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I Monti Sibillini

Estate 2003 (5 - 12 Agosto)

5 agosto: Sarnano ( 540 m. )

Fa decisamente troppo caldo per starcene al mare, poi, dopo l'esperienza cretese a luglio, non è facile reggere il confronto. Decidiamo così di cercare un po' di fresco. Partiamo nel tardo pomeriggio e verso le 19.00 siamo a Sarnano famosa cittadina termale. Ci sistemiamo nell'ampia area di sosta segnalata con possibilità di carico e scarico. Visitiamo a piedi la cittadina che è composta di una parte moderna in piano e di un'antica raggruppata su un ripido colle. Durante l'estate per i numerosi turisti vengono organizzate tutte le sere delle attrazioni, per cui la permanenza si è rivelata piacevole.

6 : Pintura di Bolognola ( 1330 m. )- Lago di Piastra ( 640 m. )

Ripartiamo in direzione Sasso Tetto località sciistica, proseguiamo e a Pintura parcheggiamo il camper in un ampio piazzale. Iniziamo a piedi la risalita ( 8 km )che porta al Rifugio Fargno ( 1700 m. ) lungo una strada, in parte alberata, percorribile anche con le macchine. Dal Rifugio partono poi altre escursioni a piedi. Dopo la sfacchinata ci concediamo un buon pranzo con affettato, polenta e salsiccia al Rifugio. Ritornati al camper, dopo una doccia corroborante, ci mettiamo in marcia verso il lago di Fiastra. Arrivati al paese di S. Lorenzo, non si segue la strada verso il lago, ma si gira a sinistra e, superato il ponte, ancora a sinistra; qui c'è una zona sul lungolago, in parte alberata, con acqua, tavolini e barbecue. In realtà c'è divieto di campeggio, ma da un camperista che viene in questo posto da anni, abbiamo saputo che la nostra presenza è in realtà tollerata perché il piccolo campeggio del lago è pieno tutta la stagione di roulotte stagionali.

7: Lago di Fiastra

Abbiamo trascorso una notte veramente tranquilla e con temperature che oramai ci eravamo scordati. Decidiamo di fermarci ancora un giorno qui perché si sta bene e la compagnia è buona. Facciamo un giro per il paese e poi percorriamo la stradina che costeggia il lago arrivando fino alla diga alta circa 100m. Il lago di Fiastra è, infatti, un bacino artificiale formato con una diga di sbarramento. La passeggiata è molto piacevole e per nulla faticosa. Il pomeriggio lo trascorriamo in assoluto relax a leggere e chiacchierare. Per una pizza o una cena a prezzi veramente contenuti consigliamo di salire al paese di Fiastra.

8: Bolognola (1070m) - Amandola (550m) - Ambro(683m).

Verso le 9.00 partiamo e ci fermiamo nell'area di sosta con scarico e carico di Bolognola. Bolognola, paesino molto caratteristico, è il più piccolo comune delle Marche nonché il più elevato. Partiamo per l'escursione alle cascate di Acquasanta, si tratta di circa 6 km di camminata completamente all'ombra di un bosco. Nell'ultimo tratto il terreno è un po' più accidentato, ma con le dovute cautele è fruibile per chiunque abbia un minimo di allenamento. La prima cascata a minor getto d'acqua, cade da terrazzi e con il sole di mezzogiorno crea dei bei giochi di luce. La seconda cade forzata donando un grosso refrigerio. Rientriamo al camper verso le 15.00 e ci spostiamo verso Amandola. Abbiamo grosse difficoltà a parcheggiare il camper, veniamo poi a sapere che quello dei parcheggi non è un problema che riguarda solo i camper, ma chiunque si debba fermare qui. E' un centro di grosso interesse con un bel centro storico. Dopo un bel giro a piedi, ci dirigiamo con il camper verso il santuario della Madonna dell'Ambro dove arriviamo in circa 20 minuti. Dietro alla Basilica c'è una zona riservata ai camper. Ci sono già alcuni camper, ma riusciamo a sistemarci proprio lungo il fiume. Il Santuario, che è meta di molti pellegrinaggi, sorge in un luogo molto suggestivo e prende il nome dal fiume Ambro le cui acque limpidissime scorrono accanto donando un grosso refrigerio.

9: Ambro

Durante la notte la temperatura è scesa fino a 18° trovandoci impreparati ad affrontare un tale sbalzo di temperatura. Al mattino visitiamo il Santuario. Chiediamo informazioni su escursioni interessanti a camperisti che passano qui tutti i fine settimana e ci viene indicata la passeggiata verso la sorgente del fiume Ambro. Il sentiero s'inoltra in un grandioso canon con pendici boscose in basso e, in alto, pareti rocciose verticali. E' stata un'escursione molto piacevole e caratteristica in cui costeggiavamo il corso del fiume, a volte attraversandolo con soluzioni d'emergenza per poter proseguire. Ci siamo sentiti un po' Indiana Jones. La serata l'abbiamo trascorsa in maniera molto piacevole a chiacchierare con camperisti della zona veramente cordiali e disponibili.

10: Gola dell'Infernaccio - Montemonaco

Ci svegliamo molto presto per spostarci alla gola dell'Infernaccio. Arrivati al paese di Rubbiano, uno sterrato di circa 3 km porta all'imbocco della gola. E' consigliabile arrivare sul posto molto presto perché le possibilità di girare e parcheggiare non sono delle migliori. La gola è un'incisione di circa 3 km aperta dal fiume Tenna tra i monti Sibilla e Priora, larga in alcuni tratti non più di 2-3 metri e dominata da alte pareti a picco. Verso le 9.00 iniziamo l'escursione. Ci troviamo calati in un'atmosfera surreale e stupenda. La penombra del mattino poi conferisce al posto un che di spettrale…siamo, appunto, all'infernaccio. La gola è agilmente percorribile in circa 15 minuti, poi noi proseguiamo lungo il sentiero per l'eremo di S. Leonardo, camminiamo, pertanto, ancora circa 45 minuti. Quest'eremo è conosciuto e caratteristico perché costruito a partire dal 1971 in quasi totale autonomia da un padre cappuccino, padre Pietro, che vive lì da marzo a novembre in assoluta solitudine. E' un posto molto suggestivo. La camminata, volendo, può continuare. Invece di girare a destra verso l'eremo, infatti proseguiamo a sinistra verso il bosco. Da qui una stradina, nell'ultimo tratto un po' meno agibile, ci ha portato in circa 45 minuti ad una cascata formata dal fiume Tenna. Verso le 18.00 ripartiamo e, ripassato il paese di Rubbiano, alla fine dello sterrato giriamo a destra verso Montemonaco. La strada che percorriamo è abbastanza stretta. Arrivati a Montemonaco lasciamo il camper in uno sterrato sotto il paese vicino al campo sportivo e iniziamo a piedi il giro. E' il comune più caratteristico e ben conservato che finora abbiamo visitato. Per dormire ci hanno indicato un'area a circa 1 km dal paese. Intraprendiamo con il camper la salita che porta al paese, ma non giriamo a destra verso il centro, bensì a sinistra; sempre sulla sinistra c'è la chiesa di S. Michele Arcangelo e con una stradina non asfaltata si arriva su uno sterrato piano, illuminato e con fontanella dell'acqua. Non c'è nessuno, ma il posto è talmente tranquillo che ci fermiamo per la notte.

11: Monte Sibilla - Castelluccio

Verso le 9.00 partiamo per il Monte Sibilla. Abbiamo preferito lasciare il camper lungo la strada e salire al rifugio a piedi, ma ci è stato detto che alcuni camper sono saliti; la strada è infatti sterrata, ma abbastanza larga, la salita è però notevole, quindi in discesa si mettono sicuramente a dura prova i freni. In 1.30 h abbiamo raggiunto i 1540 m. dove si trova il rifugio; da qui poi partono altre escursioni a piedi, ma a noi è bastata la prima salita. Abbiamo pranzato benissimo ed a basso prezzo al rifugio e ci sentiamo di consigliarlo vivamente. Verso le 18.00 siamo ripartiti in direzione Castelluccio. Superato il paese di Montegallo la strada inizia a salire ed è bellissimo questo tratto di strada tagliato nel ripido pendio che attraversa boschi, pinete fino ad arrivare alle alte vette del monte Vettore. Arrivati a Forca di Presta ( 1540m. ) si scende ed il paesaggio improvvisamente cambia offrendo alla vista dolci ondulazioni che sembrano di velluto, un paesaggio sicuramente unico. Siamo arrivati ai Piani di Castelluccio considerati il più grande bacino carsico d'Italia. Saliamo al paese di Castelluccio arroccato su un colle, ma le possibilità di parcheggio sono pressoché nulle; c'è da considerare che siamo nella settimana di ferragosto… Sapevamo di un'area riservata ai camper, ma vista la conformazione del paese non ci spieghiamo dove possa essere, per cui chiediamo informazioni. Dobbiamo scendere dal paese, all'incrocio girare a destra e dopo circa 500 m. in un ampio spazio troviamo decine di camper. Ci sistemiamo, ma il paese a piedi è irraggiungibile. La notte la passiamo qui.

12: Forca di Presta - Monte Vettore

Verso le 9.00, dopo esserci svegliati con circa 16°, ci spostiamo verso Forca di Presta. Parcheggiamo il camper su uno sterrato davanti al rifugio con altri cinque camper. Da qui parte l'escursione al Monte Vettore che si può raggiungere con due ore circa di cammino. Il percorso è abbastanza impegnativo, soprattutto per la ripidità del sentiero. Lungo il tragitto è molto suggestiva la vista sul Piano Grande di Castelluccio. Raggiunto il Rifugio Zilioli ( 2215 m. ), la cima si raggiunge in circa 20 minuti e da qui si gode una vista a 360° sui Sibillini e sul Gran Sasso. Tornati al camper si scatena un fortissimo temporale, decidiamo ugualmente di passare qui la notte perché il posto è molto gradevole.

13: Monte Vettore

Mentre quasi tutta l'Italia boccheggia, sembrerà assurdo, ma noi qui per la notte abbiamo dovuto dormire con il piumino o, come nel nostro caso, essendone sprovvisti, con la stufa accesa. Dopo una notte così……piacevole, ci mettiamo, ahimè, sulla via del ritorno.


Considerazioni: non potevamo certo immaginare che questa terra potesse serbarci così tante sorprese. In questa settimana, che avrà sicuramente un seguito, abbiamo visto luoghi molto belli alcuni dei quali non hanno nulla da invidiare alle nostre Alpi. Un merito va poi riconosciuto: una grande attenzione nei confronti di noi camperisti. Quasi ogni paese, piccolo o grande che sia, è dotato di un'area di sosta a volte con carico e scarico. Arrivando, pertanto, sul posto potevamo parcheggiare tranquillamente in comodissimi spazi a noi riservati. Non ovunque ciò è possibile, anzi!! Ciò denota una grande intelligenza da parte delle amministrazioni locali che hanno preso coscienza di una realtà che è impossibile, se non assurdo ignorare. Complimenti e grazie!



Viaggio effettuato ad Agosto 2003 da Roberto e Manuela Tomassini

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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