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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itTRE GIORNI IN ABRUZZO

Viaggiatori:
Lucio anni 43 pilota e secondo meccanico
Cristina anni 38 encourage
Arianna anni 11 navigatrice
Lorenzo anni 7 primo meccanico
Dea cagnolina di 3 anni guardia del corpo del primo meccanico (timoroso dei lupi)

Mezzo: Wingamm Oasi 560 su ducato 2500 Turbo Disel
Periodo: Settembre 2006

Prologo: in questo breve diario di viaggio non troverete il numero dei km percorsi o i lt di gasolio consumati o altri riferimenti numerici in quanto, essendo un informatico, quando vado in ferie preferisco allontanarmi da tutto ciò che riguarda la quotidianità del mio lavoro e quindi parlerò soprattutto di luoghi ed emozioni provate in questo viaggio.

Questo viaggio sarebbe il regalo che io e Cristina ci facciamo per festeggiare i venti anni di matrimonio, siamo quasi al completo, manca solo nostra figlia Giulia di 15 anni che come al solito ha preferito restare in romagna.

Partiamo lunedì sera da Cesenatico dopo una giornata di mare, il tempo si preannuncia splendido quindi siamo tutti con il morale alto, dopo pochi chilometri di autostrada decidiamo di fermarci a Pesaro per la cena e ci fermiamo al Festival Nazionale dell'Unità che dista poco dal casello autostradale.

Dopo aver mangiato e dopo aver stancato i figli alla festa partiamo in direzione Abruzzo ma la stanchezza si fa sentire molto presto e così decido (quando mia moglie e i miei figli dormono sono io a prendere le decisioni) di fermarmi a dormire a Grottamare, trovo ben presto l'area riservata ai camper (vicino al lungomare) ma non mi ispira molto (ci sono diversi camper parcheggiati) e cerco un posticino tranquillo nelle vicinanze e trovo una strada chiusa con un parcheggio, vicino ad un bar (utile per la colazione al mattino) e ad un parchetto (utile a Dea per la passeggiata mattutina).
Il posto è molto silenzioso e dormiamo molto bene.

Al mattino successivo partiamo presto per raggiungere la nostra prima tappa: Il Santuario di San Gabriele. E' una meta un po' insolita per noi ma questo viaggio dovrebbe anche farci scoprire le radici di mia moglie (ha il 25% di sangue abruzzese) e la sua nonna materna, ora defunta, chiedeva sempre la protezione a questo giovane santo e quindi una visitina mi sembra d'obbligo.
Il luogo dove si trova il santuario è piacevole con una splendida vista sul Gran Sasso e dopo aver comprato qualche regalo per mia suocera ci rimettiamo in marcia.
Per i bambini è molto emozionante il traforo del Gran Sasso, dieci chilometri di galleria e subito dopo usciamo dall'autostrada ad Assergi per dirigerci in direzione Campo Imperatore.
Non ci siamo documentati molto prima della partenza quindi andiamo un po' alla cieca sperando di trovare qualche bel luogo per rilassarci. Dopo poco scopriamo che esiste una funivia che ci può portare direttamente a Campo Imperatore, ed essendo un po' stanchi di viaggiare decidiamo di far provare ai bimbi questa esperienza (Dea ne avrebbe fatto sicuramente a meno), arrivati in cima la cosa che più attrae la famiglia sono delle esercitazioni in elicottero che svolgono i Vigili del Fuoco, oltre a questo c'è un giardino botanico da visitare ed un paio di ristoranti.
Ma la cosa più bella è il senso di pace e tranquillità che puoi vivere in questi luoghi magari allontanandoti un pochino a piedi per ammirare il panorama che si vede dall'alto.
Dopo un paio d'ore torniamo al camper dove pranziamo vicino ad un parco giochi e dopo un breve riposo decidiamo di partire per visitare Santo Stefano di Sessanio (luogo consigliatoci dal ragazzo che guidava la funivia).

Arianna tramite il navigatore satellitare mi indica la strada, che per un primo tratto prosegue verso Campo Imperatore ma poi imbocchiamo una stradina molto stretta sulla destra (comunque asfaltata) e dopo pochi chilometri abbiamo una sorpresa: il navigatore ci indica di girare a sinistra in una mulattiera formata da grossi sassi, mi sembra una pazzia percorrere una strada simile con un camper, ma a questo punto interviene l'encourage del gruppo dicendomi: "Vai tranquillo, ce la facciamo!".
Dopo aver percorso qualche centinaio di metri mi rendo conto di aver fatto una cazzata colossale ma a questo punto non si torna indietro. La mulattiera è un saliscendi continuo con avvallamenti al centro che mi costringono a percorrere tratti di strada con il camper completamente inclinato.
Dopo un paio di chilometri decidiamo di fermarci per rifiatare e guardandoci attorno ci accorgiamo di essere in un vero paradiso: il luogo è molto strano, sembra di essere in un film western (mi diranno poi che ne sono stati girati parecchi in quelle zone) ma è fantastico, tra l'altro un aquila si posa a poche decine di metri da noi e vola via solo quando Arianna, distrattamente, sbatte lo sportello del camper.
Quando ripartiamo troviamo una fonte alpestre (quelle di cui parlava D'Annunzio nella splendida poesia "I Pastori") dove facciamo rifornimento di acqua facendo attenzioni alle centinaia di vespe che girano attorno all'acqua.
Terminata la mulattiera siamo a Santo Stefano in pochi minuti e ci fermiamo a controllare i danni al camper, il primo meccanico mi conferma che è tutto a posto quindi parcheggiamo ed andiamo a visitare il paese.
E' bellissimo e girando per le stradine di quel borgo sembra proprio di essere tornati nel medioevo; l'emozione è tanta anche perché, ha differenza di altri splendidi paesini che mi è capitato di visitare, l'impronta turistica è quasi impercettibile.
Quando i bambini sono stanchi torniamo al camper e decidiamo di fare un lungo spostamento: dal Parco Nazionale del Gran Sasso vogliamo raggiungere il cuore Del Parco Nazionale d'Abruzzo: Pescasseroli.
Prendiamo la strada che porta a L'Aquila e poco prima giriamo per Celano percorrendo l'altopiano delle Rocche. Arrivati a Celano ci fermiamo in un parcheggio in centro, ma il paese è molto caotico e dopo aver fatto la spesa partiamo per Pescasseroli dove giungiamo in serata, parcheggiamo nel parcheggio vicino al centro in prossimità del fiume e finalmente scarichiamo le biciclette per visitare il paese.
Pescasseroli è molto carina ed il luogo dove è possibile parcheggiare il camper è molto tranquillo, l'unico preoccupato è il "meccanico ufficiale" Lorenzo che comincia a manifestare un po' di timore per i lupi (ma in realtà quello che si sente ululare nelle vicinanze è un pastore maremmano autoctone).

La mattina seguente andiamo a visitare il centro faunistico del paese dove si possono vedere alcuni animali in gabbia: un orso marsicano, due orsi, due gufi reali, una lince, cervi, caprioli…. Ma l'animale che ci affascina di più è un piccolo scoiattolo che scorazza libero in cima ad un albero. Vediamo anche uno splendido filmato inerente l'Abruzzo nelle quattro stagioni dell'anno.
Quando torniamo al camper facciamo un giretto per il mercato e al pomeriggio partiamo per far una passeggiata sulla famosissima "Camosciara" dove ci attraversa il passaggio una femmina di cervo, arriviamo a piedi (c'è la possibilità di prendere anche un trenino) fino alle cascate ma di camosci neppure l'ombra.
Al pomeriggio partiamo in direzione Scanno per passare la notte in riva al lago e per arrivarci percorriamo la strada che fiancheggia il Monte Marsicano ed il Monte Godi. Quando siamo in prossimità del passo ci fermiamo per circa 40 minuti e dal bosco udiamo, in lontananza, una specie di grugnito che si allontana lentamente.
Onestamente non sono in grado di dire che tipo di animale poteva essere ma mi piace pensare che fosse un orso marsicano. Il bello di questi luoghi non è tanto vedere gli animali (cosa molto difficile senza appostamenti di lunghe ore) ma il solo sapere che ci sono è sufficiente per far vivere delle emozioni molto forti.
Quando arriviamo a Scanno andiamo a scaricare le acque nere e grigie in un area attrezzata (anche se deserta) nei pressi del lago ma poi decidiamo di pernottare su un'altra sponda molto più tranquilla e soprattutto con una piccola baia dove poter prendere il sole al mattino seguente.

Al mattino mi sveglio molto presto e per non disturbare gli altri occupanti del camper decido di andare a leggere un libro in riva al lago dove una splendida alba mi concilia con la nuova giornata.
Il lago è pieno di trote che vengono a mangiare vicino alla riva e passiamo la mattina a prendere il sole.
Quando decidiamo di partire proseguiamo in direzione dell'autostrada e la zona subito dopo Scanno ci accorgiamo che è bellissima, si passa attraverso ripide rocce ed un paio di volte la strada passa all'interno di piccole gallerie scavate all'interno della montagna.
Il luogo più bello è una specie di laghetto artificiale formato da una diga dove l'acqua è di un blu preoccupante, ma il posto per parcheggiare sulla strada è quasi inesistente.
Prendiamo l'autostrada per raggiungere Penne (città natale di mia suocera) e quando arriviamo scopriamo che è uno splendido paesino di montagna. Lasciamo il camper in un grande parcheggio da dove parte un' ascensore che sale fino al paese. La cosa che più ci colpisce è la gentilezza delle persone, basta chiedere un'informazione che tutti quelli nelle vicinanze si prodigano per aiutarti.
Dopo un breve giro partiamo per Atri dove andremo a trovare dei parenti di mia moglie.
Arrivati ad Atri parcheggiamo presso il "belvedere" da dove si riesce a vedere il Gran Sasso ed il mare che dista una decina di Km.
Dopo un giretto per il paese (splendido il Duomo e la Piazza) e dopo aver fatto scorta di Panducale andiamo a cambiarci per la cena in quanto siamo invitati nel miglior ristorante di arrosticini della zona (vicino alla frazione Casebianche a circa 15 km da Atri).
A notte inoltrata decidiamo di avvicinarci a casa e torniamo a dormire a Grottamare nello stesso posto in cui ci eravamo trovati benissimo qualche sera prima.
Al mattino si riparte per Cesenatico, scusate ma è più forte di noi, tutte le volte che organizziamo un viaggio Cesenatico è sempre la tappa iniziale e finale del nostro percorso.

Cosa dire di quello che abbiamo visto in Abruzzo? Noi siamo degli amanti della spiaggia e difficilmente nei mesi estivi ci allontaniamo dal mare, ma questi pochi giorni ci hanno fatto apprezzare una regione che noi conosciamo molto poco, mentre credo che sia molto più considerata all'estero, ho notato diverse auto con targa tedesca, olandese ed inglese.
I luoghi sono fantastici e la pace e la tranquillità la fanno da padrone.
Ho apprezzato molto come viene gestito il turismo in questi luoghi, cercando di lasciare i posti nel modo più naturale possibile senza negozietti di souvenir o cose del genere.
Un'altra cosa apprezzabile è la pulizia e l'ordine che regna in quasi tutti i paesini che ho visitato e non solo in quelli più rinomati, cosa che purtroppo non si può dire di altri luoghi in Italia.
I camperisti sono ben accettati e la gente è gentilissima, ma non potevo dubitarne dopo aver conosciuto mia suocera.


Viaggio effettuato da 'Lucio63' nel Settembre 2006

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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