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ALLA SCOPERTA DELLA VAL D'AOSTA "MINORE"

Chi spera, leggendo queste righe, di essere guidato nella visita delle località famose della Valle d'Aosta, rimarrà sicuramente deluso; infatti in queste righe non mi occuperò di Courmayeur, La Thuile, Cervinia, Gressoney o Pila, già ben note a tuffi gli appassionati di sport invemali; non nominerò nemmeno i monumenti della romana Augusta Paetoria Salassorum, né citerò le bellezze del Monte Bianco, del Cervino, del Monte Rosa e del Gran Paradiso. Vorrei, invece, far scoprire a tutti coloro che vengono in Val d'Aosta o vi transitano diretti in Francia una realtà veramente a misura di camper. Fatta di strade, spesso strette e tortuose, ma poco trafficate, dove ognuno potrà trovare gli stimoli necessari per concedersi una rilassante sosta nel verde, un'allegra scampagnata in bicicletta per sentieri o strade agricole, una sosta in trattoria per uno spuntino tipico o la ricerca del negozio più fornito per acquistare i prodotti regionali.

Mi propongo quindi di portarvi alla scoperta della sponda destra orografica della Valle d'Aosta, detta anche l'Envers, termine che indica appunto una zona posta all’ombra della montagna.

I periodi migliori per seguire questo itinerario sono quelli della primavera e dell'autunno perché meno frequentati dai turisti tradizionali (anche se luglio e agosto non sono cosi affollati); assolutamente sconsigliati il tardo autunno e l'inverno, in quanto tutto il tragitto risulta in ombra e quindi frequentemente si possono trovare le strade ghiacciate, cosa non certo gradita alla guida dei nostri mezzi.

Il tragitto si può idealmente suddividere in tre parti.

 

Il nostro itinerario inizia sulla strada statale 26 all'uscita dell'abitato di Donnaz (a pochi chilometri dal casello autostradale di Pont Saint Martin) dove si trova, tagliato nel fianco della montagna dagli ingegneri imperiali e perfettamente conservato, un tronco lastricato della strada romana delle Gallie; da qui una breve passeggiata tra le vigne conduce al piccolo borgo medioevale di Bard, dove domina la vallata il poderoso Forte, che risale al XIX secolo e che, pare, abbia resistito alle truppe di Napoleone Bonaparte.

Superata Bard si svolta a sinistra in direzione di Champorcher e da qui, seguendo le indicazioni per il campo sportivo, ci si immette sulla rue Closalla che corre per un breve tratto tra la A5 e la ferrovia, per poi inoltrarsi, tra fiume e montagna, fino alla frazione di Echallod, dove si può ammirare un pregevole ponte ad arco e un antico complesso siderurgico composto da altoforno e forgia.

Lasciata Echallod, la strada prosegue pianeggiante e nel verde fino ad Issogne; qui da visitare assolutamente è il famoso castello del XIV secolo, con il bel cortile - giardino decorato dalla fontana del melograno in ferro battuto, le logge, gli affreschi, i soffitti a cassettoni decorati e le ampie sale ricche di mobili e arredi d'epoca; all'uscita del paese si trova, inoltre, la Torre delle Colombiere.

Poco prima del ponte sulla Dora Baltea la occorre imboccare la strada che diparte sulla sinistra costeggiando il fiume: poco dopo si incontra la chiesetta cimiteriale di Fleuran in cui la decorazione muraria originaria è ancora visibile negli archi ciechi del fianco e della facciata; si prosegue quindi verso Montjovet (attenzione all'inizio della frazione, a svoltare a destra subito dopo la casa valdese, per evitare l'abitato la cui strada centrale è molto stretta e tortuosa, praticamente intransitabile per i camper).

Arrivati al Bourg de Montjovet lasciato il mezzo all’inizio dell’abitato con una breve passeggiata si può visitare la chiesa incorniciata dal ponte della ferrovia e vedere un sarcofago romano.

A questo punto conviene abbandonare la strada dell'Envers perché poco dopo si interrompe, sbarrata dalla stretta gola scavata dalla Dora Baltea.

 

 

Dopo aver raggiunta Chatillon si lascia la statale 26 e si seguono le indicazioni per Pontey, superato il bivio per Ussel attraversando il ponte di S. Clair la strada abbandona il fondovalle per salire a mezza costa tra i boschi fino all'abitato di Pontey, dove si proseguirà in direzione di Fenis.

Di li a poco si incontra il villaggio di Prelaz, dove la strada si fa più stretta per poi proseguire in salita, completamente immersa nel verde che si interrompe soltanto per offrire splendidi panorami sul fondovalle; si prosegue quindi per l'abitato di Margnier, da cui si segue la strada in leggera discesa fino ad Arlier e Septumian, fino a raggiungere il comune di Fenis.

A Fenis una sosta è d'obbligo grazie anche al parcheggio Tzante' de Bouva con l'adiacente area verde, da dove con una brevissima passeggiata si raggiunge il maestoso Maniero del secolo XII, voluto da Aimone di Challant con le sue due possenti cinte murarie, le sue torri, lo stupendo cortile a balconate e i suoi affreschi. Dal parcheggio è possibile fare diverse escursioni in bicicletta lungo le molte stradine secondarie che solcano la vasta zona pianeggiante tra l'autostrada, la ferrovia, il canale idroelettrico ed il fiume.

All'uscita del parcheggio si prosegue in direzione di Pollein lungo il percorso si può lasciare il mezzo nei pressi dei campi sportivi di Quart o Saint Marcel o presso il lago di Brissogne, balneabile in estate e dotato di ristorante, per girovagare, a piedi o in bici, in riva al fiume per strade sterrate e sentieri immersi nella natura; si possono così raggiungere in pochi chilometri i laghi di Saint Marcel, vasta zona umida protetta e ricca di fauna acquatica.

Proseguendo si incontra Pollein dove nell'ottima area verde attrezzata (purtroppo non ancora per i camper) vicino al campo sportivo è possibile sostare e, nelle domeniche primaverili ed autunnali, ammirare i giochi tradizionali valdostani (Tran e Rebatta) o partire con le biciclette per raggiungere gli stessi luoghi elencati prima.

 

 

Oltrepassata la Fraz. Pont Suaz ed il bivio per Pila incontriamo Gressan, dove si potrà visitare l'antica parrocchiale, un esempio pressoché intatto di chiesa rurale romanica, decorata da un ciclo di affreschi del 1483, a navata unica, coperta da capriate, con un abside semicircolare di tipo lombardo, un campanile e una piccola cinta cimiteriale; e Jovençan, con il castello, la casaforte e la chiesa.

Ad Aymavilles, incontriamo un castello unico nel suo genere, risalente al secolo XIV, ma trasformato nel XVIII secolo da maniero feudale a casina rococò.

Si continua quindi verso Villeneuve su una strada non comodamente transitabile a causa dell'alluvione del 1993 che ha distrutto un ponte ad arco di origine romana, ma che corre tra le vigne ed offre uno stupendo scorcio dei castelli di Saint Pierre siti sull'altra sponda della Dora Baltea.

A Villeneuve sono assolutamente da visitare il complesso di Chatel - Argent che risale al XII secolo e la chiesa parrocchiale del X-XVI secolo, importante per la sua struttura romanica con la cripta a tre absidi, il campanile e le tre navate coperte da volte tardo gotiche decorate, e posta in un pittoresco sito che domina l'abitato.

Nei pressi di Introd sono da visitare il castello, del XIII - XV secolo, la Cascina "L'Ola" del XV secolo, e il belvedere sull'orrido.

Nelle vicinanze si trova Les Combes, località molto conosciuta per le vacanze papali e adatta a tranquille passeggiate, e quindi Arvier con un bel complesso di edifici all'ingresso del paese, dove si può concludere il nostro itinerario.

 

L'itinerario descritto copre circa 60 chilometri e si può percorrere agevolmente in una gionata, ma il suo punto di forza è l'abbandono della statale e la possibilità di scoprire tutti i minuscoli paesini che gravitano attorno ad Aosta e che meritano sicuramente di essere visitati.

In tutti i paesi sono si può passare tranquillamente la notte e rifornirsi di ottima acqua potabile alle tante fontanelle; inoltre, per lo scarico delle acqua nere è possibile servirsi dei camper service di Aosta e Verres, vicinissimi a tutti i paesini citati e ottimamente segnalati, o quelli di Courmayeur, Cervinia e Cogne.

Lungo il tragitto si incontrano, inoltre, le riserve naturali del lago di Lolair nel comune di Arvier, di Marais tra La Salle e Morgex e de la Cote de Gargantua nel comune di Gressan e volendo si possono fare le seguenti divagazioni:

  • da Hone la vallata di Champorcher;
  • da Issogne in pochi Km. Si raggiunge Verres per visitare il poderoso maniero del XIV° secolo che domina l’abitato;
  • da Champdepraz il parco naturale del Mont Avic;
  • da Fenis il Vallone di Clavalité, chiuso al transito delle auto, e l’oratorio di S.Giuliano sull’omonimo rilievo;
  • da Saint Marcel il santuario di Plout, immerso tra i castagneti, e le miniere di ferro abbandonate con impianti siderurgici delle Druges (area pic-nic);
  • da Aosta o Gressan la conca di Pila con la becca di Nona ed il Monte Emilius;
  • da Aymavilles la vallata di Cogne con il Parco Nazionale del Gran Paradiso (aree di sosta) e Pondel con il ponte dell’acquedotto costruito nel III° secolo in un sito incantevole;
  • da Villeneuve le vallate di Rhêmes e Valsavarensche, anch'sse nel parco del Gran Paradiso;
  • Da Arvier il borgo di Avise con i suoi castelli del XII° e XV° secolo

Buon viaggio a tutti



Viaggio consigliato da Roberto Lunghi (Camper Club Valle d'Aosta)

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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