Pubblicato:
17/09/2012 da
valgi
Periodo:
08/08/2012 - 29/08/2012
(21 giorni)
Non specificato
Diario di Bordo
Scozia 2012
Giorni: 21
Chilometri: 6595
2 adulti, tre ragazzi (10,11,13 anni)
Spesa 1500 gasolio, 1100 circa il resto (partiti con abbondanti provviste)
Itinerario: Gran Bretagna in senso orario, tappe principali: Dover, Salisbury, Stonehenge, Chester, Inveraray, Fort William, Isola di Skye, Plockton, Ullapool, Durness, Thurso, Orcadi, Dunrobin Castle, Loch Ness, Elgin, Dunnottar Castle, The Fife, Stirling, Edimburgo, Abbazie dei Borders, Alnwick castle, York, Canterbury, Dover.
Mercoledì 8 agosto
H. 15.30 si parte da Moncalieri (Torino). Imbarcate anche 10 zanzare tigre che facciamo fuori man mano. Decidiamo per il Colle del Moncenisio, ne ho sempre sentito parlare e ho la curiosità di vederlo. Pur essendo vicini non è mai capitata l’occasione
E’ bello, fattibilissimo come curve. Quando arrivi in alto puoi fermarti dove vuoi, prati ce ne sono ovunque. Molti camper, poco dopo la Chiesa dalla strana forma triangolare, sono scesi per una strada asfaltata fino a un grande parcheggio in riva la lago. Saranno almeno una trentina. Noi preferiamo uno spiazzo più in alto, tranquillo.
9 Agosto fino a Chambery strada normale, poi rischio di fare confusione, non so quale statale scegliere, mi arrendo, basta, autostrada. E poi non ho più voglia di uscirne. Ad ogni casello occorre specificare che si è di classe, 2 altrimenti paghi il 30/40% in più perché il casello automatico legge come camion.
Da Torino fino a Calais risulteranno 1130 km. Di autostrada abbiamo speso 113,3 in Francia. Decidiamo che per il ritorno faremo la strada per il Lussemburgo (e così abbiamo effettivamente fatto, percorso: Lille, Tournai, Namur, Lussemburgo, Strasburgo, Friburgo, Basilea. Pedaggio: Euro 19,6 e vignetta dell’autostrada svizzera per un totale di km1280).
Ma torniamo all’andata, non riusciamo, come sperato, ad arrivare in serata a Calais e ci arrendiamo prima, dormendo a un distributore.
10/08/2012
Finalmente a Calais. Andiamo alle biglietterie. Mi dirigo verso la biglietteria della P&O che dagli altri resoconti sembra sia la più conveniente. Ci chiedono 183 Euro per la traversata e ci dicono che se vogliamo c’è un magnifico biglietto aperto a/r al modico prezzo di 300 Euro. Resto interdetta. Per fortuna avevo letto di ben altri prezzi. Chiediamo all’impiegato se ci possono essere altre partenze più economiche. Con fare molto seccato ci dice che, se vogliamo, il giorno dopo possiamo partire alle 10,15 per 70 Euro. Questa va decisamente meglio e lo fissiamo. (per il ritorno pagheremo 54,5, acquistando via internet sul sito un paio di giorni prima il biglietto, altri camperisti ci riferiranno di aver trovato alla biglietteria della Seafrance personale molto più gentile, che gli ha cercato orari e prezzi più convenienti e di aver fissato subito A/R per circa 150 Euro) .
Tiro fuori la guida e vediamo cosa c’è qui intorno: Calais è sulla costa dell’Opale, andiamo a vedere le spiagge.
Ci dirigiamo verso sud, e troviamo fortunosamente posto alla spiagga dell’Escalles, bellissima. Il parcheggio è coi limitatori in altezza, ma subito prima c’è uno spiazzo, dove, se si ha fortuna o si arriva presto, come noi, un paio di camper ci stanno C’è la bassa marea, la scogliera bianca e questa spiaggia immensa e splendida, come la giornata. I ragazzi fanno anche il bagno. Contentissimi
Poi ci dirigiamo verso Punta Gris nez, che non ho trovato particolarmente bella, ma si può accedere alla spiaggia, è un luogo molto importante per i francesi oltre ad essere un sito protetto dall’Unesco, e c’è un parcheggio di cui una parte per i camper (anche se le auto, una volta trovati pieni i loro parcheggi, vi si sono messe indisturbate). Facciamo infine una tappa al supermercato e andiamo a dormire nel parcheggio vicino all’imbarco. Passiamo la notte tranquilli.
11/08/2012 sabato
Ci imbarchiamo come previsto, i poliziotti controllano i documenti di tutti e vogliono vedere tutti i ragazzi bene in faccia
Traversata tranquilla, quando arriviamo vediamo bene le famose scogliere di Dover.
Guidati dal navigatore ci dirigiamo verso Salisbury, non concordiamo con la sua scelta di salire fino alla tangenziale di Londra e facciamo di testa nostra tuffandoci sulla strada litoranea. Per aiutarci inseriamo il nome di Hastings e poi Brighton. Il navigatore si vendica facendoci fare brutte stradine strette, complicate dalla presenza di molti inglesi in vacanza nella loro riviera e dal fatto che non siamo ancora molto pratici della guida a sinistra. Non vediamo nulla di significativo, le strade sono per lo più circondate da vegetazione ma mai un’apertura sul paesaggio. Siamo molto ritardati e arrabbiati. Finalmente dopo Bexhill imbocchiamo una loro “autostrada”. Doppia corsia sì, ma con incroci a raso con rotonda. In tutte le autostrade incontrate poi via via non abbiamo mai pagato pedaggi, ma sono più superstrade che altro, e a volte ci puoi trovare anche i trattori. Per la guida, a parte queste difficoltà iniziali non abbiamo avuto grossi problemi. Mio marito, che anni fa aveva affittato in Irlanda un’auto con guida a destra, sostiene che è molto meglio andare col propri mezzo su cui ti muovi in modo automatico, il cambio è sempre a destra e il freno pure e tenere solo la sinistra piuttosto che reimparare a guidare su un’auto con volante a destra. In effetti anch’io guidando su strade inglesi non ho trovato particolari difficoltà
Vorremmo anche caricare l’acqua, proviamo un primo distributore ma la pressione è veramente poca, al secondo distributore abbiamo più fortuna. Scopriremo poi che, se è normale trovare acqua ai distributori, bisogna però armarsi di tanta pazienza perché l’acqua esce piano piano… Per lo scarico invece è un problema, abbiamo avuto molte più difficoltà a trovare luoghi adatti.
Arriviamo a Salisbury giusto in tempo per vedere la Cattedrale, ma la stanno già chiudendo e una parte non la possiamo vedere. Ci dirigiamo quindi verso Stonhenge e la stradina N 51.17907° W 1.83073° indicata nei diari di viaggio come posto per passare la notte. In effetti non vedo divieti, il parcheggio del sito invece è chiuso ma il cerchio di pietre è comunque ben visibile (anche pagando il biglietto non lasciano comunque avvicinarsi molto di più) . E’ in progetto la realizzazione di una palizzata /schermatura affinchè non sia più visibile dalla strada.
Dormiamo tranquilli.
12/08/2012 domenica
Volendo passare per Bath per dirigermi a nord litigo un po’ col navigatore che non pensa che passare per Bristol sia l’idea migliore. E’ domenica mattina e alla fine ci ritroviamo, dopo Bristol, sull’A 36 autostrada a tre corsie intasata. E’ il grande rientro degli inglesi. Ci fermiamo ad un distributore a mangiare che chiudono, ci dicono per mancanza di corrente, fino alle 15.00, e quindi neanche le pompe di benzina funzionano. Molti inglesi lasciano lì la roulotte per andare a fare il pieno fuori sulla statale. Un delirio.
Lasciamo l’autostrada intasata per percorrere una bella strada che prima ci fa passare da Worchester, dove subito dopo il fiume (noi provenivamo dalla A 36, quindi prima siamo passati accanto alla cattedrale e poi abbiamo trovato il parcheggio) vi è un pay and display, parcheggio, non limitato in altezza a 5’ dalla cattedrale molto bella che visitiamo e poi vicino a Ludlow che però non visitiamo.
In questa domenica ho notato tante auto d’epoca aggirarsi sulle strade inglese, cosa che si ripeterà anche nelle successive domeniche.
Arriviamo infine a Chester, dove parcheggiamo nel parcheggio long stay segnalato da altri camperisti "Little Roodee" (N53.18425°,W2.89458°)subito fuori le mura Costo: 1,5£ fino a domani mattina alle 7 a.m. (non si può uscire dalla sera fino alle 6 AM) . Posti in piano vicino al fiume, un paio di altri camper presenti. La cittadina, con case a graticcio è molto bella e vale la pena di essere visitata.
13/08/2012
Finalmente l’autostrada è scorrevole e dopo aver cambiato più volte idea decidiamo di lasciare la visita ai borders e a Stirling per ultima e infine punto il navigatore su Invereray. Finalmente in SCOZIA ! In questa località c’è un grande parcheggio, tutto dietro il paese che si allunga lungo la strada principale. La parte più vicina al centro è a pagamento, mentre al fondo, e vi si può accedere anche da lì, sembra libero e non ci sono né macchinette per pagare né indicazioni di farlo. C’è un divieto di overnight per caravan, ma, visto che in altro parcheggio della stessa cittadina c’è divieto di sosta sia per caravan che per campercar, ne deduciamo che caravan sono solo le roulotte. Quindi ci fermiamo e dormiremo qui. I ragazzi si preparano per andare a pescare sul molo. A Inveraray, volendolo visitare, c’è pure un castello.
14/08/2012
A 819 Fino a Fort William, attraversando la Glen Coe, a detta di molti una delle più belle vallate scozzesi. Paesaggi ampi, cime arrotondate. Molta gente che cammina su un sentiero parallelo alla strada. Molti i camminatori che vedremo in Scozia.
Arrivando a Fort William grande parcheggio non overnight in riva la mare. C’è una via commerciale con tanti negozi abbastanza animata. Cambiamo dei soldi all’ufficio postale (in banca non li cambiano) e compriamo per difenderci dai Midges sia un repellente apposito sia un olio idratante della Avon, che ha lo stesso effetto ma lascia la pelle profumata e morbida e che abbiamo visto anche gli scozzesi mettersi. (coi midges qualche morsicatura l’abbiamo poi avuta, ma non sono mai stati un grande problema, abbiamo però evitato di fermarci vicino a idilliaci laghetti).
Dietro Fort William il Ben Nevis, la montagna più alta della Scozia, 1344 mt, punta arrotondata.
Noi proseguiamo sulla A82, poi la A87.
Giungiamo verso le 16.00 al castello di Eilean Donan e decidiamo di visitarlo. Carino ma nulla di eccezionale, dentro (15£ biglietto famiglia, fino a 5 figli, 6 £ l’adulto, non rientra nel pacchetto Explorer Pass che abbiamo poi comprato successivamente). A dormire decidiamo di andare sull’idsola di Skye. Imposto il navigatore su Claigan, poco dopo il castello Donegan dei Mac Load perché da altri diari ho letto che li si vedono le foche. Dopo il castello la strada si fa strettissima, credo la più stretta che abbiamo percorso, con single pass, Però la zona è bellissima. Alla fine della strada c’è un parcheggio no overnight e l’indicazione per la Coral beach, torniamo indietro e ci sistemiamo lungo strada su un pezzo di prato in piano (ci saranno circa 5/6 posti al massimo per poter parcheggiare così un camper). Ringraziamo di aver incrociato solo una macchina. Il posto è semplicemente splendido e sì, ci sono le foche, col cannocchiale si vedono bene.
15/08/2012
La mattina ritorniamo al parcheggio e percorriamo un facile sentiero. In mezz’oretta siamo sulla magnifica, bianca Coral beach, dove ha dormito placida una mandria di mucche. Ci fermiamo un po’ e rientriamo mentre incrociamo parecchi scozzesi che vengono qui a fare pic-nic, fossimo arrivati più tardi avremmo rischiato di non poter parcheggiare il camper.
Noi percorriamo, da Uig, senso orario, il periplo dell’isola. Dopo Staffin parcheggio per vedere la scogliera Kilt rock (non ho visto divieti per pernottare, ma il posto è un po’ isolato) e dirigiamo verso Plockton, percorrendo piccole stradine. Il posto è bello, ed è vero, ci crescono palmizi. A sinistra del primo molo un bel parcheggio, no overnight per caravan, ma noi siamo un campercar o motorhome e quindi dormiamo tranquillamente
Alle 10.30 siamo al battello per il giro di un’ora a vedere le foche (credo che l’ultimo giro sia alle 16.00). 9£ gli adulti, 5 i ragazzi. Partenza dal ponteggio all’estremità del villaggio, fare attenzione è un po’ nascosto e non è quello vicino al parcheggio. Il comandante è gentile e fa battute, vediamo due colonie di foche, 3 / 4 arcobaleni e un delfino. I ragazzi sono tutti invitati a guidare un po’ la barca. Siamo stati molto contenti di questo giro, le foche le abbiamo viste bene, la barca è in parte coperta, per cui all’inizio, quando pioveva, non abbiamo avuto problemi, la baia è riparata e credo sia difficile trovare mare mosso, ai bambini hanno regalato un lecca lecca, una gentilezza verso i bambini che ho riscontrato in diversi parti della Scozia.
Alla fine del giro puntiamo il nostro navigatore verso Ullapool, e ci fa fare una stradina un po’ da incubo, per fortuna il traffico è stretto (a Plockton non arrivano strade principali, per cui ci si diletta un po’ con stradine strette). Poi, dopo la A890 prendiamo la 832 e la 835, decisamente più ampie. La strada è bella e corre tra montagne tondeggianti.
A Ullapool seguendo le indicazioni per il parcheggio free si arriva ad un parcheggio di fronte a un grande Tesco. Facciamo un po’ di spesa e due passi sul lungomare. Decidiamo di avviarci verso Durness, il navigatore ci da due ore, e trovare per strada un angolino dove fermarci. Subito dopo Ullapool c’è un campeggio con una spiaggia di ciottoli bianchi, ma andiamo oltre.
Dopo bei paesaggi, splendidi laghetti, casette bianche ma non individuiamo spazi adatti alla sosta per la notte (luoghi o troppo isolati o troppo infestati da Midges) e alla fine, alle 19.30 siamo a Durness, dove andiamo al Sango beach campeggio indicato da molti diari di viaggio. In effetti di midges ce ne sono pochi, ed è sulla scogliera, sotto due splendide spiagge di sabbia chiara. Lunga, lunga doccia calda e nanna. Spendiamo circa £22 (di cui 4 per la corrente)
17/08/2012
Purtroppo la giornata è con nuvole basse. La signora del campeggio ci dice che possiamo partire quando vogliamo. Facciamo una passeggiata sulla spiaggia, poi comincia a piovere e ripartiamo. Peccato perché vicino a Durness vi sono proprio le spiagge più belle. Saltiamo le Smoo Cave e andiamo verso Thurso (navigatore prevede 2 ore, cui bisogna aggiungere un bel po’ di tempo per le soste) . Anche con la pioggia il paesaggio è bello e suggestivo. Pecore e montagne, una campagna spopolata a forza dopo l’unione della corona inglese e scozzese che ora, non sapendo troppo di quei tempi bui, affascina. A Thurso, il tempo ormai è di un triste grigio, ma abbiamo una bella sorpresa: supermercato Lidl dove troviamo frutta e pomodori a prezzi umani (una pesca, piccola costa negli altri supermercati 45 pence, circa 60 centesimi, i pomodori, 500gr costano una sterlina se non di più, qui con una sterlina ti danno 1 kg di pomodori olandesi) e facciamo scorta.
Qui ormai anche le case sono di un triste grigio. Non capisco perché le dipingano tutte di quest’orribile colore. In compenso come vedremo anche in altre parti, i giardini sono amati e si vedono spesso fiori sgargianti.
Superiamo la lunga e bella spiaggia di Dunnet bay ma piove ancora e guardiamo velocemente.
Andiamo a John’s O’ Grooats e guardiamo quanto costa andare sulle Orcadi con un giro organizzato:
Il giro con il pacchetto famiglia (due adulti e due ragazzi) costa £ 144 o 128 (dura circa un’ora di meno) parte al mattino presto, intorno alle 9,30 e rientra alle 19.00, e porta nei posti principali, per visitare l’isola abbiamo poi fatto sostanzialmente il percorso indicato nei depliant. Gli ingressi a pagamento non sono compresi.
Per vedere solo la natura lungo la costa (uccelli e forse foche) £17 a persona.
Il traghetto per il camper costa, solo andata £50 cui bisogna aggiungere £14 per ogni adulto e £ 7 per ogni ragazzo.
Mentre pensiamo cosa vogliamo fare ci dirigiamo verso il punto che si rivelerà il più magico di tutto il viaggio: Duncansby Head (N 58° 38’ 37” – W 3° 01’ 38”). Arriviamo sul piazzale vicino al faro e non si vede nulla: nebbia. C’è un freddo dell’accidenti e vento. E’ l’uno momento della vacanza in cui tiro fuori giacca pesante e cappello di pile. Un altro camper scappa via e rimaniamo soli con le pecore che sbucano da ogni dove. Non desisto e decido di fare una passeggiata tenendomi vicina alla recinzione. Vago nel nulla, tra le pecore e arrivo a una fenditura della scogliera dove si vedono molti nidi di gabbiani. Proseguo in questa strana, ma bella atmosfera. Sono un po’ sconsolata perché non ho visto i faraglioni che so che ci sono, non ho neanche idea di dove possano essere e dopo un po’ torno al camper. Dopo cena la sorpresa, alle 8 la nebbia si dirada e compare una paesaggio da fiaba: a dieci minuti dal camper due faraglioni davanti alla scogliera, illuminati dall’ultimo sole, uno scenario che sembra finto e trovo bellissimo. Il più bello di tutto il viaggio.
Decidiamo di fermarci qui per la notte ignorando il cartello che dice no overnight. Ho letto che molti altri camperisti hanno dormito qui. Non c’è nessuno, a chi diamo fastidio? Dormiamo indisturbati. Di qui la vista spazia fino alle Orcadi
18/08/2012
Anche al mattino la vista è bellissima. Ci torno coi ragazzi. La giornata si presenta bene, c’è il sole. Si va alle Orcadi. Arriviamo all’imbarcadero col camper (a Gills Bay purtroppo non ho le coordinate , è 5 ‘ da John O´Groats verso Thurso.
Arrivando si prenota insieme al viaggio di andata e il ritorno che fissiamo per il giorno dopo alle 15.00.
Traversata tranquilla. Col binocolo si possono vedere sulle spiagge molte foche.
Le isole sono basse, senza alberi, tutte coltivate. Hanno l’aria di essere molto fertili. Le casette sono tutte grigie uguali e fatte quasi con lo stampino. Peccato, anche solo dipinte di bianco come nelle Highlands sarebbero motlo più suggestive La guida dice che la temperatura non va praticamente mai sotto lo zero. Oggi fa bello e caldo e si gira in maniche corte.
Ci dirigamo verso Kirkwall, la capitale , dopo aver visto la cappella degli italiani, esempio di quanto siamo artisti e anche con poco, un casotto di lamiera, riusciamo a fare qualcosa di mirabile. A Kirkwall vediamo il duomo in stile normanno, coi suoi possenti pilastri. Facciamo due passi nell’animato centro.
Grande parcheggio a 10’ di distanza vicino al supermercato sia Lidl che Tesco, basta seguire le indicazioni per il parcheggio long stay. E’ sulla Western Road. Quindi ci dirigiamo verso i menhir e il Ring of Bogdar, dove abbiamo il piacere di trovare un matrimonio che, probabilmente per qualche tradizione locale, fa il giro del cerchio di pietre preceduto da un suonatore di cornamuse.
Poi andiamo verso il sito di Skara Brae.
Qui acquistiamo l’Explorer Pass, che, nel giro di 14 giorni ti permette di entrare per 7 giorni nei musei (anche più di uno al giorno) . E’ molto conveniente e ce lo ripagheremo ampiamente. Spendiamo £ 74 per il pacchetto famiglia (ragazzi tra i 5 e i 15 anni). Si acquista sul momento della prima visita
Esiste anche in versione 10 gg per visitare nell’arco di 30, che costa £94 all’incirca come L’Historic pass, che è un abbonamento annuale a tutti i musei aderenti in Scozia (sono da entrambi esclusi sia il Dunrobin Castel, che l’ Eilean Donan Castel e il castello dei Mc Load sull’isola di Skye, immagino perché di proprietà privata) .
C’e anche la versione corta: nell’arco di 5 giorni visiti 3 giorni, che consiglio a chi voglia vedere sia Edimburgo che Stirling, al costo di 56£, mentre senza abbonamento ognuno dei due castelli costerebbe e, per una famiglia come la nostra già intorno ai £50.
In un’oretta visitiamo il sito.
Per dormire ci dirigiamo a nord, a Birsay, dove alla fine della strada c’è un parcheggio senza divieti con vista su scogliere e possibilità si scendere sulla spiaggia (per lo più scogli). Vento forte. Dormiamo bene.
19/08/2012
Dirigiamo a sud. Andiamo a Yenasby, dove c’è una bella scogliera. Pioviggina e non abbiamo voglia di fare la passeggiata che porta fino a un punto particolarmente caratteristico. Proseguiamo verso Stromless mentre il tempo si apre. Ampio parcheggio vicino al porto. Io trovo questa città piuttosto grigetta. Le vetrine hanno un’aria demodè. Ci dirigiamo verso l’imbarco, abbiamo ancora tanto tempo e ci fermiamo qualche ora su una spiaggetta lungo la strada. Intanto è uscito un bel caldo sole.
Traghettiamo e dirigiamo a sud.
Arriviamo verso le 19 al Dunrobin Castle. Non c’è più nessuno ma i giardini sono aperti e si può fare un giro.
Per la notte ci spostiamo nel paese, Golspie, poco più giù, in riva al mare due parcheggi adiacenti (si vedono tranquillamente dalla strada, in quanto è un punto dove non ci sono case ma parcheggi e verde sul lungomare) ospitano già un paio di camper. Nessun divieto.
20/08/2012
Andiamo verso il Castello di Urquart, Lago di Loch Ness. Siamo partiti presto e ci scontriamo con tutto il traffico del mattino di Inverness, che attraversiamo. Arriviamo però abbastanza presto al sito. Pur essendo abbastanza ampio il parcheggio notiamo quando usciremo, dopo un paio d’ore, che non ci sono più posti liberi né per le auto né tanto meno per i camper. La seconda parte del parcheggio permette di sistemare meglio i mezzi lunghi perché non vi è subito dietro il muro. Entriamo con l’Explorer pass, ci chiedono la nazionalità e assistiamo a un video di 10’ sulla storia del castello, sottotitolato in italiano. Poi visitiamo con calma il castello e scrutiamo il lago.
Torniamo indietro, confermo che dietro l’ufficio informazioni di Drummadocht, situato al centro di un grande parcheggio, vicino al castello, vi è un rubinetto dell’acqua finalmente ad una pressione decente. Non si può scaricare nei bagni. Riprendiamo la strada verso Inverness che riattraversiamo per andare ad Elgin. Prima però dirigiamo verso la distilleria Dallas Dru Historic Distillery, vicino a Forres compresa nel pacchetto dell’Explorer pass, che visitiamo in un’oretta con le audio guide. Alla fine viene offerto un goccetto di wiskey
Visitiamo quindi Elgin (non abbiamo visto un parcheggio vicino al sito) sulla a 96, seguire le indicazioni sulla sinistra.
Riprendiamo il viaggio e in due ore siamo a Dunnottar Cstle. Essendo tardi non ci siamo fermati a Stonehaven ma siamo andati diritti al castello, per vederlo con l’ultimo sole.
E’ bellissimo e anche chiuso si ammira bene dalle scogliere circostanti
Il parcheggio è piccolo e in forte pendenza, non hanno neanche avuto bisogno di mettere divieti. Volendo rivedere il castello domani mattina col primo sole parcheggiamo un po’ più in là lungo questa strada secondaria e dormiamo tranquilli vicino a un campo di grano confidando che in Scozia il campeggio è libero. Al mattino il castello è ancora più bello.
21/08/2012
Dirigiamo veros St. Andrews e il Fife. (il navigatore indica come tempo di percorrenza 1h e 20’) Troviamo il traffico del mattino di Dundee. Passiamo attraverso Tayport e notiamo come gli inglesi abbiano uno strano modo di parcheggiare: in mezzo alla strada. Ci sono due corsie, se ne occupa una, ma non solo per cinque minuti, così normalmente giusto per stare di fronte a casa. Inoltre non sanno cosa siano le strisce pedonali. Noi non ne abbiamo viste: in compenso per evidenziare la striscia di mezzeria mettono dei puntoni ed, essendo il camper più largo, finisce che in alcune strade più strette si viaggi in un continuo sobbalzo a causa dei divisori. Visitiamo l castello e la cattedrale. Di entrambi restano solo le rovine. E’ bella la posizione, vicino al mare, ma non ho trovato il posto così particolare. Andiamo ad Anstruther, parcheggio sul lungomare dove consumiamo un ottimo Fish and Chips da asporto in un locale che ha ricevuto vari premi. Vediamo i ragazzi che escono da a scuola e con le divise si riversano sul lungomare.
Vediamo Pittenween, che molto assomiglia ad Anstruther, ma è meno animato e ci fermiamo a Elie. Bel parcheggio ampio sul molo. Belle spiagge e passiamo un pomeriggio di relax in un tipico alternarsi di sole e spruzzatina d’acqua dal cielo. Non fa freddo e i ragazzi del luogo si divertono con tuffi, canoa e canotti. Verso sera dirigiamo verso Stirling, dove posteggiamo in una zona semiperiferica e dormiamo tranquilli
22/08/2012
Stirling In cima alla rupe dove è il castello vi è un ampio parcheggio a pagamento (£4) Quando finiremo la visita, alle 12, notiamo che comunque è pieno e non fanno più entrare nessuno. Vediamo che c’è anche un park and drive.
Il castello ci è piaciuto molto. Ci hanno dato le audio guide che ce lo hanno fatto apprezzare. Inoltre c’è un’ala al pianterreno con vari giochi per i bimbi (vestiti dell’epoca da indossare, indovina come si fa, guarda come suonavano etc)
Dirigiamo verso la Falkirk Wheel, N 56° 00’ 08’’ W 3° 50’ 36 ‘’ ascensore che collega 2 canali, opera ingenieristica notevole che porta in alto le imbarcazioni con pochissima energia. L’ascensore funziona ogni mezz’ora. C’è un centro visita e due belle aree giochi: una coi giochi tradizionali (scivolo etc) l’altra con i giochi d’acqua (chiuse, mulini, fontane da azionare) E’ tutto gratuito, si paga solo se si vuole fare il giro con la barca.
Quindi andiamo a Edimburgo, optiamo per il parcheggio in centro, su sterrato in Morrison street. N 55°56.712´ W 3°12.940. E’ brutto, sembra un postaccio, ma è a dieci minuti a piedi dal centro e sappiamo che altri camper hanno dormito qui senza problemi. Vediamo in una via adiacente la stazione della polizia. Neanche noi abbiamo avuto problemi e abbiamo dormito tranquillissimi. C’erano anche altri camper . Pagamento: £12,50 per 24 ore e occorre avere l’intero importo in monetine. Facciamo due passi, sono le 17 e la città sta proprio chiudendo.
23/08/2012
Con l’Explorer Pass, alle 9.30 entriamo direttamente nel castello senza fare coda. Qui le audio guide le danno dopo, a pagamento. Ne prendiamo un paio per capirci qualcosa. C’è molta confusione e tantissimi turisti. Restiamo fino alle 13, quando sparano il colpo di cannone. Passeggiata sul Royal mile, affollatissimo, tante ragazze con capelli dai colori strani: azzurri, verde acqua, rosa confetto con mèches verdi. Tanti improvvisano uno spettacolo. Gente di tutte le nazionalità. Musica.
Ripensandoci abbiamo probabilmente sbagliato a vedere Stirling ed Edimburgo in due giorni di seguito, io, personalmente ero stanca dalla visita del giorno precedente e tutta quella folla, dopo aver visto il castello, mi ha dato ad un dato momento fastidio e non ho più saputo apprezzarne appieno l’allegria e l’energia. Verso sera usciamo da Edimburgo dirigendo verso Melrose, dove domiamo nel parcheggio di giorno a pagamento vicino alla cattedra le. Si paga, dalle 9 del mattino alle 17.00 0,50 £ per un’ora e 1 £ per quattro ore.
24/08/2012
Dopo la visita ell’abbazia dirigiamo verso Dryburg, situata in un parco splendido, ma che avremmo anche potuto tralasciare. Il paesino di Dryburgh non esiste più e quindi abbiamo seguito la segnaletica penando un pochino.. Le coordinate sono N 55.57859° e W2.64732°.
A Jedburgh c’è invece un grande parcheggio (comunque alle 12.00 pieno). La cattedrale si ammira bene anche da fuori, ma avendo l’explorer pass entriamo per vederla più da vicino. I bambini hanno la possibilità di vestirsi con abiti medioevali e girare così abbigliati tra le rovine. (N 55.47735° W 2.55316°). E aihmè lasciamo la Scozia …
Ma abbiamo ancora qualcosa in programma da vedere.
Essendo ancora presto mi viene di curiosità di vedere la Holy Island, giusto per guardare la strada che viene sommersa dalle maree. Con due ore davanti la facciamo fino all’isola, dove c’è un affollatissimo parcheggio a pagamento e torniamo subito indietro (se ci fermassimo probabilmente ci metteremmo più di due ore a visitare). E proprio una strada sul fondo del mare… Ci sono anche le alghette verdi sull’asfalto. Ci fermiamo a fare due passi divertiti. Dirigiamo a sud lungo la costa, cercando una bella spiaggia. Passiamo per caso davanti al castello di Bamburgh che impressiona per la sua mole: è molto più grande e imponente di qualsiasi castello scozzese! C’è ai suoi piedi un bel parcheggio no overnight e un grande prato verde dietro cui sentieri scendono verso la spiaggia. Passando dalla spiaggia si può girare tutto intorno all’imponente fortificazione.
Andiamo a dormire nei parcheggi long stay, £2 al giorno n55°24.823’ W1°42.256’, di Alnwick
25/08/2012
Notte tranquilla. Il parcheggio è comodo, vicino alla biglietteria, dietro il centro città: Il castello apre alle 10.00 e le sale principali alle 11.00. Il biglietto family per il solo castello £36, per il castello e i giardini £58. Visto che piove a dirotto, e le previsioni sono di pioggia tutto il giorno, decidiamo di visitare solo il castello. E’ il castello dove hanno girato parte degli esterni del primo film di Harry Potter. Sono previste con cadenze settimanali o la presenza di personaggi del film o l’accampamento medioevale. Ci sarebbe anche la lezione di volo sulla scopa ma essendoci pioggia è annullata. Comunque il castello offre varie attività ai ragazzi. Fanno il sapone e giocano con le spade, oltre a farsi fotografare col drago. C’è la possibilità prenotandosi di vedere un piccolo spettacolo nei sotterranei. Dovrebbe far paura, ma noi siamo ignoranti e capendo poco non ci spaventiamo molto, pur apprezzando molto la bravura degli attori. Lo consigliamo (solo 11 persone alla volta, ogni ora, prenotatevi appena entrate).
Nell’accampamento c’è chi fila la lana, chi fabbrica frecce, cuociono una minestra, è interessante ma c’è poco spazio sotto le tende e continua a piovere. In compenso le 5 sale del castello visitabili sono superbe: il castello è tutt’ora abitato e nei vari ambienti ci sono le foto dei proprietari e di come era arredato durante le ultime festività di Natale e quale ben di Dio era servito in tavola. Anche questo castello fa impallidire i castelli Scozia: trasuda ricchezza. Quadri del Tintoretto alle pareti, mobili stupendamente intarsiati, un camino in marmo di Carrara… E’ chiaro che hanno vinto gli Inglesi. Ed anche perché gli scozzesi si siano così arrabbiati. Considerato anche che il primo dica di Alnwick diventò famoso per quanti scozzesi aveva trucidato.
Verso le 15.00 usciamo.
Dirigiamo a York, che il navigatore ci indica distare un paio di ore. Andiamo al parcheggio segnalato da altri diari per bus e auto, sotto le mura, ma scopriamo dopo esserci presi una multa che ormai è vietato pure accedervi. Non ho trovato la segnaletica chiarissima, avevo capito che fosse vietato solo dormirci,. Non ho visto altri parcheggi dedicati ai camperisti.
Abbiamo fatto un piacevole giro del centro. Quello che mi ha colpito è, che essendo sabato sera c’era una quantità esorbitante di polizia e di persone vestite elegantemente. Tutti gli uomini con giacca e cravatta. Alcuni già instabili per avere bevuto. Le donne con improbabili vestiti (fucsia, bianchi, rossi…) senza spalline e con gonna cortissima (tra l’altro non so come facessero a non avere freddo, ci saranno stati 15/18° e pioveva) cappellino in testa e scarpe in tinta con tacchi da capogiro. Molte non riuscivano a camminarci e procedevano scalze, con le scarpe in mano. Altre ci traballavano su. Altre ancora avevano le paperine e nella borsetta le scarpe con zeppa e tacco 12.
Incontriamo anche dei ragazzini, avranno avuto tra gli 8 e i 10 anni, anche loro in giacca e cravatta…
Tornati al camper troviamo la brutta sorpresa e mesti ce ne andiamo. Dormiremo in un’area di servizio sull’autostrada verso sud, vicino ad un Mc Donalds.
26/08/2012
Si riparte verso sud, attraversiamo il ponte sul Tamigi (nell’altro senso c’è un tunnel) dove paghiamo l’unico pedaggio di tutta la Gran Bretagna, se non ricordo male £1,50. Il giorno dopo arriviamo alle 15.00 a Canterbury nel park and ride. (New Dover Road, N51.26145°, E1.09992 si trova sulla A2050 (New Dover Road) ingresso dalla A2. E’ comodissimo. Ogni 15’ parte una navetta per il centro. Il costo è compreso nel parcheggio £2,50 a camper. Due i difetti: la navetta c’è solo dalle 7 alle 18 (ma la cittadina è morta dopo quell’ora) e non si può accedere col camper dopo le 20.30. Non c’è scritto da nessuna parte ma lo scopriamo perchè altri camperisti, che erano usciti per cena col mezzo hanno poi avuto difficoltà.
Con la navetta andiamo in centro, in 10’ siamo al duomo. Non so se perché fosse domenica, o fosse appena finita la funzione ma visitiamo tutto il complesso senza pagare nulla (all’uscita mi accorgerò di dov’è la biglietteria e che il prezzo per il family è di £ 26). Bighelloniamo ancora un po’ e torniamo al parcheggio. Notte tranquilla.
27/08/2021
Avendo il traghetto per le 15.40 pensiamo a dove possiamo andare. Optiamo per Sandwich. In sé non è un paese che meriti una visita, ci sono sì case storiche ma nessuna via pedonale, non sono per niente valorizzate, ma essendo un giorno di festa, ci troviamo in una festa. Ci sono le auto d’epoca, bellissime, che abbiamo visto sulle strade le altre domeniche, un po’ di antichità e una bella atmosfera distesa.
Dirigiamo verso Deal, giriamo verso il centro città seguendo le indicazioni per un parcheggio e troviamo sia il supermercato The cooperative sia un grande Sainsbury’s, dove possiamo fare gli ultimi acquisti. Anche questi parcheggi sono pay and display.
Dopo Deal, che ha un bel lungomare ma non riusciamo a fermarci, costeggiamo la scogliera (non si vede però nulla, la strada è troppo arretrata). Arrivati quasi a Dover ci sarebbe un parcheggio a pagamento per vedere le White Cliff, ma è pieno e ci fanno cenno di proseguire. Precedentemente c’era un altro posto lungo la strada dove era possibile fermarsi sul bordo e prendere un sentiero, ma anche lì non c’era più spazio.
L’imbarco è per le 15.40. Siamo al chek- in alle 15.25, e ci dicono che la partenza sarà ritardata alle 16.40 (di un’ora). Faranno overbooking?
Sbarchiamo e dirigiamo verso Lille, si dorme per strada e si procede, come già detto all’inizio per Tournai, Namur, Lussembourg…
Arriviamo a Torino il 29 mattina.
E’ stato un viaggio bello, accompagnato anche da un tempo clemente. Di giorni brutti alla fine ne abbiamo avuti solo due. Negli altri al massimo due gocce di pioggia, giusto per ricordarci che eravamo in Scozia. Temperature miti, che richiedevano di vestirsi di più solo se si alzava il vento (la sera). Metà viaggio in pantaloncini e maniche corte. Kwei sempre a portata di mano.
Abbiamo corso un pochino, sarebbe stato bello fermarsi un giorno in più a Edimburgo a Durness (ma poi ha comunque cominciato a piovere) o all’isola di Skye. Abbiamo visto tanto. I paesaggi erano molto belli, le colline ammantate di nebbia affascinanti, le pecorelle che correvano buffe, i campi ben coltivati della Scozia mi hanno fatto capire perché per secoli si sono fatti la guerra. La Norvegia è stata più paesaggisticamente scenografica ma qui abbiamo visitato un po’ più di luoghi, cattedrali e castelli affascinanti.
Come ho già scritto il posto che più mi è rimasto nel cuore è stato Duncansby Head, sbucato dalle nebbie del tempo e di cui allego la foto.