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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itTRA I CASTELLI DEL DUCATO DI PARMA E PIACENZA


7 Dicembre, giovedi

L'incertezza sulla possibile meta per il "ponte" di Sant'Ambrogio di quest'anno è stata risolta dalle condizioni meteorologiche: la mancanza di neve, almeno fino alla vigilia, ci ha portati a cercare una destinazione dove l'elemento di attrazione fosse diverso dalle piste di sci e dai magici scenari innevati.

Un assoluto "must" era quello di fare il possibile per evitare code ed assembramenti, per evitare che una parte significativa dei soli tre giorni a dispozione se ne andasse inutilmente in incolonnamenti e ricerche di uno spazio sosta da contendere a migliaia di altri affannati sventurati (ai mercatini di Natale abbiamo già dato, più che a sufficienza).

Ci siamo perciò diretti verso l'Appennino Emiliano, concentrandoci sulla zona dei Castelli di Parma e Piacenza.

Scelta davvero felice, come vedremo.

Un rapido scambio di e-mail ci conferma subito la prima tappa dell'itinerario: andremo al Castello di Gropparello. Ne avevamo sentito parlare, e volevamo verificare. Già dall'efficienza online ci sono piaciuti, così abbiamo prenotato per pranzo del venerdi 8. Ed il giovedi 7 sera ci siamo felicemente portati nell'amena località in provincia di Piacenza, dove le prime dolci colline annunciano l'Appennino Tosco-Emiliano.

Il Comune di Gropparello, in val Vezzeno, è davvero ospitale nei confronti di chi viaggia in camper: consente la sosta in una pianeggiante piazza centrale, prossima sia alla stazione dei Carabinieri ed alla Chiesa, dotata di servizi igienici ed asfaltata, ed ha anche recentemente inaugurato un secondo spazio riservato ai camper ed ai bus, nei pressi del cimitero, segnalato, dotato di un efficiente e comodo camper service, e due prese per il rifornimento idrico.

Viste entrambe le opportunità, grossomodo equidistanti dal castello, ci posizioniamo nella seconda, in completa solitudine, che ci ha attratto per la tranquillità.



8 Dicembre 2006, venerdi

Il mattino seguente, dopo un riposo ideale, visitiamo con una breve passeggiata il centro grazioso borgo, con qualche addobbo natalizio ed i negozi aperti.

Facciamo qualche acquisto di simpatici souvenir, e per mezzogiorno, dopo aver posato i pacchetti nel camper, ci presentiamo puntuali alla taverna del castello.

Certo, non è la stagione ideale per apprezzare l'ambiente dal punto di vista naturalistico, ma i colori delle foglie cadenti ed i prati di un verde più brillante di quello che normalmente vantano in inverno rendono comunque appagante il panorama.

Il tocco di classe lo dà la nebbia, discreta, che sale dal fondovalle, avvolge boschi e declivi, lasciando emergere solo i profili più alti.

L'accoglienza alla "Taverna del Castello" è professionale, e veniamo introdotti nel salone del pranzo, dove arredi e suppellettili creano un'atmosfera medievale assolutamente originale e coinvolgente.

Il menu è in stile, sia come esposizione che come proposte, e con sua maestà il maiale in bella evidenza in numerose portate.

Alle proposte del menu standard, già stimolanti, preferiamo una selezione di piatti alla carta, che ci consentono di inserire più varianti.

Difficile dare un giudizio obiettivo: ricordiamo solo che dopo gli antipasti eravamo già sazi ma, quel che più conta, soddisfattissimi.

E' solo grazie all'ottimo Gutturnio Doc che abbiamo trovato la forza di assaltare anche la "scottiglia di porco", specialità assoluta.

Si conclude con la "bavanda delle Americhe", un'espresso fondamentale per poter proseguire la giornata.

Eh si, perchè adesso viene il bello: la visita guidata al castello, le cui origini sembrano risalire addirittura all'XIII secolo.

Dapprima una passeggiata intorno all'edificio, per apprezzarne le impervie difese naturali, e poi una approfondita visita, che la dotta ed appassionata descrizione del proprietario rende di estremo interesse e ricchissima di spunti e agganci storici.
Che bello, constatiamo, poter fare un lavoro del quale si è innamorati!

L'anfitrione ci accompagna lungo il percorso previsto, che include la salita sulla torre - con la sua bella vista sui dintorni - e diversi locali arredati, per concludersi in una scenografica 'cantina', un tempo cucina con ghiacciaia per l'intero maniero.

La visita termina all'imbrunire, e torniamo al camper con i souvenir acquistati nel negozio del castello e con i mille pensieri che accompagnano le riflessioni della serata.

Di certo contiamo di tornare nella bella stagione, quando una serie di eventi organizzati anche all'aperto promettono ulteriori emozioni.

La seconda notte a Groppello trascorre tranquilla come la prima, stavolta in compagnia di un altro camper.





9 Dicembre 2006, sabato

La mattina del sabato scendiamo la valle, superiamo Castell'Arquato - splendido, dove però non ci fermiamo sia perchè già visto, sia perchè vorremmo tornarci con altri amici - e ci dirigiamo, tra rilassanti panorami collinari, verso Salsomaggiore Terme. La celebre località ci accoglie con una serie di segnalazioni che ci dirigono verso l'area attrezzata riservata, a ridosso della stazione ferroviaria. L'area è pianeggiante e dotata di carico e scarico, ed il disturbo non viene dalla stazione (nella quale i treni arrivano e partono lentamente, non essendo di transito ma campolinea), bensì dalla strada che l'affianca.

Pranziamo e con una bella passeggiata raggiungiamo le maestose terme. Ci aspettavamo, dalle notizie reperite preventivamente, una folta presenza di bancarelle di artigiani Napoletani, che avrebbero dovuto portare la poesia e la maestria dei leggendari presepi e delle loro inimitabili statuine. Troviamo però solo sei gazebo che propongono cravatte e dolciumi. E, come una triste conferma, notiamo che gli "strilli" delle edicole riprendono dalle prime pagine dei giornali locali la "delusione dei salsesi per il gemellaggio pre-natalizio con Napoli", di fatto inesistente, o quasi. Per recuperare, puntiamo con decisione al centro ... senza trovarlo: disorientati, chiediamo, per avere conferma, in un bar e poi, increduli, in una tabaccheria. E' proprio così: niente tourbillon di vetrine, insegne, luci. Solo una modestissima sequenza di saracinesche in maggioranza desolatamente chiuse.
E' stata una sorpresa negativa, molto grande. L'altisonante fama del celebre centro termale è stata annientata da una realtà che sarebbe impietoso confrontare con modesti centri turistici poco noti ma infinitamente più vivaci e brillanti.
Forse la stagione, forse l'orario (ma in tutto il mondo occidentale, due week-end prima di Natale gli esercizi commerciali sono aperti non-stop anche la domenica, altro che il sabato!).

Fatto sta che a noi non basta sospirare sui bei tempi che furono, e quindi ripartiamo verso Fidenza. In un grande e sfavillante centro commerciale facciamo abbondanti rifornimenti di passatelli, salumi e altre prelibatezze locali. Non si sa mai!

E poi raggiungiamo quallo che era il terzo obiettivo del viaggio: Fontanellato. Anche qui, sorprese: ma positive, stavolta. Intanto, ci accoglie un primo familiare cartello di camper service, seguendo il quale entriamo in una vasta area parcheggio nella quale sono già in sosta alcuni camper.

Prima di parcheggiare anche noi, decidiamo di fare una breve perlustrazione, più che altro per cogliere le dimensioni dell'abitato. E nel circumnavigarlo troviamo una seconda area di sosta per camper, anche qui con punto di carico e scarico, dove sostiamo a fianco di una dozzina di camper circa.

Dieci minuti a piedi e siamo in centro, che risulta essere raccolto attorno al medievale castello cinto dal fossato con acqua. Una sapiente illuminazione lo valorizza e sollecita le fotografie. Diversi negozi movimentano il piccolo borgo, e la passeggiata è assai soddisfacente.

Nella notte, una pioggia intermittente concilia il sonno.



10 Dicembre 2006, domenica

E la mattina successiva, quasi fosse un premio, una splendida giornata di sole, con una temperatura insolitamente mite per la stagione, ci dà il benvenuto nel grande e variopinto mercato che si tiene proprio lungo la strada che porta in centro.

Tra prodotti tipici e suggerimenti per i regali di Natale raggiungiamo la Rocca San Vitale, circondata - solo oggi - da bancarelle di prodotti biologici.

Assaggiamo anche la torta fritta, proposta con lodevole impegno e ottimi risultati sia di prodotto che di pubblico dalla locale squadra di calcio giovanile.

Molto gradevole la passeggiata, che si conclude con la visita all'interno del castello, dove una preparata giovane guida ci illustra la storia e gli arredi che vediamo. Particolare la "camera ottica", un diverimento per i nobili che così osservavano non visti quanto accadeva nella piazza antistante l'edificio, e notevole il forziere con sofisticata serratura multipla, ancora perfettamente funzionante. Diversi enormi dipinti del Boselli (l'artista che spesso si firmava con un gatto) impreziosiscono gli interni, che culminano nella la stanza con l'affresco del Parmigianino, vera perla del manierismo.

Pranziamo ancora nell'area attrezzata di Fontanellato, e poi rientriamo senza neanche un minuto di coda, che invece vediamo essere angosciosamente interminabile ed immobile per chi rientra dalla Liguria, quando incrociamo su un cavalcavia l'autostrada Genova-Milano ...

Anche questa volta è andata bene: i luoghi ci hanno soddisfatto, e quella scottiglia di maiale di Gropparello ci sta già facendo tornare l'aquolina in bocca.



Segnaliamo

I siti ufficiali della zona:
- I Castelli del Ducato
- Il Castello di Gropparello
- Fontanellato


Viaggio effettuato a Dicembre 2006 da Cinzia Nesi

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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