TIROLO AUSTRIACO, BAVIERA E ROMANTISCHE STRASSE
Equipaggio: Elio (53) e Fernanda (49).
Durata del “tour” 15 giorni.
Camper Mobilvetta Top Driver 52.
Km percorsi 2726.
Premessa
Questo viaggio non è stato quasi per nulla programmato poiché è il
risultato della rinuncia di un altro viaggio programmato dalle mie parti
in Basilicata. Ma, a causa del grande caldo che, come mi informava mia
sorella, imperversava in tutto il meridione, lo abbiamo rimandato a tempi
con clima più accettabile. Pertanto, delineato il tragitto a grandi
linee, rispolverando un nostro vecchio desiderio di visitare il Tirolo
austriaco e la Baviera, ho approntato alla bell’e meglio le informazioni
più importanti, scaricate da internet e, pur tuttavia non eravamo forniti
di tutto il materiale che ci sarebbe occorso, come, per es. un
dettagliato elenco delle aree di sosta e dei campeggi. Ma ce la siamo
cavata ugualmente, talvolta improvvisando scelte un po’ azzardate.
E’ anche questo uno dei lati belli del plein air.
Per questo tour ci siamo serviti dell’atlante stradale Michelin della
Germania, Benelux, Svizzera, Austria e Repubblica Ceca, con scale da 1:300
000 della Germania a 1:600 000 della Repubblica Ceca. Ottimo e dettagliato
per gli usi camperistici. Ci siamo avvalsi dell’ottimo aiuto del nostro
navigatore satellitare Tom Tom 300 che pur semplice ed essenziale ci
soddisfa pienamente.
Per l’andata ci siamo prefissati il passaggio dal passo Resia, da noi
visitato due anni fa e per il quale ci eravamo promessi di attraversarlo
in un ipotetico viaggio in Austria. Detto fatto. Il ritorno è avvenuto
dal Brennero.
Diario
Sabato, 28.07 – Km 296
Dopo una preparazione di qualche giorno, alle 17.45 si parte.
Ci dirigiamo verso nord. Ad Alessandria imbocchiamo la TO – PC e poi
verso Brescia, viaggiamo fino all’imbrunire quando, vista l’ora,
decidiamo di sostare, per la notte, nell’area di sosta di Monzambano.
Usciamo a Manerbio e via verso Monzambano dove ci accoglie il gentile
Antonio e ci fa accomodare. Fa caldo, un caldo afoso che non lascia
dormire. Infatti passiamo la notte in bianco!
Domenica, 29.07 – Km 548
Al mattino sveglia presto (sveglia si fa per dire, non abbiamo dormito
affatto) per una salutare doccia rigeneratrice. Non vediamo l’ora di
partire ed andare via da quella specie di fornace condita da uno stuolo di
insetti e zanzare affamate.
Alle 8.40 siamo già pronti a partire.
Li vicino imbocchiamo l’autostrada diretti verso il Brennero. Via verso
la Val Venosta e Glorenza, nostra tappa del giorno. La giornata si è
rinfrescata e, tra qualche goccia di pioggia ed un bel sole, velocemente
ci portiamo su ed usciamo a Trento per fare un po’ di strada normale e
vedere qualche paesino. Giungiamo a Bolzano verso le 11 e imbocchiamo
subito la Val Venosta. Merano e le varie località della valle scorrono
velocemente. Giungiamo a Glorenza verso le 16.30.
Il tempo è bello e fresco. Ci sistemiamo nell’area di sosta camper e
pregustiamo una notte ristoratrice. Facciamo conoscenza dei nostri vicini
di camper, due simpatici signori di Cesenatico, romagnoli doc, lui
cercatore di funghi.
Cena a base di canederli e strudel al ristorante Lo Stambecco, rientro in
camper e una bella dormita ci attende.
Lunedì, 30.07 – Km -
Sveglia, solite operazioni di CS con calma, salutiamo i simpatici vicini
e si parte.
Passo Resia, appena passato il confine acquistiamo la vignette presso il
primo distributore (7.50 €) e scendiamo lungo la valle dell’Inn.
Pranziamo in un paesino, Pfunds, siesta e partenza verso Innsbruck. Poco
prima di Telfs, sull’autostrada, semaforo rosso poco prima di un tunnel.
Presumiamo per un incidente. Decidiamo di uscire, avendone la
possibilità, e proseguiamo per la strada normale nr. 171. I paesaggi sono
molto belli. Giungiamo ad Innsbruck e notiamo il campeggio Kranebitten.
Proseguiamo verso il centro per un rapido sopralluogo. Facciamo ritorno
al campeggio ed entriamo. E’ pieno come un uovo. Ci sistemiamo alla
bell’è meglio, in pendenza nonostante i cunei. Le prese di corrente sono
troppo distanti le une dalle altre e, per poterci allacciare devo
sistemare il mezzo in una posizione alquanto scomoda, non potendo
scegliere altro poiché tutto occupato. Per 22 euro ci si aspetterebbe
qualcosa di meglio. Cena. Studio delle carte e a nanna. L’aria è fresca.
Martedì, 31.07 – Km 929
Ci svegliamo non troppo tardi, dopo una notte fresca e riposante. Solite
operazioni, verso le 10.30 circa, paghiamo il conto (22.10 €) e ci
portiamo in città, dove troviamo un parcheggio a pagamento vicino al
centro, in zona Hofgarten, lungo la Herzog-Otto Strasse.
Visitiamo la città vecchia, molto bella, il palazzo imperiale, parte
esterna, il tetto d’oro. Nei parcheggi con parchimetro davanti al palazzo
imperiale vi era in sosta un camper. Per curiosità mi avvicino per vedere
se vi fosse una qualche multa. Nulla! Il camper era regolarmente
parcheggiato insieme alle altre auto e sembra non desse fastidio a
nessuno. Fosse in Italia, apriti cielo! I puristi della “normativa
vigente” obietterebbero cavilli vari e “scrocconeria” italica. Ma tant’è.
In Friederich Str. visitiamo un negozio di articoli natalizi (Christmas e
Easter). Molto bello. Se si entra è poi praticamente impossibile uscire
senza aver comprato nulla.
Tempo bello e temperatura gradevole. Innsbruck da vedere è tutta nel
centro vecchio. Da non perdere. Intanto si è fatto tardi. Decidiamo di
provare a vedere a Wattens, una trentina di km ad est, se riusciamo a
visitare la mostra dei cristalli Swarovsky (Kristallwelten). Ma giungiamo
tardi e ci limitiamo ad una visita esterna al “mascherone” e qualche
foto.
Rapido consulto familiare (siamo in due!) e, vista l’ora, sono le 18
circa, decidiamo di partire subito per Salisburgo.
Percorriamo un tratto di autostrada, ma vi è coda, spesso fermi, ed
allora usciamo e percorriamo la statale 171 e poi la 178, godendoci bei
paesaggi lungo il tragitto e, passando per un breve tratto in Germania,
per Berchtesgaden, transitando nelle vicinanze (lo abbiamo scoperto poi a
casa, guardando un documentario su History Channel) di Obersalzberg dove
Hitler aveva la sua “base” bavarese, con la villa con vista sulla valle,
il “Nido dell’Aquila”, poi distrutta dagli americani, dopo un intenso
bombardamento aereo nel ’45. Ci rammarichiamo, ora, di aver perso
l’occasione di visitare questo luogo storico, oltre che bello.
Giungiamo a Salisburgo all’imbrunire. Ci mettiamo subito alla ricerca di
un campeggio nelle vicinanze. Sappiamo che ve ne sono intorno alla città,
ne conosciamo i nomi ma non abbiamo indirizzi, vista la frettolosa
preparazione di questo viaggio. Non riusciamo a trovare nulla. Neanche
una indicazione che possa portarci ad un camping! Segnaletica relativa ai
camping assolutamente carente se non nelle immediate vicinanze (scopriamo
poi). Suggeriamo e consigliamo a chi si dovesse recare in questa città di
munirsi preventivamente di nome e indirizzo dei campeggi, poiché,
ripetiamo, in città non vi è segnaletica che possa portare i
campeggiatori a queste strutture, se non nelle immediate vicinanze. Noi
abbiamo girato tutta la serata per cercarne uno, ma invano. Infine, sono
ormai le 23, decidiamo di portarci ad Hallein, circa 15 km a sud, dove
sappiamo esserci un campeggio. Ci passiamo davanti ma non ci sembra
quello che cerchiamo ed, inoltre, è già chiuso. Proseguiamo e…il nulla!
Solo divieti di campeggio. Alla fine, in un parcheggio avvistiamo un
camper italiano parcheggiato e tentiamo la fortuna. Ci avvicina un
gentile signore che ci chiede se cerchiamo da dormire. La cosa ci
insospettisce un po’ e stiamo sul chi va là. A gesti e con qualche parola
in inglese, italiano e tedesco gli spieghiamo che cerchiamo un camping.
Lui, molto gentilmente ci fa capire di seguirlo che ci avrebbe
accompagnati. Siamo sempre sospettosi e stiamo all’erta. Infatti ci porta
al camping visto prima, vicino ad uno stabilimento di birra. E’ il
camping Auwirt. Nonostante l’ora ed il pieno, non vi sarebbe posto,
acconsente ad accoglierci, seppure in una zona “franca”. Dormiamo di
sasso, poiché eravamo stanchi.
Mercoledì, 01.08 – Km 950
Sveglia con calma, colazione, il nostro amato caffé e solite operazioni
di CS.
Paghiamo il conto (21.80 €) e approfitto, seppure non proprio corretto,
per chiedere al gestore gli indirizzi di due camping di Salisburgo. Lui,
seppur storcendo un po’ il naso, cerca al computer, in internet, e
otteniamo ciò che cerchiamo. Imposto il navigatore ed in una mezz’oretta
siamo al camping Nord Sam. Nonostante l’ora di chiusura della reception,
sono circa le 13, un addetto ci accompagna ugualmente alla piazzola
assegnataci. Ci sistemiamo e, nel pomeriggio, facciamo la Salzburg Card
alla reception, per la visita della città. E’ conveniente, comoda e
pratica. Con il bus 23 prima, fino alla stazione degli autobus, poi con il
nr. 1 – 3 – 5 e 6, indifferentemente, peraltro indicati sul foglietto
fornitoci dal campeggio, si giunge in centro.
E’ ormai il tardo pomeriggio, fa caldo, ma facciamo una prima visita. La
casa di Mozart dall’esterno (la sua seconda casa n.d.r.).
Nell’attraversare il ponte Staatsbrucke vediamo il battello che porta i
turisti sul fiume. Rapido controllo alla Salzbug Card e appuriamo che il
“giro” in battello è incluso in essa. Rapida intesa con Fernanda e
corriamo all’imbarco che già stava effettuandosi. Ultimo giro della
giornata, per 40 minuti circa. Biglietteria per convalida ed imbarco.
Giusto in tempo! Il giro sul Salzach è carino ma non eccezionale per me.
Si può vedere la città da un’angolazione diversa, poco per la verità.
Inoltre non dura un’eternità. Il bello viene alla fine del giro quando,
prima dell’attracco alla banchina il Comandante ci delizia con un
“balletto” del natante, con piroette sull’acqua e giri in mezzo al fiume
sulle note delle musiche di Mozart! Veramente bello ballare “a giro” con
il battello seguendo il ritmo della musica mozartiana.
Di ritorno dal giretto sul fiume, diretti verso il centro, proprio in
prossimità del ponte che ti vediamo! La casa del Maestro Herbert Von
Karajan. Non sapevamo che abitasse a Salisburgo. Una bella casa. Poi il
palazzo Mirabell ed i suoi bei giardini, le strade intorno, foto qua e
là. All’imbrunire, nei giardini Mirabell, assistiamo ad un piccolo
“concerto” di una orchestra, molto bravi i “suonatori”, il tutto senza
nessun impianto di amplificazione e, bravi gli ascoltatori che applaudono
i bravi orchestrali ad ogni fine esecuzione di musiche classiche ed opere
famose che, ascoltate dal vivo, in un così bel contesto, sono un piacere
per le nostre orecchie. Noi non riusciamo ad assistere fino alla fine
poiché dobbiamo rientrare al camping e le corse degli autobus si diradano
nella tarda serata. Torniamo al camper che sono le 23 circa.
Giovedì, 02.08 – Km 950
Dormiamo bene in questo campeggio. Ben organizzato, con servizi buoni e
tanto silenzio, immerso nel verde. Tempo splendido.
Mi sveglio di buonora per una sana doccia. Alle 9 siamo pronti a partire
per il centro.
Visitiamo per tutta la mattinata la fortezza Hohensalzburg, la più grande
fortezza interamente conservata del centro Europa, cosi recita il depliant
fornitoci. Bella vista sulla città. Al suo interno, lungo un cammino
“quasi” obbligato, il museo delle armi, delle torture, delle marionette e
della vita quotidiana, delle usanze nelle fortezze (11° secolo).
Fa caldo e sono ormai le 14 quando ridiscendiamo con la funicolare
(festung) e visitiamo il vicino e antico cimitero, bello (per essere un
cimitero) e le catacombe di origine paleocristiana, sulla sovrastante
parete rocciosa.
Abbiamo fame e, nella vana ricerca di un ristorante locale per assaggiare
qualche piatto tipico, capitiamo alla “Stella”, ristorante italiano (!)
dove mangiamo comunque bene ed a prezzo equo. Scopriamo poi, che subito
dopo ve n’era uno con cucina locale! Vabbè, resi ciechi dalla fame non
l’avevamo visto.
Siamo stanchi e i piedi cominciano a farsi sentire. Ci portiamo ai
giardini Mirabell dove, su una panchina all’ombra, ci riposiamo un po’.
Intanto ci accorgiamo che il cielo si stà oscurando con nuvole nere e
minacciose. Cattivo presagio! Ci affrettiamo a portarci nella vicina casa
di Mozart per visitarne l’interno. Interessante. Mozart e la famiglia vi
hanno abitato dal 1773 al 1780 ed il padre vi morì nel 1787.
Quando usciamo piove a dirotto e tuona. Riprendiamo la strada del camping.
E continua a piovere…
Venerdi, 03.08 – Km 1200
Dopo una notte di pioggia intermittente, sveglia con le solite
operazioni, CS sotto la pioggia, riducendo, così, l’interno del camper in
condizioni pietose. Paghiamo il conto (27.50 € al giorno, totale 55) e
partiamo. Fermata al vicino supermercato Spar per rifornimento cambusa e
regalini mangerecci vari ad amici e parenti. Facciamo scorta di
Mozarkug?ln (le palle di Mozart), squisiti dolcetti di cioccolato.
Ci aspettano circa 200 km di strada fino a Füssen.
Man mano il tempo migliora. Nel pomeriggio giungiamo in vista dei
castelli. Proviamo a trovare posto nell’area di sosta ma è piena. Facciamo
un giro di perlustrazione ai castelli e visto che prevediamo il pienone
per domani, sabato, e domenica, decidiamo di visitarli nei prossimi giorni
infrasettimanali. Intanto troviamo un posto, insieme ad altri camper, in
un parcheggio vicino all’incrocio per Reutte, subito fuori Füssen, sulla
strada per i castelli, dove passiamo la notte in tranquillità.
Sabato, 04.08 – Km 1294
Ci svegliamo con relativa calma e partiamo quasi subito. Prima facciamo
il pieno al distributore di Schwangau.
Quindi iniziamo il percorso sulla Romantiche Strasse deviando poco dopo
per visitare la Wiesskirke. Una chiesa molto bella. Dirigiamo quindi, per
Schongau, dove parcheggiamo nel parcheggio ai piedi del paese. Una breve
scalinata porta in centro abitato. Il paese è carino senza essere
eccezionale, però vi si stà svolgendo un mercato allestito come una
rivisitazione medievale, veramente interessante, con rappresentazioni del
lavoro dell’epoca, vendita di prodotti come si facevano allora. Compriamo
qualcosa e ci gustiamo l’atmosfera che questo mercato infonde.
Riprendiamo la marcia fino a Landsberg Am Lech, dove giungiamo nel
pomeriggio. Cerchiamo un posto dove pernottare. Abbiamo alcune
indicazioni scaricate da internet ed alla fine optiamo per il parcheggio
vicino al fiume con una cascata artificiale.
Domenica, 05.08 – Km 1511
Sveglia con comodo. Appena pronti ci rechiamo a piedi in paese. Carino,
con una piazza centrale intorno alla quale “gira” il paese.Riteniamo che
un’ora e mezza sia un tempo sufficiente da dedicare alla visita di questa
località. Visitiamo la torre Mutterturm, peraltro vicinissima al
parcheggio, ispirata nel 1884 – 1887 da Hubert Von Henkomen, ad una
favola (non sappiamo quale).
Sulla via della partenza passiamo a visitare esternamente, per una foto,
la Torre dello Strutto.
Partiamo alla volta di Donauworth, saltando Augusta, che per ora non ci
interessa. A Donauworth parcheggiamo nel parcheggio per bus e camper,
sulle rive del Danubio. Possibilità di pernottamento e CS ad 1 euro.
Comodo. Qui ci fermiamo solo per pranzo, CS e un breve pisolino. Fa
parecchio caldo. Ci stanno accompagnando delle bellissime giornate di
sole caldo. Nel pomeriggio avanzato partiamo diretti a Rothenburg,
saltando le località intermedie, mete di un prossimo viaggio.
Giungiamo a Rothenburg al tramonto. Cerchiamo l’area di sosta, ma
troviamo tutto pieno. Forse qualche posticino lo avremmo anche potuto
trovare. Ma non amiamo “stiparci” come sardine porta contro porta e
decidiamo per un camping. Sul mio atlante stradale Michelin noto il
simbolo di un paio di campeggi nei dintorni. Con l’aiuto del fido
navigatore ne troviamo uno a Detwang, frazioncina ai piedi di
Rotehenburg, il camping “Tauberromantik”. Ordinato, pulito, tranquillo
e…onesto nel prezzo, 18.80 euro al giorno, compreso allaccio elettrico,
con fine giornata alle 17. Approfittiamo, appena sistemati, dei servizi
per una salutare doccia rigeneratrice. Cena e a letto.
Lunedì, 06.08 – Km 1511
Dopo una bella dormita ci prepariamo alla visita della cittadina medievale.
In mattinata facciamo un giro nel paesino di Detwang che ci appare carino
e pare che sia ancora più antico di Rothenburg Ob Der Tauber.
Essendo ancora presto decidiamo di iniziare la visita di Rothenburg. Però
il sole comincia a scaldare parecchio. Fa caldo ed è una giornata
splendida. Tramite la reception del campeggio chiamiamo un taxi che ci
scarrozzi fino in paese. Il taxi ci “scarica” (6.30 €) nella piazza
centrale Markplatz. Ci immergiamo, quindi, nell’atmosfera magica di
Rothenburg.
Non sto ad elencare le bellezze da vedere e visitare. Questo paese è
semplicemente splendido. Un gioiello. Nei vari diari da noi consultati
esso viene descritto come una specie di “perla” della Romantiche Strasse.
Ebbene lo è appieno.
Chi percorre la strada romantica non dovrebbe mancare di visitare questa
località. Da sola vale il viaggio.
Visitiamo il bellissimo negozio di Kathe Wohlfahrts. Un villaggio
natalizio, dove per tutto l’anno offre un assortimento di addobbi e
decorazioni natalizie, unico. Un negozio immancabile, per una visita. Ci
perdiamo per un paio d’ore fra palle, Babbi Natale, presepi e addobbi
vari, esposti in modo magistrale.. Qualche acquisto è d’obbligo.
Rothenburg vanta una tradizione di più di 500 anni del suo mercatino di
Natale. Uno dei più antichi.
Nel nostro giro della cittadina fortificata ci fermiamo, poi, per pranzo
al ristorante Ratstube in Markplatz, 6. Io, stinco di maiale con polpette
di patate e crauti. Ottimo. Fernanda, trota fritta con patete lesse e
verdure miste. Dice: ottima. Il tutto annaffiato con birra Pils e
Kristallweizen. Costo totale: euro 28.50. Più che onesto.
Il ritorno verso
il campeggio ce lo indica un gentile dipendente italiano del ristorante ed
è una pista ciclabile che scende verso Detwang, con la quale,
passeggiando, nel bosco, in una mezz’oretta siamo al camping. Durante il
percorso vediamo alzarsi una mongolfiera da un prato vicino e crediamo che
li ci sia un punto di partenza per gite con tale mezzo.
Altra salutare doccia, cena e a nanna.
Martedì, 07.08 – Km 1802
Sveglia con comodo, passiamo a pagare il conto del camping e, appena
pronti si parte.
La giornata si annuncia meno bella di ieri. Infatti lungo la Romantiche
Str., verso Füssen, nostra meta del giorno, incontriamo la pioggia.
Intanto ci fermiamo per pranzo a Donauworth, alla solita area –
parcheggio, dove facciamo anche CS, fra uno scroscio di pioggia e l’altro.
Giungiamo a Füssen con la pioggia che si è fatta battente. Prima, però,
facciamo una deviazione verso il paese di Wildsteig, piccolo, grazioso e
semplice allo stesso tempo e, dove, in una manovra semplice quanto banale,
rompiamo il “funghetto” di aerazione posto sopra il vano della centralina,
contro un tubo di scarico di una grondaia. E piove! Torniamo a dormire
nello stesso parcheggio di qualche giorno fa, al bivio per Rette, alle
porte di Füssen.
Piove tutta la notte! Dormita di piombo.
Mercoledì, 08.08 – Km 1834
Dopo una notte di pioggia, sveglia con i soliti comodi e ci prepariamo
alla visita ai castelli.
Continua a piovere. Ci portiamo al parcheggio P3 di Schwangau e ci
sistemiamo all’interno. Ci muniamo di ombrelli e partiamo. Alla
biglietteria, sotto la pioggia, facciamo una fila di ¾ d’ora. Finalmente
riusciamo a fare i biglietti e scaliamo la breve salita al primo castello.
Hohenschwangau, esternamente è meno bello, ma internamente forse più
interessante. Abbiamo fatto i biglietti con audioguida e, nonostante la
spiegazione un po’ striminzita, capiamo abbastanza la storia del castello.
Finito il “veloce” giro (troppo veloce, a mio parere) obbligato, usciamo
e…piove! La pioggia ci sta rompendo le uova nel paniere. Vista la
situazione decidiamo di prendere il bus per la salita al secondo
castello.
Vi giungiamo, fra una foto e l’altra, fra ombrelli e qualche
“ombrellata”, giusto in tempo per entrare con il nostro numero.Riesco,
pur tuttavia, a prendere, al chiosco vicino, un hamburger per soddisfare
momentaneamente la fame. Abbiamo saltato il pranzo, visto gli orari di
visita: 12.10 il primo e 14.25 il secondo.
Neuschwanstein lo visitiamo dapprima seguendo il nostro gruppo, al quale
eravamo stati assegnati, formato da italiani. Con audioguida, ma sempre
troppo veloci. Non si riesce a vedere bene il tutto! Capiamo il notevole
afflusso di visitatori e che i tempi devono essere necessariamente
ristretti, ma a tutto c’è un limite! Io avrei voluto vedere meglio ciò
che ci viene mostrato, ma è praticamente impossibile. Il prezzo pagato,
34 euro i due castelli, per due persone, esigerebbe un maggior “ritorno”
nella visita. Senza contare il parcheggio, 9 euro, su sterrato, che con
la pioggia diventa un acquitrino. Con i soldi che incassano giornalmente,
e sono tanti, potrebbero renderlo più agevole e accogliente.
Alla fine della visita guidata, ci siamo “liberati” dal gruppo, per una
visita finale più tranquilla. Con calma abbiamo visitato gli ultimi
luoghi. Quindi, fra acquisti di libri e souvenir, fra foto (all’interno è
vietato), stanchi e con i piedi doloranti, ci “riposiamo” nella sala
multivisione per un breve filmato (20 min.) sulla storia del castello e
di Ludwig.
Usciamo e piove!
Effettuiamo l’ultima “scalata” al ponte Marienbruke (Ponte di Maria),
sotto la pioggia, facciamo qualche foto e ridiscendiamo, a piedi, lungo
una pista sterrata, fino in paese. Giungiamo al camper stanchi e con i
piedi che reclamano riposo. Paghiamo il parcheggio e ci portiamo nel paese
di Wildsteig, dove pernottiamo in un tranquillo parcheggio, in solitaria.
Cena, redazione di questo diario per la giornata odierna e a nanna.
Giovedì, 09.08 – Km 2112
Sempre accompagnati da scrosci di pioggia, passiamo una notte di
tranquillo riposo in questo paesino, dove la tranquillità sembra di casa.
Sveglia e preparativi soliti. La nostra vacanza volge al termine,
purtroppo. Vi è da dire, però, che una certa voglia di casa comincia a
prenderci.
Dunque partiamo con calma verso Garmisch e verso Austria e Brennero.
Prima, però, vogliamo visitare il terzo castello di Ludwig, quello da lui
portato a termine. Gli altri sono rimasti incompiuti per un motivo o per
l’altro. Giungiamo al parcheggio di Linderhof verso le 11, posto sulla
riva dell’Ammer, fra il verde. Il castello non si vede se non quando vi si
giunge nelle vicinanze, a piedi. Fatti i biglietti d’ingresso (7 € a
persona) ci facciamo la breve passeggiata fino al castello. Con il tempo
che minaccia di nuovo pioggia. Il castello ci appare nel suo splendore
stile Versailles. Bello e opulento. Attendiamo il nostro numero di
ingresso, che appare su uno schermo elettronico posto subito prima
dell’ingresso, alle ore 12.20 puntuali. Il gruppo italiano a cui veniamo
assegnati è condotto da una guida donna stile Hitler. Gli interni sono
belli, ma opulenti, perfino pesanti nel loro stile barocco. Comunque degni
di un re. Al termine del tour usciamo e ci ritroviamo con una leggera
pioggerella che ci accompagna lungo il percorso a piedi, nel bel parco,
fino alla grotta di Venere, che Ludwig fece costruire assegnando i lavori
ad uno scultore di paesaggi, August Dirigl. La grotta , del tutto
artificiale, è bella e romantica, con l’ingresso costituito da due
lastroni di finta roccia. Anche le stalattiti e le stalagmiti sono
artificiali.
Usciamo e ci avviamo attraverso il parco verso l’uscita. Pranziamo
velocemente in camper. Con tranquillità e calma ci avviamo verso Garmisch
Partenkirchen. Da rimarcare la bella valle che conduce, prima di
Linderhof, verso Oberammergau. Quest’ultimo è un paese molto carino, che
attraversiamo soltanto, facendo una breve deviazione dalla statale 23, e
che ci ripromettiamo di visitare meglio in un prossimo viaggio. Intanto
la pioggia aumenta di intensità. Giungiamo a Garmisch che piove
abbondantemente e ci accompagnerà fino al Brennero.
Garmisch la attraversiamo e dirigiamo verso Mittenwald, dove facciamo una
breve sosta presso un supermercato per rifornire la cambusa. Uscendo,
quasi ci facciamo la doccia sotto la pioggia.
Partenza ed, al confine austriaco, acquistiamo la vignette. Subito dopo,
ad un distributore, facciamo il pieno, visto il costo di 1.112€ al litro.
Dirigiamo verso Innsbruck e…affrontiamo la celebre ed insidiosa discesa
di 2 km, e con la pioggia, che termina a Zirl. Alle porte di Innsbruck
rivediamo il campeggio di Kranebitten, dove abbiamo pernottato
all’andata. Il peggior campeggio di questo nostro tour. Rifacciamo un
giro in città per un ultimo saluto e prendiamo la direzione del Brennero,
in autostrada. E’ ormai tardo pomeriggio. Passiamo il ponte Europa e
subito dopo paghiamo l’obolo di 8 euro previsti. Dall’autostrada
riusciamo ad ammirare, pur fra le nebbie e la pioggia, la bella valle che
porta al passo.
Abbiamo quasi bisogno, non proprio impellente, di fare CS e ci rechiamo
all’autopark di Vipiteno. Un po’ disordinato il suo interno, fra tir e
pullman, riusciamo ad individuare l’ingresso dell’area camper. Chiedo al
ragazzo all’ingresso e spiego che devo solo fare CS. Egli mi precisa che
il solo carico e scarico fa 5 euro! Non è una cifra che mi manda in
rovina ma, diamine, per un po’ d’acqua e uno scarico: 5 euro! Mi sono
sentito un po’ pollo da spennare e gli rispondo, seccato, che rinuncio e
me ne vado. In fondo abbiamo ancora autonomia per una notte. Fa buio e
usciamo a Bolzano nord, direzione Cavalese. Saliamo al passo Lavazè,
ormai al buio. Pensiamo che di giorno ci devono essere dei bei scorci di
paesaggio. Peccato. Dopo il passo altra discesona verso Varena, paese
ostile ai camperisti con un bel cartello di divieto di campeggio su tutto
il territorio, posto ad ingresso paese.
Cavalese ci accoglie presso lo stadio del ghiaccio, che già ci ospitò due
anni fa, dove, insieme ad altri camper, pernottiamo. Non piove più.
Venerdi, 10.08 – Km 2390
Al risveglio c’è un pallido sole. Dirigiamo verso Predazzo, diretti al
Passo Rolle. A Predazzo ci fermiamo al caseificio sociale Predazzo e
Moena dove ci forniamo del famoso formaggio “Puzzone” ed altre specialità
locali.
Saliamo al passo, dove pranziamo. Breve pisolino in quota e ripartenza
verso S.Martino di Castrozza. Scendiamo piano, vogliamo gustarci questi
luoghi, nuovi per noi. Attraversiamo Fiera di Primiero e poi giù verso
Bassano e Marostica dove, nella locale area di sosta gratuita, facciamo
CS. Nonostante l’ora tarda del pomeriggio, sentiamo caldo. Ripartiamo
diretti a Lazise, sul lago di Garda, dove abbiamo intenzione di
pernottare presso l’area di sosta locale.
Vi giungiamo che si è fatto ormai buio. Non troviamo l’area segnalata,
ma solo campeggi affollati. Fa ancora caldo. Stufi ci rechiamo presso una
pizzeria dove consumiamo una ottima ed enorme pizza. Iniziamo il tour
alla ricerca di un posto tranquillo per dormire e, dopo qualche
peripezia, lo troviamo a Colà, in un parcheggio vuoto, davanti ad una
palazzina di affittacamere, chiusa.
Sabato, 11.08 – Km finali 2726
Al risveglio qualche foto a Lazise. E’ una splendida giornata di sole. Con
calma, attraversiamo il paese, poi Peschiera, Sirmione, Desenzano, dove
avvistiamo la locale area di sosta, averlo saputo la sera precedente.
Comincia a fare caldo, quando imbocchiamo l’autostrada. Il nostro giro
volge proprio al termine. Per pranzo usciamo dopo Piacenza e cerchiamo un
posto all’ombra dove sistemarci senza fare la sauna. Percorriamo alcuni
km fra i paesini verso Busseto e, prima di S. Agata, paese di Verdi, ci
infiliamo in un viale alberato dove, sotto ad alberi di tiglio pranziamo.
Fa veramente caldo. Ripartiamo sotto un sole cocente e riprendiamo
l’autostrada.
Ancora un paio di orette e siamo a casa. Il nostro fido camper, pur con
il suo piccolo “cuore” 1.9 TD, non ci ha mai tradito. Fedele e resistente
come un mulo. Solo la cellula ci ha un po’ impegnati per una piccola
infiltrazione che confidiamo di far riparare al più presto in
concessionaria.
E’ stato un bel viaggio che ci ha arricchito culturalmente e nello
spirito. Abbiamo apprezzato il bel Tirolo ma, soprattutto la bella
Baviera.
Come sempre un ringraziamento a coloro che con i loro diari ci permettono
di acquisire informazioni utili e a Gianni Andreoletti ed Armando Massi
(Yuma58) che con i loro consigli sul forum di Col ci hanno permesso di
superare piccoli problemini ed approntare un pur approssimativo elenco
delle cose da fare e da vedere.
Grazie a tutti.
Viaggio effettuato nell'Agosto 2007 da Elio e Fernanda Vita
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario
nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |