Poi ci lamentiamo…

Ben vengano le aree sosta, ma che non siano un ghetto: basta che non mi obblighino ad andarci se preferisco parcheggiare da un'altra parte (sempre rispettando le norme di circolazione e le dimensioni degli stalli).

Certo, da un'altra parte, non fuori per poi usufruire gratis di quello che non paghi. A Sulmona li ho visti io aspettare che il custode vada via per entrare con la cassetta in mano e svuotarla. Tutta brava gente.

Io penso che i camper service e le aree di sosta/aree attrezzate/parcheggi dovrebbero essere assolutamente separate. 

sei troppo francese
sarebbe troppo semplice copiare chi fa le cose bene. Meglio perdersi in discussioni su chi dovrebbe fare cosa mentre ognuno si arrangia come vuole
Per la mia esperienza l'unica regione italiana in cui la gestione dei camper non è improvvisata e riesce a combinare la libertà di movimento e sosta con i servizi offerti è la Valle D'aosta.   
E non è un caso 
Nelle altre ci si arrangia tra amministrazioni incompetenti, voglia di depredare il turista, regole casuali spesso fatte per paura degli zingari,  individualismo degli utenti poco rispettoso del prossimo

Mai fatto una cosa simile: se il carico/scarico è gratuito lo uso gratuitamente, se è a pagamento lo pago.

Non era diretta a te la mia risposta, se lo hai pensato scusami, era generalizzata

Io farei una distinzione netta tra CS e Sosta.

Camper Service
Ci sono molti comuni che mettono a disposizione i CS gratuitamente in posizioni periferiche e facilmente accessibili, mi vengono in mente Oristano,Ragusa, Caltagirone altri che fanno pagare una cifra simbolica. Sono servizi che non mandano in rovina i comuni e vengono utilizzati anche dai residenti o da chi è di passaggio. Non trovo assolutamente corretto che il CS debba essere collegato alla sosta, soprattutto alla sosta giornaliera.  Per esempio, quando rientro da ogni viaggio, io faccio CS in un'area di sosta comunale che ha la sosta a pagamento non il c.s.

Aree di sosta
La scelta di avere aree di sosta pubbliche gratis o a pagamento, a mio parere è legata a due aspetti: quello economico nel senso che il Comune vuole recuperare le spese di manutenzione oppure preferisce creare attrattività verso il tipo di clientela e quello di regolamentazione del flusso.
E' evidente che un'area gratuita diventa automaticamente una posizione semi statica per chi vive nel camper e non viaggia con il camper, se il mio comune facesse un'area di sosta gratuita da 1000 posti avrebbe almeno 999 camper fermi per tutto l'anno e magari subaffittati.
Io credo che le aree debbano essere tutte a pagamento, con la registrazione della targa e con la sosta massima. Il prezzo ovviamente dovrebbe essere congruo e proporzionato alla posizione, il controvalore di un parcheggio.
Certi comuni invece lo hanno delegato ad associazioni o cooperative e il parcheggio è diventato una fonte di reddito, spesso per categorie disagiate ma che non dovrebbero essere a carico del viaggiatore in camper.

Esempio: due comuni della provincia di Cuneo dove mi sono fermato a maggio:
- uno con un'area panoramica, stalli larghi con prese di corrente libere, c.s. libero, raccolta rifiuti costo 10€ - un solo camper , il mio
- uno con un'area con stallli piccoli, corrente a contatore, c.s. a gettone, senza raccolta rifiuti, costo 0€ - 20 camper in prevalenza tedeschi a parte 4 mezzi molto datati, italiani probabilmente fermi da tempo


Inutile citare la solita Francia dove hai la soluzione Camping Car Park, dove puoi anche prenotare lo stallo ed evitare di farti magari 20km di strada per trovare l'area piena oppure il parcheggio di Sant Malo dove per pochi euro ha anche il bus incluso per tutta la famiglia.














 

Comunque volevo solo dire che, rispettando le regole (e cercando di cambiarle se è possibile), non voglio che mi obblighino ad andare in area sosta, dove vado volentieri se è comoda, a un prezzo ragionevole e mi conviene per visitare la città o il paese. Se è l'unica possibilità (per l'esistenza di divieti draconiani) deve interessarmi molto il posto (beh, diciamo che deve interessare molto a mia moglie ) altrimenti preferisco andare da un'altra parte.

E' evidente che un'area gratuita diventa automaticamente una posizione semi statica per chi vive nel camper e non viaggia con il camper, se il mio comune facesse un'area di sosta gratuita da 1000 posti avrebbe almeno 999 camper fermi per tutto l'anno e magari subaffittati.

In tutte le aree sosta (gratuite o no) che ho visitato c'è sempre un limite di 24/48/72 ore. A me va bene cosí, difficilmente mi fermo più di uno o due giorni nello stesso posto, poi se non controllano e non multano gli stanziali è un altro discorso.

Infatti è il contrario: e' proprio nelle aree di sosta gratuite che si mette un limite di tempo. 

Teoricamente sarebbe così, in realtà i controlli sono complicati. Introducendo un parchimetro con la targa si creano le condizioni per controllare.
Basta introdurre una tariffa di qualche euro.

mi sta bene che uno scelga località perché sosta servizi gratiuiti
ma non quando uno pretende di usufruire sosta e servizi gratuiti ovunque e fanno sotterfugi dove vengono chiesti un pagamento .
Che applichino la formula """ i miei soldini li spendo dove voglio io "" ma che se vadano da un altra parte.

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sembra che a che in Valla d Aista ci siano problemi

https://www.valledaostaglocal.i...

pure a     
 .SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Pioggia di segnalazioni (e polemiche) su quanto sta accadendo da qualche tempo all’ombra della pineta del campo Europa. Quella

https://www.lanuovariviera.it/c...

Premesso che andrei comunque nell'AA, l'articolo di Aosta parla di togliere posto alle automobili e poi fanno vedere dei parcheggi enormi , probabilmente senza delimitazione degli stalli, con tre camper dove ce ne starebbero centinaia, e che magari sono stati parcheggiati lì da residenti... boh...  probabilmente l'articolista non aveva un pezzo migliore da vendere al giornale.

Incommentabile invece il tavolino fuori nella foto a San Benedetto del Tronto.

"sembra che a che in Valla d Aista ci siano problemi"
Mi pare che l' autore dell' articolo conosca bene la normativa sulle autocaravan.
Ma ha fatto una certa confusione.
Mi pare che il problema riguardi essenzialmente i possessori di camper residenti e non i camperisti in transito.
Se non ho capito male, si parla di Aosta e dintorni.
"trascorrono le ferie a sbaffo alla faccia dei contribuenti valdostani."
Suppongo che un camperista in transito si fermi per visitare la citta solo per qualche ora, al massimo per una notte.
Mi sembra improbabile che qualcuno trascorra le ferie ad Aosta citta'.
"E’ pur vero che lasceranno qualche spicciolo ai commercianti e ai bar,"
Un antipatico pregiudizio.
Corretto il finale dell articolo, in particolare l' ultima frase
"Tutto chiaro. Basterebbe vietare la sosta dove capita capita, far rispettare il codice della strada e le norme, realizzare le infrastrutture per accogliere i camperisti"
Mi pare che a San Benedetto del Tronto il problema riguardi in larga parte le autovetture.
Assolutamente inaccettabile e sanzionabile il comportamento del camperista ripreso nella foto.

"Mi pare che l' autore dell' articolo conosca bene la normativa sulle autocaravan."
Più che altro conosce la funzione copia&incolla.

https://www.motori.it/guide/265...

Che tono dovrebbe avere un articolo su chi scrive gli articoli copiando il testo da altri?
Viste le volte che lo ha ripetuto, lo intitolerei "Ma nessuno interviene".

l'articolo parla degli stanziali e dei nomadi più che dei turisti. Facendo peraltro parecchia confusione e mettendo delle foto in area urbana. Chi diavolo va in Val D'aosta a fare le vacanze in città?

Comunque in generale...pretendete di avere gli onori del turismo senza averne gli oneri è una delle spiegazioni del perchè l'Italia nel turismo ha la metà degli addetti e la metà del fatturato della Francia.

 

In risposta al messaggio di ledzep del 28/06/2023 alle 09:18:19

l'articolo parla degli stanziali e dei nomadi più che dei turisti. Facendo peraltro parecchia confusione e mettendo delle foto in area urbana. Chi diavolo va in Val D'aosta a fare le vacanze in città? Comunque in generale...pretendete

di avere gli onori del turismo senza averne gli oneri è una delle spiegazioni del perchè l'Italia nel turismo ha la metà degli addetti e la metà del fatturato della Francia.  

...

Spesso mi chiedo se lo straordinario divario che c'è tra l'Italia e la Francia dipende dalla loro storica organizzazione che ha prodotto i risultati attuali, oppure se è la domanda turistica di qualche multiplo superiore alla nostra che li ha obbligati a dotarsi di un'organizzazione adeguata.
In ogni caso da loro abbiamo soltanto da imparare, dobbiamo ammetterlo.

loro considerano il turismo un'industria e ne hanno un approccio globale. Non si pensa al guadagno del singolo operatore o della singola categoria ma a quel che vuol dire per l'intero territorio e tutto è organizzato di conseguenza.
Faccio un esempio: nell'estate di tre anni fa siamo stati nello Champagne. Abbiamo dormito in libera in uno spiazzo meraviglioso tra i vigneti del Moet & Chandon, abbiamo fatto carico e scarico gratuitamente in un service pubblico che non era un'area sosta, l'area era da un'altra parte. In tre giorni Tra visite alle cantine e bottiglie comprate e portate via abbiamo speso 500 euro (per non dire del gasolio e della spesa al supermercato). Il territorio ha guadagnato o perso dalla nostra presenza?
Qui si discute se il tedesco che sosta a Montalcino e se ne torna a casa con 1000 euro di vino nel garage abbia diritto ad avere un bussolo dove buttare la propria spazzatura. Perchè mai, signora mia, dobbiamo pagare la raccolta per quello scroccone?
L'Italia è come un ristorante che a margine di un menu al tartufo da 150 euro ti mette due euro di coperto perchè "vorrai mica regalare il pane?". Il cliente viene perchè il tartufo è buono ma poi va più volentieri da un'altra parte

Dagli anni settanta ad oggi siamo passati dal contenderci con la Francia il primo posto come destinazione turistica mondiale ad essere sesti. Persino la Germania come fatturato ci supera...qualcosa vorrà dire

In risposta al messaggio di ledzep del 28/06/2023 alle 13:57:50

loro considerano il turismo un'industria e ne hanno un approccio globale. Non si pensa al guadagno del singolo operatore o della singola categoria ma a quel che vuol dire per l'intero territorio e tutto è organizzato di

conseguenza. Faccio un esempio: nell'estate di tre anni fa siamo stati nello Champagne. Abbiamo dormito in libera in uno spiazzo meraviglioso tra i vigneti del Moet & Chandon, abbiamo fatto carico e scarico gratuitamente in un service pubblico che non era un'area sosta, l'area era da un'altra parte. In tre giorni Tra visite alle cantine e bottiglie comprate e portate via abbiamo speso 500 euro (per non dire del gasolio e della spesa al supermercato). Il territorio ha guadagnato o perso dalla nostra presenza? Qui si discute se il tedesco che sosta a Montalcino e se ne torna a casa con 1000 euro di vino nel garage abbia diritto ad avere un bussolo dove buttare la propria spazzatura. Perchè mai, signora mia, dobbiamo pagare la raccolta per quello scroccone? L'Italia è come un ristorante che a margine di un menu al tartufo da 150 euro ti mette due euro di coperto perchè vorrai mica regalare il pane?. Il cliente viene perchè il tartufo è buono ma poi va più volentieri da un'altra parte Dagli anni settanta ad oggi siamo passati dal contenderci con la Francia il primo posto come destinazione turistica mondiale ad essere sesti. Persino la Germania come fatturato ci supera...qualcosa vorrà dire

...

Se parlo di una cosa, sono abituato a farlo con dati alla mano.
Non conoscendo nel dettaglio le classifiche degli Stati Europei sul fatturato del turismo, mi limito a esporre le mie sensazioni.
Riconosco che da noi c'è poca attenzione sui camper ... e qui dentro dobbiamo parlare solo di questo, visto che è la nostra passione!
Tuttavia non mi sembra ci sia poca attenzione sulle altre forme di turismo: dagli alberghi ai campeggi, dalle case vacanza agli agriturismi.
Mi sembra (ma ripeto che si tratta di una mia opinione) che il territorio sia ben coperto da queste strutture ricettive.
Anzi, mi sembra che ci sia particolare attenzione alle nuove forme di turismo che stanno fortemente prendendo piede: (i) turismo enologico (ii) trekking e (iii) viaggi in bici.
Forse, lo ripeto per l'ennesima volta, noi camperisti siamo troppo pochi per ricevere l'attenzione da parte degli imprenditori del turismo.

In risposta al messaggio di salito del 28/06/2023 alle 05:53:13

sembra che a che in Valla d Aista ci siano problemi pure a       .SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Pioggia di segnalazioni (e polemiche) su quanto sta accadendo da qualche tempo all’ombra della pineta del campo Europa. Quella

Anche in questo caso non si fa che ribadire due concetti che creano problemi al cittadino e indirettamente anche a chi è l camper lo vuole usare per fare turismo itinerante:

1. il nomadismo che sta diventando un fenomeno piuttosto diffuso, al di fuori delle minoranze che lo praticano da secoli, anche se qualcuno lo chiama fulltimer
2. il non rispetto delle semplici regole del non occupare lo spazio all’esterno

In effetti le regole in questo caso sono chiare basta farle rispettare.