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VIAGGIO IN SICILIA Domenica 06/06/04, ore 7.15 si parte, tempo
nuvoloso ma non piove , ideale per viaggiare. Autostrada da Redipuglia a Mestre e poi da Mestre per l’adriatica con uscita a Poggio Imperiale
(36,70 € totali), traffico pochissimo e si corre a 115/125 km/h, a questa andatura lo Sky beve parecchio,
così facciamo gasolio, la prima volta dopo 350 Km poi nuovamente dopo 750, con relative soste “tecniche”. Dopo Ancona il traffico si riduce ancora, verso le
16.30 usciamo dall’autostrada per andare sul Gargano e giungiamo a Rodi Garganico, strade strette, piene di buche ed
alquanto incasinate, probabilmente la cittadina merita una visita dedicata, sembra
infatti bellina a vedersi. Proseguiamo per Peschici dove viene segnalato un
parcheggio per camper, lo troviamo ma non ci entusiasma, non c’è anima viva.
Proseguo ancora per Vieste, nel frattempo cominciano a farsi sentire le ore
passate al volante e così dopo aver
visto alcuni campeggi, anche con l’aiuto del libro dell’ACSI decidiamo
di fermarci al camping Punta Lunga in località Defensola a circa 1,5 Km dal
centro di Vieste, il contachilometri parziale segna 859, una bella tirata! Dopo
aver fatto un giro con l’addetto alla reception su una macchinetta elettrica
tipo “golf club” per visionare le caratteristiche della struttura, ci
sistemiamo in una bella piazzola sotto gli alberi. Cena e poco dopo a nanna. Lunedì 07/06/04 il campeggio è ben
posizionato, ben tenuto e con tutto quello che serve, c’è un sole splendente
e faccio delle belle foto alle spiagge
ed insenature della costa, alle 9.30 dopo aver pagato (27,10€ piazzola e tre
persone), partiamo in direzione della faggeta più estesa d’Europa ovvero la
Foresta Umbra, si arriva in un bosco stupendo, del tutto diverso dal paesaggio
costiero distante pochi chilometri, molto umido con un bella strada che ne
attraversa gran parte e molte aree di sosta per pic nic. Visto che la strada continua nel bosco per
parecchio siamo ritornati verso la costa e, ad un bivio, abbiamo preso la
direzione di Mattinata. Evidentemente non era la strada migliore per
arrivarci, dopo un lungo tratto con
curve strette, salite, mucche a spasso
per la carreggiata e rami bassi, arriviamo abbastanza in alto sulla costa, da
qui la vista si apre su un mare turchese e parecchio più sotto sul paese fatto
di case bianchissime. Proseguiamo verso Manfredonia sulla statale n°544 : da
evitare! Stretta, sconnessa con buche e fossi ai lati, gli incontri con i
camion sono da brivido specie se vi sono anche mezzi a due ruote. Ci dirigiamo
poi verso Alberobello dove arriviamo alle 17.00, praticamente in centro c’è
un’area attrezzata in mezzo agli ulivi, parcheggio di un ristorante (€ 14, con
camper service + acqua, illuminazione ma non energia elettrica). Visita al caratteristico centro, al trullo Sovrano
(unico a due piani) e scattate parecchie foto, specialmente la notte quando
sembra di vivere in un presepe. Martedì 08/06 c‘è il sole, partiamo alle
8.15, passiamo per Locorotondo , Ostuni , Torre S. Sabina sulla litoranea da
Brindisi a Lecce per vedere la capitale pugliese del barocco. Vi arriviamo in tarda mattinata e c’è un
traffico caotico, dopo un paio di giri e richieste ai vigili è stato
impossibile trovare parcheggio e così abbiamo salutato la città ( che peraltro
è molto grande e bella) per dirigerci sulla costa. Arriviamo in vista del mare a S.Foca c’è una scogliera bellissima
ed un mare veramente super, non si vedono però spiagge quindi non è molto
agevole farvi il bagno. Se possibile ancora più bello è il paesaggio a Roca
Vecchia ed a Torre dell’Orso, dove si trovano insediamenti archeologici che
dimostrano l’apprezzamento dei luoghi già dalla preistoria! In prossimità di un
monumento alla Madonna ci sono due
piscine naturali (qui chiamate “Poesia”) con il mare che si insinua nella
scogliera, alta circa una decina di metri
dove c’è un’acqua profonda e limpidissima che inviterebbe a tuffarsi
senza indugio, ma la Sicilia è ancora lontana… Proseguiamo verso il “tacco” sempre sulla litoranea,
verso le 13.00 arriviamo ad Otranto, parcheggio fuori le mura, a pagamento
(solo 1€) molto comodo, la cittadina è molto bella e caratteristica, con un
forte di un’imponenza unica, andiamo poi
a vedere il capo d’Otranto , il punto più a est d’Italia. Un posto
minuscolo ma stupendo è Porto Badisco (vi sbarcò Enea), senz’altro il più bello
visto finora; arriviamo poi a S. Maria di Leuca dove visitiamo il faro sul capo
omonimo e facciamo diverse foto (c’è anche un santuario attiguo al faro ed un
parcheggio molto grande) la vista dal capo è molto ampia e in condizioni ideali
si dovrebbe vedere la costa albanese.
Sempre dalla strada costiera arriviamo a Gallipoli, spiagge stupende ma
tenute malissimo, visitiamo la città vecchia (estremamente sporca), e trovando
chiusa l’AA di Torre S.Giovanni ritorniamo indietro al camping Baia di
Gallipoli, un po’ vecchiotto e lontano dal mare, molto grande, siamo solo in 3
su 110.000 mq. Mercoledì 09/06 pagato il camping (8€ in tutto) risaliamo la costa
ionica verso Taranto, bello Porto Cesareo con mare caraibico, da vedere Punta
Prosciutto dove c’è un’AA sul mare con dune alte di sabbia grossa, pochissima
gente e spiagge chilometriche. Paesaggio simile fino a Taranto, città caotica
dove si viaggia in 3 in motorino, si parcheggia in tripla fila etc. etc. , la
saltiamo appena possibile. Con una deviazione inutile su Massafra prendiamo poi
la strada per Matera, dove arriviamo alle 14.00, un locale poliziotto
camperista ci scorta fino all’AA dietro al castello garantendoci sulla
tranquillità del posto. Matera è unica, la visitiamo per tutto il pomeriggio
fino a tarda sera, peccato per le immondizie sparse ovunque, dovrebbe essere
tenuta un po’ meglio considerato che è patrimonio mondiale dell’Unesco, e vista
la quantità di persone che la visitano. Giovedì 10/06 oggi vogliamo attraversare
lo stretto, si parte, prendiamo la E90 fino a Sibari per raggiungere poi la A3
a Frascineto, evito di commentare le condizioni della SA-RC, terminati gli alti
e lunghi viadotti esposti al vento laterale, protetti da bassi e ruggini guard
rail, arriviamo finalmente a Villa S.Giovanni, imbarchiamo alle 14.00 al
terminal Blu (FS – 48€ andata e ritorno valido un mese) dopo 30 minuti siamo in
Trinacria. Messina è vivacissima c’è
un gran fermento, uscendovi prendiamo la litoranea direzione sud (lo Sky ha il
finestrone a sinistra e quindi consente
una visione migliore del panorama a chi è seduto in dinette) la strada è
comunque strettina, nei paesi le auto
sono parcheggiate caoticamente sulla via centrale, vi sono parecchi balconi
bassi e sporgenti!, vista la non usuale situazione abbiamo preso l’autostrada a
Roccalumera per uscire poi a Giardini Naxos.
Nel paese c’è un caos di traffico facciamo 2 giri cercando un AA
inutilmente, un fruttivendolo ambulante ci dà il biglietto da visita del
Parking Lagani in zona Recanati, si
rivelerà poi il migliore visitato in Sicilia. Si trova vicino al centro, con vista dell’Etna fumante
da una parte e di Taormina dall’altra, spiaggia a 200 mt. , al costo di 10 € ,
o 15 € se oltre all’allacciamento
elettrico nella piazzola c’è un albero, una doccia ed un tavolo
riservati, inoltre Camper Service , 2 WC e 2 docce comuni, parco giochi per
bambini. Venerdì 11/06 ore 8 circa, vicino all’AA c’è il capolinea del bus per Taormina,
lo prendiamo visto che andarci col camper è da masochisti. C’è un sacco di
gente da ogni parte del mondo, bellissimi negozi, ristorantini, caffè, e
pasticcerie con delle vetrine che al solo guardarle fanno ingrassare; il sole
picchia duro, d’obbligo una granita, inoltre comperiamo due cappelli di paglia
“artigianato locale…”, dal teatro greco si ha una veduta della costa magnifica,
in baia ci sono all’ancora due navi da crociera della Festival Cruises che
hanno scaricato torme di giapponesi ed americani. L’insieme è comunque
stupendo, e, come aveva sentenziato il ragazzo del chiosco alla spiaggia di
Naxos “…non si può visitare la Sicilia senza aver visto Taormina!” aveva
ragione! Alle 13.15 con un caldo africano siamo ritornati al camper e, per
cercare un pò di refrigerio siamo andati alle vicine gole del fiume Alcantara.
Arrivando troviamo il primo parcheggio: enorme, praticamente vuoto ed in
aggiunta gratuito; ma c’è il trucco, infatti entrando da questa parte ti fanno
pagare il biglietto che 500 mt. più su non si paga e poi ti terrorizzano sulla
temperatura dell’acqua per noleggiarti stivali o salopettes. Comunque anche qui
uno scenario unico, da non perdere. L’acqua è fresca ma non come fanno credere,
infatti c’è qualcuno che fa il bagno. Rinfrescati rientriamo alla ns. piazzola
a Recanati, poi spiaggia e stasera si
va “da Angelina”, egregia cena a base
di polpo insalata e trancio di spada grigliato, gelato sulla passeggiata di
Naxos e poi a nanna. Domani si va sull’Etna. Sabato 12/06
prendiamo la strada per Zafferana Etnea per
raggiungere il rifugio Pazienza a 1950 metri di altezza, il paesaggio è lunare e molto bello, la
vista anche, la strada - dopo il paese - larga e con pendenze accettabilissime. Per andare sul cratere più alto ci sono
dei mezzi 4x4, il cui costo di 42 € a persona assieme alle pendenze da brivido
da percorrere ci fanno deviare per crateri più bassi ed a portata di pedule. Il
rifugio è pressato da parecchi metri cubi di lava consolidata dell’ultima grossa
eruzione, che ha interessato anche la strada antistante e distrutto l’impianto
di risalita Non si dovrebbe fare, ma come souvenir raccogliamo
qualche sassolino colorato e della sabbia lavica. Nel pomeriggio partiamo per
Siracusa, dove arriviamo verso sera. Visitiamo l’orecchio di Dionisio, le
latomie (in parte chiuse) ed il bellissimo teatro greco, parcheggiamo al P.S. Delfino, un limoneto sotto la strada
statale di entrata alla città, senza elettricità ed illuminazione, viene chiuso dalle 22 alle 8, non è il
massimo ma in centro abbiamo visto di peggio ; la città era sporchissima, vi
erano cumuli di cartacce e volantini elettorali, visitiamo anche una assurda e
pomposa costruzione alta circa 70 metri, tutta in cemento armato, che è il
Sacrario della Madonna delle Lacrime. Con l’equivalente della spesa sostenuta
per erigerlo sicuramente si sarebbero potuti risolvere svariati problemi di
parecchia povera gente, tuttavia serve anche a vendere le lacrime della Madonna
(!!!) ed altre amenità religiose….è quindi continua fonte di cospicui introiti,
voglio sperare che almeno questi servano ad aiutare i meno abbienti!. La notte
- eravamo una quindicina di V.R.- abbiamo ricevuto delle visite poco gradite da
parte di giovanotti alquanto alticci o solo altrettanto stupidi , c’è stato
qualche allarme che suonava, urla, schiamazzi, e qualcuno ha messo in moto ed è
partito, per fortuna poi sono spariti così come sono arrivati. L’episodio,
assieme a quanto visto la sera precedente ci ha spinto a lasciare Siracusa senza
visitare l’isola di Ortigia che sicuramente era la parte migliore da vedere. Domenica 13/6
partiamo verso Noto, che attraversiamo soltanto perché ci è stato
impossibile parcheggiare, e proseguiamo quindi verso Piazza Armerina passando per Palazzolo Acreide, Grammichele
e Caltagirone, a Piazza Armerina visitiamo la villa romana del Casale, che
stupisce per grandiosità, bellezza e per l’ottima conservazione dei mosaici, al
termine seguiamo le indicazioni per l’agriturismo “ la volpe rossa”, di cui
avevo letto su internet, dal centro c’è una decina di Km. da fare e si va un
po’ su e giù per i colli, la struttura qualche anno fa era molto meglio,
comunque vista anche l’ora ci fermiamo per cena e per la notte, c’è camper
service, allaccio elettrico, acqua ed illuminazione. Il menù è a “sorpresa”,
sia per la qualità e quantità che per il prezzo finale, ci sono stati serviti
15 (quindici!) antipasti diversi e tutti
ottimi, poi veniva il primo che abbiamo saltato per mancanza di spazio
ed infine il secondo (involtini all’arancio buonissimi), caffè, ammazzacaffè,
il tutto per 45 € in tre, la sosta costa 12 €. Lunedì 14/6 oggi
si va ad Agrigento, volevo evitare di arrivare nella valle dei templi nelle ore
centrali come consigliato da tutti ed invece, puntuali, giungiamo alle 12.00,
c’è un caldo infernale ed il sole a picco. Parcheggio vicino al museo,
“custodito” dall’abusivo fino a metà pomeriggio, ovunque girano un sacco di
cani randagi. Il tempio della Concordia è conservato in maniera invidiabile gli
altri un po’ meno, ma tutti rendono bene l’idea del grado di civiltà raggiunto
all’epoca, ci sono degli stupendi ulivi millenari, e – se non si guarda verso
la città moderna – un paesaggio da fiaba.
Molto ricco è anche il museo statale, disdicevoli invece certe ville
costruite praticamente dentro la valle patrimonio mondiale dell’Unesco,
che non è ancora stata interamente
esplorata dagli archeologi. Terminata la visita ripartiamo, e vicino a Menfi e
Porto Palo ci fermiamo per la notte al camping la Palma. Martedì 15/6 alle 9.00 partenza con
pioggia ,così saltiamo Selinunte, per
arrivare poi a Mazara del Vallo con il
sole, volevo vedere la più grande flotta peschereccia italiana e sono entrato
in centro, quando ero vicino al porto dietro a me arriva l’ambulanza a sirene
spiegate, per dargli strada mi sono infilato in un senso unico che mi ha
portato poi ad uscire nuovamente e così
niente pescherecci!, proseguo per Marsala, devo trovare il fermo porta del
frigorifero che si è rotto e tende ad aprirsi ad ogni curva. Il pezzo non si
trova, comunque il problema lo risolve il negozio camper Dado aggiustando al
meglio la vecchia ritenuta, al
gentilissimo titolare - che non ha voluto alcun compenso pur dopo aver perso
del tempo - è dovuto almeno un pubblico
ringraziamento. Mattinata dedicata alla visita dello Stagnone (laguna
a sud di Trapani) in cui ci sono le rovine di Mothya città fondata dai Punici
l’VIII secolo a.C., e bellissimi mulini a vento costruiti sul bordo di antiche
saline tuttora in attività, poco al largo si vedono benissimo le isole Egadi
che andrebbero senz’altro visitate ora,
prima che diventino troppo turistiche. Pranzo sul lungomare di Marsala di
fronte al centro, il pomeriggio visita guidata alle cantine Florio (contengono
5 milioni di litri di marsala!) degustazione con inevitabile acquisto del
nettare; terminata la visita (da non perdere) si pensava di ritornare alla
Siesta, un’AA carina poco prima di Marsala ma era abbastanza presto quindi si
prosegue verso S. Vito lo Capo. Dalla strada vediamo un posto stupendo per
fermarci la notte, rocce a picco su un mare terso e cristallino, uno spiazzo
erboso, ci andiamo e poco dopo, qualcuno accende l’erba alta che circonda lo
spiazzo, fiamme alte e fumo a volontà e così si riparte….. Arriviamo in paese e notiamo moltissima animazione,
certo è la festa di S. Vito!, troviamo un’AA (da Gaspare, 10 €/notte) situata
verso la fine del paese costeggiando la bellissima spiaggia, ci dicono che qui
in agosto i camper sono più di 150 e la stanno ulteriormente allargando, a
fianco c’è anche un campeggio. Ci buttiamo poi nella mischia della festa
patronale, poi per cena: pasta con le sarde e tonno arrosto della tonnara di
fronte; ci sono i fuochi d’artificio un sacco di gente e bancarelle di tutti i
tipi, fra le quali parecchie con artigianato etnico del nord Africa. Mercoledì 16/6 tempo incerto, lasciamo il
paese facendo il giro per la strada panoramica che lo sovrasta, è il più bel
posto visitato finora e prima o poi pensiamo di tornarci, andiamo a visitare Erice,
la strada è bella ma con molti tornanti, qualcuno dei quali abbastanza esposto,
parcheggiamo nello spiazzo davanti a porta Spada, la cittadina è molto
caratteristica ma poco abitata, da lassù si gode un panorama unico su Trapani , le Egadi, tutta la piana
circostante, il monte Cofano con parte della riserva dello Zingaro, dopo pranzo
andiamo a Custonaci (famosa per il marmo) a visitare la grotta della fam.
Mangiapane, una sorta di “pueblo” indiano abitato fino a pochi anni fa dalla
famiglia, tenuto ora in vita dai ragazzi a scopi turistici, poi andiamo a
Scopello bella località con dei faraglioni, costa rocciosa, porta della riserva naturale dello Zingaro;
ci sono un paio di AA ma con piazzole in discreta pendenza, strada deformata e
divieti di sosta ovunque. Considerato anche il tempo poco favorevole ad
escursioni dopo un paio di giri si riparte verso Palermo. Il traffico che si
incontra entrando in città è da caos puro, difficile trovare indicazioni, una
coppia di Piacenza incontrata alla Grotta Mangiapane ci aveva indicato l’area
comunale di piazzale Giotto (capolinea dei principali bus, si vede
dall’autostrada sulla sinistra arrivando da sud/ovest) gestita dall’AMAT (az.
Trasporti urbani), tutti i servizi escluse le docce, il prezzo di 18,60 €/giorno
include il biglietto gratuito per tutto l’equipaggio per girare sui bus
cittadini. Comoda per arrivarci e partire, però molto rumorosa di giorno e di
notte, vicine strade ad alto
scorrimento con traffico perpetuo, di notte è punto di ritrovo dei camion della
N.U. che fanno un discreto casino verso l’una, il piazzale è inoltre residenza
di mute di cani randagi di discreta taglia, al terminal incontro un camperista
che scopro abitare a 500 metri da casa, e che è anche un collega in pensione,
mai incontrato prima , col quale avevo
più volte parlato al telefono, anche lui arriva da S.Vito lo Capo, piccolo il
mondo! Giovedì 17/6 nuvoloso, si va a vedere il
palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina (bellissima), S.Giovanni degli
Eremiti con il famoso chiostro, la cattedrale , una puntatina a Ballarò, il
Politeama, il Teatro Massimo, qui inizia a piovere a dirotto ed il traffico va
definitivamente in tilt, dall’autobus vediamo l’esterno della Vucciria, con
quel tempo c’è poca gente, i tendoni a copertura delle bancarelle si
trasformano frequentemente in gavettoni portentosi. L’autista di autobus è un
mestiere che qui non farei mai, si fanno parecchie soste forzate anche di
diversi minuti per aspettare la signora che fa la spesa, il tizio che si prende
un caffè o le sigarette etc…. Arriviamo al camper fradici per fare pochi metri,
alla TV danno notizie di gravi danni per trombe d’aria ad Enna e grossi
temporali in tutta l’isola, decidiamo di rimanere fermi qui in attesa
dell’evoluzione del tempo Venerdì 18/6 c’è il sole, con il bus
andiamo a Monreale a visitare il famoso Duomo, un mix superbo di stili
normanno, bizantino e romanico, i mosaici interni sono sfarzosi e ricchi come
alla Cappella Palatina , bellissima la vista dal tetto sulla Conca d’Oro, sulla
città di Palermo e sul chiostro (così si evita anche di pagare ulteriori 4,5€ a
testa per il solo chiostro). Ritornati al camper si parte per Cefalù, la sosta
in paese non è concessa per via di un’ordinanza comunale, così ritorniamo
indietro di circa 6 km al camping Sanfilippo, vecchiotto ma abbastanza ben
tenuto. Sabato 19/6 oggi si visita Cefalù, partiamo con
il bus, ci sono diversi turisti che salgono (fermata davanti al camping) il
paese è molto bello, steso al riparo di uno sperone roccioso, molto “turistico”, pieno di gente, di negozi di ogni tipo in
gran parte ancora chiusi perché è presto (10.30 circa!), sul lungomare vediamo
alcuni camper posteggiati in un’area erbosa privata che sarà anche centrale, ma
in pieno solleone “all the day long” (10 €/giorno)e con notevole traffico tutto
attorno, preferiamo comunque la soluzione campeggio. Pranziamo in uno dei tanti
ristorantini, antipasti misti, tagliatelle con spada e melanzane (ottime),
spada alla griglia con contorni, caffè il tutto per 12 € a testa. C’è un caldo
africano, così ritorniamo alla spiaggia per un bagno ristoratore. Domenica 20/6 dopo carico e scarico
(problematico) partiamo, oltre il paese visitiamo l’area del porto turistico
che si trova dietro lo sperone roccioso, molto ampia e, in prossimità della
caserma della Guardia Costiera c’è la possibilità di sosta. Proseguiamo per la
litoranea n°113, stretta e tortuosa, passiamo per S. Agata di Militello che ha
un lungomare lunghissimo, attrezzato ma spettrale, proseguiamo per Capo
d’Orlando, dove c’è un mare stupendo, acqua subito profonda con sassolini (e
cavalloni), c’è possibilità di sosta sul lungomare (che è fornito di docce
comunali ogni 500 mt.) facciamo il bagno e pranziamo lì. Nel pomeriggio
ripartiamo, arriviamo a Patti, una bella cittàdina ricca di ville da visitare,
poi Oliveri dove c’è un’AA ma, stufo di
strade tortuose, entro in autostrada e proseguo fino a Milazzo. Qui arriviamo al Garage delle Isole (18 €/giorno),
custodito, ben segnalato e abbastanza centrale, garantisce anche un servizio
navetta ai traghetti per le Eolie. La sera andiamo in centro a piedi a vedere
la città , molto bella, grande e piena di gente anche perchè c’è Mammuccari che
registra in piazza una puntata di Veline . Lunedì 21/6 alle
8.15 la navetta del garage ci accompagna al porto, facciamo il biglietto del
traghetto per Lipari (A/R 22,30€ per tutti tre, linea SIREMAR) e, alle 9
partiamo, c’è un gran traffico di catamarani, aliscafi e cargo (a Milazzo c’è
un raffineria oltre al porto commerciale),
per prima si intravede Vulcano e poi Lipari, più lontano c’è Stromboli
che fuma, non si vedono ancora Salina e Panarea perché dietro a Lipari e
Alicudi e Filicudi perché più esterne a Vulcano. Il primo scalo è a Vulcano,
stupenda, un’esplosione di colori diversi, la baia a fianco del porto è piena
di mega yacht, il comandante attracca con perizia al piccolo molo, assieme a
noi, su altri pontili, arrivano un
grosso catamarano ed un aliscafo SNAV, nel porto c’è un turbinio di bollicine
dovuto alle grosse eliche; ripartiamo , dopo una decina di minuti si sbarca a
Lipari , la più grossa delle Eolie, conta 12.000 abitanti sparsi in 5 contrade, con unico comune, a
differenza di Salina, molto più piccola ma con 3 comuni e tre sindaci. Allo
sbarco veniamo avvicinati da diversi personaggi che noleggiano e/o vendono
qualsiasi cosa. Concordiamo per 40 € un giro dell’isola sul taxi di Silvio, una
simpatica macchietta!, ci regala pietra pomice e due bei pezzi di ossidiana
(che sulle bancarelle vendono a 15/20 € l’uno), ci porta nei posti più
incantevoli ed a fare il bagno alla spiaggia nera di Canneto, pranziamo
ottimamente in una rosticceria indicataci dal Silvio e poi andiamo a visitare
il centro, ricco di storia , di splendide vedute e di negozi. Riprendiamo il traghetto alle 15.45 portandoci dentro
il ricordo di tutte le bellezze viste nella giornata, e abbiamo visto solo una e probabilmente solo la più “turistica” delle splendide isole! Alle 18.30
siamo in camper, doccia e poi per cena
arancini e altri piatti locali, poco prima di cena arriva un VW targato Ts
con Nonna alla guida e nipotina al
seguito. Martedì 22/6 partiti da Milazzo ci fermiamo poco dopo a Scalia a
fare il bagno, qui troviamo un camper di Udine, dopo il bagno continuiamo per
la ss 113/dir. fino a Torre Faro (dove Silvio vuol fare il ponte sullo stretto)
e Capo Peloro, a Ganzirri dove vi sono 2 laghi salati, qui ho chiesto ad un locale se era transitabile
un senso unico per le ns. dimensioni, avutone conferma dopo circa 600 mt.
eccoci incuneati fra una fila di auto in divieto di sosta sulla destra ed il
ramo basso di un cedro del Libano a sinistra. Naturalmente fila strombazzante
dietro, e tutti fermi finchè, una ad una, non sono state spostate le
auto!!! Spinti anche dai divieti di
sosta per camper abbiamo proseguito su Messina, poi Roccalumera dove c’è un’AA
che avevamo già saltato all’andata, e così siamo ritornati a trovare Carlo al
Parking Lagani di Giardini Naxos, qui ritroviamo anche i coniugi di Piacenza
incontrati a Custonaci. Mercoledì 23/6 oggi ritorniamo in
continente, imbarco alle 10.10 con
entrata in autostrada alle 11.00, ne usciamo a Frascineto/Castrovillari e
prendiamo la s.s. n°105 e poi la n°106 fino alla marina di Pisticci, dove c’è
un club Mediterranee in una zona alquanto paludosa, proseguiamo sul lido di
Metaponto; ci fermiamo al parking Sortiero (Lido di Nettuno, 8€/notte) con
stabilimento balneare , ristorante etc. etc., lo Ionio è calmo e caldo la
spiaggia è lunghissima e bianca, c’è una successione chilometrica di lidi in
concessione. Qui ho preso la cima di una pianta grassa che volevo già prendere
in Dalmazia, l’ho piantata nel giardino ed ha attecchito, sembra resistere
anche al gelo. Giovedì 24/6 si va verso Taranto, Milena
guida da Taranto nord a Trani, l’autostrada da qui in poi è deserta, ci sono bellissime aree di sosta
e pic-nic, da Bari in poi invece comincia traffico intenso. Eravamo incerti se
fermarci nell’AA di Loreto, di S.
Marino oppure di Recanati, conoscevamo
già le prime due e così ci siamo diretti a quella di Recanati, gestita dal locale Camper Club, sarà una gradita
sorpresa. La città è molto bella, piena di case patrizie e di palazzi storici,
visitiamo l’istituto mondiale di studi sul Leopardi, ed il suo ”ermo colle” con
splendido giardino, dal balcone di un palazzo edificato da tal Cardinale
Veneri(?) si gode un panorama fantastico su Loreto, Osimo, Castelfidardo, tutte
le colline e paesi attorno fino al mare. Venerdì 25/6 dopo scarico/carico partiamo
verso nord, usciamo dall’A13 a Forlì, da dove prendiamo la ss n°309 Romea,
pranzo in una delle pinete che costeggiano la strada e poi avanti. Avevamo
sentito parlare bene di un’area di Casalborsetti, così decidiamo di
raggiungerla e fermarci per la notte, il paese è insignificante, l’AA è ben
segnalata , sono circa le 15.00 e ci sono già parecchi camper, entriamo (costo
di 8 €, - sconto socio Club Plein Air = 6,40 € )poco dopo scarico le biciclette
e facciamo un giro fino a Marina Romea dove ci sono le seconde case dei
ravennati e bolognesi, al rientro bagno alla spiaggia e poi torniamo allo Sky,
continuano ad arrivare camper a ritmo serrato, dopo cena si fanno 4 passi, all’entrata c’è la fila
continua, ritorniamo verso le 22.00 e c’è ancora una fila lunghissima e continuano
ad arrivare ad un ritmo elevatissimo, chiedo al custode quanti siamo e mi dice che quando è pieno ce ne stanno
320. La mattina dopo, quando siamo andati via, c’era una cinquantina di VR
all’esterno! Visto che si conoscono quasi tutti, sembra siano soliti passare
qui i week-end estivi, con soli 20/24 € lo passano praticamente in spiaggia, e
questo sabato sera è prevista anche la polenta con le sarde gratis per
tutti! Pensiamo comunque che - per
questo tipo di utilizzo- sia più adatta, meno costosa e forse + comoda una
bella caravan. Sabato 26/6 prima
di puntare verso casa decidiamo di visitare Ferrara, dove arriviamo verso le
9.00, ho parcheggiato all’ex mercato ortofrutticolo, e scaricate le bici, siamo
andati alla scoperta della città che è molto bella , ricca di parchi, storici
palazzi , imponente e ben conservato il castello degli Este, uno dei pochi in Europa ancora circondato dall’acqua nel
fossato. Abbiamo fatto tutto il giro esterno delle mura difensive oltre al giro
del centro, è incredibile vedere come i ciclisti siano rispettati da tutti,
viene loro dato il diritto di precedenza in ogni occasione, anche quando non
gli spetta, del resto succede solo qui, nella riconosciuta capitale italiana
della bicicletta. Dopo un buon pranzo
in un localino del centro a metà pomeriggio puntiamo la Riviera del Brenta
passando davanti alle famose ville patrizie, che senz’altro meritano ciascuna
una visita , così come lo merita più approfonditamente Ferrara. Siamo arrivati
a casa per l’ora di cena, giusto in tempo per essere invitati da Nerina ed
Angelo, che ospitavano nell’occasione anche Liliana e Claudio che l’indomani
mattina sarebbero partiti per la crociera in Dalmazia. CONCLUSIONI
-
Abbiamo
percorso 4984 chilometri con 556 litri di gasolio (per 530€), con una
percorrenza media quindi di 8,96 km/litro (11,16 litri ogni 100 km) -
Spese:
252 € per aree attrezzate e/o campeggi -
“
79 € di autostrada -
“
93 € per musei, mostre, etc. -
Spesa
totale, extra inclusi, pari a circa 1830 €
in 20 giorni (30,5 € a testa/giorno). Spesa che tornerei a fare domani
mattina per una vacanza che è piaciuta a tutti tre, e che ci ha fatto scoprire ancora una volta quanto sia bello il
ns. paese, e quanto siano ospitali gli abitanti del meridione, siciliani in particolare.
Viaggio effettuato a Giugno 2004 da Sergio Baldissera Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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