Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 26/01/2014 12:56:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Concordo, questo è l'impatto che si ha ogni volta di rientro da un viaggio, sopratutto se in Nord Europa. Ciao Giorgio.
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 26/01/2014 12:56:02 Tra Italia Svizzera e Germania. Tutti ligi e perfetti non sono ma in generale vi e' piu rispetto per gli altri utenti , passata la frontiera di Chiasso in direzione Como e 'come se fosse stato dato lo start ad una gara di Dragster con il solito carosello di sfanalate e macchine a ridosso per spingerti indipendentemente dalla nazionalita ' Svizzeri compresi. E' sempre la parte piu dura del mio rientro in Italia ... Trito e ritrito lo so ma mi fa sempre male>>Ho avuto più volte modo di provare quello che metti in evidenza e mi son chiesto: come mai? Alla fine sono giunto alla conclusione che le cause sono due e sono nostre colpe. La prima è che solo noi, in Europa, abbiamo dei limiti massimi sotto il limite della umana incompetenza. All'estero il 50 è solo nei centri urbani; i limiti inferiori a 50 km/h sono inesistenti quando da noi la norma; i 70-80 km/h sono solo su strade che difficilmente si riuscirebbe a percorrere oltre i 60 km/h, senza andare fuori strada. Da noi la linea di mezzeria tratteggiata è una rarità, all'estero è la consuetudine, anche in curva! Chi è stato in Norvegia, Svezia, Irlanda, Francia, ecc. l'avrà notato. La seconda causa siamo noi guidatori che ci riteniamo, a seconda delle circostanze, dei Lauda o delle tartarughe. Gli automobilisti oltre confine non superano generalmente mai il limite massimo (eccezioni ce ne sono sempre ma sono molto limitate) ma non vanno mai ad una velocità inferiore alla massima consentita. Non ci sono passeggiatori né sulle strade normali, né sulle autostrade. Quindi, se c'è il limite dei 90 km/h e tutti vanno a 90 km/h, nessuno pensa a sorpassare od a sfanalare per chiedere strada; da noi c'è gente che viaggia anche da 40-50 km/h dove il limite è di 90 km/h e tu che stai dietro, e che magari hai pure fretta, hai due possibilità: rischiare il sorpasso o sfanalarlo per chiedere di muoversi un po'. Ricordate i vecchietti col cappello e la 128 verde? Un'istituzione solo italiana, mai abolita! Ecco perché da noi siamo così agitati sulle strade. Anche qui sul forum, qualche tempo fa, qualcuno si lamentava per i camionisti che l'avevano subissato di sfanalate in autostrada perché lungo un percorso infinito con lavori in corso (quindi divieto di sorpasso per i camion) e con il limite di 80km/h, lui se ne andava liberamente a 70 km/h. All'estero questo non accade. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 26/01/2014 12:56:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se la tua descrizione si riferisce al clima stradale che c'è al nord,da roma in giu' come la definiresti la situazione? Non vedo,comunque,cosa ci sia da meravigliarsi.Tutto cio' è in linea con il carattere degli italiani,molti dei quali protestano della condotta automobilistica altrui ma poi parcheggiano in doppia fila per comprare il giornale,nei posti handicap per prelevare con il bancomat o in doppia tripla fila quando vanno a riprendere i figli a scuola... Naturalmente la colpa non è loro ma di chi ha fatto la viabilita' in citta'... Questa è la nostra italia,quella che... [La responsabilita' di tutto è del prossimo,mai nostraid="size3">]
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 26/01/2014 15:53:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Un po concordo un po no. Al mio rientro Venerdi da Stoccarda vi era una fila interminabile di tir in corsia destra e viaggiavano causa intenso traffico a 40 50 km beati e tranquilli mentre le auto andavano un po di piu'. In Germania nei tratti senza limiti la velocita' media e' piu elevata della nostra di 10 -20 km (tradotto 140 - 150 ) e poi vi sono coloro che amano andare ben oltre i 200. La vera differenza rispetto a noi e' che sulla terza corsia trovano uno che sta sorpassando a 140 rallentano e aspettano pazientemente che il tipo finisca la sua manovra anche se dura un paio di minuti , non sfanalano non si attaccano , si chiama rispetto , corro se posso se non posso non corro. P.s da Chiasso si entra direttamente in autostrada a 130 , con i tunnel ed i curvoni non e' che uno possa correre tantissimo eppure ho "dovuto " dare strada ad una Yaris che sembrava trasportasse un organo da trapiantare e a distanza di pochi secondi una Focus Svizzera che sembrava trasportasse il chirurgo ed era la stessa Focus che ancora in territorio svizzero ho sorpassato 10 lm prima,,, Sanno che in Italia tutto e' tollerato e si adattano al ns. Stile.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di maomig inserito in data 26/01/2014 19:35:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ad un mio,conoscente per un sorpasso in una galleria in Svizzera gli hanno dato 1500 euro di multa e una giornata trascorsa al comando. Civilta ' assicurata e pure con buon guadagno. In Italia ci facciamo infinocchiare dall escamotage delle auto acquistate da societa ' tedesche che non inoltrano le multe perché la fotografia fronte retro viola la privacy. Oh ! Una delle poche cose che funziona in Italia e' la privacy. Peccato che poco avvezzi alle lingue estere la traduciamo in "faccio quello che voglio "
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 26/01/2014 15:53:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Parole sante ! carpe diem
https://www.facebook.com/leocam...
quote:Risposta al messaggio di leon1969 inserito in data 27/01/2014 18:05:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> lo proporro' al mio capo [:D][:D][:D]
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di 2assi inserito in data 26/01/2014 13:59:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
Last Navarre & Beau Isabeau
quote:Risposta al messaggio di ah pollo inserito in data 28/01/2014 15:10:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "Cinture di sicurezza, telefonini, luci in autostrada, casco allacciato, e via discorrendo sono presi sul territorio italiano come consigli" quoto , All estero tutta questa polizia in giro io non la vedo. Penso che sia sopratutto una forma mentale (+ rispetto = + benessere globale) ma sopratutto una cosa molto omogenea e diffusa. Alzi la mano chi entrando ad esempio in Svizzera prova un senso di "controllo" fatto da tutti coloro che stanno attorno. Se getto una carta per terra in Svizzera sono quasi sicuro che mi prendereo' un rimbrotto o un occhiataccia da chi mi vede , se lo faccio in Italia sono quasi certo che se anche mi vedessero in 20 molto difficilmente qualcuno verra' a dire qualcosa. Abbiamo sdoganato , oserei dire quasi promosso un idea storpiata del vivi e lascia vivere che io traduco nel "se non mi tocca direttamente chi me lo fa fare ?" Ed e' una cosa contagiosa quasi un richiamo che porta molti (non tutti) ad assimilare subito questo stile malsano.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)