Pubblicato:
17/09/2009 da
pg
Periodo:
23/08/2009 - 12/09/2009
(20 giorni)
Non specificato
Sardegna occidentale
da Bosa a Porto Pino 23 agosto -12 settembre 2009
Equipaggio Paolo, Marta, Valentina ( 7 anni ), Giorgia ( 5 anni ).
Mezzo : Mirage Alaska 5.000
Domenica 23 agosto
Partiamo da Valdagno (Vi ) alle ore 8,00. La nostra meta è Pisa, tappa per il pranzo.
Parcheggiamo alle ore 13 circa nell’area di sosta di Via Pietrasantina, gestita dall’associazione camperisti di Pisa: 3 ore € 3; 5 ore € 5; notte € 12. Area triste, sporca e frequentata da zingari.
A 800 mt dall’area di sosta, attraverso una “specie” di percorso pedonale, dissestato e sporco, arriviamo alla magnifica P.zza del Duomo, più nota come Corte dei Miracoli.
La Torre di Pisa ( che pende che pende e mai non vien giù), il Duomo, il magnifico Battistero ci accolgono con la loro magnificenza.
Ci sdraiamo all’ombra del Battistero e ci gustiamo un ottimo panino osservando e ammirando il continuo andirivieni dei
numerosi turisti affascinati dal luogo.
Rinunciamo alla salita alla torre per 3 motivi, il primo: è vietato salire ai bimbi di meno di 8 anni e le nostre bimbe hanno rispettivamente 7 e 5 anni; il turno di salita è previsto alle ore 17, troppo tardi per i nostri programmi, e il costo di 15 € a persona ci sembra un tantino esagerato.
Alle 16 dopo esserci ristorati ripartiamo da Pisa per andare a Vada, sul mare, presso il Campeggio “Mulino a fuoco” per passare la notte.
Campeggio molto carino, curato, con accesso diretto al mare attraverso la bellissima pineta maremmana. Abbiamo speso € 30,40 per una notte 2 adulti 2 bimbe ( ottima cena al ristorantino del campeggio spendendo una modica cifra ).
Sulla strada Vada Cecina abbiamo notato una bellissima area di sosta immersa nella pineta, con piazzole delimitate con fondo erboso, purtroppo non abbiamo preso nota del nome..
Lunedì 24 agosto
Partiamo con la dovuta calma, direzione Piombino, dobbiamo acquistare i biglietti per il traghetto.
Arriviamo a Piombino e parcheggiamo presso il molo pronti per la partenza.
Acquistiamo i biglietti ( € 182,14 andata a Olbia 2 adulti 1 bimbo pagante un camper lungo cm. 630 H. cm. 285 ).
Il nostro traghetto Moby Aky arriva con 1 ora di ritardo.
Attendiamo il traghetto presso la stazione marittima. Nostra fortuna è la presenza di una zona giochi per bimbi, le nostre Valentina e Giorgia si divertono moltissimo in questa struttura alternandola con l’utilizzo della scala mobile.
Partiamo da Piombino alle 15,45 anziché alle 14,30.
La nave molto accogliente, anche se sporchina, ci incuriosisce. La esploriamo tutta, l’area giochi è molto bella e utile, mentre la piscina è vuota, e sporca.
Finalmente dopo 4 ore e mezza arriviamo a Olbia.
Attraversiamo Olbia con facilità e ci dirigiamo a Berchidda attraverso la statale Olbia Sassari
( meta scelta in quanto posta a metà strada tra Olbia e Bosa, la nostra meta).
rriviamo all’area di sosta di Berchidda, area immersa nel buio più totale con l’ingresso molto sporco che ci dà l’idea di essere totalmente abbandonata.
Chiediamo informazioni al vicino bar che funge da gestore e ci rassicura che l’area chiamata Campeggio Tancarè è perfettamente funzionante.
Siamo in 4 equipaggi in una area che potrebbe essere molto bella, all’ombra di bellissimi sughereti, bagni efficienti, anche se non perfettamente puliti, possibilità di CS e di allaccio alla corrente ( 16 € a notte + 3 € per
l’eventuale allaccio ).
Viste le condizioni generali dell’area una vera ladrata.
Passiamo comunque una bellissima notte, il cielo ci regala una stellata magnifica, erano anni che non vedevamo
così tante stelle, come non ricordavamo quanto buia fosse
la notte, ci sembra di essere immersi in un calamaio di inchiostro nero.
25 agosto
Si riparte per raggiungere Bosa, la meta è l’area S’Abba Druche sulla statale Bosa-Alghero.
Attraversiamo un paesaggio bellissimo, molto aspro e secco, ma con un suo fascino.
Percorriamo la statale Olbia-Sassari e poi deviamo per la superstrada Sassari-Cagliari fino a giungere a Macomer e poi direzione Bosa-Alghero.
Arriviamo all’area S’Abba Druche, posta in riva al mare.
CS, allaccio corrente ( non è di 220 volt ma oscilla tra i 170 e i 180 volt con relativo problema per il buon funzionamento del frigorifero), 2 bagni, 2 docce ( € 1 per 2 minuti e 15 d’acqua), lavatrice ( € 7 ), bar, ristorante pizzeria. € 20 per il camper + 2 € per ogni adulto.
Il posto è magnifico, i servizi offerti non molto, visto il costo. ( CS è un po’ “ primitivo” area e spiaggia sporche).
Trascorriamo comunque 2 piacevolissimi giorni, avendo a disposizione 3 diversi tipi di spiaggia: sabbia, scogli, ciotoli, e la possibilità di osservare in una acqua calda vari tipi di pesciolini.
27 agosto
Trasferimento a S’Archittu.
Attraverso la SS.292 andiamo a S’Archittu.
Posto meraviglioso. Il mare è molto bello, dominato da un arco naturale di roccia bianca che dà il nome al paese.
Peccato il limite di sosta per i nostri mezzi a ½ ora, oppure si deve parcheggiare lungo la statale, e la sporcizia del paese, che invece potrebbe essere un vero gioiello, con una passeggiata pedonale lungo il mare molto carina.
Provenendo da nord
consigliamo una breve tappa, prima dell’ingresso a Santa Caterina S’Archittu, alla fine della discesa, dopo il distributore Tamoil, girare a destra, un ampio spazio sterrato ci potrà accogliere per una breve tappa ( c’è il divieto di sosta per camper ) fatti due passi si potrà ammirare un meraviglioso panorama.
Passiamo la notte al vicino campeggio Nurapolis ( 7 € adulti, 6 € bimbi, 6 € camper, 3 € allaccio corrente) sulla spiaggia IS Arenas: 6 km di sabbia fine con un mare splendido. Campeggio molto semplice immerso in una bellissima pineta.
In zona non ci sono possibilità di sosta per i nostri mezzi, esistono altri 2 campeggi: L’Europa e Is Arenas.
28 agosto
Giornata dedicata al relax, spiaggia, mare sole, vita da campeggio con animazione per grandi e bambini a gestione familiare ma molo carina.
29 agosto
Proseguiamo il viaggio verso sud visitando Puzzu Idu e Su Pallosu, posti con un bellissimo panorama e con un’acqua di mare cristallina.
Raggiungiamo con facilità, strade belle e scorrevoli, San Salvatore. Paesino abitato solo per 9 giorni in questo periodo per la Corsa degli scalzi; molto bello e particolare, usato per set cinematografici. Consigliamo la visita.
Tenete presente che in questo periodo non è possibile visitare l’apogeo paleocristiano della chiesa, l’elemento più importante del luogo.
A pochi km da San Salvatore ci sono le rovine di Tharros, da noi
non visitate.
Per il pranzo ci trasferiamo nella vicina Is Arutas, la famosa spiaggia dei chicchi di riso.
Ampia possibilità di parcheggio e di pernotto in riva al mare, si paga la giornata, la notte è gratis.
La spiaggia è magnifica ed il mare presenta dei colori particolarissimi, purtroppo il maestrale ci ha fatto letteralmente fuggire.
La notte la trascorriamo più a sud, nell’area di sosta di Marina di Arborea.
Area molto bella immersa in una splendida pineta, dotata di allacci luce e CS.
( € 10 a notte + costo luce ) posta a pochi metri dal mare. L’area non è illuminata e purtroppo come tutta la zona priva di manutenzione e pulizia.
Marina di Arborea ha una bella spiaggia di sabbia fine molto lunga 1 albergo ristorante e 2 bar, il tutto sembra fermo a 50 anni fa.
Abbiamo cenato al ristorante IL Cannetto con soddisfazione.
Sconsigliamo il pernottare il fine settimana in quanto i locali organizzano serate musicali, molto rumorose, fino alle 5 del mattino.
30 agosto
Ripartiamo per raggiungere Piscinas.
Lungo la strada ci fermiamo ad Arborea per fare un po’ di spesa presso il centro commerciale le Botti. Arborea fondata da Mussolini, presenta la caratteristica architettura del ventennio. Il centro commerciale è un bell’esempio di recupero di una struttura industriale del tempo dimessa.
Ci spostiamo verso Marceddì attraversando tutta la zona recuperata nel periodo fascista, attraverso imponenti opere di bonifica. Il paesaggio da brullo e secco si è trasformato in un tipico paesaggio della pianura padana.
Campi di granoturco, fattorie, stalle.
Marceddì è un tipico paesino di pescatori molto suggestivo: case basse, strade bianche e polverose, persone sedute sull’uscio di casa che salutano cordialmente, il tutto avvolto in una atmosfera di abbandono, anche qui il tempo sembra essersi fermato anni fa.
Segnaliamo un bel percorso naturalistico che inizia alla fine del porto, che ci porta a scoprire la vegetazione tipica di questa zona paludosa.
Peccato lo stato di abbandono.
Marceddì
Ripartiamo per Piscinas, il paesaggio ritorna ad essere aspro e secco.
Scegliamo di percorrere la strada che da Guspini porta a Montevecchio e poi attraversando Ingurtosu a Piscinas.
La strada è molto bella paesaggisticamente, si attraversa il parco minerario scoprendo le varie zone di estrazione, il tutto immerso in una macchia mediterranea incontaminata.
La strada da Montececchio a Ingurtosu è sterrata, sulla carta stradale è considerata strada gialla, con molte curve e con un fondo molto dissestato, si deve avere una guida molto accorta e prudente, la sconsiglio a mezzi di dimensioni notevoli. ( il cartello stradale con il limite d’altezza di cm. 260 comunque è falso ).
Consiglio di arrivare a Ingurtosu attraverso la strada che passa per Arbus, asfaltata.
Da Ingurtosu a Piscinas la strada è sempre sterrata, anche se qui la chiamano strada con asfalto ecologico, comunque rispetto alla strada che parte da Montevecchio è più larga e di percorribilità maggiore, si deve solo fare attenzione al fondo molto ondulato. Paesaggio molto particolare e affascinante.
A Piscinas si deve sostare al campeggio Sciopadroxu, l’unica struttura della zona ( posti camper limitati, CS disponibile, € 19 a notte con sistemazione non in piazzola perché piene ) in quanto la strada che porta alla spiaggia ha il divieto di accesso per i mezzi con larghezza superiore a cm. 190.
Campeggio molto carino, immerso in un bosco di eucalipti, circondato da cervi selvatici che ci allietano la notte con i loro richiami amorosi, servizio navetta per la spiaggia, bel ristorante dove si possono gustare delle ottime cene con lo sguardo che spazia sulle famose dune di sabbia.
31 agosto
Giornata dedicata alla scoperta delle dune.
Con un facile sentiero che parte dal campeggio si raggiunge la sommità delle dune: la vista del mare in lontananza, il silenzio che ci avvolge ci fanno capire il perché della notorietà di questa zona, consigliamo a tutti di fare questa esperienza.
Con una splendida camminata di circa 1 ora si raggiunge la spiaggia e il bellissimo mare.
01 settembre
Lasciamo Piscinas per proseguire il nostro viaggio verso sud. Prima della partenza un simpatico pastore ci vende una forma di pecorino da lui prodotta, il camper viene subito inondato da un profumo intenso di formaggio che ci accompagnerà fino a casa.
La nostra meta è la splendida spiaggia di Scivu.
Da Piscinas andiamo a Ingurtosu e poi proseguiamo per Arbus e Fluminimaggiore ( a Ingotorsu un cartello con il limite di altezza di cm. 260 è falso, il passaggio sotto una casa è notevolmente superiore ai 300 cm.).
Strada statale 126, molte curve, paesaggio molto bello, montano.
La strada che ci porterà a Scivu ha un panorama vista
mare indimenticabile, guida attenta per le continue
curve e controcurve.
Parcheggio di Scivu ampio, doccie € 1, bagni €0,50, CS a pagamento, sosta € 8 per la giornata, notte gratuita. Bar ristorante con possibilità di acquisto giornali.
Spiaggia molto bella, per raggiungerla si devono fare una settantina di scalini, sabbia fine, scogli, acqua cristallina.
Passiamo una notte splendida sotto un cielo stellato e un mare illuminato da una splendida luna. Silenzio incredibile.
02 settembre
Lasciamo Scivu per la vicina Buggerru.
La strada è oramai la conosciuta strada “alpina”, ripide discese, curve e controcurve, impegnativa, ma scorrevolissima.
Arriviamo alla “simpatica” area di sosta di Buggerru ( € 15 per luce, CS, doccia, lavatoio. Luglio e agosto sono € 20, € 10 gli altri mesi), posta in prossimità del porticciolo, con spiaggia di fronte. Appena si entra a Buggerru provenienti da nord, subito dopo il distributore di benzina si gira a destra e si seguono le indicazioni. A 3 km da Buggerru, sempre provenendo da nord si incontrava l’area di sosta le Terrazze, molto bella, ma lontana dal paese.
A Buggerru facciamo i turisti, visitiamo il simpatico paese, facciamo rifornimento di vettovaglie, e visitiamo la Gallerie Henry, vecchia miniera di calamina ristrutturata.
La visita ( € 8 adulti, € 4,50 bimbi 6 – 12 anni ) la consigliamo, un simpatico figlio di minatori ci illustra cosa era la vita di Buggerru fino a non molti anni fa, ci racconta la storia della miniera, e di come si stia lavorando per recuperare tutti i siti minerari oramai completamente abbandonati della zona per scopi turistici e divulgativi.
La visita consiste in un percorso fatto con un trenino elettrico che ci porta all’interno della montagna, per poi ritornare a piedi, prima attraverso una spettacolare passeggiata a strapiombo sul mare ammirando scorci impensabili per proseguire con torce elettriche e caschetti lungo il tunnel della miniera.
03 settembre
Lasciamo Buggerru per la vicina Cala Domestica.
Il posto merita una visita.
Ampio parcheggio, fondo erboso (se è piovuto, altrimenti è paglia!), ( € 5 l’intera giornata, notte ? no luce solo carico acqua, doccia, bar ristorante).
Arrivati alla spiaggia stretta tra 2 imponenti rocce, consiglio di prendere il sentiero a dx che conduce alla Torre Sabauda
( dotarsi di idonee calzature ) per raggiungere lo sperone di roccia ed ammirare uno splendido panorama e la particolare conformazione di Cala Domestica.
Dopo una mattinata di sole e mare andiamo a pranzare a Masaua per poter ammirare il bellissimo Pan di Zucchero.
La strada che ci conduce a Masaua è la classica strada “dolomitica”, curve, controcurve, salite e discese, scorrevolissima e ben tenuta. Il paesaggio è magnifico, macchia mediterranea a perdita d’occhio, monti aspri tutt’attorno, conformazioni rocciose molto particolari.
Alla fine della ripida discesa si comincia ad intravedere il famoso Pan di Zucchero, vista stupenda, si gira a destra, direzione Masaua, e dopo un percorso di curve e controcurve si arriva al parcheggio per le auto posto di fronte le vecchie miniere; i nostri mezzi devono proseguire per la strada bianca che conduce alla miniera di Porto Flavia, strada in salita molto dissestata, dove è allestita un’area di sosta gratuita illuminata con vista al famoso scoglio roccioso.
Dopo una piacevole sosta pranzo riprendiamo il viaggio per Sant’Antioco.
La strada fino a Fontanamare è meravigliosa, segue la costa con panorami magnifici. Anche in questo caso le curve ci obbligano ad una guida attenta e prudente.
Da Fontanamare a Sant’Antioco la strada è rettilinea e non presenta nessuna difficoltà. Il paesaggio è completamente mutato. Le montagne sono rimaste alle nostre spalle e siamo ritornati nella infinita pianura sarda.
Appena attraversiamo il ponte che collega Sant’Antioco alla Sardegna giriamo subito a sinistra per Cala Sapone, al primo stop a sinistra e seguiamo le indicazioni per il Camping Tonnara.
Dopo 16 km di curve e di paesaggio aspro e secco arriviamo al bel campeggio Tonnara.
Accoglienza gentile, struttura curata, pulita, spiaggia che si affaccia ad un bel golfo contornato da scogli bianchi. Ampie piazzole delimitate da siepi.
Fermata dell’autobus di linea per la cittadina di Sant’Antioco poco lontana dal campeggio. ( 2 adulti + 2 bimbi + camper € 25 fino al 5 settembre, € 18 dal 6 settembre, attacco luce compreso ).
Struttura molto tranquilla, ottima per chi cerca un relax totale.
Qualche Km prima del campeggio, sulla sinistra, c’è l’area di sosta Coaquaddus, da noi scartata in quanto completamente al sole.
04 settembre
Giornata di mare, sole, snorkeling, in totale relax
05 settembre
Visita alla carina Sant’Antioco.
Con l’autobus di linea ci rechiamo in città ( € 4,50 andata e ritorno, 2 adulti 1 bimba pagante ).
La cittadina merita una visita. Un bel viale alberato animato da locali
e negozi, ci porta alla città vecchia in cui si può ammirare la cattedrale dedicata a Sant’Antioco con le sue catacombe.
Da visitare il bel museo etnografico, il villaggio ipogeo ( abitato fino agli anni ’70) ed il forte Sabaudo ( € 6 gli adulti, bimbi gratis, con guida ). Abbiamo tralasciato la visita dell’interessante museo archeologico e della zona del Tofet in quanto le nostre bimbe, giustamente, cominciavano a spazientirsi e reclamavano la loro dose quotidiana di bagni e tuffi in mare.
06 settembre
Relax totale in campeggio, il maestrale ci fa compagnia, ma
la particolare conformazione di Cala Sapone ci permette di trascorrere l’intera giornata in spiaggia riparati dal vento.
07 settembre
Lasciamo Sant’Antioco per Porto Pino, località famosa per le dune bianche.
Dopo aver attraversato il ponte che collega l’isola all’isola si prosegue per San Giovanni Suergiu, si prende la SS 195 direzione Giba. Superata la deviazione per Porto Botte si gira a Dx per la SP 73, che ci porta direttamente a Porto Pino, attenzione che l’incrocio non è segnalato in anticipo.
La strada molto scorrevole ci fa attraversare una bellissima campagna coltivata, numerose le bancarelle per la vendita della frutta e verdura gestite dai contadini della zona.
La nostra meta è il parcheggio “Le Dune” che ci porta a ridosso delle spiaggia e delle dune bianche.
Appena si entra a Porto Pino, alla nostra Dx noteremo una casa matta della 2° guerra mondiale con la scritta “dune a 300 mt. a Sx”.
La deviazione è costituita da una strada bianca posta tra 2 stagni, sull’incrocio c’è una bancarella di frutta e verdura. Come ulteriore indicazione possiamo dire che si deve svoltare a Sx prima del cartello che indica l’area di servizio per camper e roulotte.
La strada è bianca, molto dissestata, dà l’idea di una strada abbandonata, non si deve prendere paura e proseguire per un paio di Km.
In fondo alla strada un parcheggio per auto e camper ci attende.
La sosta costa € 7 per il giorno + € 3 per la notte, non ci sono CS, luce e servizi.
Il posto è incantevole, circondato da stagni, con le dune che si vedono in lontananza, raggiungibili attraverso un facile sentiero.
Noi siamo stati molto fortunati in quanto eravamo l’unico camper che pernottava, pertanto abbiamo potuto gustarci un tramonto incantevole e una notte immersa nel silenzio interrotto solamente dal
gracchiare delle rane e dai versi dei numerosi uccelli della zona.
La spiaggia di Porto Pino è molto bella, sabbia fine, mare molto basso di una limpidezza incredibile, possiamo dire che è l’acqua più trasparente
che abbiamo incontrato fino ad ora.
Le dune sono belle, ma dopo aver visto Piscinas queste sono certamente le parenti povere.
Da segnalare la presenza, per una eventuale sosta, di un campeggio posto a Sx del grande parcheggio, ben segnalato, a servizio della spiaggia, che si trova all’ingresso della cittadina.
Per noi il posto merita certamente una visita.
08 settembre
Lasciamo il sud della Sardegna.
Ci avviciniamo a Olbia per il ritorno a casa.
Puntiamo a Barumini per visitare uno dei più famosi nuraghi della Sardegna.
Strada molto scorrevole, paesaggio molto bello, colline e campi coltivati.
Prima di giungere a Barumini ci fermiamo, per la gioia delle nostre piccole, e come pausa pranzo, a Tuili per visitare la “Sardegna in miniatura”.
Tappa molto azzeccata. La struttura è carina, scopriamo quante cose interessantissime ci sono ancora da scoprire in quest’isola, resti archeologici, montagne,città con i loro monumenti, un percorso botanico, un museo dei fossili, un modernissimo planetario, la ricostruzione di un villaggio nuragico e, per la gioia delle piccole, trenino, giro in battello attorno alla Sardegna, parco giochi ( € 10 adulti, € 8 bimbi sopra il metro ).
Usciti dalla “Sardegna in miniatura” si continua a Sx lungo la strada e allo stop a Sx e si raggiunge il meraviglioso nuraghe di Barumini Su Nuraxi ( € 7 adulti, bimbi gratis con guida ). Tappa imperdibile, visita molto interessante per capire la complessità della civiltà nuragica.
Passiamo la notte nella bella area di sosta di Tuili, a pochi Km da Barumini. Da Nuraxi si prende la strada a Sx si raggiunge Tuili in 5 minuti.
Dopo una struttura a portico si gira subito a Sx, a fianco di un bel portone ad arco, 2° cancello a Dx ( € 6 sosta con CS, no luce, soci Plain Air € 5 ).
Passiamo una bella serata passeggiando tra le ben tenute viuzze del paese ( 1.200 abitanti ), assistiamo alla processione della madonna con il bambinello, mangiamo un ottima pizza nell’unica pizzeria del paese.
Da segnalare la possibilità della visita all’altopiano della Giara in cui si possono ammirare gli unici cavalli selvatici d’Europa e la possibilità di visitare la cattedrale con il più bel retablo del rinascimento sardo.
09 settembre
Lasciamo Tuili per raggiungere la super strada che ci porterà ad Oristano e poi a Nuoro ed infine ad Olbia.
Seguiamo un percorso indicatoci da un simpatico abitante di Tuili.
Tuili – Turri – Baressa - Simala – Masullas – Siris – Uras.
Percorso meraviglioso, attraversiamo dei bellissimi paesini con abitanti che ci salutano con cordialità, il paesaggio è costituito da dolci colline coltivate a zafferano, mandorli, viti, olivi.
Raggiunta Olbia ci rechiamo alla stazione marittima per fare il biglietto per il Continente. Con nostra sorpresa i traghetti sono quasi tutti pieni, dobbiamo anticipare il rientro di un giorno con destinazione Civitavecchia. ( € 192,60 )
Ultimo bagno a Porto San Paolo, località a ½ ora da Olbia posta di fronte all’isola di Tavolara.
10 settembre
Passiamo la notte al porto di Olbia seguendo il consiglio di un diario di un camperista. Scelta sbagliatissima: notte molto rumorosa, o forse noi eravamo abituati a tutt’altra atmosfera ?
Consigliamo, per una eventuale notte ad Olbia, di fermarsi al parcheggio del supermercato Auchan ( direzione Nuoro/aereoporto per la SS 125 ), oppure in uno dei parcheggi di Porto San Paolo posti a ridosso della Strada statale, al momento privi di divieti.
Alle 9 ci imbarchiamo sul traghetto Moby Wonder. Traghetto esaurito, ci sono persone accampate in ogni dove.
Alle 14,30 siamo in Continente.
Raggiungiamo Marina di Bibbona ed il campeggio
“Casa di caccia” per ultimare le nostre vacanze. Struttura molto bella e curata, immersa nella pineta con accesso diretto al mare.
A Marina di Bibbona esiste la possibilità di sostare presso una area ben curata all’ingresso del paese, ma lontana dal mare.
12 settembre
L’avventura è finita.
Rientriamo attraverso il passo della Cisa a Valdagno, gli impegni scolastici e lavorativi ci attendono.
CONSIDERAZIONI
Nessun problema per quanto riguarda le strade e la segnaletica, entrambe ben curate. Anche per carico e scarico nessuna difficoltà.
I Sardi sono persone squisite e cordialissime pronte ad aiutare e a consigliare, in un primo momento si ha l’idea di persone introverse, ma appena avvicinate si scoprono persone molto ma molto loquaci.
Le strutture da noi utilizzate si sono rivelate tutte funzionali e adatte ad una vacanza improntata sull’avventura e sulla scoperta di una zona selvaggia.
Unica nota negativa i rifiuti che, soprattutto nella zona nord, si incontrano lungo le strade trasformate in discariche.
La gastronomia, la tranquillità, la mancanza di traffico, la semplicità, il cielo terso, il mare limpido e caldo, le stellate, la quasi mancanza di negozi e delle icone della globalizzazione valgono il viaggio. L’unico problema è che dopo tutto questo dove si potrà mai andare al mare senza rimpiangere la Sardegna?
Per l’acquisto dei biglietti per il traghetto consigliamo di utilizzare internet, si possono trovare buone occasioni di risparmio. Noi, per motivi personali, abbiamo dovuto acquistare i biglietti presso le stazioni marittime sopportando un costo superiore ai preventivi fatti prima della partenza attraverso internet. Pensavamo di trovare delle occasioni last minute, ma, almeno con la Moby, questa forma di vendita non è contemplata.