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, riprendo una discussione che si era creata anche nel megatopic del viaggio di Michel riguardo alle difficoltà nel viaggiare all'estero. Vi sono alcune persone che hanno un particolare "timore" a varcare i patrii confini, per timori linguistici e ambientali. Io personalmente mi sento molto spesso più a mio agio all'estero che in Italia, dove muoversi nel dedalo dei divieti e delle invenzioni dei sindaci è sempre più complesso. Ammetto che la vicinanza con il confine mi ha probabilmente abituato alla cosa; sin da ragazzo sono sempre andato a sciare in Francia la domenica. La prima cosa che non capisco è la difficoltà linguistica. Oltre a girare la Francia, dove un po' di francese lo mastico, ho cominciato a girare anche i paesi di lingua tedesca, e io il tedesco lo parlo e capisco a pari dell'aramaico antico (e in generale non sono particolarmente dotato per le lingue). Ora, non solo io, ma molti altri sopravvivono in Germania senza spiccicare una parola di tedesco. E non sempre, sopratutto nelle zone rurali e con i meno giovani, l'inglese è il coltellino multiuso che ti toglie dagli imbrogli. Mi suona strano che nel mondo di internet e di oggetti provenienti da tutto il mondo ci siano molte persone che non riescono a leggere una parola di inglese, indipendentemente dal livello di studi. Per il viaggio di nozze andammo in sudamerica e mi sono perso qualche cd di lezioni per PC. Non ho certo imparato lo spagnolo, però perlomeno i numeri e i 20 vocaboli che permettono di leggere un cartello li abbiamo capiti; ma anche senza parlare una lingua, un po' con i gesti, un po' con qualche fantasia, si riesce sempre a comunicare il minimo necessario per non avere dei guai. Ma ad esempio la Crozia l'ho visitato senza nulla capire di lingue slave, zero e meno di zero: ci si arrangia, è la parte più intrigante e divertente dei viaggi. Cosa ben differente è ovviamente avere il piacere di stare in compagnia. Ma è un discorso completamente differente. Ora la mia domanda è questa: nessuno si è mai trovato nei guai seri conseguenti al fatto di non parlare la lingua dei posti visitati ?
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 19/03/2012 15:05:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Anch'io preferisco l'estero, ma per ragioni logistiche solo durante le vacanze estive, non avendo la fortuna di abitare come te vicino alla Francia. Scusate l'OT: il database di COL elenca 5.064 aree sosta camper italiane. Ritengo che questo numero comprenda anche i semplici parcheggi. Il data base di Camping Car Infos annovera in Francia 7.139 aree di sosta. Considerato che la Francia ha una superficie di gran lunga superiore a quella italiana (547 mila kmq contro i 301 mila dell'Italia) sarà anche questo il motivo per cui molti camperisti rimangono in Italia?
quote:Risposta al messaggio di Geogalle inserito in data 19/03/2012 16:15:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono completamente d'accordo con Geogalle. Finchè non succede niente va tutto bene, le difficoltà si incontrano quando capita qualcosa. L'anno scorso a Berlino ho conosciuto una coppia di signori intorno ai 70 anni con il loro motorhone di 30 anni che li aveva abbandonati a Postdam e il Lui della coppia mi raccontava proprio le difficoltà, pur nel suo ottimo inglese, a far comprendere ad un meccanico tedesco di una piccola officina quale fosse il problema che riscontrava... e peggio ancora quando il meccanico cercava di spiegargli l'intervento che aveva fatto... Saluti. Carmelo. "Diobò che bello", grazie SIC
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 19/03/2012 15:05:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Assolutamente no, l'Europa l'ho visitata in largo e in lungo senza problemi, nel mondo pure, e parlo solo Tedesco. ciaoid="size2">
quote:Risposta al messaggio di EmilG inserito in data 19/03/2012 20:45:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Proprio durante il viaggio di nozze in sudamerica mi sentii per una volta in vantaggio rispetto ai popoli nordeuropei,in quanto spesso li il loro fluent english delle volte serviva a nulla mentre l'essere latini ci dava il vantaggio che loro hanno nei paesi angolosassoni. Una coppia danese fece una di quelle idiozie che raramente una fervida fantasia riesce ad elaborare. prima di tutto vennero in un paese simile mentre lei era incinta al 5 mese, e poi andarono come prima meta in una città a 3500 metri in aereo. Morale: lei scese dall'aereo e cadde svenuta appena mise piede a terra. Mi disse che fu portata in ospedale e gli fecero qualcosa che non ha mai capito ! L'idiota che mi raccontò questo la incontrai in una escursione a 5000 metri. Purtuttavia, malgrado poco capisse alla fine aveva risolto tutti i suoi guai. Se ho un grave problema col mezzo faccio il numero verde dell'assicurazione e mi rivolgo all'assistenza italiana che contatti quella del paese dove mi trovo.
quote:Risposta al messaggio di Geogalle inserito in data 19/03/2012 16:15:45 (> Non trovo grosse difficoltà a girovagare per l'europa, ma la Croazia mi ha dato l'impressione che la dèmos-cràtos sia ancora in fase embrionale deciso a non testare i suoi lati reconditi, mi sono limitato ai campeggi, alle escursioni e al transito di giorno, con l'augurio di non essere protagonista di uno dei non pochi episodi, nei quali si ha a che fare con la milizia o peggio con un giudice, specie se siamo in possesso del titolo onorifico di italianità. Nel frattempo anche fra mille attenzioni non sono sereno e questo tende a stressarmi, daltronde Dario Fo ha vinto un nobel con la sua mimica-fonica, per cui ci si può intendere anche con altre genti, se si abbozza qualche termine nella loro lingua, penso che apprezzino lo sforzo e avranno misericordia dei nostri strafalcioni, come noi di loro.[:)]Visualizza messaggio in nuova finestra
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http://www.youtube.com/watch?v=...
Saluti Eddyquote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 19/03/2012 15:05:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Condivido tutte le tue considerazioni, comprendo chi ha dubbi in caso di problemi, cosa che ovviamente non si augura mai a nessuno, è chiaro che un minimo di contromisure vanno sempre prese, assicurazione ed assistenza 24 ore con numero di telefono italiano ecc... E poi (a meno di viaggi esotici) siamo in Europa, dove la maggior parte dei paesi sono socialmente molto più organizzati di noi... Ed è vero che anche in casa nostra non è facile uscire da certe situazioni impreviste.... Chi ha timori fa bene a stare in Italia, a tutti gli altri, cioè chi è nel dubbio, io dico di partire senza troppi pensieri, il tempo passa e non ritorna, la vita è troppo breve per sprecarla a vivere di paure, e scoprirlo tardi può essere troppo deprimente... Il solito dilemma, meglio vivere di rimpianti o di rimorsi?? Buoni viaggi..
Davide
www.regoleo.altervista.org quote:Risposta al messaggio di alligator inserito in data 20/03/2012 15:41:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il patua nostro è universale (ma io non lo conosco, nemmeno il rubianese), ma sono certo che i tuoi "bambini" le lingue le conoscono visti i loro ultimi viaggi. @versilia Per quanto concertne paesi che abbiano maggiori problemi di sicurezza o burocratici certamente il discorso cambia e difatti concordo in pieno con te, li la massa critica può fare la differenza. Tutto sta nel capire quanto uno ha occhio critico per fiutare situazioni difficili. Ma vedendo gli amici che ultimamente sono stati in africa, penso che anche li alla fine ci si rarrangi... @Gymmum Io sono di solito ben dotato di carte e elenchi di AA, nonchè diu vari strumenti gps. In quanto a programmazione, spesso ho una idea relativamente vaga di cosa farò ...