Mappe o fotografie? Entrambe!

Il percorso tracciato da Google con le sue ormai celeberrime 'maps' è inarrestabile, ed una nuova era è iniziata: quella della fotorilevazione terrestre.

In pratica, si persegue l'obiettivo di disporre di materiale fotografico sufficiente a documentare il globo. O, almeno inizialmente, le sue parti più trafficate.

Sul web, ad esempio, è già disponibile una nuova modalità di esplorare alcune zone, denominata streetview, che permette letteralmente di vedere l'area in dettaglio grazie a fotografie a 360°. La si raggiunge su http://maps.google.com, concentrandosi sulle località evidenziate dall'icona della macchina fotografica, che ci appaiono con una sequenza di fotogrammi, quasi come se le stessimo percorrendo in diretta. Ci si può spostare sulle immagini, cambiando visuale, semplicemente spostando il mouse su si esse tenendo premuto il pulsante di sinistra.

Il risultato è ottenuto mediante rilievi fotografici sul posto, che vengono effettuati mediante speciali fotocamere dotate di obiettivi che riprendono su contemporaneamente tutti i lati (un esempio: www.immersivemedia.com). Una successiva sofisticata elaborazione digitale consente a Google di rendere fruibili online le zone così digitalizzate.

Per ora le aree coperte da questo tipo di servizio sono limitate, e prevalentemente concentrate in alcune grandi metropoli statunitensi, ma i lavori sono febbrilmente in corso per estenderle rapidamente quanto più possibile.

Oltre all'attuale possibilità di consultare questi dati da un computer, questa evoluzione delle tecniche di mappatura sarà foriera di grandi novità. Assisteremo alla nascita di nuove generazioni di navigatori satellitari che affiancheranno alle tradizionali mappe 2D e 3D, arricchite con un crescente livello di punti di interesse, anche alcuni approfondimenti locali in modalità quasi 'fotografica'. Indubbio l'effetto positivo per chi viene guidato, che sarà facilitato nel confrontare quanto proposto sullo schermo del navigatore con la realtà visiva di fronte a lui, superando i problemi di interpretazione delle indicazioni che a volte, nonostante tutto, permangono. E in un secondo tempo questa modalità prenderà il sopravvento, trasportandoci in una realtà sempre meno virtuale, dove saremo guidati in un panorama davvero reale.

In questa continua rincorsa al particolare, non vanno sottovalutati alcuni aspetti fondamentali per la reale efficacia della soluzione.

Il primo riguarda i dati disponibili sul navigatore, il cui livello di obsolescenza sarà linearmente proporzionale al livello di dettaglio fornito: se oggi una nuova strada, una nuova rotatoria o una nuova piazza già fanno invecchiare le mappe disponibili precaricate, domani un cantiere, un nuovo palazzo o altri cambiamenti al panorama (anche solo temporanei) potrebbero rendere meno intuitivo ed affidabile un servizio tanto innovativo. Inoltre, la dimensione dei dati necessari aumenterà considerevolmente, ma qui la tecnologia ci assisterà, sia con memorie di sempre maggiore capienza, sia con possibilità di scaricamento dei dati aggiornati su richiesta.

Il secondo, più delicato e per certi aspetti inquietante, riguarda la privacy di tutti noi, che rischiamo di essere immortalati, o per strada come all'ingresso di casa, o altre circostanze simili (in auto nel traffico, davanti ad un locale, e via elencando), e finire, senza volerlo, in mondovisione più o meno differita, come parte del globo che qualcun altro sta esplorando su uno schermo. Auguriamoci che la tecnologia venga guidata nella direzione giusta.

E non mancano le prime interpretazioni derivate da questo nuovo fenomeno: come www.streetviewfun.com, che raccoglie immagini fotografiche curiose o divertenti e le propone online, come una sorta di "paperissima" planetaria.

Dall'alto dei cieli

Altra iniziativa, simile concettualmente alla precedente, ma diversa per strategia di realizzazione, è quella portata avanti dalla società norvegese Blom, la quale sta impiegando una flotta di 12 aerei per svolgere le attività di censimento fotografico delle aree urbane dell'Europa Occidentale (per ora, limitatamente agli agglomerati urbani con più di 50.000 abitanti). La 'pictometria' così realizzata consente la realizzazione di navigatori di nuova generazione, dotati di visualizzazione dinamica fotorealistica, come ad esempio quelli annunciati dalla spagnola Blusens, dotati di display tattile da 4,3", hard disk integrato fino a 40 GB per contenere gli imponenti dati cartografici, espandibilità tramite memorie SD e MMC per gestire i file multimediali.

In cielo come in terra

Coniugando, laddove possibile, le due viste (mappe e fotografie), il sito www.visual.paginegialle.it permette di consultare le cartine in modo molto inutitivo, e di confrontarle alla visione fotografica, come alternativa o in sovrapposizione. Benchè la qualità delle immagini fotografiche lasci spesso a desiderare (ma è ancora in fase sperimentale), si intuisce che il servizio ha delle enormi potenzialità. Oltre alla sua utilità nella predisposizione di un viaggio, pensiamo alla sua fruibilità in mobilità, tramite un terminale (computer portatile, palmare, smartphone) con connessione a internet ad alta velocità, come l’HSDPA: è possibile, senza disporre di un navigatore satellitare, consultare le cartine e le fotografie aeree della zona in cui ci si trova, effettuare ricerche di punti di interesse (monumenti, centri commerciali, ristoranti, ecc.).



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