Pubblicato:
08/09/2011 da
nikgio71
Periodo:
05/07/2010 - 27/07/2010
(22 giorni)
Non specificato
Martedì 5 luglio 2010 alle ore 15 ha inizio il nostro primo viaggio verso l’estero. Facciamo le ultime spese a Oristano e partiamo diretti alla spiaggia per Budoni (circa 180Km) con sosta in un’area per camper proprio di fronte alla spiaggia. Arrivo alle ore 19, cenetta alla brace e passeggiata sulla bellissima spiaggia, quattro tiri al pallone e a nanna.
6 luglio sveglia ore 7, fantastico è tutto sereno, colazione veloce dopodiché direzione Olbia per imbarco sulla nave della Moby verso Civitavecchia con arrivo previsto per le ore 15 circa. Durante la traversata approfittiamo subito per un bagno in piscina sul ponte della nave e ammiriamo lo spettacolo di un mare liscio come una tavola. Giunti a Civitavecchia alle ore 14,30 ci dirigiamo verso Roma dove trascorriamo due fantastiche notti presso il l’ “Happy camping” in Via del Prato della Corte n. 191 (Camper + 2 adulti + 1 bambino 10 anni + corrente + carico e scarico = 32 euro a notte), sono molte volte che facciamo tappa presso questo campeggio, è vicino Roma e il prezzo a mio parere è inferiore a quello che veramente merita, è davvero stupendo, un posto ideale per visitare Roma e a fine giornata riposare freschi e lontano dal traffico della Città in tutta tranquillità. E’ immerso nel verde delle campagne di Roma ed è collegato dalla navetta del campeggio (2 euro adulti) , con molteplici orari, alla Stazione FFSS di Prima Porta da dove il tempo massimo per raggiungere il centro di Roma è di circa 20 minuti. Finalmente qua trovo dei bagni davvero spettacolari, sono tutti nuovi sempre tenuti in ottimo stato e puliti maniacalmente, (come esci dai servizi o dalla doccia c’e’ una signora che dopo un po’ va a pulire nuovamente) è munito di una piscina per gli adulti e una per i più piccini, ci sono ombrelloni e lettini sdraio a sufficienza per tutti. Un vero paradiso.
7 luglio ore 9,00 giornata splendida per visitare Roma. Alle ore 15 nel pieno divertimento sorpresa un temporale coglie tutti di sorpresa, acqua a secchi per 15 minuti buoni un vero nubifragio. Alle ore 18 rientriamo in campeggio e qua ho imparato una cosa fondamentale, “quando si lascia il camper da solo … mai lasciare il tendalino aperto”. Con amara sorpresa infatti scopriamo che il temporale è passato anche da quelle parti, immaginate le nostre facce che ridono di tutto quello che abbiamo fatto durante la giornata e alla vista, in lontananza, del nostro camper con un tendalino che sembrava essere stato preso d’assalto da dei teppisti … improvviso silenzio … la rabbia inizia ad appannarmi la vista … calmati controlla bene non può succedere una cosa cosi in un campeggio, inizialmente non pensavo al temporale di qualche ora prima ma credevo davvero che qualcuno mi avesse danneggiato di proposito il tendalino … mi guardo intorno e c’erano tendalini in una situazione peggiore del mio, qualcuno aveva formato una grossa pancia di acqua al centro e segni di strappi. Riassettiamo il tendalino, nessun danno solo che per chiuderlo adesso devo sollevare leggermente una parte per aiutarlo ad entrare nella sua sede. Un affrescante bagno in piscina, una bella doccia e cena in pizzeria. Il silenzio del campeggio, il suono di qualche insetto accompagna una bellissima conversazione di famiglia una di quelle che in casa con la tv oramai non se ne fanno più. Ore 23 tutti a nanna domani ci aspetta un'altra tappa.
8 luglio ore 10 mi reco alla reception per pagare l’uscita, totale 64 euro. Chiedo se hanno altri campeggi della loro catena lungo il mio itinerario e ci viene dato l’indirizzo per il ________________ di __________. Con tutta calma e varie soste percorriamo 500 km e alle ore 18 arriviamo al citato campeggio e con amara scopriamo che hanno pochissimo spazio adibito per i Camper, inoltre l’area assegnataci è in leggera pendenza e scomoda in un punto di passaggio, ed è anche lontano dalle varie attrazioni e servizi del campeggio stesso. Non fa per noi, riprendiamo i nostri documenti, giriamo il camper e decidiamo di trovarne un altro a caso che sia però a pochi km, la stanchezza comincia a farsi sentire, non vediamo l’ora di fermarci. Prendiamo l’uscita per Rapallo, subito a sinistra all’uscita dell’autostrada stessa giriamo verso il “Camping Mariaflores”, (34 euro) chiediamo se c’e’ la piscina e ci viene confermato, l’area del campeggio è piacevole, le piazzuole sono munite di tombino per lo scarico, corrente e lavandino. Prepariamo il camper per la sosta e tutti in piscina … sob … l’acqua è alta appena 1,20 … ci accontentiamo, in compenso la piscina è tutta per noi, infatti scopriamo all’uscita della piscina che a quell’ora dovrebbe essere stata già chiusa ma il proprietario ci ha lasciato senza fare obiezioni. Doccia a pagamento con acqua calda, cenetta e visita del centro di Rapallo che offre una bella passeggiata, dopodiché tutti a nanna.
9 luglio sveglia ore 8, colazione, risistemazione del camper, rifornimento e partenza con tappa prefissata ad Antibes presso un campeggio dalla cui foto ci siamo innamorati “Le Vielle Ferme” un ottimo 4 stelle. Totale km 250. Durante il percorso ammiriamo le numerose serre di Sanremo e lo squallore della città di Ventimiglia davvero raccapricciante. Alle ore 11,30 attraversiamo il confine con la Francia un urlo della famiglia riecheggia in tutto il Camper (mi viene la pelle d’oca a ripensarci) un emozione grande, noi tre da soli che esploriamo una nuova terra, un urlo di gioia si intende al quale è seguita un intensa risata. Notiamo all’improvviso il paesaggio cambiare, i cartelli leggermente diversi, la strada perfetta senza voragini, l’ordine e la pulizia ci colpisce, mi immagino al contrario i Francesi che arrivano in Italia, non credo che ci voglia molto a capire cosa pensino, e se io fossi uno di loro non ci metterei molto a tornarmene indietro. Alle ore 16 arriviamo al campeggio “Le Vielle Ferme” e iniziamo bene alla reception parlano italiano e il prezzo è di 40 euro a notte compreso corrente e scarico. Come dalle foto il campeggio si dimostra bellissimo anche qui troviamo delle splendide ed enormi piscine dove facciamo un lungo bagno e tantissimi tuffi (in Francia a quanto pare nelle piscine è permesso tuffare). I bagni non sono all’ultimo grido e le docce e i lavandini hanno i simpatici pulsanti una vera noia. Dopo la piscina una cenetta leggera perché non ci crederete ma alle 22 riapre la piscina e con l’afa che tira davvero stata una manna, l’acqua tiepida e rilassante ha garantito un buon sonno.
10 luglio peccato sono già le 9 e dobbiamo lasciare questa oasi per partire alla volta di Cannes, dove arriviamo alle 9,30 circa in un parcheggio custodito a pagamento di fronte alla spiaggia, la quale è un po’ affollata. Approfittiamo per fare il bagno, certo non è come il mare della Sardegna … ma almeno rinfresca. Facciamo una doccia veloce in uno stabilimento e andiamo nel camper a pranzare. Diamo uno sguardo alla cartina e con mia moglie decidiamo di tirare dritti a Carcassonne la bellezza di 450 km un viaggio misto alle costose autostrade e strade interne per visitare qualche citta e paese tra cui Nimes e Narbonne. Alle 14 ci mettiamo in viaggio e arriviamo alle 20,30 a Carcassonne, seguiamo l’indicazione “Le Cite” che ci porta dritti dritti al parcheggio per i camper a pochi passi dalle mura del grandissimo castello. Visto l’orario decidiamo di visitare l’interno del castello e ceniamo in uno dei locali della piazza. L’atmosfera è grandiosa tutto è curato alla perfezione nei minimi particolari, un castello cosi bello non l’avevo mai visto, davvero una bellissima esperienza. Alle 23 torniamo al camper per passare la notte.
11 luglio ore 6,30 mio figlio dorme ancora nella mansarda (come quasi tutto il viaggio) io e mia moglie beviamo un caffè, scarichiamo e carichiamo il camper nella stessa area di sosta, riforniamo di gasolio e partiamo in direzione Lourdes distante circa 270 Km, dove giungiamo verso le ore 10. Cerchiamo un campeggio sono tutti fuori Lourdes ma sul TomTom Go ne trovo uno in centro denominato “Camping de la Poste” 26 Rue de Langelle – Lourdes. Il campeggio è molto piccolo c’e’ posto per una decina di camper, ci sembra tranquillo hanno la corrente e i servizi, per una spesa a notte di soli 17 euro circa si può fare … decidiamo di rimanere. Svegliamo il pargoletto che dorme ancora beato nella sua “capanna”, non ne vuole sentire di svegliarsi, deve essere molto stanco, la prima cosa che chiede è se dove siamo c’e’ la piscina. Capisce subito dagli sguardi miei e di mia moglie che non c’e’, rimane un attimo con il visino deluso rendendosi conto che non sempre è possibile. Facciamo subito una visita nel fantastico centro di Lourdes, anche qui è tutto in ordine e pulito, davvero un altro mondo. Ci fermiamo in un Mcdonald per il pranzo. Mia moglie era già stata a Lourdes quindi ci fa da guida verso il Santuario dove percorriamo strade stracolme di persone che scendono dai numerosi pullman e dagli alberghi, la presenza di negozi che vendono articoli religiosi è impressionante. Attraversiamo uno dei cancelli che permettono l’accesso al Santuario e ci ritroviamo dinanzi al maestoso Santuario, ci mettiamo subito in coda per poter salutare la Madonna, dopodiché visitiamo tutto, compreso la via crucis situata in un parco su di una collina, una bella sudata e un orgoglioso sacrificio. Riscendiamo verso il santuario e sapete come sono le mogli … con la contentezza mia e di mio figlio … ci visitiamo quasi tutti i negozi cercando il prezzo migliore sui vari articoli religiosi. Io non trovo corretto questo sfruttamento del sacro e mia moglie sa come la penso infatti compra solo un paio di crocefissi semplici (uno per il camper e uno per la casa) qualche madonnina da riempire di acqua benedetta e dei piccoli ricordini per gli amici e parenti. Volevamo un piatto ricordo per appenderlo in cucina insieme agli altri ma il prezzo era esagerato, quindi al posto del piatto ci metteremo una bella foto. Nel tardo pomeriggio facciamo un offerta per tre candeline e insieme a centinaia di persone partecipiamo all’indimenticabile ed emozionante processione nel grandissimo piazzale del Santuario durante la quale non nego frequenti sensazioni di forte emozione e nodi alla gola … una sensazione che non so ancora spiegarmi. Dopo la processione ci rechiamo nuovamente a visitare la Madonna per far si che benedica i nostri ricordi acquistati in suo onore. Cerchiamo un posticino libero per mettere vicini i nostri 3 ceri, li mettiamo vicini circondati da altre migliaia di ceri ardenti e facciamo le nostre preghiere. Le foto più strane della mia famiglia sono le foto che abbiamo fatto in alcuni di quei momenti abbiamo un espressione strana non mostriamo ne felicità ne tristezza … l’emozione è stata forte. Ci rechiamo al camping per lavarci e cenare anche oggi abbiamo fatto una bella scarpinata, e la serata è stata piena di conversazione.
12 luglio alle ore 7,30 siamo già in piedi facciamo colazione e ci rechiamo verso il Santuario, durante il percorso leggo in un bar “caffè italiano” anche se l’avevo appena preso volevo provare. Mia moglie me lo sconsiglia mi dice di lasciar perdere perché non mi piacerà. Avevo già bevuto altri caffè francesi durante l’itinerario ed erano stati tutti una vera porcheria, anche in questo caso avrei fatto bene a dar retta a mia moglie e non ho resistito a dire al barista che capiva l’italiano, che quel caffè di italiano non aveva nemmeno la tazzina !!! un vero furto 1,40 euro. Regola numero due imparata il caffè e la moca vanno portati da casa. Arriviamo dietro al Santuario, la famiglia a questo punto si divide, io attendo nella fila degli uomini e mia moglie e mio figlio in quella delle donne, abbiamo deciso di fare il bagno nelle acque. Attendo quasi 40 minuti di fila dopodiché mi fanno accedere in un corridoio interno dove di rimpetto ci sono delle stanzette divise da tendaggi. Dopo 10 minuti entro in una di queste salette dove ci sono già altri uomini in mutande, mi spoglio anche io e mi siedo, a turno entriamo in un'altra stanzetta di fronte separata anch’essa da una tenda dove c’e’ una vasca in cemento grigio con a fianco due signori (non so se siano sacerdoti) che credo pregassero, un terzo signore mi mette un telo bianco bagnato e freddo intorno alla vita e mi accinge a scendere due scalini sino dentro la vasca colma di acqua gelida. Rimango con le gambe immerse nell’acqua di fronte alla statua della Madonna a cui faccio le mie preghiere. Ad un certo punto i due signori mi fanno capire che devo sedermi dentro l’acqua gelida tenendomi alle loro braccia d’improvviso mi immergono all’indietro sino alle spalle nell’acqua gelida per qualche secondo e mi rimettono in piedi, mi danno dell’acqua da bere versata nelle mie mani da una brocca, il rito è terminato. Mi rivesto e corro fuori per raccontare a mia moglie e mio figlio l’esperienza passata e per sentire anche la loro ma non ci ritroviamo. Il mio cellulare non funziona e non posso chiamarli, cosi li cerco ovunque ritrovandoli dopo un oretta nei pressi della “grotta” i loro sguardi mi fanno capire che si stavano preoccupando ma dopo qualche minuto la gioia riaffiora e ci raccontiamo l’esperienza vissuta. Un rito bellissimo che rimarrà sicuramente indimenticabile, entrare in quell’acqua gelida sentire il pungente freddo che subito dopo scompare è davvero particolare. Prendiamo altre tre candeline e partecipiamo nuovamente alla processione. Al termine andiamo al campeggio per lavarci e cenare, facciamo una passeggiata in centro e poi a nanna.
13 luglio in una strada quasi fuori mano, l’ufficio del turismo ci spiega che c’e’ un pullman per andare alle grotte di Bheteram distanti circa 15 Km. Troviamo la fermata, l’autista prima di farci i biglietti, ci spiega che dalla fermata dove ci farà scendere (la più vicina per le grotte) c’e’ da percorrere quasi 2 Km a piedi … decidiamo di andarci con il Camper. Torniamo al campeggio e con il camper andiamo a visitare le grotte che dopotutto non hanno mostrato la bellezza pubblicizzata, è stato come vedere delle rocce in foto bianco nero. Comperiamo qualche souvenir e prima di tornare al campeggio pranziamo nel parcheggio. Dopo un buon riposo alle 18 partecipiamo alla messa in italiano nella cappella semi-interrata di San Giuseppe posta a destra nell’entrata principale del cortile del Santuario. Cenetta veloce e alle 21 è irresistibile la voglia di partecipare alla fiaccolata, diamo l’ultimo saluto alla Madonna e andiamo a dormire.
14 luglio ore 10,45 dopo aver pagato il campeggio ci dirigiamo verso Carcassonne per iniziare un viaggio di rientro più tranquillo e con più soste allo scopo di visitare più luoghi possibili del sud della Francia, percorrendo solo strade secondarie possibilmente le più vicine alla costa per ammirare i fantastici paesaggi che sicuramente l’itinerario ci offrirà. Arriviamo a Carcassonne verso le 15 con l’intenzione di posteggiare il camper nell’area sotto le mura “Le citè” ma tutti gli accessi al centro sono sbarrati dai gendarmi e dalla polizia municipale la sfiga e nel contempo la fortuna è che siamo capitati proprio il giorno dei festeggiamenti della “Giornata della Bastiglia”. Tutti i campeggi di Carcassonne e nelle vicinanze sono al completo con tanto di cartello esposto all’esterno, gli spazi a bordo delle strade intorno a Carcassonne sono assediate da automobilisti e camperisti e solo dopo due ore di guida riesco a trovare uno spiazzo sulla D342, chiudiamo il camper e andiamo a visitare Carcassonne distante circa 2 Km. E’ pieno di gente, comperiamo qualche ricordino e torniamo al camper, Dopo cena verso le 21,30 notiamo che la gente dalle loro auto si dirigono verso i campi in mezzo alle vigne, li seguiamo, anche noi ci sediamo tra i ceppi dell’uva e guardiamo verso il castello. Tutto intorno si vede la vallata con al centro il Castello, sui bordi ci sono migliaia di persone tutti attendono il grande momento dei fuochi. Alle 22 circa inizia lo spettacolo pirotecnico uno dei più belli che abbia mai visto, fuochi artificiali dalle più svariate forme tra le quali il cuore. Ad ogni sequenza il castello al centro della vallata si illumina a giorno uno spettacolo da fiaba un paesaggio che sarà molto difficile rivivere. Dopo mezz’ora tutto termina e ciascuno come delle pecore che rientra all’ovile si reca al proprio mezzo … con mia moglie che avevamo visto il caos che c’era decidiamo di rimanere fermi in quel punto infatti dopo 10 minuti tutto si blocca. Tutte le auto sono ferme da un oretta, Carcassonne è intasata e qui assistiamo al secondo spettacolo mai visto prima d’ora … una fila lunghissima di auto su entrambe le carreggiate della D342 ferme in mezzo alla strada a luci e motori spenti in un silenzio spettacolare … tutti si sono rassegnati e attendono lo sblocco. Ci guardiamo e increduli alla scena e ridiamo … ironicamente salutiamo le auto e andiamo a dormire. Alle 3 qualcosa mi sveglia di soprassalto … ricordo subito che siamo in strada … in quel punto eravamo l’unico camper, fuori la fila delle auto è svanita … il primo pensiero è stato che qualcuno tentasse di entrare nel camper. Fuori c’e’ un po’ di luce della luna, in silenzio raggiungo la cabina e attraverso gli specchietti retrovisori osservo i lati del camper, non c’e’ nessuno … accendo la telecamera posteriore … nessuno … sospiro di sollievo, forse qualche mezzo passando a velocità ha fatto oscillare il camper. Per sicurezza metto in moto e assonnato come non mai porto la famiglia alla sosta dei camper “Le Citè”, anche mia moglie si sveglia viene a sedersi davanti con me per farmi compagnia … assonnacchiata, mi chiede della chiave inglese sul cruscotto, le do un bacio ma non le rispondo ...
15 luglio ore 8,30 lasciamo il cucciolo dormire in mansarda, riforniamo fuori Carcassonne e ci dirigiamo verso Narbonne Plage dove verso le ore 10,00 giungiamo al Camping Municipal (28,70 euro a notte) davvero carino ma senza piscina. Visitiamo la cittadina e il pomeriggio la grandissima spiaggia, no comment per il mare che è davvero pessimo.
16 luglio 2010 ore 10 proseguiamo il nostro tragitto costiero, troviamo un maneggio a Montpellier e facciamo una bellissima escursione a cavallo (solo mio figlio noi lo accompagnavamo) poi sostiamo per il pranzo presso il centro commerciale “HYPER U” di Agde dove facciamo un po’ di spese. Vistiamo Setè – Frontignan davvero grandiose, di sera sostiamo all’ “Eden camping Sarl” molto carino, l’unico difetto è che ha le colonnine elettriche sono molto distanti da alcune piazzuole e occorre una prolunga di almeno 40 – 50 metri, per entrare nella piscina bisogna acquistare da loro un costume da piscina e la cuffia (rispettivamente 7 e 2 euro), non è stata bella questa speculazione. Rimaniamo qui tre notti in quanto c’e’ una discreta animazione serale, sconsigliamo di prendere la pizza che è quella del tipo “buitoni” con quel sugo finto (altra speculazione) e la birra una 20 cc Heineken a 3,50 euro (ladri).
19 luglio - paghiamo la tariffa di euro 102,00 circa (3 notti) e ci dirigiamo verso Saint Tropez. Qui conosciamo il vero traffico di cui avevamo sentito tanto parlare con il quale sino ad ora non avevamo avuto a che fare, dopo aver trovato un parcheggio di fortuna, visitiamo la bellissima cittadina, veramente ben curata, poi torniamo indietro verso la spiaggia di Pampellonne dove a 9 euro troviamo una simpatica area di sosta per camper che si trova a Route des Tamaris Ramatuelle (su google map 43.23932,6.662521) e restiamo una notte.
20 luglio Verso le 11 scappiamo dalla spiaggia in quanto durante un escursione con maschera e pinne a circa 50 metri dalla spiaggia nel fondale del mare troviamo una distesa di lattine, bottiglie di spumante e champagne, resti gettati dai signori degli yacth che iniziano ad assembrarsi davanti a quella spiaggia per il pranzo, una vera vergogna, che delusione. Altro motivo della nostra fuga è la presenza in spiaggia di cani di ogni taglia a quanto pare in Francia possono farlo, è un vero schifo sdraiarsi con la faccia dove probabilmente qualche cane magari c’aveva fatto i suoi bisogni … via via, ci dirigiamo verso Antibes attraverso la costa, davvero spettacolare.
21 luglio partenza per Antibes sempre lungo la costa ammirando e visitando gli spettacolari paesi Sainte Maxime, Frejus, Saint Raphael, Cannes. Arriviamo ad Antibes alle 19,00 presso il campeggio dove ci siamo fermati all’andata “Le Vielle Ferme” davvero bellissimo con il bagno notturno in piscina, davvero indimenticabile.
22 luglio dalle ore 10 impieghiamo tutta l’intera giornata per visitare Nizza (nice) e Monaco. La sera con grande tristezza usciamo definitivamente dalla Francia, alla tristezza si aggiunge l’angoscia data dal vergognoso spettacolo che offre Ventimiglia, arriviamo da uno Stato curato e ordinato nei minimi particolari giungendo in altro Stato (l’Italia) con un abisso di differenza non solo nei paesaggi, ma la forte sensazione di povertà e di degrado, la presenza di immigrati nullafacenti schierati a bande nei bar è davvero raccapricciante, mi viene un angoscia tale che ancora oggi ho il forte desiderio di tornare a vivere in Francia in uno Stato soprattutto rispettato dalla sua gente. Arriviamo a Quaglio presso L’Oasi Park che più che un area di sosta sembra un campo profughi, un accampamento di zingari, tra me penso non può essere questa la mia Italia, l’assenza di quasi 15 giorni mi ha aperto gli occhi, mi sto vergognando di essere Italiano.
23 luglio partenza alle ore 8,30 lasciamo il “centro accoglienza” Oasi Park (depennandolo letteralmente dalla guida soste camper) e alle 12,00 ci fermiamo a Spatorno (Spalturno) facciamo il bagno e pranziamo. Nel pomeriggio riprendiamo la marcia il paesaggio a messo fine alla nostra voglia vacanziera davvero deprimente non ritrovare i paesaggi lasciati qualche giorno fa, quindi decidiamo di mollare tutto e proseguire verso Pisa per rifarci un po’ gli occhi dove arriviamo alle 19,00 presso l’area di sosta di un associazione camperisti Via Fazio degli Umberti vicino alle fermate dei pulman a qualche centinaio di metri dalla “Torre”.
24 luglio ore 9 visita del monumento di Pisa senza entrare ne nel santuario e nella torre, nel primo perché non trovo giusto pagare un biglietto per entrare in una chiesa davvero vergognoso e nel secondo perché c’erano i turni di salita e a noi sarebbe toccato la sera, altra esperienza negativa, questa Italia mi piace sempre meno, andiamo via da Pisa alle 11,30 e arriviamo dritti dritti a Piombino presso un area sosta camper in località Mortelliccio a Rio Torto, rimaniamo qui fino al 26 luglio dove alle 14,30 riprendiamo la nave da Piombino per rientrare nella nostra amata Sardegna. A ho una notizia da darvi un po’ curiosa a Piombino non sanno che cosè un “bombolaio” neanche i vigili urbani lo sanno provate a chiedere se vi capita c’e’ da farsi delle risate, soprattutto se spiegate che cose’ il bombolaio. Per fortuna alla fine l’ho trovato lo sconosciuto “bombolaio” forse l’unico in tutta la zona e ho capito anche perché non lo conosceva nessuno, vende le bombole a prezzo d’oro.
Ciao Francia al prossimo anno sarò da te …