Inserito il 14/02/2013 alle: 18:28:22
Viaggio
Argomento micidiale; con tutte le anomalie delle cattive abitudini che ci perseguitano.
L’idea di libertà, ci affascina cosi tanto, da dimenticare che in viaggio la sorpresa è sempre in agguato.
La velocità di crociera di un camper, su strade che lo permettono, dovrebbe essere di 100/110 chilometri orari.
Oggi, ci sono in giro camper che raggiungono i 150 chilometri orari, ma, a parte la netta differenza, concernente la possibilità di fermare un mezzo molto pesante, i consumi eccedono del 10% in più, ogni 10 chilometri orari, di differenza oltre i 100 e il tempo risparmiato in viaggio, lo perderemo a fare rifornimento.
Vincenzo; la tua cabina di guida, è un vero cesso!
Un giorno come un altro, ma con un freddo che ti faceva rizzare i peli, il nostro amico Vincenzo, aveva la faccia di chi aveva tre cani bagnati nel camper; era armatissimo di secchi, stracci, idropulitrice e aspiratore idrico.
“Vincé … che stai combinando?” provai a chiedergli.
Non riusciva a parlare, era bianco come la neve e imbestialito più di un toro. I figli e la moglie, lo guardavano seduti lontano da lui.
“Peppino! Le disgrazie non arrivano mai da sole - mi rispose triste e sudaticcio - Non ti puoi distrarre un attimo, che con una frenata mi sono trovato il figlio in cabina.”
“Beh - dico io - lo sai che in viaggio chi resta nella cellula abitativa, dovrebbe restare seduto con le cinture di sicurezza allacciate; altrimenti i costruttori, cosa le montano a fare? E la legge: perché le indica come necessarie?”.
“Sì - sbottò lui - io ho seguito tutte le regole. Dopo una mitica mangiata modello Natale a mio figlio, un gelataio gli ha regalato un gelato da un chilo. Ci siamo fatti una pennichella di due ore, prima di ripartire, ma appena partiti, a quella perla di mio figlio viene un attacco di diarrea. In realtà, il gelato lo volevano regalare a me, dopo che avevo vietato a mia moglie, di comprare quel gelato perché, secondo me, ora li fanno solo con la polvere; il gelataio offeso ci avrà messo della purga”.
“Siii” dissi e lo invitai a raccontarmi quello che era successo. Vincenzo continuò a raccontarmi il fattaccio.
“Ero appena partito ... allora andavo piano; così permettevo al pargolone, di andare nel gabinetto in coda per fare il suo bisogno necessario, senza scassare i … programmi alla mia partenza. Ad un certo punto, un cane, con cagna e cuccioli, mannaggia la lupa con Romolo e Remo, mi si mette in mezzo alla strada! Blocco il mezzo con una frenata calibrata, ma nonostante ciò, mio figlio, che aveva i pantaloni già abbassati, mi sfonda la porta del bagno e ruzzola fino in cabina accompagnato da una scorreggia eterna e con quel buco di sedere all’aria, faceva un effetto Vesuvio e botti di capodanno. Neanche nei capodanni a Napoli, ho mai visto una cosa così.” (Il capodanno sul golfo di Napoli è una meta fantastica).
“Jazz Vincé! Mah ... mò che guardo bene, la tua cabina di guida è un vero cesso!” Esclamai.
Lui mi guardò con la solita faccia da astuto pazzo e sparò un’insolita ****ata di tipo extraterrestre: “Colpa dei costruttori! Perché non mettono gli attacchi delle cinture di sicurezza nel cesso?” Senza esitazione, gli indicai il bagno.
“ Scusa Vincenzo: ancor prima di aver finito di pulire, vai su quel cesso in coda e stai lì a ... pensare?”
Morale
Il problema vero, sta nel fatto che chi guida seduto comodo e con un volante in mano, non si rende conto di quanto sia instabile l’equilibrio di chi è dietro.
Chi, solitamente guida il mezzo, provi a lasciar guidare qualcun altro, stando seduto in cellula per un po’; così capirà, come un oceano di cose dipendano da chi guida.
Ricordiamoci sempre che, all'uscita delle gallerie, il tempo ed il vento, riservano sorprese troppo pericolose.
Giuseppe Roma