Pubblicato:
28/09/2011 da
cunetta
Periodo:
10/08/2010 - 25/08/2010
(15 giorni)
Non specificato
L’itinerario principale che vi proponiamo (A), interamente autostradale e molto semplice da seguire, è il più conveniente da percorrere se partite da una qualunque località italiana che non sia in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige o Friuli-Venezia Giulia.
L’itinerario in questione prevede il raggiungimento della barriera doganale di Como-Chiasso. Attraversate la Svizzera seguendo sempre l’autostrada A2 fino a Basilea (Basel). Entrate in Germania procedendo sull’autostrada A5 in direzione Karlsruhe e continuate verso Mannheim. Giunti in prossimità di questa città, dirigetevi sulla A61 verso Koblenz. Superate quest’ultima, proseguendo verso Colonia (Köln) ed uscite dall’autostrada a Wehr (troverete indicato anche il Nürburgring, comunque); seguite sulla statale 412 le frequenti indicazioni per il circuito. Da Milano centro sono 800 km. In condizioni di traffico normale, sono necessarie circa nove ore di Viaggio
Se partite dalla Valle d’Aosta (B), dovrete transitare in Svizzera dirigendovi verso Martigny. Arrivate con l’autostrada A9 a Montreux e seguite l’A12 fino a Berna, poi l’A1 verso Olten, quindi l’A2 fino a Basilea. Da qui in poi l’itinerario è identico al primo. Da Aosta sono poco più di 750 km.
Se partite dal Trentino-Alto Adige (C), seguite l’autostrada fino al Brennero, dirigetevi sulla A13 verso Innsbruck, poi continuate sulla A12 in direzione Telfs, fino a Mötz. Uscite e seguite le indicazioni per la vicina Fronhausen. Da lì seguite per 13 km la statale 189 in direzione Obsteig, poi prendete la statale 314 e seguite l’itinerario E532 attraversando Garten, Heiterwang, Vils, Pfronten e Nesselwang. Imboccate l’autostrada A7 e dirigetevi verso Ulm, poi quando incrociate la A8 seguite quest’ultima in direzione Stoccarda (Stuttgart). Dopo tale città, prendete l’A5 in direzione Mannheim e continuate da lì come nel primo itinerario. Da Trento sono circa 800 km.
Se partite dal Friuli-Venezia Giulia (D), con l’A23 arrivate in Austria. Seguite l’A2, quindi l’A10 verso Salisburgo. Entrate in Germania, imboccate la A8 in direzione Neukirchen e seguitela fino a Monaco, aggirate la città seguendo la A99 (in sostanza un raccordo anulare) e riprendete la A8 (seguite il percorso “E52”). Passate Ulm e Stoccarda, poi prendete l’A5 in direzione Mannheim e continuate da lì come nel primo itinerario. Da Udine sono poco meno di 1000 km.
Qualche nota sui limiti di velocità.
Posto che essi vanno sempre rispettati, IN SVIZZERA RISPETTATELI SCRUPOLOSAMENTE!
Oltre al fatto che gli autovelox sono frequentissimi, non esitiamo a definire drammatiche le conseguenze di un’infrazione dei limiti di velocità. Se li supererete di oltre 20 km/h, commetterete un reato, ovvero si scende nel penale. Sarete passibili di una sanzione di migliaia di euro e dovrete sottoporvi ad un processo. Non importa se non siete svizzeri: le autorità elvetiche non esiteranno a procedere ad una rogatoria internazionale (parliamo per esperienza!) per venirvi a cercare e SARETE processati. Difficilmente finirete in galera, ma oltre a pagare la salatissima multa di cui sopra, c’è il rischio che per un certo periodo di tempo siate considerati “indesiderati” e non possiate accedere al territorio svizzero.
Segnaliamo inoltre che in alcuni tratti (come ad es. nei pressi di Lucerna) vi sono limiti, posti a distanza ravvicinata, che scendono repentinamente da 120 ad 80 km/h. Spesso vi sono autovelox subito dopo la segnaletica, quindi, nel dubbio, frenate per adeguarvi subito ai limiti.
Ci sono trafori, come quello del San Gottardo (il più lungo d’Europa, con i suoi 17 km), in cui è obbligatoria una distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede di almeno 50 metri (150, tra mezzi pesanti). Inutile dire che vi sono telecamere che tengono d’occhio il traffico all’interno di queste gallerie; se viaggerete troppo vicini al veicolo che vi precede, troverete le forze dell’ordine ad attendervi all’uscita.
In Germania le conseguenze di un’infrazione non sono tanto disastrose, ma i controlli sono altrettanto impietosi. C’è da dire che i limiti sono molto più ragionevoli ed in molti tratti il cartello di “fine di tutti i divieti” (un cartello tondo bianco con striscie diagonali grigie) segnala che la strada non ha limiti di velocità. In quei casi, potrete anche sfrecciare a 300 km/h se il traffico, il meteo ed il vostro mezzo ve lo consentiranno. In caso di pioggia, i limiti scendono di parecchio. La diffusa segnaletica luminosa vi segnalerà il limite da osservare in quel momento
IO ci vado per lavoro pero merita di essere visitato