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Camping Sport Magenta

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                                                   Dal 7 al 27 Giugno 2005 

 

Veicoli : Carioca 20 – 1999 su Ducato 1,9 TD

               Bruno ( 58 ), Siglinde ( 56 ) , Alice  ( 76 anni  attivissimi )

 

                Columbia 103 - 1996 su Fiat 2500 D

                Alda ( 59 )- Mario ( 63 )

 

                Miglior cambio a Rupa  : 1 Euro = 7,28 Kn

                Peggior cambio alle poste di Cavtat  1 Euro = 7,11 Kn

 

                Prezzo del gasolio europeo : 7,14 Kn ; in autostrada 7,22 Kn

                Prezzo del gasolio europeo in Montenegro : 0, 92 Euri ; gasolio normale 0,86

 

                Guida dei campeggi dell’ADAC  ( l’ACI germanico ) affidabile , realistica , imparziale

                Camping und caravanning  Fűhrer                                   dettagliatissima  

           

 

E’ utile la Camping Card  International per evitare di lasciare documenti alle reception dei campeggi  e per lo sconto del 5 o 10 % che si ottiene presso i principali campeggi .Si ottiene all’ACI al costo di Euri 2,60 e dopo due pernottamenti è già pagata.

                                                                                                                                                                                                                                                                             

Per le descrizioni delle città  esistono guide in abbondanza , pertanto qui saranno riportate solo impressioni di viaggio , soggiorno ed alcuni costi .

 

1° Tappa           Partenza alle 6,10 del 07 / 06 / 05 da Merano ( BZ ) via BZ – TN – Valsugana – FeltreValdobbiadeneVidor – Pieve di SoligoConegliano – PN – A28 – A4 – Trieste – valico di Pese ( 5h x 386 Km ) – Fiume ( Rijeka ) – autostrada x Zagabria  uscita 6 – Cirquenizza ( Crikvenica ) – Segna ( Senj ) – Otocac – autostrada Zagabria Spalato – uscita Sebenico ( Sibenik )

pedaggio 109 Kn cat. B – Tisno ( isola di Murter ) – Camping Kosirina – Pernottamento

 

Note : A Murter  visitati i campeggi Jesera Lovscica, espostissimo alla bora che soffiava in quel giorno e NON economico – e camping Hustin  (altrove descritto come Houston), scartato perché

i prezzi in depliant sono per soggiorni > a 3 gg ; per soggiorni < ai 3 gg si applica un rincaro del 20 % ( a campeggio vuoto!)

 

2° tappa            Puntata a Murter per acquisto alimentari , compreso il “ BUREK SA SIROM “ ed il “BUREK sa MESO “  = pasta sfoglia con ripieno di ricotta salata  oppure di carne macinata.

Oltrepassato il porto turistico , nei pressi del cimitero , spazio pernottamento con acqua per un un paio di mezzi. Ritorno sulla Maestrala  ( E65 ) ( se l’asfalto è bagnato è opportuno fermarsi ed attendere che si asciughi ) e presa la direzione di Sebenico ( Sibenik ) con visita della città e del mercato , sostando a pagamento davanti alla stazione ferroviaria . Sosta per il pranzo a Primosten , in parcheggio a pagamento presso il porto con possibilità di pernottamento . Arrivo a Traù ( Trogir )

e sosta a pagamento compreso il pernottamento dalle 16.00 alle 10.00 del gg successivo per 80 Kn nel parcheggio ombreggiato SUBITO DOPO la stazione autocorriere. In autobus a Spalato ( Split )

( 8 Kn a testa ) , e visita del palazzo di Diocleziano e del centro storico .Ritorno a Traù e stranamente il biglietto costa 14 Kn nonostante la segnalazione della tariffa di andata .

 

3° tappa .          Visita di Traù , spesa e partenza per Zivogosce Blato , campeggio Dole.Al market

NESSUNA disponibilità di carni ( premunirsi ) ed il pesce viene fornito saltuariamente da un ambulante. Camping frequentato prevalentemente da Bosniaci , Sloveni e Cechi.

Sostiamo 2 notti perché la Bora , pur essendo al suo terzo ed ultimo giorno è ancora freschetta

Spiaggia bellissima di ciottoli ed acqua pulita. Servizi un po’ spartani ma con acqua calda anche in zona stoviglie ed in zona lavaggio panni. Ristorantino alla fine della spiaggia inizio scogli , particolarmente economico . Zona naturisti a fine scogli , direzione ristorante Adriana.

 

4° tappa            Partenza per Ragusa ( Dubrovnik ) . Sosta a Stagno piccola  ( Mali Ston ) per l’acquisto di un paio di Kg di cozze ( 8 Kn x Kg )  e di 20  ostriche  ( 5 Kn al pezzo ) freschissime

e relativa consumazione in uno spiazzo della Maestrala fronte mare , nei pressi di Smokvina.

Arrivo al segnalatissimo camping Solitudo di Ragusa  ma PRIMA di entrare al camping ,onde evitare una lunga camminata fino all’edicola il giorno successivo ,abbiamo acquistato i biglietti per il bus per domani per visitare una tra le più affascinanti e bombardate città del mondo . ( 8 Kn a testa ).Buon campeggio di passaggio .In porto , sotto il nuovo ponte che valica

la baia di Ombla , è ancorata la COSTA Classica . Pernottamento è anche possibile nel parcheggio del porto  ( 140 Kn  x notte ) o la sosta oraria  ( 20 Kn x ora fino a 5,5 mt e 30 Kn oltre i 5,50 )

Dall’ingresso del campeggio prendere il Bus 6 da Babin kuk a Pile , con capolinea proprio alla porta della città .

Domenica visita di Ragusa : giro sulle mura ( 30 Kn a testa ) ed alle 11.00 in piazza , show delle majorettes e della banda tra lo sfarfallìo d’ali dei piccioni .

 

5° tappa da Ragusa a Dulcigno ( Ulcinj ) in Montenegro .Sosta a Ragusa vecchia  ( Cavtat  pron . Ciavtat )  piccola , lussureggiante perla dell’Adriatico , ma credo abbiano scoperto queste doti anche i proprietari degli yachts ormeggiati nel porticciolo : ne arriva uno sul quale il comandante della capitaneria di porto sale a rendere omaggio , e le dottoresse in grandhotellologìa mi suggeriscono sia il figlio di Diana : la bandiera all’asta è ben quella , mah….

Cambiamo all’ufficio postale a 1 Euro = 7,11 Kn , il peggiore del viaggio .

A cipili , dopo l’aereoporto di Ragusa , alla domenica mattina esposizione della statua della Madonna violentata dalle truppe di invasione

Al confine aspettiamo giusto il tempo occorrente al graduato presente di compilare a mano il permesso di soggiorno x 30 gg valido per tutta la famiglia: GUAI A PERDERLO!

Avanti verso Herceg Novi , ma ci sono SOLO veicoli locali , e NESSUN VEICOLO STRANIERO , a parte un fuoristrada degli osservatori ONU. Cartelli in un paio di lingue avvertono che sono in corso lavori per la ricostruzione, finanziati dall’ EU e dagli USA ; in effetti si sta lavorando ad una nuova avveniristica stazione doganale, PROVVISTA DI PESA (!) , ALLA CREAZIONE DI ROTONDE ILLUMINATE ED ALLA POSA DI CAVI IN FIBRA OTTICA.

Ci fermiamo per cambiare valuta e scopriamo che in Montenegro si paga tutto in … EURI  !!!

Gasolio Euro a 0,92 , sigarette , pepsi , raznici , pane , pesche , traghetti  tutto in Euri ……

Si arriva alla meta del MIO viaggio: ho sempre desiderato vedere le bocche di Cattaro , in quanto all’epoca della nostra regina Elena del Montenegro, erano un’inespugnabile base navale della regia marina. Un traghetto a 7 Euri ci porta sulla sponda opposta e proseguiamo in direzione sud .

Una certa inquietudine si diffonde, al veder il gran numero di vetture che circola senza targhe , e qualche viso non tanto rassicurante …..Fermata al ristorante con ampio parcheggio sterrato dopo l’aereoporto di Tivat, dove ci servono la Peka, una pentola contenente agnello e patate e che chiusa da un coperchio semisferico ricoperto di braci, provvede alla cottura. Pane insalata vino in 7/10 = 53 Euri. E caffè turco! Attenzione: è una tazza in cui viene messo il caffè macinato e su cui viene versata acqua bollente: si deve attendere e poi portare la tazza alle labbra e sorbire il liquido sovrastante senza scuotimenti , pena il ritrovarsi tra le fauci i sorbetti …

Il gestore, che mastica un po’ di tedesco per aver lavorato in un opificio in Svizzera nei pressi di Coira ( un’ottantina di chilometri da Merano )ci segnala fieramente che turisti no , non ce ne sono quasi , ma che gli italiani delle forze di pace si fermano spesso a mangiare da lui e che pare che il problema che più assilla i nostri connazionali sia mangiare , mangiare , mangiare ….Intanto non si vedono altri camper passare …. Ripartiamo e lungo il percorso oltre a frequenti pattuglie di polizia ci sono rottami di vetture ed autocarri e macerie, anche in tratti di costa assai panoramici ….

Tentiamo di entrare a Budva ( ha insieme a Dulcigno ,spiagge sabbiose , a differenza del resto della costa dalmata ) ma la ressa di turisti serbi ci dissuade e ci limitiamo ad apprezzarne i giardini e le palme. Giungiamo così a Santo Stefano ( Sveti Stefan ) ed il degrado lascia posto all’apprezzamento per il lavoro dei giardinieri e  per la ristrutturazione: tutto fiorito e lustro , ma non ci fidiamo a scendere per il timore di non poter sostare una volta giunti all’istmo.

Proseguendo giungiamo al monastero di Sveti Petka, anch’esso in avanzato stato di ristrutturazione post bellica ed avuta informazione dal padre pope , scopriamo che è di confessione serbo ortodossa e che l’interno è un minuto fresco ed affrescato eremo , con scritte in cirillico ( anche le indicazioni stradali cominciano ad essere in questo alfabeto ) e che a fianco è ancora agibile l’antica cappella , ancor più interessante della principale.

L’aggiornata e puntigliosa guida di cui disponiamo ( ADAC ) indica la presenza di soli due campeggi a Dulcigno, quindi avanti, optando per l’autocamp Neptun . Incrociamo una decina di camper tedeschi in unico convoglio che ci salutano con i fari (strano, perché di solito accennano con la  mano ) e poco dopo ci ferma un tale che ci propone un campeggio privato che lui conosce, ma l’insistenza è talmente indisponente che preferiamo dirigerci a quello previsto e che si trova sulla grande spiaggia sabbiosa dopo Dulcigno: ci arriviamo ed è deserto, con tre rottami di vettura davanti alla reception ed un motore completo giace a terra, mentre non vediamo il mare ed il gestore ci informa che si trova ad una decina di minuti a piedi.

Ripartiamo, direzione isola ADA, e sulla stepposa pianura dello Zogaisco Blato scorgiamo la quasi ultimata costruzione della cattedrale di San Nicola , simile a S.Pietro , di dimensioni più ridotte , ma con tanto di colonnato in marmo bianco.

Pare che la strada finisca ma un bivio verso destra ci porta al ponte sulla Bojana , emissario del lago di Scutari , in prossimità di alcuni casoni di pesca , e , dato il simbolino di una tenda sulla carta stradale , procediamo sull’isola di Ada  fino ad un piazzale con una sbarra ed una guardia  : girare i cavalli e ritornare indietro è stato un attimo : tutti quelli che incontriamo ci guardano come fossimo marziani , e l’insicurezza domina in entrambi i camper.Siamo a meno di cento metri dal confine albanese.

 

Qui inizia il viaggio di ritorno e finora abbiamo percorso 1296 Km.

 

Torniamo ora alla ricerca del camping Valdaliso , che dovrebbe trovarsi a 5 Km Nord da Dulcigno :una sbiadita tabella ci porta per una strada  in salita   al “ Passo dell’immondizia “ : i cellulari NON funzionano e nessuno sa dove siamo .

Col binocolo Mario scorge in fondo alla valle qualcosa che potrebbe essere un villaggio turistico e tentiamo la sorte. Il villaggio c’è , o meglio c’era e doveva essere una perla intorno agli anni ‘ 70 , con tanto di piscina , minigolf , maneggio , piste da bocce , barche a vela , oltre 400 roulottes da affittare , ma ora è uno sfacelo con una trentina di dipendenti che cerca di tenerlo in funzione .

Alla reception ci assegnano due piazzole, ma gli ulivi sono bassi e l’erba alta e non riusciamo ad accedervi ; arrivano due inservienti che confabulano dei taljanski ma non appena ricevono due fresche lattine di birra meranese, ci fanno accomodare in una grandissima e comoda piazzola rasata ed ombreggiata  nei pressi dei fatiscenti servizi (non c’è acqua calda nelle docce) ma prorogano cordialmente la loro disponibilità allacciando il cavo di alimentazione dell’energìa elettrica ad una cinquantina di metri di distanza.

Il giorno dopo scopriamo che oltre a noi 5, ci sono una coppia con un bimbo, un’altra coppia di anziani ,ed un’ulteriore coppia di coniugi. In una struttura di 15 ettari e 2000 posti.

Vorremmo cenare al ristorante, ma non c’è carne, solo pane vino e pesce, ma che pesce?

Solo aringa affumicata, al forno, e secca. La carne? Domani sera al grill del bar ristorante.

Non ci è dispiaciuta una cena frugale perché ogni tanto a noi mangiatori italiani una lezione ci vuole ….

 

6° tappa    Al mattino scopriamo che un camion di militari montenegrini è venuto ad esercitarsi al villaggio e così partiamo , non senza aver pagato il risibile conto : 3 adulti per due notti con energia elettrica  11 Euri !

Sul prato fanno bella mostra di se alcuni trattori  funzionanti , con cui si falcia l’erba del villaggio ,di quelli di Giuseppe Bottazzi Peppone  e Don Camillo Fernandel.

 Ripassiamo per Dulcigno , senza passare per il passo delle immondizie  e ci fermiamo in panificio 1 Kg di ottimo pane = 0,50 Euri  !!! altro che il pane meranese a 6,30 Euri al Kilo….  Ed il burek ad 1 Euro la porzione …..e mentre pago un anziano cliente mi chiede preoccupato come sta andando in Italia  e vorrei rispondere che la preoccupazione dovrebbe attanagliare lui , ma non mi lascia finire ed afferma che in Montenegro andava bene quando c’era Tito ……Sto per salire sul camper e passa ua signorinetta che cantilena allegra ….ehitaljani

Ancora un po’ di frutta e bibite al samoposluga ( selfservice supermercato )e la dovuta attenzione ai prezzi battuti alla cassa , data l’abitudine di maggiorare i prezzi di un 10 % ( non esistono dispositivi di lettura ottica del codice a barre ) salvo poi profondersi in scuse da parte delle cassiere , ma a volte anche in Italia al turista ..ecc.  ecc..

Senza soste torniamo al confine con la Croazia ed incontriamo ben 4 camper che vanno al sud…

Al confine ci ritirano il tesserino permesso e mentre le guardie  rovistano all’interno dei sacchetti del caffè e del pane di una vettura targata MK , ci fanno passare senza problemi .Non ha detto altrettanto un camperista  olandese con camper germanico.

 

Appena in Croazia deviamo per Molunat e troviamo un paradiso con 4 piccolissimi campeggi in riva al mare in una baia stupenda : restiamo 6 notti , e volentieri , in compagnia di un gattone fulvo che arriva alle 10 del mattino , sta tutto il giorno con noi ed alle  6 sparisce , per tornare il giorno dopo puntuale a mangiare , pisolare e farsi spazzolare e carezzare..Et hic manebimus optimae.

 

7° tappa            Altro passo verso casa e ci fermiamo a Stagno ( Ston ) a ricomprare 3 Kg di cozze e 20 ostriche freschissime  che consumiamo in un ombreggiato parcheggio tra le saline ed il canale di Stagno ( ottimo punto di sosta ed anche di pernottamento ) dove c’è già un camper di francesi.

Visitiamo la storica cittadina , piccola ,cinta da mura e protesa come tutto il resto della Croazia nella ricostruzione ed  all ‘ ingresso nell’unione europea.

E qui , all’interno di un oleificio purtroppo chiuso , una chiesa dall’architettura arabo normanna , inusuale quindi per la zona , mi incuriosisce , ma non ne trovo descrizione nella guida della Croazia.

Siamo indecisi se percorrere la penisola di Sabbioncello  ( Pelesiac ) e fermarci ad Orebic e poi traversare in traghetto fino a Ploce , oppure se tirare fino al campeggio Dole dov’eravamo ospiti all’andata e ,messe ai voti le possibilità , si opta per il Dole dove però c’è parecchia gente ; qualcuno non è molto educato e rispettoso della tranquillità altrui , ma restiamo ugualmente 5 giorni

perché il mare ora è caldo ed in fin dei conti ci si sta bene .

Lo scorso anno ,in Portogallo a San Martino do porto , è scoppiato un incendio nella brughiera del campeggio ed è andata bene perché il vento dell’oceano ha cambiato direzione , pertanto ora controlliamo se ci sono e dove , le uscita di sicurezza , ed abbiamo scoperto che al Dole , in area ad elevato rischio combustione , l’unica uscita di sicurezza NON è transitabile per la costruzione di un  muro in mattoni , invalicabile per i mezzi , mentre lo è per le persone .Provvederò a segnalare lo stato di fatto alla direzione , appena rientrato in Italia.

 

8° tappa            Verso Zara con sosta ad Almissa ( Omis ) e visitina alla foce della Cetina per il rafting .Nell’ipermercato cambio a 1 Euro = 720 Kn mentre una canzone sconosciuta vibra : Italjie , Italije , Italjie  .. Ma allora …….! ! !  Sosta per il pranzo lungo il tratto vecchio della litoranea tra Pirovac e Prosika , dove ad una coltivazione di cozze……..(mangiare , mangiare , mangiare….. ecc ecc ecc  come a Stagno….)

L’intenzione sarebbe di pernottare libero nelle pinete prospicienti la spiaggia di Sukosan , ma  gli spazi non sono puliti perciò optiamo per l’autocamp Malenica a Sukosan , un esempio di pulizia e funzionalità.

 

9° tappa            Ieri è stato inaugurato l’ ultimo tratto  dell’autostrada Zagabria  - Spalato , a cui mancava un tunnel di oltre 5,6 Km ( sono in tutto due di questa lunghezza ) e dato che al mare la temperatura comincia a sfiorare i 30°C , prendiamo la deviazione che porta all’aereoporto di Zara ( Zadar ) ed all’autostrada . Il primo tratto , in salita e col vento contrario , ci fa un po’ tribolare , ma il resto  è veramente piacevole e pochissimo trafficato .Snodandosi tra i monti , la temperatura si mantiene intorno ai 21-22 °C ed il viaggio è piacevole e non monotono per la presenza di numerosi rapaci che stanno appollaiati sulle recinzioni dell’autostrada a scrutare la zona circostante in cerca di prede. Dopo 3 ore e mezzo di viaggio e 169 Kn siamo già oltre Rupa  ed in Slovenia ci fermiamo a pranzare : siamo intorno ai 30 °C e la temperatura si fa sentire ancora di più verso Portogruaro .

Costantemente intorno ai 90 Km/h arriviamo a Merano per lo stesso tragitto dell’andata.

E dopo 917 Km e 11 ore e mezzo effettive di guida  e ci salutiamo con una fresca e spumeggiante birra locale.

 

                                               OSSERVAZIONI GENERALI

 

Km percorsi                  2655

Carburante lt                   308

Consumo medio            11,6  lt x 100 Km

 

Alle frontiere non abbiamo mai dovuto attendere o sottostare a particolari controlli.

 

Durante tutto il percorso abbiamo puntigliosamente osservato i limiti di velocità e le altre prescrizioni:

In Croazia e Slovenia sono obbligatori gli anabbaglianti accesi SEMPRE , anche su strade normali;

in Montenegro NON sono permessi gli anabbaglianti accesi di giorno ( passibili di contestazione ).

 

Abbiamo constatato che il turista italiano è ovunque BEN VISTO ( anche se pensa sempre e comunque a mangiare , mangiare , mangiare ),comunque è necessario guadagnarsi la benevolenza dei nostri corrispondenti  con opportuno educato comportamento  e non dimentichiamo che noi siamo ospiti  e che essere tali , e per giunta graditi , dobbiamo fare qualcosina , per esempio imparare quella ventina di parole in croato che saranno sì di utilità per noi , ma che magari a strafalcione ci renderanno più cordiali e quindi più “ accettati “. Non insistiamo quindi con l’italiano se il corrispondente non  può capire . Da parte nostra , con l’inglese ed il tedesco non abbiamo mai avuto il minimo problema , nemmeno con chiassosi vicini , ai quali 4 vocaboli secchi ,  in tedesco fanno ancora un po’ d’impressione  ( non alla Totò )

 

Dall’autostrada sarà possibile notare sulle reti di recinzione dei cartelli rossi plurilingue con teschio e tibie incrociate : PERICOLO MINE !!! Attenersi a queste ed analoghe prescrizioni serve a tenere lontane ROGNE, ANCHE GROSSE …

Nessuna meraviglia se in Croazia saranno visibili ancora le ferite lasciate dalla guerra ,sottoforma di

edifici inabitabili semidistrutti dalle esplosioni : Ricordiamo però che essi sono comunque proprietà di qualcuno e che sono momentaneamente disabitati, fino al sopravvenire di accordi tra i governi delle nazioni belligeranti ; meglio quindi tenersi a debita distanza  per non mettere a rischio la propria incolumità  e per non urtare la suscettibilità di vicini , parenti , forze dell’ordine ecc….

 

Abbiamo rinunciato alla visita di Mostar ( c’eravamo nell’80 e nell’82 ) perché ci hanno segnalato un sovraffollamento di turisti ed un’intensa attività malavitosa , con danneggiamento dei mezzi oltre a furti .

 

Nelle macellerie è inutile chiedere tagli di 1a , perché sono sempre già accaparrati da ristoranti ed hotel  , quindi niente filetto di manzo , ma forse della polpa , macinata e cotta a di Hamburger

oppure dell’ottimo collo di maiale da grigliare ( svinskj vuk ) o  ancora dell’agnello con cosce da fare in umido e costine da griglia. LA CARNE E’ ASSAI CONVENIENTE.

 

Carissimi risultano invece i formaggi  e la qualità , per chi proviene dalla terra del Reggiano , del Gorgonzola , della Toma ,del Puzzone, del Taleggio ,dell’Asiago ,del Bauernkäse,… beh…no comment……

I salumi non sono particolarmente cari , ma mortadella , ungherese , san Daniele , sartizzu , soppressata , soppressa , speck , bresaola ………vedi sopra ….

E’ qualificante sentire qualcuno lamentarsi degli spaghetti mangiati al rifugio a 3000 mt in Austria o della pizza schifosa fatta con il chetchup consumata ad Ankorage : è assai qualificante per  colui che si lamenta …cretese….

Cara è anche l’acqua minerale , la più economica costa il doppio che in Italia ed a volte sembra gasata con il bicarbonato e l’acido citrico….per non far nomi…..

Per il resto , in particolare il pesce e le grigliate di carne , qualsiasi ristorante è affidabile ed economicamente accessibile , anche se ,come ho letto su altra relazione , “sono finiti i tempi di un piatto di scampi a 5000 Lire“

 

E perché non un elogio ai nostri mezzi ,che tanto vituperati da detrattori sine nobilitate ,invidiosi di non possedere qualcosa di analogo, ci hanno scarrozzato finora senza problemi ed economicamente, financo al non consumare una goccia di olio.

 

E, dulcis in fundo, una voce di corridoio secondo cui , in certi paesi è opportuno tenere un portafogli contenente solo 20 Euri e la carta di credito ed in caso di contestazioni di contravvenzione e richieste di oblazioni esagerate , sull’ordine del paio di centinaia di Euri, ( arrotondamento stipendio ), insistere per pagare con carta di credito possedendo solo 20 Euri di liquidi ….

Pare che ce se la cavi con i 20 Euri..Chissà se è vero

 

Alice , Alda , Siglinde , Mario e Gian Bruno sono stati contenti del viaggio ed augurano ad altri equipaggi la stessa esperienza e lo stesso successo.


Viaggio effettuato nel Giugno 2005 da Gianbruno Galesso

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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