Che il controllo periodico della pressione degli pneumatici sia un’operazione necessaria è noto a tutti, in quanto è proprio la loro piena efficienza che determina una delle componenti fondamentali per la sicurezza durante la marcia. A rinforzare questo assunto, arriva una recente normativa varata dalla Commissione Europea, che prevede l’obbligatorietà dei dispositivi di monitoraggio della pressione degli pneumatici per tutti i veicoli omologati dopo il 1° novembre 2012. Tali dispositivi sono noti come TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) e il provvedimento è stato ideato non solo con lo scopo di accrescere la sicurezza, ma anche per permettere un’apprezzabile riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni inquinanti.
Il marchio Vitran è presente in Italia già dal 2011 con un sistema di monitoraggio wireless disponibile in quattro versioni specificamente dedicate a motociclette, auto, camper e veicoli commerciali, e veicoli industriali anche con semirimorchi e rimorchi fino a 22 pneumatici. Prodotto dalla argentina Colven e distribuito sul mercato italiano da Vigia Viesa Italy, Vitran basa il suo funzionamento su appositi sensori elettronici da applicare alle valvole di gonfiaggio di ogni pneumatico in sostituzione dei normali tappi a cappuccio. I sensori trasmettono in modalità wireless le informazioni di pressione e temperatura ad un apposito display LCD, che segnala eventuali scostamenti rispetto ai valori impostati quale soglia di intervento dell’allarme. Per la massima sicurezza l’accoppiamento sulla frequenza di trasmissione tra i sensori e il ricevitore display è univoco e ciò impedisce malfunzionamenti anche in vicinanza di altri dispositivi e inoltre scoraggia eventuali tentativi di furto. Questi ultimi, inoltre, sono ostacolati dalla necessità di un’apposita chiave per svitare/avvitare i sensori a cappuccio. Grande attenzione è stata rivolta ai consumi di corrente dei vari dispositivi che, infatti, dopo due minuti d’inattività vengono automaticamente disattivati per rimettersi in funzione al movimento delle ruote (sensori elettronici) e alla minima vibrazione del motore (ricevitore display). In questo modo, e grazie al particolare sistema di trasmissione radio (wireless) che interviene solo alla variazione dei valori misurati sugli pneumatici rispetto ai parametri di riferimento impostati, la durata delle batterie al Litio di sensori e display raggiunge i due anni.
La gamma di modelli Vitran è composta da:
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Vitran TD 4100: adatto per biciclette, moto e carrelli (supporta fino a due pneumatici)
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Vitran MP 130: adatto per autovetture (supporta fino a quattro pneumatici)
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Vitran TD 2200: adatto per camper e veicoli commerciali (supporta fino a sei pneumatici)
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Vitran TD 2000: modello adatto per veicoli industriali (supporta fino a ventidue pneumatici)
Vitran TD 2200 per camper
Derivato dal potente modello TD 2000, che è in grado di gestire fino a 22 pneumatici, Vitran TD 2200 è stato semplificato nell’hardware e nel software così da risultare più adatto alle esigenze specifiche degli utenti dei veicoli ricreazionali e più accessibile nel prezzo. Vitran TD 2200 è in grado di monitorare da quattro fino a sei pneumatici sia nella versione a tre assi sia in quella con ruote gemellate posteriori. La centralina portatile è progettata per essere agganciata, tramite supporto a ventosa, al parabrezza del veicolo. Sul display appare la raffigurazione grafica del veicolo e di tutti gli pneumatici in corrispondenza dei quali sono riportati i valori di pressione e temperatura. La centralina avvisa il conducente con un allarme sonoro e visivo quando questi valori scendono al di sotto dei limiti preimpostati di fabbrica. I tappi trasmettitori una volta avvitati (si possono rimuovere solo grazie a un’apposita chiave antifurto) sono subito operativi e si avviano automaticamente grazie a un interruttore meccanico che rileva il movimento delle ruote. Se l’inattività supera i due minuti sia i sensori sia la centralina si spengono autonomamente. In questo modo, e grazie a un sistema di trasmissioni radio che interviene solo quando vi sono variazioni dei valori sugli pneumatici, si è giunti a una durata delle batterie interne al litio (comunque di facile sostituzione) di circa due anni. La centralina è già pre-programmata per i valori ottimali di pressione e temperatura, ma l’utente può riconfigurare la soglia d’allarme.
Caratteristiche della centralina
• allarme visivo e sonoro
• accensione e spegnimento: automatico (rilevatore di vibrazione)
• soglia regolabile di allarme della pressione: si
• soglia regolabile di allarme della temperatura: da 40C° a 99C°
• tipi di lettura della pressione: Bar, Psi, Kg/cm2, Kpa
• tipi di lettura della temperatura: C°, F°
• frequenza: 433,92 Mhz
• temperatura di funzionamento. – 20C° / +80C°
• dimensioni: 102mm x 72mm x 29mm
• peso: 143g.
Approfondimento
Lo pneumatico, componente bistrattato, ma fondamentale per la nostra sicurezza in viaggio
Il danneggiamento o l’utilizzo anomalo degli pneumatici possono rappresentare seri pericoli. Eppure sono in pochi a prendersi cura delle condizioni delle gomme, a cominciare della corretta pressione di esercizio. Una recente indagine condotta da un celebre marchio di pneumatici mette in rilievo come gli automobilisti trascurino i controlli o li facciano in maniera sbagliata, verificando la pressione a pneumatici caldi e non a freddo, oppure non tenendo conto del peso complessivo del veicolo. Valori corretti di gonfiaggio sono fondamentali per mantenere prestazioni ottimali, soprattutto per quanto riguarda l’aderenza in curva. Occorre tenere in debita considerazione che un’insufficiente pressione comporta una maggiore resistenza al rotolamento, incrementa la flessione dell’intera struttura e provoca un pericoloso surriscaldamento, che nei casi estremi può portare allo scoppio e alla distruzione dello stesso pneumatico. Inoltre, si assiste a un sensibile peggioramento dei consumi di carburante e si riduce la zona di contatto del battistrada con il fondo stradale, con conseguente diminuzione dell’aderenza dello pneumatico e della tenuta di strada. Questi effetti vengono aggravati qualora il veicolo viaggi a pieno carico, nel qual caso si allungano pericolosamente gli spazi di frenata e la guida diventa più difficile nell’affrontare curve strette. Gli pneumatici, occorre ricordarlo, sono soggetti a cali di pressione che possono raggiungere 0,2 bar nell’arco temporale di tre mesi e alcuni studi portati a termine dall’Unione Europea hanno evidenziato come oltre il 60% dei veicoli in circolazione abbiano gli pneumatici gonfiati non correttamente. Sbagliato, infine, fare come molti, che affidano ad un controllo visivo la verifica della corretta pressione di esercizio, in quanto neanche un esperto riesce a percepire una differenza di pressione di 0,2 bar. D’altro canto, occorre ricordare che anche la pressione eccessiva può pregiudicare il corretto funzionamento e compromettere seriamente la durata degli pneumatici in termini di chilometri percorsi.