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Camping Sport Magenta

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Massimo, Graziella, Federico
24/6/05-10/7/05

Venerdì 24/6, pomeriggio – Partiamo da Roma con il nostro Autoroller 41 1,9TDI. Percorriamo l’autostrada A1 e poi la A3 fino all’area di servizio Sala Consilina, dove ci fermiamo a dormire.

Sabato 25/6 – Proseguiamo fino a Villa S. Giovanni e ci imbarchiamo sul traghetto.

Da Messina ci dirigiamo a Giardini-Naxos, dove arriviamo nel primo pomeriggio e ci fermiamo al Parking Lagani. Siamo fortunati, perché troviamo l’ultimo posto libero!

Poiché abbiamo deciso di fare una vacanza riposante (e non una maratona per vedere il più possibile nei 15 giorni disponibili) decidiamo di rimandare la visita di Taormina all’indomani e girelliamo semplicemente per Giardini e facciamo una puntatina al mare.

Domenica 26/6 – Dopo una buona granita di limone con brioche, prendiamo l’autobus per Taormina. La fermata è vicina al Parking, tuttavia l’autobus nei giorni festivi non passa molto spesso…

Visitiamo Taormina passeggiando lungo corso Umberto e le viuzze laterali. Ci fermiamo a mangiare al ristorante La Zammara, dove è possibile gustare un menù tutto al limone, in un piccolissimo giardino-agrumeto: risotto al limone, polpette cotte nelle foglie di limone, mousse al limone (ma sono ottime anche le altre pietanze!). Poi andiamo a visitare il Teatro greco, veramente splendido, specialmente per il panorama.

Lunedì 27/6 – Ripartiamo in direzione sud, per raggiungere il paesino di Marzamemi. Lungo la strada ci fermiamo a visitare le gole dell’Alcantara. Ci sono 3 possibilità di escursione, ma noi scegliamo la più semplice, la discesa a piedi fino di fronte alle gole. L’acqua è limpidissima ma gelata; nonostante tutto ci sono delle persone che si immergono!!

Ci tratteniamo un po’, poi proseguiamo fino alla nostra meta e ci fermiamo al camping il Forte. Ci sono pochissimi equipaggi ed l’unico servizio aperto è il bar. Niente spaccio, passa solo un camioncino con la frutta e verdura. Perciò ci dirigiamo in paese alla ricerca di un negozio di alimentari. Marzamemi è un borgo di pescatori, la piazza centrale è molto semplice e con un’aria d’altri tempi. Nel paese vi sono vari bar, pizzerie e ristoranti ma troviamo solo due alimentari, uno più sfornito dell’altro. Decidiamo perciò di mangiare una pizza e di recarci a Pachino l’indomani.

Martedì 28/6 – Passiamo la mattinata in spiaggia; pochissime persone, si sta in pace… Nel pomeriggio, verso le 6, inforchiamo le bici ed andiamo a fare la spesa a Pachino. Il paese è grandino e vi sono molti negozi dove acquistare il necessario. Mangiamo un’ottima granita di limone nella pasticceria Novello.

Mercoledì 29/6 – Mattinata in spiaggia. Nel pomeriggio escursione in bici fino a Portopalo, paesino simile a Pachino. La strada all'andata è un po' faticosa per persone non allenate, vi sono alcune salite niente male, ma volete mettere la soddisfazione all'arrivo?

Giovedì 30/6 – Lasciamo Marzamemi per dirigerci a nord, verso l’oasi di Vendicari. Ci fermiamo presso l’agriturismo Calamosche, che offre un’area attrezzata per camper, oltre ad un discreto ristorante a prezzo conveniente. Scomodità: terra rossa che sporca tutto ed un vento forte pomeridiano che distrugge la veranda di un camper vicino a noi. La spiaggia di Calamosche si trova all’interno della riserva naturalistica e ci vogliono 20-25 minuti a piedi (sotto il sole!) per raggiungerla. Però ne vale la pena, è bellissima.

Venerdì 1/7-Domenica 3/7 – Rimaniamo a Calamosche e ci godiamo il mare.

Lunedì 4/7 – Si riparte per dirigersi a Noto. Visitiamo la cittadina ed ammiriamo i palazzi barocchi, tuttavia il Duomo è in restauro e la facciata è coperta da un telone, peccato! Ci consoliamo con la solita granita con brioche.

Un sito dedicato alla Provincia di Siracusa, consultato in precedenza, ci aveva decantato le bellezze del canjon del fiume Cassibile, tra Noto e Siracusa, e così cerchiamo le indicazioni per raggiungerlo: niente da fare! Non ve ne sono, e nessuno del luogo sa come fare a raggiungere questo fantomatico posto. Conclusione: perdiamo un’ora provando varie strade ed alla fine desistiamo non senza aver pronunciato un sentito “grazie” all’indirizzo di chi ha compilato il sito!

Proseguiamo per Siracusa, dove ci fermiamo nell’area attrezzata “Von Platen”. Ottimo posto, a poca distanza dalla zona archeologica e ben collegato con Ortigia. Recandoci al Teatro ed alle vicine Latomie ci imbattiamo in una piccola pasticceria artigianale in viale Teocrito (Alfio Neri) che produce delle eccezionali paste di mandorla, cannoli freschissimi, ottima granita di vari gusti e super brioche (non mi dite che sto sempre a parlare di mangiare…).

Il Teatro di Siracusa è più grande di quello di Taormina e ben conservato, vi rappresentano ancora delle tragedie per un breve periodo in estate, ma la sua cavea non si affaccia su un meraviglioso panorama… In alto, sopra il Teatro, c’è una caverna da cui sgorga una sorgente le cui acque erano convogliate fino al Teatro, molto piacevole e rinfrescante. Inoltre vi sono numerose antiche tombe scavate nella roccia.

Tutto il panorama delle Latomie è molto affascinante e l’acustica dell’ Orecchio di Dioniso è veramente eccezionale.

Ci rechiamo poi a visitare la piantagione di papiri (Ciperus papirus) “L’angolo del papiro” subito accanto alla zona archeologica. Il proprietario ci fa da cicerone, ci spiega il metodo di fabbricazione della carta a partire agli steli di papiro e ci mostra la differenza tra la carta papiro preparata a mano e quella industriale di provenienza egiziana, che si può acquistare a poco prezzo. In effetti, non c’è paragone. Acquistiamo un dipinto su carta papiro, da tenere come ricordo.

Martedì 5/7 - Prendiamo l’autobus (n. 4 o 15) di fronte all’area attrezzata per raggiungere Ortigia, che giriamo in lungo ed in largo: è veramente una zona molto bella.

Ripartiamo verso nord ma ci fermiamo dopo pochi chilometri a Brucoli presso il camping con lo stesso nome, per un altro paio di giorni di mare. Quasi solo scogliera, una piccolissima spiaggia di sabbia, comunque il campeggio è discreto, anche se il ristorante-pizzeria è chiuso (delusione per Massimo e Federico, che avevano tanta voglia di una pizza!).

Giovedì 7/7 - Ripartiamo verso nord e ci fermiamo a Catania, dove ci hanno consigliato di passare assolutamente per gustare gli arancini di Savia in via Etnea (di fronte alla Villa Bellini). In effetti sono molto buoni, ma ci sembrano migliori, sebbene più pesanti, quelli della pasticceria subito appresso. Che spanciata, ragazzi!

Ci dirigiamo verso Acireale, ammirando la costa ed in particolare la Costa dei Ciclopi con i famosi Faraglioni. Per la notte ci fermiamo al camping Panorama di Acireale, con l’idea di passare ancora un giorno al mare. Tuttavia il campeggio non ha l’accesso alla spiaggia (come invece riportato dalla nostra guida campeggi) e fornisce un servizio pulmino ogni mezz’ora (compreso nel prezzo dl soggiorno -il più alto di tutti in questa parte di Sicilia- che se ne usufruisca o no) fino ad uno dei Lidi vicino. L’idea di dover aspettare il pulmino e di trovare magari una spiaggia superaffollata non ci attira proprio. Inoltre il fatto che il campeggio sembri una baraccopoli, pieno com’è di roulottes stanziali (di quelle con veranda chiusa, frigo esterno, recintino con piante…) una attaccata all’altra come “bassi”, ci fa decidere di rimanere solo la notte e di ripartire la mattina dopo.

Venerdì 8/7 – Visitiamo Acireale, molto bella, e comperiamo dei ricci al mercato: ottimi con un goccino di limone, ci sentiamo per un attimo dei veri Siciliani.

Ripartiamo per l’Etna, passando per Zafferana. La salita è molto dura, e la temperatura elevata: ci dobbiamo fermare 4 volte perché l’acqua del radiatore bolle! Dal Rifugio Sapienza saliamo fino a 2900 metri prima con la funivia e poi con un pulmino. Il panorama in alto è molto bello e l’esperienza interessante, ma fa decisamente freddo e tira un vento gelido: che differenza con il mare 3000 metri più giù! Al ritorno, lungo la strada i freni del camper si surriscaldano e dobbiamo fermarci due volte; questa escursione è stata una vera odissea per il nostro povero mezzo…

Ci fermiamo per la notte nel vasto parcheggio (in realtà un punto di raccolta in caso di evacuazione) di Zafferana.

Sabato 9/7 - Prendiamo il traghetto a Messina, salutiamo la Sicilia e ci accingiamo ad affrontare la “meravigliosa” RC-Sa.

Poiché abbiamo tempo, decidiamo di spezzare il viaggio fermandoci a Maratea, al campeggio di Castrocucco (sul mare). C’è pochissima gente, lo spaccio è poco fornito e la pizzeria-ristorante è chiusa. Ma quando inizia la stagione estiva?! La spiaggia è bella e grande, di sabbia e ciottoli.

Domenica 10/7 – Ultima oretta di sole in spiaggia, poi si riparte. A metà pomeriggio siamo a Roma. Vacanza finita, sigh!



Viaggio effettuato a Giugno-Luglio 2005 da Graziella Morace

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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