quote:copenga Posted - 03/05/2007 : 16:58:11 -------------------------------------------------------------------------------- cmq sarà una frase fatta ma la dico: il troppo stroppia. >> E quale sarebbe "il troppo che stroppia"? Le lamentele di chi vorrebbe bambini educati, rispettosi delle esigenze altrui, controllati da genitori presenti... ...O le lamentele di chi non vorrebbe mai e poi mai che ai propri figli venissero tarpate le ali in nome di una pretesa quiete? [}:)][;)] Ciao
quote:Originally posted by Luki Luke>
Sentire le voci dei bambini che giocano, che si rincorrono e che ridono è per me musica, ma tutto accompagnato dal rispetto che VA' INSEGNATO DANDO L'ESEMPIO. Preferisco i bimbi e i ragazzi che giocano all'aria aperta a quelli rinchiusi nella solitudine di un computer, una play o un telefonino. Vi assicuro che far capire ad un giovane delle piccole regole di comportamento sociale è più facile che dire sempre SI. Ripeto FAR CAPIRE e non imporre senza spiegare. >
quote:Originally posted by Luki Luke> Esatto! Però...a leggere quanto scritto da cippalippa...mi pare che la figura del padre iperprotettivo, di colui pronto a perdonare e giustificare le molestie perpetrate dal proprio figlio agli altri (magari a lui...no! Forse se sta guardando la partita in tv, deve fare silenzio e non rompere..[}:)]), sia ancora ben viva...anzi: oggi più viva di ieri sicuramente! Vedi cippalippa, un giorno lontano nel passato io, ragazzino, rientrai a casa piangendo perché un signore mi aveva dato uno scapaccione. Al mio lamento mio padre rispose...con un altro ceffone!<<Se ti sei meritato uno scapaccione da una persona adulta, l'hai fatta grossa!>> mi disse. Aveva ragione mio padre, chiaramente. Da allora non mi sono mai più rivolto alle persone adulte con arroganza, e, per contro, non ho mai nemmeno dovuto subire prepotenze da parte dei grandi. E sono cresciuto senza traumi e senza odio né rancore. Ho educato i miei figli al rispetto dei più anziani e dei più autorevoli, senza che per questo dovessero essere sempre accodiscendenti o servili: si possono esprimere le proprie ragioni in modo educato seppur con fermezza. Però, se c'è un ragazzino che vuole giocare e sfogare la sua naturale e meravigliosa esuberanza, e c'è un adulto che vuole riposare...bhé, io dico che è il ragazzino che va a giocare altrove o cambia gioco, non è l'adulto che deve abbozzare! A mio modo di vedere, l'equilibrio del diritto deve pendere sempre un po' di più dalla parte dell'adulto: se qualcuno deve cedere è il ragazzo che lo deve fare, non il vecchio. Quindi i nostri santi pargoletti facciamoli giocare a pallone in uno stadio, in un campetto, nel cortile di casa nostra o nel nostro giardino. Non nel parcheggio dove sostano altri camper. Quello è un parcheggio, o un'area di sosta, o un campeggio...tutto ma non un campo da calcio. CHIARO? E educhiamoli al rispetto delle regole e degli altri. Che rispetto ne vedo proprio pochino in giro! Ciao
Sentire le voci dei bambini che giocano, che si rincorrono e che ridono è per me musica, ma tutto accompagnato dal rispetto che VA' INSEGNATO DANDO L'ESEMPIO. Preferisco i bimbi e i ragazzi che giocano all'aria aperta a quelli rinchiusi nella solitudine di un computer, una play o un telefonino. Vi assicuro che far capire ad un giovane delle piccole regole di comportamento sociale è più facile che dire sempre SI. Ripeto FAR CAPIRE e non imporre senza spiegare. >
quote:Originally posted by Albé> SCusa Alberto ma tu dove li hai fatti giocare i tuoi bimbi, sempre nello stadio o nel campetto, non li hai mai fatti giocare vicino ad altra gente? Oppure, come penso, i bimbi erano liberi di giocare e se qualche adulto veviva da te scocciato li facevi smettere (o l mandavi altrove). Voglio solo dire che tutti siamo stati ed abbiamo avuto i bimbi piccoli, tutti abbiamo insegnato di rispettare il prossimo, gli anziati ecc, ma non abbiamo mai proibito di giocare nel cortile o in un parcheggio dei camper, casomai gli abbiamo detto di stare alla larga dai mezzi, ma la (sana) confusione dei bimbi che giocano la sentivano tutti. Ogni tanto si ricordava di fare silenzio, ma da qualche parte dovevano pur giocare. Voglio anche dire che adesso che non ho più figli a seguito a volte mi disturba sentire i bmbi che urlano, ma non per questo devono smettere (che facciamo li chiudiamo dentro il camper?) Ben diverso è se mi prendono a pallonate il camper non rispettando le cose altrui, questa è maleducazione.
quote:Originally posted by Luki Luke> Esatto! Però...a leggere quanto scritto da cippalippa...mi pare che la figura del padre iperprotettivo, di colui pronto a perdonare e giustificare le molestie perpetrate dal proprio figlio agli altri (magari a lui...no! Forse se sta guardando la partita in tv, deve fare silenzio e non rompere..[}:)]), sia ancora ben viva...anzi: oggi più viva di ieri sicuramente! Vedi cippalippa, un giorno lontano nel passato io, ragazzino, rientrai a casa piangendo perché un signore mi aveva dato uno scapaccione. Al mio lamento mio padre rispose...con un altro ceffone!<<Se ti sei meritato uno scapaccione da una persona adulta, l'hai fatta grossa!>> mi disse. Aveva ragione mio padre, chiaramente. Da allora non mi sono mai più rivolto alle persone adulte con arroganza, e, per contro, non ho mai nemmeno dovuto subire prepotenze da parte dei grandi. E sono cresciuto senza traumi e senza odio né rancore. Ho educato i miei figli al rispetto dei più anziani e dei più autorevoli, senza che per questo dovessero essere sempre accodiscendenti o servili: si possono esprimere le proprie ragioni in modo educato seppur con fermezza. Però, se c'è un ragazzino che vuole giocare e sfogare la sua naturale e meravigliosa esuberanza, e c'è un adulto che vuole riposare...bhé, io dico che è il ragazzino che va a giocare altrove o cambia gioco, non è l'adulto che deve abbozzare! A mio modo di vedere, l'equilibrio del diritto deve pendere sempre un po' di più dalla parte dell'adulto: se qualcuno deve cedere è il ragazzo che lo deve fare, non il vecchio. Quindi i nostri santi pargoletti facciamoli giocare a pallone in uno stadio, in un campetto, nel cortile di casa nostra o nel nostro giardino. Non nel parcheggio dove sostano altri camper. Quello è un parcheggio, o un'area di sosta, o un campeggio...tutto ma non un campo da calcio. CHIARO? E educhiamoli al rispetto delle regole e degli altri. Che rispetto ne vedo proprio pochino in giro! Ciao
Sentire le voci dei bambini che giocano, che si rincorrono e che ridono è per me musica, ma tutto accompagnato dal rispetto che VA' INSEGNATO DANDO L'ESEMPIO. Preferisco i bimbi e i ragazzi che giocano all'aria aperta a quelli rinchiusi nella solitudine di un computer, una play o un telefonino. Vi assicuro che far capire ad un giovane delle piccole regole di comportamento sociale è più facile che dire sempre SI. Ripeto FAR CAPIRE e non imporre senza spiegare. >
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quote:Originally posted by cippalippa> [^] approvo !
non ci si può fare niente, non si possono partorire quindicenni, nascono neonati e per lungo tempo rimangono bimbetti, non è possibile mettergli il bavaglio, non si possono far scomparire dal mondo, come bisogna accettare che i piccioni fanno la cacca sulle spallette della giacca e i cani fanno pipì alle ruote delle macchine.>
quote:cippalippa Posted - 04/05/2007 : 15:35:04 -------------------------------------------------------------------------------- Caro Albè, evito accuratamente, di regola, di sparare giudizi sugli altri, salvo che sia cionclamato l'oggetto del giudizio. Ciò mi evita, in numerosi casi, di cadere nel ridicolo, e di questa piccola regola ti faccio volentieri omaggio, potrebbe esserti utile. >> ...azz..! Come siamo permalosetti, anzichénno! In primis, io non sparo giudizi sugli altri, ma critico quanto da te scritto; scritto che mi ha portato a farmi un'idea del tuo modo di vedere la questione che riguardava, lo ricordo,
quote: intorno alle 18.30 mi sono sistemato e contemporaneamente un gruppo di bambini e ragazzetti più grandi hanno cominciato a giocare a pallone, urlando e tirando pallonate sul muro adiacente e qulche volta sul mio e altrui camper.>> id="red"> alla quale tu rispondi
quote:al di là delle pallonate sul camper, che può essere un caso particolare e effettivo indice di cattiva educazione, noto con dispiacere che c'è un elevato numero di persone che non sopporta neppure le voci dei bambini a costoro consiglio vivamente taluni campeggi dell'Arkansas che risultano essere particolarmente ameni e silenziosi... >>id="maroon"> e ancora
quote:di contro, di stizza verso i bambini (sia essa vecchia come il mondo o propria dell'età moderna, non so), a giro ne vedo parecchia personalmente cerco di rispettare le altrui esigenze di riposo e quiete. Certo, però, se a uno danno fastidio i bambini per partito preso, ripeto, si cerchi un luogo isolato dal mondo, che evidentemente è nato per questa finalità. Poi, uno può averne o meno, volerne o meno, poterne avere o meno, ma manifestare fastidio alla sregua di vecchie zittelle penso richieda urgente aiuto psichiatrico...>>id="maroon"> Ecco. Queste tue risposte mi hanno portato a pensare che tu sia uno di quei genitori che tendono a colpevolizzare l'adulto che si sente infastidito dal comportamento...diciamo "inadeguato" del ragazzino. Riguardo poi al fatto che, secondo te, i ragazzini di oggi hanno lo stasso grado di educazione di quelli di ieri, mi permetto di essere in disaccordo: come già qualcuno ha scritto, oggi si ha paura di reagire alle prepotenze del "branco"; a scuola gli insegnanti non hanno più autorità; ragazzini di 13, 14 anni restano fuori per locali fino a ben oltre la mezzanotte; si parla di abbassare l'età per perseguirli penalmente,.. ma secondo te, sono tutte fandonie, vero? Quanti anni hai? Io vedo i sessanta, e ti assicuro che quando io ero ragazzino le cose erano molto diverse. Credimi. Un'ultima cosa. La tua frase
quote:Se poi qualcuno è portato, in preda a sindromi di depressione cosmica, a dire che oggi si è, per partito preso, cattivi genitori, suppongo lo faccia per scarsa convinzione sull'operato proprio. >>id="maroon"> potrei trasformarla in "Se poi qualcuno è portato, in preda a sindrome di Peter Pan, a dire che oggi i ragazzini sono, per il solo fatto di essere pargoli, solo delle gioiose e innocenti creature, suppongo lo faccia per marcato infantilismo." [}:)][:o)] Senza offesa, sia chiaro! Ciao Pizzo. Io a mio figlio non ho mai permesso di giocare a pallone (o racchette, tamburelli...ecc) in mezzo alla gente. Si sia trattato di spiaggia, piazze, parcheggi... Si giocava nei prati, o nei cortili, o comunque dove gli spazi e le condizioni permettessero di farlo senza arrecare danno o fastidio agli altri! (Ma è possibile che il solo modo che noi italiani si conosca per giocare sia lo stramaledetto pallone? [}:)]) E ti assicuro che mi è venuto su molto, molto bene! Senza turbe psichiche di sorta! Ciao
quote:Senza offesa, Albè, tu trasudi frequentemente sdegno, sembra che oggi vada tutto male, sei sicuro che sia così, o sei un pò affetto da pessimismo cosmico? >> Ahi..! Preso!!! [B)] Sicuramente un po' di pessimis... diciamo "poco ottimismo" nel vedere la piega che sta prendendo l'universo nel quale vivo, ce l'ho. Innegabile. Però tutto sta nel riconoscere se sia giustificato o meno. A mio modo di vedere, è giustificato. Riguardo al C.G.R.I.F. non ho rigirato, ma ho cercato di darti la mia chiave di lettura. Che poi tra ciò che uno scrive e ciò che chi legge percepisce si siano delle differenze, è inevitabile. Le affermazioni relative ai genitori che vogliono essere amici dei loro figli, complici anziché educatori, nascono comunque da esperienze dirette, maturate sul campo. Ciao P.S.= Carthago delenda est! (Ma il camper di Yuma non c'entra.Ok?)