PORTOGALLO
Aprile-Maggio-Giugno 2006
Parte di questo tour l’abbiamo già percorso una mezza
dozzine di volte, ma ora, da pensionati con la calma che ne consegue, abbiamo
dimenticato le marce forzate ed evitando le autostrade, cercando anzi le
stradine panoramiche, abbiamo gustato una vacanza tranquilla senza ansie per il
ritorno. L’equipaggio è formato da Lucia 58 e Claudio 58 su camper Laika.
Ci sono alcune premesse da
indicare:
- Attraversare Francia, Spagna e Portogallo è
comodissimo utilizzando una sola moneta cioè l’Euro
- Abbiamo usufruito ogni qualvolta possibile dei
campeggi, dubitando della sicurezza dei paesi da attraversare a proposito
di possibili furti.
- Abbiamo utilizzato, ove possibile, la bicicletta
per raggiungere le mete o i centri delle città. Solo quando la distanza lo
sconsigliava, abbiamo usato l’autobus.
- Oltre alle carte stradali acquistate in loco per
beneficiare dell’edizione più aggiornata, abbiamo usato le guide verdi del
Touring e il GPS per orientarci nei percorsi.
- Il prezzo attuale del gasolio è di 1.25 E in
Francia, 1.00 in Spagna, 1.10 in Portogallo
- Si ricorda che in Spagna e Portogallo l’acqua
minerale con gas è praticamente introvabile, mentre in Francia ha prezzi
da evitare. Quindi bisogna partire ben carichi con la scorta.
- In Portogallo i prezzi dei campeggi sono molto
bassi specialmente nei Parque de Campismo Municipali, e il costo dei beni
è in genere del 20% inferiore. In Spagna abbiamo perso la convenienza che
ricordavamo nelle precedenti visite, perché hanno un’inflazione superiore
al 4% che ha lievitato un po’ troppo i costi, e lo stesso vale per i
campeggi, per cui possiamo paragonare i costi attuali a quelli Italiani.
In Francia i prezzi dei campeggi sono medio-bassi in quanto è una loro
tradizione questa forma di vacanza, in compenso sono proibitivi i prezzi
dei beni e dei ristoranti.
- La presenza dei campeggi in Portogallo è diffusa
e abbiamo trovato sempre dove sostare, non sempre sono attrezzati con aree
di scarico per camper. In Spagna i campeggi latitano, anzi qualcuno che
ritenevamo esistente è scomparso e non sono quasi mai attrezzati per lo
scarico per camper. In Francia i camping sono frequentissimi e ben
attrezzati, così come le aree attrezzate per soli camper.
- Le strade francesi e spagnole sono tutte
ben asfaltate e manutenzionate e
prevalgono le superstrade specie in Spagna, mentre in Portogallo ad
esclusione dell’autostrada Nord/Sud non ci sono superstrade e le altre
sono spesso strette e mal tenute.
- Sugli autobus spagnoli e portoghesi è sempre possibile
fare il biglietto a bordo
- Per chi gradisce il pesce, raccomandiamo il
Portogallo dove si possono trovare tante varietà molto gustose.
- Il tour ha sviluppato circa 6800 km contro i
6000 preventivati alla partenza.
- Abbiamo trovato sempre bel tempo
Data
Percorso
27 apr
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Da Monfalcone (GO)
facciamo subito una diversione a Torino
a trovare amici e parenti, ma naturalmente non visitiamo la città se non per
dare un rapido sguardo alle opere realizzate per i giochi olimpici invernali
che speriamo abbiano un riutilizzo.
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28 apr
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Trasferimento all’area
attrezzata di San Remo che risulta
molto affollata vivendo il ponte tra il 25 apr e 1 mag. Una lunga corsa in
bici fino all’estremità orientale della città sempre più votata a marina per
le imbarcazioni di diporto. La cittadina è sempre bella e fiorita e ostenta
una buona opulenza.
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1 mag
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Arriviamo in Francia
utilizzando l’autostrada fino alla Camargue
che ripercorriamo al suo interno a due anni dalla visita precedente, e
riscontriamo una gran quantità di superstrade nuove che forse sviliscono il
paesaggio, ma garantiscono un agevole scorrimento del traffico. Senza mai
fermarci, ma osservando il paesaggio attraversandolo con calma, arriviamo a Cap d’Agde percorrendo la strada
costiera che è una lunga lingua di sabbia, dove alloggiamo in un campeggio
appena a nord del moderno centro balneare. Questa località è quasi tutta
nuova, ma non è rivolta al turismo di elite, al contrario sembra indirizzata
verso un turismo massivo. Comunque è bellina con un bel porticciolo e tante
stradine con i soliti negozietti che vendono tutti le solite cose, e tanti
ristorantini.
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3 mag
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Entriamo in autostrada e
usciamo a Carcassonne e da qui percorriamo le strade dipartimentali fino a
Foix (breve visita), St. Girons (breve visita) e ci fermiamo al campeggio di St. Bertrand de Comminges. Ci
arrampichiamo sul colle dove svetta una bella cattedrale, ma da qui si è
padroni di uno sguardo dei colli circostanti immersi nella quiete dei Pirenei
francesi.
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4 mag
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Puntiamo verso Biarritz percorrendo la nazionale 117
che fiancheggia l’autostrada che ricordavo impraticabile in un recente
passato a causa dei semafori che bloccavano il traffico: ora sono stati tutti
sostituiti da rotonde che sveltiscono il percorso. Biarritz (mai visitata
prima) mi ha deluso perché è un composito di bei palazzi ottocenteschi e
costruzioni ignobili degli anni 70 simili a quelle che i tedeschi stanno
sistematicamente abbattendo a Berlino est. La città è nel suo complesso
ricca, e ci sono pregevoli negozi delle firme più importanti. C’è invece una
bella area di sosta per camper attrezzata con prese elettriche, ad un paio di
km a sud dal centro, oltrettutto gratuita, avendo il parcometro guasto.
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5 mag
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Arriviamo in Spagna e
saliamo sul monte Igueldo che sovrasta San
Sebastian per uno sguardo dall’alto della preziosa città. Sulla vetta c’è
un campeggio, ma non ci fermiamo perché abbiamo visitato recentemente questa
bellissima città. Proseguiamo per Valladolid, ma il camping El Plantio non
esiste più, e non ho nessuna voglia di sostare in città conoscendo la
fantasia degli amici spagnoli per entrare dove non si dovrebbe. Pertanto si
punta verso Salamanca, la città
vivace dal colore ocra dei suoi palazzi. Sostiamo in un campeggio a sud/est
che è collegato al centro con il bus.
La città è bellissima ed
ha grosse vie pedonali con bei negozi, ma domina su tutto la sua cattedrale
composta da quella nuova e quella vecchia, la prima appoggiata sulla seconda.
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7 mag
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Puntiamo verso sud/est
verso la turrita Avila alla quale
dedichiamo una breve visita del suo centro storico circondato dalle mura.
Proseguendo a ovest per Bejar arriviamo al parco de las Batuecas sulla sierra
della Pena de Francia, dove regnano i salumieri e gli allevatori di maiali, e
tutto il percorso oltre ad essere bellissimo, profuma di prosciutto iberico.
Sostiamo al centro della sierra a La
Alberca in un campeggio vicino. Questo è un paesino meraviglioso tutto
fatto con casine di pietra ed ognuna contiene un negozio di prosciutti e
salami. La concorrenza costringe i venditori a prezzi molto bassi, così ci
siamo impossessati di una zampa di maiale.
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8 mag
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Ci dirigiamo verso il
Portogallo in direzione di Guarda
della quale ho un gradevole ricordo di una mia precedente visita. Ci accampiamo
nel camping quasi nel centro cittadino a sud/ovest dal centro. Purtroppo il
mio ricordo viene tradito da una cittadina decadente, quasi tutta abbandonata
che visitiamo svogliatamente.
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9 mag
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Entriamo nel parco della
serra da Estrela che offre paesaggi mutevoli passando dalla boscaglia fitta,
a zone impervie e aride, a zone dove dominano grossi massi rotondi. Lo
spettacolo è bellissimo, ma le stradine sono proprio approssimative e
abbastanza prive di indicazioni (anche il GPS non si ritrovava). Si è costretti
a chiedere alla gente da che parte andare. Alla fine arriviamo a Viseu che ha un campeggio ad un km
dal centro. Viseu è bellina ed ordinata ed è anche molto vivace, benché i
portoghesi non siamo caratterialmente molto aperti.
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10 mag
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Rivisitiamo Coimbra città famosa per la sua
università, ma anche per le sue preziose ceramiche e le stradine che salgono
verso la cattedrale. Hanno aperto un campeggio nuovo a est a circa sei km
molto bello e ben attrezzato, servito da un bus che porta in centro. Purtroppo
anche Coimbra replica quanto detto per Guarda, perché il suo centro è
praticamente abbandonato, e la gente si è trasferita nei più comodi borghi
periferici. Resiste la stradina pedonale sotto il colle che concentra tutta
la passeggiata, ma è un po’ poco. Smontato da questa nuova delusione, volevo
modificare il tour dando più importanza alla Spagna, abbandonando il
Portogallo, ma fortunatamente ho ritrattato e per il prosieguo non ci sono
più state delusioni.
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11 mag
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Puntiamo verso il mare
passando per Figueira da Foz (cittadina moderna simile a Rimini), proseguiamo
verso Batalha dove c’è una cattedrale meravigliosa che merita una sosta,
quindi passiamo per Nazarè famosa per le sue donne anziane che indossano una
gonna molto corta, ma è anche un bel posto su una lunga spiaggia, e ancora
visitiamo Obidos cittadina fortificata assai bellina, e alfine arriviamo a Peniche, un promontorio di pescatori
molto simpatico. Ci fermiamo al parque de campismo municipal dove realizziamo
il prezzo più basso fra i camping di tutta la gita: 3 Euro per notte di cui
1,30 per l’energia elettrica (volevo tirare un filo per la corrente fino a
casa mia perché mi concedevano 16 Ampere a tal prezzo). Con la bici facciamo
il giro del promontorio e ci inseriamo nel porto dei pescatori dove stavano
caricando dozzine di camion con grosse ceste di pesci, che poi non erano
altro che povere sarde, ma il milione di gabbiani che aiutavano i portuali le
gradivano moltissimo, facendo un baccano infernale. Molto simpatica Peniche,
con un mercatino eccezionale e viuzze strette con tanti panni stesi.
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13 mag
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Seguendo la costiera ci
dirigiamo verso Ericeira che merita una breve sosta, poi proseguiamo verso Sintra
per una sosta più attenta, e visitiamo il borgo antico visitatissimo dagli
inglesi. La cittadina è tutto in fiore e non va dimenticata nella visita al
Portogallo. Passiamo svogliatamente per Cascais ed Estoril che nel traffico
domenicale ci escludono ogni possibilità di avvicinamento, ma l’impressione è
completamente diversa da quella della visita precedente, in quanto sono
cresciuti enormi palazzi svilendo il contesto dei graziosi borghi che
ricordavamo. Pazienza!! Ci dirigiamo verso Lisbona, il cui camping municipale è ottimamente segnalato da
qualsiasi parte si arrivi (si trova a nord /ovest della capitale). In questo
campeggio c’è il massimo della disponibilità rispetto agli altri posti
portoghesi, in quanto organizzano escursioni, dispongono di attrezzature di
soggiorno veramente molteplici, hanno uno spazio e supporti ben organizzati ed efficienti, costano 21.50 Euro a
notte tutto compreso, ma hanno un’alberatura veramente alta ed ombrosa, per
cui non c’è possibilità di usare la parabola per sentire le news italiane.
Un paio di giorni sono
necessari per la visita di Lisbona e usiamo il City Book pubblicato dal
Corriere della Sera che si propone in modo veramente esaustivo. Si possono
raccomandare la visita al quartiere dell’Alfama con il suo castello, ed a ovest il Barrio Alto, non trascurando
la Baixa ch’è il quartiere centrale con le sue vie parallele e i negozi che
offrono il meglio del Portogallo, ma non dimentichiamo ad ovest della città
il quartiere di Belem con la sua torre ed i vasti sguardi sul Tejo, ma
principalmente per la visita della cattedrale di San Geronimo. Va sicuramente
usato il bus panoramico che concede uno sguardo molto suggestivo di tutta la
città, e va utilizzata indiscutibilmente la Lisbona Card che permette l’uso
per tre giorni di tutti i bus e della metropolitana che permettono di
scorazzare in lungo e in largo per tutti i borghi, e principalmente con i
vecchi tram N° 12 & 28 che ambientano indiscutibilmente il clima
lusitano.
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16 mag
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Superiamo il ponte sul
Tejo che è gratuito per chi esce dalla città, e procediamo verso sud per
visitare Cabo Espichel della penisola di Caparica dove c’è un punto scenico
meraviglioso e un convento introdotto da un lunghissimo portico sui due lati.
Qui cominciamo ad apprezzare l’Atlantico del Portogallo dalle sue alte
scogliere dalle minuscole spiaggette accessibili con difficoltà. Puntiamo
verso Sines, ma la città è una raffineria, quindi proseguiamo verso sud lungo
la costa lungo una stradina che neanche le cartine riconoscono, ma che porta
a Porto Covo, di cui ho
un’immagine meravigliosa per la genuinità del paesino sul mare, per la sua
pulizia, per il suo fornitissimo negozio di pesci (pescheria), per la
silenziosa presenza di camper tedeschi e francesi sul mare, e per l’inaspettata
disponibilità di un’area di sosta con carico e scarico vicino alla scuola
primaria. È qui che abbiamo sostato e semmai ritornerò in Portogallo, tornerò
in questo delizioso posto.
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17 mag
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Seguendo la strada che
porta a sud/ovest (strettina ma altrettanto bella) arriviamo a Cabo de S.
Vicente, posto selvaggio in un’estremità dell’Algarve che proietta gli ultimi
lembi dell’Europa verso l’Atlantico. Qui la costa è tutta molto alta, ma
alternata da spiaggette molto belle. Percorrendo la costa verso est, ci
spostiamo a Sagres dove visitiamo una fortezza molto originale, quindi ci
spostiamo a Salema dalla bella spiaggia, e sostiamo in un camping di Alvor.
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18 mag
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Proseguiamo ancora verso
est lungo la strada prossima alla costa toccando Albufeira (ma qui hanno
anche toccato il nostro camper forzando una finestra scorrevole finchè
l’allarme li ha svegliati), poi abbiamo visitato velocemente la bella Loulè,
e abbiamo parcheggiato sul mare a Faro. Questa cittadina è molto bella, ma
qui termina l’Algarve aspro e selvaggio che tutti sognano, per far posto ad
una laguna che vorrebbe replicare la Camargue. Nonostante la recente visita non
gradita al nostro camper, decidiamo di sostare sul lungomare di Santa Luzia dove erano già presenti
molti altri camper a generare l’effetto carovana. Vorrei dare un consiglio
agli amici camperisti affinché evitino di sostare anche se per breve tempo,
in prossimità di muretti alti, o recinti che precludano lo sguardo ai
passanti fra il camper e il centro della strada, perché ciò dà spazio ai
malintenzionati ad agire indisturbati, sicuri di non esser visti.
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19 mag
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Oggi invertiamo la rotta
tornando indietro verso casa. Arriviamo ad èvora fornita verso
sud di un bel camping praticamente monopolizzato dai belgi. La strada per
arrivarci è veramente tranquilla e panoramica. La città è bellissima al punto
che mi ha entusiasmato, con la sua bella piazza e la sua importante
cattedrale.
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20 mag
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Sempre verso nord
evitando le autostrade, arriviamo ad Alcobaca dove si ammira una cattedrale
gotica altissima, la cui architettura stupisce per gli equilibri. È doveroso
visitare Fatima, che (per chi c’è stato) è diversa da Lourdes in quanto non colpisce
per la sua sacralità. È comunque maestosa e visitatissima. Tiriamo avanti
verso Tomar che visitiamo spingendoci alla sommità del colle per vedere il
castello, ma non c’è più il camping municipal, per cui su indicazione di una
giovane del posto, andiamo verso Coimbra, e a circa 10 km troviamo
l’indicazione di un singolare campeggio in località Olalhas immerso nel verde e nella tranquillità, ma attenti alla
rampa di accesso molto ripida.
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21 mag
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Sempre evitando le
autostrade arriviamo a Oporto che
visitiamo per la prima volta. C’è il campeggio Prelada alla sommità del colle
che sovrasta la città servito con bus verso il centro. Oporto assomiglia
molto alla gioviale Napoli, per il disordine delle cose, per i panni stesi
attraverso le strade strette, per il suo sguardo sul mare, ci manca solo
l’animosità dei napoletani poiché i portoghesi sono sempre molto chiusi.
Si raccomanda la visita
della cattedrale, della piazza della Libertade, ma più importante è la visita
della chiesa di San Francesco. Facciamo il categorico giro con il trenino,
che con grande sorpresa ci sbarca in una cantina dove ci illustrano come
venga prodotto il vino omonimo della città. Ovviamente abbiamo acquistato
qualche bottiglia per gli amici.
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23 mag
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Usciamo da Oporto
percorrendo un pezzo di costiera, molto bella poi ci spostiamo all’interno
puntando su Guimaraes dove visitiamo il castello. Poi puntiamo su Braga dove arriviamo nel giorno della
festa patronale. Bello il centro di Braga che si raggiunge a piedi dal
campeggio, ma estremamente curiosa la sua cattedrale che raccomando di
comprendere nelle vostre visite. La città è piena di chiese tutte belle, ma
sono interessanti quelle che la circondano come quella di Bom Jesus do Monte,
che si visita salendo per una lunga scalinata che si incrocia di continuo.
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24 mag
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Percorrendo stradine
panoramiche lasciamo il Portogallo e arriviamo a Santiago de Compostela per rivedere una città molto interessante
che focalizza tutto il turismo sul pellegrinaggio nella cattedrale del santo
apostolo. C’è un grosso campeggio appena a nord del centro raggiungibile a
piedi o con il bus. Tutta la città è un’opera d’arte ma la piazza della
cattedrale ne è la sua esaltazione. Benché non sia un momento dell’anno in
cui ci sia molto turismo, i pellegrini sono moltissimi e tanti ne abbiamo
visti lungo le strade che portano a Santiago con il caratteristico bastone e
la zucca per contenere l’acqua.
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25 mag
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Percorriamo tutta la
strada che costeggia il finistere della Spagna con visita al faro di Fisterra
letteralmente foderato dalle ginestre in fiore, e giungiamo a La Coruna che superiamo per portarci
al campeggio a est della città. La Coruna è una bella e grossa città con
grossi palazzi tutti pieni di finestrelle bianche, che ha un piacevole porto
con annesso castello e faro verso nord, il tutto in un’area pedonale molto
lunga. In alternativa c’è un tram molto singolare che aiuta i più stanchi
lungo la riviera.
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28 mag
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Vogliamo percorrere la
costiera del nord fino a Luarca (che non merita una visita) e proseguiamo per
Santillana del Mar che con il mare
non ha nulla a che vedere, ed è per contro una cittadina con casine tutte in
pietra e stradine molto caratteristiche. Un km a est c’è un campeggio. Ma la
mattina successiva tutta la zona è coperta dalla nebbia, molto frequente in
questa zona, ed allora via da qui!!!
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29 mag
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Arriviamo a Pamplona famosa per la corsa dei tori durante la festa di
san Firmino. C’è un campeggio per niente vicino ma che è collegato con il bus
al centro. La città è una vera delusione: non andateci!! Anzi direi che
c’erano anche brutti ceffi nell’area della cattedrale (chiusa). Il resto del
centro è inagibile per grossi lavori nelle vie principali.
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30 mag
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Puntiamo alla base dei
Pirenei andando a Huesca, modesta
cittadina con un campeggio presso lo stadio, ma lo scopo è quello di prender
fiato per risalire le vette pirenaiche.
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31 mag
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Per Barbastro,
Benabarre,Tremp, e Sort arriviamo a La
Guinguela in un incantevole posto montano ancora libero dal turismo estivo,
e con uno sguardo verso i monti meraviglioso. Qui c’è un campeggio, forse
l’ultimo prima di percorrere il passo a 2100 mt.
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1 giu
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Percorriamo il passo
molto lentamente per gustarlo tutto e scopriamo che non esistono solo le
Dolomiti, arriviamo a Vielha dove c’era un animato mercato e dominava ancora
una volta l’arte della confezionatura del prosciutto iberico. Ci siamo
impossessati di un’altra zampa del noto animale. Passiamo in Francia per
Bagneres de Luchon e seguendo le stradine pirenaiche arriviamo a Foix sovrastata dall’elegante
castello. Pochi km a est c’è un campeggio che permette di raggiungere il
centro in bici. Anche qui c’era un grosso mercato, e quindi necessariamente
abbiamo acquistato i più puzzolenti formaggi francesi per contornare il prosciutto.
Il camper non si è ancora liberato dalla puzza di quei formaggi.
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2 giu
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Continuiamo a percorrere
le piacevoli stradine pirenaiche fino al mare, poi lungo la nazionale
arriviamo a Palavas les Flots (presso Montpellier) dove c’è un’area per
camper invidiabile superattrezzata a 8 Euro. Il posto è una bella area
marina, ma la stagione non è ancora arrivata.
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3 giu
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Evitando la Camargue
superiamo Tolone per arrivare a Le
Levandou percorrendo una strada fiorita che non riesco a ricordare una
altrettanto bella. I campeggi sono già affollati e troviamo posto senza la
possibilità di scegliere la piazzola dopo tre tentativi. Tutta l’area è molto
bella e curata, ma altrettanto costosa.
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4 giu
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Il nostro tour fuori dai confini italiani
è terminato, anche se la nostra gita prosegue per Imperia, Sirmione ed il
Cadore, così, per rendere più soft il rientro.
È stato un bel viaggio e al Portogallo dobbiamo dare un bel voto dal punto di
vista turistico, anche se complessivamente lo classifichiamo un paese un
pochino povero.
Ci dispiace (per noi) vedere come la Spagna stia
correndo sempre più veloce, al punto da dover considerare che ci ha
affiancato se non superato, mentre la Francia sta sempre una spanna più in
alto, ma la supponenza dei francesi che non scuciono una parola che non sia
la loro lingua, li ridimensiona un pochino.
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Viaggio effettuato a Aprile-Maggio-Giugno 2006 da Claudio Brumat
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.
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