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IRLANDA

Dopo la Danimarca, la Norvegia e la Scozia (la Scozia due volte, troppo bella), eccoci a preparare il nostro viaggio in Irlanda. Per la verità ci eravamo già stati quattordici anni fa: senza camper e senza children, ma con i nostri amici Mauro e Dana e la loro mitica "Alfetta". Era il 1991, l'Irlanda non era ancora diventata la "tigre celtica" dell'economia europea e le tensioni fra EIRE ed Ulster erano ancora molto forti. Allora avevamo dedicato molto del nostro tempo alle due capitali -Dublino e Belfast- quindi alla parte sud-occidentale, in particolare la zona di Killarney, il Kerry e la penisola di Dingle. Proprio a Dingle ci eravamo promessi di tornarci, mentre guardavamo il paesaggio dalle finestre di una deliziosa sala da the posta nel retro di una vecchia libreria: un'atmosfera magica. In questo viaggio l'intenzione è di tralasciare le città, volgendo lo sguardo a Nord, in particolare al Donegal ed al Connemara, che nel '91 abbiamo solo transitato (sotto piogge fini e persistenti…).

L'equipaggio è composto da:
Roberto, classe '61
Angela, classe '63
Francesco di undici anni
Anna di sette anni.

La nostra casa viaggiante si chiama Glen McLouis, ed è al suo primo viaggio in Irlanda.


DOMENICA 31 LUGLIO

Strategicamente trascorriamo già la notte di sabato sul camper, nel cortile di casa (!). Può sembrarvi buffo, ma questo sistema ci consente di partire la domenica al mattino presto, con i nostri cuccioli che ancora dormono. La prima tappa è al valico del Moncenisio per la colazione. Pensate alla sorpresa per Anna e Francesco quando si svegliano in questo posto meraviglioso! Passiamo sempre volentieri da questo colle, che ogni volta si presenta come un luogo straordinario, pieno di energia. Il tempo è bellissimo, il lago ha colori intensi e mediterranei. Il programma della giornata è molto soft, e prevede di raggiungere a metà pomeriggio il bel campeggio di Les Abrets: "Le Coin Tranquille". Un tuffo in piscina ed un po' di relax per iniziare le vacanze senza stress (i chilometri saranno tanti…).

Asti-Les Abrets: Km. 310 (310)

LUNEDI 1° AGOSTO

Oggi la giornata è totalmente dedicata al viaggio. Domani mattina abbiamo il traghetto per l'Inghilterra e l'obiettivo è di portarci entro sera nelle vicinanze di Calais.
All'ora di cena usciamo dall'autostrada per dirigerci a Laon. Si tratta di una bella cittadina con la parte alta cinta da possenti mura, lungo le quali troviamo una bella sistemazione per il camper. Una breve passeggiata ci conduce verso la cattedrale gotica: c'è un silenzio assoluto, pochissime persone in giro, con case ben tenute ma apparentemente disabitate, un'atmosfera un po' spettrale che porterà Francesco a soprannominare Laon "la città dei fantasmi". Proprio davanti alla cattedrale troviamo la "Brasserie Le Parvis" dove ceniamo, per poi fare una bella e silenziosa passeggiata. Notte tranquilla.

Les Abrets- Laon: Km 640 (950)

MARTEDI 2 AGOSTO

Le compagnie per raggiungere Dover da Calais sono due: Sea France e P&0. Quest'anno entrambe le compagnie hanno adottato un complesso sistema tariffario, a riempimento, nel senso che a mano a mano che la nave si riempie i biglietti costano un po' di piu'. Per quanto riguarda la Sea France le tratte notturne costano un po' di meno, le altre si equivalgono.
Arriviamo all'imbarco con larghissimo anticipo ma nessun problema: c'è posto, e nel giro di 15 minuti siamo già sulla nave (biglietti acquistati via Internet).
Consiglio: in Inghilterra il gasolio costa moltissimo, non dimenticatevi prima di imbarcarvi di fare rifornimento, ma fate attenzione, perché nei 30 km che precedono il porto di Calais sull'autostrada non troverete nessuna stazione di servizio, e dal momento che seguendo le indicazioni per l'imbarco vi troverete direttamente nel porto, rischiate (come noi!) di fare obbligatoriamente rifornimento in Inghilterra… Ed ecco le bianche scogliere di Dover. Ora ci aspettano 700 Km di autostrada inglese per raggiungere il porto di Holyead, dove finalmente traghetteremo in Irlanda: cosa che però non succederà prima di giovedì. Il nostro itinerario prevede infatti per domani una grande giornata ad Alton Tower: secondo una rivista americana il parco divertimenti più bello del mondo!
Percorriamo la M20 verso Londra, poi la trafficatissima tangenziale M25 che transitiamo in direzione Ovest. Verso l'una decidiamo di uscire per la pausa pranzo (uscita 11), ci lasciamo guidare dall'istinto e quasi per caso ci troviamo nello sperduto "St Anns Hill Park". Si tratta di una piccola ma bella zona boschiva con alberi secolari, sentieri e vialetti. Nel dopopranzo ne approfittiamo per una passeggiata fuori programma, con Anna che raccoglie bellissime foglie destinate al nostro diario (quello cartaceo). P.S. Consigliabile non lasciare il mezzo incustodito, ci sono decine di volantini appesi agli alberi che mettono in guardia dai ladri; il posto ci è sembrato però tranquillo con molta gente che viene a correre o a portare a spasso i cani.
Pomeriggio di viaggio. Ma quanto trafficate sono queste autostrade inglesi! Saranno pure gratuite, ma la guida è piuttosto faticosa. A Stoke-on-Trent usciamo dall'autostrada seguendo le indicazioni per l'isolatissima Alton Tower, che raggiungiamo dopo un tortuoso percorso a sera inoltrata. Attenzione: nei dintorni del parco non vi è possibilità di parcheggiare per la sosta notturna. Il parcheggio è chiuso da cancelli e nei dintorni non c'è nessuna piazzetta, nessuno slargo, niente. Sembra quasi impossibile che in un posto così sperduto possa esistere un parco tematico! Seguiamo le indicazioni per un campeggio: sono le dieci di sera (che per questi luoghi significa notte inoltrata!) e miracolosamente lo troviamo ancora aperto. Piove. Ma ci sarà davvero questo parco? Lo scopriremo domani.

Laon- Alton Towers: Km. 670 (1620)

MERCOLEDI 3 AGOSTO

Il parco esiste, ed è veramente speciale. Straordinaria l'ubicazione: il fulcro del parco è un antico castello in rovina, circondato da giardini. Tutt'intorno si sviluppano le attrazioni, suddivise in quattro grandi aree, due delle quali sono collegate addirittura da una funivia. Ci sono divertimenti ed attrazioni per tutte le età, anche se le attrazioni piu' spettacolari sono riservate ai ragazzi con una serie di ottovolanti compatti veramente originali (Francesco mi suggerisce di consigliarvi Nemesis). La giornata passa velocemente (in effetti un giorno è troppo poco se si vuole godere pienamente il parco) ed usciamo da Alton Towers pienamente soddisfatti. Non so se sia veramente il parco piu' bello del mondo (Europa Park secondo noi rimane il migliore), certamente è il numero uno per quanto riguarda la straordinaria scenografia naturale. Forse manca un po' di "calore" (la musica ad esempio), ma siamo già molto a Nord…
E' ormai sera, ma decidiamo di fare un'oretta di strada in direzione Holyhead, dove domani ci aspetta il traghetto per l'Irlanda. Dormiremo nel parcheggio di un autogrill vicino a Knutsford . Nota: nel parcheggio un cartello indica che se si intende sostare per piu' di due ore occorre pagare un ticket. Eseguiamo, anche se francamente ci chiediamo come sia possibile controllare se uno si ferma solo due ore o di più.

Alton Towers- Knutsford: Km. 80 (1700)

GIOVEDI 4 AGOSTO

Mattinata di trasferimento ad Holyead con un'autostrada finalmente poco trafficata.
Nel primo pomeriggio prendiamo il traghetto per l'Irlanda. Anche in questo caso il biglietto era già stato prenotato dall'Italia via Internet. Da Holyead vi sono due soluzioni: il traghetto tradizionale che conduce al porto di Dublino e l'aliscafo che conduce al porto di Dun Laoghaire, una località della periferia Sud. Abbiamo scelto quest'ultima soluzione non tanto per la velocità, quanto per il fatto che volendo pernottare la sera presso il sito monastico di Glendalough, questo porto si trova già in direzione, e così evitiamo di perdere del tempo nell'attraversare la città.
L'Irlanda ci accoglie con un tempo tipicamente irlandese. Piove. In un'oretta raggiungiamo la valle di Glendalough dove ci sistemiamo nel tranquillo parcheggio del lago superiore (Upper Lake). Il tempo è molto umido e a darci il benvenuto vi è una nutrita colonia di "mudges": i terribili moscerini di scozzese memoria che ci costringono a rimanere ben protetti nel nostro camper. Cena vista lago.

Knutsford -Glendalough. Km. 230 (2030)

VENERDI 5 AGOSTO

Ci svegliamo con un bellissimo sole che filtra tra le montagne, e che ci accompagnerà nella splendida passeggiata in mezzo al verde che conduce al lago inferiore ed ai resti del sito monastico. Più avanti, il visitor center ospita al suo interno un'interessante esposizione che riesce a dare una bella idea di come doveva essere questo luogo nel medioevo. Una visita a questo museo è certamente consigliata, perché altrimenti non si riesce a cogliere -dai pochi resti rimasti- la storia di questo sito.
Una bella rete di sentieri -ben tenuti e perfettamente segnalati- consente di fare tranquille escursioni nei dintorni. Carino è il piccolo "cottage" con museo naturalistico situato sulle sponde del lago superiore; da lì si può raggiungere in pochi minuti la grotta che ospitò secondo la tradizione l'eremita St.Kevin, fondatore del monastero.
Nel pomeriggio decidiamo di fare un giro con il camper nelle vicine " Wicklow Mountains", che nonostante la vicinanza di Dublino, godono la fama di essere un luogo dimenticato, isolato e suggestivo. A Laragh prendiamo la strada per Dublino e dopo Roundwood giriamo a sinistra in direzione Sally Gap (R759). Proprio in questo tratto di strada incontreremo uno dei panorami piu' spettacolari della vacanza. Ad un certo punto si intravvede in basso, sulla sinistra, un tratto del sottostante Lough Tay . Vi conviene lasciare il mezzo sulla strada (diverse piazzole) e recarvi a piedi sui bordi dello strapiombo. Il panorama è bellissimo. Vi sembrerà di volare.
Arrivati al passo giriamo a sinistra e prendiamo la vecchia strada militare che dolcemente -tra piantagioni di conifere- riporta a Glendalough.

Glendalough- Sally Gap- Glendalough: km 40 (2070)

SABATO 6 AGOSTO

Oggi ci spostiamo verso Nord rasentando Dublino, che non visitiamo per i motivi detti prima. Ci concediamo un po' di shopping in un centro commerciale , ed al pomeriggio ci rechiamo a Trim , dove visitiamo il castello: un antico maniero reso famoso per essere stato il set di alcune scene di Brevehart. Poi ci rechiamo a Slane con l'obiettivo di trovare un posto per la notte in vista della visita al sito preistorico di Newgrange previsto per domani. Ci sistemiamo presso un Hostel situato ad un paio di chilometri da Slane in direzione Navan, che oltre a fungere da ostello ospita tende e mezzi itineranti in un piccolo prato dietro casa. Gli ospiti possono usufruire la sera dell'intimo salottino ricco di letture e di alcuni giochi di società.

Glendalough - Slane: Km 100 (2170)

DOMENICA 7 AGOSTO

L'ingresso di Newgrange ed il relativo visitor center sono situati ad un paio di chilometri dal sito archeologico, che si raggiunge con un servizio di navette dopo aver visitato il museo. Ne risulta che il sito vero e proprio non è per nulla contaminato da elementi esterni (auto, parcheggi, ecc..): un'organizzazione intelligente che ritroveremo anche in altri luoghi.
Newgrange è un luogo veramente speciale, ricco di fascino e di mistero. Un tumulo di 5000 anni, quasi un disco volante appoggiato sulle dolci colline della contea di Meath. Lasciatevi contagiare dalla storia di questo luogo così enigmatico e seguite la guida che a piccoli gruppi vi accompagnerà all'interno della tomba attraverso uno stretto cunicolo, dove assisterete ad una semplice ma suggestiva simulazione del "solstizio d'inverno" cioè dell'unico momento dell'anno in cui la luce del sole penetra all'interno del cunicolo sino ad illuminarne il fondo. Informazione utile: la visita puo' essere effettuata solo con la guida e l'utilizzo delle navette. Sul biglietto che vi daranno alle casse del Visitor Center è segnalata l'ora di partenza della vostra navetta. Arrivate presto, perché in alta stagione i tempi di attesa possono essere molto lunghi, con il rischio che a metà giornata siano già terminati i biglietti.
A metà pomeriggio ripartiamo in direzione Nord. L'obiettivo è di raggiungere entro sera le famose "Giant's Causeway" sulla costa settentrionale dell'Irlanda del Nord.
Passiamo senza accorgerci l'ormai inesistente frontiera tra le due Irlande politiche. Nulla a che vedere con la situazione che avevamo trovato nel nostro precedente viaggio (carri armati, sacchi di sabbia, mitra puntati…). Sfioriamo con l'autostrada Belfast, e ne approfittiamo per raccontare a Francesco la travagliata storia recente di questa città, sfogliando le foto dei murales che avevamo scattato nel '91.
Per la notte ci sistemiamo nel parcheggio delle Giant's Causeway in bella posizione panoramica. Posto tranquillo: pensavamo di trovare tanti camper, e invece siamo solo in tre.

. Slane - Giant's Causeway: km 220 (2390)

LUNEDI 8 AGOSTO

Sveglia di buon ora per goderci la scogliera senza troppa gente. Facciamo un percorso ad anello che parte in alto, in prossimità del visitor center, percorre verso Est la sommità della scogliera, per poi scendere ripidamente avvicinandosi al mare, sino a raggiungere la parte più singolare di questo luogo: il famoso tratto di scogliera formato da 40.000 poligoni di forma esagonale. Scatenatevi con le foto: vi accorgerete che il posto è straordinariamente fotogenico.
Prima di ripartire una rapida visita ad un dignitoso edificio bianco adiacente al parcheggio: è la vecchia scuola trasformata in museo, rimasta praticamente intatta con il suo arredo scolastico d'inizio secolo. La visita è breve e piacevole, con i bimbi che si divertono a scrivere con pennino e inchiostro. "Ma davvero in prima elementare hai cominciato a scrivere così?". Ma quanti anni hai Papi?
La meta del pomeriggio è il purtroppo l'ormai famoso ponte sospeso "Carrick-a-Rede". Dico purtroppo perché quando ci siamo stati nel '91 l'abbiamo scoperto quasi per caso e non vi abbiamo trovato anima viva. Ora invece è un luogo ben segnalato, gestito dal National Trust con tanto di biglietto d'ingresso e naturalmente molto visitato, con un certo tempo di attesa per attraversare il ponte. E' un po' buffo pensare che un ponticello in corda costruito dai pescatori di salmone per permettere loro di raggiungere un isolotto sia diventato un luogo di così grande richiamo turistico. La tappa ne vale la pena se avrete l'accortezza di arrivarvi nella prima mattinata in modo da gustarvi il posto in tutta tranquillità. Di sicuro l'attraversamento del ponte è da brivido e le foto di grande impatto.
Per la notte ci sistemiamo nel "nordico" campeggio di Ballycastle, dove Adele fa amicizia con un gruppo di bimbe inglesi. "Serata cinema" a bordo del nostro camper e finalmente… a nanna.

Giant's Causeway- Ballycastle: Km 20 (2410)

MARTEDI 9 AGOSTO

Qui la gente è particolarmente ospitale, ed è veramente incredibile far conciliare l'amenità del paesaggio di questa parte dell'Irlanda con la travagliata tensione civile che l'ha ospitata e che ancora sopravvive, seppure grazie a Dio in tono decisamente minore. I piccoli villaggi unionisti che vi capiterà di incontrare con i marciapiedi dipinti di rosso e blu e le bandiere inglesi ai balconi, più che una presenza folcloristica sono la fredda testimonianza di una storia che vale la pena di essere conosciuta, anche solo sommariamente.
Raccontiamo ai bimbi dei tanti film che sono stati girati in questi luoghi su questo argomento, e che potranno guardare quando saranno un po' più grandi, e ripartiamo in direzione Ovest, sino a raggiungere Letterkenny, dove ci concediamo una piccola pausa shopping.
Viriamo verso Nord, e il paesaggio si trasforma, diventando di una bellezza solitaria e desolata. Qui la tappa al Glenveagh National Park è d'obbligo. Il parco ha origine da una tenuta di caccia creata nel 1870 di cui rimane il castelletto neogotico in posizione scenografica su un lago e gli annessi bellissimi giardini. Il parco si può fruire in diversi modi. Nei pressi del parcheggio c'è un Visitor Center con una mostra interattiva sull'ecologia e la geologia della zona. Se volete visitare il castello e i relativi giardini dovete fare qui i biglietti. Per raggiungere il castello potete poi decidere se usufruire della navetta (passa ogni mezz'ora) o se percorrere la strada a piedi. Se avete tempo vi è una bella rete di sentieri naturalistici segnalati. Già, il tempo… Ricordatevi che siete in un paese nordico, quindi le nostre abitudini vengono ribaltate: l'ultimo ingresso al castello è alle 17, per cui i biglietti vanno fatti alle 16. E il tempo che resta è proprio poco.
Si sta facendo sera. Leggiamo sulla guida che continuando sulla strada si incontra sulla destra la massa imponente e solitaria del monte Errigal, e -appassionati come siamo di montagne- veniamo subito attratti dalla seguente descrizione: "Spesso la zona è avvolta dalla nebbia ma in una giornata limpida la bellezza dell'Errigal è insuperabile. Vale la pena di salire fino alla cima per il panorama mozzafiato: vedrete quasi tutto il Donegal e gran parte dell'Ulster, e laghi, monti e mare formano un paesaggio talmente vario da lasciare incantati per ore." Fantastico: andiamo a scoprire la partenza del sentiero che ha origine qualche curva prima del villaggio di Money Beg e sale sul versante sud-orientale, e cerchiamo un posto per passare la notte nelle vicinanze con lo scopo di salire l'indomani sulla montagna. Lo troviamo in bella posizione presso il parcheggio dell'isolata chiesa del villaggio. Suggestivo.

Ballycastle - Maney Beg: Km 150 (2560)

MERCOLEDI 10 AGOSTO

Cosa diceva la guida? Che spesso la zona è avvolta dalla nebbia… E pensare che ieri era una giornata splendida!
Pazienza, niente Errigal. Procediamo lentamente dedicando la giornata al Donegal. Non lasciatevi influenzare da chi vi consiglia la zona del Rosses. Da quando è stato costruito il vicino aeroporto della regione, l'intera zona -una vasta estensione di territorio roccioso costellato da minuscoli laghetti- si è a mano a mano "riempita" di seconde case. Meglio spostarsi un po' più a Sud. Ad esempio a Narin (su alcune carte Naran), 10 Km a Nord di Ardara. Ci sistemiamo nel parcheggio antistante la Narin Strand, una bellissima spiaggia lunga un chilometro con attorno un paesaggio verdissimo. E allora via, a correre nella sabbia e a far volare l'aquilone. Pensate che se ci fosse stata la bassa marea avremmo potuto raggiungere a piedi la vicina isola di Iniskeel, che conserva le rovine di due chiese del XII secolo. Tutto bene sino a quando ci rattristiamo un po' nel vedere sulla spiaggia la sagoma scura di una foca ormai priva di vita. Dicono che ogni tanto capita.
Proprio qui vicino potrete essere protagonisti di un'escursione veramente singolare. Prendete la strada per Rosbeg/Tramore Beach che troverete ad un Km da Narin andando verso Ardara (a memoria è piu' o meno così). Ad un certo punto vedrete sulla vostra destra un piccolo piazzale con una scuola. Parcheggiate lì e proseguite a piedi prendendo la strada sterrata che costeggia un lato della scuola. Dopo alcune curve, alla cima della collina (una ventina di minuti a piedi) troverete sulla sinistra una piccolissima freccia con su scritto "boath". Prendete ora la stradina indicata e poco dopo vi troverete di fronte ad un vecchio casolare nelle vicinanze di uno sperdutissimo lago (il Lough Doon). E' lì che abbiamo conosciuto questo vecchio pastore -molto "irish"- che a richiesta vi può noleggiare per un paio d'ore una delle sue due barche a remi: l'unico mezzo utile per poter raggiungere in trenta minuti un isolotto in mezzo al lago che ospita il Doon Fort, un forte ad anello di oltre 2000 anni con mura alte 5 metri e spesse 4. Un posto veramente lontano dal mondo, reso ancora piu' suggestivo dal minaccioso cielo che ci ha accompagnato durante "la remata" (grazie Angela).
Raccomandazione e due aneddoti. La raccomandazione è quella di non farvi tentare di raggiungere il casolare con il camper: anche se all'inizio la strada è facilmente percorribile, alla cima non c'è praticamente possibilità di parcheggio (una gentilissima signora che ci ha dato un passaggio con la sua auto è poi rimasta impantanata facendo manovra in una torbiera!). Il primo aneddoto riguarda un affettuosissimo cagnolino che abbiamo incontrato al casolare e che è poi saltato sulla nostra barchetta tenendoci compagnia per tutto il tempo. Il secondo aneddoto riguarda invece la signora di cui vi dicevamo prima. Al ritorno dall'escursione siamo passati da casa sua per ringraziarla e per chiederle se la macchina avesse avuto dei danni. In effetti quando la vediamo rimaniamo costernati perché la macchina era conciata veramente maluccio. Ma ciononostante la signora aveva mantenuto il suo buonumore: "Non importa, in fondo è solo una macchina!". Saggezza irlandese…
Concludiamo la giornata facendo un po' di shopping nella vicina Ardara (famosa per i maglioni) e per la notte ritorniamo al parcheggio di Narin, dove troviamo la compagnia di altri due camper.

Maney Beg- Narin- Ardara- Narin: Km 70 (2630)

GIOVEDI 11 AGOST0

Il programma della mattinata prevede di raggiungere il villaggio di Glencolumbkille (nome difficilissimo che significa "Valle di San Colombano"). Per farlo dobbiamo raggiungere Ardara e poi affrontare il selvaggio Glengesh Pass, "una strettoia che vi lascerà senza fiato (guida Clup)". Consiglio: il percorso è affascinante, ma va assolutamente fatto nel senso inverso a quello che abbiamo fatto noi. Nel nostro senso di marcia, infatti, il panorama mozzafiato è praticamente alle nostre spalle.
Devo dire che questo Glencolumbkille non ci ha detto granchè. Le aspettative erano grandi, la guida parlava di un luogo romantico con gli edifici dipinti in colori brillanti: " la chiesa del villaggio è color lavanda, un vecchio pub è giallo e un altro invece è blu (guida Rough)", ma non riusciamo a trovare la chiesa color lavanda e i Pub probabilmente erano stati ritinteggiati,; rimediamo quindi per una breve visita al Folk Village Museum and Heritage Centre (carino). La giornata prevedeva anche la visita alle vicine Slieve League, le scogliere piu' alte d'Europa, ma il tempo minaccia pioggia e cambiamo radicalmente i piani, programmando un ludico pomeriggio al parco acquatico di Bundoran con sosta pranzo a base di pesce a Killibegs.
Killibegs è il porto di pesca più grande d'Irlanda. La cittadina è piuttosto anonima ma il colpo d'occhio sui pescherecci è veramente bello. Si mangia pesce un po' ovunque e dopo aver girato un po' optiamo per un posto un po' spartano, assolutamente non turistico. Ottima la qualità e i prezzi (I'm sorry ma non ricordo piu' il nome).
Bundoran è con Ballyshannon una delle località "balneari" piu' famose dell'Irlanda. Sono luoghi che a noi italiani fanno una certa tristezza, ma a noi interessava solo divertirci un po'nel piccolo parco acquatico (coperto!) di cui avevamo preso un depliant strada facendo. E in effetti ci siamo divertiti un sacco. Piccolino ma ben attrezzato, con piscina ad onde, tre scivoli, sauna e zona relax con vista sull'oceano.
La strada che percorriamo al tramonto in direzione Sligo ci permette di ammirare sulla sinistra il Benbulben, uno dei monti più scenografici del paese. La luce è bellissima e ne esce fuori una delle foto più belle della vacanza.
Per la notte ci sistemiamo all'estremità del promontorio di Rosses Point, sul lato settentrionale della baia di Sligo. Ci sono ampi parcheggi e la compagnia di altri camper è praticamente assicurata. Paesaggio da cartolina.

Narin - Glencolumbkille - Rosses Point: Km. 150 (2780)

VENERDI 12 AGOST0

Nella religiosissima Irlanda esiste un luogo mariano per eccellenza: Knock, un piccolo villaggio della contea di Mayo meta di pellegrinaggi sin dal 1879, quando si racconta di un'apparizione della Vergine. Prima di questo viaggio non ne sapevamo l'esistenza, ma il posto è molto famoso fra gli irlandesi, soprattutto dopo la visita di Giovanni Paolo II nel 1979. Se non siete credenti potete evitare questa tappa perché il gruppo degli edifici commemorativi non ha nulla di attraente. Il tutto è in stile anni '70, compresa la chiesa costruita nel 1975 capace di contenere 20000 fedeli, e compreso anche lo stile dei souvenir. In caso contrario il posto vi piacerà per l'intensa spiritualità che si percepisce e per la bella storia dell'apparizione. Vi dedichiamo un paio d'ore, compresa la visita all'annesso Museum of Folk Life, che oltre a momenti della vita contadina espone oggetti e testimonianze legate all'apparizione.
Dopo pranzo si riprende il viaggio. L'obiettivo è di raggiungere entro le 17 il porto di Rossaveel dove ci attende il battello che ci porterà alle isole Aran. Siamo contentissimi perché è uno dei momenti che aspettavamo di più. Non potendo portare il camper sulle isole abbiamo prenotato (al turist Office di Dun Laoghaire appena sbarcati in Irlanda) un bed & brekfast per una notte. Fatichiamo un po' per arrivare in tempo al porto, che si trova 50 km ad Ovest della trafficatissima Galway. Salutiamo il nostro Glen che lasciamo in uno dei parcheggi custoditi e ci imbarchiamo sull'aliscafo che ci porterà ad Inishmore, la principale delle Isole Aran.
Sai quei posti che ti rimarranno per sempre nel cuore? Sulle Aran c'è un'atmosfera unica ed anche se in alcuni posti la presenza dei turisti è rilevante, quest'atmosfera è talmente forte che riesci sempre ad isolarti e a coglierla. Al turist information ci avevano detto che il nostro B & B distava un paio di km dal porto, così appena sbarcati facciamo che noleggiare le bici, anche per l'indomani. Raggiungiamo quindi in bicicletta (un tandem rosso fiammante per me e Anna!) il nostro posto per la notte. Bello, pulito, piu' un alberghetto che un Bed & Brekfast. La camera è mansardata e dalle piccole finestre il paesaggio è inconfondibile: pascoli con i classici muretti a secco, il mare e in lontananza le luci della terraferma con il basso profilo delle montagne del Connemara.
Preso possesso della nostra camera l'idea è quella di recarci in paese per la cena. Infatti partiamo tutti trulli, per poi ritornare di corsa dopo 10 minuti sotto un temporale pazzesco! Fa niente: cena al sacco in cameretta e grande sfida a Monopoli…

Rosses Point - Rossaveel : Km 190 (2970)

SABATO 13 AGOST0

E' piovuto per tutta la notte ed al mattino temiamo un po' per la sorte della nostra unica giornata alle Aran. Facciamo colazione un po' dispiaciuti, ma senza fare i conti con il variabilissimo tempo irlandese. Infatti ben presto la stanza della colazione viene inondata da una luce intensa. Corriamo alla finestra: incredibile, prima era tutto coperto e adesso tutto sereno. Mai vista una cosa simile.
Inizia una giornata splendida. Con una temperatura primaverile, sotto un cielo e con un mare che sembra di essere in Grecia, percorriamo le tipiche stradine dell'isola sino a raggiungere lo spettacolare forte di Dun Aengus.
Si accede all'area del forte passando attraverso il Visitor Center, dove parcheggiamo le bici, facciamo i biglietti e ci documentiamo sulla storia del forte attraverso gli esplicativi pannelli espositivi. Poi ci incamminiamo sul sentiero che in venti minuti porta alla meta, incontrando lungo il cammino bimbi, nonni e ragazzi del luogo che arrotondano il loro stipendio cantando e suonando ritmi "irish".
Il forte è veramente qualcosa di straordinario, con la sua posizione spettacolare ed unica. Un luogo di grande energia da non perdere.
La giornata trascorre velocemente e di cose da fare ce ne sarebbero veramente tante. Forse ci saremmo dovuti fermare due giorni…
Alla prossima, Inishmore.

DOMENICA 14 AGOST0

Abbiamo dormito nel parcheggio del porto di Rossaveel, dove avevamo lasciato il camper, ed ora ripartiamo di mattina presto, riprendendo le buone abitudini: i bimbi dormono e noi si viaggia, musica irlandese in sottofondo, Angela con il suo plaid sulle gambe, il thermos con il Nescafè, e di fronte a noi il Connemara che scorre. Siamo sulla R336: il paesaggio è bellissimo. La percorriamo sino alla N59 che prendiamo in direzione Clifden. Poco dopo ci fermiamo sulla destra al Dan O'Hara's Farmstead and the Connemara Heritage and History Centre: un nome altisonante per indicare una sorta di museo -per la verità a tratti un po' dimesso- sulla toccante storia del Connemara. La parte piu' interessante riguarda la storia di Dan O'Hara, un contadino che abitò su queste colline e dopo essere stato sfrattato nel 1845 emigrò a New York dove si mantenne vendendo fiammiferi. Facciamo anche una bella passeggiata raggiungendo il suo casolare (suggestivo l'interno), e lungo il percorso scattiamo alcune foto mentre ci adoperiamo a tagliare la torba.
Raggiunta Clifden proseguiamo lungo la N59 sino all'entrata del Connemara National Park. Purtroppo si è messo a piovere e perciò decidiamo di non fare la visita, spostandoci ancora un po' sino alla Kylemore Abbey, uno dei luoghi più fotografati del paese. Si tratta di una tenuta ottocentesca costruita in stile neogotico, trasformata nel novecento in collegio studentesco d'elite gestito da monache benedettine. Facciamo una breve passeggiata nel parco sul sentiero che costeggia il lago sino a raggiungere una cappella, poi prendiamo una navetta che ci porta ai giardini dell'abbazia, distanti un paio di chilometri. I giardini sono splendidi, il posto molto fotogenico, il tutto con un'atmosfera un po' freddina, complice il tempo.
La ricerca di una sistemazione per la notte ci procurerà la piu' bella emozione della giornata. Ci ricordiamo infatti di un campeggio in cui eravamo stati nel '91, il posto ci era piaciuto moltissimo ed era proprio in questa zona. Dall'abbazia di Kylemore ritorniamo indietro di qualche km sino a Letterfrack, dove prendiamo la strada che porta alla Renvyle Peninsula. Arrivati nel villaggio di Tully Cross (chiesa) prendiamo una stradina sulla destra che scende leggermente. Da qui in poi il paesaggio è splendido, con una vegetazione lussureggiante, punteggiata da cespugli fuxia. Andate pure avanti una decina di km, poi potrete decidere se scegliere uno dei due spartani campeggi (Connemara e Renvyle Beach) o se fermarvi un km prima su un comodo spiazzo asfaltato vicino al mare.
Cena, e poi un buon caffè che ci concediamo Angela ed io seduti sulle dune, con un tramonto splendido. Da pubblicità.

Rossaveel - Renvyle Peninsula: Km 90 (3060)

LUNEDI 15 AGOSTO

Messa di Ferragosto nella domestica chiesa di Letterfrack. Poi ritorniamo a Galway attraverso un bell'itinerario che prevede la N59 sino a Leenane, poi in sequenza la R345, R334, N84. La periferia della frizzante Galway è ricchissima di centri commerciali, per cui è comodissima per fare provviste. Detto, fatto. Shopping, pranzo e si riparte verso uno dei posti più famosi dell'Irlanda: le Cliffs of Moher.
Vicinissime sulla mappa, in realtà il percorso per arrivarci è piuttosto articolato con strade dal fondo pessimo. Scopriremo che le strade al Nord sono in generale ben tenute e con un fondo buono, mentre nella parte centro-meridionale del paese sono ancora "tipicamente irlandesi", cioè piuttosto disastrate.
Si è fatto tardi, decidiamo di rimandare la visita al giorno dopo e ci fermiamo poco prima, a Doolin, che abbiamo letto essere la capitale della musica tradizionale irlandese, dove troviamo sistemazione in un campeggio posto dopo il villaggio, in prossimità dell'imbarco per le Aran, che infatti sono raggiungibili anche da qui.
Serata avventura. Prendiamo le torce e ci facciamo tre chilometri per raggiungere in paese uno dei suoi vivaci Pub, con la gente riunita intorno a un gruppo improvvisato di musica folk. Atmosfera molto "irish" con birra, balli e canti. Una Guinnes per me ed Angela, e una coca per Francesco e Anna, che però si sentono molto grandi.

Renvyle Peninsula - Doolin: Km 170 (3230)

MARTEDI 16 AGOSTO

Approfittiamo dell'atmosfera molto musicale di Doolin per fare accordare la chitarra di Francesco, che era da un pò di giorni fuori uso.
Poi ci avviamo verso le mitiche scogliere.
Sebbene sia un posto turisticissimo, le Cliffs of Moher sono sempre una bella meta. Diciamo però che dopo aver visto le scogliere di Inishmore a Dun Aengus, è una meta che si può anche bypassare.
Ma la vera chicca della giornata deve ancora arrivare, perché per sera abbiamo prenotato una di quelle cose un pò kitch che fai una volta nella vita, ma che è bello provare: una cena medievale, al castello di Bunratty, vicino a Limerick. Abbiamo visto strada facendo un depliant sull'evento e ci siamo detti: ma sì! In effetti si è rivelata una bella esperienza, con l'aperitivo nel salone del castello (tra l'altro un bellissimo castello) i personaggi in costume (Anna era incantata), musiche e canti locali, e poi il pollo da mangiare con le mani… Il tutto un po' esoso, ma per una volta…
Dormiamo nel parcheggio del castello (per la verità la sosta è ufficialmente vietata, ma è concessa per i partecipanti alla cena).

Doolin - Bunratty: Km 70 (3300)

MERCOLEDI 17 AGOSTO

Accanto al castello c'è il Bunratty Folk Park che visitiamo nella mattinata. Si tratta della classica ricostruzione di una villaggio ottocentesco con i vari ambienti contadini e urbani. In questi anni, avendo viaggiato molto nei paesi del Nord -dove c'è una vera passione per allestimenti di questo tipo- ne abbiamo visitati tantissimi ed ormai non ci procurano piu' molte emozioni. Dobbiamo però dire che questo di Bunratty è certamente tra i piu' ricchi e ben fatti che ci è capitato di visitare.
Ormai cominciamo a sentire la partenza (domani abbiamo il traghetto) e sta calando un po' l'adrenalina da vacanze. Con tutta calma ci spostiamo verso Est, passando dalla scenografica Rock of Cashel (che purtroppo non riusciamo a visitare perché già chiusa) e raggiungiamo nel tardo pomeriggio Kilkenny, dove -dopo aver cercato invano una sistemazione- finiamo coll'andare nel campeggio cittadino. II centro è solo a venti minuti di passeggiata, ma la stanchezza ha il sopravvento. Ci dispiace un po' essere qui e non aver visitato nulla di questa città, definita come "la piu' bella città medievale d'Irlanda", ma pazienza. Sarà motivo per ritornarci…

Bunratty- Kilkenny: Km 140 (3440)

GIOVEDI 18 AGOSTO

Partenza triste: ci spostiamo verso sud Est sino a raggiungere per l'una il porto di Rosslare, sotto una pioggia battente in uno dei paesaggi certamente meno attraenti di tutto il paese. Ci imbarchiamo puntuali su un piccolo aliscafo con un po' di preoccupazione per il nostro Glen che passa "al pelo", e che prima viene… pesato!! Il biglietto era stato fatto con Internet, ma non era segnalato alcun limite. Tutto bene comunque.
Sbarchiamo a Fishguard, dove comincia la grande galoppata verso casa.
Dormiremo in un'area di servizio sulla M4 prima dell'uscita 17 (Chippenham).

Kilkenny - Rosslare: Km 90 (3530)
Fishguard- Chippenham: Km 260 (3790)

VENERDI 19 AGOSTO

La chicca della giornata è Stonehenge. Poi raggiungeremo Dover per imbarcarci.
Prendiamo l'uscita 15, poi la A346 in direzione Marlborough (bella cittadina, verdissima), e quindi la A338 sino ad incrociare la A303 che percorriamo verso Ovest sino all'uscita per Stonehenge.
Ebbene sì. Alcuni rimangono delusi da questo sito, soprattutto dall'idea di dover pagare un biglietto quando si vede praticamente tutto dal di fuori. Dipende. Se ci si accontenta di una visita "di passaggio" non vale la pena entrare. Ma se si vuole capire un po' di più la visita merita. Il biglietto comprende un apparecchio auricolare che ad ogni tappa del percorso racconta gli aspetti storici del luogo. Bisogna lasciarsi contagiare dalla componente misteriosa. Come diavolo hanno fatto a trasportare questi massi e perché?
Curiosità. Nel visitor center notiamo il plastico di un ardito progetto che prevede il passaggio sotterraneo della vicina autostrada, la costruzione di un centro informazioni a due miglia di distanza con il trasporto dei turisti sul sito tramite navetta. E' un progetto furbo e decisamente auspicabile, che darà alla visita un notevole valore aggiunto.
Pomeriggio trafficatissimo. Non abbiamo calcolato che il venerdi pomeriggio Londra si svuota per il week-end e naturalmente tutte le auto si riversano dove? Sulla tangenziale! Ci impieghiamo 4 ore per percorrere la tangenziale Sud. Mai più.
Arriviamo a Dover ormai in ritardo per prendere il traghetto che avevamo prenotato via Internet, con un po' di preoccupazione per le sorti del nostro biglietto. Nessun problema, senza alcun supplemento ci imbarcano sul traghetto successivo. Un saluto alle bianche scogliere di Dover ed eccoci in Francia.
Dormiremo un un'area autostradale appena dopo Calais.

Chippenham - Stonehenge- Dover- Calais: Km 340 (4130)

SABATO 20 AGOSTO

Poco piu' di due ore di viaggio e siamo al parco divertimenti di Asterix (A1, uscita Parc Asterix), dove abbiamo programmato questa giornata per concludere in allegria le nostre vacanze. Allegria è proprio il termine esatto perché fra i tanti parchi che abbiamo visitato in questi anni, quello di Asterix è certamente uno dei piu' allegri e gioiosi.
Dopo una giornata di vero spasso e divertimento riprendiamo la lunga marcia verso casa. Dormiremo in un'area autostradale nei pressi di Bearne.

Calais-Beaune: Km 610 (4740)

DOMENICA 21 AGOSTO

Arriviamo per l'ora di pranzo al valico del Moncenisio con un bel regalo del sole italiano, che arrivati in cima sbuca fra le nuvole donando al lago dei magnifici riflessi. Non c'è nessuno. In pianura il tempo è molto brutto e nessuno si è azzardato a venire sin quassù. Pranziamo in un agriturismo delizioso con una vista stupenda (indicazioni sulla dx, ripida strada che da uno spiazzo scende verso il lago). Polenta e formaggi francesi. Delizioso.
Ora si torna veramente a casa. Prima di mettere in moto una preghiera per ringraziare il buon Dio per queste tre intense settimane, e di fronte allo spettacolo grandioso di queste montagne il pensiero di dedicare alle nostre Alpi le prossime vacanze, un pensiero forse condizionato da una certa stanchezza per i tanti chilometri percorsi. Al di là della bellezza dell'itinerario scelto e del bel ricordo che avremo per sempre dell'Irlanda e della sua gente, infatti, pesano un po' questi 5300 km che abbiamo percorso. A poter tornare indietro forse prenderemmo più seriamente in considerazione la possibilità di traghettare direttamente dalla Normandia all'Irlanda, evitando così la sfiancante galoppata sulle trafficate autostrade inglesi. Una soluzione che avevamo già scelto l'anno scorso, quando per andare in Scozia avevamo risparmiato un bel po' di km optando per la traversata notturna Brugge-Edimburgo, guadagnando giorni a disposizione e un po' di relax…

Beaune-Moncenisio-Asti: Km 560 (5300)

Un grazie sentito ai miei stupendi compagni d'avventura.
Ad Angela, eccezionale compagna e vera maestra nell'organizzazione della nostra casetta viaggiante.
Ad Anna e Francesco (energia pura), che oltre a divertirsi hanno saputo apprezzare i tanti aspetti di questa vacanza e ci hanno tenuto una grande compagnia.

Guide consigliate:
IRLANDA, The Rough Guide, Antonio Vallardi editore
IRLANDA, Clup Guide, di A.Gandolfi


Viaggio effettuato da Roberto Baracco nell'Agosto 2005

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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