quote:Risposta al messaggio di Il mastro66 inserito in data 07/11/2009 18:35:46 Ritengo però, che molte mamme resterebbero volentieri a casa a seguire i figli, piuttosto che andare a lavorare; spesso lo si fa per necessita', perche' purtoppo uno stipendio non basta. >> Per me sarebbe stato peggio che morire abbandonare il mio lavoro! Ho voluto fare insieme a mio marito due figli. Antonio ne voleva uno solo che abbiamo concepito per scelta dopo 7 anni di matrimonio e solo dopo che le nostre carriere si erano consolidate. Quando nacque avevo già 31 anni. Poi dopo 5 anni ho insistito per averne un secondo (avevo 36 anni) In entrambi i casi pretesi di fare l'amniocentesi per avere la certezza di bambini normali o poter intervenire per tempo. Solo 4 giorni prima della nascita del primo facemmo un memorabile concerto a Colonia e a 20 giorni dalla nascita ne facemmo un altro a Londra. Nonostante due figli non abbiamo mai rallentato o interrotto la carriera e mai lo avrei fatto. Se lo avessi fatto avrei negato me stessa, la mia essenza e tutti i sacrifici fatti per studiare. Non è questione di avere ulteriori introiti economici, che non guastano mai, ma è questione di vita, di sentirsi realizzati nelle proprie aspirazioni. Diventare mamma è un fatto naturale che non può e non deve distruggere me stessa ma semmai completarmi. Ora i figli sono grandi (quasi 20 e quasi 15) sono bravi sotto ogni aspetto e, poverini, anche costretti a maturare rapidamente a causa della mia malattia che tutti insieme combattiamo. Abbiamo combattuto tutti insieme ma se in qualche modo sto, spero, vincendo le mie battaglie lo devo alla mia professione che non ho mai abbandonato a rallentato. Dopo l'operazione del 2001 durata 8 ore la prima cosa che ho fatto è stato suonare il mio pianoforte per 5 ore. Non ho neppure voluto accanto a me Antonio. Era una cosa mia, la mia vita. I figli li ho visti solo nel pomeriggio dopo essermi ricaricata e anche rassicurata che non avevo avuto menomazioni tali da impedire la mia arte. Siamo una famiglia unitissima, ma per nessun motivo nessuno di noi in famiglia rinuncerebbe al proprio lavoro per stare esclusivamente con i figli. Non ho mai messo il mio lavoro di insegnante e di concertista in secondo piano rispetto alla famiglie e neppure in contrario. Tutto è importante in egual maniera. Sabrina moglie di Calosci
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 07/11/2009 22:36:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Pensa SABRINA, che mia mamma ha mancato un brillante carriera come la tua; ha lasciato il conservatorio pochi mesi prima di sposarsi; purtoroppo i miei, entrambi orfani di guerra, non avevano nessuno a cui chiedere cnsiglio e questa e' sembrata la scelta piu' giusta. Mia mamma poi e'andata a lavorare quando io avevo 10 anni e mio fratello 13.(e con un lavoro che non centrava nulla con la musica) ... Scelta di mia mamma e mio papa': si fa qualche sacrificio, ma la mamma sta a casa con i bimbi ... Tutto sommato, siamo stati tutti contenti ... [:)]
quote:Risposta al messaggio di Il mastro66 inserito in data 07/11/2009 23:09:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se stava bene a lei sta bene a tutti!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 07/11/2009 23:18:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Certo Sabrina, solo il rammarico di non aver almeno terminato gli studi; ma, ne parlavamo giusto oggi mio padre ed io, siamo stati veramente tutti bene [:)] Lorenzo
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 08/11/2009 14:45:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Caro Elio, come non quotarti. Elio Vita.