Pubblicato il 08/10/2014
Per andare incontro alle mutate esigenze dei moderni turisti itineranti servono risposte precise e concrete, ma anche diversificate. In quest'ottica CBE, azienda leader a livello europeo nel settore dell'impiantistica elettrica e della componentistica elettronica applicata al caravanning e alla nautica, amplia la sua gamma Solar System di moduli fotovoltaici realizzati con celle di silicio monocristallino ad alte prestazioni. All’ultimo Salone del Camper di Parma, CBE ha, infatti, presentato il nuovo pannello solare MFB 90 che viene associato all’inedito regolatore di carica PBS 90, in grado di funzionare solo con questo nuovo pannello che è caratterizzato dal fatto di avere solamente 21 celle.
«Il nostro nuovo modulo fotovoltaico è composto da 21 celle – spiega Dorian Sosi, direttore vendite Italia di CBE – e lavora con una tensione di circa 11 volt. Il classico modulo fotovoltaico da 32 o 36 celle opera generalmente a una tensione di 20 Volt e quando lavora alla tensione di batteria non viene utilizzata completamente la potenza disponibile. Noi abbiamo cercato di superare questo limite, progettando un regolatore speciale, un booster, in grado di lavorare alla massima potenza anche a tensioni inferiori a quelle della batteria, anche intorno agli 11 volt».
Un regolatore di carica speciale, quindi, quello utilizzato da CBE, che fa uso di un'elettronica capace di alzare la tensione e controllare la corrente così da avere una carica massima anche con una bassa tensione. L'obiettivo è quello di sfruttare al meglio il rendimento del modulo fotovoltaico anche ad una bassa tensione e con una bassa insolazione.
Il modulo MFB 90 della linea Solar System ha dimensioni pari a quelle di un modulo da 90 W, ma ha una resa paragonabile a quella di uno da 120 W. Il nuovo sistema presenta diversi vantaggi: viene sfruttata al massimo la corrente che il modulo può offrire con basse tensioni e si ha un elevato rendimento anche quando l’insolazione è modesta.
La corrente che il modulo MFB 90 riesce a generare nell'arco della giornata, in abbinamento al regolatore booster, è quasi pari a quella che riesce a fornire un modulo da 120 W. Ciononostante, il prezzo al pubblico è vicino a quello di un modulo da 90 W.
Se da una parte, infatti, il nuovo regolatore ha dei costi maggiori, anche perché frutto di un lungo lavoro di sviluppo e ingegnerizzazione, e perché contiene più elettronica e più sofisticata di altri regolatori, dall’altra con questa nuova tecnologia servono meno celle e il costo del pannello fotovoltaico si abbatte.