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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itIn Toscana per il ponte del 1° Novembre 2007

 

Arrivo il 31 ottobre sera presso l'area attrezzata gratuita di Certaldo (coordinate GPS: N 43°  32' 774”,  E 11° 02' 723”) dove pernotteremo e all'indomani (giovedì 1° Novembre) siamo pronti e comodi per la funicolare costo euro 1,50) che ci porta al Castello (così chiamata la zona alta del paese).

Il borgo antico è situato a 130 metri di altezza sul livello del mare, cinto dalle antiche  mura si presenta come un tesoro autentico, semplicemente da ammirare e dove è stato fatto un uso generalizzato del cotto sia sulle pavimentazioni che sulle case.

Uscendo dalla stazione della funicolare a destra si imbocca via Boccaccio dove nella casa indicata da una targa apposita, si presume che il poeta abbia trascorso almeno l'ultima parte della sua vita nel 1375. Ospita il Centro nazionale degli Studi sul Boccaccio con annessa la Biblioteca che raccoglie i testi dell'artista.

E' la via in pratica che costituisce l'arteria centrale del piccolo centro e dove le costruzioni risalgono al secolo XIV e XV e sono ben conservate. La fine della strada ospita il monumento più insigne e straordinario: il Palazzo Pretorio o Vicariato dalla complessa storia ed espressione nei secoli del potere politico.

 

Nel  pomeriggio ci spostiamo a Colle Val d'Elsa dove è possibile passeggiare lungo le mura esterne.

Troveremo posto in un parcheggio situato davanti alle scuole oppure proseguire per 500 metri subito sopo il cartello “Le Grazie” sulla sinistra in un parco verde con ampi spazi.

La cittadine è nota per la lavorazione del cristallo e sono attivi ancora parecchi laboratori soprattutto nella zona che si estende dietro la piazza Santa Caterina, dove con grande abilità artistica vengono forgiati artigianalmente autentici capolavori, capaci di mille riflessi multicolori.

Visitiamo alcuni negozi e ci comunicano che al mattino si può visitare anche la più grande fabbrica che è ubicata appena fuori paese. Colle Val d’Elsa è un dedalo di viuzze e ci divertiamo un sacco a passeggiare con il sole tiepido che ci riscalda.

Troviamo anche una macelleria e ci fiondiamo dentro per acquistare sette gigantesche fiorentine che abbiamo intenzizne di cucinarci a pranzo.

Rimettiamo in moto e usciamo dal territorio di Colle Val d'Elsa e come detto troviamo un incantevole posto dove posizioniamo i camper a ferro di cavallo e ci attrezziamo per il pranzo con il grill per la cottura delle fiorentine, le donne armeggiano coi tavoli e le sedie e preparano tutto e dopo circa mezz'oretta stiamo divorando queste bellissime e buonissima bisteccone con del vino rosso buonissimo e della verdura come contorno.

 

Da qui raggiungeremo Monteriggioni con l'intenzione di ammirarne le mura illuminate alla sera e la notte.

Nessun problema per la sosta perchè c'è un grande parcheggio proprio sotto le mura e che oltre ad ospitarci per la notte sarà la base di partenza per la visita eventualmente del paese all'indomani (venerdì 2 Novembre). E' una città fortificata dove tutto è rimasto assolutamente immutato, quasi “congelato” da qualche magia.

La parte interna della cittadella non si può certo definire grande, ma grande è viceversa l'atmosfera che si respira all'ombra delle 14 torri quadrangolari e delle possenti mura che le collegano l'una all'altra.

Qui ci troviamo con altri amici che ci raggiungono da Roma.

 

Ci spostiamo a Pomarance e poi Larderello per la visita al parco dove potremo capire ed osservare il fenomeno della geotermia grazie ai geiser ed ai soffioni boraciferi, la centrale dell'Enel, il museo della Geotermia con ingresso libero (60.000 visiatori l'anno) inaugurato negli anni 50 e ripercorre la storia dell'energia geotermica in tutti i suoi aspetti: la ricerca, la perforazione,i sistemi di utilizzazione el fluido per produzione di energia ricorrendo all'ausilio di attrezzature originali e di plastici.

Troveremo anche il lagone coperto ridotto ora a rudere e costruito nel 1875 e dove nella parte superiore un tubo raccoglie il vapore che andava ad alimentare i sistemi di riscaldamento e dove avvenva l'evaporazione dell'acqua tratta dalla stesso lago e che permetteva di ottenere così i sali di boro.

Vedremo anche il Soffione Turistico dimostrativo, perforato nel 1956 fino ad una profondità di 740 metri. Ha una portata di 15 tonnellate di vapore acqueo all'ora e non è uno dei maggiori perchè nella zona ne esistono di più potenti. Questo è piccolo ma quando si attiva forma ua colonna di vapore altissima e le orecchie sono assordate da un sibilo di 150 decibel che manifesta tutta la forza ed il fascino della natura che si nasconde nel sottosuolo.

Nel tragitto per Volterra troveremo la Rocca Sillana, raggiungibile attraverso il bosco e dopo una salita di circa un chilometro che solo se vogliamo faremo.

Per la serata arriveremo a San Quirino d'Orcia per passarvi la notte nell'area attrezzata comunale all'inizio del paese e ben segnalata.

 

L'indomani (sabato 3 Novembre) mattinata libera per relax, passeggiata, visite al paese patrimonio mondiale dell'Unesco, agli Horti Leonini prototipo di giardino all'italiana, Palazzo Chigi ed altro in assoluta libertà...

Andandosene da qui si può passare velocemente per Bagno Vignani dove tutto ruota attorno alla grande vasca termale aperta con il porticato che ricorda la visita di Santa Caterina, la Chiesa Pievana di San Giovanni Battista e lo storico albergo Posta Marcucci. A dominio dei bagni si erge Vignoni, con il poderoso cassero del Castello e la chiesa romanica di San  Biagio nascosta tra le basse case del villaggio.

Il nostro obiettivo è giungere a San Galgano per la serata in quanto l'abbazia essendo senza copertura ed illuminata è uno spettacolo misto sacro - spettrale da non perdere e da molti consigliato.

Recentemente è stato aperto un ampio parcheggio dove una parte è riservata ai mezzi come i nostri. Non esistono negozi in zona ma solo un bar con servizio di tavola fredda di fronte e pertanto ci arriveremo con tutto il nostro necessario.

 

Domenica 4 Novembre potremo entrare e visitare san Galgano o quello che è giunto fino a noi.

Un luogo di grande suggestione, le pietre e le trabeazioni portanti di questa imponente struttura religiosa emanano un fascino sottile, ma perfettamente percettebile, ed è per questo che è meta di tanti turisti che visitando la Toscana passano anche da qui.

Qui la prima sensazione che si prova è quella di "voler prendere le misure" di San Galgano in quanto essendo senza navata si amplia e si dilata lo spazio in modo per noi inconsueto. L'ultima parte del tetto è crollato nel 1781 dopo secoli di incuria e di abbandono nonchè da un violento attacco di peste che decimò anche la popolazione che ivi abitava.

Senza volerlo ci si ritrova a percorrerla su ogni lato prima esternamente e poi internamente provando un senso descritto come di "sospensione" sottolineata anche dall'assenza di rumori forse spezzato solo da un lieve fruscio di vento. La storia di questa abbazia  risale alla fine del XII secolo quando un cavaliere dell'epoca, tale Galgano Guidotti di Chiusdino, decise di erigere una cappella sul vicino Montesiepi e li si ritirò in contemplazione solitaria dopo aver preso i voti.

 

A testimonianza della totale rinuncia ad ogni bene terreno la leggenda narra della sua spada che egli conficcò nella nuda roccia; ed oggi una copia è visibile sotto una teca di cristallo sprofondata fino al manico in un masso che si trova al centro della vicina cappella di Montesiepi.

Nella ricostruzione popolare la roccia si aprì per accoglierla divenendo monumento alla fede che noi oggi possiamo osservare; la realtà invece non è stata ancora accertata: certamente la spada, o almeno parte di essa, fu più volte rimaneggiata ed anche saldata e sono ancora in corso una serie di esami chimici e tecnici per cercare di datare il materiale per poter meglio comprendere questo mistero.

 

E si conclude così con i saluto ed il rientro un ponte che ci ha portato senza troppa fretta e senza tanti itinerari programmati e studiati in giro per una parte di quella terra bellissima che io amo moltissimo e che si chiama Toscana.

Ciao

 


Viaggio effettuato nel Novembre 2007 da Gigi Dalla Vecchia

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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