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Camping Sport Magenta

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Viaggio dal 27/07/05 al 17/08/05

KM percorsi: circa 3300

NOI (di Bra in provincia di Cuneo): Livio e Daniela con i figli Michela 12 anni e Mattia 8 anni.

1 EQUIPAGGIO DI FIESOLE (FI): Stefano e Antonella con il figlio Matteo 10 anni

1 EQUIPAGGIO DI FIRENZE (prima esperienza in camper) : Leonardo e Elisabetta (detta Betty) 

                                                                                                     con i figli Lapo 9 e Ottavia 5 anni

1 EQUIPAGGIO DI TORINO: Diego e Marina con la Figlia Valentina 13 anni

 

Spese: Benzina 410 euro

           Autostrade 110 euro

           Parcheggi e aree 40 euro

           Campeggi 135 euro

           Entrate varie in castelli grotte /canoa ecc.  230 euro

Totale: 925 euro

      

1° GIORNO mercoledì 27.07.05 (Partenza al pomeriggio sul tardi)

Partiamo alle 17,30 da Bra (CN) per queste vacanze poco sentite. Abbiamo avuto dei problemi in famiglia nelle settimane precedenti e sono preoccupata di questo gruppo vacanze così eterogeneo dove non tutti si conoscono. L'itinerario non è ancora ben definito e non si sa ancora quali saranno le ns mete, inoltre i periodi di ferie non corrispondono perfettamente, qualcuno arriverà dopo e qualcuno partirà prima.

Ora che sono finite posso dire che in effetti ci sono stati giorni di acclimatamento, ma poi sono state vacanze che sono andate in crescendo sia come bellezza di paesaggi e opere d'arte sia come affiatamento tra di noi al punto che quando il gruppo ha cominciato a sfaldarsi per il ritorno a casa non sono mancati momenti di malinconia.

Abbiamo saputo organizzarci cercando di accontentare un po' tutti e non sono mancati momenti di vera allegria. Non parliamo poi dei ragazzi che si sono divertiti un mondo tutti insieme nelle onde dell'oceano , in canoa, tra gli scivoli e le  piscine dei campeggi, in castelli medioevali città fortificate e in grotte varie…..

Tornando a noi partiamo con un caldo afoso di 36 gradi per andare a dormire al Sestriere, (loc. Losetta)  finalmente si respira e dobbiamo metterci le felpe per ripararci dai 15 gradi delle 9 di sera.

Dopo cena scendiamo dal camper per una sigaretta e ci troviamo a 20 metri da un bellissimo cervo che ci guarda curioso e tranquillo…

 

2° GIORNO giovedì 28.07.05 (Briancon-Lago di Serre Poncon-Sisteron)

Al mattino partenza di buon ora per il passo del Monginevro dove troviamo un mucchio di cantieri dovuti alle prossime olimpiadi invernali che ci rallentano il viaggio di non poco.

Arriviamo a Briancon e posteggiamo vicino all'entrata della 'Citè Vauban' (la città vecchia fortificata) e iniziamo subito la visita. Vi è un piccolo plotone di soldati con costumi d'epoca che si esibisce nelle vie del paese, vi è molta gente e tantissimi negozietti tra cui è piacevole passeggiare. Verso mezzogiorno comincia a fare caldo  ed essendo in pendenza ci spostiamo con il camper in una piazzola all'ombra sulla strada verso Gap  per mangiare. Ripartiamo e dopo non molto iniziamo a vedere il bel lago artificiale di Serre Ponson. Ci fermiamo a Savine le lac dove troviamo un'area balneare attrezzata e gratuita. Un bagno nel lago con tanto di scivoli e trampolini, un po' di sole , una coca cola al bar vicino e ci rimettiamo in marcia verso Sisteron.

Poco prima di Sisteron deviamo per cercare un campeggino  che vediamo indicato, ma e' caro, piccolo e mal tenuto quindi proseguiamo per Sisteron . Arrivando da Nord subito prima del paese c'e' un bel parcheggio gratis con 'blue flot' dove parecchi camper sono già posteggiati.

Ci sistemiamo e facciamo due passi in centro che è subito girato l'angolo. Ormai la Rocca non si può più visitare, ma passeggiamo nella via principale e facciamo spesa.

Alla sera fa veramente caldo e dopo cena torniamo a passeggiare tra i localini pieni di gente, ma fortunatamente nella notte il clima comincia a cambiare e si dorme al fresco.

 

 3° GIORNO venerdi' 29.07.05 (Saintes Maries de la Mer)

I ns amici toscani sono partiti ieri pomeriggio da Firenze quindi oggi nell'ora di pranzo pensiamo di incontrarli verso Aix En Provence. Ce la prendiamo molto comoda , facciamo colazione con baguettes croccanti e appena fuori da non so più quale casello autostradale ci fermiamo per attendere Stefano e Leonardo con le rispettive famiglie. Dopo poco li sentiamo parlare per CB e finalmente ci si incontra. Dopo i primi saluti proseguiamo per la statale e cerchiamo un'area per mangiare e poi con calma chiacchierare un po’ dopo tanto tempo che non ci si vedeva.

La meta di oggi pomeriggio è Saintes maries de la Mer che raggiungiamo nel primo pomeriggio.

Qui ci sono due aeree , una appena entrati nel paese l'altra davanti al campeggio de la Brise , proprio sul mare un po' distante dal paese. Noi ci fermiamo nella prima, ci sistemiamo e poi tutti in spiaggia anche se il tempo si è messo al brutto e il cielo è nuvoloso.

Un bel bagno , una bella mangiata di churros e nutella e poi per negozietti a fare acquisti….

Compriamo anche il patè di toro e il sale della Camargue (le saline di Giraud)

Visitiamo la chiesa delle Marie e ne leggiamo la storia. Dopo cena torniamo nell'animatissimo centro pieno di bei negozi e di artisti di strada e poi tutti a nanna.

 

4° GIORNO sabato30.07.05 (Aigues Mortes-Spiaggia alla Grande Motte-Carcassonne di notte)

Questa mattina chiediamo i prezzi per fare una passeggiata a cavallo, ma la cifra ci sembra alta , il tempo non si è ancora ripreso e la partenza è solo alle 10,30 quindi ci dirigiamo verso Aigues Mortes. Ripercorriamo la strada che avevamo fatto ieri , mentre forse sarebbe convenuto fare la D85 invece della D570 per vedere i fenicotteri. In passato eravamo già stati qui e avevamo visto moltissimi fenicotteri e ora invece neanche l'ombra, solo tori e cavalli. In ogni caso giriamo per la D58 e arriviamo ad Aigues Mortes. Proviamo a parcheggiare nell'ampio parcheggio davanti alle mura, ma hanno messo le sbarre quindi siamo costretti a recarci nell'area segnalata al di la' del canale.

Fa molto caldo, ma ci accingiamo a visitare il bellissimo paese. Sulla torre in entrata sono ancora visibili i segni delle bombe e dei proiettili , le mura sono possenti e spettacolari. Compriamo anche il famoso 'Vin de sables' ricavato dalle viti che affondano le loro radici direttamente nella sabbia.

Giriamo per negozietti e visitiamo la chiesa poi torniamo al camper a mangiare pranzo.

Dopo mangiato ci dirigiamo verso la Grande Motte e superatola prendiamo la stradina che costeggia il mare la D59 e ci concediamo due ore di spiaggia. Fa caldo , ma c'è un venticello stupendo e si sta veramente bene. La spiaggia è lunga e sabbiosa divisa dalla strada da una piccola lunga duna.

Verso le 17,00 tutti sul camper per una bella doccia e poi via verso Carcassonne dove l'equipaggio di Torino dovrebbe arrivare questa sera per completare la carovana. Prendiamo l'autostrada, ma a Beziers usciamo per una coda che si è formata. In definitiva troviamo Beziers piena di traffico e molto caotica, ma quando riusciamo ad uscirme per percorrere la N9 troviamo un bellissimo paesaggio tranquillo e riposante con bei vigneti a perdita d'occhio che continua fino a Narbonne.

Arrivati a Carcassone prendiamo per la 'citè' e troviamo due parcheggi. Uno , proprio davanti alle mura ed è un'area a pagamento con carico e scarico , l'altro subito all'inizio un po' scostato, ma non troppo è un bel parcheggio in piano , ma senza servizi. E' indicata la cifra di 4 Euro che nessuno ci chiederà mai nonostante il gendarme fermo all'uscita per tutto il giorno.

Arriviamo quasi insieme con l'equipaggio di Torino e sono salutoni. Si cena e si visita Carcassonne di sera. Veramente suggestiva con le luci gialle che la illuminano tutta, piazzette e locali pieni di gente e negozietti ancora aperti.

 

5° GIORNO domenica 31.07.05 (Carcassonne-Lourdes)

Sveglia con una bella giornata fresca e tersa. Visitiamo la città, il castello solo da fuori, la chiesa mentre il teatro è chiuso. Facciamo il giro delle mura poi qualcuno visita il museo della tortura, i bambini vanno nella casa dei fantasmi e si divertono un mondo. Io compro il piatto tipico del posto che si chiama Cassoulette (fagioli e carne di vari tipi) e ce la mangiamo per pranzo.

Questa città ci piace molto con le sue mura doppie , le sue tantissime torri, anche se sappiamo che è stata pesantemente ristrutturata nel 1800.

Dopo pranzo partiamo verso le 15,00 per direzione Lourdes. Passiamo in mezzo ai paesini e questo ci rallenta moltissimo il viaggio. Arriviamo a Lourdes molto tardi e dopo aver girato un po' tra le stradine del paese troviamo finalmente l'area per pullman e camper. Il costo è di euro 4 con carico e scarico, si trova dall'altra parte del fiume Gave e tagliando per i vicoletti in 5 minuti si e' in paese.

Ci concediamo mezz'ora per mangiare qualcosa alla veloce e alle 20,30 siamo già in partenza per la grotta. Personalmente ero già stata per ben 6 volte a Lourdes per fare la volontaria e mi fa un certo effetto tornarci dopo tanti anni . Sono ben 20 anni fa, ma mi ritrovo a riconoscere ogni posto e angolo. E' in corso la processione veramente spettacolare con tutte le candele accese. Andiamo alla grotta, riempiamo le madonnine di acqua miracolosa e finita la processione saliamo fino alla cattedrale che ormai è chiusa per vedere l'Esplanade dall'alto.

Anche il castello è illuminato e c'è ancora molta gente.

Torniamo ai camper molto stanchi e cerchiamo di fare un itinerario per il giorno dopo che vada bene per tutti, ma non è facile. Facciamo mare o visitiamo i Pirenei (trenino dell'Artouste e cirque de Gavarnie) Alla fine decidiamo di andare in Spagna passando da Roncisvalle, Pamplona eccetera ma……..

 

 6° GIORNO lunedi' 01.08.05 (San Sebastian)

Il mattino ci svegliamo col diluvio universale, decidiamo quindi di annullare tutti i ns programmi della sera precedente e di dirigerci direttamente verso il mare e di entrare in Spagna dalla costa.

Prendiamo l'autostrada e dopo poco iniziamo a sentire le radio spagnole.

Il traffico comincia ad intensificarsi quindi all'uscita 2 usciamo sulla N1 da dove vediamo la deviazione per il trenino della Rhune . Appena siamo sul mare ci accoglie una stupenda visione dell'oceano : è la cornice basca, rocce stratificate a strapiombo sul mare e dietro un paesaggio quasi montano con boschi e foreste. Non piove più , ma è nuvoloso. Ci fermiamo a fare foto e poi attraversiamo paesi che ancora mantengono caratteristiche francesi come Hendaye, molto carini con case colorate a graticcio. Iniziamo a vedere surfisti e scuole di surf a non finire. Entriamo in Euskadi riprendendo l'autostrada e al casello ci viene subito distribuito un volantino sull'indipendenza basca. Cominciamo ad attraversare una zona decisamente meno bella per non dire brutta fatta di industrie palazzoni e porti industriali e poi entriamo in San Sebastina (in basco Donostia) Qui tutto ha due nomi e tutte le scritte sono tradotte anche in basco (lingua veramente incomprensibile). Traffico micidiale e non si va avanti purtroppo dobbiamo attraversare la città, che comunque ci pare molto bella ed animata per raggiungere il campeggio Igueldo  che si trova esattamente dal lato opposto cioè a ovest della città. Il campeggio si trova sul monte omonimo, a circa 5km di salita da San Sebastian (non preoccupatevi c'è il pullman comodissimo) e da questa stradina si gode un panorama bellissimo sulla baia sempre che non si sia impegnati a guidare o pigiati in un pullman. In definitiva ci sistemiamo nel tranquillo campeggio  e prendiamo il pullman che passa ogni mezz'ora.

Devo dire che San Sebastian ci è piaciuta davvero: è pulita ben tenuta, belle case direi lussuose…

Anche se il tempo è molto nuvoloso la famosa spiaggia della Concha è grandiosa con l'omonima baia e l'isola di Santa Clara. Passeggiamo sul lungomare e nel centro, visitiamo la chiesa di Santa Maria la chiesa di San Vicente andiamo nella caratteristica piazza de la Costitucion quadrata con case e portici e balconate numerate,ora biblioteca un tempo luogo di corride e corse di tori. Adocchiamo subito i famosi bar di San Sebastian già pronti con le tipiche Tapas sui loro banconi. 

Verso l'ora di cena che per noi italiani sono le 19,30 (per gli spagnoli sono le 22 minimo) facciamo mangiare i bambini al Mc Donald e poi tutti ad abbuffarci di Tapas e con la modica cifra di 20 euro riusciamo a mangiare e bere in due non so quante tapas di pesce e di ogni altra cosa…..

Siamo veramente soddisfatti di questi stuzzichini che oltre ad allietare la bocca allietano anche gli occhi con i loro colori ….. ah dimenticavo qua nei bar usa buttare tutto per terra, carta stuzzicadenti noccioli di olive ecc…..e ad una certa ora sotto i banconi si può trovare di tutto…….

Un altro giro al porto sotto il monte Urgull che chiude la baia e poi tutti insieme si ritorna al campeggio per una bella doccia e il meritato riposo…….

 

7° GIORNO martedi' 02.08.05 (Loiola - Vitoria - ritorno sulla costa)

Al mattino velocissima spesa al campeggio poi usciamo da San Sebastian e facciamo la strada costiera. Troviamo in uscita dalla città il parcheggio ARIOLA pieno di camper. E' lontano dal centro, ma ci sono i mezzi pubblici e potrebbe essere una valida alternativa a chi non vuole fare campeggio. Raggiungiamo Getaria che offre un piccolo porticciolo con davanti un bellissima spiaggetta con parcheggio dove sono sistemati alcuni camper che vi hanno dormito. Tempo di andare a toccare la sabbia e l'acqua che viene giù il diluvio e non promette niente di buono. Quindi veloce summit e siamo tutti d'accordo ad abbandonare la costa per una puntata nell'interno.

In breve tempo, dopo un piccolo tratto di costa fino a Zumaia prendiamo la GI631 ,  attraversiamo paesaggi quasi montani  e  siamo a Loiola al santuario dell'omonimo santo. Questo santuario è stata una sorpresa perchè ci è molto piaciuto. Abbiamo visitato anche la casa di Sant'Ignazio dove e' ben descritta la vita di quest'ultimo. Attraverso i racconti dello  storico del gruppo che è Stefano abbiamo imparato molte cose interessanti e abbiamo passato due ore piacevoli. Nel pomeriggio decidiamo invece di visitare Vitoria (Gasteiz) capitale non solo della sua regione Araba/Alava, ma di tutti i paesi baschi. Il posteggio in Vitoria è stato tragico. Ci siamo arenati nel centro storico tra vicoli e vicoletti dove un gentilissimo signore si è fermato e ci ha scortato fino a trovare quattro comodi parcheggi vicini al  centro. Alla fine un saluto all''amigo' e una pacca sulla spalla.

A Vitoria non c'è niente da vedere in particolare , ma la città è piacevole per passeggiarci.. Iniziamo a girare alle ore 16 circa e la troviamo praticamente deserta , nel giro di un'ora si riempie e si anima come non mai. Vediamo la chiesa di San Miguel che si affaccia sulla bellissima piazza della Virgen Blanca centro praticamente della città. Anche qui troviamo  le tipiche piazze spagnole quadrate come piazza della Costituzione a San Sebastina . Si sta preparando la famosa e grandiosa festa della vergine bianca ed è tutta addobbata.

Ripartiamo quindi per la costa prendendo l'autostrada e attraversiamo questa zone verdissima con ,devo dire, paesi insignificanti e pieni di grossi palazzi e condomini dove non mancano mai striscioni per l'indipendenza basca. Riavvicinandoci alla costa iniziamo ad incontrare belle case a graticcio colorate e arriviamo a Deba che è per noi quasi l'ora di cena , ma per loro l'ora di punta. Vi è molto traffico e non riusciamo a parcheggiare, torniamo leggermente indietro verso est e incontriamo un bellissimo tratto di costa illuminato dal sole non più altissimo. Uno spettacolo da immortalare con le ns macchine fotografiche da un belvedere sufficientemente spazioso per contenerci tutti e quattro.   Ripercorriamo Deba a ritroso vediamo la balla spiaggia attorniata da casette colorate , troviamo un parcheggio che pero' non piace a tutti e proseguiamo per Mutriku. Bellissimo paesino fatto di un minuscolo porto anche questo attorniato da casette colorate e nient'altro.Non trovando parcheggio proseguiamo fino alla spiaggia di Saturraran. Ci piace tantissimo , ma scopriamo che la favolosa area davanti e vietata ai camper: per forza c'è un campeggio a due passi…Non ci resta altro che sistemarci in campeggio che per quello che offre (quasi niente) è piuttosto caro.

Si fa cena e mentre qualcuno va a fare due passi sulla spiaggia altri si fermano a rilassarsi.

 

8° GIORNO mercoledi' 03.08.05 (Ondarroa-Spiaggia di Saturraran-Bermeo)

Ci svegliamo col brutto tempo. Il posto in cui ci troviamo è un'insenatura dove da una parte si trova la Spiaggia di Saturraram circondata da belle rocce appuntite e dall'altra la Spiaggia di Ondarroa con dietro il paesino. Siamo tra la regione di Gipuzkoa e la Bizkaia.  Le due Spiagge comunicano con una passeggiata non tropo lunga che noi facciamo al mattino. Ondarroa è un paese senza pretese. Nella sua spiaggia i bambini fanno un freschissimo veloce bagno, troviamo un'italiana con il padre del posto che si ferma con noi a parlare e poi andiamo in paese a fare spesa. Troviamo il mercato coperto e piccoli negozietti. Torniamo verso le 11 con un bel sole. Visto che dobbiamo lasciare il campeggio per mezzogiorno si va sul camper a fare panini per pranzo , si spostano i mezzi nel parcheggio adiacente alla spiaggia e ci godiamo qualche ora di mare. La spiaggia è atrrezzata con bar , servizi, posto medico. Vi è una scaletta di pietra che porta in una piccola  bella caletta riservata però ai naturisti. Alle 16 il parcheggio è pieno e arrivano anche i vigili a fare le multe ai camper, appena in tempo visto che eravamo gia' quasi pronti a partire.

Andiamo a Lekeitio, ma quando vi arriviamo non c'è verso di posteggiare. Torniamo indietro a Deba e quindi riprendiamo l'autostrada per per tagliare un pezzo di costa che ci sembra veramente troppo trafficata. . Passiamo da Gernica  tristemente famosa per l'attacco nazista e resa ancora più famosa dal quadro di Picasso che lo rappresenta. Neanche a Mundaka non si posteggia, ma a Bermeo andando in direzione Bakio troviamo l'indicazione per lo scarico camper e troviamo davanti al cimitero un'area gratuita e tranquilla. Stanchi ci fermiamo ed ormai ora di cena. Alla sera andiamo a fare due passi in questo paese pieno di turisti spagnoli, molto animato , ma che manca come tutti gli altri di attrattive turistiche. Non un negozietto con una cartolina e i bar lasciano a desiderare.

 

9° GIORNO giovedì 04.08.05 (Bakio-Plentzia)

Ci incamminiamo in una bella giornata di sole verso Bakio. Incontriamo un tratto di strada che offre scorci spettacolari sul mare. Ci fermiamo per le solite foto in un belvedere fornito anche di tavoli e barbecue, peccato non averlo trovato ieri sera. Incontriamo anche il santuario di San Juan de Gaztelugatxe, sembra una piccola Mont Saint Michele cosi' in mezzo al mare. Per raggiungerlo occorre lasciare il camper in un minuscolo parcheggio  in pendenza e fare un po' di strada a piedi fino ad arrivare al ponte che unisce l'isoletta alla terraferma. Come al solito il parcheggio è insufficiente anche se è ancora vuoto. Ammiriamo il santuario dalla strada che comunque è ben visibile.

Arrivati a Bakio troviamo molte possibilità di parcheggio finalmente. Il paese è ben organizzato, troviamo camper che vi hanno passato la notte, una bella passeggiata e una spiaggia bellissima spaziosa e con servizi. Mancano come al solito i negozi per turisti e non riusciamo a trovare neppure un negozio di articoli da spiaggia. Andiamo al mercato del paese e poi tutti in spiaggia con i soliti panini. Il clima è eccezionale 25 gradi non di più con un bel sole splendente con una piccola brezza.

Le onde sono belle alte e inutile dire quanto si divertono i bambini.

Prima di partire facciamo tappa in un bar per le Tapas e poi ci dirigiamo verso Plentzia dove dovremmo trovare una spiaggia particolare in mezzo ai canyon. Arrivati troviamo moltissimi parcheggi disponibili vicino alla spiaggia che è stracolma di gente ma dei canyon neanche l'ombra.

Si tratta veramente di due paesi vicinissimi Plentzia e Gorliz con due spiagge continue..

Ci accontentiamo di fare un giro in paese, dove troviamo belle case e molta gente.

Vengono i gendarmi a prendere i nr di targa dicendoci che possiamo stare a dormire, ma che domani mattina dobbiamo andare via. Per noi va bene essendo proprio quella la ns intenzione.

Finalmente verso le 9,30 la spiaggia di spopola e possiamo goderci un bel tramonto con uno stupendo cavallo nero che galoppa su e giù.

Almeno oggi non abbiamo avuto nessun problema di parcheggio, ma domani ci aspetta Biarritz…..

 

10° GIORNO venerdì 05.08.05 (Biarritz)

Oggi lasciamo definitivamente la Spagna e prendendo l'autostrada ci dirigiamo direttamente a Biarritz. Usciamo subito dopo a Sant Jean de Luz trovando sulla statale km di coda verso la Spagna. Entrando in Biarritz vediamo l'area di sosta strapiena. Troviamo in una strada laterale 4 posti, uno dietro l'altro, ma non ci sembrano soddisfacenti e proviamo in tre campeggi tornando indietro verso Sant Jean de Luz. I campeggi sono pieni e al limite ci offrono un solo posto quindi continuiamo a girare e notiamo poco prima dell'area di sosta un piccolo spiazzo davanti a tre casette su una strada laterale tra Biarritz e Bidart. Ci parcheggiamo e non notiamo cartelli di divieti o di parcheggio privato , chiediamo ad una signora che sta passando con la spesa che ci dice che la spiaggia è vicina e la fermata del bus per la città è li davanti , inoltre è possibile andarci  anche in bicicletta. Chiediamo anche ad un signore che esce da una delle case e ci dice che possiamo stare ,quindi mangiamo pranzo e poi saliamo in groppa alle ns biciclette. Vi è' anche un supermercato non troppo lontano. Comunque posteggiamo le bici davanti ai centralissimi magazzini Lafayette e in un attimo siamo alla Grande Plage affollata all'inverosimile e con davanti l'immancabile casino municipale. Biarritz ci è piaciuta veramente tanto. Città elegante con bei negozi , hotel e spiagge. Facciamo tutta la passeggiata fino alla chiesa di Sainte Eugenie,al porto vecchio e alla rocca  della vergine collegata alla terra con un ponte, bella e spettacolare. Le foto si sprecano. Poi giro per negozi, acquisto delle tavole da surf  e di souvenir e si riprendono le biciclette. Tornando indietro ci fermiamo in una spiaggia per un bagno. Le onde sono altissime e i bagnini hanno molto da fare a fischiare e a far spostare la gente nei tratti più sicuri.

Per cena torniamo al camper e dopo cena ci rilassiamo, mentre qualcuno va a passeggiare sulla spiaggia.

 

11° GIORNO sabato 06.08.05 (Vieux Boucau)

Questa mattina data la bella giornata decidiamo di fermarci ancora qui. Qualcuno torna col pullman in Biarritz e qualcuno va in spiaggia. Naturalmente tutti i bambini si armano di tavola e andiamo nella spiaggia più vicina(plage de la milady): è molto bella, ben tenuta con ottimi servizi gratis e onde da favola.

Ci si arrampica sugli scogli , si fa il bagno si prende il sole e si fanno foto. Per pranzo quando torniamo tutti al camper troviamo un foglio che ci invita ad andarcene essendo un parcheggio privato. Mangiamo e ci dirigiamo verso le famose Landes francesi.

Prendiamo l'autostrada e passiamo Bayonne, proseguiamo verso nord ed usciamo nei pressi di Capbreton. Subito si presenta un nuovo paesaggio che ci piace molto. Una bella foresta con aree di sosta , aree pic-nic paesini che si susseguono con piste ciclabili favolose che ogni tanto sbucano dal verde. Cerchiamo un campeggio e lo troviamo a Vieux Boucau. Il campeggio è lontano dal mare, ma vicino al centro e ci sistemano in un parcheggio prima della reception.

Inforchiamo le bici e mentre qualcuno va subito in spiaggia , alcuni perlustrano paese e dintorni.

Noi girovaghiamo per il piacevolissimo paesino di vacanze, pieno di bei locali e negozietti.

Visitiamo la chiesa , compriamo souvenir e facciamo un bel giro sul lago comprensivo di spiaggia affollatissima e attrezzata. Andiamo a cercare il mare che troviamo dopo una piacevole percorso in bici e attraversando una duna di sabbia. La spiaggia qua è lunga sabbiosa e priva di scogli, con onde molto belle e i soliti bagnini sui trespoli che scrutano il mare. Anche qui si può fare il bagno in pochi metri mentre tutto il resto è vietato per via delle correnti pericolose. Tutta la costa delle Landes è diritta e sabbiosa . Dietro la spiaggia una duna di sabbia divide il mare da una foresta sconfinata punteggiata da laghetti fino ad arrivare alla famosa Duna del Pilat.

Alla sera struscio in paese tutti insieme.

 

12° GIORNO domenica 07.08.05 (Vieux Boucau)

Oggi giornata relax. Al mattino tutti in spiaggia e dopo pranzo e dopo la siesta inforchiamo le bici per pedalare per 14 km (7 in andata e 7 in ritorno) attraverso la bellissima pineta. La pista ciclabile parte direttamente dal campeggio e raggiungiamo Souston con il suo lago. Qui c'è la festa del paese e facciamo un giretto. Le feste in questa zona comprendono anche spettacoli e corse con i tori e ogni paese ha la sua arena. Torniamo al campeggio e dopo una doccia tutti in paese in  un bel localino sul lago di Vieux Boucau  per una mangiata indimenticabile di pesce e tanta allegria.

 

 

13° GIORNO lunedì 08.08.05 (La Duna del Pilat)

La meta odierna è la Duna del Pilat. Dopo aver fatto carico e scarico imbocchiamo la statale per goderci ancora questa bella foresta e le sue case a graticcio in stile Landeise e poi prendiamo l'autostrada. Quando però usciamo in direzione Pilat  ci sorprende un traffico intensissimo che ci obbliga ad una lunga coda. Per pranzo ne abbiamo veramente abbastanza e ci fermiamo in un parcheggio di un centro commerciale alla Teste de Buch dove facciamo anche spesa in un Decathlon fornitissimo di materiale per surfisti.

Ci dirigiamo verso il parcheggio della dune e subito di accorgiamo che qui la sabbia la fa da padrona . Cosa curiosa è un cimitero vicino alla strada con le tombe completamente insabbiate.

Tornando a noi il parcheggio  (costo 9 euro + 3 per la notte) è veramente enorme. Non proprio in piano, ma ben ombreggiato.

Saliamo subito alla duna, passando per una stradina piena di bar e negozi. Una scala di 100 e più scalini ci porta sulla cima da cui si gode un panorama mozzafiato.

La duna è alta olre 100mt lunga 2,7 km e larga 500mt e si sposta di circa 4mt all'anno verso l'interno. Si forma proprio per la sabbia finissima spostata dal vento e nel 1978 è stata dichiarata Grand Site national. Il panorama può cambiare secondo se c'è alta o bassa marea in quanto compaiono o scompaiono isole di sabbia. Camminiamo un po’ sulla cresta con folate di vento che alzano la sabbia e sembra che 1000 aghi ci pungano la pelle, facciamo un mucchio di foto. Da una parte la foresta e dall'altra il mare: è il golfo di Arcachon delimitato dalla duna e da Cape Ferret che noi vediamo proprio davanti con il suo faro e poi oltre l'oceano Atlantico. Decidiamo di scendere essendoci portati  le tavole e le stuoie. Il mare purtroppo ci delude, infatti essendo un piccolo golfo chiuso ci sono alghe e delle onde neanche l'ombra.

Vi consiglio quindi di evitare questa discesa che è piacevole, ma la salita al contrario è faticosissima: non finisce più e stronca le gambe. Mi devo fermare più volte e sono senza fiato.

Dopo cena torniamo a vedere il tramonto. E' bello vedere quanta gente sale per poi sedersi sulla cresta e attendere che il sole dia spettacolo. Godiamo anche noi di questa performance e poi ritorniamo facendoci scivolare sulla sabbia. I bambini risalgono più volte le scale per il piacere di fare la duna in discesa correndo tutti insieme, sembra di essere su di una giostra.

 

14° GIORNO martedì 09.08.05 (Arcachon)

Questa mattina non promette bene. La piccola Ottavia ha la febbre, hanno rubato la tavola e la maglietta nuova da surf e gli asciugamani di Stefano e il ns camper fa le bizze e non vuole partire. Riusciamo comunque ad avviarci dopo aver trafficato sull'antifurto che bloccava l'accensione e la destinazione è Arcachon.  Prima tappa in un intermarché per le grandi provviste poi affrontiamo il traffico della città. In definitiva dopo aver girato in lungo e in largo non troviamo parcheggio. Non abbiamo provato allo stadio, come indicavano alcuni itinerari scaricati da internet ,anche perché quando arriviamo c'è pure il mercato e non si capisce la direzione da prendere. In ogni caso dopo mezz'ora di girovagare provando anche nel paese vicino Le Moulleau andiamo al campeggio di Arcachon dove il gentilissimo proprietario, dopo averci detto di essere tutto esaurito, prova a telefonare in alcuni campeggi della zona che sono tutti pieni, trova 4 posti solo in campeggi isolati  lontano da tutto e senza servizi ,quindi ci concede di piazzarci davanti al campeggio in un angusto e stortissimo parcheggio sulla sabbia. Telefona anche alla polizia per avvertire della ns presenza. Paghiamo due euro a persona e possiamo utilizzare tutti i servizi del campeggio comprensivo di bella piscina con scivoli. Ci avverte , comunque, che nella zona vi sono molti furti sui mezzi, soprattutto nel parcheggio della duna, infatti ce ne siamo accorti personalmente.

Dopo esserci piazzati con mille fatiche, anche per un maleducatissimo tedesco che ci ruba un posto in piano mentre stiamo facendo manovra per occuparlo, pranziamo. Comincia a fare caldo e i bambini chiedono di andare in piscina. Qualcuno si offre di stare in campeggio con loro, qualcuno prende le bici e va a vedere l'ostricario e qualcuno prende il pulmino elettrico che passa proprio davanti al camping per andare in centro. Io prendo il pulmino con Antonella e Betty e andiamo a passeggiare tra i negozietti. Arcachon è un paese di villeggiatura elegante con molte case e bellissime ville in stile liberty soprattutto nella parte chiamata Ville d'hiver.

Arrivati sul lungomare prenotiamo un giro del golfo in battello. Il primo disponibile è solo alle 17,30 quindi prendiamo qualcosa di fresco al bar, ancora due passi e poi ci imbarchiamo.

Il giro dura un'oretta e ci fa passare vicino all'isola degli uccelli(ile aux oiseaux) dove si possono scorgere le case dei pescatori sulle palafitte. Devo dire di essere comunque un po’ delusa, c'è anche traffico in mare e moltissime barche affollano il golfo. Vediamo gli allevamenti di ostriche per cui la zona è famosa e scorgiamo la Duna del Pilat e Cap Ferret. Prendiamo l'ultima corse della giornata (18,45) sui bus elettrici per il ritorno in campeggio (autisti gentilissimi disponibili a spiegare strade orari e linee varie). 

Dopo cena decidiamo di spostarci. Questo posto non ci ha entusiasmato, abbiamo voglia di tranquillità e speriamo di trovarla nell'Aquitania interna cioè nel Perigord.

Pensiamo quindi di bypassare Bordeaux e di fermarci a Sant'Emilion. Prendiamo l'autostrada verso Bordeaux e proseguiamo direzione Libourne, che attraversiamo e troviamo veramente carino.

Arriviamo a mezzanotte e posteggiamo nel primo parcheggio sotto le mura a pagamento.

Ci accorgiamo subito di essere in un posto stupendo e scorgiamo le vigne che coprono tutto il territorio circostante. Gli uomini escono per una birra e passano una bella oretta conoscendo gente del posto chiacchierando di tutto e di più in tutte le lingue e dialetti possibili. 

 

15° GIORNO mercoledì 10.08.05 (St. Emilion – Bergerac)

Questa mattina possiamo vedere bene questo stupendo paesaggio fatto di piccole vigne a perdita d’occhio. Iniziamo a bighellonare in questo bel paese pieno di negozi di vino.. e che vino!!!!

Vediamo una bottiglia che costa più di 2000 euro. Tutto è molto curato e la piazza della chiesa monolitica sembra come si dice una bomboniera.

La chiesa di cui sopra è interamente scavata nella roccia. Si può visitare solo con guida e ve la consigliamo veramente. La ns guida è una bella ragazza che parla bene italiano e che ci spiega tutto con entusiasmo. Il posto che è sito Unesco è paragonabile alle chiese rupestri in Turchia (da noi visitate tanto tempo fa)  e annessa vi è la grotta dove il santo eremita Emilion aveva vissuto tanti anni. Sopra la chiesa i benedettini avevano costruito un imponente campanile che con il suo peso

ora mette in pericolo la chiesa sotterranea. Per questo le colonne dei sotterranei sono state rafforzate. Da vedere anche il chiostro della collegiata e poi saliamo sulla torre delle fortificazioni

Torniamo al camper per il pranzo veramente soddisfatti.

Oggi pomeriggio si visiterà Bergerac. Uscendo dal parcheggio prendiamo la D936  e deviamo per Castillon la Bataille sulla D243. Sono strade stupende in mezzo alle vigne castelli e  cascinali in pietra. Ci fermiamo per strada in un chiosco che vende prodotti tipici e per chi acquista c'è lo scarico e carico per i camper gratuito.

Arrivati a Bergerac seguiamo la strada per i Poids Lourdes e al primo ponte sulla Dordogna a sinistra troviamo il parcheggio camper gratis con una limitazione di 12 ore di permanenza.

Siamo nella zona del Perigord, atrraversato da diversi fiumi tra cui la Dordogna. Al centro c'è la città di Perigueux e intorno il territorio è diviso in : Perigord pourpre , vert noir e blanc.

In questa zona non si contano i castelli le grotte i borghi da visitare. Dobbiamo quindi fare una scelta e sicuramente bisognerebbe stare qui parecchi giorni per vivere bene il tutto.

A Bergerac passeggiamo nel centro storico e ammiriamo le sue belle case a graticcio.

Facciamo le foto di rito sotto la statua di ciranò, personaggio di pura fantasia del famoso libro di Romstad. La città è famosa per le coltivazioni di tabacco.

Alla sera per cena ci spostiamo sulla strada per Beynac e poi   andiamo a dormire nel parcheggio che si trova sulla strada del castello a 2km dallo stesso in quanto nel parcheggio del castello e nel parcheggio a valle del borgo di Beynac c'è il divieto per i camper di sosta nottura .

Poi tisana rilassante gentilmente offerta a tutti da Antonella e tutti a dormire.

 

16° GIORNO giovedì 11.08.05 (castello di Beynac - campeggio di Belvè)

Questa mattina andiamo a posteggiarci al parcheggio del castello non sapendo che, da dove abbiamo dormito si può scendere per poi fare la salita tra le casette del borgo abbarbicato.

Comunque il castello ci piace tantissimo e scopriamo che è quello dove hanno girato il film 'Giovanna d'Arco' . Lo visitiamo in libertà con attenzione. L'atmosfera che mantiene è cupa come un vero castello medioevale , l'illuminazione è fatta con le candele e dalla cima si gode un bel paesaggio dove si può vedere tra castelli vari scorrere la Dordogna che un tempo segnava il confine tra Inghilterra e Francia.  Ci incamminiamo poi verso Belvè e troviamo moltissimo traffico in direzione opposta verso Beynac. Ottavia ha ancora la febbre e passiamo in farmacia per gli antibiotici poi, raggiungiamo il campeggio  Les hauts de Ratebout.

Questo campeggio fa parte di una catena chiamata ‘les castels’ dove i siti sono tutti situati in parchi , castelli, manieri, fattorie ecc…..

Sono tutti a 4 stelle e offrono servizi adeguati alla categoria: bei ristoranti piscine con mega scivoli belle piazzole con acqua e scarico in piazzola bagni puliti…

Avevamo già prenotato ieri , essendo sempre campeggi difficili da raggiungere, molto isolati, volevamo essere sicuri che ci fosse posto. Seguiamo le indicazioni che abbiamo sul catalogo  e  con non poca fatica ci arriviamo. Scopriamo di essere i primi italiani della stagione infatti è pieno di olandesi inglesi e tedeschi. Passiamo così un pomeriggio di vero divertimento in una piscina degna di un parco acquatico.

Alla sera ci cimentiamo in tapas casalinghe per aperitivo e ci rilassiamo chiacchierando.

 

17° GIORNO venerdì 12.08.05 (la Roque de st. Cristophe - St. Leon)

Mattinata di tuffi in piscina , dove purtroppo Lapo lascia parte dei suoi due bei denti

anteriori. Al pomeriggio ci spostiamo in una zona ricca di siti e grotte utilizzati dagli uomini primitivi: la zona di Les-Eyzies de Tayac. Iniziamo con la caratteristica Roque de St. Cristophe: anfratto naturale a strapiombo sulla vallata lungo più di 600m abitato in epoca preistorica e utilizzato nel medioevo come fortificazione. Vi è la ricostruzione di alcuni macchinari usati all’epoca e con le guide i bambini possono provare ad utilizzarli.

E’ molto interessante e piacevole anche per il bel posto in cui è situato il sito con il fiume Vezere

(affluente della Dordogna) che scorre sotto la falesia.

Ci dirigiamo verso Montignac volendo visitare le grotte preistoriche di Lascaux  , ma all’ultimo momento decidiamo di girare per St. Leon sur Vezere. Prima di arrivare in paese troviamo un piazzale su erba molto invitante con alcuni camper posteggiati , davanti ad un chioschetto dove si affittano le canoe. Ci fermiamo e chiediamo al gentilissimo signore informazioni sul giro in canoa.

Il percorso più corto consta di ben 15 km, ma lui ci assicura che il fiume è tranquillo e che in tre quattro ore si arriva a destinazione. Telefoniamo alle grotte di Lascaux dove ci dicono che fino alla domenica mattina non ci sono più posti per prenotare la visita essendo noi in 14 persone. Prenotiamo quindi le canoe per il giorno dopo e la grotta per la domenica.

Intanto si sono fatte le ore 18.00 , posteggiamo nel campo e passeggiamo in St. Leon borgo tranquillo e ben tenuto dove si sta preparando la festa del paese. Troviamo un bel castello privato con tanto di parco e un ameno ‘lungo fiume’ con salici piangenti e ochette. Questo piccolo villaggio fa parte di altri tra cui Beynac e Belvè compresi in una lista di : les plus beaux villages de France.

Alla sera dopo cena e dopo le ns ormai solite tapas casalinghe torniamo a passeggiare in questo tranquillo borgo illuminato con luci d’effetto.  

 

18° GIORNO sabato 13.08.05 (giornata in canoa)

Questa mattina 12 gradi e nebbiolina bassa. Comunque si parte , rimangono ai camper solo Ottavia ,che ancora non è in forma con Betty e Antonella. Alle 10.30 arrivano a prenderci con il pulmino a cui attaccano il porta canoe con le ns tre caricate dietro. Ci portano davanti alla Roque de St. Cristophe ci sistemano le canoe in acqua e si parte. Abbiamo i giubbotti di salvataggio e un contenitore ermetico per conservare le macchine fotografiche e il pranzo che viene fissato al fondo della canoa. Non è difficile tenere la direzione e ci prendiamo subito la mano tra risate varie.

A noi è piaciuta molto questa remata, seppur faticosa, passiamo sotto il sito della Magdeleine, altra falesia preistorica , e arriviamo fino a Les Eyzies. Ci siamo fermati ben due volte sulle spiaggette del fiume per rifocillarci e prendere un po’ di sole che nel frattempo è uscito fino a scaldarci alquanto. Se però volete un consiglio cercate di scegliere un tratto più abitato per passare sotto i borghi che visti dal fiume sicuramente sono sicuramente affascinanti. Ci sono anche belle gite sulle Gabares , antiche barche, che partono dai vari villaggi. Arrivati all’appuntamento dopo circa quattro ore ci riportano con il pulmino ai ns camper. Siamo contenti , ma veramente stanchi. Dopo doccia veloce ci vuole un po’ di riposo, per chi non è abituato a remare la schiena reclama e si fa sentire. Alla sera ci fermiamo a dormire nuovamente qui.  

  

19° GIORNO domenica 14.08.05 (grotte di Lascaux - Sarlat la Canada)

Oggi il tempo non promette bene e pioviggina. Per le 10 siamo posteggiati a Lascaux nello stortissimi e piccolo parcheggio per i camper lungo la strada vicino alle grotte. La visita guidata purtroppo è in inglese, ma in italiano non ve ne sono. Dovete sapere però che il sito che si può vistare non è l’originale ma una copia perfetta. Questo toglie poesia alla visita che comunque è interessante. Questa grotta fu scoperta casualmente da un gruppo di ragazzi a passeggio per il bosco. Il loro cane scappò e si infilò nella grotta dove loro lo seguirono e subito si resero conto di aver trovato qualche cosa di unico.  Infatti è considerata la grotta preistorica più importante del mondo  per le sue 1500 figure dipinte in nero rosso e ocra.

Per pranzo ci spostiamo nell’area di Sarlat la Caneda che si trova davanti al cimitero con tanto di carico e scarico. Dopo pranzo purtroppo un equipaggio comincia il ritorno verso casa per la ripresa del lavoro: sono Leo con la sua famiglia. Baci e abbracci ,soprattutto i bambini sono tristi , ma la promessa è di rivederci presto….

Ci armiamo di ombrello e K-way e iniziamo a visitare questo bellissimo paese che già ci avevano preannunciato essere molto piacevole. Case di pietra , bei vicoli, scorci romantici e ciliegina sulla torta c’è il festival degli artisti di strada ad allietare il tutto. Anche il sole esce finalmente e dopo aver a lungo passeggiato torniamo al camper giusto per mangiare e torniamo alla sera per continuare a vedere gli spettacoli, divertenti e vari che si tengono ad ogni angolo e in ogni piazzetta.

  

20° GIORNO lunedì' 15.08.05 (Rocamadour - le Gouffre de Padic)

Oggi raggiungiamo Rocamadour, altro bellissimo paese abbarbicato su di un monte. La strada che percorriamo è piena di curve , ma con poco traffico e bei paesaggi. Posteggiamo nel parcheggio del castello , il quale non è visitabile se non il giro delle mura. Da qui si scende con una stradina detta il cammino della croce alla città religiosa dove di trova la chiesa e il palazzo dei vescovi. All’interno del complesso è conservata la statua della Madonna nera qui molto venerata. Da qua si scende con una scala detta dei Pellegrini al borgo. Questa scala veniva fatta in ginocchio dai penitenti. Caso vuole che qui incontriamo una famiglia amica del ns paese anche loro in viaggio col camper. Ci scambiamo opinioni e consigli e proseguiamo nella visita del borgo in basso che non è altro che un pittoresca stradina piena di negozietti. Per risalire prendiamo due ascensori scavate nella roccia che ci riportano al camper in cima al monte (risalita carissima 13.50 euro in 4)

E’ giunta l’ora di salutare anche Stefano e viene smorzato l’entusiasmo per questa bella cittadina.

Anche con loro la promessa è di rivederci presto..….

Pranziamo  e partiamo per le Gouffre de Padirac. Si trovano a qualche km da Rocamadour ed è una impressionante voragine di 35mt di diametro. Con due ascensori si scende a103 mt di profondità da dove un sentiero porta alla rivièr plane, fiume sotterraneo lungo 560 mt che si percorre in barca sotto volte rocciose , si continua a piedi con tanto di guida tra caverne ricche di laghetti fino alla grade salle du Grand-Dome. Inutile dire quanto si sia piaciuta questa visita.

Prendiamo quindi la strada del ritorno N40: Figeac, Rodez, Millau, Montpellier ecc…..

A Figeac pensiamo di trovare un’area come indicato in diversi posti consultati, ma è brutta , in pendenza , squallida con lo scarico inutilizzabile….Dormiamo a Capdenac Gare sul bel lungo fiume Lot , tranquillo e piacevole. Scopriamo comunque il giorno dopo a Bouillac una apprezzabile area offerta dai commercianti del luogo completamente gratis e ombreggiatissima con servizi più che puliti carico e scarico.  Sarà per la prossima volta.

  

21° GIORNO martedì 16.08.05 (Salon de Provence - ritorno)

Si prosegue il viaggio verso casa passando per  Millau dove troviamo il famoso viadotto alto più di 400 metri. A Montpellier troviamo un traffico micidiale e nei pressi di Sete salutiamo anche Diego che prosegue le vacanze ancora per una settimana. Ormai le vacanze sono finite e a questo punto non vediamo l’ora di tornare a casa, ma fa caldo e siamo stanchi quindi facciamo una sosta a Salon de Provence. Posteggiamo davanti al cimitero e facciamo due passi in centro. Un salto in chiesa dove è sepolto Nostradamus, vediamo anche la sua casa , saliamo fino al castello poi prendiamo una pizza e andiamo a mangiarla sul camper. Riprendiamo il viaggio e andiamo a dormire a Sisteron nello stesso parcheggio dell’andata. Questa volta è molto più affollato, ma troviamo ancora posto e finalmente un po’ di riposo.

  

22° GIORNO mercoled' 17.08.05 (a casa)

Oggi partenza sul presto. Facciamo il passo della Maddalena o colle di Larche dove vediamo decine di marmotte che prendono il sole sui sassi. Mangiamo pranzo tra Vinadio e Cuneo e nel primo pomeriggio siamo a casa.

Anche questo viaggio è finito e guardando a ritroso è stato ottimo.

Abbiamo saputo alternare riposo e visite e abbiamo scoperto posti nuovi e meravigliosi.

Soprattutto abbiamo consolidato amicizie e ne abbiamo fatto di nuove.

Non ci resta altro che iniziare a sognare e ad organizzare nuovi viaggi …..


Viaggio effettuato da Daniela e Livio nell'Agosto 2005

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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