In risposta al messaggio di salito del 24/10/2019 alle 08:26:09"chi sa per quale motivo è stato stabilito alle biciclette con motore elettrico il
chi sa per quale motivo è stato stabilito alle biciclette con motore elettrico il ...limite massimo di velocità a 25km/h...
In risposta al messaggio di salito del 24/10/2019 alle 08:26:09Forse perchè di solito chi usa le bici elettriche non è capace di andare in bicicletta come uno che supera i 25 pedalando
chi sa per quale motivo è stato stabilito alle biciclette con motore elettrico il ...limite massimo di velocità a 25km/h...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 08:24:17"leggi bene quello che ho scritto, non è così come lo hai interpretato. "
leggi bene quello che ho scritto, non è così come lo hai interpretato.
In risposta al messaggio di giorgioste del 24/10/2019 alle 08:59:36Ma il fatto che al momento per le elettriche il limite c’è e per le altre no
Forse perchè di solito chi usa le bici elettriche non è capace di andare in bicicletta come uno che supera i 25 pedalando Ma il fatto che al momento per le elettriche il limite c’è e per le altre no dimostra che le bici devono sottostare al limite della strada su cui girano come le auto.
In risposta al messaggio di gianni54 del 24/10/2019 alle 09:06:35, se c'è a fianco una pista ciclabile sporca dai rami del temporale notturno, stretta e interrotta ogni cento metri da attraversamenti pedonali e strade laterali, io devo percorrere quella. E' questo che trovo sbagliato.
leggi bene quello che ho scritto, non è così come lo hai interpretato. Ho letto bene, credo, e non mi sembra che ci sia molto da interpretare. Il cds prevede che si debba adeguare la propria velocità al percorso e allecondizioni di traffico, non che le biciclette non possono andare a 30Km/h. Invece il cds mi dice che, anche se la strada è libera, non ci sono auto all'orizzonte, la sede stradale è bellissima e ampia, è una bella giornata di sole, se c'è a fianco una pista ciclabile sporca dai rami del temporale notturno, stretta e interrotta ogni cento metri da attraversamenti pedonali e strade laterali, io devo percorrere quella. E' questo che trovo sbagliato. Poi, lasciatemi aggiungere, perché stiamo qui ad accanirci con un gruppetto di ciclisti che, sbagliando, ingombrano un po' troppo la strada e quando incontriamo un trattore che ci obbliga a stargli dietro per Km ce ne stiamo buoni? Il trattore va anche più piano dei ciclisti e puzza di più. Come vado predicando al vento da mesi, ci vuole più tolleranza, da tutte le parti, altrimenti viviamo male. Buona giornata. Gianni
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 09:17:37E' solo una questione di tempo: le biciclette e l'intera mobilità cosiddetta sostenibile avranno ragione degli ingombranti, rumorosi, numerosi e inquinanti veicoli a motore termico.
, se c'è a fianco una pista ciclabile sporca dai rami del temporale notturno, stretta e interrotta ogni cento metri da attraversamenti pedonali e strade laterali, io devo percorrere quella. E' questo che trovo sbagliato.come detto più volte, se ritenete sia una legge ingiusta, tramite le associazioni, fate in modo di cambiarla, ma nel frattempo attenetevi a quello che dice la legge. è come se io, pretendessi di andare con la moto sul marciapiede perchè mi garba di più quando incontriamo un trattore che ci obbliga a stargli dietro per Km ce ne stiamo buoni? io no, se ha la possibilità di fermarsi ogni tanto per far defluire la coda
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di gianni54 del 24/10/2019 alle 09:06:35Io sono molto drastico: sulla strada il noto detto vivi e lascia vivere non è praticato, specie nei confronti dell'utente debole della strada. Rincaro la dose perché non se ne può più: la strada non è di tutti, ma di chi è grosso, veloce e ingombrante.
leggi bene quello che ho scritto, non è così come lo hai interpretato. Ho letto bene, credo, e non mi sembra che ci sia molto da interpretare. Il cds prevede che si debba adeguare la propria velocità al percorso e allecondizioni di traffico, non che le biciclette non possono andare a 30Km/h. Invece il cds mi dice che, anche se la strada è libera, non ci sono auto all'orizzonte, la sede stradale è bellissima e ampia, è una bella giornata di sole, se c'è a fianco una pista ciclabile sporca dai rami del temporale notturno, stretta e interrotta ogni cento metri da attraversamenti pedonali e strade laterali, io devo percorrere quella. E' questo che trovo sbagliato. Poi, lasciatemi aggiungere, perché stiamo qui ad accanirci con un gruppetto di ciclisti che, sbagliando, ingombrano un po' troppo la strada e quando incontriamo un trattore che ci obbliga a stargli dietro per Km ce ne stiamo buoni? Il trattore va anche più piano dei ciclisti e puzza di più. Come vado predicando al vento da mesi, ci vuole più tolleranza, da tutte le parti, altrimenti viviamo male. Buona giornata. Gianni
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 09:17:37Mi scuso se è già stato scritto, ma qual è la norma che obbliga ad usare la ciclabile se c'è, senza un divieto esplicito sulla strada parallela?
, se c'è a fianco una pista ciclabile sporca dai rami del temporale notturno, stretta e interrotta ogni cento metri da attraversamenti pedonali e strade laterali, io devo percorrere quella. E' questo che trovo sbagliato.come detto più volte, se ritenete sia una legge ingiusta, tramite le associazioni, fate in modo di cambiarla, ma nel frattempo attenetevi a quello che dice la legge. è come se io, pretendessi di andare con la moto sul marciapiede perchè mi garba di più quando incontriamo un trattore che ci obbliga a stargli dietro per Km ce ne stiamo buoni? io no, se ha la possibilità di fermarsi ogni tanto per far defluire la coda
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 09:09:58Non ho scritto che il ciclista debba andare più veloce a prescindere.
Ma il fatto che al momento per le elettriche il limite c’è e per le altre no il fatto che non i sia un cartello che indichi la velocità massima per le bici, non significa che possono andare a 30 km/h ovunque Art.141. * Velocità. Nuovo codice della strada, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni. TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO Art. 141. Velocità. 1. È obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione. 2. Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. 3. In particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell'attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici. 4. Il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi quando riesce malagevole l'incrocio con altri veicoli, in prossimità degli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni di spavento. 5. Il conducente non deve gareggiare in velocità. 6. Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione. 7. All'osservanza delle disposizioni del presente articolo è tenuto anche il conducente di animali da tiro, da soma e da sella. 8. Chiunque viola le disposizioni del comma 3 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335. 9. Salvo quanto previsto dagli articoli 9-bis e 9-ter, chiunque viola la disposizione del comma 5 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674. (1) 10. Se si tratta di violazioni commesse dal conducente di cui al comma 7 la sanzione amministrativa è del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99. 11. Chiunque viola le altre disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168. (1) Comma modificato dall'art. 8 del decreto legisl. n. 9/2002, con le modifiche apportate dal decreto-legge 121/2002 e dalla legge di conversione, n. 168/2002, con decorrenza 7 agosto 2002, e successivamente modificato dalla legge n. 214 del 1° agosto 2003, di conversione del decreto-legge n. 151/2003.
In risposta al messaggio di giorgioste del 24/10/2019 alle 09:58:24Dopo 35 anni di attività ciclistica mi sono dato una regola: per la mia incolumità fisica, al fine di evitare arroganza e imperizia dell'automobilista medio, laddove esistono le piste ciclabili, anche lontane 100 metri dalla sede stradale maestra, le uso.
Mi scuso se è già stato scritto, ma qual è la norma che obbliga ad usare la ciclabile se c'è, senza un divieto esplicito sulla strada parallela? Grazie
In risposta al messaggio di chorus del 24/10/2019 alle 10:30:48La scena classica, che mi capita di frequente, è subire strombazzamenti, con tanto di insulti verbali da parte dell'automobilista di turno, allorquando: (i) in centro abitato pedalo appaiato in bici, chiacchierando con un mio amico e (ii) non utilizzo la pista ciclopedonale, ma pedalo sulla strada carrozzabile.
Dopo 35 anni di attività ciclistica mi sono dato una regola: per la mia incolumità fisica, al fine di evitare arroganza e imperizia dell'automobilista medio, laddove esistono le piste ciclabili, anche lontane 100 metridalla sede stradale maestra, le uso. La norma che regola il loro utilizzo è la seguente (art. 182, co. 9 del cds): I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento. Molte piste ciclabili in verità sono piste ciclopedonali: secondo il tenore letterale della norma, non essendo piste riservate alle biciclette, non si ha l'obbligo di usarle. Ma tale norma, come molte altre del cds, si scontrano con la palese e percepibile ignoranza dell'utente medio della strada, che interpreta il cds secondo suoi usi e costumi. Molte volte, per evitare discussioni, uso anche queste vie di comunicazione ibride.
In risposta al messaggio di chorus del 24/10/2019 alle 10:30:48Grazie... mi era sfuggita.
Dopo 35 anni di attività ciclistica mi sono dato una regola: per la mia incolumità fisica, al fine di evitare arroganza e imperizia dell'automobilista medio, laddove esistono le piste ciclabili, anche lontane 100 metridalla sede stradale maestra, le uso. La norma che regola il loro utilizzo è la seguente (art. 182, co. 9 del cds): I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento. Molte piste ciclabili in verità sono piste ciclopedonali: secondo il tenore letterale della norma, non essendo piste riservate alle biciclette, non si ha l'obbligo di usarle. Ma tale norma, come molte altre del cds, si scontrano con la palese e percepibile ignoranza dell'utente medio della strada, che interpreta il cds secondo suoi usi e costumi. Molte volte, per evitare discussioni, uso anche queste vie di comunicazione ibride.
In risposta al messaggio di giorgioste del 24/10/2019 alle 11:11:41Io di piste ciclabili, così come definite dal codice della strada, sulle quali noi ciclisti abbiamo l'obbligo di pedalare, ne conosco pochissime.
Grazie... mi era sfuggita. Anche se, usando la bici solo in Milano, dove le ciclabili sono quasi sempre praticamente finte, la norma non è molto applicabile.
In risposta al messaggio di chorus del 24/10/2019 alle 09:30:02E' solo una questione di tempo: le biciclette e l'intera mobilità cosiddetta sostenibile avranno ragione degli ingombranti, rumorosi, numerosi e inquinanti veicoli a motore termico.
E' solo una questione di tempo: le biciclette e l'intera mobilità cosiddetta sostenibile avranno ragione degli ingombranti, rumorosi, numerosi e inquinanti veicoli a motore termico. Sull'osservanza del cds da parte dei ciclistiin bici da corsa ed in particolare sulla loro velocità su strada, ti faccio questa domanda: perché i camion hanno il limite di 80 kmh in autostrada e non ce n'è uno, che sia uno che rispetta questo sacrosanto limite?
In risposta al messaggio di giorgioste del 24/10/2019 alle 09:58:24mi stupisco come tu possa guidare non sapendo le più basilari norme, non pretendo tutto il cds, ma almeno le basi.
Mi scuso se è già stato scritto, ma qual è la norma che obbliga ad usare la ciclabile se c'è, senza un divieto esplicito sulla strada parallela? Grazie
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sono segnali di OBBLIGO, e in presenza di questi si è OBBLIGATI ad osservarli. In risposta al messaggio di giorgioste del 24/10/2019 alle 10:01:33Ho scritto che se non c'è una norma che lo vieta, se non c'è un limite più basso sulla strada che sta percorrendo, e se ritiene sicuro andare a 30 km/h, lo possa fare.
Non ho scritto che il ciclista debba andare più veloce a prescindere. Ho scritto che se non c'è una norma che lo vieta, se non c'è un limite più basso sulla strada che sta percorrendo, e se ritiene sicuro andare a 30km/h, lo possa fare. Altrimenti potrei obiettare anche che tutti quelli che vanno in autostrada a 130 sono meno sicuri di quelli che vanno a 120 per cui nessuno deve andare a 130, ma anche quelli che vanno a 120 sono meno sicuri di quelli che vanno a 110, e così via... fino a obbligare tutti ad andare a passo d'uomo.
In risposta al messaggio di chorus del 24/10/2019 alle 10:33:15La scena classica, che mi capita di frequente, è subire strombazzamenti, con tanto di insulti verbali da parte dell'automobilista di turno, allorquando: (i) in centro abitato pedalo appaiato in bici, chiacchierando con un mio amico e (ii) non utilizzo la pista ciclopedonale, ma pedalo sulla strada carrozzabile.
La scena classica, che mi capita di frequente, è subire strombazzamenti, con tanto di insulti verbali da parte dell'automobilista di turno, allorquando: (i) in centro abitato pedalo appaiato in bici, chiacchierando con un mio amico e (ii) non utilizzo la pista ciclopedonale, ma pedalo sulla strada carrozzabile.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 11:54:54cosa dice il primo cartello?
mi stupisco come tu possa guidare non sapendo le più basilari norme, non pretendo tutto il cds, ma almeno le basi. questi cartelli sono segnali di OBBLIGO, e in presenza di questi si è OBBLIGATI ad osservarli. ti consiglio un corso di aggiornamento della patente
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/10/2019 alle 11:59:07Hai appena detto a giorgioste quanto segue: "mi stupisco come tu possa guidare non sapendo le più basilari norme, non pretendo tutto il cds, ma almeno le basi".
La scena classica, che mi capita di frequente, è subire strombazzamenti, con tanto di insulti verbali da parte dell'automobilista di turno, allorquando: (i) in centro abitato pedalo appaiato in bici, chiacchierando conun mio amico e (ii) non utilizzo la pista ciclopedonale, ma pedalo sulla strada carrozzabile. e gli vuoi anche dare torto? è vietato viaggiare appaiati