quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 09/10/2010 21:25:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Concordo su tutto Ivanoid="blue">
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 09/10/2010 21:25:01 (> Non se sarei così sicuro. DaVisualizza messaggio in nuova finestra
) l'autolavaggio non e' un area pubblica >
TAR LAZIO, Roma, Sez. II ter - 2 aprile 2007, sentenza n. 2822
: «In materia di circolazione stradale, ad un'area appartenente a privati è stato ritenuto che fosse applicabile la disciplina del codice della strada, se l'uso di essa è consentito a tutti, essendo l'uso pubblico o privato che rende applicabile alle aree la disciplina specifica sulla circolazione stradale (o meno) e non già l'appartenenza delle stesse a enti pubblici o a privati (Cassazione penale, sez. IV, 13 maggio 1988)». L'oggetto del contendere era un autolavaggio self service sito in un'area del Comune di Tuscania che ospita anche un distributore di carburante.quote:Risposta al messaggio di SergioRM inserito in data 10/10/2010 11:06:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In Sardegna i gestori di una AA ci facevano scaricare le grigie in una griglia diversa dalle nere, perchè loro le grigie le pompavano in una vasca di decantazione in modo da far depositare sul fondo i residui di sapone e poi utilizzavano l'acqua per irrigare i campi ...non so se è possibile o meno, comunque questo mi hanno detto, aggiungendo poi che la totalità dei saponi che usiamo sono biodegradabili oltre il 90 %. [;)]
quote:Risposta al messaggio di abitointoscana inserito in data 13/10/2010 08:33:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> senza entrare nel merito della liceità degli scarichi in autolavaggio, occorre prima di tutto considerare che in 100 litri di acque pulite gettiamo, per far sì che vengano poi comunemente definite "grigie" rispettivamente: 15 cc. di detersivo per piatti 15 cc. di doccia schiuma/sapone di marsiglia 10 cc. di shampoo poco più poco meno... ora, si tratterebbe di capire se i componenti attivi e non biodegradabili (inferiori al 5% del totale e quindi circa 2 cc.!) di questi suddetti prodotti possano creare danni o siano di una composizione chimica talmente particolare ed aggressiva verso altri tipi di detergenti sì dà alterarne il loro naturale processo disgregante... viene solo da pensare che i suddetti sono per uso umano (pelle, stoviglie) e, in prima analisi, suona strano che siano PIU' aggressivi rispetto a simili prodotti concepiti per uso non umano (carrozzerie di veicoli) Aspetto interessante che mi riservo di approfondire[:)]id="Comic Sans MS">id="size2">id="green">
quote:Risposta al messaggio di jerrymouse inserito in data 11/10/2010 16:08:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>