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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itCROAZIA 2005

Di Roberto Savini

 

Murter, Trogir, Plivitce, Rab, Krk

 

 

 

 

Equipaggio composto da papà Roberto (39) mamma Lidia (42) e Chiara (5 e ½).

Durata del viaggio 2 settimane,  km percorsi totali con partenza da Milano 2000 circa.

 

Anche questo diario di bordo si prefigge di dare indicazioni o suggerimenti a chi volesse  intraprendere un viaggio in Camper  in Croazia e godersi principalmente

Il mare con poche soste di più giorni.

 

 

Premesse – notizie generali

 

Sostanzialmente invariate rispetto al mio diario del 2004 con alcune varianti, dovute all’anno passato e la differenza di luoghi visitati.

 

I prezzi sono aumentati un po’, e anche l’affollamento.

Molti negozi e ristoranti accettano il pagamento in euro

 

Nessun problema con i cellulari, prendono ovunque, ma attenzione ai costi davvero esorbitanti sia per chiamate che sms.

 

La moneta corrente è la Kuna, 1 euro = 7,20 kune. (cambio variabile da 7,1 a 7,2 )

Molto accettata la carta di credito (Visa, Diners)  nei ristoranti, autostrade, campeggi, supermarket e benzinai, il pagamento avviene sempre in valuta locale.

 

Per la corrente nei camping è bene munirsi di cavo molto lungo, almeno 30 metri,  visto che in alcuni casi le colonnine sono poche e irraggiungibili.

 

 

Inizio del viaggio                          Prima Tappa Milano -  Trieste.

 

Partenza il 05 Agosto ore 19,30 , a Mestre la solita coda al casello.

Arrivo a Trieste alle ore 02.00. Sostiamo al porto non molto lontano da Piazza Unità d’ Italia. La sosta e’ libera e tranquilla in mezzo ad altri equipaggi .

 

La città di Trieste è molto bella, ma vista l’ ora non la visitiamo

 

 

Seconda Tappa                         Trieste – Murter

 

Sveglia presto alle 6,30, occorre seguire per Koper (Capodistria) e quindi per Slovenia.

In ogni caso, tutte le auto vanno in quella direzione.

 

Memori dell’esperienza precedente non cambiamo valuta in frontiera.

 

Dopo circa 35 Km si arriva alla frontiera Croata dove le formalità ed i controlli sono ridotti al minimo. Alcuni ragazzi distribuiscono gratuitamente acqua minerale in bottiglia molto fresca, una mappa e dei depliant.

 

Ci dirigiamo verso Rieka per sperimentare la nuova autostrada.

Purtroppo diverse code rallentano la marcia e stancano.

 

L’ autostrada  viaggia nell‘interno del paese e non si rivela un grosso vantaggio.

Il paesaggio è monotono e se pur scorrevole e larga ci regala la sorpresa di un ora di coda all’ imbocco di una galleria che vanifica il vantaggio tempo.

Il costo poi è notevole, usciamo circa 70 km prima di Spalato e spendiamo 28 euro! (per poco piu’ di 300 km).

 

Terza tappa                   Zara – Tisno (Murter)

 

Conosciamo già il posto perchè vi siamo stati anche l’ anno scorso.

Dall’ autostrada a Tisno ci sono 25 km ben segnalati. Arriviamo all’Autocamp Hostin.
Il posto è ben descritto nel mio diario precedente, prezzi ed accoglienza invariati. Alla reception una simpatica sorpresa, l’impiegato legge il nome sui documenti e mi dice “Tu sei quello che ha scritto quelle belle cose di noi sul sito dei camperisti italiani! - Si sono presentati qui almeno 200 famiglie, alcuni con il tuo diario stampato! (alcuni ancora prima della mia correzione del nome erroneamente indicato come Houston).

Naturalmente mi balena l’idea che al momento di saldare il conto il Direttore mi dica “guardi, per lei è omaggio” ma è solo una fantasia che non si avvererà.

Tra l’altro mi vengono dei dubbi a riguardo di tutta questa gente che è arrivata lì seguendo i miei consigli, sperando che non sia rimasta delusa.

I ns. vicini, Croati, sono socievoli e la loro tavola è apparecchiata ed attorniata di amici pomeriggio e sera. Ben presto mi invitano al tavolo per assaggiare vino e grappa fatta in casa, io contraccambio con il mio Rum marcatamente “commerciale” ma comunque non disdegnato. Noto che ci sono diversi abituè e mi viene spiegato che il villaggio è convenzionato (o di proprietà non ho capito bene) con l’ INA , l’industria carburanti nazionale, e pratica ai dipendenti condizioni di favore.

Sempre se non ho capito male, 20 kune a testa al giorno! (meno di 3 euro).

Anche lasciare lì la roulotte in rimessaggio per l’ inverno costa solo 1200 kune (170 euro), ma un contadino nei dintorni chiede la metà.

 

Rimaniamo al Camping 5 giorni e quest’anno troviamo l’acqua del mare veramente gelata. Mia figlia non sembra essere disturbata dalla cosa, ma noi adulti che la dovemmo seguire per sorveglianza abbiamo subito una punizione ingiusta.

 

Il Paesino è piccolo, ma vi sono diversi ristoranti e negozi sufficienti per tutta la spesa.

 

Quarta  tappa                 Tisno – Trogir.

 

Trogir è il bellissimo paese che rivisitiamo volentieri. Purtroppo piove (come per metà della ns. vacanza) e tra una passeggiata e una sosta sotto gli ombrelloni dei bar quando gli scrosci si fanno seri arriviamo in serata che concludiamo in un ristorante affollato.

Occorre fare una precisazione, contrariamente che da noi, dove si va a cena un pò sul tardi, la Croazia si adatta alle abitudini della mittleuropa e non è insolito vedere gente che cena già dalle 18, quindi in molte zone se volete evitare lunghe code (e se avete bambini sapete cosa significa) è meglio avvicinarsi ai tavoli alle 19, massimo 19,30.

La notte trascorre tranquilla e la trascorriamo anche quest’anno nel parcheggio libero (sporco) poco oltre il centro, insieme ad almeno altri 20 camper.

Mi segnalano che un paio di notti prima la polizia abbia fatto sloggiare i camper, forse questo comodo punto tra breve non sarà più agibile.

 

Quinta  Tappa               Trogir – Spalato

 

In realtà non è una tappa, ma solo un passaggio.

Non si riesce a trovare un parcheggio per il camper, e dopo circa tre quarti d’ora di tentativi rinunciamo e ci avviamo ai parchi di Plitvice.

 

Sesta tappa                   Spalato - Plitvice

 

Riprendiamo l’autostrada ed in prossimità della fatidica galleria ci facciamo quasi due ore di coda per percorrere cicra 5 km! Ciò è sufficiente per decretare tale autostrada come “off limit” per quanto ci riguarda.

Arriviamo in serata a Plitvice Jezera al Camping  Korana.

E’ molto affollato e fatichiamo non poco a trovare un posto in piano nei pressi di una colonnina del 220 V.  Il camping è in realtà un immenso prato privo di indicazioni di qualsiasi genere. Ci si può sistemare come e dove si vuole. All’apparenza ciò crea un senso di libertà, ma in realtà è facile ritrovarsi intricati. Verso le 22.30 arriva infatti una coppia di arzille anziane Austriache (avranno avuto almeno 150 anni in due),

a bordo di un grosso monovolume che vogliono parcheggiare a tutti i costi incastrato dietro al ns. mezzo. Seguo la manovra con apprensione, memore di un esperienza negativa di rimborso danni all’estero. Cominciano a montare una grossa tenda.

Mia moglie Lidia fa leva sui miei sensi di colpa proponendomi di andarle ad aiutare.

Loro accettano, anche se in realtà una di esse dimostrando una grande dimestichezza e  piglio da sergente avrebbe potuto fare tutto da sola.

A tenda montata vado a dormire.

 

Settima tappa , il  Parco nazionale di Plitvice

http://www.np-plitvicka-jezera.hr/default.aspx?lan=en


Per visitare il parco è consigliabile muoversi presto, soprattutto se si vuole trovare parcheggio per il camper all’ingresso della biglietteria.

Dal camping è comunque disponibile un servizio navetta, 20 kune a testa per andata e ritorno.

Alle 8 abbiamo parcheggiato gratuitamente all’ingresso 2. Esiste anche un ingresso 1 più decentrato ma più lontano e con poco parcheggio.

Dall’ingresso si percorre un breve tratto a piedi fino al punto di partenza di un trenino gommato che in qualche minuto porta più in basso, dove inizia il percorso.

A piedi si percorre un sentiero di laghi e laghetti dall’acqua cristallina, pieni di cascate. I pesci, numerosissimi, sono così vicini alla riva da poterli toccare.

Più avanti si continua il percorso in battello,  il tragitto dura meno di mezz’ora.

Allo sbarco vi è un grosso prato attrezzato con tavolini per mangiare, WC e un paio di bar – ristoranti che propongono Pollo, Hamburger, salsicce e panini.

Si prosegue ancora a piedi un pò in salita, fino ad arrivare in alto dove si apre lo spettacolo delle grandi cascate.

Il tempo di percorrenza stimato è di 5 ore, noi ne abbiamo impiegate 6 con bimbi.

Il parco è in definitiva molto bello, ma a me è piaciuto di più quello di Kirka, descritto nel mio diario Croazia 2004, soprattutto per la gita in battello più lunga, con sosta al monastero e la seconda visita alle cascate.

 

Ottava tappa                 Plivitce – Rab.

 

La visita termina alle 15,30 e decidiamo di proseguire per Rab.

Arriviamo all’imbarco presso Jablanac alle 19, c’è un pò di coda, ma tra attesa e traversata (al costo di 190 Kune totali) alle 20 siamo sull’isola, sbarcando a sud.

In trenta minuti arriviamo a Banjole ed entriamo nel camping Padova III.

Anche qui vige la formula sosta in assenza di piazzole.

Il camping si presenta affollato e disordinato, siamo in pieno ferragosto.

Ci indicano una piazzola apparentemente Ok, che si rivela purtoppo in completa pendenza. Inutili i tentativi di posizionare decentemente il camper, alle 22 lo lasciamo quasi in mezzo ed occupiamo parzialmente una piazzola di tedeschi consci del ns. problema. Il mattino dopo alle 6,30 mi reco alla reception per ottenere una migliore sistemazione. La situazione è veramente disordinata, camper, auto e roulotte in ogni posizione, alcuni per essere posizionati in piano poggiano su cataste di cunei o sassi, altri sono in completa pendenza. Mi vengono mostrate alcune piazzole in ordine di “appetibilità”, scelgo l’ultima nell’ex-campo da tennis.

Il campeggio è proprio in riva al mare e si affaccia in una baietta.

Parecchie le barche e i gommoni ormeggiati.

Dal camping parte una lunga stradina in riva al mare che costeggia un paio di baie ed a piedi (30 minuti) o in bici (10 minuti) si arriva a Rab.

 

Il paese è carino, vi è un porticciolo turistico, mentre in alto si può godere di una lunga passeggiata tra viuzze lastricate, delle rovine antiche con campanili ed inoltre una bellissima passeggiata in pineta con scorci vista mare.

Qui le gelaterie sono parecchie ed il gelato è buonissimo (sempre 4 Kune a pallina).

I ragazzi che te lo servono si esibiscono in allegre acrobazie con palline di gelato che vengono lanciate e riprese dietro la schiena, per finire dopo alcune piroette nell’immancabile cono dopo un tuffo fino al soffitto.

 

Rimaniamo a Rab 6 giorni, quindi decidiamo di spostarci. Ci imbarchiamo circa alle 11 e dopo 15 minuti siamo di nuovo sulla terraferma. Decidiamo di fermarci per un bagno e per il pranzo. Incontriamo una simpatica coppia di Bologna che ci segnala un Camping sull’isola di Krk proprio a Krk, il Jazera.
Lo raggiungiamo in circa tre quarti d’ ora (25 Km) attraversando il ponte a pagamento (4 euro circa, ma solo all’andata, il ritorno è gratis). Anche questo camping è posto direttamente sul mare e utilizza la formula senza piazzole. Anch’esso è abbastanza pieno ed un pelo caotico tra le postazioni in spiaggia, risulta però molto tranquillo ed i servizi sono veramente puliti.

 

Il paese si raggiunge a piedi ed è molto turistico ma carino, moltissimi i ristoranti e tutti pieni (conviene andare a mangiare alle 19). Purtroppo su Krk non possiamo aggiungere altro, perchè la bimba si è ammalata e decidiamo di ripartire per casa la mattina seguente.

 

Nona  tappa Krk- Milano

 

A causa dei motivi sopra citati il viaggio di ritorno si svolge un pò in fretta.

Nel piccolo tratto di Slovenia da attraversare ci fermiamo per comprare un pò di porchetta in un ristorante che ha il grill sulla strada. Circa 8 euro per una porzione (fredda!) avvolta nella stagnola non mi sembra un affare, ma riscaldata si dimostra un buon pasto.

 

Anche quest’anno la Croazia è promossa e rimane una meta valida per le ferie in camper. Rinnovo ancora l’ appello ad evitare lo scarico selvaggio che purtroppo rimane praticato da alcuni equipaggi e che oggi trova sempre meno giustificazione per via degli innumerevoli campeggi.

 

Prossimo viaggio…… chissaà, l’ idea e’ di piantare la bandierina a Dubrovnik

E di concentrarsi nella zona sud via via risalendo verso Trieste.

 

Se desiderate altre informazioni potete scrivermi all’ indirizzo halhal@libero.it

 


Viaggio effettuato nell'Agosto 2005 da Roberto Savini

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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