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Viaggio effettuato da Stefi e
Massimo dal 27 Luglio al 18 Agosto 2006. Nota: nonostante il lungo
periodo a disposizione, non abbiamo voluto fare uno di quei “tour” dove si
visita tutto il visitabile della Sicilia, saltando dall’Etna ad Agrigento
(peraltro già visitate in passato); al contrario abbiamo
scelto di concentrarci nella zona del trapanese e di
fare soprattutto vita di mare, soffermandoci di più sugli aspetti naturalistici
e sostando almeno 2-3 notti in ogni luogo. Inoltre, avendo a due passi da casa
la riviera romagnola, non siamo molto interessati alle spiagge caotiche di
sabbia, ma privilegiamo le coste un po’ più
“movimentate” e con bei fondali, dato che amiamo fare snorkeling.
Le bellezze artistiche e paesaggistiche non incontrate quest’anno
saranno il motivo per ritornare nei prossimi anni! Giovedì 27
luglio partenza nel primo pomeriggio dall’Emilia Romagna e imbocco della
superstrada E45 Cesena-Roma, comodissima per
attraversare l’Appennino, gratuita e poco trafficata
dai vacanzieri. Da Roma abbiamo poi proseguito verso Caserta fermandoci per la notte nel parcheggio custodito a
pagamento (8 € per la notte, senza servizi) di fronte alla reggia, nell’area
dell’ex-caserma, segnalato da altri camperisti. Abbiamo
dormito in compagnia di altri camper in un ambiente
purtroppo invaso dai rifiuti e ci siamo accontentati di un breve giretto serale
della città. Venerdì 28
luglio partenza molto presto e proseguimento con la A1
verso Napoli, Salerno e imbocco della famigerata autostrada Salerno-Reggio
Calabria. Confermiamo la presenza di cantieri causa di
notevole disagio, però esclusivamente nei tratti iniziale e finale. Ci siamo
imbarcati con la Caronte Tourist
(costo 26,00 € solo andata) e siamo giunti in Sicilia verso l’ora di pranzo,
puntando direttamente verso Milazzo, in particolare Capo Milazzo, dove ci aspettavano alcuni amici camperisti. Abbiamo così sostato per ben 6 notti presso il Camping
Cirucco: un po’ caro (ma c’è lo sconto per i soci
Plein Air), silenzioso e tranquillo, ombreggiato in
mezzo agli ulivi e a picco sul mare, con un agevole sentiero che conduce alla
spiaggia ghiaiosa del camping. Rimanendo per diversi giorni (inevitabile un po’
di riposo dopo i 1500 km percorsi!) abbiamo esplorato tutto il territorio
circostante sempre spostandoci con la bicicletta: infatti
il camping è già “in quota” e da lì si raggiunge comodamente il Capo (1-2 km)
dove c’è una bella passeggiata panoramica con bar, ristoranti e parcheggi; il
Faro da cui, attraversando un uliveto, si scende fino al mare per arrivare
sulle rocce dove è bellissimo fare il bagno per la varietà di pesci osservati e
la vista sulle Isole Eolie. Consigliamo inoltre la discesa, attraverso un
sentiero storico-naturalistico che parte dal lungomare, fino alla Cala della
Mattanza, sempre per un bel bagno. Dalla parte opposta si può arrivare fino al
castello di Milazzo o scendere in paese fino alla zona del porto dove si può
acquistare pesce direttamente dai pescatori o imbarcarsi per una gita
giornaliera alle Eolie (cui noi abbiamo rinunciato a causa del mare mosso e del
vento). A causa dei molti frammenti di vetro presenti su
tutte le strade, ho inevitabilmente forato una ruota della bicicletta, ma un
dipendente del camping, molto disponibile, si è offerto di farmela riparare
portandola lui stesso giù in paese. Solo un esempio della
cortesia e disponibilità degli abitanti. Giovedì 3
agosto. Lasciamo la zona per dirigerci verso Trapani. Abbiamo percorso
l’autostrada A20 fino a Palermo, che è praticamente
tutta gratuita e offre scorci bellissimi sul mare. Non immaginavo che la città
di Palermo si trovasse in una posizione così incantevole! Proseguendo verso
Trapani, siamo usciti a Castellamare del Golfo (TP) e
ci siamo diretti verso la zona di Scopello, ben segnalata, con l’obiettivo di visitare
in seguito la Riserva dello Zingaro. Abbiamo sostato per 2 notti presso l’azienda
agrituristica A. Plaia che per 15 € offre sosta,
scarichi, corrente e docce (fredde!), ma è ben tenuta,
i padroni sono cortesi e disponibili a dare informazioni, vendono prodotti
tipici, fanno un servizio a pagamento di navetta. Unico neo: l’area è assolata
e non ha spiagge comodamente raggiungibili, mentre dista dal borgo di Scopello solo 200 metri a piedi, pertanto ci sentiamo di suggerire che la sosta è consigliata solo per la
vicinanza alla Riserva. Tuttavia in bicicletta (poca distanza,
ma parecchi saliscendi!) abbiamo raggiunto la vicina Tonnara di Scopello, in bellissima posizione, e fatto il bagno davanti
ai faraglioni, acqua stupenda, ma la spiaggia è in realtà lo scivolo in cemento
della tonnara ed è affollatissima di bagnanti. Venerdì 4 agosto: escursione tutto il giorno alla Riserva dello Zingaro raggiunta in bicicletta dall’area di
sosta (2,5 km, non molto faticosa: non credete a qualche altro diario di bordo
che la definisce piena di salite insuperabili!). Pagato l’ingresso (3 € cadauno) e ricevuta la mappa, abbiamo percorso tutto il
sentiero costiero lungo 7 km, che permette di scendere a varie calette e fare
il bagno: in particolare abbiamo apprezzato Cala Marinella, anche se tutte
hanno spiaggia bianca e acqua cristallina! Purtroppo però le calette più vicine
all’ingresso sono molto affollate. Il percorso è a saliscendi, a gradoni, molto
soleggiato, l’unica vegetazione sono palme nane e
buona parte è bruciata da recenti roghi. All’interno non si vendono né cibo né
acqua, perciò vi consigliamo di lasciare a casa sdrai e ombrelloni e privilegiare le riserve idriche! Abbiate la costanza di
proseguire oltre la prima caletta, perché vale la pena percorrere tutto il
sentiero, con disponibilità di tempo da mattina a sera: sconsigliato il ritorno
alle 14 sotto il sole! Il percorso termina all’ingresso nord che conduce a S.
Vito lo Capo, ed è percorribile solo a piedi (né auto
né biciclette). Sabato 5
agosto: dopo una colazione tipica siciliana a base di cannoli e biscottini
di marzapane presso la Pasticceria Scopello nella
piazzetta del paese (consigliata!), siamo partiti per S.Vito Lo Capo.
Tutti i campeggi hanno però dichiarato di non avere posto per i camper, già a
causa del Ferragosto! Ci sono per fortuna diverse aree di sosta e siamo rimasti
per 1 notte nell’area di via del Secco, sulla strada del mare, lato est del
paese. Il costo è di 13,50 € a notte con scarichi, ma niente elettricità,
polverosa e non ombreggiata, ma comoda per la vicinanza al lungomare e alla
Tonnara del Secco, un ottimo posto per fare spiaggia e bagno, che ci ha
consigliato il gestore stesso, “a meno che non
vogliate andare nel carnaio!” Il “carnaio “ sarebbe la spiaggia di sabbia di S.
Vito che è in effetti bellissima, con palme, lunga diversi km, con acqua
cristallina e ricca di pesci, ma molto molto
affollata, come essere a Rimini, se non peggio, tanto che di sera organizzano
discoteche open air. Vale comunque la pena passeggiare
nel borgo marinaro e perdersi fra le viuzze tipiche dove vediamo azulejos in alcune case e testimonianze arabe e normanne. Ovunque sono presenti gastronomie, ristoranti e negozi per
soddisfare qualunque esigenza. Domenica 6
agosto ci siamo spostati, sempre a S. Vito, in un’altra area di sosta per
camper molto pubblicizzata, gestita dal sig. Grasso in via
Savoia nella lunga discesa a ingresso paese dove siamo rimasti 2 notti. Costo
15 € con scarichi ed elettricità e docce (a pagamento), molto pulita e
ordinata, ombreggiata, anche se un po’ oppressiva nell’organizzazione familiare
e un po’ lontana dalla spiaggia (2-3 km in bici, oppure servizio navetta con
l’auto del padrone). Sconsigliata a chi ama tranquillità e silenzio, infatti è molto rumorosa, i bambini scorrazzano ovunque e si
mangia attaccati agli altri camper. Abbiamo continuato per un paio di giorni ad
alternare riposo sulla bella spiaggia sabbiosa e bicicletta + bei fondali alla Tonnara del Secco. Martedì 8
agosto lasciato S. Vito siamo partiti in camper
verso Trapani, abbiamo parcheggiato gratuitamente vicino al lungomare
con altri camper (che avevano anche pernottato) e abbiamo raggiunto il porto
per l’imbarco verso Favignana
con bici al seguito sull’aliscafo della Ustica Lines
costo 46 € A/R. Abbiamo trascorso tutta la giornata sull’isola, facendone il
giro completo in bicicletta: sono circa 35 km, tutti
pianeggianti. Naturalmente lo scopo era fare soste per bagni in varie calette:
bellissima Cala Rossa vicina all’abitato, ha sabbia bianca e mare azzurro,
sembra davvero il mare dei Tropici! La scelta di
rimanere una sola giornata è stata causata dal fatto che quest’estate
l’imbarco con auto o camper al seguito era concesso solo a chi disponeva
(ricevuta alla mano) di una prenotazione alberghiera (o residence
o campeggio) già pagata di almeno 6 notti! Scelta per noi un po’
discutibile che ostacola la vacanza al camperista o
al gruppo di amici in tenda che decidono all’ultimo
momento, ma dettata senz’altro dal fatto che non vogliono vedere equipaggi che
bivaccano ai lati della strada o auto in soprannumero. Abbiamo però notato che
uno dei più grossi camping aveva numerose piazzole per
camper rimaste libere: evidentemente molti non se la sono sentiti di prenotare
e pagare in anticipo senza avere mai visto le piazzole e conoscerne
l’ubicazione. In serata ritorno a Trapani con
l’aliscafo, e partenza col camper verso le scogliere di Makari (pochi km prima di
entrare a S. Vito Lo Capo, comune di Custonaci). Lì è possibile fare campeggio libero, dalla strada avevamo
visto i camper sulla spiaggia. Siamo rimasti 2 notti a sperimentare l’avventura
del campeggio libero, con la porta del camper che si apre quasi sul mare, il
rumore delle onde che si sente durante la notte, naturalmente non ci sono
servizi né elettricità, ma si assapora il gusto della libertà disponendosi in
modo casuale, senza piazzole, né cemento. Il luogo è però
molto animato da vacanzieri locali, soprattutto nei weekend, che costruiscono
veri e propri accampamenti incastrando camper, roulotte e tendine e sono ben
attrezzati con generatori e taniche di acqua. Mercoledì 9
agosto: tutto il giorno trascorso sulle scogliere, ci sono anche tratti con
spiaggia di sabbia; con la bicicletta o a piedi si può seguire la strada
sterrata per arrivare ad una Tonnara e alla Riserva del Monte Cofano dove
abbiamo fatto bellissimi bagni. Giovedì 10 agosto partenza verso Castelvetrano
(TP) zona sud-ovest della Sicilia, con l’obiettivo di visitare le rovine di Selinunte e rimanere in zona in un camping per
qualche notte. Ricerca di un campeggio a Trìscina di Selinunte,
località quasi fantasma, caratterizzata da un notevole abusivismo edilizio.
Abbiamo scelto il camping Helios, direttamente
sul mare, ombreggiato, ordinato e silenzioso nonostante il periodo, costo 23 €
a notte, dove siamo rimasti per 3 notti. Pomeriggio
trascorso sulla spiaggia dorata e sabbiosa del campeggio. Il paesaggio interno
è un po’ deprimente per la mancanza di centri abitati da visitare o dove
passeggiare, con strade molto pericolose e senza manutenzione. A causa del
forte vento il mare (della costa Sud, quindi mare
aperto verso l’Africa) era molto mosso e soprattutto gelido! Ci hanno detto che è una caratteristica costante. Meditiamo quasi la
fuga se non fosse per i chilometri fatti, la volontà
di visitare le rovine di Selinunte il giorno
successivo e il periodo ferragostano un po’ critico per trovare campeggi
liberi. Venerdì 11
agosto: visita all’area archeologica di Selinunte,
fondata dai Greci, raggiunta in camper, costo 6 € a persona, un po’ caro,
considerato che ci sono i resti di un solo tempio in piedi! La zona è però a
picco sul mare e offre un bel paesaggio; abbiamo fatto un bagno sotto i templi anche se l’acqua persisteva gelida. In serata spostamento di nuovo col camper per un giretto
nella città di Mazara del Vallo. Bella
cittadina marinara con lungomare molto animato, resti di un castello normanno,
ma un parcheggiatore abusivo in zona porto ci mette
paura spiegandoci che ci troviamo in zona “mafiosa” e bisogna guardarsi attorno
con cautela. In effetti, se si eccettua il lungomare affollato di turisti
seduti ai ristoranti, le stradine centrali buie e strette sono da evitare! Domenica 13
agosto: nonostante l’intenzione fosse di restare
fino a Ferragosto, lasciamo la zona per ritornare verso Makari – S.Vito e fare altri 3 giorni di campeggio libero, durante i
quali abbiamo di nuovo assaporato quel contatto con la natura che difficilmente
ritroveremo una volta a casa. Abbiamo fatto un bellissimo sentiero a piedi
nella Riserva Monte Cofano che, ben segnalato all’inizio presso una
Tonnara, gira il promontorio e arriva fino alla Torre del Saraceno, con vista
su un mare blu, sul colle di Erice
e sulle Isole Egadi. La sera era bellissimo osservare le stelle cadenti
direttamente in spiaggia davanti al camper, in compagnia di amici
camperisti conosciuti in loco. Mercoledì 16 agosto partenza dopo un breve bagno e imbocco dell’autostrada da
Castellamare del Golfo verso Palermo – Cefalù. Visita al centro di Cefalù, in posizione
panoramica sotto un’enorme roccia, con un lungomare affollatissimo e una bella
cattedrale normanna. Ritorniamo sull’autostrada continuando
l’avvicinamento a Messina con l’intento di sostare gratuitamente col camper in
zona Capo d’Orlando, dove all’andata avevamo visto
numerosi camper sulla spiaggia. In realtà i camper sono a S. Giorgio di Gioiosa Marea in un parcheggio erboso sul
mare, antistante il rimessaggio barche e vicino al centro. L’area è gratuita,
ci sono docce fredde gratuite dalle quali si possono anche riempire taniche per
il carico acqua, mancano però altri servizi
(elettricità, scarichi). Nonostante l’aspetto un po’
disordinato da “campo nomadi”, restiamo per 2 notti perché la bella spiaggia ghiaiosa
offre un mare trasparente e la vista sulle Isole Eolie e sul Capo Milazzo, dove
avevamo iniziato la nostra vacanza. Ennesimo bagno e giretto serale per il
paesino molto animato. Giovedì 17
agosto: siamo rimasti nella spiaggia di ghiaia a S. Giorgio, le temperature
si erano molto alzate e siamo stati costretti a frequenti
bagni per rinfrescarsi. Inconveniente:
prima di cena arrivano i vigili nell’area dicendo di spostarsi per proteste dei
residenti, cosicché seguendo i consigli di altri camperisti
ci disponiamo con altri lungo una stradina periferica e residenziale, sul mare,
lato ovest del paese. Giretto serale, acquisto di prodotti
tipici e notte un po’ disturbata dal passeggio di persone fino a tardi. Venerdì 18
agosto: partenza la mattina presto in autostrada verso Messine imbarco con
la compagnia Bluvia – Ferrovie dello Stato costo 31
€, superiore a quella dell’andata e sconsigliata perché con poche corse e
altezza-limite per i camper, tanto che abbiamo dovuto lasciarlo sul ponte:
potevano dircelo quando abbiamo acquistato il
biglietto, visto che abbiamo pagato il supplemento per il camper! Proseguimento sull’autostrada Reggio Calabria –
Salerno, poi verso Caserta e il Lazio con la A30 e la
A1, arrivo ad Orte e imbocco delle E45 Orte – Cesena. Sosta per la cena in autogrill e decisione
di proseguire fino a casa dove siamo giunti alle 22.30 circa, nonostante
l’intenzione iniziale di fermarsi da qualche parte per la notte. Conclusioni:
·
Grande disponibilità ed ospitalità degli abitanti, sia per informazioni
che nei negozi. ·
Forse una delle poche regioni d’Italia
dove è possibile la sosta libera. Però è carente
di fontane funzionanti per il carico acqua. Mancano camper service, eccetto le aree di servizio autostradali nel messinese e le aree attrezzate, dove però paghi la quota
intera che comprende anche il pernotto e gli altri servizi. ·
Ottimi cibi tipici, in particolare arancini di riso, cannoli siciliani,
biscottini di marzapane, granite, gelati. ·
Torneremo senz’altro in Sicilia, forse già la prossima
estate e ci concentreremo nella zona costiera di Ragusa, Modica e di Siracusa
(con Pachino, Marzameni, Vendìcari,
Capo Passero, Noto). Viaggio effettuato nell'Agosto 2006 da Stefania e Massimo Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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