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POLONIA

Da qualche tempo pensavamo di fare una esperienza di vacanza in camper, ma la decisione di prendere le ferie sempre all'ultimo momento, ci toglieva l'opportunità di poterlo prendere a noleggio. Così poiché dovevamo cambiare la macchina, il nostro amico Stefano, appassionato camperista, e molto esperto di motori, ci ha convinto a comprare un camper vecchio di 18 anni, con 750000 Km. percorsi e motore perfetto, come dice lui. Premesso che noi non c'intendiamo per niente di motori, ci siamo fidati e lo abbiamo acquistato.
Abbiamo passato buona parte dell'estate a risistemarlo, io ho rifatte tutte le tappezzerie e abbiamo sostituite alcune parti un po' consumate. Stefano ci ha fatto un supporto per le bici al posto del divano grande e siamo partiti alla volta dell'Europa dell'est.
Il mezzo è un bellissimo vecchio Ford del 1986, 2496 di cilindrata, Km.75000 che monta un caravan Rimor.


Lunedì 02/08/04

Dopo aver fatto un buon rifornimento di pomodori dal nostro orto, partiamo da Vicopelago Lucca alle ore 11,00. L'equipaggio è costituito da me e da Paolo, più due bici da corsa e tanta voglia di scoprire questi nuovi paesi che si affacciano per la prima volta nell'Europa unita.
A Firenze, all'innesto della A1 abbiamo trovato molto traffico. Percorriamo l'autostrada verso Bologna, ma nella corsia opposta che va verso il sud ci sono code di traffico di enormi Km. Noi abbiamo trovata solo un po' di coda a Bologna dove c'è l'innesto della A14. Sono le ore 14.30, i km percorsi sono 238 fa molto caldo e decidiamo di fermarci nell'area di sosta Po sull'autostrada del Brennero, nei pressi di Mantova. Ci sono molti camion che vanno e vengono, fanno un gran rumore e non si può riposare, così dopo aver pranzato decidiamo di andarci a riposare in un'area di sosta meno transitata.
Ci fermiamo dopo Trento, ma con il rumore dell'autostrada non si riesce lo stesso a riposare, così ripartiamo. Prima di arrivare a Vipiteno, ci fermiamo ad un'autogrill per comprare la Vignette che ci permetterà di percorrere le autostrade Austriache per 10 giorni. La Vignette costa sette Euro. Questo tratto di autostrada è molto bello. Una vallata ampia e soleggiata, qua e là qualche villaggio fiorito, rilassanti piste ciclabili e belle montagne che le fanno da cornice. Dopo aver percorsi altri 42 Km, decidiamo di passare la notte a Vipiteno. Lungo la A22, vicino all'uscita per Vipiteno si trova anche un bel camper service, ma noi questa sera non abbiamo bisogno di servizi così usciamo dall'autostrada, passiamo dietro la chiesa e in lontananza si notano dei camper fermi. Decidiamo anche noi di fermarci in questa strada che si chiama V. Lent proprio davanti al garage Ford. E' ancora presto per cenare così andiamo a visitare la città.
Vipiteno è molto carina: ha un grazioso centro storico di stampo nordico completamente ristrutturato con bellissimi palazzi e come tutte le città nordiche molto pulito e abbellito da una moltitudine di fiori variopinti. Tornati al camper notiamo che gli altri se ne sono andati. Siamo rimasti soli, ma una bella pastasciutta e un bel bicchiere di vino ci terranno compagnia.

Martedì 03/08

Prima di partire ci viene il panico da mancanza di caffè così andiamo a comprarne una notevole scorta. Ore 9.10 partiamo. Attraversare le Alpi è sempre piacevole, ma al confine tedesco facciamo 45 minuti di coda per lavori in corso.
Alle 12.45, prima di Monaco ci fermiamo e decidiamo di cambiare percorso perché vogliamo attraversare la selva Boema così, da Monaco facciamo una deviazione sulla A42. Ci ritorna alla mente una esperienza passata: nelle autostrade tedesche non ci sono molti distributori come in Italia, perciò quando se ne vede uno è bene approfittarne. Dopo circa 10 Km. ci fermiamo in un parcheggio attrezzato per mangiare e riposare, alle 16.00 ci rimettiamo in cammino. Percorsa tutta la A42 fino in fondo si attraversa il bellissimo parco della foresta di Bayerischer (Selva Bavarese), per arrivare al confine con la repubblica Ceca dove inizia Sumava (la foresta Boema).
Al confine, ci controllano a mala pena i passaporti, ci fermiamo ad un ufficio di cambio, dove una gentile impiegata ci informa che per viaggiare sulle autostrade della repubblica ceca è necessaria la vignette e ci offre tre caramelle.
Facciamo tappa a Zelezna Ruda uno dei più importanti centri di sport invernale della repubblica Ceca, ma purtroppo, grande delusione. Strade e piazze sono sommerse da numerose bancarelle che vendono le cose più kitch del mondo: dai nani, ai mulini a vento, ai pinocchi, alle magliette con i numeri dei calciatori famosi, etc. un vero e proprio mercato dell'horror. Ma non è finita molti casini e altrettanti night, probabile anche molta prostituzione di strada che noi non abbiamo potuta verificare perché ci siamo appartati in un piacevole angolino all'inizio di un percorso per trakking. Questa cittadina sembra avere delle origini vecchie si intuisce da alcuni edifici in stile neoclassico. C'è il tentativo di farla rivivere come centro sportivo: si nota dalle numerose piste ciclabili, dai sentieri per escursionisti. In inverno si pratica sci di fondo. Lo scopo, è di farla vivere come la confinante foresta tedesca. Troviamo le indicazioni per un camper service, ma è talmente squallido che ci mettiamo a cercare per la cittadina finche troviamo un posticino veramente piacevole in mezzo a fattorie. Scarichiamo le nostre bici e facciamo un po' di Km. in questo altopiano che è veramente bello. Mentre preparo cena vedo passare gente che passeggia, che corre o che va in bici. Abbiamo percorsi 433 Km.

Mercoledì 04/08

Dopo una tranquilla dormita, facciamo colazione e cominciano a passare i primi hikers e cyclists. Dopo aver fatta la toilette al nostro camper partiamo, ore 9,30.
La selva Boema è bella: dolci montagne con bellissimi boschi di abeti e larici, cosparsi di poveri villaggi, ma ben tenuti. Anche la Boemia è bella: colline dolci, laghi, fattorie e castelli. Ci fermiamo a fare benzina e facciamo anche rifornimento di acqua: ci rendiamo così autosufficienti. Direzione Karlstein: uno dei più famosi castelli di Boemia. Ci inseriamo nella A5- direzione Praga, usciamo a Beroun e dopo 15 Km di una strada stretta e tortuosa, arriviamo. Il parcheggio, in riva alla Moldava, costa 290 corone, è possibile sostare 24 ore ed è attrezzato con docce e wc a pagamento.
Poco prima di Karlstein, sempre sulle rive della Moldava abbiamo visto un campeggio che a noi sembra molto carino. Andiamo a visitare il castello che ci appare magicamente in cima ad una rupe. Per arrivarci si percorre una ripida stradina circondata da negozi che vendono souvenir. E' possibile salire anche con carrozza cumulativa trainata da cavalli. L'ingresso costa 400 Czk, una guida ti accompagna nell'interno. L' interno a noi sembra non essere molto interessante, ci appare piuttosto spoglio e monotono. Degli affreschi che erano al soffitto e alle pareti non è rimasto quasi niente e anche i pavimenti sono tutti uguali. Decidiamo di proseguire per Praga dove pernotteremo. Io, sono stata a Praga per la prima volta 25 anni fa, c'era ancora il regime comunista. Mi ricordo, che in alcune piazze c'erano dei piedistalli che avevano come monumento dei carriarmati. La gente appariva fredda e triste, con poca voglia di lavorare, poco entusiasmo e spesso erano anche sprezzanti nei confronti dei turisti. Non c'erano negozi e non c'era neppure molto turismo, tutta l'attenzione era rivolta al magico fascino di questa meravigliosa città.
Arrivati a Praga cerchiamo il camper service segnalatoci da una esperienza di viaggio scaricata da internet, una volta arrivati ci sembra piuttosto squallido e soprattutto si trova in un posto assurdo: lungo una delle maggiori arterie che circondano Praga. Decidiamo di cercare ancora. Ci fermiamo in un parcheggio a pagamento nel centro di Praga, ma il custode, benché sia molto gentile (ci regala la cartina di Praga) non riesce a spiegarci quanto si paga se vi pernottiamo per diversi giorni. L'autista di un pullman che si è fermato in questo parcheggio (parla italiano) ci afferma che sarebbe meglio andare a pernottare nel parcheggio dietro il castello e vicino allo stadio, costa di meno, ma purtroppo oggi c'è la partita e non si troverà posto. Così dopo numerosi tentativi falliti, decidiamo, molto tristemente di ritornare al camper service. Fortunatamente lungo la strada troviamo l'indicazione di un campeggio. Quando arriviamo è già tardi, il campeggio è pieno e non vogliono farci entrare, insisto e ci trovano una sistemazione di emergenza, con la promessa che domani ci cambiano di posto. Il campeggio è bello e ben tenuto, uno dei migliori che abbia visto. Ceniamo, mandiamo qualche messaggio e molto stanchi andiamo a dormire.

Giovedì 05/08

In questo campeggio sono veramente carini e disponibili. Per raggiungere il centro di Praga, si può prender un Bus la cui fermata è a 200 m, arrivare ad un'altra fermata, cambiare e prendere il tram, oppure a 500 m c'è la stazione della metropolitana. Noi decidiamo per quest'ultima. Non ci possiamo sbagliare la stazione si chiama Luka e si ferma Mestok, nel centro di Stare Mesto. I biglietti per bus, tram e metro si possono acquistare al campeggio. Dalla stazione Mestok si esce nella Na Pricopè, percorso un breve tratto, si attraversa un lato della Piazza S. Venceslao e si arriva nel cuore medievale di Praga. Dopo aver percorse alcune stradine strette con bellissimi edifici si arriva nella Staromestské namesti, la piazza del famoso orologio astronomico posto nella torre municipale di Staré Mesto, circondata da bellissimi palazzi gotici e dalla cattedrale.
Dopo aver vista la sfilata degli Apostoli al battere dell'ora, ci incamminiamo verso il ponte Carlo e l'isola dei mulini e delle lavandaie. Sotto il ponte Carlo notiamo un caratteristico ristorante dove ci fermiamo a mangiare. Dopo pranzo andiamo nel parco dell'isola da dove si può osservare anche un vecchio mulino con la ruota di legno. Quando arriviamo al quartiere ebraico, è ormai tardi, sono le 18.00 e stanno chiudendo, così molto stanchi decidiamo di chiudere qui la nostra visita, per oggi.

Venerdì 06/08

Di prima mattina ci rechiamo al quartiere ebraico e dopo aver visitata la sinagoga vecchia nuova decidiamo di terminare qui la nostra visita del quartiere ebraico, dato che per visitare costa tutto molto caro, e poi forse non ci sentiamo tanto coinvolti dalla visita di questi musei. Così decidiamo di goderci la città e andiamo a fare una passeggiata lungo la Moldava, per poi salire verso la collina di Malà Strana, passando dal ponte Manesuv most.
Percorrendo queste strade meno turistiche, e quindi meno affollate, ci rendiamo conto di quanto affascinante sia questa città. Inaspettatamente ci appare un bellissimo giardino all'italiana, al centro uno splendido palazzo barocco. E' il Valdstejnsky palac, che oggi è sede del ministero della cultura. E' questo, che rende magica questa città! Anche se si esce dagli itinerari turistici classici, si scopre sempre qualcosa di bello. Percorriamo la strada principale che porta al castello e qui si ritrovano i palazzi più ricchi di Praga. Visitiamo il castello dopo aver fatta una lunga coda per acquistare i biglietti. Per visitare il castello con la sua cattedrale e la torre da dove si può gustare il panorama su Praga ci vuole una mezza giornata. Stanchi, torniamo al camping, domani ripartiamo, così questa sera vado a pagare.
Per tre giorni ho pagate 1600 Ckz circa Euro 50. Il Sunny camp si trova lungo la E50. Venendo da Plzen (E50 D5) si gira a destra, direzione Brno. A sinistra si prende l'uscita 19 per Praga Reperyje, si attraversa Reporyje e si va sempre a dritto fino al quartiere di Stodulky. V. Smichovska 1989, 15500 praha 5- Stodulky. Tel/Fax: +420-2-5162 5774. E-Mail: sunny-camp@usa.net. http;/www.sunny.camop.cz

Sabato 07/08

Prima di lasciare definitivamente Praga andiamo nella Nove Mesto, che nella mia precedente visita non avevo visitato. E' un bel quartiere stile 800 dove si trovano tutte le università a carattere scientifico e le cliniche universitarie, Quindi, non è un caso, se in questo quartiere si trova la casa del Faust. E' un quartiere tranquillo e molto elegante e probabilmente nelle sue tranquille strade in pavè sarebbe stato bello pernottare: non è lontano dal centro storico e lo si può raggiungere anche con la metro, perché vi si trova una stazione. In questo quartiere c'è anche un bellissimo giardino botanico e un grande parco di fronte ad una bellissima costruzione medievale ora sede del comune.
Dopo pranzo ci riposiamo e ripartiamo in direzione di Olomouc seguendo l'itinerario scaricato da internet. I Km da percorrere saranno 285. Arriviamo ad Olomouc e sostiamo (come da indicazione di internet) nel parcheggio del supermercato Billa. Davanti a noi c'è un grande parco, all'interno del quale si trovano gli impianti sportivi. Questa sera ci sarà una partita , sta passando molta gente, ma alle 10,00 sarà finita.

Domenica 08/08

Il Billa, è aperto anche la domenica e sforna dolci e pane caldi. Inforchiamo le nostre biciclette e facciamo il giro turistico della città. Sicuramente questa città non è bella come Praga (come era indicato nell'itinerario di internet) però è molto interessante. La sua storia deve essere stata molto importante (la nostra vecchia guida di 25 anni fa ne parla poco) questo si intuisce dai ricchi palazzi, le splendide chiese e le ampie piazze.
Ritornati al camper facciamo la spesa al Billa e dopo aver pranzato ripartiamo. Questa volta la direzione è Roznof pod Rhadostem che si trova nella regione della Valacchia. In questa cittadina esiste un bellissimo parco dove all'interno è stato ricostruito un tipico villaggio Valacco con le bellissime case di legno, la chiesa, la fattoria e l'osteria dove si può mangiare gustando i tipici menù valacchi o bevendo i tipici liquorini. Queste costruzioni provenienti da vari paesi della zona, sono state, qui, ricomposte fedelmente . Gli Skansen, o musei all'aperto sono tre. Visitandoli possiamo avere una documentazione sul tipo di vita di questo popolo. Si può visitare l'antico mulino, il frantoio, la ferriera, e capire come facevano il pane, l'olio o forgiavano il ferro. Il percorso per arrivarci è molto bello: tra foreste, laghi e villaggi. In inverno si pratica sci di fondo. Gli Skansen sono interessanti, ma mi danno un po' l'idea di "Gardland".
Siamo andati a cena fuori, ma con l'imbarazzo del cameriere che parlava solo ceco e non sapeva come comunicare con noi, non abbiamo mangiato granché bene, se non per la calda zuppa che ci ha portata come primo piatto La notte l'abbiamo passata nel primo parcheggio che si trova venendo dalla statale E 442 per raggiungere il paese. La tappa di oggi era di 75 Km.

Lunedì 09/08

In questo posto sarebbe bello poter rimanere qualche giorno per attraversare con le piste ciclabili questo parco e questa campagna tra boschi , villaggi, fattorie, fiumi e laghi. Ma noi ci dirigiamo verso la Polonia. Il paesaggio si mantiene bello fino al confine Ceco. Alla frontiera ceca poche formalità a quella Polacca non c'è nessuno e passiamo. Non si nota nessun ufficio di cambio, ma dopo una decina di chilometri presso una stazione di servizio, troviamo l'ufficio di cambio che qui si chiama Kantor.
La strada che dalla frontiera Ceca porta a Cracovia è pessima. Stanno costruendo una autostrada (forse), quindi è piena di lavori in corso e traffico rallentato. Questo lungo tratto finisce, ma ne inizia uno peggiore: tutto rotto, con attraversamento di paesi e dove si incontra pure una processione che rallenta ulteriormente la nostra tabella di marcia.
Il paesaggio però è bello: nei campi i contadini stanno facendo i covoni di fieno per essiccarlo, servirà per alimentare gli animali nel lungo e rigido inverno polacco. E' il tipico paesaggio nordico: tetti spioventi e tendine di pizzo alle finestre. Abbiamo percorso 233 Km in 6ore.
Verso le 14 ci siamo fermati in un ristorantino tipico dove abbiamo ben mangiato e dove abbiamo chiesto di fare il rifornimento di acqua. Siamo vicini a Cracovia e la strada si fa molto ampia , diventa a quattro corsie, ma arriva anche un bel temporale. Seguendo l'indicazione di sosta dei camper scaricata da internet andiamo al parcheggio sotto il castello e lungo la Vistola dove sembra si possa sostare pagando l'intera giornata.
Il posto è bello e si trova davanti l'hotel Sheraton, costa cinque sloty l'ora oppure 80 sloty l'intera giornata. Decidiamo di fermarci. Il parcheggio è custodito tutta la notte e ci sono altri camper.Ha smesso di piovere e andiamo a fare una passeggiata in attesa di cena. La città appare molto pulita e ordinata: sembra di essere in una città perfetta. Il centro storico è molto bello e percorso da carrozze bianche. A un certo punto notiamo un parcheggio di un hotel, sistemato in un cortile chiuso con un camper. Chiediamo al parcheggiatore se è possibile sostare, il prezzo è di 50 sloty al giorno. Il parcheggio è custodito tutta la notte, si trova in V. Straszewskiego presso l'hotel Maltanski. Essendo in un giardino interno è tutto chiuso e non ci sono rumori e si trova nel centro storico della città. Dal parcheggio sotto il castello si raggiunge facilmente. Ci immettiamo nella Zakupeaska wadowice, si gira a destra nella Konopnickie, si attraversa la Vistola e si gira a destra nella Zwierzyniecks fino in fondo. Si gira di nuovo a destra nella Straszewskiego, dopo poco a destra si trova l'indicazione del Parcheggio dell'hotel Maltanski. Il guardiano conosce un po' di inglese e se non capisce chiama la segretaria dell'hotel a fargli da interprete.

Martedì 10/08

Oggi visita della città. Cracovia ha un centro storico di forma pressoché ovale e completamente circondato da un parco pubblico. La vecchia città è attraversata dalla strada reale che inizia dalla porta Fiorenska e arriva al castello, Wawel. Al centro si ritrova la meravigliosa piazza Rynek Glowny: una delle piazze medievali più grandi d'Europa. Cerco di fare una fotografia, ma è impossibile coglierne tutta la bellezza. Al centro della grande piazza si trova l'antico mercato delle stoffe Sukiennice.
Percorrendo la Ulica Florenska si possono ammirare i più bei palazzi di Cracovia, ma quelli che spiccano di più sono il magnifico caffè JanaMicholika, caffè- museo di stile liberty dove abbiamo gustate delle buone torte polacche e la splendida chiesa Maricki. Anche percorrendo le strade secondarie si possono ammirare, altrettante belle chiese, edifici e teatri.
Nel Muzeum Czartorysckich è possibile ammirare il famoso ritratto di Leonardo da Vinci: "La dama con l'ermellino"e nella Ulica swietej Anny abbiamo visitata una delle più antiche università di Europa, datata 1300. I polacchi sono un popolo di cultura elevata e la lingua inglese è molto conosciuta. Nel pomeriggio decidiamo di andare a percorrere la pista ciclabile sulla Vistola, ma purtroppo le nostre bici sono sgonfie. La segretaria dell'hotel (dopo aver fatta una ricerca su internet) ci dice che il biciclettaio più vicino si trova nel quartiere ebraico.
Ci incamminiamo a piedi trascinando le nostre bici verso il quartiere ebraico. Il biciclettaio, con pompa rudimentale e con la paura di farci scoppiare la gomma, è riuscito ad aumentare un po' la pressione. La pista ciclabile lungo la Vistola è molto bella e molto frequentata, il tratto sotto il castello da dove si ammira un meraviglioso tramonto è punto d'incontro di molti giovani. Siamo andati a cena fuori, ma siamo rimasti molto delusi.
A Cracovia non esistono ristoranti di cucina polacca. In questo periodo va di moda la cucina Turca e ovunque si mangia chicken Kebab, poi ci sono ristoranti cinesi, italiani, ecc. e nei ristoranti più lussuosisi si fa un'ottima cucina internazionale. Entrati in uno di questi ristoranti che si trovava sulla Rynek Glowny, dopo averci fatto accomodare in una bellissima sala da pranzo ci hanno servito un bicchiere di vino facendocelo però molto attendere e poi dopo molto tempo è arrivato il primo piatto, non abbiamo avuta la pazienza di aspettare il secondo e ce ne siamo andati, naturalmente, dopo aver pagato molto profumatamente un potage e un bicchiere di vino. Sicuramente mancano un po' di professionalità, peccato!

Mercoledì 11/08

Per visitare il Wewel sono occorsi 1.30 di coda, che un carabiniere ci obbligava a tenere sotto il sole cocente per non nuocere l'accesso a chi entrava. Una sola biglietteria che doveva dare anche informazioni sulle diverse possibilità di visita al castello. Quando tocca a me, gli appartamenti reali (che erano la cosa che più mi interessavano non sono più visitabili, allora opto per gli state rooms. Alla cattedrale dove venivano consacrati i re di Polonia si accede liberamente, ma per visitare il tesoro e le tombe dei re si paga un biglietto all'interno.
Passando alla visita del castello si nota immediatamente lo stile rinascimentale fiorentino del cortile. L'architetto che lo ha progettato era infatti fiorentino. La nostra visita al castello si conclude qui con la visita alle state rooms. Si conclude anche la visita di Cracovia, ora è il momento di tornare indietro. Dopo aver mangiato paghiamo il parcheggio e naturalmente il prezzo che ci fanno pagare è triplicato, bisogna fare attenzione ai prezzi perché in questo paese si tende a fregare i turisti. Prima di lasciare definitivamente la Polonia andiamo a Wieliczka, la città del sale, per visitare la miniera. Wieliczka, si trova a circa 10 Km da Cracovia. Per visitare la miniera si scende nelle viscere della terra per oltre 300m passando attraverso corridoi e saloni ornati di statue scolpite nel sale e che rievocano il lavoro nella miniera. Si arriva al grande salone della cappella illuminata da splendidi lampadari di sale e ornata di statue e bassorilievi religiosi. Attraverso una suggestiva atmosfera di suoni e luci si apprezza la bellezza di un fantomatico lago. Il tour si conclude, dopo essere passati attraverso il ristorante, la caffetteria e i negozi. Si ritorna in superficie con i gabbioni di ferro usati per trasportare i minatori nelle viscere della terra. La visita è a pagamento, una guida ti accompagna lungo il percorso e se hai fortuna puoi incontrare anche quella che parla italiano (noi no).
Ripartiamo, questa volta la meta è la Slovacchia. Percorrendo la E 77 si attraversa una bellissima zona montuosa vicino ai Monti Tatra, dove si incontrano antichi e caratteristici villaggi. Il villaggio di Rabka Zdroj, dove si trova la deviazione per Zakopane, possiede una caratteristica chiesa in legno del 1600, anche nel villaggio di Orawka si trova una antica chiesa in legno. Non è ancora buio e proseguimo, ci fermiamo a Jablonka, prima del confine, dove cerchiamo una strada tranquilla. Sembra che gli abitanti di questo paese siano già tutti a letto, non c'è una luce accesa e tutto è immerso nel silenzio, ma anche noi siamo stanchi e dopo aver cenato andiamo subito a dormire.

Giovedì 12/08

E' mattina, esco per vedere un po' la zona, perché ieri sera quando siamo arrivati era buio. Questo piccolo villaggio montano è molto curato e si trova lungo la statale E 77 poco prima del confine con la Slovacchia. Il camper è parcheggiato in una stradina distante circa 200 m dalla statale, vicino ad un torrente dove un pescatore ha pescato una bella trota che ci mostra molto orgoglioso. Più avanti da un ponticello scatto una foto per immortalare il posto dove abbiamo sostato, di fronte al camper c'è una casa con le mucche in giardino. Alla frontiera Slovacca vogliono controllare l'interno del camper, ma sembra una formalità e si riparte subito.
Poco dopo il confine arriviamo al paese di Tyrdosin, dove facciamo cambio. In questo paese c'è una antica chiesa in legno che siamo andati a visitare. Ci accoglie una ragazzina molto carina che ci fa da guida e ci chiede un euro per la visita. Anche l'interno è tutto in legno, lo stile è barocco, ma molto caldo ed accogliente.
Percorrendo sempre la statale, poco dopo il villaggio di Oravsky Podzamok , notiamo in cima ad una rupe un antico castello che domina la vallata del fiume Orava. Il fiume è percorso da numerose canoe e da gommoni per fare rafting. Poco dopo si attraversa un villaggio molto caratteristico. Le sue antiche case di legno dai tetti molto spioventi sembrano case giapponesi, strano che la mia guida non ne parli , ma d'altronde è molto vecchia. In questo villaggio c'è anche un museo della vita contadina e in inverno si pratica sci.
Noi continuiamo su questo itinerario che è a parer mio è molto interessante (numero 36 della mia vecchia guida Touring). A Dolny Kubin si lascia la statale 77 e si prende a destra verso Kral'ovany, dopo poco ci fermiamo a pranzo. Chiediamo un pranzo con specialità slovacche e una signora molto gentile ci fa gustare un piatto di pasta di grano saraceno condita con una salsa molto saporita a base di pancetta e ci informa che i piatti della cucina slovacca vengono accompagnati da una bibita che si chiama milk (una specie di yogurt molto liquido) che noi decidiamo di prendere, anche se Paolo è un po' riluttante e sostiene che il vino è migliore. La signora appare molto divertita nel vederci gustare questa bevanda. In questo ristorante ci fanno fare il rifornimento di acqua. Ripartiamo e a Kral'ovany rientriamo sulla statale, a Zilina è possibile immettersi sull'autostrada che porta a Bratislava (anche in Slovacchia serve la vignette) ma noi cerchiamo di fare la statale E 75 per apprezzare meglio il panorama e ci fermiamo dopo Pest'any, in aperta campagna, in fondo a un viale di pioppi nei pressi di un lago dove corre una ciclabile.
Il viale sembra terminare a una centrale elettrica. Questa notte ci fermiamo qui. Prima di cena andiamo a fare una passeggiata e notiamo che il viale divenuto ormai molto stretto prosegue: attraversa un bosco e passa sotto l'argine di un canale. La strada è percorsa da numerosi ciclisti e la campagna è disseminata da curiose piccole case con tetti molto spioventi e circondate da appezzamenti di terreno dove molte persone stanno lavorando la terra. Al tramonto, mentre sto preparando cena due leprotti ci guardano perplessi. Abbiamo percorsi 254 Km.

Venerdì 13/08

Nottata infernale: vento, tuoni e lampi. Quando, questa notte, mi sono affacciata alla finestra era così scuro all'orizzonte che sembrava dovesse venire giù una pioggia torrenziale e invece si è risolto con poche gocce di acqua. Dopo colazione si riparte: destinazione Bratislava, capitale della Slovacchia.
I paesi della Slovacchia che stiamo attraversando, non sono molto belli. Prevalgono i grigi grattacieli senza anima e stile (eredità sovietica) e di una tristezza unica.
Il contrasto poi con la bellissima campagna li rende quasi inquietanti. Bratislava è una bella città di stampo nordico adagiata sulle rive del Danubio, possiede un bel centro storico molto curato, dominato da un antico castello. Dopo la visita ci siamo fermati a mangiare in un ristorante del centro al prezzo totale di 30 euro. Il camper lo abbiamo lasciato in una strada secondaria, non proprio vicino al centro, ma facilmente raggiungibile.
Ripartiamo verso le ore 17 per entrare in Austria. Qui il paesaggio cambia molto: e tra vigneti, osterie, villaggi e piste ciclabili raggiungiamo la A2, direzione Graz, per passare la notte a Kumbach che dista 4.5 Km. dall'autostrada. I Km. percorsi sono 222.

Sabato 14/08

Questa notte ha piovuto e in lontananza si udivano le musiche campestri di un festa di paese. La mattina, ci sveglia un rumore strano proveniente dal cielo. Mentre si sta facendo colazione notiamo sul tetto della chiesa alcune cicogne che si stanno litigando il posto al sole. Incuriosita, esco e con mia grande sorpresa, scorgo sul camino di una casa un enorme nido di cicogne. Il campanile suona a festa e molta gente vestita con il tipico costume tirolese si incammina verso la chiesa portando mazzi di fiori. Noi ripartiamo da questo posto poetico e questa volta la direzione è il mare della Croazia.
Lasciamo la perfetta Austria per entrare in Slovenia. La A1 che attraversa la Slovenia è a pedaggio e si può pagare anche con gli euro. Il paesaggio è bello e simile a quello austriaco. Penso che la Slovenia non abbia una densità di abitanti molto elevata, perché non si incontrano mai grossi centri. Arriviamo alla frontiera Croata e facciamo il cambio della moneta.
Si lascia l'A1 a Pastojna direzione Rjeka. Strada molto transitata e per noi che non eravamo più abituati al grande traffico, è quasi uno shock. Arrivati in questa assurda città, (Rjeka) nel tentativo di poter osservare il mare, notiamo un piazzale dove si potrebbe pernottare. C'è un bar e un campo sportivo, vado a informarmi al bar e una signorina, molto gentile, ci permette di rimanere a patto che domani mattina (domenica) ce ne andiamo. Siamo a 5 m dal mare, ne sentiamo il respiro. In una baia dove si vedono le luci di tutti i paesi che vi si affacciano. Una bellissima musica jazz sta suonando alla radio, i Km percorsi sono 444.

Domenica 15/08

Partiamo la mattina presto, direzione KrK. Questa isola è collegata alla terra ferma da un ponte che si attraversa a pagamento: il costo è di 20 Kune, quasi tre euro.
Arrivati a Krk chiediamo informazioni ad alcuni italiani (qui ce ne sono tantissimi) che ci informano della presenza di due campeggi, noi scegliamo quello più tranquillo: senza discoteca. Si trova in cima ad una collina a pieno sole, ma molto ventilata e il caldo non si sente. Il mare non è poi tanto eccezionale: non ci sono spiagge, ce ne è una piccolissima di ghiaia e in parte anche all'ombra dove la musica di un disk joke del campeggio adiacente non ci fa certamente rilassare. Ci allontaniamo, lungo il mare, e si possono apprezzare (senso ironico) delle belle colate cemento sugli scogli, dove è possibile stendersi a prendere il sole.
Il paese, probabile fortificazione, è molto carino, tutto bianco e percorso da caratteristiche stradine. Noi ci prendiamo un gelato e ci fermiamo a gustarcelo nel giardino terrazzato dei bastioni da cui si può godere una bellissima vista sul mare. Tornati al campeggio notiamo che non è ben servito: nei bagni manca l'acqua e nelle docce, l'acqua esce fredda. Questa sera di Ferragosto, andiamo a cena fuori. Il centro è stracolmo di persone e di orchestre chiassose. Per andare a mangiare nei ristoranti ci sono lunghe code di attesa. Decidiamo di tornare verso il campeggio dove, non lontano, avevamo notato un ristorante. Abbiamo mangiato bene, naturalmente menù a base di pesce, spendendo 50 euro in due.

Lunedì 16/08

Questa mattina al campeggio non si può neppure andare in bagno perché manca l'acqua. Meno male che ce ne andiamo, destinazione Medulin dove a guardare dai depliants sembrerebbero esserci dele isolette piccolissime da sembrare atolli. Dopo aver percorsa tutta la costa dell'Istria, arriviamo a destinazione.
Grande delusione. Il mare è molto basso cosicché l'acqua diventa melma, non ci sono scogli e neppure spiagge. Al mare arrivano dei terrapieni dove in primavera, forse c'è il prato, ma oramai c'è solo terra argillosa e erba secca. La gente (una sopra l'altra) stesa sulla dura e polverosa terra prende il sole, il tutto circondato da numerosi alberghi hollywooddiani con piscina. Ripartiamo immediatamente. Questa volta destinazione: Rovinj.
Cittadina molto bella e caratteristica, una sorta di Portofino dell'Istria (forse anche più bella). Da questa città è possibile prendere il battello e raggiungere Venezia. Il centro storico è animato da caratteristiche stradine che salgono verso un'altura a picco sul mare, dove si trova la romanica cattedrale e dove si può apprezzare un bellissimo panorama. In un mercato molto vivace e caratteristico acquisto i prodotti tipici dell'Istria, mentre Paolo si gusta, un bel bagno al tramonto. Il camper lo abbiamo parcheggiato nella zona residenziale moderna, di fianco ad un parco giochi per bambini e di fronte ad un bar poco frequentato. Nonostante i ristoranti invitanti del centro, questa sera ceniamo"a casa" e dopo andiamo al bar a prenderci un amaro. I Km percorsi sono 214.

Martedì 17/08

Destinazione Caorle. Facendo il percorso lungo costa, siamo arrivati a Caorle verso l'una. Prima del centro storico, ma non lontano da esso, ci sono grandi parcheggi dove si può sostare gratis, così ci siamo inscatolati assieme agli altri camper e siamo usciti alle 17.30.
La cittadina è molto carina e ben ristrutturata: con le sue vecchie casine di pescatori dai brillanti colori e le sue strette stradine. Nella piazza principale c'è una bellissima chiesa romanica, con un campanile tondo e pendente come la torre di Pisa. Il centro storico è completamente ristrutturato anche con magistrali inserimenti di costruzioni moderne. Da questa piazza si accede con una breve scalinata al lungomare, dove la gente passeggia e fa il bagno. In fondo al lungomare di sinistra c'è una chiesetta e da li parte la marina di levante superaffollata, dal lungomare di destra si arriva alla marina di ponente, superaffollata. Il mare, secondo me lascia un po' a desiderare, ma tutto l'insieme (soprattutto per un certo tipo di turismo) è stato ben studiato ed organizzato, complimenti agli amministratori! Abbiamo cenato in un ristorante della piazza principale (da Nappa) e mangiando tutto pesce ce la siamo cavata con 50 euro totale.
Decidiamo di non rimanere qui stanotte, il parcheggio è vicino ad un lunapark ed un acquapark. Dopo due ore di viaggio siamo arrivati a Monselice. Usciamo dall'autostrada, cerchiamo la nostra solita strada tranquilla e ci fermiamo a dormire. La prima notte di caldo dopo 16 giorni, non eravamo più abituati. La nottata è stata molto movimentata, non si riusciva a dormire per il caldo, penso che ci dovremmo fare l'abitudine!
Comunque dopo colazione ripartiamo e questa volta la destinazione sarà la nostra casa. Arriviamo in corte Agresti alle 13.00, Paola e Giovanni sono alla finestra, l'ultimo acquirente di mele se ne è da poco andato, ci salutano. Noi parcheggiamo davanti casa, abbiamo percorsi 3746 Km.
Pranziamo sotto la nostra tettoia gustandoci i pomodori maturi dell'orto, tutto è come prima e io sono felice di essere di nuovo a casa.


Viaggio effettuato nell'Agosto 2004 da Monica Pisani

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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