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3 20 62
maculani
maculani
-
Inserito il 24/11/2008 alle: 11:21:22
quote:Originally posted by obionekenoby
quote:Originally posted by maculani
quote:Originally posted by V7 Special
Altrochè che lo conosco, avevo 4 miei compagni che provenivano dal morosini e in più un tenente di vascello in servizio con noi. Ciao Marco![;)] >
> La mia formazione adolescenziale proviene da lì, poi ho cambiato "casacca" . . . . . . Ciao MACU.
>
> Macu, macu... ! [;)] -- gilby
>
> Silent please, sennò niente omaggio per Natale.[;)][;)][;)][;)][;)] Ciao MACU.
18
V7 Special
V7 Special
08/07/2007 3294
Inserito il 25/11/2008 alle: 21:47:17
quote:Originally posted by maculani
quote:Originally posted by obionekenoby
quote:Originally posted by maculani
quote:Originally posted by V7 Special
Altrochè che lo conosco, avevo 4 miei compagni che provenivano dal morosini e in più un tenente di vascello in servizio con noi. Ciao Marco![;)] >
> La mia formazione adolescenziale proviene da lì, poi ho cambiato "casacca" . . . . . . Ciao MACU.
>
> Macu, macu... ! [;)] -- gilby
>
> Silent please, sennò niente omaggio per Natale.[;)][;)][;)][;)][;)] Ciao MACU.
>
> G.d.F. Marco di solito il cambio porta lì[8D]

Modificato da V7 Special il 26/11/2008 alle 22:53:09
19
Fedale70
Fedale70
14/09/2006 244
Inserito il 26/11/2008 alle: 09:21:10
nessuno vuole aggiungere nulla alla discussione principale?, strano, eppure chi abita dalle parti di Poggibonsi, dovrebbe essere più aggiornato, ci sono alcune ditte ferme e piazzali pieni, la Knaus è chiusa, e ha ritirato gli ordini, la trigano idem.....
francesco.1
francesco.1
-
Inserito il 26/11/2008 alle: 11:03:48
La crisi non solo non è passata ma il peggio deve ancora arrivare, anche gli ultimi piani di salvataggio e sostegno x l'economia varati da USA ed Europa sono insuffcienti, per quanto riguarda i camper....anche la cagnetta stenta un pò forse prsto ci sarammo tanti *******ini in giro senza mamma.........[:o)]
Belgio e Paesi Bassi in camper
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Natale in Alsazia
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Spagna del Nord e Portogallo
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Virtus58
Virtus58
07/11/2008 49
Inserito il 26/11/2008 alle: 11:50:34
non condivido quelli che dicono che un po' di crisi fa bene perche' cosi' i concessionari abbassano i prezzi,e' un'assurdita' pensare che sia necessario una crisi per calmierare i prezzi,il prezzo lo fa chi acquista,siamo noi che quando ci chiedono una cifra esorbitante invece che girare i tacchi e andarcene studiamo la soluzione per fare fronte alla richiesta indebitandoci addirittura per dieci anni pur di acquistare l'oggetto dei nostri sogni,su questo gioca il concessionario,perche' se compri un camper in contanti non ti fanno lo sconto?semplicissimo,quando fai un qualsiasi acquisto a rate il venditore oltre ad avere il suo giusto margine ha la percentuale concordata con la finanziaria che a volte supera abbondantemente il margine gestionale .ovvio che lasciano marcire i mezzi nel piazzale piuttosto che farti lo sconto ci rimettono due volte.inerente alla crisi sono dell'idea che quando sta bene la gallina stanno bene anche i pulcini e se c'e' un problema non e' certo ammazzando la gallina che si risolve,in poche parole vorrei dire che questa crisi va affrontata con la massima serenita' e lucidita' possibile,abbassando un poco il tenore di vita a cui siamo abituati,spendendo i nostri soldi con parsimonia e solo in cose mirate,pero' continuando a spendere perche' se si ferma il consumo minimo si ferma tutto per tutti diventando una situazione catastrofica,inaffrontabile,percui se spendiamo un po' tutti lavoriamo un po' e con quel po' arriviamo alla fine della crisi,altrimenti e' nera ma veramente nera.
Kurt
Kurt
-
Inserito il 26/11/2008 alle: 12:37:44
la faccenda e' complicata, in tutti i sensi, anche per quanto riguarda la sfiducia nel futuro. Per parlare di numeri, credo che solo una minima parte dei lavoratori stia perdendo il lavoro( non fraintendete il pensiero) Conseguentemente in questo momento visti i prezzi in picchiata sarebbe una pacchia fare acquisti, ma manca la FIDUCIA, e questo crea lo stallo Non sto dicendo che tutto va bene anzi, ma se ci fosse gente carismatica che ci convincesse che la situazione e' in risoluzione si pottebbe tutti partecipare agli acquisti, perche non penso che l italiano medio totale sia in bancarotta piu' di quanto lo fosse l anno scorso. Per assurdo andava meglio quando la fiducia ci permetteva di fare mutui di 30 anni ed acquistare tutto a rate Il mondo e' proprio paradossale. slt
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Fedale70
Fedale70
14/09/2006 244
Inserito il 26/11/2008 alle: 18:56:58
si è tutto vero ed è vero il contrario, porto questo esempio, l'anno scorso di questi tempi,dopo 13 anni di attività e 300.000 km il mio bene amato monovolume si è rotto irreparabilmente, fatto il giro dei concessionari di zona, alla Renault per un preventivo dello Scenic 1.5 td con clima e radio, totale con massimo sconto e tappeto rosso per il ritiro, euro 22.500,00 sensa usato. Oggi la tv e giornali publicizzano lo stesso prodotto con i cerchi in lega a 17.950,00 euro in più finanziabile a tasso 0. Non vedo altri commenti, se non quello che la renault ha chiuso da tre settimane tutti i suoi indotti. Lo stesso stanno facendo con i camper in giacenza da vendere entro fine anno, con sconti del 20% e oltre, ma se lo facevano prima e evitavano di far lievitare i prezzi non era meglio? la fascia media è arrivata a cifre di 52 54.000 euro, ma stiamo scherzando...??
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gripas
gripas
02/09/2008 770
Inserito il 26/11/2008 alle: 21:14:23
Ciao a tutti,premetto sono ingnorante in materia di politica ecc.ecc. Ma io mi chiedo se noi classe operaia dobbiamo sempre farci carico dei problemi di crisi.Perche i soldi non li vanno a prendere a quella gente che ammazza per eredità e dopo esser usciti(poco dopo)di carcere si ritrovano pure con l'eredita,oppure dai mafiosi che ogni volta vengono arrestati senza sequestrargli nulla,oppure ancora meglio diminuire di molto gli stipendi dei politici e portaborse visto che anno appena approvato (senza esenzione di nessuno)il loro aumento mensile di 1800/1900 euri al mese e di 800/900euri al mese per i porta borse.Senza contare tutte le esenze che anno.e chiudo così(solo perche la moglie chiama per la cena è quando la moglie chiama mmmmmmmmmmm)Ciao a tutti e buoini km
17
europeoe
europeoe
10/09/2008 2193
Inserito il 26/11/2008 alle: 23:36:04
per Fedale: penso che i prezzi di megane siano calati anche per l'arrivo del nuovo modello[:)]
17
pipinaro
pipinaro
03/09/2008 168
Inserito il 27/11/2008 alle: 10:29:31
quote:Originally posted by pipinaro
M
quote:Originally posted by maculani
Quando si è in mezzo al ciclone, nel cosiddetto "Occhio del ciclone", il tempo è bello. C'è poco vento e le temperature sono miti. E non piove. E' intorno che si scatena il finimondo. Noi stiamo vedendo il finimondo arrivare, quindi non siamo nell'occhio (cioè, in fondo, a metà strada, con solo un'altra metà da fare per rivedere il sereno). Considerazioni da grande navigatore oceanico. E in quel caso se si è in barca cosa si dovrebbe fare [?][?][?][:D][:D][:D][:D] Ciao MACU. P.s.: ma a Terni non c'è il mare, quindi se non lo sai sei giustificato. >
> Cosa si debba fare in barca dimmelo tu, cummenda [:D][:D]. Al massimo posso parlarti di laghi, ad esempio Piediluco [:D] Però, purtroppo, temo che sul concetto ci sia poco da dire...in questi giorni due pensatori ispirano le mie riflessioni: il grande Sun Tzu, autore del libro "L'arte della guerra" (Macu leggilo se non lo hai fatto) e il mitico Murphy e le sue leggi. Una famosa legge di Murphy recita: "Se pensi che le cose andranno sempre peggio, allora andranno sempre peggio". Pensiero n° 1 del consumatore: è recessione, c'è incertezza, non faccio niente, non compro e aspetto che i prezzi scendano. Effetto: tutto si ferma, i prezzi prima si congelano e poi sprofondano. [;)] Pensiero n°2 del consumatore: i prezzi sono scesi, avevo ragione, scenderanno ancora. Aspetto ancora. Effetto: i prezzi scendono ancora. Ecco il vortice che si crea, l'effetto ciclone.Di mare so poco, di economia, modestamente, quanto tu ne sai di vr [:D][:D][:D]
>
> Questo processo, che avevo espresso con la "legge di Murphy", ha un termine economico molto preciso: DEFLAZIONE. Molti di voi sicuramente ne avranno sentito parlare, in tv e sui giornali. E' la situazione più pericolosa che si possa avere, inferiore solo alla terrificante STAGFLAZIONE. Un ciclo economico deflattivo è una spirale perversa, da gorgo oceanico. E' un mostro che si autoalimenta. Prendiamo i v.r. (ma funziona ovviamente allo stesso modo per tutto): il consumatore, aggredito psicologicamente e sostanzialmente dalla crisi, si ferma e non consuma più. Si limita ai beni di prima necessità. Lo fa perchè pensa che la crisi porterà i prezzi in discesa e ciò gli consentirà di spendere meno un domani per comprare il nuovo camper. Passa un pò, vede che su un mezzo da 55.000,00 € lo sconto passa dal 10% al 15% e dice: "avevo ragione". I prezzi scenderanno ancora, pensa. Quindi aspetta di nuovo. Nel frattempo i concessionari ingrossano i piazzali e così non acquistano mezzi nuovi. Le aziende produttrici, con i capannoni pieni di mezzi già finiti, non ricevendo ordini fermano la produzione e se possono vanno in cassaintegrazione. L'operaio e l'impiegato della fabbrica di vr che va in cassa riceve uno stipendio più basso e perde potere d'acquisto. A volte viene licenziato. La crisi si avvita: girano meno soldi e si consuma meno perchè il reddito diminuisce. I prezzi allora scendono ancora, ma nessuno compra, non perchè come all'inizio per sperare in ribassi, ma perchè i soldi stanno finendo...e così via...l'atto finale sono i fallimenti a catena e lunghissimi periodi di crisi. Il Giappone è in deflazione da una decina di anni... Noi siamo all'inizio, al primo stadio, quello in cui i consumi si fermano, ma non irrimediabilmente. Il lato positivo è che si è ancora in tempo per invertire il ciclo. Quello negativo è che non si agisce sulla leva giusta, non si preme il bottone giusto. Che invece ha premuto la scorsa settimana Gordon Brown, il premier inglese: ABBASSANDO L'IVA DEL 2% A PARTIRE DA LUNEDI' PROSSIMO. L'iva è la tassa sulla compravendita dei beni, di qualsiasi tipo. Per far ripartire il ciclo lo stato deve farsi il nome della croce e convincersi ad incassare meno per almeno un paio d'anni. Poi verrà ripagato con gli interessi. PENSATE AD UN CAMPER A 50.000,00 € + IVA AL 20%= COSTA 60.000,00 €. LO STESSO IDENTICO MEZZO CON IVA AL 18% COSTA 59.000,00 €. 1000,00 € IN MENO CHE RISPARMIA IL CLIENTE FINALE...PROVATE, COME FAREI IO SE FOSSI PREMIER, CON L'IVA AL 15%.... La fabbrica e il concessionario avrebbero lo stesso guadagno (l'iva ricade solo sul cliente finale) e noi acquisteremmo a molto meno, potendo con i soldi risparmiati consumare su altro o risparmiare [;)].
19
Fedale70
Fedale70
14/09/2006 244
Inserito il 27/11/2008 alle: 11:08:27
x Europeoe, no il mezzo è lo Scenic, non la Megane, e comunque dovrebbe uscire il nuovo modello a primavera, crisi a parte, poi come diceva Pipinaro, si è giusto, ma è altrettanto vero che nessuno e dico nessuno si è preoccupato di calmierare i prezzi con l'entrata dell'Euro, il che per Noi e per me è stato devastante, in Estate al mare dove vado di solito i fine settimana liberi, per comodità di km, acquistavo il gelato da 1.500 lire, con l'euro stesso posto stesso gelato, stesse dimenzioni, 1,50 euro, mi sono detto con mia moglie quà si metterà male, perchè da noi si dice che finito il lardo vecchio, ( capitale accumulato dai nonni e genitori in passato), arriverà la chrisi, eccola, io non sono un economista ne investo in borsa, ho solo visto il mio stipendio dimezzarsi, il mio potere d'acquisto è fortemente diminuito, il mio paragone è questo lo stipendio è in lire e la spesa la faccio in euro, altro esempio, non ho mai speso 200.000 lire di luce in due mesi, per non parlare di metano che... arriva miscelato .... qualche volta, si riconosce dalla fiamma dei fornelli arancione e non blu, ma questa è un altra storia, concludo dicendo che anche questo mese lo Stato mi ha tolto 900,00 euro dallo stipendio in tasse, quando c'èra la lira arrivavano a mala pena a un milione, viva l'Italia, ha per notizia i nostri politici senza litigarefra loro si sono votati il rimborso hai partiti per le elezioni passate, che vuol dire che anche chi ha perso si è spartito la torta, alla faccia, per loro.. della crisi.
maculani
maculani
-
Inserito il 27/11/2008 alle: 11:18:44
quote:Originally posted by pipinaro
quote:Originally posted by pipinaro
M
quote:Originally posted by maculani
Quando si è in mezzo al ciclone, nel cosiddetto "Occhio del ciclone", il tempo è bello. C'è poco vento e le temperature sono miti. E non piove. E' intorno che si scatena il finimondo. Noi stiamo vedendo il finimondo arrivare, quindi non siamo nell'occhio (cioè, in fondo, a metà strada, con solo un'altra metà da fare per rivedere il sereno). Considerazioni da grande navigatore oceanico. E in quel caso se si è in barca cosa si dovrebbe fare [?][?][?][:D][:D][:D][:D] Ciao MACU. P.s.: ma a Terni non c'è il mare, quindi se non lo sai sei giustificato. >
> Cosa si debba fare in barca dimmelo tu, cummenda [:D][:D]. Al massimo posso parlarti di laghi, ad esempio Piediluco [:D] Però, purtroppo, temo che sul concetto ci sia poco da dire...in questi giorni due pensatori ispirano le mie riflessioni: il grande Sun Tzu, autore del libro "L'arte della guerra" (Macu leggilo se non lo hai fatto) e il mitico Murphy e le sue leggi. Una famosa legge di Murphy recita: "Se pensi che le cose andranno sempre peggio, allora andranno sempre peggio". Pensiero n° 1 del consumatore: è recessione, c'è incertezza, non faccio niente, non compro e aspetto che i prezzi scendano. Effetto: tutto si ferma, i prezzi prima si congelano e poi sprofondano. [;)] Pensiero n°2 del consumatore: i prezzi sono scesi, avevo ragione, scenderanno ancora. Aspetto ancora. Effetto: i prezzi scendono ancora. Ecco il vortice che si crea, l'effetto ciclone.Di mare so poco, di economia, modestamente, quanto tu ne sai di vr [:D][:D][:D]
>
> Questo processo, che avevo espresso con la "legge di Murphy", ha un termine economico molto preciso: DEFLAZIONE. Molti di voi sicuramente ne avranno sentito parlare, in tv e sui giornali. E' la situazione più pericolosa che si possa avere, inferiore solo alla terrificante STAGFLAZIONE. Un ciclo economico deflattivo è una spirale perversa, da gorgo oceanico. E' un mostro che si autoalimenta. Prendiamo i v.r. (ma funziona ovviamente allo stesso modo per tutto): il consumatore, aggredito psicologicamente e sostanzialmente dalla crisi, si ferma e non consuma più. Si limita ai beni di prima necessità. Lo fa perchè pensa che la crisi porterà i prezzi in discesa e ciò gli consentirà di spendere meno un domani per comprare il nuovo camper. Passa un pò, vede che su un mezzo da 55.000,00 € lo sconto passa dal 10% al 15% e dice: "avevo ragione". I prezzi scenderanno ancora, pensa. Quindi aspetta di nuovo. Nel frattempo i concessionari ingrossano i piazzali e così non acquistano mezzi nuovi. Le aziende produttrici, con i capannoni pieni di mezzi già finiti, non ricevendo ordini fermano la produzione e se possono vanno in cassaintegrazione. L'operaio e l'impiegato della fabbrica di vr che va in cassa riceve uno stipendio più basso e perde potere d'acquisto. A volte viene licenziato. La crisi si avvita: girano meno soldi e si consuma meno perchè il reddito diminuisce. I prezzi allora scendono ancora, ma nessuno compra, non perchè come all'inizio per sperare in ribassi, ma perchè i soldi stanno finendo...e così via...l'atto finale sono i fallimenti a catena e lunghissimi periodi di crisi. Il Giappone è in deflazione da una decina di anni... Noi siamo all'inizio, al primo stadio, quello in cui i consumi si fermano, ma non irrimediabilmente. Il lato positivo è che si è ancora in tempo per invertire il ciclo. Quello negativo è che non si agisce sulla leva giusta, non si preme il bottone giusto. Che invece ha premuto la scorsa settimana Gordon Brown, il premier inglese: ABBASSANDO L'IVA DEL 2% A PARTIRE DA LUNEDI' PROSSIMO. L'iva è la tassa sulla compravendita dei beni, di qualsiasi tipo. Per far ripartire il ciclo lo stato deve farsi il nome della croce e convincersi ad incassare meno per almeno un paio d'anni. Poi verrà ripagato con gli interessi. PENSATE AD UN CAMPER A 50.000,00 € + IVA AL 20%= COSTA 60.000,00 €. LO STESSO IDENTICO MEZZO CON IVA AL 18% COSTA 59.000,00 €. 1000,00 € IN MENO CHE RISPARMIA IL CLIENTE FINALE...PROVATE, COME FAREI IO SE FOSSI PREMIER, CON L'IVA AL 15%.... La fabbrica e il concessionario avrebbero lo stesso guadagno (l'iva ricade solo sul cliente finale) e noi acquisteremmo a molto meno, potendo con i soldi risparmiati consumare su altro o risparmiare [;)].
>
> Per essere ternano sei un mostro [:D][:D][:D] Analisi perfetta, ma vaglielo a dire, l'Inghilterra lo ha fatto. Ciao MACU.
17
marga
marga
03/02/2008 46
Inserito il 27/11/2008 alle: 19:37:13
Giustissima l'analisi di Pipinaro sulla deflazione. Sono però sicuro che in Italia in caso di riduzione dell'IVA,andrà a finire peggio che con l'introduzione dell'euro.Siamo abituati a vedere il prezzo finale ed il costruttore aggiornerà il listino ad euro 50.800 e con l'IVA al 18% torniamo ai 60.000
18
anucera
anucera
19/09/2007 444
Inserito il 27/11/2008 alle: 23:23:02
quote:Originally posted by pipinaro Questo processo, che avevo espresso con la "legge di Murphy", ha un termine economico molto preciso: DEFLAZIONE. Molti di voi sicuramente ne avranno sentito parlare, in tv e sui giornali. E' la situazione più pericolosa che si possa avere, inferiore solo alla terrificante STAGFLAZIONE. Un ciclo economico deflattivo è una spirale perversa, da gorgo oceanico. E' un mostro che si autoalimenta. Prendiamo i v.r. (ma funziona ovviamente allo stesso modo per tutto): il consumatore, aggredito psicologicamente e sostanzialmente dalla crisi, si ferma e non consuma più. Si limita ai beni di prima necessità. Lo fa perchè pensa che la crisi porterà i prezzi in discesa e ciò gli consentirà di spendere meno un domani per comprare il nuovo camper. Passa un pò, vede che su un mezzo da 55.000,00 € lo sconto passa dal 10% al 15% e dice: "avevo ragione". I prezzi scenderanno ancora, pensa. Quindi aspetta di nuovo. Nel frattempo i concessionari ingrossano i piazzali e così non acquistano mezzi nuovi. Le aziende produttrici, con i capannoni pieni di mezzi già finiti, non ricevendo ordini fermano la produzione e se possono vanno in cassaintegrazione. L'operaio e l'impiegato della fabbrica di vr che va in cassa riceve uno stipendio più basso e perde potere d'acquisto. A volte viene licenziato. La crisi si avvita: girano meno soldi e si consuma meno perchè il reddito diminuisce. I prezzi allora scendono ancora, ma nessuno compra, non perchè come all'inizio per sperare in ribassi, ma perchè i soldi stanno finendo...e così via...l'atto finale sono i fallimenti a catena e lunghissimi periodi di crisi. Il Giappone è in deflazione da una decina di anni... Noi siamo all'inizio, al primo stadio, quello in cui i consumi si fermano, ma non irrimediabilmente. Il lato positivo è che si è ancora in tempo per invertire il ciclo. Quello negativo è che non si agisce sulla leva giusta, non si preme il bottone giusto. Che invece ha premuto la scorsa settimana Gordon Brown, il premier inglese: ABBASSANDO L'IVA DEL 2% A PARTIRE DA LUNEDI' PROSSIMO. L'iva è la tassa sulla compravendita dei beni, di qualsiasi tipo. Per far ripartire il ciclo lo stato deve farsi il nome della croce e convincersi ad incassare meno per almeno un paio d'anni. Poi verrà ripagato con gli interessi. PENSATE AD UN CAMPER A 50.000,00 € + IVA AL 20%= COSTA 60.000,00 €. LO STESSO IDENTICO MEZZO CON IVA AL 18% COSTA 59.000,00 €. 1000,00 € IN MENO CHE RISPARMIA IL CLIENTE FINALE...PROVATE, COME FAREI IO SE FOSSI PREMIER, CON L'IVA AL 15%.... La fabbrica e il concessionario avrebbero lo stesso guadagno (l'iva ricade solo sul cliente finale) e noi acquisteremmo a molto meno, potendo con i soldi risparmiati consumare su altro o risparmiare [;)]. >
> Ciao, in questo caso la legge di Murphy, secondo me, ci entra come i cavoli a colazione. Io non credo che si possa paragonare la situazione attuale con la crisi giapponese degli ultimi 15-20 anni, che deriva da situazioni profondamente diverse e sulla quale hanno influito fattori ben diversi. Venendo a noi, io penso che sia il caso di prendere con le pinze le analisi che ci vengono propinate, tant'é che nel contempo che Trichet (BCE) mette in guardia dal rischio inflazione, Draghi (Bankitalia) ammonisce sul rischio deflazione. Il che dimostra che chi é attualmente al governo dell'economia - se non é in malafede - sta brancolando nel buio. Io invece penso che la storiella della deflazione sia una pietosa bugia per salvare commercianti, liberi professionisti, ecc., insoma, quelli che "fanno i prezzi", dalla necessità di riequilibrare, appunto, i prezzi, ridimensionando i propri profitti. Dopo la mattanza seguita all'introduzione dell'euro - e più o meno questo é avvenuto in tutta Europa - mai come oggi, infatti, i margini dei ricavi sono così alti. Guardiamo ad esempio, il prodotto di prima necessità per eccellenza, il pane. A parte lo scorso anno, caratterizzato da vera e propria carestia produttiva, oggi il prezzo del grano é sceso ai livelli degli inizi anni '80, 22 euri al quintale. Io ricordo personalmente che nel 1982-83 il grano veniva pagato ai contadini circa 40.000 lire/quintale, quindi in termini reali ben più di oggi. Eppure allora il pane costava non più di mille lire. Oggi invece costa anche 5 euri! Quindi parliamo di 4,5 euri in più di allora, chi se li prende, allora, questi soldi? abbiamo visto che il contadino é il più sfigato, quindi a "banchettare" sono stati panettieri e, fors'anche di più, i commercianti. Ma facciamo un altro esempio, nel pre-euro la pizza costava, in media, 4.000 lire. Subito dopo il change-over il prezzo é salito ad almeno 4 euri. Se anche le vendite sono diminuite quantitativamente, per i titolari delle pizzerie é andata alla grande così, perchè per fare lo stesso incasso basta vendere la metà delle pizze di prima, per giunta con meno necessità di manodopera. Però, dimezzando il numero di pizze vendite, hanno conseguentemente dimezzato il numero di latte di pelati, farina, prosciutti, mozzarelle, ecc.. che richiedono ad industria e produttori vari. Perciò, potrebbe anche verificarsi che un riequilibrio del prezzo della pizza ai più realistici 2 euri possa portare ad un riavvicinamento verso questo prodotto-servizio da parte di molte famiglie, tale da innescare una crescita della domanda degli ingredienti che abbiamo sopra menzionato, con positivi riflessi, a salire, sui settori produttivi interessati. Non parliamo, poi, dell'esplosione della bolla immobiliare, che ha costretto tantissime famiglie a tagliare i rubinetti ai consumi per fare fronte alle spese per l'abitazione, indebitandosi sul rischiosissimo lungo termine. Vedo però con favore una riduzione dell'IVA, che no condivido come forma di tassazione, dato che colpisce i comsumi e non i redditi delle persone fisiche/giurudiche. Nel contempo, non posso nasconedere che ho molti dubbi che i comemrcianti, artigiani, ecc., italiani abbiamo la maturità per capire ils enso di una manovra del genere, comportandosi di conseguenza. Ciao Antonino
17
pipinaro
pipinaro
03/09/2008 168
Inserito il 28/11/2008 alle: 09:15:16
quote:Originally posted by anucera
quote:Originally posted by pipinaro Questo processo, che avevo espresso con la "legge di Murphy", ha un termine economico molto preciso: DEFLAZIONE. Molti di voi sicuramente ne avranno sentito parlare, in tv e sui giornali. E' la situazione più pericolosa che si possa avere, inferiore solo alla terrificante STAGFLAZIONE. Un ciclo economico deflattivo è una spirale perversa, da gorgo oceanico. E' un mostro che si autoalimenta. Prendiamo i v.r. (ma funziona ovviamente allo stesso modo per tutto): il consumatore, aggredito psicologicamente e sostanzialmente dalla crisi, si ferma e non consuma più. Si limita ai beni di prima necessità. Lo fa perchè pensa che la crisi porterà i prezzi in discesa e ciò gli consentirà di spendere meno un domani per comprare il nuovo camper. Passa un pò, vede che su un mezzo da 55.000,00 € lo sconto passa dal 10% al 15% e dice: "avevo ragione". I prezzi scenderanno ancora, pensa. Quindi aspetta di nuovo. Nel frattempo i concessionari ingrossano i piazzali e così non acquistano mezzi nuovi. Le aziende produttrici, con i capannoni pieni di mezzi già finiti, non ricevendo ordini fermano la produzione e se possono vanno in cassaintegrazione. L'operaio e l'impiegato della fabbrica di vr che va in cassa riceve uno stipendio più basso e perde potere d'acquisto. A volte viene licenziato. La crisi si avvita: girano meno soldi e si consuma meno perchè il reddito diminuisce. I prezzi allora scendono ancora, ma nessuno compra, non perchè come all'inizio per sperare in ribassi, ma perchè i soldi stanno finendo...e così via...l'atto finale sono i fallimenti a catena e lunghissimi periodi di crisi. Il Giappone è in deflazione da una decina di anni... Noi siamo all'inizio, al primo stadio, quello in cui i consumi si fermano, ma non irrimediabilmente. Il lato positivo è che si è ancora in tempo per invertire il ciclo. Quello negativo è che non si agisce sulla leva giusta, non si preme il bottone giusto. Che invece ha premuto la scorsa settimana Gordon Brown, il premier inglese: ABBASSANDO L'IVA DEL 2% A PARTIRE DA LUNEDI' PROSSIMO. L'iva è la tassa sulla compravendita dei beni, di qualsiasi tipo. Per far ripartire il ciclo lo stato deve farsi il nome della croce e convincersi ad incassare meno per almeno un paio d'anni. Poi verrà ripagato con gli interessi. PENSATE AD UN CAMPER A 50.000,00 € + IVA AL 20%= COSTA 60.000,00 €. LO STESSO IDENTICO MEZZO CON IVA AL 18% COSTA 59.000,00 €. 1000,00 € IN MENO CHE RISPARMIA IL CLIENTE FINALE...PROVATE, COME FAREI IO SE FOSSI PREMIER, CON L'IVA AL 15%.... La fabbrica e il concessionario avrebbero lo stesso guadagno (l'iva ricade solo sul cliente finale) e noi acquisteremmo a molto meno, potendo con i soldi risparmiati consumare su altro o risparmiare [;)]. >
> Ciao, in questo caso la legge di Murphy, secondo me, ci entra come i cavoli a colazione. Io non credo che si possa paragonare la situazione attuale con la crisi giapponese degli ultimi 15-20 anni, che deriva da situazioni profondamente diverse e sulla quale hanno influito fattori ben diversi.Venendo a noi, io penso che sia il caso di prendere con le pinze le analisi che ci vengono propinate, tant'é che nel contempo che Trichet (BCE) mette in guardia dal rischio inflazione, Draghi (Bankitalia) ammonisce sul rischio deflazione. Il che dimostra che chi é attualmente al governo dell'economia - se non é in malafede - sta brancolando nel buio. Io invece penso che la storiella della deflazione sia una pietosa bugia per salvare commercianti, liberi professionisti, ecc., insoma, quelli che "fanno i prezzi", dalla necessità di riequilibrare, appunto, i prezzi, ridimensionando i propri profitti. Dopo la mattanza seguita all'introduzione dell'euro - e più o meno questo é avvenuto in tutta Europa - mai come oggi, infatti, i margini dei ricavi sono così alti. Guardiamo ad esempio, il prodotto di prima necessità per eccellenza, il pane. A parte lo scorso anno, caratterizzato da vera e propria carestia produttiva, oggi il prezzo del grano é sceso ai livelli degli inizi anni '80, 22 euri al quintale. Io ricordo personalmente che nel 1982-83 il grano veniva pagato ai contadini circa 40.000 lire/quintale, quindi in termini reali ben più di oggi. Eppure allora il pane costava non più di mille lire. Oggi invece costa anche 5 euri! Quindi parliamo di 4,5 euri in più di allora, chi se li prende, allora, questi soldi? abbiamo visto che il contadino é il più sfigato, quindi a "banchettare" sono stati panettieri e, fors'anche di più, i commercianti. Ma facciamo un altro esempio, nel pre-euro la pizza costava, in media, 4.000 lire. Subito dopo il change-over il prezzo é salito ad almeno 4 euri. Se anche le vendite sono diminuite quantitativamente, per i titolari delle pizzerie é andata alla grande così, perchè per fare lo stesso incasso basta vendere la metà delle pizze di prima, per giunta con meno necessità di manodopera. Però, dimezzando il numero di pizze vendite, hanno conseguentemente dimezzato il numero di latte di pelati, farina, prosciutti, mozzarelle, ecc.. che richiedono ad industria e produttori vari. Perciò, potrebbe anche verificarsi che un riequilibrio del prezzo della pizza ai più realistici 2 euri possa portare ad un riavvicinamento verso questo prodotto-servizio da parte di molte famiglie, tale da innescare una crescita della domanda degli ingredienti che abbiamo sopra menzionato, con positivi riflessi, a salire, sui settori produttivi interessati. Non parliamo, poi, dell'esplosione della bolla immobiliare, che ha costretto tantissime famiglie a tagliare i rubinetti ai consumi per fare fronte alle spese per l'abitazione, indebitandosi sul rischiosissimo lungo termine. Vedo però con favore una riduzione dell'IVA, che no condivido come forma di tassazione, dato che colpisce i comsumi e non i redditi delle persone fisiche/giurudiche. Nel contempo, non posso nasconedere che ho molti dubbi che i comemrcianti, artigiani, ecc., italiani abbiamo la maturità per capire ils enso di una manovra del genere, comportandosi di conseguenza. Ciao Antonino
>
> Ciao Antonino, ho sottolineato in grassetto alcune tue affermazioni, che non mi trovano d'accordo. 1°) La crisi giapponese aveva ANCHE cause endogene, ma sostanzialmente si è trattato e si tratta di un ciclo deflattivo. Che poi le banche nipponiche abbiano sbagliato tutto, allora, è altro discorso. Quello fu l'effetto della crisi, non la causa. Per quanto riguarda quello che dici su Trichet....bè...sei rimasto a Luglio 2008. In quella occasione la Bce, ASSURDAMENTE, alzò il tasso di sconto di 25 punti base, quando anche i bambini sapevano che si stava entrando all'inferno. Da allora devono averlo sedato col valium, perchè ha fatto due tagli da 50 punti ciascuno e dichiarazioni completamente opposte. La prossima settimana taglieranno altri 50 punti, ma dovrebbero tagliarne almeno 100... Per quanto riguarda il terzo punto: che vi siano stati processi speculativi sull'andamento dei prezzi è fuori discussione. Ma i prezzi delle commodities (il grano di cui facevi esempio) sono scesi solo da pochi mesi, proprio in concomitanza con l'arrivo della crisi, che ne ha dimezzato la domanda. Così come il petrolio: da 147 dollari a luglio a 50 di adesso. Il prezzo è sceso perchè se ne consuma di meno, e ciò in quanto si produce e si spende di meno. Le commodities fino a febbraio erano tutte sui massimi. Questa è una crisi SISTEMICA, STRUTTURALE. E' FINITO IL CAPITALISMO COSI' COME LO ABBIAMO CONOSCIUTO. Una speculazione sui prezzi, come dici tu, non si fa a livello mondiale. QUi il problema è di tutto il mondo. Che c'entra la pizza italiana con il calo di due punti del pil cinese?. Se la cina vara in 20 giorni un piano di rilancio da 600 mld di dollari e la riforma del sistema agrario (la proprietà privata della terra ai contadini!, in un regime comunista!) cosa c'entrano i nostri piccoli mezzucci italioti?.
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Fedale70
Fedale70
14/09/2006 244
Inserito il 28/11/2008 alle: 10:25:30
Casualmente i due colossi bancari Americani, che sono miseramente falliti, "Facevano" il prezzo delle materie prime, Grano in testa, e se non è speculare questo....., da quando hanno dichiarato bancarotta, stranamente sono crollati i prezzi e il petrolio al barile, solo il nostro governo non ha diminuito le accise per quest'ultimo.
Kurt
Kurt
-
Inserito il 28/11/2008 alle: 21:55:47
Speriamo che almeno quei pochi costruiti siano fatti con piu attenzione, dato che tutte le volte che ci ho messo le mani, mi veniva sempre da pensare che il prezzo e anava di pari passo con la qualita' slt
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luke66PN
luke66PN
16/05/2008 2271
Inserito il 29/11/2008 alle: 22:14:51
quote:Originally posted by Kurt
visti i prezzi in picchiata sarebbe una pacchia fare acquisti, ma manca la FIDUCIA, e questo crea lo stallo Non sto dicendo che tutto va bene anzi,ma se ci fosse gente carismatica che ci convincesse che la situazione e' in risoluzione........ >
> ma come.....[?][?][?][?] Più carismatico del nostro presidente del consiglio......[8D] Rimane il fatto che se le aziende chiudono, chiudono con i soldi in tasca, e a farne le spese sono soltanto i lavoratori. a chi pensate che andranno i soldi degli aiuti sociali???? a parte qualche pensionato gli schei se li beccheranno le famiglie di extracomunitari, che hanno tanti figli e il reddito basso, questo porterà ad un incremento della immigrazione verso il paese di bengodi, attirati dal miraggio di un nuovo lavoro e di soldi quanti nel loro paese non ne hanno mai visti. Tra poco i primi extracomunitari arrivati, che sono già integrati, occuperanno posti di lavoro sempre più importanti, e noi, con la nostra spocchia e le pretese di stipendi alti staremo sulle panchine a guardare.... che tristezza.... Luca
Kurt
Kurt
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Inserito il 30/11/2008 alle: 10:03:06
Onestamente se l'extra comunitario ha piu' testa di un nostro concittadino,dovrebbe avere tutte le opportunita di rito. Non sono troppo d accordo ad alargire invece a pioggia quei pochi soldi " sociali". slt
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luke66PN
luke66PN
16/05/2008 2271
Inserito il 30/11/2008 alle: 10:24:09
Mai detto che se uno lavora onestamente e rispetta le regole del paese che lo ospita non abbia diritto ad avere aiuti sociali o altro. Luca
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