quote:Originally posted by bruno b> Di camperisti veri... ce ne sono pochissimi, sono quasi tutti come gli automobilisti della domenica, improvvisati al momento, la solidarietà che contraddistingue il vero camperista, non sanno nemmeno dovè... AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE CARO BRUNO...
Ho estrapolato questo passaggio, da un articolo letto su Plein Air di ottobre dal titolo LIBERTA'è PARTECIPAZIONE. Tralascio la parte iniziale per arrivare al punto id="green">Qualche settimana fa, recatomi per il fine-settimana nell'ampia ed affollata area di sosta di Marina di Bibbona, nel pomeriggio sono caduto dalla bicicletta al'interno della stessa con conseguenze che qualche ora dopo si sono rivelate decisamente più gravi di quanto poteva sembrare in un primo tempo, con uno spaventoso rigonfiamento della coscia e dolori intollerabili, al punto che sono stato costretto a chiamare il 118. Verso le sei del pomeriggio l'ambulanza è arrivata nell'area e, a sirene spiegate, mi ha portato al vicino ospedale di Cecina dove mi sono state diagnosticate la rottura del quadricipite e una lesione al tendine;alle dieci di sera circa, sempre in ambulanza sono stato riportato al camper e, al mattino successivo,di nuovo sono stato prelevato per un secondo controllo in ospedale, sempre con rientro in mattinata nell'area.In tutto, dunque,l'ambulanza è entrata nella struttura due volte e altrettante ne è uscita, con inequivocabili segnali di urgenza:ma in questi momenti non c'è stato nessuno, dei tanti vicini di sosta, che si sia fatto vivo per chiedere se avevamo bisogno di qualcosa o anche solo per informarsi su cosa era successo. Anzi, durante la notte in un camper parcheggiato vicino al mio gli occupanti hanno fatto chiassosamente le ore piccole. Conclude poi dicendo che sempre più questi comportamenti si vanno diffondendo tra i camperisti e che questi atteggiamenti ci mettono in cattiva luce a tante amministrazioni. Un fatto simile capitò ,anche se meno grave, pure a me parecchi anni fa a Roma (piazzale Ostiense). Fui vittima di una colica renale al rientro in camper dopo una giornata passata a gironzolare per Roma bevendo bibite ghiacciate. Ero vistosamente sofferente e dopo aver bussato a vari camper chiedendo se avessero farmaci idonei , verso le 10di sera mi rivolsi al custode dell'area che mi chiamò un taxi. Ero indeciso se andare in ospedale, poi mi feci accompagnare in una farmacia notturna dove il medico sentito le mie spiegazioni mi prescrisse delle supposte di Buscopan e sempre col taxi me ne tornai al camper. Nessuno delle tante persone ancora fuori a gustarsi la fresca aria serale dopo una giornata afosa mi domandò nulla. Fortunatamente per me il Buscopan calmò il dolore e mi addormentai. Ripartii il giorno dopo con una consapevolezza in più :NON c'è nessuna solidarietà specialmente tra i camperisti. E' più facile trovare aiuto dal primo che passa che non tra i tanti spocchiosi che appartengono alla nostra categoria. E questo l'ho dovuto constatare anche in altre occasioni per motivi più banali ,tipo lo scoppio di un pneumatico, i colleghi passavano, guardavano, e tiravano diritto. L'aiuto me lo diede un camionista che mi forni' una prolunga per poter svitare i bulloni serrati troppo forte dalla pistola del gommista. Da allora mi sono procurato tutto il necessario per evitare di incappare ancora in simili disavventure, perchè sono pienamente consapevole che dai colleghi in camper non otterrei mai nessun aiuto. Altro che saluti con la manina. Bruno. id="green"> >
quote:Originally posted by aquilone> Eccone una prova: non sarebbe pronto alla solidarietà chi subisce la vicinanza asfissiante, i cani, il generatore ma lo sarebbe invece chi pratichi questi arroganti comportamenti. Parlo per esperienza diretta naturalmente. Ho tolto i bambini dalla lista perchè - per me - i bambini sono sacri e anche se chiassosi, sono sempre sopportabili. Elio
Pensate forse che chi si lamenta del camper che si mette vicino,del cane che abbaia,dei bambini che giocano,del generatore etc.etc,sia una persona pronta alla solidarietà?>
quote: Ma al mondo non siamo fatti tutti allo spesso modo come quello che se dopo averti salutato,non riceve un altro saluto in ricambio,ti manda a fare in culo... e scusate se non metto i puntini ma quando ci vuole ci vuole... A che serve mostrare la meleducatezza in faccia a chi è appena stato maleducato con te,,,? solo a far capire che anche tu lo sei altrettanto. Questo è il mio modo di vedere >> Eheheheh! Ma tu vuoi mettere la fatica che fai ad alzare il braccio per salutare almeno trenta volte in 100 km e vedere che al massimo ti risponde uno o due? Considerando che poi al 90% sono d'oltralpe? Ma il meglio sono quelli che ti guardano con la faccia da ebete e anche un po schifata mentre tu mostri cortesia. Dalle parti mie si dice "Almeno fai la mossa!" magari non te ne frega niente di salutare ma almeno fai finta di gradire verso chi ti ha rivolto un gesto amichevole, io credo che non contraccambiare un saluto e' una grave mancanza di rispetto verso chi si mostra amichevole, una risposta ad un saluto non si rifiuta a nessuno, anche ad un cane che si avvicina scodinzolando si fa una carezza. Io non credo di essere del parere di dover mostrare qualcosa a chi non contraccambia un saluto, considerando che siamo tutti adulti e vaccinati credo che non sia neanche il caso di mettersi a fare gli insegnanti credendosi forti di un diritto inesistente tale da ritenere di dover insegnare qualcosa a nessuno, tantopiu' quando la risposta e' scontata. Tra parentesi dopo che leggi che chi dovrebbe far parte del tuo mondo (camperista) e' il primo a lasciarti nella cacca, ma qui stiamo prendendo a spallate una porta aperta, mi si perdoni se mi permetto di dare una scremata. Poi ognuno ha il suo modo di pensare e pesare il saluto! [:)] Ciao Il Taccio
quote:Originally posted by Yuma58> Quoto, quoto, quoto Io mi sento male solo a pensare questa cosa. Sarà perchè sono un campagnolo dai vecchi principi, sarà perchè penso che esiste un dare per avere, e prima o poi la paghiamo ed è per quello che dico ognuno ha quel che si merità. A volte sarò un pò invadente, ma mi capita che riesco a trovare gente in panne senza che loro me lo chiedano ed io volentieri chiedo loro se hanno bisogno di una mano.Questi ringrziano come se avessi fatto chissàche, ma in fondo non avevo fatto un gran chè. Anche questo è un aspetto strano, c'è quasi questa morbosa privacy che indugia la gente a dare e chiedere, oltre al menefreghismo e all'egoismo. Comunque a me fa piacere aiutare gente, perchè mi fa piacere se qualcuno mi aiuta in momenti di bisogno.[;)] Penso che comunque se dai senza preoccuparti di avere, prima o poi ti verrà dato......spero[;)] Ciao Fabio
quote:Originally posted by bruno b> Di camperisti veri... ce ne sono pochissimi, sono quasi tutti come gli automobilisti della domenica, improvvisati al momento, la solidarietà che contraddistingue il vero camperista, non sanno nemmeno dovè... AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE CARO BRUNO...
Ho estrapolato questo passaggio, da un articolo letto su Plein Air di ottobre dal titolo LIBERTA'è PARTECIPAZIONE. Tralascio la parte iniziale per arrivare al punto id="green">Qualche settimana fa, recatomi per il fine-settimana nell'ampia ed affollata area di sosta di Marina di Bibbona, nel pomeriggio sono caduto dalla bicicletta al'interno della stessa con conseguenze che qualche ora dopo si sono rivelate decisamente più gravi di quanto poteva sembrare in un primo tempo, con uno spaventoso rigonfiamento della coscia e dolori intollerabili, al punto che sono stato costretto a chiamare il 118. Verso le sei del pomeriggio l'ambulanza è arrivata nell'area e, a sirene spiegate, mi ha portato al vicino ospedale di Cecina dove mi sono state diagnosticate la rottura del quadricipite e una lesione al tendine;alle dieci di sera circa, sempre in ambulanza sono stato riportato al camper e, al mattino successivo,di nuovo sono stato prelevato per un secondo controllo in ospedale, sempre con rientro in mattinata nell'area.In tutto, dunque,l'ambulanza è entrata nella struttura due volte e altrettante ne è uscita, con inequivocabili segnali di urgenza:ma in questi momenti non c'è stato nessuno, dei tanti vicini di sosta, che si sia fatto vivo per chiedere se avevamo bisogno di qualcosa o anche solo per informarsi su cosa era successo. Anzi, durante la notte in un camper parcheggiato vicino al mio gli occupanti hanno fatto chiassosamente le ore piccole. Conclude poi dicendo che sempre più questi comportamenti si vanno diffondendo tra i camperisti e che questi atteggiamenti ci mettono in cattiva luce a tante amministrazioni. Un fatto simile capitò ,anche se meno grave, pure a me parecchi anni fa a Roma (piazzale Ostiense). Fui vittima di una colica renale al rientro in camper dopo una giornata passata a gironzolare per Roma bevendo bibite ghiacciate. Ero vistosamente sofferente e dopo aver bussato a vari camper chiedendo se avessero farmaci idonei , verso le 10di sera mi rivolsi al custode dell'area che mi chiamò un taxi. Ero indeciso se andare in ospedale, poi mi feci accompagnare in una farmacia notturna dove il medico sentito le mie spiegazioni mi prescrisse delle supposte di Buscopan e sempre col taxi me ne tornai al camper. Nessuno delle tante persone ancora fuori a gustarsi la fresca aria serale dopo una giornata afosa mi domandò nulla. Fortunatamente per me il Buscopan calmò il dolore e mi addormentai. Ripartii il giorno dopo con una consapevolezza in più :NON c'è nessuna solidarietà specialmente tra i camperisti. E' più facile trovare aiuto dal primo che passa che non tra i tanti spocchiosi che appartengono alla nostra categoria. E questo l'ho dovuto constatare anche in altre occasioni per motivi più banali ,tipo lo scoppio di un pneumatico, i colleghi passavano, guardavano, e tiravano diritto. L'aiuto me lo diede un camionista che mi forni' una prolunga per poter svitare i bulloni serrati troppo forte dalla pistola del gommista. Da allora mi sono procurato tutto il necessario per evitare di incappare ancora in simili disavventure, perchè sono pienamente consapevole che dai colleghi in camper non otterrei mai nessun aiuto. Altro che saluti con la manina. Bruno. id="green"> >
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quote:Originally posted by bruno b> e si',QUOTO-QUOTO-QUOTO capodanno dell'anno scorso,area di sosta a sesto,hahahahaha,battutina,comunque un ,se non ricordo male,laika nuovo di pacca di genova parcheggiato vicino a noi,verso le 9 di sera vediamo agitazione,la moglie che entra ed esce dal camper,sale e scende dal tetto. io con altri 2 amici camperisti usciamo e andiamo a chiedere se avessero problemi. combi spenta,scarico automatico del boiler. moglie,2 figli piccoli,se non mik sbaglio e marito con la febbre. gli diamo un'occhiata,niente da rilevare. gas????no,c'e' ne' la bombola ha un solo giorno ed e' invernale!!!!! andiamo a chiamare l'assistenza truma che e' dentro in campeggio con i cammioncini dell'assistenza mobile,arrivano,smontano,controllano verificano: sentenza bombola caricata a butano e non a propano,chiamato il proprietario del campeggio e comprato una bombola nuova,tutto sistemato,dopo 1,5 h. morale su 40 e passa camper in sosta solo noi 3 camper siamo andati a vedere se potevamo essere di aiuto,gente che passava,usciva dai camper niente,nessuno si e' preoccupato. a me e' sembrato normale andar a vedere,EVIDENTEMENTE PER GLI ALTRI NO'.. saluti TUONO
Ho estrapolato questo passaggio, da un articolo letto su Plein Air di ottobre dal titolo LIBERTA'è PARTECIPAZIONE. Tralascio la parte iniziale per arrivare al punto id="green">Qualche settimana fa, recatomi per il fine-settimana nell'ampia ed affollata area di sosta di Marina di Bibbona, nel pomeriggio sono caduto dalla bicicletta al'interno della stessa con conseguenze che qualche ora dopo si sono rivelate decisamente più gravi di quanto poteva sembrare in un primo tempo, con uno spaventoso rigonfiamento della coscia e dolori intollerabili, al punto che sono stato costretto a chiamare il 118. Verso le sei del pomeriggio l'ambulanza è arrivata nell'area e, a sirene spiegate, mi ha portato al vicino ospedale di Cecina dove mi sono state diagnosticate la rottura del quadricipite e una lesione al tendine;alle dieci di sera circa, sempre in ambulanza sono stato riportato al camper e, al mattino successivo,di nuovo sono stato prelevato per un secondo controllo in ospedale, sempre con rientro in mattinata nell'area.In tutto, dunque,l'ambulanza è entrata nella struttura due volte e altrettante ne è uscita, con inequivocabili segnali di urgenza:ma in questi momenti non c'è stato nessuno, dei tanti vicini di sosta, che si sia fatto vivo per chiedere se avevamo bisogno di qualcosa o anche solo per informarsi su cosa era successo. Anzi, durante la notte in un camper parcheggiato vicino al mio gli occupanti hanno fatto chiassosamente le ore piccole. Conclude poi dicendo che sempre più questi comportamenti si vanno diffondendo tra i camperisti e che questi atteggiamenti ci mettono in cattiva luce a tante amministrazioni. Un fatto simile capitò ,anche se meno grave, pure a me parecchi anni fa a Roma (piazzale Ostiense). Fui vittima di una colica renale al rientro in camper dopo una giornata passata a gironzolare per Roma bevendo bibite ghiacciate. Ero vistosamente sofferente e dopo aver bussato a vari camper chiedendo se avessero farmaci idonei , verso le 10di sera mi rivolsi al custode dell'area che mi chiamò un taxi. Ero indeciso se andare in ospedale, poi mi feci accompagnare in una farmacia notturna dove il medico sentito le mie spiegazioni mi prescrisse delle supposte di Buscopan e sempre col taxi me ne tornai al camper. Nessuno delle tante persone ancora fuori a gustarsi la fresca aria serale dopo una giornata afosa mi domandò nulla. Fortunatamente per me il Buscopan calmò il dolore e mi addormentai. Ripartii il giorno dopo con una consapevolezza in più :NON c'è nessuna solidarietà specialmente tra i camperisti. E' più facile trovare aiuto dal primo che passa che non tra i tanti spocchiosi che appartengono alla nostra categoria. E questo l'ho dovuto constatare anche in altre occasioni per motivi più banali ,tipo lo scoppio di un pneumatico, i colleghi passavano, guardavano, e tiravano diritto. L'aiuto me lo diede un camionista che mi forni' una prolunga per poter svitare i bulloni serrati troppo forte dalla pistola del gommista. Da allora mi sono procurato tutto il necessario per evitare di incappare ancora in simili disavventure, perchè sono pienamente consapevole che dai colleghi in camper non otterrei mai nessun aiuto. Altro che saluti con la manina. Bruno. id="green"> >
quote:Originally posted by marcoalderotti> NON AL PROSSIMO, A QUEL CAMPER TARGATO DJ456....ROMA07
Bravo rapaki... Fai al prossimo quello che fanno a te Legge del corano no comment... >