quote:Originally posted by Chantal> un conto e' preservare la lingua un conto e' storpiare le parole ed un conto e volerle a tutti i costi tradurre. La lingua non e' statica ma in continua evoluzione. Vengono create nuove parole sopratutto per nominare cose nuove. fa sorridere voler a tutti i costi tradurre riunione in meeting , colazione con breakfast( o peggio ancora bed and breakfast in letto e colazione[xx(][xx(] , ma spingersi nel voler a tutti i costi riscrivere la parola computer piuttosto che holding o new economy vuol dire forzare. sembrero ' fissato ma nei ns incontri internazionali che raggruppano i 5 continenti (a volte nella sala riunioni siamo anche in 50-60) chi si tova spesso a disagio con l' inglese sono i colleghi Francesi. I a volte vado in ferie in Francia ed il bon ton vorrebbe che io mi sforzassi di imparare qualche parola in Francese. Un po' mi arrabatto , sicuramente faccio ridere , ma quando mi trovo in difficolta' e voglio passare all' inglese non riscuoto troppa simpatia. Ciao Roberto P.S Chantal non prenderla troppo sul personale , non e' mia intenzione offendere gratuitamente i Francesi (ho parenti a Grenoble) ma solo postare ina mia ideae le mie esperienze. Non penso di dire una grossa cavolata affermando che tra gli stranieri sono quelli che mal digeriscono una lingua diversa dalla propria.
quote:Originally posted by Roberto66 voler cambiare a tutti costi perole straniere non vuol dire essere ligi alla propria nazione ma essere cocciuti. Chiudersi nel proprio idioma linguistico >> Ma che cosa dici? [:0][:0] Vuol dire preservare la propria lingua! Sinceramente quando vedo l'uso spropositato dell'inglese nella lingua italiana [xx(][xx(], termini inglesi neanche scritti in modo corretto (comincerò a fare una lista di quello che leggo su COL)[xx(][:0]Sarebbe meglio concentrarsi sull'uso del congiuntivo o della grammatica italiana in generale. Il che non vuol dire non imparae l'inglese. Io sono Francese ma a mia figlia ho insegnato ad usare il congiuntivo in italiano.... eh sì... sono cocciuta [:)]
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quote:sbirulino Posted - 15/09/2008 : 20:40:02 -------------------------------------------------------------------------------- X Redsjohn (Giovanni): sei stato fortunato, hai incontrato gli appartenenti alla prima categoria. >> Sono d'accordo, sono stato fortunato, adesso che tornerò per riprendermi il camper, andrò a trovarli con un pò d'Italia per ringraziarli!!! Ciao, Giovanni
quote:Originally posted by natostanco> quello che so io e' che personalmente non voglio racchiudermi nei confini di una lingua solo per partito preso. se voglio lavorare con successo sono tenuto a conoscere L' Inglese ed il Tedesco ed in tal senso mi sono sforzato di imparare qualcosa. Mi risulta ancora oggi che l' Italiano parli con ritrosia una lingua straniera nonostante la si studi a scuola. Non e' quello che voglio insegnare a mia figlia.
La lingua non e' statica ma in continua evoluzione. Vengono create nuove parole sopratutto per nominare cose nuove. in questo caso non si creano nuove parole,ma si prendono gia esitente in un altra lingua.id="red"> fa sorridere voler a tutti i costi tradurre riunione in meeting , colazione con breakfast( o peggio ancora bed and breakfast in letto e colazione , ma spingersi nel voler a tutti i costi riscrivere la parola computer piuttosto che holding o new economy .......... ha senso insegnare ancora latino a scuola?id="red"> >
quote:Originally posted by natostanco ha senso insegnare ancora latino a scuola?id="red"> >> Ritengo di sì. Un po' come la storia. Ricordiamo che è la radice di molte lingue moderne. Pensa che il tedesco ancora ne riporta alcune regole (così mi dicono non so 2 parole in croce di tedesco). Opinione personale, liberi di dissentire... -- gilby Ps. anche io mi sforzo di parlare il francese in francia. Alla fine vado di inglese almeno lì me la sbologno con tranquillità...
quote:Originally posted by liubavand>
ah guarda, nel "mio" ambiente lavorativo, cioè quello degli informatici/programmatori, anche la parola più semplice viene sostituita da una inglese....vomito è incredibile come in Italia l'uso delle parole inglesi venga abusato eh già, parole tipo (ne riporto poche se no mi vengono i nervi) Kick Off = punto o giorno di partenza mile stone = pietra miliare o cosa importante team leader = capo task = compito goal = obiettivo "informatici/programmatori, anche la parola più semplice viene sostituita da una inglese" e' il percorso inverso , i primi presonal computer nascono in terra anglosassone ed e' quindi in inglese che si coniarono i termini. il linguaggio di programmazione e' una lingua universale , quindi tali termini non appartengono piu' a nessuno. quello che volevo spiegare con il mio concetto di lingua e' spiritosamente sintetizzato dal pos di Chantal. personalemte trovo assurdo voler modificare parole come Computer , file , o similari , ma certamente non mi rivolgo a mia moglie dicendole "cara mi passi i sunglass ?" poi esiste la terra di mezzo , al tg puoi vedere le news , i giornali si occupano di gossip (che fa un po in perche' il pettegolezzo e' da zitelle .. ooppps single!) ciao Roberto ecc... ecc... ecc.... e le parole italianizzate?? tipo "questa è un'attività da SCHEDULARE" e non "questa è un'attività da pianificare" boooooooooo ho conosciuto tanti spagnoli, francesi, tedeschi, portoghesi e a me è sembrato che solo noi abusassimo dei termini inglesi!! in ogni caso... W la France >
quote:Originally posted by natostanco> tutto dentro[:X]
su! o up? >
quote:Originally posted by Roberto66> aggiungo dicendoi che è anche la + longeva, nessuna altra lingua (mi risulta) sia comprensibile a distanza di secoli come l'italiano, Er Macchia, come amichevolmente chiamavamo Machiavelli, è comprensibile a distanza di 1/2 millennio...
Lessi da qualche parte che la lingua italiana e' effettivamante la piu' ricca di vocaboli ma che nella vita di tutti i giorni ne usiamo ( e conosciamo) una ridotta percentuale. Compresi come e' facile l' inglese studiando il tedesco. Ad ogni modo , la storia della torre di babele ci insegna l' importanza di una lingua comune. la scelta di quella predominante e' dettata puramente da rapporti di forza. Ovvero , qual' e la lingua del mondo occidentale ed industrializzato parlata dal maggior numero di persone ? L' inglese La lingua spagnola infatti e' piu' diffusa ma i paesi ove si parla sono meno rilevanti dal punto di vista di interscambi internazionali . Questo fino ad oggi . Ora con il cambiamento dello scenario economico sappiamo che la lingua piu' importante , volenti o nolenti sara' in un prossimo futuro il cinese sia per importanza economica che per numero di persone che la parlano. avete notato gia' da quest' anno quali sono i corsi di lingue pubblicizzati ? d' altro canto come pretendere che gli altri paesi imparino la ns. lingua ? Anni fa si propose addirittura di insegnare il dialetto nelle scuole affinche non si perdessero le radici. secondo me sarebbe stato un esperimento disastroso , creare delle barriere che ponessero i confini della comunicazione, che oggi e' mondiale , a 200 km di distanza >
quote:Originally posted by Uffiziale Balia Genova 1452> Quoto!
Fatemi dire una cattiveria. Siamo forse gli unici che abbiamo combattuto tra fratelli e sullo stesso territorio in nome, per conto e con divise di popoli stranieri. E sul campo di battaglia solo Italiani !!! Orazi e Curiazi, la disfida di Barletta, etc, etc. Siamo troppo esterofili, amiamo troppo ciò che è straniero è solo per il gusto di distinguerci " in patria " dai nostri connazionali.. Da sempre. Viviamo uno strano miscuglio che forse proviene dal passato. Certo che siamo strani. Almeno così pare. >