini ci avviamo verso il valico del Brennero (strada Valsugana e poi da Trento per l’autostrada) dove per il tardo pomeriggio è concordato l’appuntamento con gli amici fiorentini; al passo – comodo parcheggio nei pressi della vecchia dogana - non fa per niente caldo ed all’ora di cena si mette pure a piovere : speriamo bene, che non sia il preludio di una vacanza all’estremo nord all’insegna del freddo e del cattivo tempo………….

Dopo cena decidiamo di fare un po’ di strada; muniti della vignetta per l’autostrada austriaca (7,60 € valida 10gg.) e percorso il Ponte Europa (8 €) scendiamo a Innsbruck e quindi in direzione di Kufstein; piove, la visibilità è precaria e ci sono restringimenti stradali per alcuni cantieri – insomma condizioni poco ideali per un viaggio notturno.- A circa una 40 di km. dal confine tra Austria e Germania ci fermiamo a dormire nel parcheggio di una stazione di servizio.- Abbiamo percorso i primi 392 km.

05/08 Ci si alza presto e alle 7 siamo pronti per iniziare una giornata durante la quale è opportuno fare quanta più strada possibile; passiamo la periferia di Monaco, poi Norimberga e verso le 13 ci fermiamo per il pranzo in una delle tante possibilità di sosta che si trovano lungo l’autostrada A3 in direzione di Kitzingen. Dopo una mattinata variabile e piacevolmente fresca , scoppia un breve ma intenso temporale : ci rimettiamo alla guida lungo la A7 e non trovando alcun intoppo riusciamo ad arrivare fino in prossimità di Hannover dove, dopo avere scartato alcune altre soluzioni, sostiamo per la notte in un ampio parcheggio con toilette (per eventuali scarichi del wc a cassetta) abbastanza defilato dalla carreggiata autostradale perciò i rumori del traffico ci giungono molto attutiti.

La sera è gradevole e possiamo prendere un caffè usufruendo di una delle tavole in legno presenti; siamo a 1.103 km. da casa.

06/08 Anche oggi lunga tappa di trasferimento verso la Svezia ed in particolare Stoccolma che è la ns. prima mèta.- Tempo un po’ uggioso al risveglio ma ampie schiarite verso nord lasciano ben sperare.- Infatti ad Amburgo spunta il sole ed il clima verso Lubecca e poi Puttgarden diventa molto estivo, anche se ventilato. Per fortuna a Puttgarden sembra che il traghetto per Rodby (€ 112 per andata e ritorno pagamento anche con carta di credito) stia attendendo solo noi per salpare; la traversata di circa 45 minuti è molto piacevole ed anche all’aperto sul ponte del traghetto si può stare in abbigliamento leggero.

Dopo pochi km. in territorio Danese sosta pranzo nel primo parcheggio utile : il caldo è quasi eccessivo, forse troppo per questa latitudine……….non ci resta che sperare continui per i prossimi giorni! Lavori in corso e strada ridotta ad una sola corsia per senso di marcia ci rallentano per molti km. e con l’occasione abbiamo modo anche di conoscere il senso civico del popolo nordico : se c’è il limite dei 50 km./h. non si sgarra e quindi tutti rigorosamente in processione !

Usufruiamo di un camper-service prima di Ronnede e in un paio d’ore siamo nei pressi di Copenaghen : per l’andata abbiamo decido di testare il tunnel sottomarino ed il lungo ponte che conduce a Malmo: probabilmente si guadagna in termini di tempo rispetto al traghetto che più a nord porta ugualmente in Svezia – tra Helsingor ed Helsingborg – ma il costo sembra veramente esorbitante ( +/- 75 € a seconda della misura del mezzo pagabili anche con c.c.).- Anche qui fa caldo con aggiunta di un buon tasso di umidità : per correndo pochi km. verso l’interno, dopo Lund, l’ambiente comincia a prendere colori più intensi e durante il percorso si incontrano parecchie fattorie con cavalli nei recinti.- Proseguendo lungo la strada 117 arriviamo a sera a Vittsjo dove a sera sostiamo nel tranquillo parcheggio della stazione ferroviaria , vicino a un laghetto.

Alle 20 con il sole ben alto non c’è quasi nessuno in giro; solo qualche giovane che in auto si diverte a “sgommare” lasciando più di qualche mm. di pneumatico sull’asfalto………in ogni modo nessun problema, notte tranquilla – Siamo arrivati a 1.683 km. totali.

07/08 Umidità alle stelle, i camper gocciolano come avesse piovuto! Invece sole pieno e strada E4 molto buona (non era così bella nel ’97) ci fanno raggiungere Jonkoping, costeggiare per un tratto il lagoVattern e quindi Linkoping, Norrkoping fino alla trafficata tangenziale di Stoccolma; il navigatore di Ranieri svolge bene il suo compito e ci fa arrivare abbastanza velocemente all’area attrezzata di Langholmen.- E’ situata proprio sotto un cavalcavia e il blocco servizi non è proprio

dei migliori , insomma un ambiente non proprio idilliaco.- C’è possibilità di scarico per wc sia cassetta che nautico e scarico-carico acqua. Il costo è di 210 Sek (€ 47 ca.) per 24 ore e il pagamento viene accettato solo con carta di credito.

Franco si accorge di avere preso un sasso sul parabrezza : una piccola crepa che in ogni modo non creerà problemi nel proseguimento. Dopo cena decidiamo di andare verso il centro – in a/r una passeggiata di circa 5 km. ma dopo alcuni giorni dedicati solo alla guida è un toccasana per le articolazioni.- Oggi abbiamo percorso 480 km. per un totale progressivo di 2.163 km. da Vicenza.

08/08 Mattinata bellissima, caldo e sole impietoso; ci avviamo a piedi lungo il viale Soder Malarstrand già percorso ieri sera e ci portiamo , non prima di avere prelevato un minimo di contante in uno dei tanti Minibank (Bancomat), al lontanissimo museo Vasa (entrata 160 Sek) e, dopo un lauto pranzo in un Mac Donald’s , al Palazzo Reale (esterno), alla piazza Sergels, cuore della città moderna e passando per Gamla Stan (vecchio centro), al municipio dove visitiamo le stanze interne (60 Sek per adulto – 30 Sek per i ragazzi).- La strada a piedi è stata tanta, forse troppa, ed il rientro ai camper è stato faticoso.-

09/08 Altra giornata estiva, ma che fortuna………prima di tornare in centro città per assistere al cambio della guardia al palazzo reale prepariamo i camper per la partenza pomeridiana.

Andando a scaricare, ancora assonnato, facendo retromarcia assaggio la durezza di un palo della luce provocando qualche danno al paraurti che “ripariamo” con del nastro adesivo (poteva andarmi molto peggio……….) Con informazioni turistiche prese ieri, ci avviamo ad una stazione del metro a circa 300mt. dall’area attrezzata ed in 10 minuti scendiamo a Gamla Stan ; passeggiata nei dintorni fino alle 12,10 quando puntuale inizia la pittoresca cerimonia del cambio della guardia reale.

Stoccolma – Cerimonia del cambio della guardia

Dopo pranzo , verso le 15 partenza verso nord (lungo la E18) in direzione di Enkoping e quindi – strada 70 – per Borlange ed infine Leksand situata all’estremità meridionale del lago Siljan; all’entrata del paese dopo il ponte, in basso a destra, troviamo ampio parcheggio libero nei pressi del porticciolo. All’imbrunire abbiamo visto passare parecchi stormi di oche selvatiche. Dopo cena il clima tiepido anche se umido, ci permette un caffè e un paio d’ore in compagnia all’aperto.

Tappa meno faticosa oggi, per un totale di km. 2.430.-

10/08 Il posto scelto per la notte si è rivelato tranquillissimo.- Nuvole cariche di umidità al ns. risveglio ma destinate a svanire non appena il sole comincia a scaldare; infatti si apre un’altra splendida giornata (non è che le pagheremo tutte in un colpo solo andando più a nord ?).- Bel paesaggio di foreste percorrendo la strada alta sul lago Siljan : un po’ prima di Mora deviamo a sinistra (ci sono vistose segnalazioni) per la stradina che porta al villaggio di Nusnas dove c’è la fabbrica Ollson ( e relativi negozi) che produce - tra l’altro- i tipici cavallini di legno rossi, simbolo turistico della Svezia.- Dopo le spese per i souvenir proseguiamo per Mora e poi – sulla strada 45 – in direzione di Sveg.- Ci fermiamo per pranzo in località Sandsjons, sul lago, e qui abbiamo l’opportunità per una prima sostanziosa raccolta di mirtilli.- La strada - fin qui molto buona – diventa un po’ più tortuosa e stretta deviando subito dopo per le altalenanti strade 310 + 296 verso Los e Karbole, per poi riprendere larga carreggiata (nuovamente strada 45) fino ad Ostersund e, più oltre, a Stromsund.- All’ingresso di questa cittadina, dopo il ponte sul lago, prendiamo subito a destra : in prossimità del cimitero e di un parco , in riva al lago, ci sistemiamo in un parcheggio asfaltato, con panche e tavoli in legno.- Dopo cena festeggiamo Franco per il suo compleanno, divorando i dolci che da “consumato” pasticcere aveva preparato durante le soste della giornata.- A ricordo dell’evento gli regaliamo una t-shirt personalizzata a ricordo del viaggio in corso.- Siamo arrivati a 2.890 km. totali.

11/08 Brutta sorpresa al risveglio : il tempo è peggiorato !! Partiamo e dopo pochi minuti inizia a scendere una fitta pioggerellina accompagnata da densa foschia che rende il paesaggio autunnale. Dove sono finiti gli splendidi colori e scenari gustati fino a ieri sera ? La tristezza dura poco perché nel giro di un’ora il cielo si apre lasciando spazio ad una giornata che un po’ alla volta diventa splendida. Evidentemente siamo assolutamente fortunati……………e quando passiamo per Dorotea, Vilhelmina e Storuman il clima è estivo, a differenza che a Vicenza dove, telefonando, il tempo è quasi autunnale.

Proseguiamo sempre lungo la strada 45 , vera spina dorsale del collegamento tra il nord ed il sud della Svezia, in direzione di Arvidsjaur : ad una decina di km. prima della cittadina ci appare in lontananza un animale sulla strada che sparisce in fretta al ns. approssimarsi. Che sia….una renna ? Sì , era proprio una renna ed altre ne incontriamo in paese che passeggiano tranquille come fossero le ns. mucche. Ad Arvidsjaur durante una breve sosta visitiamo la ricostruzione di un villaggio Sami. Proseguiamo in direzione di Jokkmokk tra foreste estese all’infinito e assenza completa di luoghi abitati e una decina di km. prima del paese varchiamo il circolo polare artico quasi senza accorgersene : ci fermeremo per le foto ricordo, in Norvegia, quando al ritorno lo passeremo in uscita.- A Jokkmokk troviamo parcheggio nel piazzale – campo da calcio in terra battuta - di una scuola : ad ora di cena un grosso nuvolone porta un pur breve temporale ma con pioggia battente. Poi tutto si rasserena ed il termometro scende rapidamente a valori più consoni a questa latitudine. – tot. km. percorsi 3.390.

12/08 Cielo terso e sole che scalda subito; uscendo da Jokkmokk , fatti pochi km. in direzione di Gallivare notiamo un’area di sosta ai margini di un bacino artificiale (averlo saputo in anticipo sarebbe stata una sosta più piacevole per la notte trascorsa) e qualche altra renna isolata.- La strada continua in saliscendi, passiamo accanto ad una grande centrale elettrica, e percorriamo un immenso e spoglio altopiano prima di scendere a Gallivare.- Si devia per Kiruna prendendo la strada 45-E10; verso mezzogiorno siamo in prossimità del paese di Jukkasjarvi, località nota perché ogni inverno Vi viene costruito l’Ice Hotel, un albergo di circa 80 stanze ovviamente tutto nella materia prima che qui in inverno abbonda : il ghiaccio !

Ovviamente in estate la costruzione, che viene allestita sul lago ghiacciato, non esiste; c’è però la possibilità di farsi un’idea del tutto visitando, in un capannone tenuto costantemente a -5/-8° il bar ed altre sculture messe sapientemente in risalto da giochi di luce. (l’entrata per 3 persone costa 300 Sek = 33 € ca).- Con una piccola aggiunta si può avere il barman e bere – in bicchieri rigorosamente di ghiaccio- qualcosa di analcolico.- Per accedervi ci hanno fatto indossare degli ingombranti cappotti termici completi di cappucci e guanti : che ilarità nel farci fotografare, tanto più che – con il sole a picco – ci siamo presentati in maniche e pantaloni corti !

Jukkasjarvi – Ice Hotel

Usciti , 500 mt. oltre si può visitare una deliziosa chiesetta ed eventualmente –a pagamento – una ricostruzione di un villaggio Sami ; prima di rientrare sulla strada principale, a destra ci fermiamo in un’area di sosta in riva al lago; è attrezzata di tutto, c’è anche un ambiente in cui rifugiarsi in caso di cattivo tempo. Oggi non è assolutamente necessario, che bello…………..e ci sono pure un sacco di mirtilli ! Passiamo la circonvallazione di Kiruna, di cui si vedono in lontananza le miniere di ferro, che è pressoché deserta e ci avviamo verso il confine con la Norvegia percorrendo, alti sulla costa (siamo a circa 300 mt. di quota), un lungo tratto lungo le sponde del lago Tornetrask che fa parte del grande parco nazionale Abisko, mentre sui monti all’orizzonte appaiono vistose macchie di neve. Ci fermiamo per fare alcune fotografie, ma cercando di scendere verso la riva, siamo assaliti da nuvole di zanzare che ci costringono ad una veloce ritirata.

Varchiamo il confine e i primi km. in territorio norvegese sono splendidi : la strada scende tortuosa in uno stretto canyon, con piccoli laghetti e cascatelle, piccole baite di vario colore. Un vero presepe, peccato ci siano poche possibilità di sosta ; la discesa termina direttamente sulla strada E6, sul mare, nei pressi di Birkjelo, pochi km. a nord di Narvik.

Si inizia la strada E10 (detta di Re Olav) che tortuosamente porta verso l’arcipelago delle isole Vesteralen. Curiosamente notiamo che , probabilmente per particolari correnti d’aria, grossi ammassi nebbiosi stazionano in alcune valli laterali ; entrandovi il sole sparisce e quindi ci sono sensibili sbalzi di temperatura. Passiamo il ponte di Tjeldsund che porta all’isola Hinnoya, la prima delle Vesteralen e gli ultimi 50 km. per arrivare a Lodingen ci fanno un po’ penare per la strada stretta e tutta curve.

Entrati a Lodingen, superato il centro del paese, si trova un’area attrezzata gestita dalla Lega Navale, su un piazzale asfaltato con vista sul porticciolo, proprio sotto la rupe del piccolo faro.

Ci sono tutti i servizi (carico- scarico acqua, scarico WC, corrente elettrica, e una casa attrezzata con docce (pulite) ed eventuale stanza uso cucina-soggiorno. Il costo per 24 ore è di 75 Nok (oppure 10 €) + 3 € per l’allaccio elettrico. L’importo si deve mettere in una busta, su cui riportare i propri dati – targa , ora arrivo, ecc…- da inserire in una cassettina.- Tira un vento piuttosto teso e freddo ed è necessario indossare almeno la tutta da ginnastica ed il k-way, ma la serata è completamente serena.- Breve passeggiata dopo cena in paese (deserto o quasi) : le poche persone viste o incontrate non sono né bionde né di carnagione chiara ma quasi tutte con sembianze nord-africane !

A mezzanotte è ancora sufficientemente chiaro tanto da soffermarmi a lungo a guardare dal vetro della mansarda l’assoluto silenzio e tranquillità del posto – abbiamo percorso 507 km. arrivando ad un totale di 3.897 km.

13/08 Il tempo non è granchè bello ed anzi peggiora rapidamente appena lasciata Lodingen in direzione di Sortland : lampi, tuoni ed acquazzoni violenti si susseguono ed il cielo è scuro in modo impressionante. Percorso il grande ponte arcuato, ci fermiamo a Sortland – dove non c’è anima viva in giro - a prelevare al bancomat i primi contanti norvegesi. Mancano poco meno di 50 km. a Melbu dove prenderemo il traghetto che ci porterà alle Lofoten : mannaggia, le Lofoten sono una delle mète più attese di questo viaggio e manco a farlo apposta Giove pluvio si scatena ora !!

Anche a Melbu il traghetto sembra aspettarci (Nok 204 per il camper + nok 60 per 2 persone) e quindi non sprechiamo proprio tempo; la traversata dura circa 30 minuti e nonostante la pioggia ed il vento è bello uscire sul ponte e vedere, mentre attraversiamo l’Hadselfjorden, l’approssimarsi delle scure montagne che caratterizzano queste isole.

Verso nord ci sono alcuni squarci azzurri, il detto dice che “dopo la burrasca torna sempre il sereno”, vuoi vedere che………………ma sì, è proprio così, appena “sbarcati” in località Fiskebol – sull’isola Austvagoy - il tempo lentamente migliora ed il sole comincia a fare capolino : ci fermiamo dopo una ventina di km. in un ampio parcheggio sulla sinistra, che presenta un breve percorso in tavolato per salire ad un punto panoramico su una bella insenatura. Guardando le cime con il binocolo vediamo un volteggiare un paio di grossi uccelli che, dalla grande apertura alare, potrebbero essere aquile marine.

Nel primo pomeriggio ci portiamo a Svolvaer – capoluogo delle isole – per una breve passeggiata in centro e nelle vicinanze del porto : ci sono bancarelle che vendono tra l’altro i tipici maglioni norvegesi ma i prezzi non sembrano convenienti.- Dopo la delusione del primo mattino ora il sole fa da padrone e il temporale ha pulito l’atmosfera rendendo tutto molto attraente.

Proseguiamo sempre in direzione sud, - e deviando a sinistra per una strada parecchio stretta (per fortuna ci sono varie slarghi per l’interscambio con i veicoli incrocianti), ma molto panoramica con scorci stupendi sul mare - andiamo ad Henningsvaer

Henningsvaer

caratteristico paese di pescatori (parcheggio ampio a sinistra, subito dopo lo stretto ponte, a pochi passi dalla piazzetta del piccolo centro) ; in questo paese, da ottobre ad aprile giungono migliaia di pescherecci per la pesca del merluzzo e qui Piero trova da acquistare le prime esche adatte alla pesca in questi luoghi.- Percorriamo a ritroso la medesima strada, poi transitando su alcuni ponti che collegano le isole di Gimsoy e Vestvagoy, superiamo Leknes (non andremo ad Eggum in quanto da quel versante c’è molta nebbia )- ci fermiamo sotto la roccia dove è appeso il grande simbolo con la nave vichinga, passiamo il tunnel sottomarino (gratuito) sullo stretto di Nappstraumen che ci consente di pervenire sull’isola Flakstadoy , deviamo quindi per Nusfjord e per fortuna da questa parte di costa la nebbia non c’è, probabilmente per il forte vento : il parcheggio a fine strada è semi-vuoto e le rorbur rosse costruite su palafitte splendono al sole del tardo pomeriggio.- Nusfjord

Nusfjord

si è pressoché mantenuta com’era 9 anni fa : sui pontili sono appese molte teste di merluzzo essiccate ed il “profumo” del prodotto giacente nei magazzini impregna l’aria, si vedono grandi e colorate meduse a pelo d’acqua e solo lo stridio dei gabbiani ed il rumore del vento turbano, se così si può dire, la quiete del posto.

Ci eravamo promessi una visita al laboratorio di argento del sig. Michele ma, probabilmente perché domenica, non abbiamo trovato nessuno.

Ritornati sulla strada maestra , proseguiamo tra spiagge bianche e mare con colore splendido e giochi di luce creati dai raggi del sole che bucano i banchi di nebbia attraversando i piccoli centri di Ramberg ed Hamnoy, fino a Reine. Qui parcheggiamo nel piazzale dei bus, sul porticciolo con una ventina di altri camper, quasi tutti Italiani.

Reine è riparata dalla nebbia e tira un forte vento che ci consiglia di rimanere al riparo nei camper.

Abbiamo toccato km. 4.183 da casa.

14/08 Nessun disturbo durante la notte e tempo variabile ma tendente al sereno. Passeggiata tra le vie del paese e poi si riprende per percorrere gli ultimi km. di strada – forse i più belli per il paesaggio,

Lofoten – Uno dei tanti stupendi paesaggi

passando per Moskenes e Sorvagen - fino ad arrivare al punto più meridionale delle Lofoten raggiungibile su strada : il paese di A.- Il parcheggio, appena usciti da una breve galleria, è ampio e non ci sono ostacoli alla sosta.- Il centro della località è a pochi passi e noi andiamo a visitare il museo dello stoccafisso : il sig. Larsen che lo gestisce (è apparso in più occasioni alle ns. televisioni in occasione di servizi da questi posti (Linea Verde, Turisti per Caso, ecc. ed è anche intervenuto alla Festa del Baccalà che si svolge ogni fine settembre a Sandrigo) nel suo buon Italiano ci invita calorosamente ad entrare e, saputo in particolare della ns. provenienza vicentina, ci concede lo sconto sul biglietto d’ingresso (Nok . 90 per 3 persone).

Ci racconta particolari sulla qualità del prodotto, sul mercato e sugli intensi rapporti commerciali e negli ultimi tempi anche turistici che si sono instaurati tra la Norvegia e l’Italia , Veneto e Vicenza in modo particolare. Vediamo un filmato sulla pesca e sulla procedura dell’essicazione del merluzzo , ci sono parecchi attrezzi per il trattamento del pesce e in una delle stanze troviamo appeso alla parete il gagliardetto del ns. C.C. Vicenza e un manifesto che reclamizza i ristoranti delle ns. parti, rinomati per la cucina del “baccalà alla vicentina”. Per un momento ritorniamo a casa…………..; come a tutti quelli che visitano il piccolo museo ci viene offerto del caffè caldo con deliziosi biscotti; una foto del ns. gruppo con il sig. Larsen resterà a ricordo dell’incontro.

A - Foto ricordo

E’ quasi mezzogiorno e, ricordandoci di avere visto un bel parcheggio sul mare pochi km prima di arrivare in paese, mettiamo in moto i mezzi e raggiungiamo un largo spiazzo sterrato poco prima del ponte Djupfjordbrua. Che posto ! proprio una terrazza sul mare solo per la ns. comitiva! Piero ne approfitta per gettare la lenza ma l’ora dedicata alla pesca non dà alcuna preda. Il sole scalda ed è piacevole stare seduti all’aperto e scrutare il mare : ma che cos’è che si muove a pelo d’acqua ad una trentina di metri dalla riva ? non è possibile sia una foca !! Recuperiamo i binocoli e, no , non è una foca ma…un grosso leone marino , che tiene in bocca un pesce di almeno ½ metro di lunghezza !!

Emozionati dall’inaspettato avvistamento lo seguiamo a lungo ed egli sembra ci stia scrutando con occhi attenti, sopra i grossi baffi.

Un ultimo sguardo a questo posto incantevole – lo ricorderemo senza dubbio con piacere nei prossimi mesi – e ci avviamo a ritroso verso Svolvaer , dove tenteremo di salire sul traghetto delle 19 per portarci sulla terraferma, a Skuttvik. – In località Hamnoy

Hamnoy

approfittiamo del camper service (segnalato, sulla sinistra) per le operazioni tecniche ai serbatoi. Non è un appuntamento tassativo quello con il traghetto e quindi , per non fare interamente lo stesso tragitto dell’andata, all’altezza di Leknes prendiamo a destra la strada turistica 815 che segue la costa orientale in direzione di Stamsund; il percorso a mio avviso non offre spunti molto interessanti e la strada, tra l’altro è pure molto stretta e a tratti sconnessa e in ogni modo alle 18,55 riusciamo a salire sul traghetto (Nok 382 per il camper + Nok 140 per 2 persone). Il tramonto è splendido, e la costa delle Lofoten è una cosa meravigliosa vista dal mare

Lasciando le Lofoten

come nel ’97, anche in questa occasione, provo un po’ di malinconia nel lasciare questo angolo di paradiso che, nonostante il crescente sviluppo turistico, mantiene ancora aspetti naturalistici quasi intatti.

La traversata dura quasi 2 ore e in mare aperto si “dondola” un po’, ma senza conseguenze fisiche.

A Skuttvik, appena sbarcati, sostiamo in un piazzale sterrato che troviamo sulla ns. destra.

Pochi km. oggi, per un totale di 4.337.

15/08 E’ Ferragosto, ma qui non lo festeggiano………comunque , sole ! sole pieno!

I circa 40 km. della strada nr. 81 che da Skuttvik conducono sulla principale E6 sono impegnativi sia per la carreggiata abbastanza stretta sia soprattutto per i molti cantieri stradali , con tratti sterrati in rifacimento. La E6, strada principale della Norvegia - che la collega interamente da nord a sud – è senza dubbio migliore ed alterna tratti montani a molte gallerie (di cui una di quasi 8 km. veramente buia!) offrendo comunque nei tratti “aperti” sempre paesaggi affascinanti. Percorsi i circa 150 km. fino a Fauste prendiamo a destra la strada 80 in direzione di Bodo; poco prima di arrivarci seguiamo a sinistra le indicazioni per Saltstraumen, dove c’è il ponte lungo 770 mt. sullo stretto tra il Saltfjord e lo Skjerstadfjord, sul quale – per una particolare situazione di maree – si forma una potentissima corrente marina, con ottima possibilità di pesca.

Proprio sotto il ponte c’è un grande parcheggio (eventualmente utile anche per una sosta notturna) e percorrendo una breve stradina si arriva sulla riva del fiordo dove ci sono molti pescatori all’opera, uno dei quali molto abile (o particolarmente fortunato) perché fa un bel bottino. Ci prova anche Piero che mette a segno un paio di “colpi”.

Dopo un paio d’ore di sosta riprendiamo la marcia e, per non percorrere a ritroso la medesima strada del mattino, oltrepassato il lungo ponte seguiamo la strada 812 – poco trafficata – ma con caratteristiche tali per tortuosità e tratti di montagna da non permettere media elevate. Tuttavia l’ambiente è molto selvaggio e si sale fino a quasi 600 mt. di quota, dove la vegetazione scompare totalmente. Rientriamo sulla E6 poco a sud di Rognan e poi si continua costantemente a salire di quota fino ad arrivare sul lungo altopiano dove si trova la struttura che evidenzia il passaggio in entrata/uscita del Circolo Polare Artico. – Foto, cartoline, souvenir sono d’obbligo : nonostante l’imbrunire, la quota sui 4-500 mt. ed il cielo velato , non è freddo.

Strutture presso la linea del Circolo Polare Artico

All’intorno, poco più in alto, ci sono vaste chiazze di neve, mentre una renna solitaria cerca qualcosa da mangiare.

Discesa verso Mo I Rana e circa 20 km. prima ci fermiamo per la notte in un parcheggio (a sinistra), sul fiume, dotato di panche e tavole di legno.- Abbiamo percorso un totale di km. 4.769 da casa.

16/08 Tempo variabile al risveglio, ma con buone possibilità di sole. Passiamo Mo I Rana e Mosjoen e ci fermiamo alle belle cascate di Laksforsen

Cascate di Laksforsen

(brevissima deviazione segnalata sulla destra e ampio parcheggio asfaltato); si vedono nitidamente i salmoni che con balzi incredibili tentano di risalire la corrente!

Il sole è uscito come previsto e durante la sosta di mezzogiorno riusciamo a raccogliere altri mirtilli che serviranno – a casa - per preparare una buona grappa. In questo tratto di strada, dopo non averne mai vista, troviamo ben tre pattuglie di polizia con telelaser a controllo della velocità !!

Prima di arrivare a Grong facciamo un’altra sosta alla cascata Fiskumfoss (sarebbe molto bella, ma è senza acqua…) , all’annesso Namsen Lakseakvarium (acquario-museo dedicato alla vita dei salmoni ed alla fabbrica dove è affumicato) ma il tutto è, a ns. avviso piuttosto deludente.

Oggi la stanchezza si fa sentire, in modo particolare durante l’ultimo tratto di strada tra Stjordal e Trondheim percorso con il sole accecante sugli occhi, molto caldo e traffico intenso, rallentato da alcuni mezzi pesanti. Entrando in città si pagano alcuni pedaggi (tra i 10 e i 20 Nok) e, con l’aiuto del navigatore, raggiungiamo velocemente il bobilparkering - parcheggio assegnato ai camper -(gratuito, ma senza alcun servizio) in quartiere Lade.…………..

In tarda serata il tempo peggiora e, al momento di andare a letto, pioviggina. Con i 482 km. percorsi oggi, siamo arrivati ad un tot. di 5.251 km.

17/08 Clima novembrino e piove. Ci spostiamo verso il centro e troviamo da parcheggiare (a monetine) non molto lontano dalla cattedrale di Nidaros (vediamo l’esterno) e poi ci portiamo nella zona pedonale con bei negozi e centro commerciale. La pioggia cessa ed esce timidamente il sole.

Ci siamo prefissi di arrivare per sera ad Alesund (dopo aver percorso la Strada Atlantica) e pertanto la ns. visita a Trondheim è forzatamente breve : troviamo le indicazioni per Orkanger (strada E39-65) , e prima di affrontare un tratto in salita notiamo una grossa volpe rossa lungo il ciglio della strada. La strada diventa molto stretta all’approssimarsi del fiordo ed in località Valsoya (a circa 20 km. da Halsa) ci fermiamo in un bel parcheggio con camper-service , limitrofo ad un camping. Ad Halsa attesa di circa 30 minuti per il traghetto che ci porterà a Kanestraum ( 65 Nok per camper + 75 Nok per 2 passeggeri).

Dopo Kanestraum altri 20 km. di strada e poi a destra, in direzione di Kristiansund, sborsiamo 98 Nok per un tunnel sottomarino; molto bello questo tratto di strada e carina la cittadina , da quel poco che si può vedere transitando. Anche qui dobbiamo attendere il battello per Bremsnes (73 Nok per il camper + nok 41 per due passeggeri). Da qui all’inizio della Strada Atlantica non ci sono molti km. ed il cielo nel frattempo si è un po’ oscurato : sarà forse anche per questo che questa strada, tanto attesa, a ns. avviso delude le attese mie ed anche quelle del gruppo. Passate Vevang ed Eide c’è da passare una nuova galleria a pagamento (20 Nok) in alternativa al vecchio percorso, tortuoso e molto meno veloce da percorrere. Anche a Molde il traghetto si fa attendere 20 minuti : a bordo attendiamo come sempre in camper il passaggio del bigliettaio, che non arriva………Ebbene sì, si sono scordati di passare a riscuotere la tariffa a tutti quelli (bus, camion, camper ed auto) incolonnati sulla ns. fila! Franco che si era sistemato sulla fila accanto paga regolarmente (e ce lo farà pesare per alcuni giorni………….) Beh, abbiamo risparmiato circa 170 Nok = circa 19 € !!

Dopo lo sbarco a Vestnes, la strada E39 percorre una stretta valle e dopo un lungo tratto in salita/discesa sotto un acquazzone , arriviamo ad Alesund, dove nei pressi del porto ed a pochi passi dal centro cittadino, perveniamo facilmente all’area attrezzata per i camper, con camper service, bel blocco servizi con docce calde in ambiente pulito (160 Nok pagabili alla biglietteria automatica con monetine o con carta di credito).- L’area si trova direttamente sul mare e mentre si rasserena e ci viene offerto un tramonto fantastico,

Alesund – Tramonto dall’area di sosta per camper

Tramonto

Piero pesca un paio di sgombri. Siamo arrivati a km.5.585.-

18/08 Bellissima giornata anche oggi, ed il sole mette in risalto i colori pastello delle case di Alesund , che apprezziamo molto in occasione di una passeggiata per i quartieri del porto;

Alesund – Quartieri del centro

dopo un po’ di acquisti alimentari alla Coop lasciamo questa stupenda (almeno a ns. avviso) cittadina percorrendo a ritroso la strada fatta ieri sera – ma con il sole ora è molto più interessante – in direzione di Andalsnes.

Si segue in modo tortuoso le rive del Romsdalfjorden e prima di raggiungere Andalsnes e di una lunga galleria ci fermiamo in un parcheggio (in basso, sulla sinistra) : c’è la sede dei pescatori locali, attrezzata all’esterno con panche e tavole.- Sulla porta della sede-casetta è attaccata una lista compilata con nomi e cognomi da coloro che nei giorni scorsi hanno pescato con profitto : giusto ieri, un tale ha pescato un esemplare di 2 kg.!! Il luogo è veramente meraviglioso : sul fiordo, con un ruscello che scende dalla montagna sul quale un salmone tenta di risalire la corrente, caldo ma con una bella arietta mitigante, colori del paesaggio bellissimi…….Tutto molto bello : se fosse sempre così sarebbe fa fermarsi una settimana………

Dopo aver percorso pochi km. sulla strada E136 prendiamo a destra la ben segnalata Trollstigveien (strada dei Trolls) che risalendo un torrente, con 11 tornanti scavati nella roccia arriva al passo (ampio parcheggio) a circa 700 mt. di quota : la sosta è d’obbligo sia per far riposare il motore, sia per i negozi di souvenir, sia per ammirare dall’alto la strada percorsa in precedenza.

I tornanti della Trollstigveien

Tanto si è scritto sulle caratteristiche di questa mitica strada : è un po’ stretta, anche se ci sono a tratti slarghi che facilitano l’incrociare con altri mezzi, ma tuttavia solo una strada di montagna da percorrere tranquillamente, con attenzione ma senza patemi di sorta. Mi sembra, tra l’altro, che siano stati fatti dei muretti di contenimento – rispetto al ’97 – che “proteggono” un po’ dal precipizio incombente. Dopo il passo si sale ancora leggermente fino a superare i 1.000 mt. s.l.m. e poi si scende lungo la bella valle Meierdal , con numerosi rivoli d’acqua che si staccano dalle lingue di ghiaccio visibili sui crinali circostanti; il verde è intenso e dominante soprattutto scendendo di quota, quando ci sono numerose coltivazioni di fragole.

Si arriva a Valldal sul Nordallsfjord : pochissimi km. a destra fino a Linge e breve traghettata per Eisdal (nok 126 per camper fino a 7 mt. di lunghezza + 42 nok. Tot. per 2 persone); appena scesi dal traghetto la strada si inerpica subito in modo netto (strada delle Aquile) fino al valico Korsmyra a poco più di 600 mt. s.l.m. ed il traffico si snoda lentamente per la coda inevitabilmente formatasi da tutti i veicoli sbarcati, tra i quali alcuni bus turistici e, dopo aver percorso una valle verdissima, ci si affaccia con una vista spettacolare sul fiordo di Geiranger : c’è uno slargo per la sosta (contromano) e una terrazza panoramica da cui fare le foto di rito.

Vista sul Geirangerfjord

Peccato che di pomeriggio vengono un po’ controluce……….

Si scende lentamente – molto meglio con le marce basse – per non affaticare l’impianto frenante fino alle rive del mare ed al piccolo paese : qui si trova da parcheggiare proprio dietro l’ufficio postale ed a un piccolo supermercato , a fronte di un grande negozio di souvenir dove “lasceremo” un po’ di soldi : con l’occasione ci viene confermato che, nonostante un cartello indichi il “no camping”, potremo trascorrere tranquillamente la notte dove abbiamo lasciato i mezzi.

All’imbrunire, quando tutti i bus turistici se ne sono andati, il posto resta deserto e di una tranquillità unica. Dal molo proprio davanti al camper, Piero dedica un po’ di tempo alla pesca mettendo un paio di prede in “carniere”. Oggi è stata meteorologicamente una giornata a dir poco esaltante !! Siamo arrivati a 5.787 km. percorsi.

19/08 Alle 7, quando siamo già pronti a partire il sole non illumina ancora questo stretto fiordo incassato tra le montagne, ma in rada è già arrivata e ancorata una nave da crociera. Ci siamo alzati molto presto per evitare anche il prevedibile traffico intenso percorrendo la stretta, ripida e piena di curve, strada che sale subito fino al rifugio Djupvasshytta ed al lago Dyupvatn : arriviamo a 1.000 mt. di quota dove “tira” un forte vento, ma il cielo è terso ed il sole illumina le masse nevose presenti sui crinali all’intorno. E’ una sensazione particolare e per certi versi incredibile passare dalle rive del mare al paesaggio di alta montagna in pochi km !

Tralasciamo la strada sterrata a pagamento che a sinistra porta al monte Dalsnibba e dopo aver costeggiato l’azzurrissimo lago giungiamo ad un bivio : a destra si va a Stryn su strada nuova con lunghe gallerie; noi invece ci arriveremo andando a sinistra verso Grotli e percorrendo la ben segnalata strada turistica 258, tutta sterrata ma con fondo in buone condizioni. Che bello !! che posto !! Un doveroso pensiero va al collega camperista Elio (nik “Elfetto” su CamperOnLine) che l’aveva consigliata nel suo diario di bordo ! Questo sterrato si snoda in una valle “lunare” , sempre sui 1.000 mt. di quota, dove il silenzio regna sovrano, con cascate e laghetti di un colore verde indescrivibile, con ghiacciai e chiazze nevose all’intorno ed all’orizzonte.

Percorrendo la strada turistica 258

E’ un percorso che allunga di una trentina di km. il viaggio ma che consiglio a mia volta vivamente a tutti quelli che passeranno da queste parti, soprattutto se il tempo è buono.

Al termine della valle la strada torna in asfalto – ci sono alcuni impianti per lo sci – e scende con strette svolte (incontriamo anche pecore e capre) fino ad immettersi sulla strada principale tralasciata in precedenza, in direzione di Stryn, Loen ed infine Olden, proprio sulla parte terminale del Nordfjord, dove vediamo agli ormeggi una grande nave della Costa Crociere dalla quale stanno “sciamando” i numerosissimi passeggeri, in buona parte ns. connazionali.

Noi svoltiamo a sinistra verso Briksdal e percorriamo una stretta strada che si snoda lungo una valle rigogliosa con deliziosi laghetti : è necessario prestare molta attenzione alla guida perché si incontrano spesso i bus turistici che ritornano dalla visita al ghiacciaio e quindi, per agevolare le manovre di incrocio, è consigliabile sostare per tempo al primo slargo utile.

Al termine della strada ci sono alcuni parcheggi sterrati (pagamento con monetine, 50 Nok) e saliamo a piedi per circa 50 minuti – volendo c’è la possibilità di usufruire di veicoli elettrici a pagamento – su sentiero a tratti ripido e passando in prossimità di una grande cascata dove è impossibile non bagnarsi , fino a toccare con mano una delle “lingue” del ghiacciaio Jostedalsbreen, nell’omonimo parco nazionale.

Il ghiacciaio si è molto ritirato da quando l’avevamo visto nel 1997 ma i colori sono molto belli mentre osserviamo alcune cordate di alpinisti che, con l’ausilio delle guide locali, passeggiano ai bordi dei crepacci.

Ghiacciaio di Briksdal

Si è alzato un forte vento e tornando verso Olden il cielo si è velato e si annuncia un probabile peggioramento delle condizioni meteo. La strada che costeggia il Nordfjord è per un lungo tratto incredibilmente stretta : seguendo le indicazioni stradali in direzione di Forde (E39) saliamo ancora in montagna ed in pochi ripidi km. ci riportiamo nuovamente a circa 700 mt. di quota per poi ridiscendere repentinamente a Byrkjelo e poi a Skei. Costeggiamo il lago Jolstravatnet ed il località Vassenden entriamo al camping Plus Camp Jolstraholmen (nok 190 a camper) con piazzole su prato.

Nella tariffa è compreso l’allaccio elettrico, il camper-service e le docce con acqua calda (locali puliti) poste nello scantinato del contiguo market di alimentari.

Serata umida e con cielo coperto.- Il contakilometri segna 6.031 km.

20/08 Ahi, ahi………piove !! le statistiche dicono che a Bergen, dove arriveremo verso le 12, piove molto spesso………. Che brutto inizio di giornata, nuvole basse, nebbia e pioggia a tratti battente ci accompagnano mentre attraversiamo l’ancora sonnolenta Forde e percorriamo poi un tratto collinare dove sono indicati numerosi itinerari per lo sci di fondo.

A Vadheim siamo sul Sognefjord che costeggiamo fino a Lavik dove traghettiamo, dopo una buona mezz’ora di attesa, per Oppedal (Nok 87 per il camper + Nok 62 per due persone tot.).

Mentre siamo sul traghetto si aprono alcune schiarite beneaugurati; la strada E39 verso Bergen è ora molto bella (tranne un tratto finale in discesa con lavori in corso) , con molte gallerie, e paesaggisticamente interessante, tanto più che nel frattempo è uscito il sole.

Dopo Knarvik, alcuni bei ponti ci portano alla periferia di Bergen all’entrata della quale non è più richiesto il pagamento del pedaggio, almeno ai turisti. A causa di coordinate errate il navigatore ci porta fuori strada e ci avventuriamo verso la collina per strade sempre più anguste finchè ad un certo punto è necessario manovrare in spazi strettissimi ed invertire la marcia. Purtroppo in questo frangente Ranieri provoca un danno abbastanza consistente ad una fiancata del camper……..

E pensare che, quando abbiamo sbagliato strada, eravamo a 300 mt. dall’area attrezzata, semplicemente era sufficiente andare diritto…………….

Arriviamo verso le 13, non c’è molto posto ma per noi è sufficiente : paghiamo 195 Nok per 24 ore (occhio, vogliono solo soldi contanti), elettricità compresa , camper service (posto in situazione poco felice) e forse anche le docce (di cui non usufruiremo).- L’area è su asfalto, con spazio abbondante tra un camper e l’altro, ed è direttamente sul mare.

Bergen – Nei pressi dell’area camper

C’è l’autobus che passa e porta in centro città ma in 20 minuti tranquilli si può arrivare anche a piedi al cuore di Bergen ed al mercato del pesce. Mentre stiamo facendo acquisti un breve ma intenso scroscio di pioggia ci costringe a riparare sotto i tendoni delle bancarelle. Poi rapidamente si rasserena e possiamo passeggiare nella zona pedonale e tra le tipiche case del Bryggen.

A tardo pomeriggio, mentre rientriamo, notiamo in porto la stessa nave da crociera che era in rada a Geiranger ieri mattina : il sole è ora implacabile e Piero, prima di cenare, si cimenta nella pesca dal molo dell’area di sosta : magari poco, ma si prende sempre qualcosa………Poco meno di 200 km. oggi, per un totale progressivo di 6.217 km. tot.

21/08 Umidità elevatissima durante la notte tanto che sentendo gocciolare dal camper, credevo piovesse. Invece bel tempo anche oggi e traffico intenso – sulla corsia opposta in entrata in città – mentre lungo la A6 andiamo in direzione di Voss.

Noi però, dopo una trentina di km., prendiamo a destra le indicazioni per Norheimsund dove perveniamo percorrendo prima un tratto montano con impianti sciistici e stupende casette da villeggiatura e poi scendendo per uno stretto canyon. Ora siamo sull’Hardangerfjord e la strada che costeggia il mare, passando per Oystese ed Alvik, è molto stretta; in questa zona il clima deve essere particolarmente mite poiché si notano coltivazioni con molti alberi da frutta.

Come detto la strada è molto stretta e Piero, nell’incrociare un autotreno, striscia – per fortuna non in modo grave – la fiancata su una protezione in cemento .

Una lunga galleria ci fa pervenire a Bruravik dove traghettiamo per Brimnes (Nok 167 per il camper + 38 nok tot. per 2 persone); siamo sul ramo terminale dell’Eidfjorden e dopo il paese omonimo (Eidfjord) la strada si inerpica all’interno di una serie di gallerie – dove veniamo rallentati dal lento procedere di un vecchissimo camper Inglese. Al termine di questa parte di salita ci fermiamo, a sinistra, nell’ampio parcheggio da dove si possono ammirare le alte cascate di Voringfossen.

Da qui poi la strada sale costante in modo leggero fino ai 1.200 mt. del passo Dyranut, nel pieno dell’altopiano Hardangeviddda; altopiano sterminato con laghetti, baite colorate ed imponenti ghiacciai in lontananza sulla ns. sinistra di marcia. Qui, a giudicare dagli altissimi paletti che segnano i bordi della strada, d’inverno cadono metri di neve e sicuramente sarà magnifico fare sci di fondo! Si scende a Geilo, rinomata stazione sciistica, e poi a Gol dove iniziamo la valle Hallingdall che percorriamo fin nei pressi di Noresund, dove ci fermiamo per la notte in un ampio parcheggio a lato della strada, sulle rive di un lago. – Siamo arrivati a km. 6.575.-

22/08 Tempo variabile con a tratti una debole pioggerellina. Solo un centinaio di km. ci separano dalla trafficatissima circonvallazione di Oslo (pochi Nok di pedaggio in entrata) e facilmente si notano le indicazioni per la penisola di Bigdoy ed i suoi musei.

Sostiamo nel parcheggio a tempo (a monetine) del museo Vichingo (entrata a 80 Nok) e da qui a piedi – 20 minuti – ci spostiamo al museo Fram (100 nok biglietto famiglia). Non visitiamo il museo Kontiki – già visto nello scorso viaggio – e mentre si rasserena, ci spostiamo con i camper nei pressi del Frognerpark dove troviamo da sostare (46 Nok fino alle ore 17 pagabili automaticamente con monete o carta di credito) in un piccolo parcheggio di alcuni campi da tennis.

Un signore che passa, incuriosito ci chiede della ns. provenienza e nel contempo ci rassicura sulla tranquillità della zona. Siamo a 100 mt. dal parco noto per le sculture del Vigeland che visitiamo subito dopo un breve piovasco.

Il meteo “regge” e ci avviamo con una lunga passeggiata fino al centro della capitale, al palazzo Reale ed al Karl Johans Gate, corso principale oggi gremito da studenti che vendono i testi usati di scuola e “festeggiano” il primo giorno del nuovo anno scolastico.

Il ritorno ai camper è piuttosto faticoso (avremo percorso circa 8 km. tra a/r) e tiriamo tardi chiacchierando all’aperto dopo cena, facendo ormai un primo bilancio della ns. vacanza che si avvia al termine. Oggi abbiamo fatto poca strada, solo 123 km., che portano il tot. a km. 6.698.-

23/08 Nuvole basse cariche di umidità. Percorriamo i pochi km. che salgono in collina allo stadio di Holmenkollen e del suo famosissimo trampolino per il salto con gli sci.

Vista dal trampolino di Holmenkollen

Visitiamo l’annesso museo dello sci (nok 150 biglietto famiglia per 4 persone) e saliamo, parte in ascensore e parte con due rampe di ripide scale, fino alla sommità del trampolino : da sopra la vista è entusiasmante sulla città e sul fiordo dove si vedono grosse navi. E’ incredibile pensare cosa possa voler dire scendere e saltare su due pezzi di legno da quest’altezza !

Finita la visita è tempo di iniziare il vero, lungo viaggio di ritorno a casa . Sborsiamo i 20 Nok di pedaggio per l’uscita dalla città e altri 17 Nok per un pedaggio nei pressi di Svinesund, al confine con la Svezia.

Ora che dobbiamo solo viaggiare non c’importa molto se piove , cosa che puntualmente avviene sia percorrendo il tratto di strada che attraversa Goteborg (forti temporali) sia più a sud in prossimità di Halmstad.

A Helsingborg il tempo è un po’ migliore anche se ci sono forti raffiche di vento ; ci dirigiamo all’imbarco dei traghetti ed anche qui non abbiamo tempi morti di attesa ed in breve siamo in Danimarca, ad Helsingor.

Il traghetto ci costa 279 Sek. con pagamento automatico – anche se laborioso per le istruzioni in inglese - a ½ carta di credito (digitato camper fino a 7 mt. e 2 persone). Percorriamo l’autostrada fin nei pressi di Copenaghen e, dopo un breve temporale, ci fermiamo per la notte nel parcheggio dell’area di servizio Karslunde. – Tot. km. 7.292.-

24/08 Notte non certo tranquilla per il continuo traffico. Si parte molto presto, ma il sole scalda quasi subito e ci accompagna fino a Rodby dove, fortunatamente, saliamo “al volo” sul traghetto quasi vuoto (pagato all’andata) che ci porta a Puttgarden, in Germania.

All’altezza di Amburgo “perdiamo” più di 1 ora a causa di una lunghissima coda dovuta a enormi cantieri stradali e restringimenti delle corsie di marcia. Fortunatamente non fa caldo e quindi “maciniamo” molti km. fino a sera quando, in prossimità di altri lavori in autostrada, non ci accorgiamo della giusta indicazione , sbagliamo strada e ci ritroviamo sulla A5 con direzione Francoforte.- A questo punto ci fermiamo alla prima area di servizio , nei pressi di Alsfeld, per passare la notte – Arrivati a km. 7.951.

25/08 Ovviamente dormito molto poco. Partenza all’alba con pioggia e nebbia : usciamo dall’autostrada e, percorrendo la strada 254 (attraversiamo alcuni paesi carini) andiamo a Fulda dove rientriamo nella corretta A7. Fa abbastanza freddo e la pioggia ci accompagna sempre lungo la A70 verso Bamberg e poi la A73 fino a Norimberga. Ci fermiamo ad ora di pranzo all’altezza di Monaco presso l’area di servizio Vater Stetten West, dove acquistiamo la vignetta per l’autostrada Austriaca.

Il forte vento ha spazzato via le nubi ed il cielo è terso e ci godiamo un bel sole passando per Innsbruck, il Brennero e Vipiteno, dove arriviamo per le 16.- Ranieri e famiglia ci salutano e sfruttano le altre ore di luce per rientrare in anticipo a Vicenza.

Noi invece sostiamo all’Autokamp ( 11 € tutto compreso) per la notte; a piedi andiamo in centro a Vipiteno (è piuttosto lunghetta……..) ed al rientro decidiamo di andare a mangiare la pizza (molto buona) nel ristorante annesso al parcheggio.- Siamo arrivati a km. 8.584.-

26/08 Dopo le operazioni tecniche partenza di buon’ora per Bolzano con traffico intenso ma scorrevole; a Trento salutiamo Piero e Mariella che proseguono verso Verona e Modena e noi, lungo la Valsugana, arriviamo a Vicenza ben prima di mezzogiorno. Il ns. viaggio è finito con un totale di 8.830 km.


Considerazioni finali


Premetto che il diario di viaggio è solo frutto di impressioni e ricordi del tutto personali, quindi i giudizi negativi/positivi sui luoghi e sulle situazioni vissute sono del tutto soggettive.

Per prima cosa , ma molto importante, dobbiamo ringraziare chi di dovere per il tempo splendido che ci ha accompagnato per la quasi totalità del viaggio. Prima di partire avevamo tanto sperato di non trovare molta pioggia ma mai, proprio mai , avremmo sperato di trovare così bel tempo !

Infatti le ore di pioggia sono state veramente irrisorie, per di più durante i trasferimenti in camper e quindi non hanno minimamente ostacolato le ns. gite. E che caldo, ad essere pignoli fin troppo a Stoccolma…………..

Tre settimane sono appena sufficienti per fare questo giro : è necessario prepararsi bene psicologicamente a dover fare parecchia strada quasi tutti i giorni anche se poi si viaggia volentieri, “distratti” dalle bellezze naturali che si incontrano .

Soprattutto se i giorni di ferie sono contati è’bene prepararsi una tabella di marcia, prima di partire, in modo da ponderare i tempi di sosta e visite, per non dover poi avere giornate massacranti nel tentativo di recuperare ; è bene sapere che comunque a qualcosa si dovrà rinunciare : p.e. a me sarebbe piaciuto molto fare un’escursione in battello lungo i fiordi delle Lofoten, ad altri effettuare una mini-crociera sul fiordo di Geiranger : gite di poche ore che fanno “perdere” comunque almeno ½ giornata . Sarà per la prossima occasione, tanto – se tutto va bene – ci torneremo………….

Abbiamo rivisitato molti posti visti nel 1997 ma ricorderemo sempre volentieri le immense foreste, i tanti laghi, i colori intensi dei prati , delle valli e del mare, le magnifiche isole Lofoten (la vista del leone marino, la conoscenza con il sig, Larsen, il villaggio di Nusfjord e i tanti paesaggi idilliaci), i molti traghetti, l’imprevista bellezza di Alesund, i fiordi ……………..

Le strade sono generalmente con fondo in condizioni molto buone (meglio sicuramente di quelle Italiane….), però molto strette lungo i fiordi , dove è necessario guidare con estrema prudenza per il sovente incrocio anche con autotreni e autobus.

Tutti rispettano in modo rigoroso i limiti di velocità e, probabilmente per le pesanti sanzioni, è opportuno adeguarsi : la polizia non si vede quasi mai, ma poi quando meno te lo aspetti sei “puntato” dai misuratori elettronici della velocità : quindi, occhio….!

A livello di informazioni pratiche in Svezia esistono lungo le strade parecchie opportunità di sosta libera e spesso con strutture adatte allo scarico-carico delle acque e lo svuotamento del wc a cassetta (qualche difficoltà in più per i camper con wc nautico per i quali è da prevedere un travaso su tanica).

Sono stato piacevolmente sorpreso invece per le strutture trovate in Norvegia : bei parcheggi e varie opportunità di sosta, molte segnalazioni di camper-service, insomma un paese molto ospitale con i camperisti.

Il gasolio, caspita quanto ne abbiamo consumato (il mio mezzo è un ducato 2800 JTD e non fa oltre i 7,5 -8 km. con 1 litro) , rispetto all’Italia costa di più : in Svezia da 1,285 € /lt a 1,298 €/lt. – in Norvegia addirittura da 1,331 €/lt a 1,409 €/lt . e sempre abbiamo pagato tranquillamente con la carta di credito.

Anche per gli acquisti alimentari, i traghetti principali ( Puttgarden-Rodby e Helsingor-Helsingborg), varie entrati nei musei e gli acquisti di souvenir, la Visa è sempre stata bene accettata.

Per i traghetti locali sui fiordi è invece opportuno avere contante a portata di mano che si può agevolmente prelevare da uno dei numerosi sportelli bancomat (Minibank) reperibili ovunque. Su questi traghetti la tariffa e molto soggettiva e dipende dall’occhio del bigliettaio; noi con mezzo lungo mt. 6,20 qualche volta abbiamo pagato per camper fino ai 6 mt. di lunghezza, altre volte per i camper fino ai 7 metri. Non serve cercare di fare i furbi : se hanno incertezze, ti chiedono il libretto di circolazione per verificare l’esatta lunghezza del mezzo…….

E’ da tenere presente che nella tariffa del camper è compreso il conducente, quindi in aggiunta pagano solo i passeggeri.

A mio avviso i generi alimentari non sono molto più cari che da noi ; tuttavia noi avevamo fatto una discreta scorta soprattutto di acqua minerale e le spese in loco si sono limitate agli elementi freschi come il pane, i formaggi, i salumi.

Testo e foto di Umberto Cavaggion



Viaggio effettuato ad Agosto 2006 da Roberto Cavaggion

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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