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Vai alla home page di www.CamperOnLine.itVacanze estive in VAL D'AOSTA

Viaggio effettuato dal 16 luglio al 23 luglio 2006
Equipaggio: 2 adulti e un bambino di 10 anni
Mezzo: Autoroller2 2.8 jtd del 2004

1° giorno - domenica 16 luglio
Giornata di trasferimento; verso sera arriviamo in valle e decidiamo di andare in val d'Ayas. La strada, contrariamente a quanto sembrerebbe dalle carte stradali, è stretta e con una certa pendenza. In molti stanno scendendo, così ai tornanti ci dobbiamo spesso fermare. Alla fine arriviamo a Brusson, dotato di ben 2 aree, entrambe con CS, una vicino al laghetto su fondo sterrato e un'altra vicino l'hotel (dove si va a pagare, € 10,00), lastricata. Dopo cena facciamo una passeggiata in paese dove notiamo un rascard, tipica casa walzer, con una base di pietra e la casa vera e propria in legno sospesa su dei piloni sopra la base.

2° giorno - lunedì 17 luglio
Giornata dedicata all'escursione al lago blu. La mattina sembra nuvolosa, ma dopo un po' va meglio. Ci dirigiamo in fondo la valle dove lasciamo il camper su uno spiazzo a sinistra poco prima di entrare a St. Jacques. Da lì proseguiamo a piedi: doveva essere un'escursione facile e di breve durata, in realtà è una lunga arrampicata di un paio d'ore lungo un sentiero ripido e con un fondo pieno di massi, fino ad un pianoro con una magnifica vista sul Monte Rosa. Per il lago blu manca ancora poco ma occorre un ultimo sforzo e un nuova salita di 10 minuti: il lago appare all'ultimo minuto, è bello ma… non sono convinto che sia valsa la fatica fatta.
Ritorniamo al camper, rapido pranzo e poi si riparte verso Champoluc, stazione sciistica della valle, molto brutta, priva di marciapiedi (se non nell'area lungo il fiume) e con un traffico sostenuto. L'area di sosta è stata soppressa e vigono vari divieti nei parcheggi più abbordabili. Molti camper si sono sistemati su uno spiazzo con un fondo di terra: è una sistemazione che non mi convince, tanto più che anche lì c'è un divieto per lavori. Trovo un P non vietato, asfaltato, vicino al campo di calcio: siamo soli ma per la notte può andar bene. Durante la notte il frigo fa i capricci (dava già segnali strani), si spegne e non parte più.

3° giorno - martedì 18 luglio
Si riparte, mi fermo a Brusson per fare CS e poi ci dirigiamo verso Aosta per far riparare il frigo. Troviamo l'assistenza senza difficoltà e in una mezz'ora è tutto sistemato. Parlando, ci viene consigliata in val d'Ayas la zona di Estoul, vicino a Brusson, dotata di AA e piena di laghi dove è possibile pescare. Non abbiamo però intenzione di rifare la strada al contrario e, vista l'ora, pensiamo di fare una visita ad Aosta. E' giorno di mercato e nell'area di sosta (sosta vietata - P riservato camper) è il caos con macchine dappertutto.
Proseguiamo fino ad Aymaville, dove ci fermiamo per il pranzo in una splendida e tranquilla AA gratuita. Si riparte direzione Cogne, dove ci fermiamo nella AA comunale, su asfalto, con elettricità e CS ma in pendenza (€ 11,00 compresa elettricità). Facciamo un giro in paese, pieno di turisti eppure piacevole, caratteristico e tranquillo (che differenza con Champoluc!).

4° giorno - mercoledì 19 luglio
Si prendono le bici e si va, utilizzando il percorso pedonale, verso Lillaz, obiettivo cascate.
Notiamo all'ingresso del paese un'altra AA. Arriviamo in bici fino alla base della cascata: da lì proseguiamo a piedi lungo il sentiero, osservando dalle varie angolazioni i salti e i laghetti formati dal torrente. Arriviamo su un prato con una casupola vicino all'ennesima cascata. Dall'altra parte, sulla montagna assistiamo a una lezione di arrampicata. Pranzo al sacco e ritorno al camper.
Pomeriggio di relax e cena in pizzeria.

5° giorno - giovedì 20 luglio
Ultimi acquisti prima di lasciare Cogne, dove si può trovare di tutto, prodotti tipici, abbigliamento tecnico sia di marca sia a buon mercato, qualche souvenir realmente locale (eccezionali i formaggi acquistati in una piccola e nascosta latteria).
Partenza direzione Val di Rhemes. Lungo la strada ci fermiamo a St. Pierre per visitare i due castelli, uno principalmente museo naturalistico, l'altro vera e propria residenza medievale. Di seguito, ad Introd, parcheggiamo alla meglio per visitare il Parc Animalier, dove si possono vedere in semi libertà gli animali della Valle d'Aosta, tutto sommato una bella visita.
Verso sera arriviamo alla prima frazione di Rhemes Notre Dame, vicino al centro informazioni del Parco Nazionale, dove ci sistemiamo negli appositi parcheggi.

6° giorno - venerdì 21 luglio
Dopo aver comprato i panini nel locale generi alimentari si riparte fino al parcheggio a pagamento di Thumel (€ 1,00 intera giornata), destinazione Rifugio Benevolo.
Sarà la più bella escursione del viaggio. Fin da subito notiamo le marmotte nei prati lungo la strada, altre ne vediamo dal sentiero nei prati lungo il fiume. Il sentiero, nonostante la lunghezza, non è faticoso, ha un fondo non troppo accidentato e alterna salite a tratti pianeggianti, permettendo di riprendere fiato. Si attraversano prati ricchissimi di fiori e farfalle, si costeggiano ruscelli e cascate, fino ad arrivare al rifugio, con splendida vista sulle montagne di fronte: insomma, un percorso in un paradiso. Per pranzo lasciamo i panini nello zaino e mangiamo la polenta nel rifugio, non proprio economica. Ritornando verso il camper, veniamo sorpresi lungo il sentiero da un richiamo molto forte: deve essere un animale molto vicino ma non riusciamo ad individuarlo. Arrivati vicino al parcheggio sentiamo nuovamente quel verso, più lontano, ma stavolta capiamo di che si tratta: è il richiamo delle marmotta, che sembra allontanarsi a seconda della direzione dove viene lanciato.
Ripartiamo verso Courmayer ma l'AA è diventata zona lavori per l'autostrada (sopravvive solo il CS). Troviamo un P alla deviazione per La Palud, sterrato, in pendenza, tra la strada e il fiume (che brutta nottata!).

7° giorno - sabato 22 luglio
Giornata dedicata al Monte Bianco, con ascensione fino alla punta Hellbronner (oltre 3.400 mt): dalla terrazza lo spettacolo è eccezionale e la temperatura non è neanche troppo bassa (8 gradi); subito dopo visita al museo di minerali e al giardino alpino.
Si torna al camper e si riparte verso La Thuile dove facciamo pranzo nella AA.
Nonostante aver pagato, decidiamo di andarcene, dopo aver fatto CS: l'area è super affollata, probabilmente causa weekend, e non corrisponde alle mie aspettative.
Torniamo indietro e ci fermiamo in un P all'inizio del paese, facciamo acquisti e ripartiamo subito in direzione del passo del Piccolo S. Bernardo. Salendo notiamo un paio di parcheggi non vietati, asfaltati e in piano, non affollati, soluzione senz'altro migliore rispetto alla AA.
Arrivati in cima vediamo da lontano uno strano segnale quadrato blu con tutte stelle intorno e una scritta al centro: ricorda molto una nota catena di discount, ma non ci sembra il posto per un supermercato. Da vicino vediamo che c'è scritto "Francia", lo superiamo e ci rendiamo conto di aver "espatriato". Ci aspettavamo quanto meno una casupola abbandonata della Guardia di Finanza, invece assolutamente nulla, solo il cartello.
Dopo questa esperienza torniamo indietro verso il lago di Verney, dove troviamo posto per la notte proprio di fronte al lago. Gli ultimi pescatori se ne stanno andando e siamo rimasti solo in tre camper, circondati dai pascoli e dalle montagne: è proprio il genere di posto che amo godere con il camper. Trascorriamo la notte in un silenzio assordante a 2200 mt.

8° giorno - domenica 23 luglio
Il weekend incombe e subito di buon mattina arrivano frotte di persone in macchina, prima i pescatori poi gli escursionisti: sono più i francesi degli italiani.
Vado a fare un giro, seguendo il sentiero che parte dal parcheggio e poco dopo mi trovo di nuovo da solo (o quasi), in un giardino ricco di prati fioriti, ruscelli, cascate e … marmotte. Oramai so distinguerle: sembrano sassi in mezzo al verde e solo se si ha la pazienza di aguzzare la vista e aspettare, dopo un po' si muovono. Non solo: ora riesco anche a distinguere il verso e ascoltandolo è ancora più facile trovarle. Rimango sorpreso però da tutta quella gente che sembra conoscere il posto e ancora non ha mai visto una marmotta. Ritorno al camper per il pranzo e mi accorgo che un richiamo è molto vicino al parcheggio, ma nessuno sembra essersene accorto.
Dopo pranzo si riparte con destinazione St. Pierre, per gli ultimi acquisti in una sorta di grande magazzino del souvenir. Da lì si riparte ancora per il castello di Fenis, bellissimo sia dentro che fuori: è caldo e per la prima volta non c'è la provvidenziale fontanella.
Ripartiamo, alla volta di Bard per visitare il forte, da poco aperto alla visita, con una interessante mostra multimediale sulle alpi, ma è domenica, tutti stanno tornando a casa e il traffico è in tilt, sia sulla statale che in autostrada. Saltata la visita, non riuscendo più a fare un metro in avanti, imbocchiamo la valle di Champorcher, pensando di fermarci alla prima occasione.
Subito al primo paese, Hone, troviamo una AA, nuova di zecca, con acqua, elettricità e CS, in piano e gratuita. Decidiamo di fermarci per la cena e la notte, anche se siamo soli (l'area non è ancora segnalata in nessun database o portolano).
Il giorno dopo ripartiremo per il seguito delle vacanze al mare… ma quella è un'altra storia!

Conclusioni: E' stato un bel viaggio, con delle escursioni alla portata (limitata) delle nostre gambe.
Manca ancora tanto da vedere: il Gran San Bernanrdo e la Valpelline, la val Veny e la val Ferret, la valle di Gressoney, la valle di Camporcher, alcuni castelli, Aosta… ce n'è abbastanza per ritornare!


Viaggio effettuato a Luglio 2006 da Paolo MC

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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