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Marco di Udine
Marco di Udine
-
Inserito il 11/11/2007 alle: 17:14:16
Cari amici, mi sento di intervenire in quanto membro di un grosso club di cui io (38 anni), sono uno dei soci più giovani. Credo che si debba fare un distinguo tra club e club, e tra gli obiettivi che uno si pone. Sono d'accordissimo su alcuni aspetti evidenziati, il club infatti non è un'agenzia di viaggi nè tantomeno una srl, ma un modo per rotrovarsi, conoscersi, confrontarsi e condividere esperienze. Il club di cui faccio parte organizza circa cinque raduni all'anno, di cui uno in un paese al di fuori dell'Italia della durata di 5 giorni. Capirete che durante l'anno c'è la possibilità di fare altre uscite in solitaria e i raduni diventano un'occasione per rivedere dei vecchi amici. Un esempio: l'1 e 2 dicembre andremo in una vallata a visitare un paese medievale, una chiesa gotica ed una riserva naturale con il suo rifugio di rapaci.Ingressi, visite guidate, un pranzo ed una cena(completa con caffè e dolce) per un costo complessivo a persona di 30 euro. Se dovessero esserci degli utili (ma io che lo organizzo ne dubito), saranno devoluti ad un gruppo di infermieri clown[:o)] che lavorano nell'ospedale locale. Francamente credo questa sia un'iniziativa che non può che far onore ad un club, ma sopratutto a chi vi partecipa, magari sacrificando un'uscita da soli.
19
marcoalderotti
marcoalderotti
rating

01/10/2006 9440
Inserito il 11/11/2007 alle: 19:35:03
esatto... e se mi accorgo che mi stufano riparto e non devo mediare o sopportare,la cosa è cosi' evidente ma in giro... si vedono sempre + carovane,per cui va a finire che noi si sta' male e non ce ne accorgiamo...
18
Mikkki
Mikkki
21/02/2007 6070
Inserito il 11/11/2007 alle: 20:04:21
Non c'è cosa più sublime che organizzare un viaggio da solo con la propria famiglia, per il Trentino,dopodichè appena partito, cambi idea e te ne vai in Romagna. avere la possibilità di cambiare itinerario senza dover sottostare a regole imposte, secondo me è il massimo. Poi se dove arrivi, incontri altri camperisti, bene! si fanno nuove conoscenze,magari nasce anche l'amicizia, ma partire per centinaia di Km es. Vienna, con decine di camper; organizzare il tutto non è semplice. 1^ tra tanti, ci vuole un meccanico, se poi c'è anche l'elettrauto e meglio. 2^ un medico oppure un infermiere. 3° non tutti hanno camper di 2-3 anni,che mantengono un media kilometrica, ci sono anche quelli di 17-20 anni. perciò mantenere una certa velocità diventa proverbiale ecc. ecc. i club sono fantastici per ottenere le piazziole di carico e scarico nel vicinato. fare ogni tanto qualche spaghettata, ma niente di più. Dopodichè ognuno per la propria avventura. Buoni km a tutti [:D][:D][:D]michele
18
fabio1968
fabio1968
20/08/2007 3820
Inserito il 11/11/2007 alle: 21:42:11
Per unico995, grazie a te per avere tirato fuori dal cassetto le idee che condivido a pieno! Da quello che mi sembra di capire, senza fare polemica gli interventi sono stati quasi tutti contro i camper club, a parte qualche sporadico caso! C'è da aggiungere, che a parte i club che svolgono realmente attività assistenziale, tipo chi devolve anche utili a enti no profit, la maggior parte è indubbio che svolgono attività lucrativa! Come mai sono sempre costituiti come associazioni no profit??? Come mai non rilasciano mai una ricevuta per la quota pagata??? Non voglio andare sul fiscale, mi basta quello che quotidianamente subiamo, ma non mascheriamoci dietro l'assistenza ai camperisti, per ottenere dei profitti da organizzazioni fuori luogo regolate solo dallo scopo utile di far numero e quote! Rispetto tutti, ma iniziamo a rispettare anche le nostre idee, ricordando il motivo per il quale abbiamo scelto di comprare un camper!
quote:Originally posted by unico995
[:D][:D] Ve lo spiego io a che servono i camperclub [:D][:D] : a fare i raduni. [8D][8D] I Raduniid="red"> Vi spieghiamo cosa c'è alla base dei (mega) assembramenti. Un raduno è un'occasione per i camperisti di trovarsi tutti assieme, per trascorrere un fine settimana (o piú giorni) in compagnia di persone che hanno le stesse abitudini e lo stesso hobby.Io ho la mia personale definizione. Un raduno dì camperisti è solo e semplicemente una scusa.Per dare vita ad un buon raduno occorrono, infatti, alcuni ingredienti indispensabili. Ma quali di questi ingredienti sono reali o "di facciata" Ognuno di noi può esprimere liberamente la propria opinione tracciando la classica. crocetta nel quadratino. Un Organizzatore id="red"> che è la figura centrale perché da lui dipende la buona o la cattiva riuscita del raduno, che si misura principalmente dal numero dei partecipanti. Piú sono, piú il Club ne menerà vanto.Un Organizzatore che è la figura centrale perché verso di lui si potranno indirizzare ogni genere di lamentela, imprecazione, mugugno. Insomma è la persona sulla quale potremo sfogare i residui di stress che ci portiamo appresso dopo una lunga e faticosa settimana di lavoro. Un Presidenteid="red">, che è la figura carismatica del Club. E' la persona di rappresentanza, che parla con le Autorità, che tiene i discorsi ufficiali.Un Presidente, che è il personaggio piú inutile. Tutt'al piú qualcuno si vanta di essere in stretta amicizia col presidente. Ma durante i suoi discorsi ufficiali regna la disattenzione e gli sguardi vagano persi dietro pensieri in piena libertà. E' però buona. educazione sbadigliare con la massima riservatezza. Una First-Lady id="red"> che, naturalmente, è la moglie del Presidente. Rappresenta il collegamento con l'altra metà del Club. Deve tenere di tono elevato la conversazione, avere una buona parola per tutti, distribuire carezze ai bambini, chiedere a tutti come va, se si divertono. E', insomma, il volto mondano del raduno. Una First-Lady che, naturalmente, è quella che comanda. Con un semplice sguardo incenerisce gli inopportuni, riprende il marito, tiene tutto e tutti sono controllo. Una Guidaid="red">, che è il punto di riferimento culturale del raduno. Ti accompagna nella visita al monumento principale o al museo. Ti spiega con parole semplici ed accessibili gli aspetti piú curiosi dell'oggetto della visita. Ti alleggerisce l'esposizione con gustosi e spiritosi aneddoti. Alla fine è diventata una persona amica, che ricorderai con piacere.Una Guida, che nella maggioranza dei casi è femmina, per renderla accettabile. Elargisce le proprie dotte spiegazioni a quella mezza dozzina che riesce a grandi falcate a raggiungere il cono in cui si irradia la sua flebile voce. Gli altri non è che si disperano. Risponde con garbo alle domande banali di chi si disinteressa della risposta. Risponde con grande autocontrollo alle finte domande della professoressa che non si vuole fare scappare l'occasione di fare sfoggio di tanta misconosciuta cultura. Caratteristica pressoché generale di tutte le guide é che sono piú robuste di gamba che di voce. La tavolataid="red">, che è il momento di giusto relax dopo una passeggiata ristoratrice per il corpo e per lo spirito attraverso i monumenti piú famosi della città. Abbiamo fatto del moto, abbiamo visto cose veramente interessanti. Adesso stiamo un pò in compagnia davanti ad un buon piatto di spaghetti e ad un bicchiere di buon vino. La Tavolataid="red">, con la T maiuscola perché è il vero scopo del raduno. Una vera e propria abbuffata, che si potrebbe economizzare tempo e danaro sostituendola con una flebo di colesterolo direttamente in vena. Perché nessuno è piú vigliacco e subdolo del compagno di tavolata. Senti un po' delle nostre tagliatelle. Questo arrostino bisogna a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e finirlo. Ho portato il vino che vado a prendere direttamente da un contadino del Veneto. E le crostate a badilate. II giorno che mancherà il limoncino sarà quello del Giudizio Universale. E le chiacchiere diventano sempre piú pettegolezzi allo stato puro, le barzellette sempre piú sbracate, il sedere sempre piú incollato alla poltroncina. Una cosa deve essere sempre presente: l'autoironia. [:p][:p] Questa ce l'avevo nel mio archivio da tanto tempo e aspettavo il momento giusto per la sua divulgazione!! [:p][:p] [:I]....[}:)]....[;)]....[:o)]....[B)]....[:(]....[8)]....[:0]....[:(!]....[xx(]....[|)]....[:X]....[^]....[V]....[8][8][8][8].......... Grazie fabio1968 : 7+ [:)] Salutoni Mario >
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ziogas
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Inserito il 12/11/2007 alle: 00:51:00
quote:io ho detto la mia, non me ne voglia nessuno male, rispetto chi partecipa alla vita dei club organizzati, ma io la mia esperienza l'ho fatta e credo di non rifarla più! Preferisco rimanere sul COL dove vedo e comprendo che viene rispettata e valutata la vita da camperisti! >
> anch'io voglio dire la mia: Individualismo e solitudine, questa è la libertà del camper. se poi ci si incontra (2, max 3)per una brevissima sosta, uno scambio di informazioni e un caffè, ben venga, ma nulla di più. ciao[;)]
Marco di Udine
Marco di Udine
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Inserito il 12/11/2007 alle: 08:02:39
Penso che si debba rispettare un modo di viaggiare e l'altro, è vero che c'è chi ha la possibilità di andare da solo ma frequentando qualche club avreste la possibilità di accorgervi che i soci (ed è il caso del mio ma della maggior parte degli altri), non hanno mai meno di sessanta- sessantacinque anni di età, e capite che allora un viaggio in gruppo, magari già organizzato da loro la possibilità di visitare un posto in sicurezza stando in compagnia. Detto questo, io sono uno che per andare in avanscoperta nei posti di raduno e nei miei viaggi, preferisce andare da solo gustando tutto ciò di cui parlate voi, e vi assicuro che come avete evidenziato, organizzare un raduno richiede un gran lavoro di almeno cinque o sei apassionati. Se devo essere onesto sono uscito da un direttivo in cui la gestione fiscale era a dir poco originale e questo a mio parere perchè tutti i consiglieri avevano interesse a comparire al federale o in confederazione piuttosto che in foto sulle riviste di settore. Un raduno non è un evento per tutti, vi assicuro che al raduno citato nella precedente mail la maggiorparte di camperisti ventenni si annoierebbe da morire,cosa che invece ha entusiasmato i miei amici..."vissuti" del club che si sono iscritti in massa (25 equipaggi, 64 persone).Io lo faccio per una mia soddisfazione personale e vi assicuro che posso ritenermi più che soddisfatto della mia vita professionale o personale.(A proposito, nel mio equipaggio contiamo ben due infermieri, una garanzia!) Buona giornata a tutti.[:I]
18
fabio1968
fabio1968
20/08/2007 3820
Inserito il 12/11/2007 alle: 09:41:38
Sento un sapore di saggezza nelle tue parole, mio caro Marco!!! Rispetto a pieno ciò che dici, perchè è inevitabile che chi non si sente di andare in solitaria o vivere il plen air, abbia un riferimento! la mia critica sta sulla gestione ed organizzazione di tali riferimenti! Non tutti, ahimè hanno dei principi come quelli che esponi tu! Non tutti prima di fare un uscita di gruppo provano l'itinerario, QUASI TUTTI vanno all'arrembaggio, lo o gli organizzatori non sono mai stati nei posti da visitare ed espongono se stessi e la carovana agli imprevisti! Ma chi paga per aderire ad un viaggio di carovana, vuole avere dei servizi! Per cui Marco mi sento di dire che apprezzo la tua iniziativa, ma davvero credo che tu ed il tuo club siate delle mosche bianche!!Complimenti...
quote:Originally posted by Marco di Udine
Penso che si debba rispettare un modo di viaggiare e l'altro, è vero che c'è chi ha la possibilità di andare da solo ma frequentando qualche club avreste la possibilità di accorgervi che i soci (ed è il caso del mio ma della maggior parte degli altri), non hanno mai meno di sessanta- sessantacinque anni di età, e capite che allora un viaggio in gruppo, magari già organizzato da loro la possibilità di visitare un posto in sicurezza stando in compagnia. Detto questo, io sono uno che per andare in avanscoperta nei posti di raduno e nei miei viaggi, preferisce andare da solo gustando tutto ciò di cui parlate voi, e vi assicuro che come avete evidenziato, organizzare un raduno richiede un gran lavoro di almeno cinque o sei apassionati. Se devo essere onesto sono uscito da un direttivo in cui la gestione fiscale era a dir poco originale e questo a mio parere perchè tutti i consiglieri avevano interesse a comparire al federale o in confederazione piuttosto che in foto sulle riviste di settore. Un raduno non è un evento per tutti, vi assicuro che al raduno citato nella precedente mail la maggiorparte di camperisti ventenni si annoierebbe da morire,cosa che invece ha entusiasmato i miei amici..."vissuti" del club che si sono iscritti in massa (25 equipaggi, 64 persone).Io lo faccio per una mia soddisfazione personale e vi assicuro che posso ritenermi più che soddisfatto della mia vita professionale o personale.(A proposito, nel mio equipaggio contiamo ben due infermieri, una garanzia!) Buona giornata a tutti.[:I] >
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Marco di Udine
Marco di Udine
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Inserito il 12/11/2007 alle: 13:33:23
Grazie mille Fabio, in effetti come ti ho detto io ho dato le dimissioni da un paio di Direttivi di Camper Club per questo motivo, associato a gestioni patrimoniali...dubbie ed organizzazione di eventi ben lontani dalle esigenze di chi vi partecipava. Francamente parole come le tue mi convincono che la strada è quella giusta, e ti assicuro che è un piacere sentire i partecipanti, alla fine di un raduno, ringraziarti per l'esperienza vissuta e chiedere quando si ripresenterà una simile. Ovviamente oltre ad organizzare questi momenti bisogna lavorare sul territorio per ampliare l'offerta delle possibilità di sosta, ma ti assicuro che dopo che un paese al di fuori dei circuiti turistici di neanche trecento anime in cui non c'è l'ombra di un albergo, scopre che gli affreschi della propria chiesa del xv secolo potrebbero attirare l'unico turismo che richiede solo un parcheggio, una fontanella ed uno scarico (il camperista),è lui stesso che va dal Sindaco ad informarlo che ci sono degli stanziamenti per la costruzione di aree di sosta. Non hai idea dell'accoglienza che ci riservano i bar persi tra le montagne, dove arrivando in sessanta, consumiamo più cioccolata calda noi che gli avventori di sei mesi. Molti ci chiedono di mostrargli i mezzi, altri chiedono le caratteristiche e magari scoprono per la prima volta che possediamo una stufa. Sono bei incontri, belle esperienze e bei momenti, gratificanti quanto lo svegliarsi in un parcheggio a 1500 metri, da soli, e scendendo dal camper godersi i colori ed il silenzio di un'alba Amo viaggiare al di fuori delle solite vie turistiche, così come mi piace fare contente le persone che aderiscono ai nostri raduni, l'importante, comunque, è stare bene con se stessi e con gli altri. Ciao Ciao
18
aquilone
aquilone
25/07/2007 5683
Inserito il 12/11/2007 alle: 16:06:37
quote:Originally posted by unico995
[:D][:D] Ve lo spiego io a che servono i camperclub [:D][:D] : a fare i raduni. [8D][8D] I Raduniid="red"> Vi spieghiamo cosa c'è alla base dei (mega) assembramenti. Un raduno è un'occasione per i camperisti di trovarsi tutti assieme, per trascorrere un fine settimana (o piú giorni) in compagnia di persone che hanno le stesse abitudini e lo stesso hobby.Io ho la mia personale definizione. Un raduno dì camperisti è solo e semplicemente una scusa.Per dare vita ad un buon raduno occorrono, infatti, alcuni ingredienti indispensabili. Ma quali di questi ingredienti sono reali o "di facciata" Ognuno di noi può esprimere liberamente la propria opinione tracciando la classica. crocetta nel quadratino. Un Organizzatore id="red"> che è la figura centrale perché da lui dipende la buona o la cattiva riuscita del raduno, che si misura principalmente dal numero dei partecipanti. Piú sono, piú il Club ne menerà vanto.Un Organizzatore che è la figura centrale perché verso di lui si potranno indirizzare ogni genere di lamentela, imprecazione, mugugno. Insomma è la persona sulla quale potremo sfogare i residui di stress che ci portiamo appresso dopo una lunga e faticosa settimana di lavoro. Un Presidenteid="red">, che è la figura carismatica del Club. E' la persona di rappresentanza, che parla con le Autorità, che tiene i discorsi ufficiali.Un Presidente, che è il personaggio piú inutile. Tutt'al piú qualcuno si vanta di essere in stretta amicizia col presidente. Ma durante i suoi discorsi ufficiali regna la disattenzione e gli sguardi vagano persi dietro pensieri in piena libertà. E' però buona. educazione sbadigliare con la massima riservatezza. Una First-Lady id="red"> che, naturalmente, è la moglie del Presidente. Rappresenta il collegamento con l'altra metà del Club. Deve tenere di tono elevato la conversazione, avere una buona parola per tutti, distribuire carezze ai bambini, chiedere a tutti come va, se si divertono. E', insomma, il volto mondano del raduno. Una First-Lady che, naturalmente, è quella che comanda. Con un semplice sguardo incenerisce gli inopportuni, riprende il marito, tiene tutto e tutti sono controllo. Una Guidaid="red">, che è il punto di riferimento culturale del raduno. Ti accompagna nella visita al monumento principale o al museo. Ti spiega con parole semplici ed accessibili gli aspetti piú curiosi dell'oggetto della visita. Ti alleggerisce l'esposizione con gustosi e spiritosi aneddoti. Alla fine è diventata una persona amica, che ricorderai con piacere.Una Guida, che nella maggioranza dei casi è femmina, per renderla accettabile. Elargisce le proprie dotte spiegazioni a quella mezza dozzina che riesce a grandi falcate a raggiungere il cono in cui si irradia la sua flebile voce. Gli altri non è che si disperano. Risponde con garbo alle domande banali di chi si disinteressa della risposta. Risponde con grande autocontrollo alle finte domande della professoressa che non si vuole fare scappare l'occasione di fare sfoggio di tanta misconosciuta cultura. Caratteristica pressoché generale di tutte le guide é che sono piú robuste di gamba che di voce. La tavolataid="red">, che è il momento di giusto relax dopo una passeggiata ristoratrice per il corpo e per lo spirito attraverso i monumenti piú famosi della città. Abbiamo fatto del moto, abbiamo visto cose veramente interessanti. Adesso stiamo un pò in compagnia davanti ad un buon piatto di spaghetti e ad un bicchiere di buon vino. La Tavolataid="red">, con la T maiuscola perché è il vero scopo del raduno. Una vera e propria abbuffata, che si potrebbe economizzare tempo e danaro sostituendola con una flebo di colesterolo direttamente in vena. Perché nessuno è piú vigliacco e subdolo del compagno di tavolata. Senti un po' delle nostre tagliatelle. Questo arrostino bisogna a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e finirlo. Ho portato il vino che vado a prendere direttamente da un contadino del Veneto. E le crostate a badilate. II giorno che mancherà il limoncino sarà quello del Giudizio Universale. E le chiacchiere diventano sempre piú pettegolezzi allo stato puro, le barzellette sempre piú sbracate, il sedere sempre piú incollato alla poltroncina. Una cosa deve essere sempre presente: l'autoironia. [:p][:p] Questa ce l'avevo nel mio archivio da tanto tempo e aspettavo il momento giusto per la sua divulgazione!! [:p][:p] [:I]....[}:)]....[;)]....[:o)]....[B)]....[:(]....[8)]....[:0]....[:(!]....[xx(]....[|)]....[:X]....[^]....[V]....[8][8][8][8].......... Grazie fabio1968 : 7+ [:)] Salutoni Mario Ehi, hai fatto il ritratto della mia associazione!!![:)]Antonella >
>
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unico995
unico995
04/03/2006 448
Inserito il 12/11/2007 alle: 17:08:44
Ehi, hai fatto il ritratto della mia associazione!!![:)]Antonella [/quote] [/quote] Scappa , scappa; io ho una tessera sola: quella dell'ANCC che non organizza raduni ma che dovrebbe tutelare noi camperisi (quando vessati) e promuovere iniziative per la costruzione di AA dove mancano, ma da un po' di tempo spreca i soldi degli associati in sterili liti legali. (Vedete in "Leggi" il 3D "Diffamazione.Castiglion della Pescaia"). Non condividendo questa politica la saluterò!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma mica ce l'ha ordinato il dottore far parte di un club o una associazione!!!!!!!!!!!!! Saluti Mario
18
fabio1968
fabio1968
20/08/2007 3820
Inserito il 12/11/2007 alle: 21:08:49
Beh se tutti vivessimo secondo principio certamente le cose sarebbero diverse! il problema sorge perchè anche i principi (sani come i tuoi, Marco), possono essere resi soggettivi, reinterpretati a proprio piacimento! Io forse sto forzando la mano, perchè ho ancora la delusione del ponte del 1 Novembre! ma come si può, quando mi avvicino all'organizzatore per chiedere se ha previsto una sosta per scarico e scarico, mi vien risposto forse c'è a metà del nostro programma! Forse???? Ed io che mi sento un camperista con la C maiuscola, se non lo trovo cosa faccio??? Gli faccio mangiare le mie acque nere, con un bel bicchiere dissetante di acque grigie???[:)] No...basta, non è giusto che nella mia provincia questo sia il club dei camperisti più rappresentativo!!! Mi rifiuto, davvero!
Marco di Udine
Marco di Udine
-
Inserito il 13/11/2007 alle: 02:24:21
Purtroppo vi devo dare proprio ragione (scusate l'ora ma sto facendo la notte in reparto!), purtroppo si assiste ogni giorno alla nascita di nuovi club che invece di diventare occasione di incontro tra vecchi amici(un po' come in questo forum ho avuto modo di vedere nelle discussioni alla voce "gruppi"), diventano delle vere e proprie agenzie di viaggi che richiamano più equipaggi ai propri raduni pur di avere il massimo ricavo, salvo poi accorgersi che il parcheggio sotto le mura del castello che si deve visitare è al massimo per dieci mezzi e gli altri 25 devono fermarsi a 2 km di distanza da percorrere rigorosamente a piedi ed ovviamente in salita. Ricordatevi che quando ci si sposta in tanti si riesce sempre a spuntare sul prezzo, quindi i soldi chiesti dagli organizzatori devono essere mediamente se non un pochino più bassi, almeno pari a quelli che avreste speso se foste stati soli. Un'altra fregatura (e so che mi attirerò le antipatie di più di qualcuno) è che la maggiorparte dei club sono confederati alla confedercampeggio. Questo significa non solo essere obbligati a presenziare ad incontri che in genere si tengono a Calenzano (e chi rimborsa le spese?), ma versare una buona fetta di quello che il socio dà al club, nelle casse della confederazione. Personalmente ritengo questa una...st..upidaggine, anche perchè oltre a ricevere un giornalino, non mi sembra che la federazione o la confederazione dia al socio (e al club) un servizio così determinante e vitale. Ecco il motivo per cui i club aprono e chiudono nel giro di una decina di anni. Ci sono Club che sono delle vere e proprie agenzie viaggi, altri che organizzani dei tour da paura tipo Capo Nord in una settimana (finch'è non l'ho letto anche io non ci credevo!), ed infine quelli che iscrivono a più non posso per poter essere i più rappresentativi della propria regione. Molti, moltissimi insomma concentrati più sul Club che su chi lo compone, ma se ci pensate questo è sbagliato non solo riguardo ai camper, ma riguardo a tutto ciò che ci stà attorno.
22
bjss
bjss
21/10/2003 43
Inserito il 13/11/2007 alle: 08:45:15
non credo che viaggiare in solitaria sia in contrapposizione all'essere socio di un club. Il club deve avere tra i suoi scopi la difesa dei diritti dei camperisti; inoltre, nel proprio territorio, deve cercare di rendere il più possibile facile e gradevole la vacanza di chi viene a visitarlo. Per intenderci, deve fare in modo che vengano realizzati camper service, aree attrezzate, punti sosta, ecc. Credo che questi due obiettivi siano condivisibili da tutti. Se poi il club organizza raduni e viaggi ai quali non mi piace partecipare (è il mio caso), molto semplicemente non ci vado; se mi accorgo che un club si trasforma in agenzia di viaggio, semplicemnte non partecipo alle sue iniziative. Però credo che occorra tenere conto di due cose: c'è chi la pensa diversamente da me ed ha piacere di essere guidato (a costo di pagare anche molto) in certi luoghi dove da solo non avrebbe il coraggio di andare; e soprattutto va considerato che finché rimaniamo tutti "lupi solitari" non conteremo nulla, non avremo rappresentanza, non avremo voce in capitolo, e non potremo difenderci da soprusi, non potremo lamentarci se un numero sempre maggiore di Comuni prevarica i nostri diritti

Modificato da bjss il 13/11/2007 alle 11:28:40
19
elfetto
elfetto
12/01/2006 7052
Inserito il 13/11/2007 alle: 09:15:11
Perfetto Bjss, anche secondo me è esatto ciò che scrivi. Purtroppo, "vicino casa" ho di queste esperienze: un club ha fatto porre divieti di sosta su un lungomare isolato (nel senso che non ci sono case, salvo qualcuna) ed ha aperto proprio lì un'area di sosta a pagamento, stivati peggio delle sardine. So che sono stati loro a far porre di divieti, parlando con quelli della Polizia Municipale. Un altro club ha addirittura fatto apporre divieti su tutta la cittadina (o, almeno ha concorso in misura significativa) perchè gestiscono un grosso campeggio (terreno e strutture di proprietà del club) e, non bastasse, se vuoi far camper service devi pagare - credo - una notte di posteggio. Fortunatamente c'è anche un altro club che ha fatto ripristinare un camper service gratuito, ha creato un'area di sosta con camper service: insomma, non si può certamente sparare nel mucchio. Ma, di solito, i più blasonati sono anche i più schizzinosi. Elio
22
bjss
bjss
21/10/2003 43
Inserito il 13/11/2007 alle: 11:48:17
@ elfetto è evidente che non tutti i club sono uguali. Quello che mi preme sottolineare è che non sono d'accordo con quelli che escludono la possibilità di associarsi solo perché viaggiano da soli. [;)]
Marco di Udine
Marco di Udine
-
Inserito il 13/11/2007 alle: 14:36:36
concordo perfettamente con gli ultimi due scritti: non tutti i club (e meno male!)sono uguali, e generalmente più sono grandi meno conoscono direttamente i soci ed organizzano iniziative mirate che li soddisfino.
18
fabio1968
fabio1968
20/08/2007 3820
Inserito il 13/11/2007 alle: 21:16:33
Non tutti i club sono uguali, ne sono convinto anche io! Purtroppo quando la tua prima esperienza è negativa, sei portato a generalizzare e pensare (ed è quello che ho pensato e creduto) che dai club è meglio tenersi lontani! Questo è il mio limite personale, rispetto chi aderisce ai club, chi è nella loro gestione, ma permettetimi di rinnegare chi si fa un vanto di organizzatore, presidente, ecc.ecc. per il sol fatto di essere capace di riunire 20 o 30 equipaggi in un solo colpo! Che vivano nella loro ignoranza, io preferisco l'intellingenza del plen air! P.s. Poi riflettevo che proprio queste persone, fonte delle mie critiche, fanno pubblicità a se stessi ed al loro club ed iniziative sul COL!!! Dovrebbero essere un attimino più eleganti ad astenersi di pubblicizzarsi su questa fonte gratuita, come mi sono astenuto io a divulgare il nome della loro organizzazione!!!

Modificato da fabio1968 il 13/11/2007 alle 21:22:16
19
enzodc
enzodc
07/07/2006 1574
Inserito il 13/11/2007 alle: 22:11:41
Anche se non ho affatto esperienza di Camper Club e poca da camperista, credo che la colorazione di fondo che ha caratterizzato il mondo del plein air sia quella della scoperta del mondo fatta in modo individuale, non fosse altro perchè ciascuno di noi possiede sensibilità diverse nell'approccio con luoghi, persone, culture, tradizioni. Con l'aumentare del numero degli utenti è in parte cambiato lo spirito della categoria, grazie all'entrata di persone desiderose di nuovi orizzonti ma che, come giustamente sottolineato da altri, non si sentono in grado di affrontare "in solitaria" le incombenze connesse con le forme di turismo itinerante. Si sono aggiunti poi coloro che vedono nel plein air principalmente uno strumento di socializzazione, grazie al quale conoscere altri equipaggi e stare insieme in compagnia, con interesse appena accennato per mete o itinerari. Non è detto che uno di questi profili sia migliore o peggiore o che qualcuno di essi porti in sè caratteri negativi. Ne è la prova il fatto che taluni di voi hanno espresso apprezzamento per alcuni esempi di aggregazione, mentre altri se ne sono lamentati. E' semplicemente il mondo che va così. Per quanto mi riguarda tendo ad evitare gli assembramenti che considero condizionanti per il mio modo di intendere i viaggi, in conseguenza delle naturali limitazioni che l'andare in gruppo comporta. Certo mi lascia perplesso osservare una sorta di autoreferenzialità in associazioni formalmente costituite, o anche in gruppi spontanei, che considerano un attestato di benemerenza l'elevato numero di partecipanti alle mega adunanze o alle carovane itineranti. Il più delle volte, poi, si scopre che l'elemento aggregante è la partecipazione a sagre alimentari o tavolate di gruppo nelle quali è sovrana l'immancabile foto degli addetti alle salamelle (con tanto di attrezzi del mestiere), preceduta e seguita dall'evocazione di pozioni di medio o elevato tenore alcolico. Massimo rispetto per ciò, ma non credo di aver acquistato un camper per questo. id="Comic Sans MS"> id="size3"> id="navy">
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tradanui 2
tradanui 2
23/01/2007 312
Inserito il 14/11/2007 alle: 01:45:53
Cari amici, io sono iscritto dal 1977 ad un club di campeggiatoriAll'inizio erano in maggioranza tende e roulottes, ora sono di più i camper, però lo spirito che ci accomuna è sempre quello di una volta. Come club facciamo parte della Federcampeggio, abbiamo una tessera ed un Carnet Camping Iternational che ci da una assicurazione con una copertura di diversi milioni( al momento non ricordo con esattezza, so che sono tanti) di franchi svizzeri per danni a persone o cose arrecati durante la pratica del campeggio, valida per tutto il nucleo familiare dalla partenza da casa fino al rientro, oltre a sconti e agevolazioni. All' estero è accettato anche come documento per entrare in un campeggio, in Italia ci stanno ancora pensando. Come club organizziamo il nostro raduno annuale sempre in luoghi diversi di interesse turistico e partecipiamo a nostra volta a raduni organizzati da altri clubs. I raduni di certo non arricchiscono chi li organizza, anzi il più delle volte finiscono in perdita, vuoi per il maltempo, la concomitanza con altri avvenimenti ecc. Tutti collaborano per la buona riuscita, impegnandosi in prima persona dal presidente al nuovo socio. Le cariche non sono dei privilegi, non sono vetrine dove mettersi in mostra, quì ci si rimboccano le maniche, si lavora e alla fine si paga la quota come gli altri. L'importanza di ritrovarsi almeno una volta l'anno in un raduno è quella di passare un fine settimana diverso, facendo amicizia con i nuovi soci, che non vengono messi da una parte, ma a contatto con i più anziani, per farli sentire a loro agio, mangiando, gareggiando, ballando, chiacchierando in armonia,visitando luoghi di interesse storico e culturale, confrontandoci sulle nostre eperienze. Fino ad ora tutti i comuni sono stati favorevoli ad ospitarci mettendoci a disposizione le aree necessarie e alla fine ci hanno proposto di ritornare anche l'anno seguente. Un raduno vuol dire fare muovere un centinaio di equipaggi con almeno 300 persone, che per due o tre giorni vivono in quella località lasciando nel cassetto degli esercenti un bel mucchietto di euro. Essere socio di un club non ti impone di fare vita comune come fosse un convento, ognuno è libero di fare il lupo solitario tutto l'anno e muoversi come più gli pare. Gli unici appuntamenti comunitari sono appunto il raduno, la castagnata, magari la cena sociale e l'assemblea dei soci. Per il resto liberi di fare e di andare dove e con chi si vuole. In trent'anni ho partecipato a molti raduni, la maggior parte con la roulotte, ho conosciuto e allacciato rapporti di amicizia con campeggiatori di ogni regione che ancora oggi vanno avanti a distanza di anni. Questo è l'essere socio di un club, però prima di camperisti siamo campeggiatori e chi ha la mia età mi capisce. Ciao a tutti e arrivederci al prossimo raduno. Carlo id="Comic Sans MS">
jonas
jonas
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Inserito il 14/11/2007 alle: 12:49:41
quote:Originally posted by enzodc
Anche se non ho affatto esperienza di Camper Club e poca da camperista, credo che la colorazione di fondo che ha caratterizzato il mondo del plein air sia quella della scoperta del mondo fatta in modo individuale, non fosse altro perchè ciascuno di noi possiede sensibilità diverse nell'approccio con luoghi, persone, culture, tradizioni. Con l'aumentare del numero degli utenti è in parte cambiato lo spirito della categoria, grazie all'entrata di persone desiderose di nuovi orizzonti ma che, come giustamente sottolineato da altri, non si sentono in grado di affrontare "in solitaria" le incombenze connesse con le forme di turismo itinerante. Si sono aggiunti poi coloro che vedono nel plein air principalmente uno strumento di socializzazione, grazie al quale conoscere altri equipaggi e stare insieme in compagnia, con interesse appena accennato per mete o itinerari. Non è detto che uno di questi profili sia migliore o peggiore o che qualcuno di essi porti in sè caratteri negativi. Ne è la prova il fatto che taluni di voi hanno espresso apprezzamento per alcuni esempi di aggregazione, mentre altri se ne sono lamentati. E' semplicemente il mondo che va così. Per quanto mi riguarda tendo ad evitare gli assembramenti che considero condizionanti per il mio modo di intendere i viaggi, in conseguenza delle naturali limitazioni che l'andare in gruppo comporta. Certo mi lascia perplesso osservare una sorta di autoreferenzialità in associazioni formalmente costituite, o anche in gruppi spontanei, che considerano un attestato di benemerenza l'elevato numero di partecipanti alle mega adunanze o alle carovane itineranti. Il più delle volte, poi, si scopre che l'elemento aggregante è la partecipazione a sagre alimentari o tavolate di gruppo nelle quali è sovrana l'immancabile foto degli addetti alle salamelle (con tanto di attrezzi del mestiere), preceduta e seguita dall'evocazione di pozioni di medio o elevato tenore alcolico. Massimo rispetto per ciò, ma non credo di aver acquistato un camper per questo. id="Comic Sans MS"> id="size3"> id="navy"> >
> Concordo con questa analisi e mi permetto di chiudere con una mia breve considerazione. La maggior parte di coloro che partecipano ai raduni e sono iscritti a vari Club sono persone non più giovani. Per vocazione, per mancanza di motivazioni e stimoli o per il semplice desiderio di aggregazione, a prescindere dai luoghi e dagli itinerari, prediligono l’ammucchiata del week-end finendo quasi sempre con le gambe sotto il tavolo. Rispetto per questo modo di concepire la vita in camper, ma è doveroso un distinguo e un riconoscimento solo per quelle associazioni che in un ambito più articolato si muovono sul territorio dialogando con le autorità non solo locali, per promuovere e favorire strutture adeguate a prezzi giusti al servizio di quel turismo che noi viaggiatori solitari prediligiamo. Noi non viaggiamo in carovana, non ci impossessiamo dei parcheggi e delle aree e non formiamo colonne nelle vie dei paesi, ma contribuiamo nel nostro piccolo all’economia locale senza per forza dover partecipare a sagre e feste popolari.
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