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Partenza 2 giugno ritorno 20 luglio 2006 Equipaggio:
Gianna e Roberto Mezzo. Adriatik
2.8 con garage “immatricolato nel 2006” e scooter 150. Cambio Polonia
1€ = Zl. 3,45 Lituania
1€ = Lit. 3,433 Lettonia
1€ = Lat. 0,664 Estonia
1€ = Eek 15,35 Slovacchia 1€ = Skk 34,49
Gasolio al
litro Polonia
4,20 zl. = € 1,28 Lituania
3,13 lt = € 0,91 Lettonia
0,61 lat = € 0,61 Estonia
14,15 eek = € 0,92 Slovacchia
41,70 skk= € 1,19 Portarsi una calcolatrice per variare i molteplici
cambi e ricordarsi che al ritorno useremo il denaro avanzato. Km. partenza 4.418; Km. arrivo
12.767; in totale Km. 8.349. Spese: Gasolio € 656,58 Autostrada italiana € 39.50 andata + ritorno;
vignette in Slovacchia , pagato 10 volte il costo perché sprovvisti ;
vignette Austria, €10 per una settimana. Totale € 760 Alimentari €
294,57 Extra
(entrate a musei, palazzi, castelli, ristorante o pizzeria, regali, pulman
turistici campeggi, €504 CAMPEGGI: i
campeggi sono indicati negli extra e
nel diario. Informazioni
generali: Il grande problema di
queste quattro nazioni è la viabilità, il manto stradale è in pessime
condizioni e il loro metodo di asfaltare anche 20 km. di strada tutti insieme
in un unico cantiere da un solo lato, rende insopportabile il viaggio. Abbiamo transitato su km.
di strade principali che fungono da autostrade: bianche, ghiaiose, sassose o
incatramate di fresco, fatte a lastroni di cemento, con buche che sembravano
crateri, e bande laterali con dislivelli pericolosi, solchi a rotaie per km,
non esistono guard-rail, il camper vibrava e ballonzolava, la velocità andava
dai 50 ai 25 km orari. Nell’interno le strade sono tenute meglio ed anche il fondo è più
scorrevole. I passaggi a livello sono
incustoditi, privi di sbarre, indicati vicinissimi e segnalati con uno Stop. Le segnalazioni stradali
sono buone in Polonia, abbastanza curate il Lituania, assolutamente
insoddisfacenti in Lettonia dove l’indicazione per una meta è data all’inizio
di una strada e poi basta, con grandi difficoltà agli incroci; inoltre le
indicazioni, quando ci sono, sono posizionate immediatamente prima della
deviazione, non sai mai se hai seguito la direzione giusta. L’Estonia risente
fortemente l’influenza della Finlandia, però anche lì, i passaggi a livello
sono senza sbarre ed incustoditi, le strade abbastanza buone. Particolari
simpatici: Voli di cicogne, nidi di
cicogne, cicogne che si muovono tranquille, sui prati, nei rondò, sui campi
senza nessun timore verso l’uomo; cigni, tantissimi cigni nei laghi della
Lituania, sul lungo mare di Tallin; corvi, tribù di corvi un po’ dappertutto,
in particolare a Tartù in Estonia. Un numero infinito di laghi
e strade che attraversano foreste, è tutto un immenso parco. Questi paesi
nordici, nella bella stagione, sono favoriti da una luce solare che comincia ad
imbrunire verso le 22 regalandoci giornate lunghissime. Cosa importantissima, città
e paesi pulitissimi, se loro dovranno imparare a sistemare le strade, noi
dobbiamo imparare da loro che cosa vuol dire ordine, non gettano in terra
neppure i mozziconi di sigaretta, è un vero piacere muoversi in ambienti così
curati. Possibilità
finanziarie: E’ vero che al cambio ci guadagniamo, ma poi ci accorgiamo che la
vita è molto cara, in particolare in Estonia dove il cambio è più vantaggioso
per noi. Si tratta, chiaramente,
dell’inflazione in atto in questi stati e, chi ne risente maggiormente, è la
fascia di popolazione anziana, i giovani senza lavoro e gli abitanti delle
campagne. Cose molto
discutibili La corruzione dei
poliziotti e la poca elasticità mentale degli stessi . Abbiamo pagato 3 multe,
la prima per “eccesso di velocità” in colonna, hanno fermato solo noi e ce la
siamo cavata con una multa SENZA VERBALE di € 50, la seconda quando ci siamo
accorti che il segnale per Bratislava era a dritto, eravamo fermi al semaforo sulla destra, abbiamo chiesto strada e
ci hanno fatto passare, ma il vigile che ci aveva visti è stato irremovibile, Multa. La terza,sempre
in Slovacchia,non ci siamo accorti di essere su di un’autostrada lunga circa
150 km e basta, ci hanno fermati e non avevamo
la vignette, abbiamo pagato 10 volte tanto. Attenzione, non abbiamo
visto cartelli che indicavano autostrada ecc….. L’alcolismo come piaga per
tutti quattro gli stati: anche i giovani e le donne camminano per la strada
tenendo in mano una due bottiglie di birra; formano gruppetti a sedere negli
angoli e bevono finchè non sono completamente storditi dall’alcool. L’impossibilità di bagnarsi
in mare in alcuni territori del baltico per la presenza di rifiuti
radioattivi e in alcuni laghi perché
inquinati da scarichi industriali (leggere attentamente delle buone guide). Il problema dell’acqua
potabile; è bene non fidarsi, noi abbiamo sempre usato l’amuchina e ci siamo
lavati i denti con l’acqua minerale. Desiderio
di entrare pienamente in Europa Si sente, è palese ma, se
non saranno aiutati a superare i problemi essenziali riguardo alla
disoccupazione, (in alcuni posti abbiamo trovato un esubero di personale
inaudito, proprio e solamente per dare lavoro). La viabilità (strade e ferrovie, non esistono autostrade, per il
momento). L’istruzione per i giovani,
chi vive fuori delle città ha pochissime possibilità di proseguire gli studi.
La stragrande maggioranza della popolazione vive nelle città principali, “ la capitale e qualche cittadina di media grandezza”,
il resto degli abitanti sopravvive in “case sparse nel nulla”, casette di legno
col tetto aguzzo, fatte così come le disegnano i bambini, tutte eguali, ed in
odor di povertà. Nelle città il
popolo delle periferie vive nei caseggiati ex URSS, si tratta di enormi edifici
di pietra nera di nessun senso estetico, solo utilitaristici, tutti eguali in
tutte le città che erano occupate dalla Russia. L’architettura sovietica si
riconosce dunque dalle case di stato, i casermoni neri per il popolo, le
casette con i tetti aguzzi e l’orticello per i contadini e l’enorme palazzaccio
altissimo, un po’ lugubre, che ritroviamo a Riga, e a Varsavia, denominato
(Accademia; palazzo delle scienze e dell’arte). Diario di viaggio Partenza da LIVORNO il 2 giugno 2006 alle ore 10,
chilometraggio di partenza 4418. direzione Insbruck. L’autostrada italiana ci costa € 31.50 ed il pedaggio
ad Insbruck €.8. Passiamo la prima notte nel parcheggio del supermercato
MPREISS, molto tranquillo. 3/06/06 Dopo Insbruck non è necessario imboccare
l’autostrada, abbiamo preso la strada a destra che vi corre a lato e seguito le
indicazioni per SCHAWZ-WORGL-KUFSTEIN fino al confine tedesco. Siamo entrati in Germania a KIEFERFELDEN e abbiamo
imboccato l’autostrada 93 per MUNCHEN. Siamo arrivati al gran raccordo per BERLINO (noi non
ci siamo fermati) e abbiamo proseguito sulla 10 verso FRANCOFORTE, poi SZCZECIN
– STETIN, notte tranquilla in un autogrill sulla 10. 4/06/06 Seguiamo ora
la 11 verso il confine con la Polonia. Cose belle: ci hanno accompagnato, in
quest’ultima parte del viaggio, un gran numero di “pale eoliche” molto
suggestive, forniscono un gran quantitativo d’energia pulita e non trovo che
disturbino l’armonia del panorama Cose orrende:
L’autostrada 10 è disastrata, abbandonata anche dai tedeschi, impossibile
transitarci, non esagero, sembra che non vengano eseguiti controlli da decenni. Ultimo paese tedesco PENCUM
ed ultimo pezzo d’autostrada “in disuso” verso la Polonia. Siamo al confine, effettuiamo il primo cambio, per
fare 1 € 3,70 Sz. La strada continua ad essere in uno stato pessimo in sostanza
si corre un po’ sulla destra un po’ sulla sinistra per evitare le buche, poi
troviamo parti in pavè, altre in lastre di cemento non ben allineate
posizionate a diverse altezze, il camper vibra e dondola, velocità massima,
quando va bene, 50 km. CONSIGLIAMO CALDAMENTE DI ENTRARE IN POLONIA DA
UN’ALTRA FRONTIERA. Arriviamo alla prima città
Polacca, CHOCIWEL, è solo una strada con alcune file di edifici tipo casermoni,
tutti eguali grigi scuri, di chiara impronta sovietica. Prendiamo la 151 per
SWINDNI e ci troviamo davanti il primo passaggio a livello incustodito. Arriviamo ad USTRONIE
MORSKIE, si trova subito dopo KOLOBREG, è un villaggio marino molto rinomato,
non siamo ancora in stagione ed abbiamo trovato un ampio parcheggio sulla via
principale, comunque, anche in stagione, il posto per piazzare il camper non
manca. Notte tranquilla, la mattina passeggiata, il mare è molto mosso, tira un forte vento, noi siamo vestiti come in
inverno (giacca a vento, jeans calzini
e scarpe pesanti). 5/06/06 Partenza per LEBA: seguire
le indicazioni per GDASZ sulla A 28 n.
6, poi per LEBORK e deviazione per LEBA,molti parcheggi anche per camper nella
via principale. Visita alle DUNE nel parco Slowinski: queste dune sono un
fenomeno naturale assai complesso che ha consentito di far rivivere proprio in
riva al Baltico un aspetto da deserto sahariano. Non è permesso avvicinarsi con
i nostri mezzi, per non intaccare il delicato equilibrio naturale del sistema,
alcune dune raggiungono i 50m. d’altezza Dalla piazza e dalla via
centrale partono i trenini elettrici per arrivare all’ingresso del parco da cui
si procede con un altro trenino fino ai piedi delle dune, il percorso
complessivo è di circa 10 km. Scalare le dune è
abbastanza faticoso,ci liberiamo delle scarpe, ma la sabbia è così fine che per
alcuni tratti procediamo a quattro gambe. Arrivati sulla cresta scopriamo che
sui tre lati siamo circondati dal mare e dalla laguna e tra le dune e l’acqua
si estende una foresta. All’interno del parco ci
sono due bellissimi laghi: il LEBSKO e il GARDNO importantissimi per gli
uccelli che vi nidificano o che sono in transito sulle rotte delle migrazioni
stagionali. SPESE: zl. 10 di trenino per arrivare al parco, 8 per
entrare, 10+10 per arrivare alle dune e tornare all’ingresso, 10 per tornare in
città. Totale in € 12,97. Visita alla città, notte tranquilla. 6/06/06 Partenza per MALBORK,
direzione GDANZK, 168 km. Arriviamo a RUMIA,
l’attraversamento della cittadina è impegnativo, moltissimo traffico,
continuare a seguire l’indicazione GDANZK: quando arriviamo a CZEW andare a
dritto, poi a destra per MALBORK. Parcheggio a pagamento
custodito giorno e notte, proprio davanti al castello, al di la’ del fiume,
raggiungibile con un ponte pedonale; uno dei custodi è un curdo simpatico e attento. Per la notte ci hanno
fatto sistemare di fronte al loro ufficio insieme ad un camper tedesco. Il castello è completamente
costruito in mattoni ed è considerato il più grande del mondo. L’intero
complesso è stato gravemente danneggiato nel corso della seconda guerra
mondiale, è stato poi restaurato con grande attenzione all’architettura originale, risale a sette sec. fa e trae origine dall’opera
dei Cavalieri Teutonici che ne iniziarono la costruzione nel 1270. Ingresso al
castello zl. 60 = € 16,22, notte tranquilla nel parcheggio sorvegliato. 7/06/06 Partenza per ELBLAG,
seguire direzione WARSAVIA sulla 7, cercare direzione per DRULITY una strada
piccola a destra e poi indicazione BUCZYNIEK, è la strada per Arrivare
all’imbarcadero per i battelli terra-acqua lungo i canali. Importante
informarsi per il ritorno, il viaggio dura 5 ore, e non sarebbe piacevole
rimanere ad ELBLAG così lontano dal nostro camper, è una questione di
organizzazione, forse non eravamo ancora in piena stagione. Abbiamo dormito all’imbarcadero, posto tranquillo,
fatto pieno con acqua giallina. 8/06/06 In viaggio verso WARSAVIA,
poi direzione OLSZTIN e infine MIKOLAJKI dove abbiamo sostato nel campeggio
WAGABUNDA due notti zl 96=€25,95. Nel piccolo paese di MIKOLAJKI c’è un
bellissimo lago dove si possono affittare scooter d’acqua, barche o pedalò,
abbiamo scoperto moltissimi parcheggi
24 ore e anche semplici privati che fanno parcheggiare e danno tutti i servizi
(non lo sapevamo), inoltre presso l’hotel CALIGULA c’è un grande parcheggio
camper con servizi e luce. Nella piazza troviamo la pizzeria SERGIO, il
titolare è un italiano di Novara che ha lavorato anche a Livorno, molto gentile
felice di parlare l’italiano, buona la pizza. 10/06/06 Partenza per il confine.
Seguire la 16 verso AUGUSTOW, poi l’8 E77 per SUWALKI che è l’ultima città e
siamo al confine. Entriamo in LITUANIA E67 A5 verso KALVARIJA, strade buone e molto
larghe, direzione KAUNAS. Era sabato, abbiamo trovato subito la fortezza con un
grande parcheggio libero, ma lo spettacolo dei giovani sbronzi di birra era
troppo deprimente, abbiamo capito che il posto era un luogo di ritrovo proprio
per bevute in compagnia. La fortezza è opera del XIII sec.ed è costruita in
mattoni rossi, si trova proprio dietro la piazza del comune dove tutti i sabati
pomeriggio vengono celebrati i matrimoni e la piazza è piena di coppie in
attesa del loro turno. Siamo andati alla ricerca di un posto sicuro per
lasciare il camper e lo abbiamo trovato, ottimo, in centro, e sorvegliato
giorno e notte, Indicazioni: si trova in P.za Vienybesa angolo via Kdonelaicio
all’Universitetas technologijos (dall’altra parte della strada c’è il museo
della guerra e dietro questo il museo del diavolo in via Putuinskio Gatvè n.
64) 11/06/06 Partenza per l’istmo di MERINGA (penisola Curlandese). Dobbiamo arrivare a
KLAIPEDA e decidiamo di fare una strada alternativa la 141 che corre lungo il
fiume NEMUNAS, per vedere i “tipici” villaggi di case di legno ed il confine
con l’enclave russo, però in fin dei conti è meglio l’autostrada. INFORMAZIONI
1) le città sono ben individuate 2) nelle città non esistono
“simboli” tipo centro, ospedale, porto,
perciò è molto difficile orientarsi. E’ stato difficile trovare il porticciolo d’imbarco
per NIDA . Consigli: Chiedere informazioni solo ai giovani perché quasi tutti
parlano inglese. Domandare per il porto, si dice “UOSTAS”, sulla stessa
linea chiedere UOSTAS NIDA e chiedendo
chiedendo l’abbiamo trovato. Spesa per il traghetto Lit. 110,50=€. 32,12 entrata
parco lit. 30= € 8,72. La traversata dura 5m.
sbarcati andare verso OUDKRANTE molto bello, parcheggi sorvegliati lit. 6 al
giorno = € 1,74, è un piccolo villaggio composto da case di villeggiatura,
rivendite di pesce affumicato, un ufficio postale, una chiesa
evangelico-luterana ed alcuni vecchi cottage ridipinti con gusto, un’insegna vi
indicherà la strada per la “Collina delle streghe (un’infinità di statue
lignee, molto speciali: figure del folclore lituano, troni demoniaci, troll,
streghe in tutte le forme, archi e portali,si passa dalla favola all’incubo.
All’uscita della “Collina delle streghe,troviamo alcune bancarelle, ho comprato
ambra per tutte le mie amiche ad un prezzo ottimo (l’ho verificato durante il
viaggio). L’area di Meringa è una
stretta striscia di terra, come un istmo, è una zona di grande suggestione
paesaggistica con una fitta foresta di conifere (purtroppo si vedono ancora le tracce di un grande
incendio). E’ interessante ricordare
che la RUSSIA mantiene proprio nella parte più meridionale di questo istmo, una
delle sue frontiere più contestate “l’enclave di KALINGRAD, la zona è
contraddistinta dalla presenza di militari e vi sono anche basi di lancio
missilistiche, il tutto off-limits. Esiste una sola strada di circa 50 km. che porta ai
tre villaggi di pescatori: PERVALIA, PREILA e NIDA, una volta giunti a NIDA
troviamo un grande parcheggio da cui parte una passerella di legno che porta
alle dune. Un monumento di granito è stato posto sulla duna di Vecekrugas che
misura 67,2 m. da dove si gode una bellissima vista del mare. Cose negative: la laguna è
inquinata, sconsigliabile fare il bagno, e consiglio anche di evitare di
mangiare pesce. Cose simpatiche: le case
tipiche, tutte di legno molto ben tenute e colorate, la pulizia eccellente delle strade e l’ordine tutto
intorno. 13/06/06 L’idea di partenza avrebbe richiesto di proseguire sulla costa
in direzione LIEPAJA, SCRUNDA, KULGIDA, VENTISPILS, MARZIBE ed infine KOLKA, la
strada è la P.124, entrando in LETTONIA da PALANGA, ma avremmo dovuto percorrere
50km. dal fondo in terra battuta, con fondo ondulato, sconnesso e buche, per raggiungere CAPO KOLKA, il
villaggio più a nord di tutto il Kurzeme. Il villaggio si trova in una posizione speciale, dalle informazioni a Kolka c’è un grande parcheggio, adatto anche
ai camper e proprio da li possiamo vedere dove le acque dei due mari si
“scontrano”, provenendo da due mari diversi. Noi, con un mezzo nuovo di
zecca, non ce la siamo sentita di
sottoporlo ad un percorso del genere perciò, esclusa l’idea di arrivare a CAPO-KOLKA,
decidiamo di dirigerci verso il lago PLATELIAI. Direzione: sbarcati dal
battello andare a dritto, attraversare la strada principale e sempre a dritto,
prima del rondò troviamo sulla sinistra i MAGAZZINI ACROPOLI , se potete
visitateli perché sono assai diversi da quelli a cui siamo abituati,
decisamente sembrano costruiti tipo LASVEGAS, girare intorno al rondò e cercare
l’indicazione PALANGA, noi non la trovavamo perché era stata divelta e stava
per terra. RIPETIAMO: LE INDICAZIONI STRADALI SONO POCHE E MAL POSIZIONATE,
ATTENZIONE: Prendere la
strada 11 direzione SIAULIAO,
PLUNGE, poi seguire per BARBRUNGAS, quindi lasciare la 11 per una
stradina gialla DIDVIECIAI sulla 169 fino a GINTALISCHE e da qui per PLATELAI. Passare tranquillamente sulla strada
pedonale , lo fanno tutti e arrivare al ristorante con porticciolo e noleggio barche con annessa spiaggia, abbiamo
passato un bel pomeriggio ed una notte tranquilla. 14/06/06 Partenza per la BASE MISSILISTICA
SOVIETICA. Direzione BERZORAS- PLOKSTINE, strada bianca ma abbastanza
transitabile, seguire poi le indicazioni (MILITARIZMO EKSPOZICIJA) (RAKETINE
BASE): Nelle foreste del Parco Nazionale di ZEMAITIJA è
stata scoperta una base missilistica sovietica sotterranea dove si trovavano
missili nucleari così potenti da poter distruggere mezza Europa. I razzi R12,
lunghi 22 m. e caricati con testate nucleari lunghe 3 m., furono piazzati di
nascosto nel cuore della Lituania affinchè potessero raggiungere i loro
obiettivi: Gran Bretagna, Norvegia, Germania Occidentale, Turchia e Spagna.
Questo terrificante arsenale è rimasto sconosciuto ai lituani per quasi 40
anni. La base ha forma circolare centrale a tartaruga, con 4 corridoi che
arrivano ai pozzi di lancio, è rimasta attiva fino al 1978, quando i missili
“scomparvero” misteriosamente e il sito fu abbandonato. La base fu in allarme
rosso durante l’aggressione alla Cecoslovacchia nel 1968 e schierò i missili in
direzione di Cuba durante la crisi del 1962. Per visitare la base si può
telefonare (nessuno parla inglese) o andare agli uffici amministrativi del
parco a PLATELIAI o far come noi: siamo arrivati lì e abbiamo aspettato
l’arrivo della guida,che parlava un po’ inglese, con una comitiva. Partenza per la Lettonia
seguendo la 169 gialla direzione SALANDAI fino a SKUOTA, un confine secondario
per la Lettonia, siamo passati senza formalità. Direzione RIGA siamo sulla A9 verso SKRUNDA, SALDUS,
JURMALA. A RIGA non ci sono campeggi,l’unico
possibile è quello di JURMALA cittadina
balneare un tempo frequentata dai leader sovietici,(Camping NEMO con acquapark)
si trova sul mare ed è a 35 km. da Riga, ma è ben servito da pulman, oppure si
può arrivare alla stazione di Jurmala con il pulman e prendere il treno, noi
ci siamo mossi con il nostro
scootter. Se volete entrare a Riga in camper troverete ampi parcheggi gratuiti antistanti il Riga
Hotel o al teatro dell’Opera. Il centro della città vecchia è pedonale. 14/06/06 Riga in breve: E’ una bella città elegante con parchi
e ampi viali. Il centro storico è stato completamente risistemato, si può
ammirare il panorama dall’altro del campanile della chiesa di San Peter
spese Ls 4 = € 5,71 per l’ascensore. Il punto di riferimento centrale è il monumento alla
Libertà che fu eretto nel 1935 nel punto in cui si trovava una statua di Pietro
il Grande, “una figura femminile che
sostiene tre stelle rivolte a ovest che rappresentano le tre regioni della
Lettonia” Il monumento alla libertà divenne simbolo del movimento di
indipendenza della Lettonia che ebbe inizio il 14/06/1987, quando vi si
radunarono illegalmente 5000 persone per commemorare le vittime delle
deportazioni di Stalin. Durante il periodo sovietico il monumento era molto
malvisto ed una statua di Lenin venne
eretta a due isolati di distanza. La
statua di Lenin venne rimossa la notte del 20/08/1991, dopo il fallimento del
colpo di stato in Russia. “rivedremo la statua in questione in un parco a
tema…..”. Poco distante dalla statua
della libertà c’è la basilica Russo-ortodossa e proprio a lato di questa
troviamo il Reval Hotel Latvjia, una
torre scintillante con i suoi 27 piani; entrate tranquillamente, prendete l’ascensore
fino al 25°, fate 2 piani di scale e vi troverete in un tranquillo e riservato
bar panoramico da cui ammirare Riga. Altre cose
interessanti: il museo dell’occupazione
“sovietica e nazista” della Lettonia; l’insieme di edifici art nouveau,
considerati i più raffinati d’Europa lungo Alberta jela; il Museo di Stato e
,naturalmente, passeggiare nella parte antica fino ad arrivare al Castello dove
oggi risiede il Presidente della Lettonia. Dietro la stazione centrale troviamo
gli hangar dove erano custoditi gli Zeppelin, ora sono un grande mercato
coperto che chiude alle 17, all’esterno c’è un altro mercato fatto di ambulanti
che vendono frutta, verdura, fiori. In
Melngalvju nams possiamo ammirare il Palazzo delle teste nere; qui si
trova anche l’ufficio turistico. Non dimenticarsi di comprare una bottiglia di
“balsamo nero”, con i suoi 45 gradi alcolici e i 25 ingredienti, è nero come
l’inchiostro e denso come la crema, è un prodotto di Riga. Il campeggio a JURMALA costa € 14,29 il giorno. 18/06/06 Partenza per il confine,
seguire le indicazioni TALLIN facendo molta attenzione, sempre per la poca
cura, è facile perdere la direzione, in questo caso conviene tornare verso il
centro e ricominciare daccapo. Seguire la E76 che poi diventa la E67, asfalto
nuovo, entriamo in ESTONIA da AINAZI, nessuna formalità e proseguiamo in
direzione TALLIN. INFORMAZIONI: strade buone e buona segnalazione. Molti
camping sono “ben segnalati” ma non esistono più. Anche
se il cambio è a nostro favore, ci accorgiamo subito che la vita è molto cara,
l’Estonia sente l’influenza della Filandia,da cui la dividono due ore di
traghetto, con partenza da Tallin. Arrivo
a PARNU’, subito dopo il ponte a sinistra c’è un grande centro commerciale, si
chiama PORT ARTUR TOIDUKAUBAD. Per
il parcheggio sul mare andare verso il centro, poi verso il parco che divide la
piccola Parnù dalla lunghissima spiaggia con il mare pulitissimo grazie all’
impianto di depurazione dell’acqua messo in funzione nel 1993. Per trovare il
parcheggio,chiedere, magari scrivendo: NAISTE
PLAAZ / LADIES BEACH / spiaggia delle donne; è veramente un bel posto, molto
tranquillo, troverete un largo
parcheggio asfaltato con ombra, prati e mare gratis. La spiaggia è per sole
donne e naturalmente figli e solo un cartello, piantato nella rena, la divide
dal resto della lunghissima spiaggia diciamo “mista”, le signore si godono in
santa pace le gioie del mare in modo naturistico e nessuno curiosa. Qui la
nudità è tranquillamente accettata e
vissuta come scelta sana, da parte mia, ho lasciato il marito a riposare in
camper e mi sono unita alle donne sulla spiaggia. 20/06/06
Partenza
per Tallin, circa 128 km., strada facendo notiamo che molti Hotel offrono anche
la sosta camper e roulotte. .Arrivo
a Tallin: dirigersi verso il porto (PIRITA), ci troviamo sulla NARVA MAANTEE,
tenersi lato mare e prendere la PIRITATEE, guardare la numerazione; al n. 20
siamo vicini al campeggio che è ben indicato da diversi cartelli gialli
con una chiocciola e la scritta CAMPING CITI TALLIN, servizi perfetti, c’è anche la sauna (sono quelli della
meravigliosa palestra di pallacanestro). Questo camping è , in effetti, un
parcheggio asfaltato, ma è comodo, si trova a 3 km dalla città vecchia, è sul
lungomare, ed è servito dai pulman. Un’altra possibilità è dentro il villaggio
olimpico, il parcheggio vigilato è proprio sul mare, circa un km dopo il primo
campeggio.Abbiamo pagato per 2 notti EKK 720 = € 46,91. Visita
a Tallin, ( si trova a circa 250 km. da San Pietroburgo): Tallin ha forti
legami con la Filandia, infatti molti filandesi, amanti del bere, vi passano i fine settimana, dato che a casa
loro è assai costoso e fino a poco tempo fa
era vietato. La
città vecchia è un piccolo “scrigno”, e la parte alta (TOOMPEA), ha mantenuto
intatto il suo fascino storico, vi si arriva percorrendo una belle strada
pedonale, ricca di negozi, e nel punto più alto troviamo la cattedrale
russo-ortodossa con la campana più grossa di tutta l’Estonia, poi scendiamo
attraverso una strada lunga e stretta (PIKK JALG), arriviamo al Pozzo dove, in
epoca medievale, venivano compiuti sacrifici di animali per ottenere prosperità
per l’anno a venire e ci troviamo nella piazza del municipio, punto focale di
ritrovo; volendo si può visitare anche il (museo delle Torture). UN CONSIGLIO:
mettere in conto una gita con il pulman turistico CITY TOUR, sono autobus rossi
con guida in cuffia anche in italiano spese EEK 300= € 20. Abbiamo visto lo Stadio della canzone dove
nel 1988 circa 500.000 persone si riunirono per domandare pubblicamente l’indipendenza; il sacrario ai caduti
inconfondibilmente sovietico in cemento e culminante con una punta aguzza; la
Torre della T.V. entrata Ekk 50=€ 2,61 alta 314 m. da cui si può ammirare tutta
Tallin dalla piattaforma terrazzo
panoramico coperto, a 170 m. si trova un ristorante bar, per arrivarci con il
camper, uscire dal campeggio e girare a destra ed andare verso l’obelisco del
Sacrario, poi girare a destra verso la strada del bosco e vi ritroverete nel
(Cimitero nel bosco di Tallin), senza nessun muro, senza piano regolatore,
senza mausolei familiari, molto “romantico, strano, inquietante” da vedere, poi
girare a destra e dopo alcuni km. si arriva alla Torre della T.V. Al
ritorno si può fare la spesa al SUPERMERCATO PIRITA SELVER vicino al campeggio. Notte
tranquilla nel camping parcheggio. 23/06/06 Partenza
per OTEPAA (lago sacro), seguiamo la 2 in direzione TARTU, dopo prendere la 3
direzione RONGU e la 71 direzione OTEPAA
e lago sacro PUHAJARV. Posto
unico, meraviglioso, sembra un enorme campo da golf tanto è ben tenuto, c’è il
parcheggio dello chalet proprio sul lago, con diversi posti per i camper,
dotati di attacchi per la corrente, tutto gratis. Il lago è lungo 3,5 km. è
circondato da piste ciclabili, la zona fu benedetta dal Dalai Lama nel 1992 che
ne riconobbe l’aura mistica, pervasa da energia positiva. Allo Chalet, si affittano,
pattini in linea, scii da prato, barche e pedalò, in più c’è una super palestra
attrezzata al massimo. 26/06/06 In
viaggio verso TARTU, S.43-3, in città ci sono infinite possibilità di
parcheggio, in particolare: in via RIIA, che sarebbe la strada grande da cui
siamo arrivati, noi abbiamo parcheggiato vicino alle autoambulanze per vedere
il Museo delle celle del KGB al n. 15 (entrare nel portone, piccola porticina a
sinistra per andare nelle cantine) E’ nello stabile dove c’è l’insegna TANGO,
entrata € 5..Poi ci siamo spostati in centro in P/za Munga lato via Kompiani
presso il ministero (ombra e tranquillità, dal ponte girare stretto a destra
lungo il fiume, prima piazza, pedonale, seconda piazza con alberi è Munga: C’è
un locale retto da italiani A.LE.COQ, lì abbiamo visto la partita Italia
Argentina 1/0. A Tartù c’è anche un bar internet, in via Pikk: (tornare al
ponte, attraversarlo e seguire il fiume, quella è via Pikk, il bar è al n. 40).
Molto caratteristica la zona pedonale con la fontana degli innamorati. 28/06/06 Via verso VALGA strada A3,
siamo al confine, se vi avanzano soldi Estoni non oltrepassare il confine, andare
a dritto in paese. Grande supermercato vicino al laghetto. Siamo
in Lettonia, a BAUSCA decidiamo di fare una deviazione per vedere il castello
Rundale costruito dal Rastrelli, lo stesso architetto dell’Ermitage, poi
direzione ELEIA per il confine con la Lituania, direzione SIAULIAI (collina
delle croci) sulla A12 E.77, ottima strada. Poco prima della deviazione viene
indicata ( KRYZIU KALMAS), giriamo e troviamo il parcheggio sotto la collina. L’impressione che se ne
riceve, al primo impatto, è sicuramente soggettiva, dipende molto anche dal
senso religioso dell’individuo. Si tratta di milioni e milioni di croci di
tutte le forme e dimensioni, mucchi di piccole croci addossate alle grandi
croci, ci sono dei camminamenti che permettono il passaggio, nel mezzo, fino in
cima ed intorno. La
mia impressione è stata di “macabro stupore” senso “orrifero” della fede cattolica, non ho provato nessun
misticismo, solo senso d’ incredulità e raccapricciante richiamo. La collinetta sorge nel
punto di un antichissimo sito sacro Preistorico ed è venuta
alla ribalta quando, durante il periodo dell’occupazione sovietica, il popolo
piantava nottetempo delle croci che il mattino erano sistematicamente eliminate
dal governo che non tollerava simboli religiosi. Ora è luogo di culto,è stato
visitato anche dal Papa. Notte tranquillissima nel parcheggio ai piedi della collina. 30/07/06 Partenza per VISAGINE
Centrale Nucleare di Ignalina. Direzione
PANEVEZYS-UTENA-ZARASAI, passata notte tranquilla ad UTENA 01/07/06 Visaginas
è una bella cittadina tranquilla, se non fosse per la presenza del gigantesco
contatore GEIGER, in mezzo alla piazza del paese, che segna il livello di
radiazioni in tempo reale. Per
arrivare alla centrale guardarsi attorno: si vedono grosse tubature argentate,
tipo quelle in uso a Larderello, (prendono l’acqua dal lago per raffreddare i
reattori), seguirle; dopo circa 7 km. passare sotto l’arco formato dalle tubature attraverso la strada
e siamo alla centrale. E’ necessario rivolgersi all’ufficio informazioni
turistiche, dove fanno vedere un modellino della centrale e, tramite monitor,
alcune zone dell’interno in tempo reale, poi ci regalano i depliant. La centrale è gemella di quella di Cernobil,
è dello stesso periodo e, a sentir loro sicurissima, ma se cerchiamo un po’ su
internet scopriamo che risulta essere obsoleta e pericolosa. Partenza
dalla centrale, prendiamo la strada gialla che da Ignalina va verso SALAKAS-
DEGUCIA e di nuovo UTENA, poi la A14 per MOLETAI, visita all’Osservatorio.
Sarebbe stata necessaria la prenotazione, ma il problema è sempre la lingua,
comunque sono stati gentilissimi, hanno capito le difficoltà, così ci hanno
guidati sulla terrazza con l’ascensore, mentre i gruppi salivano per le scale;
il panorama è stupendo, luogo interessantissimo,
il telescopio è di fabbricazione italiana. Proseguiamo
sulla A 14 e ci troviamo all’ EUROPOS CENTRAS, il centro d’Europa riconosciuto,
( 25 km. da VILNIUS, Lat. 54° e LONG 24° 19), è ben segnalato e si compone di
un grande piazzale, con bandiere e monumento, a 17 km. c’è il museo del Centro
d’Europa (scultura contemporanea). Proseguiamo
per VILNIUS sulla A 14. Dovremo andare nell’unico campeggio esistente SLENIE
HOSTEL e CAMPING a 35 km. da VILNIUS nel paese di TRACAI. ATTENZIONE, è molto difficile
uscire da Vilnius, noi eravamo sulla A14 che sarebbe diventata A 16 per TRACAI
e non trovavamo l’A 16 perché, usciti
da Vilnius si deve andare verso KAUNAS seguendo l’A2 finchè diventa A 16
TRACAI. Il campeggio è 5 km. dopo TRACAI. ATTENZIONE, perché noi abbiamo capito
male una delle indicazioni e siamo andati a dritto. Il
campeggio è molto bello, sul lago chiamato laguna blue, noleggio barche, tutto
prato, proprio un bel posto, solo che è molto lontano da VILNIUS, ci vuole un
mezzo per arrivarci, noi ci muoviamo con la moto. Per chi è a piedi non resta
che rimediare un passaggio fino a TRACAI e
poi prendere un pulman di linea, oppure attraversare il lago col
vaporetto fino a TRACAI. Siamo rimasti tre giorni a
TRACAI, posto delizioso. Visita
A VILNIUS, orizzontarsi: Guardare i tre palazzi modernissimi tutti a specchio,
di fronte a questi, partono le strade che portano alla città vecchia. Chiedere
informazioni è veramente difficilissimo, quando è possibile mostriamo le
fotografie della guida e speriamo di capire qualcosa, poi, a forza di
tentativi, arriviamo sul posto. Visita
alla città vecchia seguendo Pilies Gatve e Gedimino, e ricerca della
“mattonella della felicità” con la scritta stebuklas “miracolo”, segna il punto
in cui terminava la catena umana che andava da Tallin a Vilnius nel 1989,
quando due milioni di lituani si raccolsero per formarla in segno di protesta
contro l’occupazione sovietica; esprimere un desiderio facendo un giro di 360
gradi sulla mattonella seguito da un saltino. Visita al museo del K.G.B. (a pagamento), si
trova sulla strada Gedimino della città
vecchia, si entra di lato, sulla parete frontale sono incisi i nomi delle
vittime del K.G.B., il museo è situato nelle cantine di un grande palazzo,
oltre ai documenti fotografici, sono state mantenute le celle d’isolamento
sensoriale, quella ad allagamento, dove venivano rinchiusi i detenuti che si
ostinavano a non fare i nomi dei loro compagni. Visita
alla torre della T.V. 326 m. è il simbolo della forza d’animo dei lituani, “le forze
speciali sovietiche irruppero nella torre uccidendo gli impiegati che fino
all’ultimo continuarono a trasmettere”. In alto il bar con il ristorante
panoramico, una piattaforma girevole offre uno spettacolo unico rimanendo
comodamente seduti. Da
non perdere ACROPOLIS un super iper grandioso centro commerciale in stile Las
Vegas, c’è di tutto, anche un bellissima pista di pattinaggio su ghiaccio. Siamo
rimasti un giorno di più a TRACAI, in barca sul lago, in visita al castello,
proprio un bel posto per riposarsi. 05/07/06 Partenza
per VARSAVIA, prendiamo la A 61 tutta nuova tranne alcuni cantieri aperti,
nessun problema alla dogana. Noi
venivamo da nord, indicazioni per il campeggio: si entra a Varsavia attraverso
la grande strada di comunicazione che divide in due la città ed in cui corre la
metropolitana esterna. Provenendo dalla Lituania seguiamo le
indicazioni CENTRO e ci lasciamo alle spalle la città vecchia “si riconosce in
lontananza per le guglie”, si continua per sei km. e sulla destra troviamo le
indicazioni HOTEL RAPSODIA CAMPING, a lato c’è un supermercato che vende di
tutto c’è anche un punto internet, si chiama FORT WOLA GEANT MEBLE. Il
campeggio è più che altro un parcheggio erboso, i servizi sono quelli
dell’HOTEL, è molto comodo perché la metropolitana esterna è proprio davanti e
porta direttamente alla città vecchia. Abbiamo
visitato il palazzo reale con la sala del Cataletto. Durante la guerra Varsavia
è stata rasa al suolo, e molti palazzi che sono stati ricostruiti, sono stati
copiati proprio dalle vedute del Canaletto. Lungo
l’arteria principale vediamo i casermoni neri dell’URSS ed il “tremendo”
palazzo delle arti e delle scienze identico a quello di Tallin. 08/07/06 Partenza per KRAKOW: si prende la E 77, tutta
OK. tranne alcuni cantieri aperti, VARSAVIA-
KRAKOW 317 km. Troviamo
il camping SMOK in via AL. KAMEDULSKA 18; si trova a 4 km. dal centro ed è
servito da pulman. Indicazioni: venendo da Varsavia seguire CENTRAS, poi
arrivare al fiume, superare il ponte e seguire il fiume, si trova abbastanza
facilmente. KRAKOW
è veramente un gioiello. Al museo CZARTORYSK abbiamo ammirato la DAMA CON L’ERMELINO di LEONARDO. Nella bellissima
piazza vi è uno dei più grandi souk ospitato nel suggestivo edificio ad arcate.
Nella meravigliosa piazza di Krakow abbiamo assistito, sul maxischermo, alla
finale della coppa del mondo Italia-Francia, che ci ha visti protagonisti. 10/07/06 Da
KRAKOW sulla E 40 o 4 in direzione BOCHNIA , sono solo 16 KM e si arriva a
WIELICZKA (REGIA
MINIERA DI SALGEMMA), ampio parcheggio per posteggiare ed anche per passare la
notte. Il
sito è stato iscritto nella lista per la salvaguardia dei beni culturali
dell’UNESCO, la visita è di circa due ore e mezza. Scendiamo ad una profondità
di 64 m. per il primo livello e fino a 136m. per il terzo, mentre a 211m. vi
sono delle terme speciali contraddistinte da un microclima adatto alla cura
delle malattie reumatiche. I
livelli totali sono 9 per più di 300 km di gallerie. Vi è un montacarichi per
salire e scendere, piuttosto claustrofobico. La
miniera deve la sua notorietà alle sculture artistiche ricavate dal sale,
enormi stanze con bassorilievi, lampadari, pavimenti elaborati, tutto scolpito
nei blocchi di sale. 11/07/06 Se
si vuole visitare i tristemente famosi campi di sterminio, bisogna tornare a
KRAKOW, immettersi sulla A4, seguire le indicazioni per l’aereoporto e
KATOWICE, all’incrocio per TRZEBINIA imboccare la strada 933 che ci condurrà a
OSWIECIM “AUSCHWITCZ”- e poi a tre km.
di distanza BIRCHENAU, non credo che siano necessarie parole di presentazione. Non
ci sono problemi per il parcheggio e la sosta notturna. 13/07/06
Partenza
per PIENINSKI, seguire la A7 che poi diventa 41e tocca MYSLENICE-RABKA-NW.TARG, qui deviazione sulla strada gialla che porta
a DEBNO fino a SZCZAWNICA (piccolo camping dopo il ponte dove approdano le
zattere che discendono il fiume, si chiama POLE MAMIOTOWE “PIENINSKA”). Un servizio pulman porta dalla partenza
zattere all’approdo di arrivo, molto ben organizzato, il posto è famoso per la
possibilità di fare un rafting di poco impegno, molto piacevole, della durata
di circa due ore, passando attraverso panorami molto belli ed interessanti. 15/07/06 Partenza
per la SLOVACCHIA,direzione ZACOPANE sulla E77 fino a RABKA, poi verso JABLONKA
e ZILINA. Si entra in SLOVACCHIA da TRENCIN. ATTENZIONE,
in Slovacchia vale la regola dell’Austria, per veicolare sull’autostrada
occorre la vignette, noi non ci siamo accorti di avere imboccato l’autostrada,
nessun segnale evidente, perciò MULTA: Direzione TRHAVA sulla E 75 verso BRATISLAVA
poi seguire l’E58 per VIENNA, immettersi sull’autostrada dopo aver comprato la
vignette, A2 verso GRAZ e KLAGENFURT dove ci siamo fermati alcuni giorni al campeggio sul lago, Camping Strandbad
Klagenfurt Metnitzstrand 5 A 9020
Klagenfurt; ottimo, con entrata gratis allo stabilimento superbamente pulito,
tutto prato, bellissimo, sul lago. Finale
direzione VILLAC e poi TARVISIO. Viaggio effettuato a Luglio 2006 da Gianna e Roberto Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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