Inserito il 14/09/2011 alle: 13:28:09
Nel 2009 gli incidenti stradali rilevati in Italia sono stati 215.405, causando il decesso di 4.237 persone, mentre altre 307.258 hanno subito lesioni di diversa gravità.
Ciò significa che ogni giorno si sono verificati mediamente 590 incidenti stradali che hanno comportato lesioni alle persone, precisamente la morte di 12 persone e il ferimento di altre 842.
Questi sono i dati su cui ragionare. Ovviamente i dati sono aggregati tra tutti i veicoli.
I nostri mezzi (come spesso rivendicato in questo forum) sono assimilati alle autovetture che sono i veicoli maggiormente coinvolti (66,9%). Fonte Istat
I bambini (da 0 a 14 anni) feriti in incidenti sono circa 11.000 all'anno e di questi circa 130-150 muoiono in seguito all'incidente.
Le statistiche mostrano che nella maggior parte dei casi i bambini deceduti in seguito a incidenti non erano assicurati con gli appositi sistemi di ritenuta.
Il rischio di morte in questo caso viene stimato in 7 volte superiore rispetto a un bambino legato sul seggiolino.
E' poco? E' tanto? E' un "rischio accettabile"? Ognuno faccia le proprie valutazioni.
3 incidenti su 4, esattamente il 75,2% avvengono fra due o più veicoli. Il resto, cioé il 24,8% vede conivolti veicoli isolati, insomma si tratta di sbandamenti e fuoriscite di strada.
Nella prima tipologia di incidenti, il sinistro più comune è il cosiddetto scontro frontale - laterale (due veicoli solitamente provenienti da direzioni diverse). Fonte Istat
Sei un bravo pilota con un ottimo mezzo? Bene, ma evidentemente chi si schianta contro di te non lo è altrettanto.
Luglio ha il maggior numero di incidenti, agosto il più alto indice di mortalità (2,5 morti ogni 100 incidenti).
A febbraio il minor numero. Il giovedì più incidenti, il sabato i più gravi.
Le 18 è l'ora del botto ma di notte ci sono più morti.
Le ore più rischiose come indice di mortalità sono assolutamente quelle notturne che vanno verso l'alba. Si consideri che di fronte ad un indice medio di 2,0 abbiamo un indice di 2,3 a mezzanotte. 3,2 all'una di notte, 4,9 alle due, 3,4 alle tre, 4,9 alle quattro, e l'ora maledetta con 5,2 alle cinque, 4,8 alle sei.
Da numerosi studi epidemiologici svolti negli ultimi 50 anni è emerso che, in media, l'uso della cintura di sicurezza dimezza la probabilità di morire in un incidente stradale.
A 50 Km/ora il rischio di morte dei non cinturati rispetto a chi usa appositi sistemi di ritenuta è di 10 volte maggiore.
A 80 Km/ora è il triplo.
A 100 Km/ora è il doppio.
Uno studio di Petridou et al. (studio caso-controllo) che ha visto coinvolti soggetti di età inferiore a 11 anni trasportati in auto, afferiti ai pronto soccorso dei due maggiori ospedali per bambini di Atene, stima un rischio relativo pari a 3,3 per i bambini che viaggiavano in auto senza usare gli appositi dispositivi di sicurezza (raffronto effettuato essenzialmente all'interno della classe di età 0-4 anni), mentre un rischio relativo pari a 5 per i bambini seduti avanti rispetto a quelli seduti dietro (il confronto in questo caso tiene conto dei soli bambini non assicurati con dispositivi di sicurezza); inoltre, gli autori stimano che circa i due terzi delle lesioni gravi e mortali derivanti da incidenti stradali potrebbero essere evitate da un uso regolare dei dispositivi per bambini.
Arch Dis Child. 1998 Apr;78(4):335-9.
Car restraints and seating position for prevention of motor vehicle injuries in Greece. Petridou E, Skalkidou A, Lescohier I, Trichopoulos D.
Infine possiamo anche discutere sul fatto che i sedile delle dinette siano scomodi e non ergonomici o che ci si appisola sul tavolino, tuttavia visto che utilizziamo mezzi che si muovono nello spazio ad una certa velocità in ogni caso dobbiamo assicurarci che i passeggeri siano solidali con il mezzo stesso.
Anche perché se stiamo così attenti a fissare gli oggetti e le suppellettili consci che in caso di arresto improvviso del veicolo possono trasformarsi in proiettili dobbiamo considerare che il passeggero non ritenuto può diventare esso stesso un bolide incontrollato.
Consideriamo pure che il 15% dei traumi stradali avvengono senza collisione (frenate, cambi di direzione, sbandamenti...) e che i bambini hanno un equilibrio precario e lunghi tempi di reazione.
Infine 2 considerazioni: la morte di un individuo ma ancor più la sua disabilità permanente crea un costo sociale elevatissimo a carico della collettività: circa 31 miliardi e mezzo di euro nel 2007 (209 mila euro il costo medio per persona), comprensivo di mancata produzione presente e futura, danno biologico e morale, spese sanitarie e assimilabili, costi relativi a riabilitazione, ausili, adeguamento della casa e aiuto domestico.
L'ultima: l'assicurazione ti copre se tuo figlio dorme in mansarda o nel lettino sopra il garage?
Scusatemi se mi sono dilungato.