In risposta al messaggio di ledzep del 13/04/2020 alle 15:31:54
sinceramente non vedo dove sia il problema. Il virus si muove con la saliva. La possibilità di intercettare in un camper a noleggio un virus lasciato dall'utilizzatore precedente è nulla. Hai paura di prendere un raffreddore entrando in un camper noleggiato giorni prima da una persona col raffreddore? Non credo. Ecco...è la stessa identica cosa. Per il resto...o non esci di casa o esci di casa. Andare in vacanza in un campeggio non è più rischioso che andare al supermercato. La decisione è personale ma qualsiasi esperienza pregressa di crisi dimostra che i comportamenti delle persone tendono molto velocemente a tornare normali. D'altra parte sappiamo che le malattie possono ucciderci ma non stiamo certo a pensarci tutto il giorno. Miliardi di persone fumano sapendo che potrebbero morire per quello. Come diceva Iannacci quelli che...vivono da malati per morire sani Io non sono tra quelli, l'unica cosa che può impedirmi di viaggiare in camper la prossima estate, in Italia o all'Estero, è un divieto di polizia. Ma non credo ci sarà
Quoto al 100%
Le alternative anche secondo me sono 2:
- riprendere la normalità di movimento se le istituzioni lo permetteranno (o sfruttare il livello di normalità permesso), con dovuti accorgimenti ai quali magari prima nemmeno pensavamo di striscio (uso di gel sanificanti, mascherine ove obbligatorie, ecc..);
- starsene chiusi in casa, indipendentemente dai DPCM e Ordinanze varie, fino a quando non sarà creato un vaccino e saremo (forse) tutti immuni.
Qualsiasi altro "mezzo e mezzo" secondo me non ha senso: massimo rispetto per questa gravissima pandemia, ma non si può neanche morire di ansia. Questo lo dico poichè, mio malgrado, sto vedendo comportamenti che vanno in direzione contraria a quello che dovrebbero avere imparato la maggioranza delle persone in questo periodo...
Diffidenza, trattamento di persone peggio di appestati...
Vi è stato un caso di una persona contagiata, che si è fatta tutta la sua quarantena e, dopo più di un mese (40 giorni se non erro) è uscita di casa per acquistare il pane.
Il fornaio l'ha cacciato a male parole dal negozio...
Il virus lo si sconfigge anche cercando di tornare alla vita acquisendo nuovi comportamenti responsabili.
Paolo