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LE MONTAGNE DI PARMA

Siamo i soliti Carla e Giulio, gli alternativi.

Partiamo nel primo pomeriggio di un venerdì di metà giugno '05: Bresso, Tangenziale Est, Parma. Lasciata la A1 e la Via Emilia sembra di aver cambiato pianeta. La prima tappa è a Montechiarugolo, terre di prosciutto, parmigiano e castelli: questo è poco conosciuto ed ha un bel giardino, ma c'è un cartello: " Nel mese di giugno aperto solo la domenica" ...e i tedeschi già in vacanza? ...e i curiosi come noi? Alla faccia della "Promozione Turistica del Bel Paese, ... per l'economia, ... per la cultura, ... i giovani, ...".

La pianto qui perchè il discorso sul "tutto chiuso" l'ho già fatto e ogni volta mi manda in bestia!

Comunque, oltre al castello anche il paese è una cartolina. Poco dopo sosta al caseificio per un pezzo di parmigiano e via per il Monte Fuso. Deviamo per Neviano degli Arduini è il comune di tutte le frazioni che incontriamo e poi ci piace il nome! Ma da non perdere è la Pieve di Sasso, XI secolo, naturalmente chiusa, ma i pensionati in ozio al bar non potrebbero ... e gli studenti nei pomeriggi da "play station" ... Nel cimitero accanto prenoterei un posto (... riposino in pace ...).

Arriviamo al Parco Faunistico, addocchiamo l'ottimo parcheggio, ma la curiosità ci spinge a salire ancora. Giunti al valico un sentiero indica "Il Cippo". Lasciamo il camper e dopo un quarto d'ora ci appare un obelisco di 20 metri posizionato 100 anni fa in cima al monte, novella Riserva Naturale che separa le valli dell'Enza e del Parma.

Senza fretta torniamo al Parco Faunistico, cioè come ti organizzo lo stereotipo di una ricreazione famigliare, fiore da mostrare all'occhiello di Amministrazioni Pubbliche generose di pieghevoli illustrati, di chiosco-bar-ristorante (chiuso), di ufficio informazioni (chiuso) ma con tanti cartelli con la grande "i" sparsi ad ogni angolo di strada.

Sono le 8.00 di sera, i cumuli pomeridiani hanno lasciato il cielo libero per il tramonto. Seguiamo a piedi il grande recinto e almeno 50 tra daini e cervi stanno pascolando nell'ultima luce radente. In mezzo a loro due pavoni che a scadenza lanciano, nel silenzio, il loro grido di allarme. Più avanti i cavali per le escursioni: mamma e figlia, modello "ranch americano", hanno finito di accudirli, riprendono la loro Panda 4x4 e se ne vanno. Restiamo completamente soli! Vuoto il parcheggio, vuota l'area-sosta camper con sbarra ("chiedere al bar o telefonare al .."). Ci sistemiamo, il sole lascia anche la Pietra di Bismantova e le lontane cime della Lunigiana.

Alle 4.30 il freddo si fa sentire (ma che giugno è?), accendo la stufa, si risente il pavone innamorato, c'è un'alba rosea all'orizzonte dei nostri 1000 metri e in valle ancora brillano le lucine di questo presepe.

Alle 8.00 arriva un'auto, apre il bar, arriva il furgone della San Carlo, apre la grande "i", chiediamo una cartina della zona: "Se restate col camper dovete entrare nell'area-sosta, 10 €, ecc..., ecc..." "No, grazie, andiamo".

Scurano, Lagrimone, Palanzano e poi Monchio delle Corti sono paesini tra prati "svizzeri". Acquistiamo pane e prosciutto e visitiamo l'Ufficio Informazioni del "Parco dei 100 laghi". Chiedo della Festa Gastronomica a Lagdei, letta sul Corriere, la gentilissima addetta mi consiglia i "Lagoni" come punto sosta e passeggiata a piedi di un'ora, evitando l'affollamento domenicale da Corniglio: "Se poi volete, in due giorni a piedi, per il sentiero 00, con sacco a pelo e tendina ..." "Sarà per un'altra volta, grazie".

Prima di voltare per Valditacca proseguiamo per il Passo Lagastrello (1200 m), è l'una, pranziamo alti sul lago artificiale nel piazzale di una trattoria. Col caffè ci consigliano in 20 minuti di visitare il Lago Squincio. Bello, il nome e il lago, ma il vento fa correre i nuvoloni, increspa l'acqua, piega le canne e si infila sotto i maglioni. Riscendiamo verso Monchio e pieghiamo a sinistra per i "Lagoni", ma in mezzo c'è il Passo della Colla, sterrato in salita, stretto in discesa: non incrociamo nessuno! Ai "Lagoni" il Rifugio è aperto, c'è qualche auto di pescatori. Sostiamo tra i faggi, il vento fa ondeggiare il camper, copro le griglie dello frigo che filtrano aria, con maglione e giacca a vento scendiamo: è l'11 giugno e sono le 4.00 del pomeriggio! Dopo 10 minuti rientriamo e ci prepariamo una tisana: "Ti ricordi, l'abbiamo comprata a Folgaria quest'inverno ...".

Sta sera risotto con salsiccia, ma prima una "scala 40" per aperitivo. E il vento insiste, ore 20.00, 8°C, mi metto con le griglie del frigo sottovento e "scoccio" una presina sotto la ventola della cucina da cui scende aria, metto il mio vaso da fiori sopra la fiamma del gas al minimo, non basta: accendo la stufa.

Al mattino attraversiamo la faggeta, alle 10.00 parcheggiamo a Lagdei: le nubi corrono, sotto ai gazebo sbattiti dal vento le bancarelle sono ancora vuote. Accanto al nostro c'è il camper di Francesco e Lucia di S. Polo d'Enza, mi invitano per mostrarmi la cartina della zona: "Volevamo salire al Marmagna ... bè, andiamoci a prendere un caffè al bar". Si apre, si ricopre, pioviggina ed è già mezzogiorno. Finiamo il melone e li invitiamo per il caffè (ma senza il loro barboncino "Moro"!) Si parla di viaggi: hanno i libri del TCI "Guida ai Centri Minori": "Quelli del Centro li abbiamo fatti tutti; ... se vai a Saturnia fermati da "Renato", ha un olio ..."; "Se sei a Senigallia porta la bici, c'è una bella ciclabile"; "Torna dal Passo Sillara che arrivi a Berceto"; "Ciao, ci vediamo in giro"; "Ti lascio il mio numero, ho posto per il camper a S. Polo, se passi ...".

Da Berceto togliamo il maglione e andiamo dritti per la statale fino a Fontanellato: non ho mai visto la Rocca (c'è una "camera oscura" medievale che ...). Sui manifesti leggiamo di una "Festa della Birra" a Busseto e una "Sagra della Ciliegia" a Villanova d'Arda, meglio questa!

Prendiamo un piatto di grigliata e un "polenta e gorgonzola" dalla porzione generosa; ottime le ciliegie cotte nel vino. Attacca il "liscio", ma siamo stanchi. Conoscevamo già il parcheggio di Villa Verdi a S. Agata, che abbiamo visitata due anni fa.

Torniamo a casa il lunedì mattina, in tempo per rispettare il voto nel "referendum" (insegnare ha i suoi vantaggi, lunedì scuola chiusa, ma non sarebbe meglio votare in altri locali del Comune?) Carla e Giulio da Bresso


Viaggio effettuato nel Giugno 2005 da Carla e Giulio da Bresso

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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