Pubblicato:
13/12/2009 da
n013ggio
Periodo:
01/02/2006 - 20/02/2006
(19 giorni)
Non specificato
Da tanto vado in Marocco e negli ultimi anni mi trattengo anche più di tre mesi ma, dopo poco che sono tornato in Italia, ne sento nostalgia.
Questo avviene dal lontano 1979, anno in cui insieme a Claudio, caro amico e grande uomo, per il quale avro’ sempre gratitudine, mi accinsi ad intraprendere il primo viaggio, non senza qualche apprensione : io con un glorioso Arca scout su Bedford , lui , con un altrettanto glorioso Anaconda Mini su Ford . Imbarcammo la famiglia e via attraverso la Francia e la Spagna fino ad Algesiras per attraversare lo stretto di Gibilterra e sbarcare in Africa.
Adesso è piuttosto facile e veloce, esiste un bel traghetto da Genova, confortevole e conveniente, in 48 ore siamo a Tangeri e se il mare è calmo o quasi, il viaggio si trasforma in una mini crociera. A bordo si possono anche espletare tutti le formalità eliminando le estenuanti operazioni di frontiera ; pero , per chi ama il viaggio stesso come vacanza, se, fatto con calma via terra attraverso Francia e Spagna, rimane ancora più affascinante.
Una volta sbarcati è già un altro mondo ; appena fuori città si possono vedere branchi di dromedari, capre che pascolano sulle cime degli alberi e tanti, tanti palmeti da dattero che creano un’atmosfera quasi da presepe ; il lungomare pieno di calette e falesie è mozzafiato, un paradiso per i surfisti. I tempi sono ovviamente cambiati e anche la mia età , ma la voglia di Marocco c’è sempre.
E’ un gran bel paese dal punto di vista paesaggistico, discretamente attrezzato e, almeno per adesso, l’unico posto raggiungibile in camper dove nei mesi invernali si puo’ trovare una temperatura che oscilla tra i 25 e i 35 gradi al sole ( all’ombra cala di circa 10 gradi). Molte sono le ragioni che fanno amare questo paese, credo pero’ che la più importante sia il ritmo di vita ancora lento, dolce, ideale per uno che ha passato gran parte della sua a inseguire l’orologio, ma puo’ essere anche una bella pausa al lavoro frenetico di tutti i giorni. Per anni ho girato in lungo e in largo il Marocco, dalle città imperiali al deserto, dall’Atlas alle oasi e credetemi è di una bellezza struggente. Adesso il mio punto di riferimento è il camping di Agadir. Saltuariamente, con amici italiani e non, facciamo escursioni di pochi giorni : a pescare, in villaggi per feste caratteristiche, ecc.
Sono Luciano Bacci padre di ¨Paolo (un tempo Paolo era figlio di Luciano), sono pensionato da anni e godo del camper che mi ricambia ampiamente dell’amore e della fatica che gli ho dedicato in passato .
Ci siamo lasciati ad Agadir e qui ci ritroviamo per parlare un po’ della città e della vita che passiamo in campeggio. E’ una città splendida, completamente rifatta dopo il terribile terremoto che la distrusse completamente ; adagiata lungo una bellissima baia , ha carattere prettamente turistico, ma pur disponendo di bei negozi, grandi alberghi, numerosi casino’ecc , rimane sempre una città marocchina. Offre molto, l’ideale per passarci anche una lunga vacanza, inoltre la vita costa relativamente poco se usiamo i loro prodotti che sono di ottima qualita’. Il campeggio, abbastanza verde, e’ situato al centro della città e a circa 200 metri dal mare, comodo quindi per muoversi agevolmente sia in bici che a piedi ; la comunita’ dei campeggiatori e’ cosmopolita, molti francesi, italiani,tedeschi, ma cominciano ad essere numerosi anche gli scandinavi. Siamo principalmente stanziali ; ci tratteniamo quasi tutti 3 o piu’ mesi ; l’eta’ media quindi non e’certo da asilo in quanto pensionati. L’amicizia e’ facile soprattutto con i connazionali, per me ancora di piu’ in quanto ci sono molti clienti, e spesso si fanno tavolate per ricorrenze varie, talvolta inventandoci anche scuse pur di fare cagnara. Circa dieci giorni fa abbiamo festeggiato il compleanno di Enzo (il romano) ex imbroglione di automobili (autodefinizione) che compiva la bella eta’ di 87 anni portati bene ; da venti viene ad Agadir con la moglie Anna 82. Enzo e’ quasi un’istituzione nel campeggio e vive la sua eta’ in modo eccellente, guida per 7.000 Km, tutte le mattine si fa la sua brava doccia fredda, sta sempre in giro con il suo motorino e spesso te lo vedi arrivare con una saccata di bomboloni che distribuisce agli amici con un grande sorriso a 32 denti che brillano sulla bella faccia abbronzata, inoltre e’ l’unico nel campeggio che comprende e parla l’arabo, insomma con Anna, fanno veramente una bella coppia. Ieri con Gigi, Tonino e ripettive mogli, dopo esserci informati alla capitaneria di porto sull’orario delle maree, ognuno con il proprio camper siamo stati a pescare arselle su una spiaggetta isolata (paradiso terrestre) a circa 30 Km da Agadir. Appena arrivati, tutti al lavoro, maschi e femmine ; in circa due ore abbiamo fatto 10 Kg . di arselle, dopo ricca mangiata per recuperare le energie perdute in mare, ma le calorie vanno pure smaltite e allora partita a bocce. Dopo una splendida giornata siamo rientrati al campeggio e abbiamo cocluso con una partita a carte in sei sul mio camper. Giornata intensa eh !
Ma non e’ sempre cosi, a volte passiamo le giornate a leggere, spesso andiamo al souk in bici e torniamo con gli zaini colmi di frutta e verdura che consumiamo velocemente, dato che la nostra dieta si basa spesso su pesce appena pescato e verdure varie. In questi giorni abbiamo in programma sempre in tre camper, una breve uscita, senza meta e senza limiti di tempo, pensando sempre all’oggi, a domani ci penseremo.