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Camping Sport Magenta

LA VAL PUSTERIA

Periodo: 20-21-22-23-24-25 Aprile 2001

Tempo: brutto/variabile/sole

N° persone: 2

Mezzo: R.T. Autoroller 4 su Ducato 1.9td

Km totali: 600

Litri gasolio consumati: 75

Costo viaggio: £ 200.000

Carico acqua: tramite taniche su fontane (ovunque se non ghiacciate)

Scarico acque grigie : presso un autolavaggio (su richiesta) e presso area attrezzata di Fiames (Cortina D’Ampezzo)

Scarico acque nere: Solo a Fiames (autonomia di due cassette)

 

VENERDI’

Decidiamo di collaudare il camper nuovo in una delle località da noi più frequentate, sfruttando il ponte del 25 Aprile. Così il venerdì sera dopocena partiamo con una pioggia torrenziale che ci fa subito stare in ansia, il nostro camper ha sei giorni di vita e come due veri camperisti alle prime armi ci preoccupiamo subito di verificare che dagli oblò non sia filtrata acqua ma il camper è a perfetta tenuta stagna. Rincuorati continuiamo il nostro viaggio nel buio della notte e dopo Bressanone la pioggia ancora battente si trasforma in violenta nevicata. In pochi chilometri la strada poco frequentata a quell’ora di notte si riempie di neve e non siamo provvisti di catene. Riusciamo comunque ad arrivare a Brunico dove sostiamo nel parcheggio della stazione accanto ad altri due camper. Fortunatamente a casa avevamo fatto andare la stufa qualche ora non dovendo così subire quel fastidioso odore che emana da nuova.

 

SABATO

 Il risveglio alla  mattina è praticamente fantastico, il camper è coperto dalla neve, e noi all’interno facciamo colazione in pigiama godendoci dalla finestra la neve che cade. Lasciamo acceso il riscaldamento e usciamo a passeggio per la graziosa Brunico per tutta la mattina, dentro e fuori i negozi (bellissimo quello sportivo su più piani) in un atmosfera quasi Natalizia. Al pomeriggio, invece passeggiamo fino al Museo Etnografico di Teodone, (da non perdere) gustandoci anche qualche timido raggio di sole. Prima di rientrare al camper per la cena facciamo scorta di pane nero al sesamo e di ottimo strudel locale. Collaudiamo anche la prima calda doccia in camper e l’entusiasmo sale al top per la sensazione di autonomia che si prova in questi casi.

 

DOMENICA

La neve sulle strade si è sciolta e noi ci spostiamo nella splendida e aperta Valle Aurina. Nelle zona al sole non c’è neve e si intravedono gli estesissimi prati verdi, tagliati da numerose piste ciclabili che noi percorriamo a piedi senza tempo. Facciamo anche una puntatina fino a Casere, dove finisce la Valle e anche l’Italia (detta anche Nord-Kapp italiana); la strada si fa sempre più stretta e ripida, il camper arranca  fino a dover inserire la prima marcia (povero ha solo 300km). Questa località non è consigliabile da raggiungere con i camper anche perché una volta in cima non c’è possibilità di parcheggio, l’unico (a pagamento) è interdetto ai camper e noi  siamo costretti a parcheggiarlo sul piazzale riservato ai clienti dell’albergo dove restiamo al massimo un quarto d’ora e per fortuna nessuno viene a dirci niente (magra consolazione).

La notte la passiamo invece in un parcheggio in pieno centro a Campo Tures, principale paese della Valle Aurina. In tutta la valle vige il divieto di campeggio ma noi, “parcheggiando solamente”, non siamo stati disturbati da nessuno. Sembra quindi che in bassa stagione la sosta sia tollerata, è bene però comportarsi rigorosamente bene poiché è evidente l’amore per la propria terra che hanno da queste parti.

 

LUNEDI’

Percorriamo parte della Statale della Pusteria in direzione Dobbiaco, visitando Valdaora e Rasun di Sotto, una vera perla in mezzo al verde con un fantastico Parco Giochi dotato di minigolf, tavolini, panchine e giostrine in legno. Pranziamo lungo la Statale in uno dei banchetti tipici che vendono ottimi wurstel  con altrettanta ottima birra e senape, ad ora di pranzo questi posti vengono letteralmente assaliti dai turisti e dagli stessi locali in transito per lavoro.

Facciamo sosta quindi a Monguelfo, altro punto di riferimento della Val Pusteria, nel parcheggio adiacente gli impianti sportivi, non vietato ai camper. Approfittiamo anche di una delle poche fontane non ghiacciate per approvvigionarci d’acqua facendo alcuni giri con due taniche (consigliabili a bordo in queste zone vista l’impossibilità, spesso, di avvicinare la fonte con il mezzo). Il cielo è sereno e la temperatura sotto zero, temiamo che si ghiaccino le acque grigie!  

 

MARTEDI’

Riprendiamo la solita Statale della Pusteria e deviamo a dx per salire allo spendido Lago di Braies. Anche qui il camper arranca in pieno rodaggio ma essendo io e mia moglie due abitué della montagna pensiamo: “così si abitua!” La zona è riserva naturale, ci sono divieti di sosta e di campeggio ovunque,  anche raggiunto il lago, non ricordiamo se i grandi parcheggi sono vietati o accessibili solo di giorno ai camper. Siamo comunque soli e decidiamo di lasciare il camper sotto all’albergo (chiuso) dove non ci sono apparenti divieti ma è chiaro che in stagione sarà proibitivo in quanto riservato ad auto e pullman dell’albergo. Il lago si presenta ghiacciato, come uno specchio circondato da montagne bianche, il silenzio è sovrano, prendiamo due sedie dal camper e ci piazziamo lì, ad osservare ed ascoltare l’immensa pace. Ci viene spontaneo immaginare come si trasformi questo luogo in periodi di massimo afflusso turistico. 

Scesi a valle, visitiamo Dobbiaco, facciamo scorta di canederli, di speck e di sempre ottima carne locale e pernottiamo in uno dei quattro parcheggi accessibili.

 

MERCOLEDI’

Ci dirigiamo a S.Candido, per noi conosciutissima ma sempre bella da vedere, purtroppo il parcheggio riservato ai camper è stato dotato di sbarra, e gli altri parcheggi hanno il simbolo delle autovetture. Pur conoscendo bene l’art.185 del C.d.s., decidiamo di non sfidare i vigili urbani  dopo aver girato invano come trottole per tre volte il paese in cerca di un solo parcheggio non vietato, decidiamo che S.Candido non ci merita e dirigiamo a Sesto.

Il paesaggio è stupendo, da qui si può partire a piedi per la salita alle Tre Cime di Lavaredo. Ci sono divieti di campeggio su tutto il territorio ed i grandi parcheggi agli impianti di risalita sono dotati di sbarre o di divieto di sosta notturna. Esiste comunque un minuscolo spiazzo riservato alla sosta di, al massimo cinque camper, ma sempre con un chiaro ed esplicito divieto di campeggio. Ci fermiamo lì a pranzare e facciamo quattro passi.

Una sensazione strana ci coglie: ci siamo sempre sentiti “a casa” in questi luoghi da noi frequentati per anni presso le numerose pensioni presenti (a dire il vero anche a buon prezzo), ma questa volta, essere qui con il camper ci fa sentire quasi intrusi e comunque mal accetti, eppure abbiamo cambiato mezzo ma siamo sempre noi!  Un po’ rattristati per la difficile situazione soste riscontrata intraprendiamo il viaggio di rientro a casa, con sosta obbligatoria all’area attrezzata di Fiames (Cortina D’Ampezzo) per lo scarico delle acque grigie (mai ghiacciate) e delle due cassette wc utilizzate.

 

Nota: Abbiamo fornito più che volentieri le segnalazioni su eventuali punti sosta ancora non vietati. Preghiamo chiunque volesse seguire le nostre indicazioni di avere il massimo rispetto del suolo, di non campeggiare di non causare nessuna forma di disturbo e/o inquinamento, tantomeno rigorosamente di non vuotare i serbatoi delle acque reflue; solo così tutti avranno la certezza di poter visitare tali stupendi luoghi senza incontrare nuove sbarre o impedimenti per la sosta dei nostri mezzi.


Viaggio effettuato nell'Aprile 2001 da Nicola Busa

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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